Data Manager numero di Maggio 2007
Intervista ad Alessandro Bufacchi Cio di Enel
Enel ha sentito l’esigenza di creare una struttura di Ict Governance centrale con il compito di dare uniformità di indirizzo e sinergie, ma non è stato un compito facile
La governance informatica di una grande azienda è una sfida ma anche una necessità. Quali sono i fattori critici di successo, quali sono le innovazioni tecnologiche e di processo su cui puntare? Abbiamo affrontato questi argomenti con Alessandro Bufacchi, responsabile della funzione Information and communication technology di Enel (www.enel.it), cui abbiamo posto alcune domande:
L’Ict è una potente leva per la creazione di valore, secondo Lei l’Information technology deve essere al servizio del business o deve invece essere un fattore abilitante?
Dal mio punto di vista essere al servizio del business significa anche essere un fattore abilitante. In una grande realtà come l’Enel, l’Ict si posiziona non solo come fornitore affidabile ma come vero e proprio partner di business. La tecnologia dell’informazione permette di migliorare i flussi informativi, la gestione e l’interazione fra le risorse umane, e «accorcia» l’azienda, la rende più veloce, agile e flessibile, sia all’interno sia nei rapporti con la clientela. Dobbiamo riempire lo spazio critico dove le visioni del business diventano realtà grazie alle capacità tecnologiche. Qual è il legame tra i processi aziendali e l’informatica e come si può governare entrambi? La tecnologia facilita i processi aziendali, e in molti casi li rende possibili; senza l’Ict alcuni processi aziendali non potrebbero nemmeno essere ipotizzati. Pensiamo per esempio all’importanza dell’Ict nella gestione della relazione con il cliente; con la liberalizzazione del mercato dell’energia, l’attività di Crm diventerà sempre più strategica e solo grazie alle tecnologie abilitanti si riuscirà a offrire al cliente prodotti e tariffe sempre più competitive, dinamiche e vicine alle loro esigenze. In una realtà internazionale e complessa come la nostra grazie alla rete possiamo lavorare con i nostri colleghi all’estero e portare avanti insieme delle attività come se facessimo tutti parte dello stesso ufficio. L’Ict è il sistema nervoso centrale dell’azienda, collega e abilita tutte le componenti di processo.
Ultimamente si parla molto di It Governance, qual è il modello organizzativo migliore in una impresa di grandi dimensioni come Enel?
Sì, Enel è una realtà di grandi dimensioni, ovviamente quanto più grande e articolata è la dimensione di una azienda tanto più forte e centralizzato dovrebbe essere il processo di Governance di Corporate e Ict. Le nostre decisioni di investimento devono essere allineate con gli investimenti del business e in generale diventano in questo contesto più complesse, riguardano sempre più interlocutori, impattano sulle tecnologie e sui processi. Il processo di pianificazione Ict deve essere perfettamente allineato con il processo di pianificazione industriale: lo scorso anno abbiamo agito sull’organizzazione per portare i colleghi delle strutture dei Demand più vicini al business, a vantaggio di una maggiore efficacia gestionale delle attività in prospettiva end-to-end. Nello stesso tempo abbiamo sentito l’esigenza di creare una struttura di Ict Governance centrale con il compito di dare uniformità di indirizzo e sinergie. Tale processo è molto complesso, in quanto non si tratta solo di istituire una unità organizzativa ma di creare una rete di relazioni gestionali e responsabilità (comitati interfunzionali Ict-Business per esempio). E su questo stiamo lavorando.
Quali sono i progetti It realizzati che hanno avuto un grande impatto in Enel?
Ogni anno siamo impegnati in circa 800 progetti, alcuni di piccola e media entità, altri molto complessi sia per il valore strategico che li caratterizza sia per l’impegno temporale e di risorse impiegate. Uno dei più complessi e credo oramai anche uno dei più conosciuti e apprezzati anche a livello internazionale è senza dubbio rappresentato dal Telegestore, un innovativo sistema di misura dell’energia elettrica e di gestione del rapporto contrattuale con i clienti che utilizza una rete di comunicazione bidirezionale tra i nuovi contatori digitali, installati presso i clienti, e il centro di gestione della clientela dell’azienda. I nuovi contatori consentono a ogni cliente di confrontare i propri consumi ed eventualmente decidere di cambiare il proprio contratto; l’Enel, da parte sua, partendo da una conoscenza dettagliata della domanda, può pianificare la produzione ed erogazione dell’energia elettrica, che non è un bene immagazzinabile, nella misura e nel momento esatto in cui questa occorre. Il mercato dell’energia è e diventerà sempre più dinamico, si acquista e si vende quasi in tempo reale come nel mercato borsistico; in questi mercati telematici la tempestività e la precisione delle informazioni sono fondamentali per cogliere le opportunità che di volta in volta si presentano. E’ grazie alle tecnologie dell’informazione che Enel può conoscere e affrontare gli andamenti della domanda e dell’offerta.
E sul fronte interno, quali sono stati i progetti Ict più rilevanti?
Tutti quelli che riguardano l’area gestionale e di supporto ai processi decisionali, nella quale l’adozione di soluzioni informatiche standard ha consentito di ottimizzare e razionalizzare i processi aziendali portandoli a livello di eccellenza operativa in particolare: Progetto di e-procurement, un sistema che consente di acquistare online gran parte dei materiali di cui l’azienda ha bisogno, attraverso la scelta da cataloghi elettronici concordati con una vasta gamma di fornitori. Progetto di Knowledge management che è stato uno dei primi che ho lanciato qualche mese dopo il mio arrivo in Enel e che ha consentito a circa 800 comunità professionali di trovare online uno spazio di lavoro e di scambio di conoscenze ed esperienze. Il nostro portale www.enel.it ha ricevuto per il terzo anno consecutivo il premio del Sole24Ore come miglior sito della categoria imprese, segno di un apprezzamento da parte dei nostri clienti “navigatori” che ritrovano non solo uno spazio di comunicazione ma un insieme di servizi fruibili online che facilitano loro la vita e migliorano la qualità del rapporto con l’azienda.
Quali saranno invece le nuove implementazioni?
Stiamo sviluppando molti progetti per offrire un servizio migliore ai nostri clienti ed essere competitivi sul mercato, abbiamo ribaltato la prospettiva mettendo al centro il cliente. A lui ci rivolgiamo con un’offerta multiprodotto elettricità, gas e servizi a valore aggiunto; per raggiungere tale obiettivo dobbiamo riorganizzare i sistemi, prima suddivisi per prodotto, in modo da poter gestire in maniera dinamica e sinergica sia l’offerta che il cliente. Inoltre sono in corso iniziative di mobile work force automation, per permettere ai nostri tecnici sul territorio interventi più veloci ed efficaci. Sul fronte della generazione, abbiamo in campo progetti finalizzati a una gestione ottimizzata dei dati di esercizio e manutenzione del parco impianti e a una evoluzione degli applicativi a supporto della vendita di energia sul Mercato (Borsa Energia) con l’obiettivo di massimizzare il margine, stiamo studiando in particolare soluzioni e tecnologie innovative e flessibili a supporto dei processi di Energy Management. Infine dobbiamo lavorare ancora di più per supportare l’espansione del business all’estero affinché anche grazie alle tecnologie dell’informazione l’Enel diventi ancora più internazionale.
Wi-Max , Soa, Rfid… dal suo punto di vista privilegiato quale pensa sia il futuro dell’It ?
Preferisco non usare acronimi e sigle in generale e sono fermamente convinto che nel futuro dell’informatica di una grande realtà aziendale ci sia bisogno anche di una evoluzione culturale, che preveda una crescita di capacità gestionali e manageriali ma anche di linguaggio. Dobbiamo imparare a usare il linguaggio del business e quindi essere in grado di comunicare, trasferendo sia i concetti che il valore di quello che realizziamo. Dopo un periodo di forte concentrazione sull’efficienza e sui costi, nel settore It si tornerà a parlare di crescita e innovazione, avranno particolare sviluppo tutte le tecnologie specializzate sul business di riferimento che aiuteranno l’azienda a mantenere e conquistare competitività. Nel caso delle utilities, per molti anni le società di questo settore hanno gestito l’It adottando delle architetture e dei piani di governance specifici. Parallelamente, le tecnologie operative (OT), quelle che supportano il processo di produzione e distribuzione dell’energia, si sono evolute dal punto di vista funzionale, ma senza l’adozione di una strategia e di un’architettura comuni. In futuro probabilmente le tecnologie dell’informazione saranno integrate sempre di più con le applicazioni di business, per questo ci sarà bisogno di razionalizzare e migliorare i processi più critici e coordinare più strettamente i processi di gestione della domanda con gli aspetti di innovazione di prodotto, produzione, distribuzione e ottimizzazione dell’intera supply chain. Altre due tendenze che vedo manifestarsi nel settore sono la cosiddetta “consumerizzazione dell’It” cioè la pervasività degli strumenti informatici di massa che condiziona i comportamenti dei clienti ma anche dei dipendenti e l’uso di strumenti di collaborazione. In senso generale il network farà la differenza. L’azienda vincente in passato era quella “grande”, oggi è quella “veloce”, domani sarà sempre più quella “interconnessa”, ossia intimamente legata con clienti, fornitori, partner, dipendenti e in generale con tutti gli stakeholder aziendali ovunque si trovino.
A cura di Antonio Savarese
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Alessandro Bufacchi
Nato a Roma entra in Aeronautica Militare nel 1967 per intraprendere la carriera di ufficiale nell’Arma. Completati i corsi base e gli studi nel Genio Aeronautico ottiene la specializzazione in informatica e consolida una notevole esperienza negli sviluppi Ict nel settore meteorologico. Nel 1975 lascia l’Arma azzurra come Capitano ed entra nella Banca Nazionale del Lavoro per partecipare ad alcune importanti evoluzioni dei sistemi informativi. Nel 1978 valorizza un’esperienza internazionale in UK e Spagna con un’azienda nord americana specializzata nel project financing. Nel 1980 entra in Olivetti, dove diventa vice president di Olivetti Computers con responsabilità del Marketing strategico e operativo per tutti i segmenti di business. Con Olivetti Wang Global assume l’incarico di direttore New Business Development per la consociata italiana e successivamente assume anche la responsabilità della business unit Enterprise Systems.. Nel gennaio 2000 entra nel Gruppo Enel (www.enel.it) e assume la responsabilità della funzione e-Business Development guidando la completa valorizzazione del Web. Da gennaio 2005 è il responsabile della funzione Information and communication technology