SMALL is the New Big with AI

L’articolo “SMALL is the New Big — Embracing Efficiency in the Age of AI“” discute dello spostamento dell’attenzione nelle imprese dall’essere grandi all’essere efficienti, sottolineando il valore di piccole, efficienti squadre nel panorama aziendale attuale. Sottolinea l’importanza dei cicli di pianificazione brevi, delle ore di lavoro efficienti e della qualità dell’output rispetto alla quantità. L’autore, Wil Schroter, CEO e fondatore di Startups.com, incoraggia le startup a dare priorità all’efficienza e alla produttività nelle loro operazioni.

Il nuovo tratto distintivo di un Founder di successo non è più quanto grande può rendere il suo staff, ma quanto piccolo può tenerlo.Ci troviamo nell’Era dell’Efficienza, dove non siamo ricompensati per una grande forza lavoro, ma per una piccola forza lavoro che può produrre un output ancora maggiore.

L’AI ha cambiato le regole del gioco

Il primo punto da considerare è l’ascesa dell’AI.  L’AI sta per sostituire o snellire quasi tutte le funzioni delle nostre startup, che ci piaccia o no. Invece di preoccuparci del “l’AI toglierà posti di lavoro”, dobbiamo pensare in termini di “posso fare 10 volte di più con la stessa spesa per il personale”. Ogni funzione, dal supporto clienti al marketing all’ingegneria, è sul punto di essere completamente ricostruita. Hai 20 persone che rispondono alle email di supporto clienti? Entro 2 anni, saranno 2 persone, forse 1. Ancora più importante, qualsiasi startup che non ha consolidato quella funzione, sarà pesantemente penalizzata. Se non sono gli investitori che si aspettano che produciamo gli stessi risultati con una frazione del costo, saranno i nostri concorrenti che ci gireranno intorno se non lo faremo.

Il nuovo costo di avere un’impresa piccola

PpppppppppppDa un giorno all’altro, il costo di costruire un’azienda si sarà ridotto geometricamente. Non è la prima volta che questo accade, ovviamente. Alla fine del Crash delle dot-com all’inizio degli anni 2000, il costo di tutto, dai server al marketing online, è stato tagliato di diversi ordini di grandezza, dando il via a un’intera nuova era di startup che potevano essere costruite da due persone in una stanza con $0. La differenza questa volta è che stiamo riducendo la voce più grande che abbiamo – il personale. Quando esaminiamo migliaia di proposte di investimento a Startups.com, posso dirti che la voce più grande in ogni diapositiva “Utilizzo dei fondi” è quella relativa ai costi del   personale. Ma cosa succede quando non lo è? Immagina di poter scalare un’azienda con $1 milione di investimenti, mentre prima ne servivano $10 milioni per fare la stessa cosa. In meno tempo. Se questo sembra assurdo, torniamo al mio punto precedente, che era già successo alla fine degli anni 2000 con le spese non legate al personale. Sta certamente succedendo di nuovo.

Sii orgoglioso, sii piccolo

Sam Altman, CEO di OpenAI (ChatGPT), ha recentemente detto che c’è una scommessa interna tra gli insider di Silicon Valley su quando vedremo la prima azienda valutata un miliardo di dollari con un solo dipendente. Qualcuno vincerà questa scommessa entro i prossimi 5 anni. Mentre questo accade, stiamo per vedere un cambiamento nel modo in cui percepiamo la dimensione delle nostre startup. Immagina di poter fare tutto ciò che hai sempre voluto con una forza lavoro di 10 o 20 persone. Pl Tutto inizia con un cambiamento fondamentale nel modo in cui pensiamo all’efficienza. Dobbiamo iniziare a mettere in dubbio ogni nuova spesa, soprattutto il personale. Quando si tratta di aumentare il nostro staff, dobbiamo sostituire la domanda “Chi stiamo assumendo” con la domanda “Perché stiamo assumendo?”.

Siamo all’inizio dell’Era dell’Efficienza, dove siamo ricompensati non per una grande forza lavoro, ma per una piccola forza lavoro che può produrre un output ancora maggiore. E devo ammettere che questo è il sogno che abbiamo tutti aspettato.

Estrazione e traduzione dell’articolo originalehttps://www.startups.com/library/expert-advice/small-is-the-new-big realizzata con tool di AI

Oggi sposi? Ecco alcune startup che potrebbero aiutarti

Negli ultimi anni, il settore dei matrimoni ha visto una crescita esponenziale di startup che offrono servizi innovativi e personalizzati per rendere il giorno delle nozze un’esperienza indimenticabile.

Una delle startup più innovative nel settore dei matrimoni è Zola, una piattaforma che offre un’esperienza di pianificazione del matrimonio senza stress. Zola offre una vasta gamma di servizi, tra cui la creazione di un sito web personalizzato per il matrimonio, la gestione degli inviti e dei regali, e la creazione di un calendario per la pianificazione dell’evento.

Un’altra startup che sta rivoluzionando il settore dei matrimoni è Bridestory, una piattaforma che offre un’ampia selezione di fornitori di servizi per il matrimonio, tra cui fotografi, catering, e fioristi. Bridestory offre anche una funzione di chat per permettere agli sposi di comunicare direttamente con i fornitori e di pianificare il loro matrimonio in modo più efficiente.

Per gli sposi che cercano un’esperienza di matrimonio più personalizzata, c’è WeddingWire. Questa piattaforma offre una vasta gamma di servizi, tra cui la creazione di un sito web personalizzato per il matrimonio, la gestione degli inviti e dei regali, e la creazione di un calendario per la pianificazione dell’evento. WeddingWire offre anche una funzione di chat per permettere agli sposi di comunicare direttamente con i fornitori e di pianificare il loro matrimonio in modo più efficiente.

Altre startup che si occupano del settore dei matrimoni includono:

  1. Martha’s Cottage: Una startup che offre un’ampia gamma di servizi per la pianificazione del matrimonio, fornendo tutto l’occorrente per l’organizzazione delle nozze su un unico sito.
  2. The Knot: Offre servizi completi per la pianificazione del matrimonio, inclusa la creazione di un sito web personalizzato e la gestione degli inviti e dei regali.

Queste startup stanno rivoluzionando il settore dei matrimoni offrendo soluzioni innovative e personalizzate per rendere il giorno delle nozze un’esperienza indimenticabile.

Anthropic: La Startup di Intelligenza Artificiale su cui tutti vogliono investire

Nel mondo in costante evoluzione della tecnologia e delle finanze, l’intelligenza artificiale sta compiendo passi straordinari. Tra gli ultimi sviluppi, Anthropic, una startup fondatada Dario e Daniela Amodei,ex membri senior di OpenAI, Anthropic si è posta l’obiettivo di costruire sistemi di IA affidabili, interpretabili e controllabili¹²³

Chi è Anthropic?

Anthropic PBC è un’azienda americana specializzata nell’intelligenza artificiale. Fondata da esperti nel campo, Anthropic è nota per le sue preoccupazioni riguardanti la sicurezza dell’IA e per lo sviluppo di una famiglia di grandi modelli di linguaggio chiamati Claude. Questi modelli sono stati adottati da aziende come Slack, Notion e Quora.

Chi sono gli investitori?

Google e Amazon sono tra gli investitori principali di Anthropic, l’azienda di ricerca e sicurezza nell’ambito dell’intelligenza artificiale. Recentemente, Anthropic ha raccolto 450 milioni di dollari in un round di finanziamento, con partecipazioni da parte di Google, Salesforce Ventures, Sound Ventures e Zoom Ventures¹²³. Questi investimenti testimoniano l’interesse e la fiducia delle grandi aziende tecnologiche nel lavoro di Anthropic

L’Approccio alla Sicurezza dell’IA

Una delle caratteristiche distintive di Anthropic è il suo impegno per la sicurezza dell’IA. La startup si concentra sulla costruzione di sistemi affidabili, interpretabili e gestibili. Questo approccio è fondamentale per garantire che l’IA sia utilizzata in modo responsabile e senza rischi per la società.

Claude: Il Chatbot Rivale di OpenAI

Claude 2, il chatbot sviluppato da Anthropic, è un rivale diretto di ChatGPT di OpenAI. Claude 2 è stato adottato da diverse piattaforme e offre conversazioni veloci, capacità avanzate e un’esperienza veramente conversazionale. Google, Salesforce e Zoom hanno investito in Anthropic, valutandola a 4,1 miliardi di dollari⁸.

La Missione di Anthropic

Anthropic è una public-benefit corporation e ha legami con il movimento dell’altruismo efficace. La sua missione è costruire sistemi di IA che siano al servizio dell’umanità, garantendo al contempo la sicurezza e l’etica.

In un mondo sempre più dipendente dall’IA, Anthropic sta dimostrando che è possibile creare tecnologie avanzate senza compromettere la sicurezza e il benessere delle persone. La sua storia è un esempio di come l’innovazione e la responsabilità possano andare di pari passo.


(1) Google commits to invest $2 billion in OpenAI competitor Anthropic – CNBC. https://www.cnbc.com/2023/10/27/google-commits-to-invest-2-billion-in-openai-competitor-anthropic.html.
(2) Home \ Anthropic. https://www.anthropic.com/.
(7) Anthropic: la startup di intelligenza artificiale su cui tutti vogliono …. https://www.hwupgrade.it/news/web/anthropic-la-startup-di-intelligenza-artificiale-su-cui-tutti-vogliono-investire-tra-cui-anche-google-e-amazon_120642.html.
(8) Anthropic – Wikipedia. https://en.wikipedia.org/wiki/Anthropic.
(9) Company \ Anthropic. https://www.anthropic.com/company.

Young Entrepreneurs Challenge 2022 di Verizon/Unloc: un’italiana fra i finalisti

La Young Entrepreneurs Challenge di Verizon/Unloc annuncia i cinque finalisti

Ecco i finalisti che parteciperanno alla serata finale della Young Entrepreneurs Challenge di quest’anno, in programma il 1° marzo 2022, per vincere un premio del valore di 10.000 sterline/11.000 euro

Young Entrepreneurs Challenge di Verizon/Unloc, un concorso annuale online sull’imprenditoria tecnologica per i giovani di tutta Europa, ha annunciato i cinque finalisti che si sfideranno per il Gran Premio del valore di 10.000 sterline/11.000 euro. Questo include anche finanziamenti, tutoraggio e un pacchetto tecnologico, nonché l’ingresso al vertice One Young World 2022 in programma a Tokyo dal 16 al 19 maggio.

I finalisti presenteranno le loro idee in diretta a una giuria di esperti durante l’evento conclusivo che si terrà da remoto il 1° marzo 2022.

I finalisti sono:

Nick Cotter (Irlanda) – Cotter Agritech: Una soluzione hardware/software brevettata e progettata per diminuire l’uso di prodotti chimici in agricoltura, migliorando al contempo la produttività e la redditività. Punta a ridurre la manodopera, i costi e la resistenza ai farmaci associati al tradizionale controllo a tappeto dei parassiti, passando all’applicazione di un trattamento più puntuale per le diverse tipologie di animale.

Harry Gadsby (Regno Unito) – Ango: Un sistema progettato per aiutare i consumatori a identificare i prodotti sostenibili durante gli acquisti online. Ango mostra consigli specifici sui prodotti e, ove possibile, applica uno sconto per renderli più economici e più accessibili, contribuendo a rendere la vendita al dettaglio un’esperienza più green.

Naomi McGregor (Regno Unito) – Movetru: Un dispositivo wearable data driven con sensori progettati per monitorare la postura fisica e la forma. Il device si concentra sulla parte inferiore del corpo al fine di ottimizzare le prestazioni, prevenire lesioni e ridurre i tempi di recupero delle lesioni fisiche.

Lisa Rossi (Italia) – SoundLence: Una cuffia industriale che mira a limitare il rumore ambientale indesiderato sul posto di lavoro. Un algoritmo ‘impara’ quali suoni filtrare e quali far passare, consentendo all’utente di annullare i rumori come i macchinari e di concentrarsi su suoni importanti come voce, allarmi e veicoli in movimento.

Alex Witty (Regno Unito) – Compound: Un’iniziativa per riciclare i rifiuti del provenienti dal settore degli sport motoristici come i pneumatici e convertirli in filamenti di gomma e resina per produrre calzature alla moda tramite solette reticolari stampate in 3D. L’obiettivo è ridurre i metodi di produzione ad alta intensità di carbonio, diminuire al minimo l’uso di materiale ed evitare che gli pneumatici vengano inceneriti inutilmente col rischio di incrementare l’inquinamento ambientale.

La Young Enterprise Challenge di Verizon/Unloc mira a incoraggiare e attrarre i giovani imprenditori di domani. Il concorso sfida i giovani a riflettere su tecnologia, salute, ambiente e sostenibilità e a proporre la loro idea imprenditoriale tech per migliorare e supportare la vita di altre persone.

“Questo concorso continua ad attrarre giovani talenti straordinari da tutta Europa e quest’anno non fa eccezione”, commenta Scott Lawrence, Group Vice President di Verizon Business in Europa. “Le innovative idee di business presentate coprono una vasta gamma di settori e tematiche. È fondamentale continuare a sostenere e coltivare questi imprenditori in erba, poiché saranno i leader aziendali di successo di domani. Non vediamo l’ora che arrivi la serata finale per vedere questi progetti in azione”.

“Ogni anno abbiamo sempre più candidati da tutta Europa e idee imprenditoriali più concrete e specifiche presentate dai giovani che fanno domanda”. Ha affermato Hayden Taylor, amministratore delegato di Unloc. “Quest’anno, il coinvolgimento che abbiamo registrato da parte college, università e organizzazioni è stato a dir poco spettacolare e ci ha permesso di interagire direttamente con i giovani, dando loro davvero il supporto e la fiducia per candidarsi. La qualità delle candidature quest’anno è così alta che sarà davvero difficile per i giudici scegliere un vincitore tra i nostri fantastici finalisti”.

Oltre al premio per il primo classificato, gli altri quattro finalisti riceveranno ciascuno 1.000 sterline di finanziamento, oltre a un piano di sviluppo individuale e una serie di corsi di perfezionamento di primo piano per supportarli al meglio nella fase d’avvio dei loro progetti.

Per maggiori informazioni sulla Young Enterprise Challenge è possibile visitare: youngentrepereneurschallenge.com

Unloc

Unloc è stata fondata nel 2013 dai giovani leader e award-winner Hayden Taylor e Ben Dowling. La mission dell’organizzazione è consentire ai giovani di essere changemaker innovativi, che cercano di costruire comunità più forti e imprese sostenibili. L’organizzazione si concentra sullo sviluppo delle capacità dei giovani, sul rafforzamento del loro potenziale e sulla crescita della loro determinazione ad avere successo. Questo è racchiuso anche nel claim dell’organizzazione “‘Developing Young Potential”. Unloc lavora per fornire programmi educativi stimolanti nella sua crescente rete di scuole e college, nei suoi Changemaker Studios a Portsmouth e Londra e collabora con leader aziendali per fornire una gamma di programmi per raggiungere i suoi obiettivi.

Verizon

Verizon Communications Inc. (NYSE, Nasdaq: VZ) è nata il 30 giugno del 2000 ed è uno dei leader mondiali nell’ambito nella fornitura tecnologia e servizi per la comunicazione. Con sede a New York e con una presenza a livello globale, Verizon ha generato oltre 133,6 miliardi di dollari di ricavi nel 2021. L’azienda offre servizi e soluzioni voce, dati e video sulle sue pluripremiate reti e piattaforme, rispondendo alle esigenze dei clienti in termini di mobilità, affidabilità di connettività di rete, sicurezza e controllo.

Startup innovative: i dati chiave a fine 2018

Online il nuovo report trimestrale Mise-InfoCamere. A fine 2018 le startup innovative sono 9.758, per un incremento di 111 unità nel corso di un trimestre. Assumendo un trend di crescita costante, le startup italiane si avviano a superare quota 10.000 nei primi mesi del 2019.

Queste e altre evidenze sono contenute nell’ultima edizione del rapporto, relativa al quarto trimestre del 2018 realizzato dal Ministero dello Sviluppo Economico e da InfoCamere, la società informatica del sistema camerale, in collaborazione con Unioncamere.

Le startup innovative rappresentano circa il 3% di tutte le società di recente costituzione, a testimonianza di un ruolo sempre più significativo nel panorama imprenditoriale italiano. In alcune aree del Paese la loro incidenza raggiunge picchi del 5% a livello regionale (Valle d’Aosta e Trentino-Alto Adige) e del 6% a livello provinciale (Trieste, Trento e Ascoli Piceno).

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Milano continua a rappresentare il principale polo per le imprese innovative italiane: nel capoluogo lombardo sono localizzate ben 1.687 startup (17% del totale nazionale), più che in qualsiasi altra regione italiana. Anche Roma, al secondo posto, vanta una popolazione in continua crescita, sempre più vicina a quota mille (969, il 10% nazionale).

Nonostante la normativa sulle startup sia aperta a tutti i settori economici, si osserva una notevole concentrazione nei comparti con una chiara vocazione tecnologica. Il 34% delle startup innovative presenta il codice Ateco “produzione di software“, e il 13% “ricerca e sviluppo”. Nei due segmenti citati le startup rappresentano rispettivamente uno e due terzi della popolazione complessiva delle imprese neo-costituite. Ben rappresentato è anche il settore manifatturiero, in cui si colloca il 19% delle startup (5% del totale delle nuove società di capitali).

Con riferimento alla forza lavoro impiegata dalle startup, la somma di soci e addetti registrati al 30 settembre 2018 (valore più recente a disposizione) è pari a 53.704, per un incremento di 1.200 unità in tre mesi e di ben 11.500 su base annuale (+27,1%).

Le compagini sociali sono tendenzialmente più ampie rispetto a quelle delle altre imprese: ogni startup ha in media 4,3 soci, contro i 2,1 delle altre aziende. Le startup presentano inoltre una più elevata partecipazione giovanile: circa la metà delle startup presenta un under-35 tra i titolari di quote o cariche societarie (manca il riferimento alla media di tutte le imprese)..

I bilanci 2017, disponibili per il 60,3% delle startup iscritte a fine 2018 (molte infatti sono state costituite nell’ultimo anno), esprimono un fatturato complessivo di circa 910 milioni di euro. Considerando i nuovi ingressi, è lecito supporre che il valore della produzione complessivo abbia abbondantemente superato 1 miliardo di euro nel 2018.

Per ulteriori approfondimenti su questi e altri aspetti del fenomeno delle startup innovative si rimanda alla nuova edizione del rapporto di monitoraggio dedicato, con dati aggiornati al 4° trimestre 2018, realizzato congiuntamente da MISE (DG per la Politica Industriale) e InfoCamere, con la collaborazione di Unioncamere.

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P101 GUIDA UN ROUND DA OLTRE 2MLN PER LA TEDESCA PROJECTS CO-LIVING

ROUND DA OLTRE 2 MILIONI DI EURO

PER PROJECTS CO-LIVING,

LA PRIMA SOCIETA DI HOUSING AS A SERVICE NATA IN GERMANIA DA DUE IMPRENDITORI ITALIANI

  • L’operazione è stata guidata da P101 SGR che ha investito 2 milioni di euro attraverso il nuovo fondo Programma 102
  • Con questo investimento la startup, che ha sviluppato una innovativa piattaforma di housing as a service (soluzioni abitative innovative all-inclusive) e presenta metriche di business in forte crescita, raggiunge quota 2,5 milioni di euro raccolti e punta sull’espansione in Italia e in Francia
  • È il terzo investimento per Programma 102, fondo lanciato a maggio con l’obiettivo di raccogliere 120 milioni

PROJECTS Co-living, la startup tedesca che sviluppa e commercializza soluzioni abitative innovative all-inclusive, fondata dagli italiani Luca Bovone e Giorgio Ciancaleoni, ha chiuso un round da oltre 2 milioni di euro guidato da PROGRAMMA 102, il secondo veicolo d’investimento del gestore di venture capital P101 SGR. 

Tra le finalità dell’operazione, vi è quella di accelerare l’espansione al di fuori della Germania ed in particolare nei mercati italiano, francese e spagnolo. PROJECTS Co-living è una piattaforma che fornisce soluzioni abitative, flessibili e versatili, per giovani professionisti. Partita a Berlino nel 2017, la società ha sviluppato un concept per il temporary living basato su lifestyle e community. In un solo anno e mezzo PROJECTS è già uno dei più importanti player di co-living a livello europeo. 

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Questa operazione rappresenta il terzo round di investimento per la startup fondata da Luca Bovone, uno dei primi manager di Dropbox in Europa, e Giorgio Ciancaleoni, ex country manager per l’Italia di Homebell. In precedenza PROJECTS Co-living ha raccolto finanziamenti per circa 500.000 euro da angel investors tra cui Florian Swoboda (già investitore in Caroobi, Movinga e Homebell) e il real estate investor Jakob Maehren, raccogliendo così ad oggi 2,5 milioni di euro in meno di 2 anni. Nel corso del primo semestre 2018 PROJECTS Co-living ha registrato una forte crescita di utenti e di proprietà in gestione, rendendola uno dei più importante players Europei nel settore Co-living. 

L’operazione rappresenta per P101 SGR l’apertura al mercato del proptech (property + technology) attraverso l’inserimento in portafoglio di una piattaforma in grado di rendere più efficiente e flessibile il processo di scelta e fruizione di una soluzione abitativa – combinando sistemazioni dal design versatile e confortevole alla cura a 360 gradi delle esigenze degli inquilini.  

Negli ultimi quattro anni oltre 800 proptech & real estate startup, principalmente in Gran Bretagna e Stati Uniti, hanno raccolto capitali per 6 miliardi di dollari. Secondo uno studio di Kpmg, il proptech potrebbe attirare 20 miliardi di dollari entro il 2020 a livello globale. In Italia, l’impatto delle nuove tecnologie è agli albori, come evidenziato dal “PropTech Monitor Italia” del Politecnico di Milano, che ha recensito 35 startup, di cui 11 nate nel 2016. Per certi aspetti, pionieri del settore possono considerarsi società del calibro di WeWork, Zoopla, Opendoor e HomeAway – ciascuna in grado di rivoluzionare il relativo ambito di mercato.

L’investimento in PROJECTS Co-living è il terzo del fondo Programma 102, lanciato a maggio con l’obiettivo di raccogliere 120 milioni, di cui sottoscritti ad oggi ca. 75 milioni e a cui hanno contribuito, come investitori cornerstone, il Fondo Europeo per gli Investimenti e il Fondo Italiano d’Investimento, oltre ad altri istituzionali come Azimut, e Fondazione Sardegna. P101 SGR ha investito con il suo primo fondo Programma 101 oltre 40 milioni di euro in 4 anni in 26 società tecnologiche early stage, fra cui BorsadelCredito.it, Cortilia, Tannico e Musement, realizzando exit come quelle di Bauzaar, Musement e Octorate. 

“Il nostro obiettivo è di creare il primo brand globale nel mondo del real estate residenziale. Per fare questo puntiamo su un design moderno e sulla costruzione di una community intorno alle nostre abitazioni. L’investimento di P101, uno dei migliori investiori in startup direct-to-consumer, ci avvicina a questo obiettivo” – dichiara Luca Bovone, founder & CEO di PROJECTS Co-living. 

Il proptech rappresenta la nuova frontiera del real estate” commenta Giuseppe Donvito, Partner di P101 SGR. “La trasformazione digitale del settore immobiliare, che solo fino a qualche anno fa era considerata improbabile in un comparto così consolidato e legato a logiche tradizionali, è oggi un percorso irreversibile: per modificare i propri modelli di business, guidare il cambiamento e rispondere alle esigenze dei consumatori, la digitalizzazione è diventata un’esigenza.”

PROJECTS Co-living è una piattaforma che fornisce soluzioni abitative, flessibili e versatili, per giovani professionisti. Partita a Berlino nel 2017, la società ha sviluppato un concept per il temporary living basato su lifestyle e community. In un solo anno e mezzo PROJECTS è già uno dei più importanti player di co-living a livello europeo. Spazi abitativi condivisi, stanze private completamente arredate, servizi comuni e opportunità di intrattenimento con gli altri utenti forniscono quel senso di casa che spesso manca nelle grandi città. 

P101 SGR è un società di gestione di fondi di venture capital specializzata in investimenti in società innovative e technology driven. Nata nel 2013 e fondata da Andrea Di Camillo, annovera tra gli investitori dei propri fondi Azimut, Fondo Italiano di Investimento e European Investment Fund oltre ad alcune tra le principali famiglie imprenditoriali italiane. P101 SGR gestisce attualmente due fondi. Programma 101 lanciato nel 2013 ha investito in 26 società tecnologiche early stage, fra cui BorsadelCredito.it, Cortilia, Milkman, Musixmatch e Tannico, realizzando exit come quelle di Musement e Octorate. Programma 102 è stato invece lanciato a maggio 2018 con l’obiettivo di raccogliere 120 milioni di euro ed ha già finalizzato 3 nuovi investimenti. P101 SGR conta su un team di 10 professionisti ed un network di advisor nel cui track record di investimento ci sono aziende come Banzai, Linkem, Objectway, Vitaminic e Yoox e si distingue per la capacità di mettere a disposizione degli imprenditori di nuova generazione, oltre a risorse economiche, anche la rete di conoscenze necessarie a sostenere la crescita delle aziende. P101 prende il nome dal primo personal computer prodotto e venduto su larga scala nel mondo, ideato, creato e realizzato in Italia da Olivetti, esempio di innovazione italiana che ha lasciato il segno nella storia della moderna tecnologia digitale, ben oltre i confini nazionali.

Digital Magics e Gruppo BNP Paribas: l’acceleratore MIA cerca startup e PMI innovative al femminile

MIA – MISS IN ACTION CERCA STARTUP E PMI INNOVATIVE AL FEMMINILE PER SUPPORTARE IL TALENTO DIGITALE DELLE DONNE IMPRENDITRICI

 

C’è tempo fino al 20 gennaio per partecipare al programma di accelerazione, inviando il proprio progetto su www.missinaction.it

L’acceleratore MIA – Miss In Action sceglierà le 4 migliori startup e PMI innovative al femminile che avranno accesso al programma: formazione e sviluppo del prodotto e servizio, creazione di un prototipo e un evento finale con gli investitori.

Tutte le startup e le PMI innovative italiane, che sono state fondate da donne imprenditrici o con una compagine sociale femminile di almeno il 50%, hanno tempo fino al 20 gennaio per candidare il loro progetto sulla piattaforma www.missinaction.it.

MIA – Miss In Action: il progetto

MIA – Miss In Action è un’iniziativa di Digital Magics, il più importante incubatore di startup digitali “Made in Italy” attivo su tutto il territorio italiano, BNP Paribas International Financial Services, BNP Paribas Cardif, Findomestic, Arval Italia e BNL Gruppo BNP Paribas con il patrocinio delComune di Milano. 

Il primo programma di accelerazione dedicato alle startup e alle PMI innovative italiane al femminile prevede tre fasi:

  1. formazione dedicata e sviluppo dei prodotti e dei servizi, della durata di 3 mesi
  2. realizzazione di un prototipo funzionante per il lancio sul mercato (MVP Minimum Viable Product), della durata di due mesi
  3. Investor Day, l’evento finale con gli investitori a Milano.

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La giuria di MIA – Miss In Action

Anna Amati, Vice Presidente META Group e socia IAG; Paola Bonomo, Business Angel; Frieda Brioschi, imprenditrice e Professoressa IED; Roberta Cocco, Assessore alla Trasformazione Digitale e ai Servizi Civici, Comune di Milano; Alessandra Gritti, Amministratore Delegato Tamburi Investment Partners; Sandra Mori, Presidente Valore D e Data Privacy Officer Coca-Cola Europe; Valentina Parenti, Co-Founder e General Manager Gamma Donna e Fausta Pavesio, Business Angel e Investor Board Member Smartup Capital, sono le 8 donne top manager, imprenditrici, business angel, rappresentanti delle istituzioni che, insieme al management di Digital Magics e delle Società del Gruppo BNP Paribas, faranno parte della giuria di MIA – Miss In Action e sceglieranno le business idea vincitrici, affiancando le startupper donne durante tutto il percorso di accelerazione per favorirne le crescita.

Le proposte di partecipazione devono essere inviate entro il 20 gennaio tramite il form di registrazione al link: www.missinaction.it

Amazon Launchpad: le startup italiane possono portare prodotti innovativi ai clienti Amazon

Da oggi con Amazon Launchpad,i clienti possono disporre di una selezione di prodotti unica e innovativa dalle startup presenti in Europa e in tutto il mondo.

La nuova vetrina permette alle startup di lanciare grandi idee in tutta semplicità e di commercializzare e distribuire a livello mondiale i propri prodotti a milioni di clienti Amazon.

I benefici per le startup includono un accesso semplificato, pagine prodotto personalizzate, un pacchetto completo di soluzioni marketing e l’accesso alla rete mondiale di distribuzione di Amazon.

www.amazon.it/launchpad

Amazon.it presenta oggi Amazon Launchpad, un nuovo programma che rende più semplice per le startup italiane lanciare, commercializzare e distribuire i propri prodotti a milioni di clienti su Amazon.it e nel mondo. I clienti Amazon possono ora disporre di una selezione di prodotti unica e innovativa dalle startup europee e di tutto il mondo: la nuova vetrina Launchpad di Amazon.it include centinaia di prodotti suddivisi in 5 categorie, dall’elettronica di consumo al food, dai giocattoli alla casa o alla cura della persona, destinate a crescere ulteriormente nei prossimi mesi con nuove idee innovative.

Le startup italiane hanno a disposizione un’esperienza di accesso semplificata ai servizi Amazon, pagine prodotto personalizzate, un pacchetto completo di soluzioni di marketing e l’accesso alla rete di distribuzione globale di Amazon, oltre ai servizi del Customer Service. Inoltre, i prodotti possono essere idonei per Amazon Prime e resi disponibili per gli oltre 100 milioni clienti Prime in tutto il mondo. Le startup possono così lanciare con successo le proprie innovazioni e condividere le proprie storie. Attraverso Amazon Launchpad le startup possono superare molte delle sfide legate al lancio di un nuovo prodotto grazie alle competenze e alle soluzioni per incrementare la visibilità e le vendite di Amazon.

“In Amazon, l’innovazione è parte della nostra cultura e le nostre energie vengono impiegate per inventare per conto dei nostri clienti, piccole imprese ed imprenditori. Mentre il ritmo dell’innovazione continua ad aumentare all’interno della comunità di startup, Amazon Launchpad consente loro di essere riconosciute in Italia il più velocemente possibile e aiuta i loro prodotti unici a essere scoperti da milioni di clienti Amazon in tutto il mondo”, afferma Mariangela Marseglia, Country Manager di Amazon.it e Amazon.es.

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“Portare al successo nuovi prodotti può essere stimolante quanto costruirli”, ha affermato Luca Cassina, EU Director Seller Services – Marketplace, Amazon. “Amazon Launchpad è progettato per far crescere gli inventori. Offriamo supporto nella gestione dell’inventario, ci occupiamo dell’evasione degli ordini, del servizio clienti e altro ancora, consentendo loro di concentrare gli sforzi sull’innovazione e realizzare prodotti sempre più originali. Inoltre, Amazon Launchpad offre ai clienti l’accesso a un negozio dedicato con una varietà di articoli all’avanguardia dagli attuali inventori emergenti in Italia”.

In Italia, Amazon collabora con più di 10 piattaforme di crowdfunding, incubatori, acceleratori e società di venture capital per portare i prodotti delle startup ai clienti di Amazon. Amazon Launchpad, tra cui Associazione Progetto Marzotto, Digital Magics, Italia Startup, Lventure Group e Talent Garden per l’Italia. Amazon Launchpad offre alle startup una serie di servizi che aiutano ad accelerare il loro business, tra cui:

  • Sviluppo del brand: le pagine personalizzate aiutano a dare maggiore risalto ai prodotti attraverso foto e video. I founder possono raccontare la propria storia ed entrare in contatto con i clienti in modo più personale, con la possibilità di fornire informazioni sulla startup
  • Customer Reach: gli strumenti di marketing più potenti di Amazon, inclusi attività promozionali e consigli personalizzati, offrono ai prodotti delle startup una maggiore visibilità
  • Distribuzione a livello mondiale: le startup hanno anche accesso alla rete globale dei centri di distribuzione di Amazon, alla spedizione rapida di Amazon Prime e al servizio clienti
  • Espansione globale: Amazon Launchpad è presente su 9 marketplace di Amazon e può aiutare le startup a espandersi a livello globale grazie a soluzioni scalabili e programmi di marketing.

 

Tra le startup italiane che hanno aderito ad Amazon Launchpad figurano Powerme(caricabatterie per smartphone che consente di ricevere carica in mobilità da un altro smartphone o dispositivo elettrico), Filo (tracker Bluetooth per trovare portafogli, borse, chiavi o altri oggetti che occorre sempre tenere sott’occhio),Linfa (giardino intelligente da interno per coltivare erbe aromatiche), My Cooking Box (specialità culinarie della tradizione italiana, con tutti gli ingredienti consegnati a domicilio), Kamira (moka professionale di alta qualità per preparare il caffè espresso a casa) e 1Control (dispositivo domestico intelligente per aprire cancelli).

Nino Santoro è l’inventore di Kamira, un’innovativa “moka” realizzata a mano, dal design al tempo stesso vintage e futuristico. “Siamo entrati immediatamente in Amazon Launchpad considerando la grande visibilità che questo programma avrebbe avuto”, spiega Onofrio, il figlio maggiore di Nino. “Ho lunghe conversazioni con il mio account manager, che ci ha guidato per mano in un nuovo mondo e ci ha aiutato a comunicare in modo più efficace”. Leggi la storia completa di Kamira.

“L’innovazione in cucina? È in una scatola. E lo Chef è in una scatola” afferma Chiara Rota, Founder di My Cooking Box, una scatola per cucinare che contiene tutti gli ingredienti e una ricetta d’autore per preparare in autonomia i migliori piatti della tradizione italiana, comodamente a casa. Chiara ha aderito a Launchpad e la propria sfida è quella di aiutare la startup a portare i propri prodotti, magari sconosciuti fuori dall’Italia, in tutto il mondo. “Ho uno stretto rapporto con il mio account manager di Amazon Launchpad e il suo supporto è stato fondamentale: mi ha aiutata sia a comunicare i nostri prodotti in modo efficace per Amazon sia a progettare campagne sponsorizzate. L’interazione con lei mi ha permesso di acquisire un gran numero di nuove competenze, che sono state molto utili anche all’interno dell’azienda”. Guarda e leggi la storia completa di My Cooking Box.

Per il lancio di Amazon Launchpad, alcune delle startup metteranno a disposizione prodotti in offerta in esclusiva con sconti dal 10% al 20% per i clienti di Amazon.it. Tra questi figurano Dodow, il dispositivo che a consente di addormentarsi più rapidamente, Naptime, un prodotto che aiuta a rilassarsi e Crazybaby, cuffie wireless per lo sport.

Dall’apertura del proprio spazio virtuale alle piccole imprese ed agli imprenditori nel 2000, Amazon ha investito decine di miliardi di euro in strumenti, servizi e infrastrutture per aiutarli ad avere successo. Oltre 10.000 aziende italiane vendono su Amazon e un terzo di loro esporta i propri prodotti in Europa e nel mondo raggiungendo 350 milioni di euro di vendite all’estero solo nel 2017. Secondo la ricerca indipendente realizzata da Keystone Strategy Research, le imprese italiane indipendenti impiegano più di 10.000 persone in Italia per gestire le attività di vendita su Amazon. Oltre un terzo dello stock nei centri di distribuzione italiani è dedicato alle attività di terzi che vendono su Amazon.

 

Amazon Launchpad

Amazon Launchpad è stato introdotto a partire dal 2015 ed è disponibile negli Stati Uniti, in Canada, India, Messico e, in Europa, in Francia, Germania, Regno Unito e ora anche in Italia e Spagna. Amazon Launchpad ha lanciato più di 2.100 startup a livello globale (oltre 650 in Europa), con più di 19.000 articoli nel programma, e più di 85 startup hanno superato $1 milione di dollari in vendite dal lancio del programma. Amazon Launchpad ha collaborato con oltre 100 società di venture capital, acceleratori di startup e piattaforme di crowdfunding per aiutare le startup a lanciare i prodotti ed i partner più attivi hanno investito mediamente in più di 6 startup presenti nel programma.

 

Per fare acquisti nella vetrina italiana di Amazon Launchpad:www.amazon.it/launchpad

Per ulteriori informazioni sul programma Amazon Launchpad:www.amazon.it/launchpad/signup

Al via Trace x Novamont: sfida a centri di ricerca, startup e PMI su Circular Economy e Bioeconomia

Oltre a Novamont, i partner dell’iniziativa sono Cariplo Factory e Intesa Sanpaolo Innovation Center

Due le principali aree di interesse della Call For Proposal: soluzioni e tecnologie a supporto dei processi industriali di Novamont e opportunità per l’ampliamento delle filiere della Bioeconomia Centri di ricerca, startup e PMI hanno tempo fino al 9 novembre per partecipare

Al via l’iniziativa Trace x Novamont, iniziativa di open innovation promossa da Cariplo Factory, Intesa Sanpaolo Innovation Center e Novamont, per sostenere la crescita di progetti innovativi di Circular Economy e lo sviluppo della Bioeconomia, creando sinergie tra l’azienda leader in Italia di questo settore e startup, aziende e progetti di ricerca.

La transizione, già in corso, verso un modello di economia circolare rappresenta una straordinaria opportunità per riorganizzare la produzione e il consumo di beni. Fortemente incentivata dall’innovazione digitale, questa transizione rappresenta per le aziende un’occasione unica per superare le criticità del binomio crescita e consumo di risorse. Trace x Novamont vuole dare impulso a questa transizione, partendo dalla Bioeconomia.

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Due le principali aree di interesse della Call For Proposal di Trace x Novamont.

La prima riguarda le soluzioni e le tecnologie a supporto dei processi industriali di Novamont, e in particolare:

  • Biochimica industriale: tecnologie, materiali e processi innovativi
  • Tecnologie di valorizzazione delle biomasse lignocellulosiche
  • Biomasse agricole: sistemi e tecnologie di precision farming

La seconda invece punta a esplorar nuove opportunità per l’ampliamento delle filiere della Bioeconomia, e in particolare:

  • Bioplastiche: nuovi sviluppi e applicazioni
  • Biolubrificanti: nuovi sviluppi e applicazioni
  • Biocosmesi: nuovi sviluppi e applicazioni
  • Bioprodotti per il settore alimentare: nuovi sviluppi e applicazioni
  • Bioprodotti per mangimistica: nuovi sviluppi e applicazioni

A prescindere dalla natura del soggetto che partecipa alla Call For Proposal, sia esso un centro di ricerca, startup o PMI, saranno selezionati fino a un massimo di 10 progetti che accederanno a un programma di open innovation della durata di 4 mesi, guidato da Cariplo Factory e Intesa Sanpaolo Innovation Center e finalizzato a definire le potenziali aree di sinergia con Novamont.

Queste, nel dettaglio, le fasi del progetto:

  • Raccolta delle candidature: fino al 9/11/2018.
  • Valutazione delle candidature: entro il 6/12/2018 il Comitato di Valutazione di Trace x Novamont selezionerà fino a un massimo di 20 progetti.
  • Selezione finale: i progetti saranno esaminati dal Comitato di Valutazione nel corso del Selection Workshop che identificherà fino a un massimo di 10 progetti da avviare alla fase di collaborazione.
  • Fase di collaborazione: da gennaio a marzo 2019.

 Giulia Gregori, responsabile pianificazione strategica e comunicazione istituzionale di Novamont
“Avviare collaborazioni interdisciplinari nell’ambito della bioeconomia e dell’economia circolare significa accelerare il processo innovativo e la generazione di nuove tecnologie. Per questo motivo Novamont, da trent’anni leader mondiale nella produzione di bioplastiche e nello sviluppo di biochemical, aderisce con grande entusiasmo ad  ogni occasione utile per catalizzare la contaminazione di saperi e lo scambio di conoscenze. La “call for proposal” che presentiamo oggi nell’ambito del progetto Trace x Novamont ci darà la possibilità di collaborare con nuovi soggetti innovatori come pure di  trovare soluzioni innovative funzionali alle nostre attività e alle nostre aree di interesse, dando vita a nuove sinergie industriali”.

 Stefano Martini, Innovation Manager di Intesa Sanpaolo Innovation Center “L’adozione dei principi della Circular Economy genererà un significativo impatto sul sistema economico Italiano, per questo Intesa Sanpaolo Innovation Center si propone come soggetto rilevante per supportare e accelerare la trasformazione delle aziende in tale direzione. Siamo orgogliosi di sviluppare con Novamont e Cariplo Factory quest’iniziativa di transizione della filiera della Bioeconomia italiana attraverso l’adozione di soluzioni innovative di Circular Economy”.

Riccardo Porro, Direttore Operativo Cariplo Factory
“Trace è il primo progetto realizzato in partnership da Cariplo Factory e Intesa Sanpaolo Innovation Center sui temi della Circular Economy. Un’iniziativa nata per mappare le esperienze virtuose in ambito circolare e, poi, diventata piattaforma di open innovation, grazie alla collaborazione con Novamont che oggi prende vita con l’avvio della Call For Proposal. Sono convinto che il contributo di tutti gli attori dell’ecosistema dell’innovazione, a partire dalle startup, possa attivare un percorso virtuoso per far crescere ulteriormente le filiere industriali del nostro Paese in ottica circolare”.

DIGITAL MAGICS LANCIA CASUAL GAMING CHALLENGE: CALL PER LE STARTUP CHE CREANO GIOCHI DIGITALI PER SMARTPHONE E TABLET

Digital Magics, il più importante incubatore di startup digitali “Made in Italy” attivo su tutto il territorio Italiano, insieme all’Editore de La Settimana Enigmistica, lancia la Call for Innovation CASUAL GAMING CHALLENGE.

La Call è rivolta a tutte le startup che operano nel settore gaming, che progettano e sviluppano giochi digitali per smartphone e tablet, molto semplici e destinati ad intrattenere un pubblico eterogeneo.

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Per partecipare è necessario presentare la candidatura sulla piattaforma: 

 https://openinnovation.digitalmagics.com/it/challenge/casual-gaming-challenge.

Fra tutte le startup che avranno fatto application entro il 7 ottobre, saranno selezionati i 10 progetti più interessanti che parteciperanno Lunedì 5 novembre all’Innovation Day, all’interno del campus di coworking Talent Garden Milano Calabiana.

L’obiettivo di CASUAL GAMING CHALLENGE è trovare le migliori startup, con software innovativi e originali, che siano in grado di creare una reale innovazione nell’ambito dei giochi digitali, per mobile device, di intrattenimento enigmistico e non solo, offrendo un’esperienza di gioco in modalità singola o di gruppo (multiplayer).

Le 10 startup finaliste avranno la possibilità di essere coinvolte in partnership commerciali e tecnologiche con La Settimana Enigmistica, in ottica di Open Innovation, integrando i tradizionali giochi con le iniziative digitali legate al mondo del casual gaming, creando forme di intrattenimento nuove che abbiano un denominatore comune: intelligenza e divertimento.

IL CASUAL GAME

Il casual game è un gioco che ha una struttura semplice e quindi non richiede una lunga preparazione, ma allo stesso tempo è in grado di coinvolgere l’utente. Si caratterizza per uno stile grafico basilare e soprattutto per la possibilità di giocare partite brevi. Secondo l’AESVI (Associazione Editori Sviluppatori Videogiochi Italiani) il giro d’affari in Italia delle app di videogiochi è stato di 385 milioni di Euro nel 2017. Circa 17 milioni di italiani hanno giocato ai videogiochi negli ultimi 12 mesi: il 57% della popolazione di età compresa tra 16 e 64 anni; di cui il 59% uomini e il 41% donne. (Fonte: Ipsos Connect, gennaio 2018).

Secondo la società di analisi Digi-Capital nel 2017 l’industria del mobile gaming ha superato i 50 miliardi di Dollari di vendite a livello mondiale e nel 2021 potrebbe valere 80 miliardi.

Tutte le imprese innovative digitali che sviluppano giochi per smartphone e Tablet potranno inviare il proprio progetto entro il 7 ottobre su https://openinnovation.digitalmagics.com/it/challenge/casual-gaming-challenge

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