Videointervista a Marco Marinucci – Founder & CEO di Mind The Bridge

Il futuro di Mind The Bridge

“Fuggire non è una soluzione, ma confrontarsi con gli altri è una piccola parte di una soluzione”.

Durante il tour nella Silicon Valley ho incontrato a San Francisco, Marco MarinucciFounder & CEO di Mind the Bridge. Dopo tante interviste in remoto finalmente ho avuto la possibilità di vedere con i miei occhi questa fantastica realtà dell’innovazione italiana.

Con Marco abbiamo ripercorso i successi delle ultime edizioni ma soprattutto parlato del futuro, delle nuove attività e dei nuovi progetti.

“Quando siamo partiti nel 2007 avevamo un obiettivo chiaro in mente. Con le Business Plan Competition, simposi e conferenze, Mind the Bridge ha posto le basi per un ecosistema imprenditoriale in Italia. La nostra scuola ha diplomato 44 ragazzi che in molti casi sono diventati degli imprenditori di successo.

Tra di loro c’erano imprenditori seriali, ricercatori che volevano valorizzare le loro intellectual properties, e consulenti d’azienda in cerca d’innovazioni da trasferire elle loro aziende.

Il nostro lavoro però non è finito. Le grandi idee imprenditoriali hanno bisogno di capitale finanziario. Questo è il motivo principale per cui abbiamo deciso di aggiungere un braccio d’investimento per le nostre attività. Mind the Seed (MTS), il cui obiettivo è di investire nelle migliori iniziative che transitano in MTB.

Come ogni altro fondo, dobbiamo generare ritorni economici per i nostri investitori. Mentre le attività di Mind the Bridge erano (e sono) filantropico, Mind the Seed è una for-profit. MTS e la sua società di gestione sono stati creati qualche mese fa e ora sono pienamente operativi.

Un secondo elemento importante della nostra evoluzione è un ampliamento della nostra attenzione oltre l’Italia. Noi pensiamo che le nostre esperienze in questi ultimi 5 anni in Italia, potrebbero essere utilizzate nell’area del Mediterraneo, in particolare Spagna, Portogallo e Grecia. Abbiamo già stabilito piani e partnership (che sarà presto annunciato) in Spagna, Grecia, Libano e Slovenia. In altre parole, un lato del ponte continuerà a essere in Silicon Valley ma l’altra estremità avrà rampe multiple in tutto il Mar Mediterraneo.

Dove le aziende si sviluppino, è un falso problema, l’importante è metterle in condizione di poterlo fare. Il periodo d’incubazione da noi a San Francisco è funzionale all’approfondimento, alla qualificazione e al miglioramento della forma imprenditoriale e alla valutazione di quali possano essere le possibilità di sviluppo dell’azienda. Alcune delle startup che passano da noi troveranno il loro percorso di sviluppo negli US, per altre questo accadrà in Italia. Quello che è rilevante è che siano messe nelle condizioni di crescere. Il fatto che da quest’anno investiamo nelle nostre aziende ci consente di allinearci sui loro obiettivi e fare dei loro successi i nostri successi”. 

Con Marco abbiamo anche affrontato i temi legati alle recenti iniziative della Task Force del Ministro Passera

Videointervista a Fabrizio Capobianco – Founder & CEO di TOK.tv

Durante il tour di Data Manager nella Silicon Valley ho incontrato a Palo Alto (California)Fabrizio Capobianco – President and Chairman of the Board di Funambol e Founder & CEO di TOK.tv.

La targa della sua 500

Con Fabrizio abbiamo parlato di startup essendo lui il primo e sicuramente più famoso “imprenditore seriale” italiano.

“L’ho scritto e detto tante volte: sono contentissimo che in tanti vogliano fare startup in Italia. E’ un bellissimo segnale per il Belpaese ed è la strada che ci tirerà fuori dalla palude. Ho però la sensazione che qualcuno abbia una idea troppo romantica di cosa vuol dire fare startup. C’e’ poco di romantico, bisogna farsi un mazzo tanto. Sudore, fatica, sacrificio, notti insonni, quelle cose lì. Per anni, non per qualche giorno”.

Fabrizio mi ha raccontato anche del suo ultimo progetto TOK.tv che lo vede protagonista insieme a un team tutto italiano nel mondo della Social TV che a dire di tutti sarà il futuro prossimo.

Ricordo che già più di un anno fa mi diceva che l’iPad per lui era un oggetto da divano e ora che le statistiche lo confermano, è convinto che sarà il device che permetterà alla TV di diventare social.

Con Fabrizio abbiamo anche affrontato i temi legati alle recenti iniziative della Task Force del Ministro Passera e abbiamo discusso del riposizionamento di Microsoft che ha dovuto iniziare a correre per inseguire i suoi concorrenti nel settore IT.

Cercando la “Exit”: Videointervista a Fabrizio Capobianco

Fabrizio Capobianco è sicuramente uno degli startupper italiani più famosi, lui è stato tra i primi a varcare l’oceano per dare vita a Funambol. Con Fabrizio abbiamo parlato del suo futuro visto che ha lasciato appena compiuto 40 anni il timone dell’azienda ed abbiamo parlato di startup. 

“La crisi economica mondiale potrebbe in fondo essere un’opportunità per tutti quei giovani che hanno le idee   e vogliono provare a realizzarle, infatti non avere nessuna ancora e in qualche caso nessuna speranza di posto fisso può e deve essere la spinta per provarci”

httpv://youtu.be/NvKz8vI6pBM

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