Undressed’: dall’AI a Gaza, oggi l’ottava edizione del TEDxNapoli, l’appuntamento con le ‘idee che mer itano di essere diffuse’

Dall’intelligenza artificiale che aiuta, ma non sostituisce, l’uomo a svelare il suo passato – come per i papiri ercolanesi – e nella tutela della salute alle parole di pace della cantante israeliana Noa e di Viola Ardone per Falastin Hurra, dalla scoby skin ai genitori fantasma delle famiglie arcobaleno, dai problemi delle giovani generazioni all’arte, dalla musica irriverente al tabù della morte: domani, dalle 14, sul palco dell’Hotel Royal Continental sul Lungomare, Gianluca Del Mastro, Joe Snape, Leandro Pecchia, Giulia Garofalo Geymonat, Elisa Sirianni, Antonella Inverno, Stefano Caimi e Marco Abbro proveranno a ‘svelare’ il loro nuovo modo di vedere il mondo. L’evento segue la formula del TED, format americano che ha visto protagonisti personaggi come Bill Gates, Isabel Allende e Greta Thunberg, e che vanta sette miliardi e 800 milioni di visualizzazioni sul web.

Senofanto era un musicista abile e intelligente. Le sue melodie suadenti e struggenti appassionavano e commuovevano l’animo umano, specie nelle cerimonie funebri. E già tra il IV e il III secolo a.C. si indagava il rapporto dell’uomo con il piacere, in particolare in relazione ai sensi dell’udito e del gusto, quindi del cibo, dei suoni, della musica che riesce a emozionare, a conquistare, ad ammaliare. Ma come sappiamo tutto ciò? E che cosa c’entra Senofanto con l’intelligenza artificiale? La storia è lunga ma affascinante.

I papiri di Ercolano sono stati sepolti sotto una coltre piroclastica di circa 20 metri per poco meno di 1.700 anni, dall’eruzione del Vesuvio del 79 d.C. fino a quando, nel 1750, un contadino non scoprì, scavando un pozzo, quella che poi sarà definita la Villa dei Papiri, in cui furono ritrovati circa 1.800 rotoli di papiro: l’unica biblioteca dell’antichità che sia stata riportata alla luce. Malgrado la furia devastatrice dell’eruzione, i papiri della domus patrizia che sorgeva in riva al mare si sono conservati perché il calore intensissimo dei flussi piroclastici privò di ossigeno e carbonizzò all’istante le fibre, impedendo che marcissero nei secoli sotto terra. Ma una volta trovati, come aprirli e leggerli? Per alcuni di essi, grazie a condizioni di conservazione particolarmente favorevoli, fu possibile procedere allo srotolamento grazie a un macchinario e a una tecnica inventati dal religioso genovese Antonio Piaggio, all’uopo incaricato, nel 1753, dal re di Napoli Carlo di Borbone. Il metodo di padre Piaggio fu applicato ad alcune centinaia di rotoli che però, in moltissimi casi, offrirono testi molto lacunosi e sui quali oggi possiamo leggere solo alcune lettere o parole. Restavano, inoltre, centinaia di rotoli refrattari anche a questo sistema, per cui la tecnica fu abbandonata.

Dopo alcuni altri tentativi andati a vuoto nel corso dei successivi due secoli e mezzo, che hanno condotto al definitivo abbandono dell’idea di uno srotolamento fisico dei papiri, ecco che con la tomografia a raggi X si giunge, soltanto alcuni anni fa, allo ‘svolgimento virtuale’ dei rotoli: grazie all’utilizzo di un acceleratore di particelle viene realizzata una scansione 3D, dopodiché si passa alla segmentazione e successivamente all’appiattimento virtuale. Restava, dunque, il problema del tracciamento dell’inchiostro e della sua lettura.

Per risolvere questo enigma, Nat Friedman, Daniel Gross e Brent Seales lanciano la Vesuvius Challenge: rendono disponibili le scansioni TAC realizzate presso l’acceleratore di particelle Diamond Light Source vicino a Oxford di due dei sei rotoli custoditi presso l’Institut de France di Parigi – quelli donati da Ferdinando I re delle Due Sicilie a Napoleone nel 1802, con l’auspicio che non invadesse Napoli, cosa che poi avvenne regolarmente poco più avanti – e offrono più di un milione di dollari in premi, raccolti grazie a molti generosi donatori. Grazie all’intelligenza artificiale, tre studenti poco più che ventenni, Youssef Nader, egiziano, Luke Farritor, statunitense, e Julian Schilliger, svizzero, riescono a estratte il testo di 15 delle 160 colonne di uno dei due papiri e ad aggiudicarsi il premio di 700mila dollari. Circa duemila caratteri, più o meno un metro di lunghezza dei 13 complessivi del papiro, il 5% del totale ma il metodo per l’estrazione dei segni di inchiostro è testato e validato.

Possiamo, dunque, dire che, grazie all’AI, sia stato svelato il messaggio, il pensiero dell’uomo di 2000 anni fa? Beh, no. Perché l’intelligenza artificiale arriva fino alla ricostruzione del segno di inchiostro: l’assimilazione di quel segno a una lettera, a un mezzo di comunicazione e poi a un pensiero di segno compiuto è, e a quanto pare resterà sempre, compito dell’uomo stesso. Gianluca Del Mastro, docente di papirologia dell’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”, è membro del team di 6 papirologi che rappresentano il punto finale del percorso della Vesuvius Challenge: quello di interpretare, di svelare il messaggio che i nostri antenati hanno impresso su quei volumi.

Nella prossima edizione del TEDxNapoli, l’ottava, che si terrà domani, domenica 24 marzo, dalle ore 14 nell’Hotel Royal Continental sul Lungomare, il professore Del Mastro racconterà, dal di dentro, la meravigliosa storia dello svolgimento e della lettura di questi rotoli, e soprattutto di come l’AI possa aiutare l’uomo, ma mai sostituirsi a lui, come accaduto nella lettura della pergamena: è stata l’intelligenza umana a svelare un’altra intelligenza umana, racchiusa in un testo che esplora gli effetti del piacere sull’animo umano, alla maniera di Epicuro.

Il prossimo obiettivo della Vesuvius Challenge è quello di leggere l’85% del papiro. Nel frattempo, altri sostenitori sono intervenuti. La Musk Foundation, riconducibile al patron di Tesla, ha “generosamente donato 2 milioni di dollari”. Altri due rotoli, presi tra i mille e più custoditi presso la Biblioteca nazionale di Napoli, sono già stati scannerizzati con il sincrotrone di Oxford e sono pronti per essere sottoposti al processo finale di analisi con l’AI e di lettura da parte del team di papirologi, di cui fa parte, insieme a diversi studiosi internazionali, anche Federica Nicolardi, ricercatrice all’Università Federico II di Napoli.

Undressed

Il percorso, quindi, è ormai tracciato. È solo una questione di tempi, ma tutti i papiri ercolanesi potranno essere svelati. Undressed, direbbero gli studiosi della Kentucky University che hanno lanciato la sfida. E ‘Undressed’ è anche il tema scelto dagli organizzatori del TEDxNapoli – con Valeria Scialò nel ruolo di organizer, Francesca Nicolais e Giusi Ciaccio nel ruolo di co-organizer, Vittoria Salabelle in quello di designer, Rossella Ciardiello e Maria Cecilia Bruzzone rispettivamente coordinatrici della logistica e dei volontari – per questa edizione. “Undressed – affermano le componenti del team tutto al femminile – è un invito a essere autentici, a spogliarsi delle sovrastrutture e ad abbracciare la vulnerabilità necessaria per scoprire la vera essenza di ciò che ci circonda. Undressed incoraggia a guardare le cose per quelle che sono, a metterle a nudo. Attraverso talk prive di filtri, gli speaker provenienti da ambiti eterogenei metteranno in luce la necessità di eliminare il superfluo, di esplorare la vita nelle sue sfumature, di allontanarsi dagli stereotipi, di scoprire il non visibile, di mostrarsi per quello chi si è, di instaurare una profonda connessione con il pianeta e con ciò che accade intorno”.

Le porte dell’Hotel Royal Continental si apriranno alle 14 per la registrazione dei partecipanti. Prima dell’inizio dei talk dei nove speakers previsti, il pubblico potrà partecipare alle attività organizzate dai partner (insieme con lo stesso Continental, Riot Studio, Del Monte, Leonardo, Pastificio Di Martino, Materias, Yokohama Sekai, Uniperte, StudioA podcast, The Loops, Mentimeter, Rando Multi Service, Kaleidostone)sorseggiando un aperitivo.

Il format dell’evento – organizzato dal team del Riot Studio con il patrocinio del Comune e della Città Metropolitana di Napoli – è il seguente: gli speakers avranno dai 3 ai 18 minuti per esporre le loro ‘ideas worth spreading’, idee che meritano di essere diffuse. I talk, registrati e realizzati in post produzione, saranno poi caricati sul canale youtube TEDx, che conta più di 40 milioni di iscritti ed ha superato la cifra impressionante di 7,8 miliardi di visualizzazioni, e saranno tradotti e sottotitolati progressivamente in tante più lingue quante maggiori saranno le visualizzazioni sul web.

L’AI anche per la tutela della salute

Di come l’intelligenza artificiale, collegata alle tecnologie, possa aiutare l’uomo anche nella tutela della salute parlerà Leandro Pecchia, professore di Ingegneria Biomedica, Presidente della società europea di ingegneria biomedica (Eambes), segretario generale dell’associazione mondiale (Ifmbe), consulente Oms per le tecnologie per il Covid-19 e membro del CTS del ministero della Salute per i dispositivi medici, uno degli ingegneri biomedici più influenti a livello globale. Ancora troppe persone al mondo – è l’assunto – non hanno accesso ad un’assistenza sanitaria dignitosa e al contempo scarseggiano i dispositivi medici salvavita.

Stop war a Gaza, le parole di pace della cantante israeliana Noa e del testo di Viola Ardone per Falastin Hurra

Al TEDxNapoli di quest’anno ci sarà spazio anche per le tragiche vicende della Striscia di Gaza, con appelli alla pace che verranno da entrambe le parti in conflitto. Sul fronte palestinese, Valentina Acca leggerà il testo inedito di Viola Ardone scritto per Falastin Hurra, collettiva di fumettisti e illustratori italiani e internazionali per la Palestina libera. Per l’altro versante, la cantante israeliana Noa invierà un videomessaggio che sarà proiettato durante l’evento e che, successivamente, sarà pubblicato sullo spazio web del TEDxNapoli nella sezione Studio.

Di vita, di morte, di giovani e altre facezie

Giulia Garofalo Geymonat e Denise Rinehart sono sposate e sono due mamme arcobaleno. Hanno due bambini, il primo, di 8 anni, partorito da Denise, americana, e il secondo, due anni e mezzo, da Giulia. Mentre per il secondo, registrato all’anagrafe di Bologna, il Comune ha riconosciuto la doppia generalità, per il primo, nato quando la coppia risiedeva a Pisa, Giulia non è che una ‘madre fantasma’. Hanno intrapreso una battaglia legale affinché anche Giulia possa riconoscere il loro primogenito, che hanno voluto e fatto insieme ma che è ancora legalmente solo figlio di Denise. Dopo aver recentemente perso in Cassazione, stanno portando il caso a Strasburgo affinché la Corte Europea dei Diritti Umani ‘riveli’ al bambino la sua seconda madre.

Dalla nascita della vita alla sua fine, che Elisa Sirianni, genovese, esperta di comunicazione, racconta nei suo progetto teatrale, sociale e politico dal titolo “Da Vivi – Il miracolo della finitezza”, uno spazio di dialogo e creazione sui tabù della morte con l’ausilio di medici, psicologi, psicoterapeuti, ‘rivelando’ che non bisogna aver paura della morte ma che bisogna far entrare questi temi dentro la vita. Il progetto, che nasce da una sua esperienza personale, è stato poi sviluppato e curato con Marco Biagini e l’Accademia dell’Incompiuto e prodotto dal Teatro Metastasio di Prato: i suoi incontri sono spesso sold out, e quando le persone tornano a casa sentono di aver assistito a una rappresentazione sulla vita, non sulla morte.

Svelerà l’intreccio indissolubile tra la vita virtuale, on line, e quella reale Antonella Inverno, giurista specializzata nella protezione internazionale dei diritti umani e dei diritti dei bambini e degli adolescenti. Lo farà attraverso il rapporto 2024 “Le Ragazze stanno bene? Indagine sulla violenza di genere onlife in adolescenza” di Save the Children, di cui è capo della ricerca e dell’analisi dei dati, dove per ‘onlife’ si intende la continua interazione tra la realtà materiale e analogica con quella virtuale e interattiva. Come vivono, dunque, le adolescenti le loro relazioni come l’amicizia, l’amore, il sesso, la loro visione del futuro? Il sondaggio, realizzato in collaborazione con IPSOS nel gennaio scorso su un campione di 800 giovani di età compresa tra 14 e 18 anni, svelerà, attraverso i numeri, una generazione.

Il TEdxNapoli costituirà anche l’occasione per assistere alla performance di Joe Snape, artista di Newcastle ironico e irriverente, dal titolo “You are the mole”, che dimostrerà come la tecnologia possa prendere il sopravvento sull’uomo nello stesso momento in cui gli fa credere di essere lui a determinare il proprio destino, esplorando i temi tra cui il diritto alla privacy, la post-verità e la libertà dalla sorveglianza algoritmica online.

Una nuova visione del rapporto uomo-natura

Attraverso l’analisi della sezione degli alberi a livello chimico, i ricercatori riescono a capire le condizioni climatiche di uno specifico anno: si chiama dendrocronologia. Artista, designer, amante della natura, docente di Computer Art alla Nuova Accademia di Belle Arti di Milano, Stefano Caimi, con le sue opere, apre la strada a una nuova comprensione dell’interconnessione tra l’umano, il naturale e il tecnologico, e ‘svelerà’ al pubblico del TEDxNapoli l’armonia che esiste tra di loro.

Uno sguardo nuovo sulla natura è quello che ‘rivelerà’ anche Marco Abbro, che produce materiali – alcuni, come la scoby skin, simili alla cellulosa, con cui realizza anche capi di abbigliamento – facendo interagire batteri sugli scarti organici. Il primo esperimento lo ha realizzato con gli scarti di mele annurche, ora segue la stagionalità dei prodotti. Abbro apre, dunque, a un nuovo paradigma produttivo, che non preleva dalla natura ma costruisce con essa, dandole una nuova ‘pelle’. La visione è quella di perfezionare il ciclo produttivo creando un substrato per produrre cellule e organi umani.

La location

Ubicato sul lungomare di Napoli, il Royal Continental è un grande hotel dalla personalità architettonica molto particolare. Nasce, infatti dall’unione di due edifici: l’Hotel Royal, progettato e realizzato dall’architetto Chiaromonte alla fine degli anni ’40 del secolo scorso sulle ceneri dello storico Hotel Royal des Etranger – distrutto durante la guerra – e l’Hotel Continental, firmato negli anni ’70 da Izzo e Gubitosi, che rappresenta una delle più illustri testimonianze del Movimento Moderno a Napoli. Gli interni e gli arredi del Royal, la piscina e il logo, furono realizzati da Gio Ponti.

Che cos’è TED

TED (Technology, Entertainment, Design) nasce circa 37 anni fa in California per dare un palco a chiunque avesse un’idea interessante da condividere, un’idea potenzialmente in grado di cambiare il mondo. Da allora l’organizzazione è votata a dare voce alle ‘idee che meritano di essere diffuse’.

Nell’arco della sua storia TED ha ospitato personaggi del calibro di Bill Gates, Al Gore, Stephen Hawking, Philippe Starck, Gordon Brown, Daniel Kahneman, Isabel Allende.

Con l’intento di ispirare sempre più persone TED ha lanciato, altresì, un programma di eventi locali organizzati in modo indipendente denominati TEDx. Il TEDx si è diffuso in più di 180 Paesi con oltre 3.000 eventi l’anno. Uno di questi ha lanciato, recentemente, Greta Thunberg.

DOVE: HOTEL ROYAL CONTINENTAL, via Partenope, 38 – Napoli

QUANDO: Domenica 24 marzo, dalle ore 14

Info:

Sito: www.tedxnapoli.com (qui è possibile trovare anche bio e foto degli speaker)

Facebook: www.facebook.com/TEDxNapoli

Twitter: https://twitter.com/TEDxNapoli

Instagram: https://instagram.com/tedxnapoli/

Riotstudio: www.riotstudio.it

Telefono: +39 081 19522929;

E-Mail: info

Al via la quarta edizione del TEDxNapoli, l’appuntamento con le “idee che meritano di essere diffuse”

La kermesse si terrà sabato 25 novembre a San Giovanni, nel complesso dell’Università “Federico II” di Napoli che ospita anche la Apple Academy. Storie di libertà, di futuro, di tecnologia e innovazione saranno raccontate dagli 11 speakers italiani e internazionali che si alterneranno sul palco con un unico motto: ‘Keep the gradient’, ovvero ‘Sogna e agisci puntando sempre più in alto’. L’evento segue la formula del TED, format americano che ha visto protagonisti personaggi come Bill Gates e Isabel Allende e che vanta oltre un miliardo di visualizzazioni sul web.

 

“Ti piacerebbe facessi qualcosa per te, Carol?”, le chiese. E lei rispose: “Sono vecchia ormai, sai che non sento quasi più, se potessi fare qualcosa per me mi piacerebbe vivere gli ultimi anni della mia vita senza questo handicap”. Marco, giovane napoletano vissuto per molti anni all’estero, aveva conosciuto Carol in uno dei suoi tanti viaggi in giro per l’Europa. E da allora, nonostante la differenza di età, era nata una profonda amicizia, avevano condiviso molte esperienze e vissuto tanti momenti felici insieme. Quando si iscrisse alla Apple Developer Academy di Napoli, alla domanda “Come pensi che la tecnologia possa aiutare le persone?”, Marco, ingegnere informatico e tecnico del suono, non ebbe dubbi: decise che avrebbe inventato qualcosa in grado di aiutare Carol. Ed è così che è nata ‘Hear me well’, l’app che trasforma lo smartphone in un apparecchio acustico. Sono 350 milioni le persone che hanno problemi di udito, e molte non possono permettersi un supporto acustico professionale o si vergognano di indossarlo: grazie a ‘Hear me well’, con un cellulare, un paio di cuffiette di quelle che si usano per ascoltare la musica e con pochi gesti, il problema è risolto. Il costo? Due euro e 99, sull’Apple Store. Tra poco sarà pronta anche una versione per i dispositivi Android.

Marco, che di cognome fa Barattini, è uno degli 11 speakers che si alterneranno sul palco della IV edizione del TEDxNapoli, in programma sabato 25 novembre, a partire dalle ore 14.00, presso il complesso dell’Università “Federico II” di San Giovanni a Teduccio in Corso Giovanni Protopisani a Napoli.

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 Con lui ci sarà Irina Margareta Nistor, la doppiatrice laureata in lingue straniere che in Romania i giovani conoscono come “la voce della libertà”. Durante la dittatura di Ceausescu, Irina di giorno doppia i film e gli audiovisivi ammessi dal regime, di notte traduce segretamente pellicole introdotte clandestinamente dal resto d’Europa e dall’America per consentirne la visione e la comprensione ai giovani rumeni. In 11 anni, dal 1985 al 1996, più di 3mila. Film che parlano di libertà, di progresso, di futuro. Ovviamente uomini, donne, giovani, vecchi, bambini, i protagonisti di quelle storie hanno tutti la stessa voce: la sua. Per questo oggi, per le strade di Bucarest o di Timișoara, la voce di Irina è la voce della libertà.

 Libertà come quella cui aspirano i ragazzi di Nisida ai quali Maria Franco, docente di italiano, tra i cinque vincitori dell’Italian Teacher Prize 2017, vuole insegnare “che il finale della loro storia può cambiare, che non è già scritto”. E per questo prova con loro a scrivere libri partendo dalla lettura, anche dei più noti testi che parlano di camorra. “Troppo soft”, dicono i ragazzi. La realtà che loro hanno vissuto è ben altra, e con l’aiuto di giornalisti e scrittori tirano fuori racconti dal sapore amaro ma dal finale dolce. Un finale, quindi, che può cambiare.

 

Gli altri speakers

Calcherà le tavole del palcoscenico del TEDxNapoli 2017 – organizzato dal team del Riot Studio con il patrocinio del Comune e della Città Metropolitana di Napoli e con il supporto di diversi partner privati – anche Fabio Zaffagnini, l’ideatore di Rockin’1000 che, dopo essere riuscito a portare i Foo Fighters a Cesena grazie alla richiesta ‘suonata’ da una band composta da 1000 musicisti, sta esportando ora il progetto in tutto il mondo, ovunque consentendo di realizzare il sogno di ogni musicista, dilettante e non: suonare davanti ad uno stadio pieno.

Ci saranno Nicola Vitiello, napoletano docente di biorobotica presso la Scuola superiore Sant’Anna di Pisa, dove sviluppa esoscheletri – robot indossabili – in grado di aiutare soggetti con ridotte capacità motorie ma anche di proteggere operai alle prese con macchinari pericolosi; Achille Damasco, 26 anni, di Scampia, laureato in Fisica e autore di una teoria evoluzionistica, la TRE (Teoria delle Risonanze Evolutive) che offre una visione alternativa al darwinismo finora comunemente accettato; Letizia Verzulli, 15enne che ha creato una pagina Facebook, oggi seguitissima, in cui racconta la sua vita con la sorella autistica che è di grande aiuto per chi vive la stessa condizione; Vincenzo Armini, ricercatore della “Federico II” che spiegherà come affrontare la malnutrizione infantile nei paesi in via di sviluppo con alimenti terapeutici a rapido impiego prodotti direttamente in loco partendo dal suo progetto pilota in Uganda.

E poi storie di donne, come quella di Rikke Wend Hartung, bellissima, danese, un importante lavoro nel settore comunicazione di un prestigioso istituto bancario che viene in viaggio ad Amalfi e decide di cambiare la sua vita; o quella di Caterina Ferrara, fondatrice di Blockchain Ladies, la community internazionale nata per connettere le donne appassionate di bitcoin e criptovalute con un occhio alla possibile diffusione in Africa come strumento per affrancarsi dalla corruzione dilagante; o come ancora come quella di Cristina Portolano, fumettista, che nelle sue tavole svela i segreti della pubertà e del sesso ai tempi dei social network.

 

‘Keep the gradient’

 Speakers diversi, italiani e internazionali, ma tutti legati da una forma mentis che propende all’incremento costante e perseverante della conoscenza: è proprio questo il significato di ‘Keep the gradient’, il tema di questa edizione scelto dal team di organizzatori, che annovera da quest’anno anche il professore di robotica Bruno Siciliano.

“In matematica – afferma Valeria Scialò, con Francesca Nicolais organizzatrice dell’evento – il gradiente indica il tasso di cambiamento di una funzione lungo la direzione di massima crescita. Ma cosa significa realmente per noi keep the gradient? Significa migliorare se stessi e gli altri, sapendo come raccogliere un numero crescente di sfide mantenendo un atteggiamento positivo nell’affrontarle. Il ‘gradiente’ non ci fornisce coordinate da seguire, ma ci spinge a raggiungere il punto massimo di espressione e creatività delle nostre idee e delle nostre azioni”.

La formula

Gli speakers avranno dai 3 ai 18 minuti – secondo la formula del TED – per esporre le loro ‘ideas worth spreading’, idee che meritano di essere diffuse. Le talk saranno poi caricate sul canale youtube TEDxtalk, che conta più di 6 milioni di iscritti ed ha superato la cifra impressionante di un miliardo di visualizzazioni, e saranno tradotte e sottotitolate progressivamente in tante più lingue quante maggiori saranno le visualizzazioni sul web.

 San Giovanni al centro di un circuito internazionale

 San Giovanni a Teduccio sarà posta quindi al centro di un circuito internazionale di grande prestigio. “È il contributo che abbiamo voluto offrire – spiega la Nicolais – al processo di cambiamento che questo quartiere sta attraversando: la riapertura della sede universitaria che ora ospita anche la Apple Academy, con docenti e studenti che si contaminano e si stimolano vicendevolmente, la scelta di non aprire una mensa favorendo un dialogo con il territorio, l’attivazione della fermata della metropolitana, l’apertura del primo b&b, sono tutti impulsi per il rilancio di questa parte di città al quale abbiamo voluto unirci portando qui il nostro evento”.

Il catering per la manifestazione è stato, inoltre, affidato alla cooperativa Tobili – Cucina in movimento, la prima start up del settore composta da rifugiati e richiedenti asilo provenienti dal Mali e dalla Somalia. I break saranno multietnici, dunque.

Che cos’è TED

TED (Technology, Entertainment, Design) nasce circa trent’anni fa in California per dare un palco a chiunque avesse un’idea interessante da condividere, un’idea potenzialmente in grado di cambiare il mondo. Da allora l’organizzazione è votata a dare voce alle ‘idee che meritano di essere diffuse’.

Nell’arco della sua storia TED ha ospitato personaggi del calibro di Bill Gates, Al Gore, Stephen Hawking, Philippe Starck, Gordon Brown, Dniel Kahneman e Isabel Allende.

Oggi il progetto TED include il sito dove sono raccolti i video «TED Talks», il progetto «Open Translation» e «TED Ed», i «TED Fellows», oltre al «TED Prize» che si tiene ogni anno.

Con l’intento di ispirare sempre più persone TED ha lanciato, altresì, un programma di eventi locali organizzati in modo indipendente denominati TEDx. Il TEDx si è diffuso in più di 170 paesi e ha superato la soglia del miliardo di visualizzazioni sul canale YouTube TEDxTalks.

 Per acquistare gli ultimi biglietti rimasti occorrerà connettersi al sito ufficiale www.tedxnapoli.com e cliccare sulla sezione biglietti o direttamente al link https://goo.gl/XnLigr.

Torna il TEDxNapoli, l’appuntamento con le “idee che meritano di essere diffuse”

La kermesse si terrà il 24 settembre al Teatro di Corte di Palazzo Reale e vedrà alternarsi sul palco speakers internazionali con le loro “idee in grado di cambiare il mondo”. Disponibili gli ultimi biglietti. L’evento segue la formula del TED, format americano che ha visto protagonisti personaggi come Bill Gates e Isabel Allende e che vanta un miliardo di visualizzazioni sul web. Quest’anno ci sarà anche il workshop TEDx Adventure, un programma di 3 giorni di formazione completamente gratuito per creativi, imprenditori ed esperti di cultura che vogliano sperimentare insieme muovi modelli per creare impresa culturale, per cui è ancora possibile presentare candidature.

Dopo il successo delle due precedenti edizioni, il prossimo 24 settembre torna il TEDxNapoli, l’appuntamento con le ‘idee che meritano di essere diffuse”, che quest’anno si terrà nella splendida cornice del Teatro di Corte di Palazzo Reale. E puntuale è partito il conto alla rovescia per prenotare gli ultimi biglietti: subito esauriti gli early booking e quelli riservati agli studenti, sono infatti ancora disponibili i tagliandi standard e patron, per acquistare i quali occorrerà connettersi al sito ufficiale www.tedxnapoli.com e cliccare sulla sezione biglietti o direttamente al link http://goo.gl/PDBRGG.

Organizzato dal team del Riot Studio con il patrocinio del Comune di Napoli, con il supporto di diversi partner privati ed in collaborazione con l’Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi, il  Polo Museale della Campania – Palazzo Reale di Napoli ed il Conservatorio Statale di Musica “Nicola Sala” di Benevento, quest’anno TEDxNapoli si presenta ancora più grande: grazie agli ottimi risultati ottenuti finora, infatti, i detentori statunitensi hanno concesso un upgrade della licenza TED consentendo all’evento partenopeo di passare da 100 a 400 spettatori.

 

Che cos’è TEDxNapoli?

Dodici speakers, tra designers, docenti universitari, food scientist, giornalisti e pensatori creativi, provenienti da diversi Paesi, esporranno – in un tempo predefinito che andrà dai 3 ai 18 minuti, secondo la formula del TED – le loro ‘ideas worth spreading’, idee che meritano di essere raccontate: dal robot RoDyMan del professor Bruno Siciliano che sta imparando a fare la pizza per acquisire avanzate capacità di manipolazione da applicare in ambito chirurgico alle piante iperaccumulatrici che assorbono i metalli, che possono essere estratti e rivenduti, con lauti profitti, bonificando il terreno, ipotizzabili in Olanda come a Bagnoli, di Giovanni Innella e Gionata Gatto; dal sistema di assoluta tracciabilità delle donazioni effettuate in caso di sciagure messo a punto da Guido Baroncini Turricchia a Renate Van der Zee, giornalista olandese di Al Jazeera English e del Guardian che racconta la drammatica condizione delle donne nei campi dei rifugiati nelle zone di guerra fino a Vincenzo Fogliano, food scientist che ci inviterà a riflettere su cosa e come mangeremo nel 2050.

Il format prevede che al termine dell’evento le talk degli speakers saranno caricate sul canale youtube TEDxtalk, che conta quasi 5 milioni di iscritti ed ha raggiunto la cifra impressionante di un miliardo di visualizzazioni, e saranno tradotte e sottotitolate progressivamente in tante più lingue quante maggiori saranno le visualizzazioni sul web.

 “Unless”

Il tema di quest’anno è “Unless”, “A meno che”. “L’espressione ‘a meno che’ – afferma Valeria Scialò, con Francesca Nicolais organizzatrice dell’evento – anticipa sempre qualcosa che sta per accadere, restituisce la speranza perduta, la possibilità che qualcosa cambi. Nel mondo esistono tanti ‘a meno che’ quante sono le persone che hanno grande volontà e fiducia incrollabile in ciò che può diventare, persone che hanno la capacità di guardare oltre l’apparenza e di immaginare il meglio”.

“Gli ‘a meno che’ – le fa eco la Nicolais – non aspettano che qualcosa succeda, semplicemente si danno da fare per farla accadere. Riteniamo che a Napoli ci siano tante persone in grado di far accadere cose importanti, e allo stesso tempo sappiamo che dal mondo possono venire tante ispirazioni in grado di generare cambiamenti e attivare la comunità locale”.

 TEDx Adventure – Formazione per startuppers di imprese culturali

Novità assoluta dell’edizione napoletana di quest’anno è TEDx Adventure, un programma di formazione completamente gratuito rivolto a creativi, imprenditori ed esperti di cultura che abbiano voglia di collaborare e confrontarsi su idee nuove, concrete e utili per la creazione di imprese sostenibili nel settore cultura. Dal 20 al 23 settembre, presso la sede dell’associazione Riot Studio a Palazzo Marigliano in via San Biagio dei Librai, trenta startuppers selezionati tra quelli che avranno presentato la propria candidatura compilando l’apposito form motivazionale presente sul sito – è ancora possibile effettuare la richiesta, il termine scade il 15 settembre – seguiranno le lezioni dei mentor Vincenzo Di Maria, Claudia Busetto, professionisti di Commonground, ed elaboreranno diverse ipotesi progettuali attorno alle quali costituire dei gruppi di lavoro per sviluppare piccole ma concrete idee di impresa culturale.

Il progetto Adventure, cofinanziato nell’Ambito del programma “Azioni di Marketing territoriale” promosso da Sviluppo Campania, nasce dalla consapevolezza dell’inestimabile valore del patrimonio artistico e architettonico dell’Italia sul quale, tuttavia, si investe poco (nel 2014 solo l’1,4% della spesa pubblica, percentuale tra le più basse d’Europa), e dalla convinzione che invece

con la cultura si possa ‘mangiare’, e anche bene, ma a patto di imparare a preparare i piatti giusti e di saperlo fare con spirito imprenditoriale.

TED (Technology, Entertainment, Design) nasce circa trent’anni fa in California per dare un palco a chiunque avesse un’idea interessante da condividere, un’idea potenzialmente in grado di cambiare il mondo. Da allora l’organizzazione è votata a dare voce alle ‘idee che meritano di essere diffuse’.

Nell’arco della sua storia TED ha ospitato personaggi del calibro di Bill Gates, Al Gore, Stephen Hawking, Philippe Starck, Gordon Brown, Dniel Kahneman e Isabel Allende ­­­­­­­­­.

Con l’intento di ispirare sempre più persone TED ha lanciato un programma di eventi locali organizzati in modo indipendente denominati TEDx. Il TEDx si è diffuso in più di 170 paesi e ha superato la soglia del miliardo di visualizzazioni sul canale YouTube TEDxTalks.

TEDxNapoli è un evento non profit e quindi possibile solo grazie al generoso supporto di un gruppo selezionato di volontari, aziende e organizzazioni impegnate a sostenere il potere di trasformazione delle idee (Main Partner: Optima Italia spa – Partner: Iriss “Istituto di Ricerca su Innovazione e Servizi per lo Sviluppo”, Yokohama Sekai, Del Monte Italy, Gold Blond, Circuito Felix, Il Cartastorie, Museo dell’Archivio Storico del Banco di Napoli, i-Pins).

Per maggiori informazioni:

Sito: www.tedxnapoli.com

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Riotstudio: www.riotstudio.it

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