AppsBuilder vola a Disrupt New York!

La piattaforma per la creazione self service di app mobili è tra le startup selezionate, che rappresenteranno l’Italia all’evento Tech più atteso dell’anno

 

TECHCRUNCH DISRUPT NY 2013

New York City | 27 aprile – 1 maggio 2013

StartUp Alley – Exhibit Hall – Italian Pavilion Area

 

Milano, 24 aprile 2013 – A TechCrunchDisrupt NY 2013, atteso evento vetrina di nuove startup destinate a rivoluzionare lo scenario tecnologico, parteciperà – nella giornata del 30 aprile – anche AppsBuilder (apps-builder.com ), l’innovativa realtà Made in Italy ideatrice di un sistema cloud per la creazione self service di app mobili multipiattaforma.

Con un’area dedicata nel padiglione Italia, all’interno dell’area dimostrativa StartUp Alley Daniele Pelleri e Luigi Giglio, giovanissimi fondatori di AppsBuilder ed esponenti di una generazione emergente di startupper, illustreranno le funzionalità della loro piattaforma e racconteranno come da un’idea originale sia nato un vero e proprio progetto imprenditoriale, grazie al supporto di manager di lunga esperienza (Massimiliano Magrini di United Ventures e Mario Mariani di The Net Value ).

Le giovani aziende che si presenteranno al pubblico nell’area StartUp Alley il 29 e 30 aprile avranno la possibilità di essere elette Audience Choice Winner direttamentedal pubblico. La vincitrice sfiderà le startup scelte per la competizione chiave dell’evento: Startup Disrupt Battlefield. AppsBuilder potrebbe essere una di loro e avere l’opportunità di presentare le funzionalità della piattaforma di fronte a una giuria di giornalisti di TechCrunch, imprenditori, investitori, venture capitalist e business angel: il meglio della Silicon Valley. In palio, 50mila dollari e l’ambita “Disrupt Cup”.

“La partecipazione al TechCrunch Disrupt ci offre un’imperdibile opportunità di visibilità e networking, oltre che la possibilità di confrontarci con realtà giovani e ambiziose simili alla nostra, intenzionate a portare avanti un’idea dinamica e innovativa di imprenditorialità”, commenta Daniele Pelleri, AD e co-fondatore di AppsBuilder. “Dopo la partecipazione al Mobile World Congress di Barcellona, la nostra presenza al TechCrunch Disrupt 2013 conferma la determinazione di AppsBuilder a espandere i propri orizzonti di business e rendere internazionale il proprio brand”.

Apps-Builder.com è una piattaforma online, che consente a chiunque, con un percorso guidato di appena 4 passaggi, di creare applicazioni dal design professionale, compatibili con i principali dispositivi mobili (iPhone/iPod, iPad, smartphone e tablet Android, Windows Phone 7.5 e 8 e BlackBerry 10), oppure di convertire i contenuti del proprio sito in modalità mobile con la Web App HTML5 (sito mobile).

 

AppsBuilder è una realtà tutta italiana, che ha iniziato a prendere forma nel 2010 dalla mente di due giovani studenti di ingegneria informatica del Politecnico di Torino: Daniele Pelleri (27 anni) e Luigi Giglio (25 anni) hanno lanciato ufficialmente ad aprile 2011 la startup grazie al sostegno iniziale di Massimiliano Magrini (United Ventures ), lead investor dell’operazione, e di Mario Mariani (The Net Value ), che li hanno sostenuti nella fase di seeding. Sono stati loro, i due Angel Investor, che hanno convinto i gestori dei fondi Vertis Venture Zernike Meta Ventures , a finanziare la Startup Internet con un’iniezione di capitale pari a 1,5 milioni di euro (23 ottobre 2012).

TechCrunch Disrupt NY 2013 (http://techcrunch.com/events/disrupt-ny-2013 ) è la quarta conferenza annuale di TechCrunch che si svolge a New York City. Il format dell’evento prevede confronti tra i principali leader di settore sui nuovi prodotti e le aziende coinvolte. Al mattino, dibattiti sulle novità tecnologiche nei vari settori mentre il pomeriggio è riservato alla Startup Battlefield, durante la quale parteciperanno 30 nuove aziende che si presenteranno sul palco per la prima volta e selezionate tra più di 1000 richieste pervenute a livello mondiale. Alla conclusione della conferenza, la società vincitrice riceverà un premio di 50.000 dollari e la Disrupt Cup. La conferenza si svolge dal 27 aprile al 1 maggio 2013 presso il Manhattan Center, 311 West 34th Street (at 8th Ave.) Manhattan, NY.

AppMachine is now in open beta

Following a successful closed beta, AppMachine opens its platform to the world

Heerenveen, April 15, 2013 – Following a successful closed beta, during which 19,000 people started building and designing apps, AppMachine has now opened it’s beta to everyone. This means that everyone, starting now, will be able to create AppMachine accounts and start building apps right away. Users will be able to publish their apps to the Apple and Google Play app stores very soon.

The closed beta proved to be the ultimate user test and provided AppMachine with a wealth of information. The reactions were also enormously enthusiastic. Thanks to the questions submitted to the support desk, AppMachine has been able to solve various issues and edit the documentation to make the platform easier to use. This has allowed AppMachine to move to the next phase, the open beta. Users can now take advantage of a number of improvements including a vastly improved website scanner, a platform supported across all browsers, and several revisions to the Previewer app.

All those interested in building amazing apps with AppMachine can register for an account at http://design.appmachine.com/register

Since the beginning of the beta, AppMachine has received a constant stream of requests from users already interested in publishing their apps. This will be available in the near future.

More about AppMachine                                                                    

With the introduction of its new online platform, Dutch start-up AppMachine has set a new standard for mobile app development. AppMachine gives everyone the ability to make gorgeous apps; this means designing, developing, testing and publishing apps efficiently. You don’t need special programming or design skills. Siebrand Dijkstra founded AppMachine in 2011. He enjoyed previous success building educational software. The new AppMachine platform has been developed over the past two years. AppMachine currently has eighteen programmers on its team. You can find more information about AppMachine at www.appmachine.com .

# SenzaRete Il primo programma che porta il web in diretta TV

# SenzaRete

Il primo programma che porta il web in diretta TV. Con tutti i rischi del caso.

 

su iLIKE.TV (Sky canale 170 e in streaming su www.ilike.tv/direttadal 15 aprile in diretta tutti i giorni dal lunedì al venerdì alle 14,30 e in replica alle 20.30, alle 23.00 e alle 8.00 del mattino successivo

 

 

iLIKE.TV(Sky canale 170), l’innovativo canale televisivo che interagisce con il web e i principali social network, annuncia il nuovo programma #SenzaRete – il primo programma che manda il web in diretta TV con tutti i rischi del caso – in onda live dal 15 aprile tutti i giorni dal lunedì al venerdi alle 14,30.

 

SENZA RETE, una produzione originale di iLIKE.TV realizzata da Sparring Partner di Roma, è un esperimento mediatico, un programma innovativo che rompe gli schemi della tv. Una striscia quotidiana che porta per la prima volta in tv l’hangout di Google, coinvolgendo le persone in modo del tutto nuovo.

Ciò che arriverà a casa è la rappresentazione di un confronto crossmediale: il conduttore, gli ospiti e i partecipanti pronti a dire la propria e a fare le domande che non hanno mai avuto l’occasione di esporre in modo plateale.

 

Questo nuovissimo format darà a tutti la possibilità di entrare a fare parte del mondo della televisione diventandone propriamente contenuto. Tutti i partecipanti saranno collegati da ogni dove agli studi di Roma e Milano attraverso il proprio computer, ospiti d’eccellenza web star conviveranno in una nuovissima dimensione insieme al pubblico per parlare di musica e musica in rete, di street art, di amore ai tempi del social media, di fantasmi e paranormale , poi di vita vissuta e tanto altro ancora…

 

I conduttori Mitch (pseudonimo di Giovanni Mencarelli) disc jockey, musicista e showman italiano, speaker radiofonico di Radio 105, premiato per diverse trasmissioni, si collegherà dal Westin Palace Hotel di Milano, nel ruolo di mattatore del programma, pronto a interagire con ospiti e pubblico, ad

improvvisare e a commentare gli accadimenti della serata o a chiamare a sorpresa nell’hangout persone da casa; dallo studio di Roma Selenia Orzella attrice e ballerina alla sua prima esperienza come conduttrice tv

 

L’hangout è la nuova videochat di Google destinata a modificare le modalità di relazione allargata tra amici, interessi ed eventi. Collegati con una webcam i partecipanti potranno interagire tra loro, parlare,condividere contenuti audio e video, chattare e scambiarsi file, il tutto gratuitamente e con una fluidità di trasmissione davvero efficiente. Un approccio che “livella” il valore dei partecipanti, mettendo in qualche modo tutti nello stesso ruolo e nella medesima posizione.

 

iLIKE.TV vuole sconvolgere il modello tradizionale di televisione invertendo i normali standard di fare TV. Come il web ha “democratizzato” lo spazio delle notizie, consentendo alle persone di esprimere le proprie opinioni e prendere il controllo del flusso, iLIKE.TV contribuisce a democratizzare lo spazio

TV, portando l’interazione sociale e la partecipazione in tempo reale degli spettatori in onda. A differenza della televisione tradizionale, che cerca di diventare più “social” con i tweets e i commenti di Facebook, iLIKE.TV mette la partecipazione in tempo reale e l’interazione social alla base delle

proprie produzioni, creando una perfetta identità tra lo spettatore e il contenuto visualizzato. Con iLIKE.TV, il social network va in onda, letteralmente.

 

iLIKE.TV, il primo canale TV al mondo interamente basato sulla condivisione social e sulla partecipazione diretta, già premiato a livello nazionale e internazionale, è prodotto da Arkimedia SpA, una delle startup ad alto potenziale su cui anche la FILAS-Finanziaria Laziale di Sviluppo, primo

operatore di Venture Capital nel Lazio, ha coinvestito insieme a un pool di importanti investitori privati con un primo round da 2,500,000 Euro finalizzato tra il 2012 e l’inizio del 2013.

All’operazione, condotta da Filas attraverso il Fondo POR FESR I.3 per il Capitale di Rischio, gestito per conto della Regione Lazio, hanno partecipato anche un gruppo di imprenditori italiani protagonisti dei settori della tv, della pubblicità, dell’hi-tech e delle telecomunicazioni, acquisendo una partecipazione complessiva pari al 31% delle quote societarie.

Tra gli otto businessangel che hanno partecipato all’investimento in Arkimedia SpA assieme a FILAS ed a Paolo Roatta, fondatore della società: Antonio Guaglio (Imprenditore e Fondatore di numerose start-up), Paolo Vannini (già Direttore Finanziario del Gruppo Ericsson Italia e di BMG Ricordi e Sony

Music), Giorgio Ferrari (già Amministratore Delegato di MTV Pubblicità e Publikompass), Gianluca Paladini (già presidente di Digicast – gruppo RCS Mediagroup), Fabio Filocamo (Responsabile della Ricerca Industriale del MIUR, Professore e Avvocato), Maria Rosa Addante (Imprenditrice nell’area

dell’Entertainment e Avvocato), Alessio Ciannella (Imprenditore nel campo Finanziario, Immobiliare, Musicale e Dottore Commercialista) e Maurizio Liverani (presidente di Baryon Capital).

Io e la Silicon Valley

È passato un mese quasi dal mio viaggio in California, ed è giunto il momento di raccontare quello che ho visto.

Sono stato ospite della 10° edizione dell’IT Press Tour, in cui ho rappresentato Data Manager.

In sette giorni insieme con altri colleghi europei provenienti da Francia, Inghilterra, Polonia, Germania, Spagna abbiamo visitato 13 aziende:

aventi sede a San Francisco o nella Silicon Valley.

La prima cosa da dire è che molte di queste aziende sono startup ma a differenza di quello che accade in Italia, operano nel settore Enterprise e non in quello consumer. Come scrive Venturebeat , Enterprise is sexy! 80% of tech startups likely to IPO are B2B.

Il motivo è semplice secondo Fabrizio Capobianco che ho incontrato a Palo Alto: “Qui funziona ad onde, l’onda attuale è che le aziende consumer internet, like Facebook and Zynga, non sono più cool. Da quando le loro quotazioni in borsa sono calate, vertiginosamente, gli investitori hanno spostato i loro capitali su aziende che offrono servizi di tipo enterprise; molto cloud ed infrastrutture. Tra un anno le cose cambieranno di nuovo ”

Secondo me in realtà c’è anche un’altra spiegazione, con il proliferare dei social networks i dati prodotti e condivisi dagli utenti hanno subito una crescita esponenziale, quindi ora il problema è come gestirli.

Le aziende che sapranno farlo in modo economico ed efficace saranno vincenti, quindi il focus inevitabilmente si sposta su temi infrastrutturali e architetturali che va aldilà del semplice trend del Cloud.

Non mi dilungo con altre considerazioni tecniche che ho affrontato nei singoli approfondimenti, quello che invece voglio raccontarvi è quello che ho visto aiutandomi con alcune foto.

Questo viaggio è stato il primo della mia vita in California, pertanto avevo la testa piena di aspettative e luoghi comuni. Iniziamo da San Francisco città bellissima e molto europea.

Passeggiando su Market Street non sembrava di essere in America ma in una delle grandi capitali europee. Città molto ricca, sede di grandi multinazionali ma allo stesso tempo dimora di molti homeless. Fa impressione camminare e vedere da un lato le vetrine di Tiffany e dall’altro persone che dormono a terra.      

Ci sono molti italiani che vivono e lavorano qui, ne ho conosciuti molti che lavorano in aziende IT, non solo startup.

Sono proprio loro a sfatare un primo luogo comune, a dispetto di quel che si pensi funziona come da noi “anche qui c’è la cultura del lavoro, nel senso che più stai in ufficio più sei bravo e considerato in azienda” ed il sogno americano dove vince solo il merito? Forse la pensano così perché italiani.

Certo è che si lavora molto e duramente, si è vero come si vede nei film che hanno il tavolo da ping pong in ufficio o che giocano a basket nello spacco di pranzo. Durante l’orario di lavoro però lavorano senza staccare le mani dal pc e, infatti, in un open space ho visto quest’avviso.

Insomma concentrazione e orientamento al risultato durante la giornata di lavoro con netta separazione tra momenti di svago e momenti di lavoro.

Stessa cosa vale per il networking che non è visto come spesso qui da noi solo un momento di cazzeggio, lì è quasi un’attività necessaria da fare però con tempi e modi ben definiti. Per esempio nei 13 meeting che ho fatto, ogni meeting durava due ore e in ognuno era presente il CEO dell’azienda con compiti definiti, mezz’ora di presentazione dell’azienda con esposizione della vision e 10 minuti a fine meeting per interviste con i giornalisti. Insomma il networking lo devo fare ma con obiettivi chiari e tempi ben definiti, nulla è improvvisato.

È vero quindi che si trova massima disponibilità e a volte basta solo un tweet per avere un appuntamento, ma sia chiaro non è per gentilezza è solo perché spesso questo serve all’azienda o al loro manager.

Altra cosa che ho notato e che è simile all’Italia purtroppo, su tredici aziende zero CEO donna e su circa cinquanta manager incontrati (CEO, CIO, Marketing Manager) il 90 % erano uomini. Certo potrei essere stato sfortunato mah il dubbio che funzioni come da noi mi rimane.

Altro mito da sfatare è l’età dei CEO anche delle startup che ho visitato; quasi tutti tra i quaranta e i cinquanta anni e con grandi esperienze alle spalle, infatti, non è un caso che tutti quando si presentavano tra le prime cose che dicevano era la loro storia professionale.

Insomma i Venture capitalist, i soldi li danno (e sono spesso tanti) a chi ha già dimostrato di aver gestito aziende con profitto.

Nota positiva e assolutamente diversa dall’Italia, nessun CEO ha i megauffici presidenziali, spesso ha una scrivania nell’open space o al massimo un piccolo ufficio. Niente etichette sulle porte, niente pomposità inutile.

Inoltre sembrerà strano ma in tutti gli uffici nonostante siamo in piena, era digitale non mancava mai una lavagna su cui appuntare flussi di lavoro, idee, appunti o addirittura casi d’uso. 

Altre due cose che ho notato, nelle presentazioni e anche nelle interviste quasi tutte le aziende a parte quelle quotate in borsa non hanno mai detto nulla in merito ai dati finanziari (funding, turnover,etc). Perché? Non saprei. L’altra cosa è l’attenzione riservata alla stampa, tutti hanno un’agenzia di PR che li segue e tutti hanno una mailing list di giornalisti del settore cui inviare aggiornamenti e notizie. Beh direte cosa c’è di strano? Per me molto perché spesso ho visto aziende in cui la comunicazione è svolta dal proprietario che crede di poter fare tutto sminuendo, di fatto, il valore aggiunto di tali attività.

Infine la Silicon Valley, beh devo confessare che dal punto di vista turistico sono rimasto deluso, mi aspettavo una specie di Giardino dell’Eden e invece altro non è che una specie di zona industriale con la differenza però non da poco che nei capannoni invece che operai specializzati ci sono ingegneri provenienti da ogni parte del mondo che stanno progettando oggi quello che vedremo sul mercato nei prossimi anni.

Insomma è la culla della tecnologia e se vuoi lavorare in questo settore, non puoi fare a meno di essere lì dove tutto nasce e dove c’è, tutto quello occorre (università, centri di ricerca, capitalisti, etc.) e, dove tutto quello che a noi sembra futuro, qui è già realtà come le auto elettriche e i silos per la ricarica nei parcheggi aziendali.

Ragazzi però intendiamoci è tutto diverso da qui e non vi nascondo che se dovessi viverci avrei non poche difficoltà; ci sono mega stradoni con mega supermercati dove certo puoi trovare chicche come queste:

 L’Italia è un’altra cosa però!

 

Articolo pubblicato su Data Manager – http://www.datamanager.it/news/io-e-la-silicon-valley-43353.html

 

Cambiamo tutto! – il nuovo libro di Riccardo Luna

Sono davvero contento dell’uscita del nuovo libro di Riccardo Luna, che ho l’onore di conoscere personalmente avendo collaborato con Lui a Che Futuro ed avendolo incontrato varie volte ad eventi in giro per l’Italia.

Riccardo è un portatore sano di passione e d’innovazione, quando lo incontri ti travolge, come un fiume in piena, con le sue idee contagiose. In questi ultimi anni è riuscito con le sue iniziative editoriali a propagare in maniera esponenziale l’innovazione in Italia, aprendo anche ai non addetti ai lavori la mente inculcando loro cosa si possa fare con la sola forza delle proprie idee.

La cosa che mi ha colpito favorevolmente è che il libro non è come spesso accade una sintesi di quello che è stato fatto ma  è l’inizio di un percorso collaborativo, infatti il sito dedicato  http://www.cambiamotutto.it/ sarà un posto dove ognuno potrà raccontare la sua storia d’innovazione.

——–

È in corso una rivoluzione che sta abbattendo antichi vizi nazionali, è la rivoluzione degli innovatori. Non la fanno riempiendo le piazze o dando l’assalto ai palazzi del potere. Ma cambiando le nostre vite: il modo in cui si fa scienza, si condivide la conoscenza, si fa impresa, si creano posti di lavoro, si producono beni, si amministra la cosa pubblica. Non sono casi isolati. È un movimento. Ci sono migliaia di startupper che il lavoro non lo cercano perché provano a crearselo inseguendo un’idea innovativa. E artigiani digitali che hanno aperto una fabbrica di oggetti sul proprio computer. E innovatori sociali che stanno modificando le istituzioni. Sta cambiando tutto perché abbiamo a disposizione la prima arma di costruzione di massa: Internet. Che non è una rete di computer, ma una rete di persone che provano a migliorare le cose senza aspettare niente e nessuno.

“Cambiamo tutto!” (edizioni Laterza, 14 euro, anche in versione ebook)

è un libro sull’ottimismo. Sul perché dobbiamo essere ottimisti oggi in Italia. Il mondo attorno a noi può cambiare in meglio grazie a tre parole d’ordine: trasparenza, partecipazione, collaborazione. E alla voglia di ciascuno di noi di provarci

6 Aprile – RESTART, CAMPANIA! – incontro con Alessandro Fusacchia

Perché il sud deve ripartire dai giovani, dall’innovazione e dall’impresa

Alessandro Fusacchia
Consigliere del Ministro dello sviluppo economico per l’innovazione, i giovani e l’Unione Europea
Responsabile della task-force sulle start-up

6 Aprile – ore 17:30

HUBspa

Palazzo Palumbo

c.so Campano, 134
Giugliano (Napoli
http://www.hubspa.it

HUBtea è una conversazione settimanale con un ospite.
Ogni giovedì: 20 minuti per il relatore, 20 minuti di tè,20 minuti di domande nella sala meeting/ biblioteca con una grande clessidra sul tavolo e la telecamera di RoadTV.

Dialogheremo su:
innovazione sociale,start-up, smart city,crowdfunding, venturecapital, design, nuove tecnologie,spin-off, ricerca, green economy, sviluppo del territorio e tanti altri temi.

Ospiteremo hubbers,giovani di talento,esponenti del mondo della cultura, della ricerca e dell’imprenditoria per rafforzare le conoscenze e
il network dell’HUB e progettare insieme il rilancio del Paese.

Linkpass, l’App per facilitare il business networking agli eventi, debutta alla BMT 2013

BMT2013

MOSTRA D’OLTREMARE NAPOLI

5-6-7 APRILE

 

La 17° ed. della Borsa Mediterranea del Turismo all’insegna dell’innovazione

Linkpass, l’App per facilitare il business networking agli eventi, debutta alla BMT 2013

 

Napoli 3 aprile 2013- Tre giorni, cinque padiglioni, circa 450 espositori italiani e stranieri, oltre ventimila visitatori attesi. Numeri da sold-out per la 17° edizione della BMT Borsa Mediterranea del Turismo, l’evento B2B più rinomato dell’area del Mediterraneo, a Napoli dal 5 al 7 Aprile.

Grazie alla partnership con Progecta, la neonata startup napoletana Linkpass sarà l’App ufficiale di questa edizione da record!

La BMT si propone come il primo ‘smart event’ del suo genere, con niente da invidiare alle più innovative fiere e conferenze internazionali. Per la prima volta infatti, visitatori ed espositori potranno utilizzare e testare gratuitamente Linkpass, sperimentando una modalità innovativa di fare networking ed ampliare la loro visibilità aziendale.

In un epoca di rivoluzioni digitali, fare networking è ancora il modo migliore per connettersi con nuove idee e nuovi professionisti e Linkpass App si propone come lo strumento ideale per migliorare la qualità degli incontri e ottimizzare il tempo da trascorrere in fiera.

Con un’utenza principalmente internazionale la BMT è un’ottima location per iniziare a creare un’esperienza innovativa, costruttiva e positiva per tutto il suo pubblico.

L’App, oltre a stimolare il networking tra professionisti, propone un’ altra novità di rilievo: la possibilità per gli espositori di testare il pannello ‘EXHIBITORS’. Uno strumento incredibilmente semplice e potente con il quale le aziende presenti in fiera interagiscono in tempo reale con gli utenti attivando la Business Social Discovery e incrementando i contatti e le vendite.

Linkpass è un progetto, nato da un’idea di Danilo De Rosa (Ceo), Angelo Romano(Cto), Sabrina De Siero (VP of Sales) e Paolo Orlando (Coo). I quattro giovani professionisti hanno creduto nella loro intuizione e hanno investito nelle potenzialità della Business Social Discovery, ovvero come scoprire e intercettare facilmente persone, prodotti e luoghi da cui trarre beneficio.

Lo scorso ottobre la giovane startup ha ricevuto un investimento di 1 Ml di euro da Vertis S.g.r.

Per ulteriori informazione guarda il video tutorial www.linkpass.com

Wi-Next – selezionato tra i finalisti del Top 100 Europe Award

Wi-Next, l’innovazione italiana arriva al Red Herring
Il Wi-Fi tutto Made in Italy selezionato tra i finalisti del Top 100 Europe Award

Torino, 3 aprile 2013 – Wi-Next, la società italiana nata nel 2007 come start-up del Politecnico di Torino, è stata nominata tra le finaliste del Red Herring Top 100 Europe Award. L’ambito riconoscimento viene assegnato ogni anno alle 100 aziende europee che si sono distinte per innovazione, performance finanziarie e qualità del management. La cerimonia di premiazione si terrà ad Amsterdam il prossimo 10 aprile.

“Entrare nella finale del Red Herring Top 100 Europe è una conferma della bontà di quanto abbiamo costruito fino ad oggi, della solidità di un modello di business che punta a creare valore di nicchia all’interno di un mercato affollato ma non specializzato”, ha dichiarato Nicola De Carne, Amministratore Delegato di Wi-Next. “Siamo orgogliosi di essere stati selezionati come una delle Cutting Edge Company europee più interessanti”, ha aggiunto De Carne, “un ulteriore motivo per continuare a lavorare con maggiore impegno sul nostro futuro”.

Wi-Next si propone come un centro di eccellenza proudly Made in Italy, in grado di creare prodotti e soluzioni wireless altamente personalizzati. Il modello innovativo proposto da Wi-Next per le soluzioni Wi-Fi si basa sul firmware N.A.A.W., che consente la creazione di reti wireless automatiche, affidabili ed economiche in grado di garantire la massima estensione di copertura e l’integrazione di più servizi.

All’inizio del 2013, Wi-Next ha lanciato sul mercato una nuova linea di apparati Wi-Fi completamente progettati e realizzati in Italia, con caratteristiche distintive come la gestione di due diversi sistemi Mesh, un’architettura hardware esclusiva per un’integrazione semplificata di hardware esterno e moduli software, servizi Cloud integrati e un consumo energetico contenuto (oltre il 50% rispetto ai principali competitor).

La crescita di Wi-Next non si ferma ormai al solo mercato italiano, ma viene riconosciuta anche in ambito europeo. La nomination al Red Herring è un primo traguardo che conferma il grande potenziale dell’azienda per la ricerca e lo sviluppo tecnologico a livello internazionale.

Il team editoriale di Red Herring ha selezionato le 100 società incluse nella rosa dei finalisti vagliando le caratteristiche di centinaia di aziende in vari settori: dalle telecomunicazioni alla sicurezza, dalle biotecnologie al web 2.0. Le aziende saranno valutate sulla base di criteri qualitativi e quantitativi come: le performance finanziarie, l’innovazione tecnologica, il valore sociale, la qualità del management, l’impatto sul mercato, il tasso di crescita composito annuale, l’esecuzione della strategia e l’integrazione nel settore di appartenenza.

Wi-Next è tra i più innovativi Vendor Wi-Fi italiani. Nata nel 2007 da un progetto di ricerca e sviluppo del Politecnico di Torino, Wi-Next produce e commercializza apparati Wi-Fi per applicazioni SMB e Enterprise attraverso una rete di Partner e Distributori in Italia e all’estero.  Quest’anno amplia la sua offerta con la nuova famiglia di prodotti Naawigo, interamente disegnata e prodotta in Italia dal Team di Wi-Next, e con il Cloud Network Manager, con cui la società torinese vuole consolidare la propria presenza nel mercato enterprise.

SA venture capitalists invest in African seed accelerator 88mph

Cape Town-based venture capital firm 4Di Capital has invested in African seed accelerator 88mph, a first for the continent’s accelerator scene.88mph makes investments in early stage mobile-web companies targeting the African market; focusing purely on ideas with potential to scale across Africa.Besides funding, startups have immediate reach to Africa’s biggest growth markets via our tech hubs in Nairobi and Cape Town and an agreement with several local hubs across Africa.

This environment creates a competitive setting where startups spend three intensive months launching products and finding customers.

We make investments simultaneously in 10-12 startups, enabling them to learn from each other and make use of our extensive network of business and tech professionals as well as dedicated startup mentors.

We fund teams of committed and driven entrepreneurs who have the ability to execute and have superior technical skills.

We work together with them to raise followup funding after three months, when their products are ready to make revenue and scale to additional markets.

88mph, which currently runs accelerator programmes in Nairobi and Cape Town and is already partnered with Google for Entrepreneurs, has invested in 24 startups since 2011 and spent more than US$1 million in that time.

As well as investing in 88mph, the 4Di partnership will give the startups access to a wider range of local investors.

Justin Stanford, chief executive of 4Di Capital, said: “88mph is unique in that they provide startups with actual funds, which is very rare in emerging markets and Africa especially.

“We have chosen to back this accelerator as a part of our desire to help foster and develop the nascent early-stage startup ecosystem in South Africa.”

88mph is the first seed accelerator in Africa to be backed by a venture capital firm and according to Kresten Buch, founder of 88mph, the investment is an indication of Africa’s growing technology scene.

Buch said: “The technology space in Africa is picking up and we’re seeing a lot activity and opportunity.

“Investors are watching this and beginning to look outside of developed markets like the United States for growth, because those markets aren’t expected to grow as fast as they have in the past.”

Among the investments made by 88mph in the past seven months include Near A Builder andPeach Payments in Cape Town and Mdundo.com in Nairobi.

Sub-Saharan Africa is forecast to be the world’s third fastest growing region in 2013 and 2014 by the International Monetary Fund (IMF).

88mph also receives funding from Hannes van Renburg, chief executive of Fundamo, and Ranjith Cherickel, head of sales and business development, Africa, at Nokia Siemens Networks.

Original Article  – http://www.humanipo.com/news/4834/SA-venture-capitalists-invest-in-88mph

Invito e programma inaugurazione LUISS ENLABS 4 aprile 2013

Il  4 aprile ci sarà l’inaugurazione di LUISS ENLABS, “La Fabbrica delle startup“: la joint venture creata da ENLABS – l’incubatore e acceleratore di startup – con la LUISS, per trasformare le buone idee in imprese di successo.Ti aspettiamo nella nostra nuova sede nel centro di Roma, nella Stazione Termini – entrata dal binario 24 – a partire dalle 10,30 per l’inaugurazione e dalle 21,30 per la festa delle startup. Qui di seguito il Programma della giornata:

 

 

INAUGURAZIONE:

entrata dalla Stazione Termini – binario 24, 2° piano

  • Ore 10.30 – Accredito e welcome coffee
  • Ore 11.30 – Inaugurazione
    • Apertura di Giorgio Squinzi Presidente Confidustria 
    • Interventi di Emma Marcegaglia Presidente LUISS Guido Carli,

Luigi Capello Founder LUISS ENLABS, Massimo Angelini Direttore Public Relations Wind, Mauro Moretti Amministratore Delegato Gruppo Ferrovie dello Stato.

          Conduce Carlo Massarini,  Giornalista

  • Ore 12.00 – Presentazione di cinque startup LUISS ENLABS e domande del pubblico presente in sala
  • Ore 12.40 – Votazione della migliore startup da parte della giuria
  • Ore 13.00 – Chiusura dell’evento

 

STARTUP PARTY 

entrata da via Giolitti 34, 2° piano 

  • ore 21.30 
Ti ricordiamo di confermare la tua presenza  su  http://luissenlabs.eventbrite.com/#
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