L’eCommerce italiano sfiora quota 14 milioni di utenti


 
 
 
 

In occasione del Netcomm e-Payment 2013 sono stati diffusi i dati dell’indagine mensile condotta in collaborazione con Human Highway sullandamento degli acquisti online degli italiani, con un particolare focus sull’utilizzo di device mobili e tradizionali nell’e-Shopping, sulla propensione verso gli strumenti di pagamento elettronici e la tecnologia NFC

 L’eCommerce italiano sfiora quota 14 milioni di utenti 

Crescono a tripla cifra (+165% anno su anno) gli acquisti da dispositivo mobile, che passano dal 4% del 2012 a oltre il 10% del 2013 

Milano, 27 marzo 2013 – L’eCommerce nel nostro Paese è in costante progressione e continua a crescere il numero di utenti che hanno fatto acquisti online negli ultimi tre mesi. Si tratta di 13,8 milioni di individui, ovvero il 47,7% dell’utenza internet (era il 35,8% al febbraio del 2012).  Di questi, il 24% dichiara di aver comprato più di 5 volte nel trimestre, al punto da poter essere definito un heavy e-Shopper e, complessivamente, negli ultimi tre mesi si sono avuti 47,6 milioni di atti d’acquisto sulla rete. Aumenta e a tripla cifra (+165%) l’incidenza degli acquisti da Smartphone e Tablet, che nel 2012 superano quota 10% del totale delle transazioni online. Queste sono solo alcune delle salienze emerse in occasione del Netcomm e-Payment 2013, in cui sono stati diffusi i dati rilevati da Human Highway sui comportamenti degli utenti, con un focus specifico dedicato all’utilizzo per gli acquisti di device mobili e tradizionali, e alla propensione verso gli strumenti di pagamento più usati sul web. 

 

“I pagamenti elettronici hanno sempre rappresentato un elemento chiave per lo sviluppo dell’ecommerce nel nostro Paese, soprattutto per via della minore abitudine dei consumatori italiani ad utilizzare per gli acquisti online la moneta elettronica in tutte le sue forme – dichiara Roberto Liscia, Presidente di Netcomm, Consorzio del Commercio elettronico italianoMa oggi stiamo assistendo a un forte processo di innovazione nel settore. Nuove forme di pagamento si sono affacciate su un mercato sempre più ampio, popolato ormai da 14milioni di individui, che hanno effettuato acquisti nell’ultimo trimestre. Peraltro, assistiamo anche ad una forte evoluzione tecnologica nei device, al punto che smartphone e tablet sono diventati essi stessi strumenti di pagamento. E i consumatori stanno dimostrando fiducia in questo genere di dispositivi, anche per effettuare i propri acquisti, al punto che in un solo anno segnano un incremento del +165% delle transazioni eCommerce. Anche le recenti norme volte a limitare l’uso del contante, congiuntamente all’accettazione degli strumenti di pagamento digitali da parte delle amministrazioni e dei servizi pubblici, inducono a favorire sia la concorrenza fra gli operatori, sia la sicurezza e la trasparenza nelle transazioni a tutto vantaggio degli utenti.”

Tornando all’indagine realizzata da Netcomm in collaborazione con Human Highway, si osserva che la distribuzione del sistema di pagamento utilizzato in occasione dell’ultimo acquisto su Internet da parte degli acquirenti online degli ultimi tre mesi vede al primo posto l’utilizzo di PayPal per il 36,6% dei casi, seguito dall’uso della carta prepagata per il 24,4%, quindi dalla carta di credito per il 19,2%, il bonifico per il 3,7%. Ma il vero dato che sorprende è che a febbraio 2013, oltre il 10% degli acquisti online risulta generato attraverso un dispositivo mobile: in meno di un caso su due si tratta di un Tablet e prevale l’acquisto da Smartphone. La maggioranza (poco meno del 90%) delle transazioni online è prodotta attraverso un PC tradizionale. Solo un anno fa, febbraio 2012, il 4% degli acquisti online era generato attraverso un dispositivo mobile: in due casi su tre era un Tablet (solo nell’1,3% dei casi è stato utilizzato uno Smartphone). La stragrande maggioranza (96% delle transazioni online) era, quindi, gestita con un PC tradizionale. In sintesi vuol dire che in un anno il numero di transazioni negli acquisti online da dispositivi mobile, Smartphone e Tablet, è cresciuta a tripla cifra, mettendo a segno un +165%.  Va poi rilevato che l’utilizzo dei sistemi di pagamento basati su carte (Bancomat, Carte di credito e prepagate) è molto diffuso anche nel segmento che non acquista online (62,8% del campione), ma la penetrazione è pressoché totale tra gli acquirenti da dispositivo mobile (98,5%) e i pagamenti bancari (RID, bonifici) nel segmento evoluto si fermano al 72%.

Anche il grado di conoscenza della tecnologia Nfc (Near field communication) su telefonini e tablet è stata indagata nella rilevazione di Netcomm e Human Highway. Come è noto, si tratta di una tecnologia che serve per effettuare i pagamenti di prossimità, facendo passare il telefonino a pochi centimetri di distanza dalla strumentazione abilitata: ideale, ad esempio, per pagare il biglietto della metro o dell’autobus, ma non solo. Alla domanda se il proprio telefonino fosse abilitato o meno alla comunicazione via Nfc, più della metà dei rispondenti, circa il 50,4%, non possiede o non pensa di possedere un cellulare abilitato della comunicazione via NFC; il 12,8% non è sicuro ma crede di avere un telefono con comunicazione NFC e solo il 9,5% ha un cellulare abilitato a questo tipo di tecnologia. Il restante 27,3% non capisce neppure la domanda, quindi probabilmente non conosce nemmeno cosa sia il sistema NFC.

 

Osservando, poi, la tipologia dei beni oggetto dell’ultimo e-Shopping, sono i libri ad attestarsi in vetta all’ideale classifica (14,8%), seguiti dai capi di abbigliamento (13,9%), computer o periferiche per pc (11,3%), biglietti di viaggio (9,9%), soggiorni (5,4%), musica/dvd (4,8%), telefonino/smartphone (4,2%), cosmetici (4%), a chiudere gli elettrodomestici con l’1,5%. In quasi quattro casi su cinque l’acquisto online è «premeditato», ovvero l’acquirente ha già maturato la decisione di effettuarlo su Internet, nonostante sia spesso disponibile l’alternativa del canale tradizionale. Nel 65% dei casi l’acquisto online si indirizza a un prodotto già identificato in modo preciso dall’acquirente. Una quota significativa di decisioni di acquisto (un terzo circa) richiede, invece, un certo percorso di informazione e orientamento. La soddisfazione nell’esperienza di acquisto online in una scala da 1 (pessima) a 10 (ottima) si attesta ad un voto medio di 8,34.

Infine, l’indicatore di propensione ad effettuare un acquisto online fra chi non ha mai comprato sulla rete nel mese di Febbraio 2013 è pari al 9,0%. Ovvero, si tratta di persone che non hanno mai usato l’online per fare shopping, ma che si dichiarano propensi cambiare idea nei prossimi tre mesi. Sono gli «hot prospects» dell’eCommerce, e nel complesso dell’utenza Internet italiana sono circa il 3%, cioè 950mila individui.

Contante addio: l’Italia è pronta a passare al Mobile Payment

L’Italia è pronta al balzo in avanti nel Mobile Proximity Payment, il pagamento tramite avvicinamento al POS del cellulare NFC (Near Field Communication): ben 2,5 milioni di telefoni NFC già venduti, 2 milioni di carte di pagamento contactless già emesse, piani definiti per l’attivazione di oltre 170.000 POS a fine 2013.

A partire dal primo pomeriggio, a questo link saranno disponibili i video con le demo delle soluzioni di Mobile Payment presentate

Milano, 21 febbraio 2013 – Dopo una fase iniziale di ampia diffusione degli smartphone ma di limitata disponibilità di servizi per il loro utilizzo per finalizzare gli acquisti, si sta finalmente affermando in Italia l’utilizzo del Mobile Payment. È quanto emerge dalla fotografia scattata dall’Osservatorio NFC & Mobile Payment del Politecnico di Milano*. I dati della ricerca, presentata a Milano presso il Campus Bovisa in occasione del Convegno “Mobile Payment, l’Italia s’è desta!”, mostrano un mercato in forte crescita che prosegue il trend molto positivo già delineato nel 2011.

Alla base della diffusione del Mobile Payment in Italia ci sono tre fattori chiave: lacrescita del 20% dei servizi che consentono di completare gli acquisti online attraverso il telefono cellulare, come il pagamento dei bollettini postali e del canone Rai ma anche dei parcheggi e delle corse degli autobus; la disponibilità della tecnologia che permette di usufruire di questi servizi trasformando il proprio cellulare in un bancomat, grazie all’intesa operativa raggiunta a Ottobre dalle principali Telco italiane (Telecom Italia, Vodafone, Wind, H3g e Poste Mobile) sull’impiego della SIM NFC (Near Field Communication); una legislazione che incentiva l’uso dei pagamenti elettronici, posta alla ribalta con i decreti “SalvaItalia” e “Sviluppo-bis”.

In questo contesto, l’attaccamento degli italiani al contante vacilla: nel 2012 quasi un miliardo di euro è stato pagato dagli italiani utilizzando il cellulare come strumento di attivazione del pagamento.
Il Mobile Remote Payment & Commerce passa infatti da 700 milioni di € nel 2011 a oltre 900 milioni di € nel 2012, registrando una crescita del +30%.

Di questi, ben 470 milioni di € derivano dall’utilizzo del Mobile Payment per l’acquisto dei contenuti digitali per gli smartphone, in crescita del 15% rispetto al 2011: gli italiani abbandonano infatti l’acquisto di contenuti tramite SMS (in calo del 12%) ma si rivolgono agli appstore per effettuare acquisti di app, in crescita del 20%.

L’utilizzo del Mobile Remote Payment & Commerce per beni e servizi registra invece una straordinaria crescita del 60% raggiungendo un valore di circa 310 milioni di €.
Contribuisce a questo successo la crescita del Mobile Remote Commerce, ovvero gli acquisti online che implicano anche l’uso del cellulare in una o più fasi.

Turismo e trasporti, coupon, aste e gruppi di acquisto sono i settori più attivi (86% del valore delle transazioni): il Mobile si conferma così un canale ottimale per veicolare quegli acquisti dove è importante per i consumatori cogliere un’occasione essendo online in un preciso istante.
E diversi negozianti stanno cogliendo a loro volta questa opportunità: su un campione di oltre 200 tra i principali esercenti attivi nell’eCommerce, 1 esercente su 3 ha puntato anche sul canale Mobile (nel 2011 era 1 esercente su 5). Il 55% dei player attivi ha sviluppato sia l’App sia il Mobile site.

Il pagamento diretto con cellulare a fronte di un servizio raggiunge un valore pari a 130 dei 310 milioni di € del Mobile Remote Payment & Commerce per beni e servizi. L’80% circa di questo importo è stato speso per acquistare ricariche telefoniche e pagare i bollettini, ad esempio il canone Rai o i bollettini postali.
Il restante 20% è stato utilizzato per pagare servizi soprattutto nell’ambito della mobilità, come il pagamento della sosta, dei biglietti del trasporto pubblico locale, e di taxi, car&bike sharing e ztl.

E proprio questo utilizzo può diventare la “killer application” in grado di diffondere il mobile payment. Si stima, infatti, che siano oltre 700.000 le ore di parcheggio pagate dagli italiani attraverso il cellulare, oltre 600.000 i biglietti di corsa semplice e qualche migliaio le ricariche degli abbonamenti per il trasporto pubblico locale attivate da Mobile, mentre le corse di taxi pagate con cellulare sono quasi 10.000. Per un totale di oltre 1 milione di transazioni di piccolo importo.

Gli ultimi 150 milioni di € del valore del mercato Mobile Remote Payment & Commerce, derivano dalle attività di Mobile Money Transfercresciute del 50% nel 2012: l’84% è rappresentato dall’acquisto di ricariche di carte prepagate, il 13% dal trasferimento di credito telefonico e solo il 3% da “vero e proprio” Mobile Money Transfer p2p.

 

Fonte: Osservatorio NFC & Mobile Payment del Politecnico di Milano, febbraio 2013

L’affermazione del pagamento tramite cellulare in Italia è però legata soprattutto allo sviluppo del Mobile Proximity Payment, l’opportunità di utilizzare lo smartphone come una carta di credito mediante l’impiego della SIM NFC.

L’accordo firmato a ottobre 2012, in concomitanza con il GSMA NFC Mobile Money Summit, dagli operatori telefonici nazionali ha permesso la realizzazione di una piattaforma comune dedicata al pagamento. E se il 2013 si preannuncia come l’anno dell’affermazione definitiva, il 2012 è stato l’anno del lancio di numerose sperimentazioni nel Mobile Proximity Payment.

Focalizzando la nostra attenzione sulla variante NFC Card Present, abbiamo misurato gli asset essenziali su cui, già adesso, si può contare in Italia”, affermano Valeria Portale e Giovanni Miragliotta, Responsabili dell’Osservatorio NFC & Mobile Payment. “A fine 2012, vi erano circa 30.000 terminali POS NFC attivi, partendo dai circa 5.000 del 2011, e gli impegni già assunti dagli attori dell’ecosistema portano a stime conservative, per fine 2013, di oltre 170.000 POS operativi (più del 10% del totale). Sempre a fine 2012 si contavano circa 2,5 milioni di telefoni NFC già venduti che, secondo le nostre stime più conservative (in termini di spesa pro-capite per la sostituzione del parco telefoni e di scelta di Apple per il prossimo iPhone)diverranno circa 6,0 milioni a fine 2013. Infine, dal 2011 al 2012 le carte contactless circolanti sono passate da 750.000 ad oltre 2 milioni, con piani molto aggressivi sulle nuove emissioni e sulle sostituzioni. Sono passi da gigante, se si considera la scala temporale su cui sono misurati, che ci portano a dire che in Italia, ma anche in Europa, il “punto angoloso” della curva di diffusione dell’NFC è alle nostre spalle

L’evoluzione attuale del mercato permette di tratteggiare due scenari di sviluppo del Mobile Payment nei prossimi tre anni, legati alla modalità tiepida o convinta con cui gli attori dell’ecosistema gestiranno la creazione di servizi e la diffusione di tecnologia per fruirli. 

Secondo la simulazione del Politecnico di Milano, a fine 2016 e con riferimento ai due scenari già menzionati, il numero di utenti che pagheranno mediante una soluzione di Mobile Proximity Payment, oscillerà tra 6,0 e 10,3 milioni di utenti, a fronte di un parco cellulari NFC medio che supera i 25 milioni di unità: il parco esercenti dotati di POS NFC oscillerà tra 405.000 e 610.000, caso quest’ultimo che mantiene nel tempo dinamiche di crescita simili al 2013, già notevoli.
Da queste stime emerge come nello scenario “tiepido”, il valore dei pagamenti mediante Mobile Proximity Payment  al 2016 sarà di 4,7 miliardi di euro, dei quali 1,5 miliardi verranno effettuati nei micro-pagamenti. Nello scenario in cui gli attori sono convinti dell’investimento in questa nuova modalità di pagamento, il transato intercettato salirebbe a 10,8 miliardi di euro (+130%), di cui 4,3 miliardi di micro-pagamenti (+187%). 

“Se singolarmente telco, issuer o acquirer lavorassero al massimo delle proprie possibilità, avendo dagli altri attori una risposta attendista, non si otterrebbero neppure lontanamente i risultati prospettati nello scenario in cui gli attori sono convinti”, commenta Alessandro Perego, Responsabile Scientifico dell’Osservatorio NFC & Mobile Payment.
Ed un euro investito da un ecosistema coordinato rende, in termini di capacità di intercettare il transato, il 140 % in più di un euro speso da un attore isolato. Considerando che il totale delle transazioni oggi regolate in Italia per mezzo di contanti è stimabile in circa 400 miliardi di euro l’anno, gli spazi, anche nello scenario più “convinto” sono davvero enormi, e saranno colti – pensiamo rapidamente – negli anni a venire. L’importante, adesso, è seminare nella direzione che assicuri la massima velocità di crescita”.

E sono già molte le iniziative lanciate nel 2012 o programmate nel 2013, frutto della collaborazione “convinta” tra telco, issuer o acquirer. Nel corso della sessione pomeridiana della presentazione dell’Osservatorio NFC & Mobile Payment ne verrà presentata una selezione che include Bemoov (Consorzio Movincom),  Day Tronic Mobile (Day Ristoservice), Mobile Ticketing (Netsize), Move and Pay (Intesa Sanpaolo), Pay On Delivery (PayPal), QR Money (CartaSi), Quick POS (CartaSi, Ingenico Italia), Servizi Remote & Proximity di PosteMobile, TIM Wallet (Telecom Italia), myworkspace (Univerce), Vodafone Smart PASS NFC (Vodafone Italia, CartaSi, SIA), YouPass BNL (Vodafone Italia, 3 Italia, SIA) e Auriga.

  • L’edizione 2013 dell’Osservatorio NFC & Mobile Payment è realizzata con il supporto di: Auriga, CartaSi, CheBanca!, Movincom, Day Ristoservice, Edenred Italia, Ingenico, Intesa Sanpaolo, modomodo, Neomobile, Netsize, OPENTECH, PayPal, PosteMobile, Samsung, Sensei, SIA, Telecom Italia, TotalErg, Ubiquity, Univerce e Vodafone; 3 Italia, Banca Marche, Banca Popolare di Sondrio, Banca Sella, Capgemini, Cashlog, Centili, Comesterogroup, D2, InfoCert, Konvergence, Lottomatica Servizi, Lynx, Nòverca Italia, Oberthur Technologies, RetAPPs, Research In Motion, StMicroeletronics
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