Fondazione Enasarco, efficienza operativa dell’ICT nella PA

 “al centro dell’attenzione non devono esserci più le esigenze dell’apparato burocratico dell’ente bensì le esigenze dell’utente, che richiede semplicità, celerità e trasparenza”

Le nuove tecnologie stanno aprendo interessanti scenari per quel che concerne i rapporti tra cittadini, imprese e pubblica amministrazione: agenti, questi, che sempre più si trovano ad interagire fra di loro utilizzando sistemi relazionali avanzati, messi a disposizione dall’evoluzione tecnologica, con un indubbio guadagno di efficienza e di efficacia, ne abbiamo parlato con Gianluca MorettoDirettore Organizzazione e Sistemi Informativi di Enasarco

Quale è il contesto IT dell’ENASARCO?

Solo fino a pochi anni fa il sistema informativo di Enasarco era ancora basato essenzialmente su un unico mainframe centrale. A partire dal 2001, sono state introdotte soluzioni basate sulla tecnologia client/server, che hanno migliorato la qualità delle applicazioni e dei servizi disponibili, producendo altresì un aumento della complessità del sistema informativo e quindi dei costi di gestione. 

Quando è partito il piano di riorganizzazione, l’infrastruttura IT era molto frammentata, formata da diverse piattaforme proprietarie ognuna con il suo database. Era necessario cambiare il punto di vista: al centro dell’attenzione non dovevano essere più le esigenze dell’apparato burocratico dell’ente bensì le esigenze dell’utente, che richiede semplicità, celerità e trasparenza.

Obiettivo non raggiungibile senza la capacità di disegnare, implementare e supportare soluzioni tecnologiche in autonomia.

Quali  passi avete dovuto compiere per  raggiungere l’obiettivo?

La prima fase è stata quella della re-ingegnerizzazione dei processi principali, seguita subito dopo dall’insourcing delle attività strategiche.

Tuttavia ciò che ha veramente trasformato l’organizzazione è stata la decisione di eliminare processi manuali, basati sulla gestione di comunicazioni cartacee, con un portale web attraverso il quale le aziende mandanti versano trimestralmente i contributi obbligatori e possono assolvere a tutti gli adempimenti in completa autonomia, dal conferimento dei mandati di agenzia alla loro cessazione e pagamento della liquidazione di fine rapporto. Gli agenti, attraverso il portale,  possono stampare certificati, verificare la propria posizione contributiva, segnalare omessi versamenti, aggiornare le informazioni anagrafiche e i dati societari.  Operazioni, come la contabilizzazione dei versamenti contributivi, che richiedevano anche più di un anno di attesa, oggi avvengono in tempo reale

Dal punto di vista tecnologico questa innovazione cosa ha comportato?

Una rivoluzione “copernicana” come questa richiede l’implementazione di un’infrastruttura solida e affidabile. I soli web server hanno dovuto sopportare nel 2008 4,3 milioni di contatti e oltre 800.000 visitatori unici e picchi di oltre 200.000 contatti in un solo giorno.

L’infrastruttura server è stata standardizzata e consolidata. Per i DBMS è stata implementata una soluzione basata sulla filosofia del grid computing di Oracle, in grado di sostenere i picchi di carico anche nei periodi di scadenza contributiva. E’ stata inoltre implementata una SAN in grado di crescere in termini di capacità e prestazioni con l’evolversi del sistema. Investimenti che hanno prodotto benefici anche in termini di costi, ridotti del 30%.

Quali saranno invece le nuove implementazioni?

In Enasarco oggi siamo al terzo progetto di reingegnerizzazione del sistema informativo. Lo abbiamo chiamato OL3 (OLTRE), oltre la semplice automazione dei processi, verso il coinvolgimento e la collaborazione degli utenti.

Nei modelli organizzativi classici spesso chi produce l’informazione è un soggetto diverso da colui che la elabora e l’utilizza. Noi metteremo a disposizione degli utenti interni ed esterni strumenti per produrre, elaborare, utilizzare e scambiare informazioni, senza intermediari.

In questo senso andiamo verso un modello Enterprise 2.0, con l’adozione di tecnologie come SOA, BPM, e di nuovi modelli di servizio come il Software-as-a-Service, sul quale si basa il nuovo sistema di gestione dei versamenti contributivi messo a disposizione delle grandi aziende che gestiscono più di 100 agenti.

Il nostro obiettivo è mettere a disposizione degli utenti uno strumento semplice ed intuitivo, attraverso il quale usufruire di tutti i servizi offerti dalla Fondazione e attraverso cui adempiere agli obblighi di legge senza difficoltà.

Oggi il portale web è l’interfaccia tra il sistema informativo dell’Enasarco ed i suoi utenti.

Con OL3 il portale sarà il sistema informativo.

Già oggi il 70% delle pratiche possono essere istruite via web.

Con OL3 puntiamo al 100%.

È  possibile modernizzare le PA utilizzando come leva abilitante la tecnologia?

Abbiamo cercato di portare sulle scrivanie degli amministratori strumenti di management ai quali enti di derivazione e cultura pubblica non sono abituati, ma che oggi sono fondamentali per la gestione razionale di un ente previdenziale.

Abbiamo implementato una piattaforma di business intelligence basata su BusinessObjects XI, che oggi è l’unica fonte ufficiale di informazioni e che rappresenta lo strumento attraverso il quale è finalmente possibile definire le strategie di medio e lungo termine della Fondazione.

Sebbene gli amministratori, di nomina politica, ancora mostrano difficoltà nel comprendere le potenzialità di questi strumenti, oggi possiamo essere certi che qualunque decisione presa non si basa più, come avveniva in passato, su ipotesi o sensazioni personali, ma su dati certi.

Qual è il nuovo ruolo del CIO ?

Il Direttore dei Sistemi Informativi, anche in un ente come l’Enasarco si è trasformato in CIO, con un ruolo e una responsabilità strategica, vero artefice del cambiamento; guida il cambiamento dei processi, dell’organizzazione interna, del modo con cui dialogare con l’utenza, analizza e valuta con obiettività gli effetti delle scelte politiche passate e ne prevede gli effetti futuri con rigore scientifico.

Le aziende che lottano con le dure regole del mercato, evolvono naturalmente, in modo Darwiniano, verso modelli organizzativi efficienti, per sopravvivere. In generale la PA non sente questa necessità perché non ha un mercato con cui confrontarsi.

La tecnologia, se utilizzata come strumento per la semplificazione dei rapporti fra amministrazioni e utenti, è l’unica leva in grado di trasformare enti statali e parastatali ingessate nelle loro stesse regole anacronistiche in organizzazioni efficienti.

Ma servono capitani coraggiosi, un po’ visionari, capaci di tracciare una rotta e seguirla anche nella nebbia, senza compromessi.

Quale pensa sia il futuro dell’IT e quali i trend tecnologici più interessanti per l’innovazione di business ?

Esiste ancora un gap enorme tra la tecnologia disponile e quella utilizzata, soprattutto in Italia.

Dopo molti anni trascorsi all’estero mi sono reso conto che nelle aziende e nelle pubbliche amministrazioni italiane vi è una resistenza al cambiamento molto più forte che in altri paesi. Oggi servono manager capaci di cavalcare l’innovazione tecnologica; chi guida lo sviluppo deve saper guardare molto lontano.

Servono interventi radicali sia nelle aziende che, per superare la crisi economica, devono recuperare efficienza, sia nelle Amministrazioni Pubbliche, che devono recuperare credibilità.

Alcuni trend sembrano particolarmente interessanti.

Il paradigma web 2.0 è l’embrione di un nuovo modello di democrazia? Sono già stati realizzati esperimenti di “consultazione telematica”, è’ quindi davvero fantascienza uno Stato in cui i cittadini votano o addirittura propongono leggi via web?

Difficile rispondere.

Io mi accontenterei di vedere meno carta negli uffici, un unico sportello virtuale attraverso cui pagare le tasse, organizzazioni snelle ed efficienti.

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Gianluca Moretto, ha assunto l’incarico di Direttore Organizzazione e Sistemi Informativi di Enasarco nel Giugno 2003 dopo svariate esperienze internazionali in alcune tra le principali multinazionali del settore IT e delle Telecomunicazioni, in Europa e negli USA.

Moretto è stato tra i fondatori di itSMF Italia, il forum internazionale per la diffusione e lo sviluppo delle best practice dell’IT Management.

Moretto vanta inoltre una significativa esperienza in ambito Difesa. Come Ufficiale dell’Esercito ha partecipato ai lavori del progetto Net-Centric Warfare presso lo Stato Maggiore Esercito ed alla missione ISAF in Afghanistan come esperto di sistemi di Comando, Controllo e Intelligence.

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