A settembre appuntamento al Technologybiz 2017

Ottava edizione di Technologybiz a settembre a Napoli

Due giorni di business networking, open innovation, trasformazione digitale e tanto altro Open innovation, trasformazione digitale e business networking: questi i principali topic del Technologybiz, che si terrà il 13 e 14 settembre al Palacongressi della Mostra d'Oltremare di Napoli.

 

TBIZ è un'iniziativa nata a Napoli nel 2009, che ha all'attivo sette edizioni, tre TBIZ Conference e diversi convegni in sedi prestigiose, come il Parlamento Europeo, il Parlamento Italiano, il Consolato Generale U.S.A. e altre ancora.
 

L'ottava edizione presenta un nuovo format, interamente incentrato sul networking, ossia l'incontro fra domanda e offerta di innovazione, dove protagonisti sono i partecipanti. 
 

Esistono due modalità di iscrizione; come visitatore e come networker, entrambe gratuite.
 

Il visitatore può accedere alle conferenze e meeting, mentre il networker potrà, in aggiunta, avere una partecipazione molto più attiva. Chi si registra come networker avrà a disposizione MyTBIZ, una propria pagina sul sito tbiz.it per presentarsi, cercare o offrire servizi, gestire la propria Agenda e gli incontri. Potrà proporre tavoli e incontri o partecipare come speaker, per raccontare la sua storia, la sua idea e il suo progetto. Potrà selezionare i profili di altri networker di suo interesse e contattarli per un appuntamento al Technologybiz, a sua volta potrà ricevere richieste di appuntamento. 
 

Questa è solo una delle tante novità del TBIZ 2017. L’appuntamento al 13 e 14 settembre presso il Palacongressi della Mostra d’Oltremare.
 

Per partecipare al TBIZ basta iscriversi al link: clicca qui.

Software italiano “sbarca su Marte” nell’ambito della simulazione HI-SEAS in corso alle Hawaii

La missione, finanziata dalla NASA, si avvale del software di ottimizzazione di ESTECO per modellare un sistema di vita sostenibile sul Pianeta rosso che riduca la produzione di rifiuti

Studiano il comportamento umano su Marte vivendo in una cupola geodetica nell’ambiente isolato del vulcano Mauna Loa, sull’Isola Grande delle Hawaii. Sono sei ricercatori della missione Hawaii Space Exploration Analog and Simulation  (HI-SEAS), un progetto di ricerca realizzato dall’Università delle Hawaii e finanziato dalla NASA  che mira, tra l’altro, a determinare quali siano i requisiti individuali e di gruppo funzionali durante missioni di esplorazione spaziale a lungo termine.

Si tratta di una simulazione di isolamento della durata di otto mesi, iniziata il 19 gennaio scorso, che sarà seguita da una seconda missione a partire da gennaio 2018. Lo scopo degli “astronauti” è quello di affrontare e trovare contromisure al rischio del calo di performance del gruppo dovuto alle dinamiche di interazione, cooperazione, comunicazione e adattamento psicologico, che possono rivelarsi inadeguate in condizioni particolari ed estreme come quelle di un viaggio interplanetario.

L'equipaggio "marziano" può contare anche sulla tecnologia dell'italiana ESTECO, impresa attiva nell’AREA Science Park, che ha messo a disposizione dei ricercatori il software di ottimizzazione modeFRONTIER  per migliorare l’uso efficiente delle risorse a disposizione e progettare un sistema di vita sostenibile su Marte, grazie al quale ridurre a livelli minimi la produzione di rifiuti.

“Durante una missione spaziale – spiega Ansley Barnard, ingegnere responsabile per monitorare i sistemi di supporto vitale durante la missione – il cibo, l’acqua, i materiali per la ricerca e gli effetti personali da portare a bordo sono limitati e quindi ogni oggetto a disposizione degli astronauti deve essere accuratamente scelto in base a criteri di efficienza, in termini di peso e dimensioni. Questo rende l’ottimizzazione delle risorse un fattore cruciale. Gli strumenti per la modellazione parametrica e per l’ottimizzazione come modeFRONTIER sono di grande aiuto per introdurre cambiamenti che devono poi essere adottati dall’equipaggio”.  L’obiettivo finale della simulazione in corso alle Hawaii è migliorare il modo in cui i ricercatori coinvolti vivono giorno per giorno la missione, procurando ai team futuri di HI-SEAS procedure e informazioni ingegneristiche aggiornate. (qui il video con l’intervista ad Ansley Barnard)

Prima di collaborare al progetto HI-SEAS, Ansley Barnard ha lavorato nel campo dell’ottimizzazione ingegneristica per la Ford Motor Company, dove ha avuto modo di esplorare i vantaggi delle tecnologie ESTECO per ottenere la riduzione del peso di un veicolo così come dei suoi costi e tempi di progettazione. Ha conseguito una laurea in aeronautica e astronautica all’Università di Washington e spera in futuro di poter servire gli USA come astronauta.  

Qui la photo gallery della missione

 

ESTECO SpA

ESTECO SpA è uno dei leader nel mercato dell’ottimizzazione numerica ed è specializzata nella ricerca e sviluppo di soluzioni software utili in tutte le fasi del processo di progettazione ingegneristica. Nata nel 1999 come spin-off di un progetto europeo, ESTECO mantiene una solida connessione con il mondo della ricerca e la sua tecnologia viene utilizzata in oltre 200 organizzazioni nel mondo. Forte di un network di partner e distributori a livello globale, l’azienda ha la propria sede principale a Trieste presso AREA Science Park.

modeFRONTIER

Il prodotto di punta dell’azienda è modeFRONTIER, un software per l’integrazione e l’ottimizzazione multidisciplinare e multi obiettivo, in grado di ridurre in misura significativa tempi e costi all’interno dei processi di progettazione ingegneristica. Oltre 250 aziende in tutto il mondo lo hanno scelto per accelerare l’innovazione di prodotto in un’ampia gamma di settori industriali, con una presenza consolidata nel settore automobilistico e aerospaziale. Tra i clienti internazionali di ESTECO troviamo infatti Alenia Aermacchi, Bombardier Transportation, Ferrari, Daimler, Embraer, FIAT, Ford, Honda R&D, Jaguar Land Rover, Landi Renzo, Petrobras, Piaggio e Volvo Car Corporation.

 

 

  

Scoperto Anti Public, un data leak da 17 Giga – a rischio oltre 450 milioni di indirizzi mail

YARIX: LA NUOVA MINACCIA SI CHIAMA ‘ANTI PUBLIC’, UN DATA LEAK DA 17 GIGA.

 

OLTRE 450 MILIONI DI INDIRIZZI MAIL COINVOLTI IN TUTTO IL MONDO. 

CENTINAIA DI MIGLIAIA GLI ACCOUNT A RISCHIO

TRA AZIENDE, ISTITUZIONI E INFRASTRUTTURE CRITICHE.

 

L’abitudine di riutilizzare la password del sistema di posta aziendale

anche su conti online, e-commerce e altri siti

contribuisce ad estendere il raggio d’azione dei cybercriminali a milioni di account privati.

 

È un Data Leak di proporzioni enormi, quello su cui hanno messo le mani gli esperti della Cyber Division di Var Group, attraverso una incursione di cyber intelligence effettuata dagli analisti del proprio partner D3Lab.

Quest’ultimo, in seguito ad indiscrezioni trapelate nei giorni scorsi negli ambienti underground del deep web, ha intercettato e poi acquisito il Data Leak noto tra i cybercriminali come Anti Public: un gigantesco archivio di mail e password rubate e riconducibili ad aziende, istituzioni pubbliche, forze armate e di polizia, università e infrastrutture critiche in tutto il mondo.

 

Mentre Yarix è già in contatto con il Ministero dell’Interno per la gestione di questa minaccia nei confronti dei soggetti pubblici e privati di maggiore interesse strategico nazionale, gli ethical hackers sotto copertura di D3Lab sono ancora a lavoro nel deep web per carpire maggiori informazioni e proseguire il lavoro di analisi e intelligence.

 

Anti Public: cosa sappiamo

          Data Leak di 17 gigabyte, diffuso in dieci file .txt con denominazione numerica (1.txt, etc);

          13 milioni di domini mail coinvolti;

          457.962.538 email univoche coinvolte, complete di relative password

o   Per alcuni indirizzi mail sono presenti più password: questo fa presupporre che il singolo indirizzo sia stato impiegato per più servizi online;

o   Sono coinvolte centinaia di migliaia di aziende/organizzazioni e milioni di utenti singoli, in tutto il mondo;

          Le password sono pubblicate in chiaro (unhashed);

          L’archivio è stato probabilmente creato a dicembre 2016. A partire da maggio 2017 sta circolando in maniera massiccia nel deep web, tramite una piattaforma cloud russa;

          La provenienza del Data Leak è sconosciuta, così come l’origine dei dati;

          Dati verificati: accertamenti svolti attraverso i partner/clienti coinvolti comprovano che una percentuale elevata di credenziali è confermata: le password associate agli account sono reali e per alcuni casi vengono ancora utilizzate;

          Dati che, in ampia parte, sono estranei ad episodi precedenti dello stesso genere;

          Vittime in Italia: Forze dell’Ordine e di Polizia, Vigili del Fuoco, Forze Armate, ministeri, città metropolitane, ospedali e università;

          Vittime a livello globale: Casa Bianca, Forze Armate USA, Europol, Eurojust, Parlamento Europeo, Consiglio Europeo.

 

“Il colpo d’occhio sui domini presenti in Anti Public rivela e conferma l’estensione della vulnerabilità in cui viviamo: dalla Casa Bianca all’intero sistema militare e accademico in Italia, abbiamo davanti la fotografia esatta della nostra fragilità, che si nutre di una cultura della sicurezza ancora ampiamente acerba” – commenta Mirko Gatto, CEO di Yarix – “Dalle organizzazioni più strutturate al quotidiano dei singoli individui, è imperativo che tutti cambiamo i nostri comportamenti, alla luce della consapevolezza che la criminalità informatica è in grado di nuocere a tutti i livelli”.

 

Non a caso, all’origine dell’enorme estensione di Anti Public c’è proprio il fenomeno del ‘Password Reuse’, vale a dire il reimpiego della medesima chiave d’accesso per tutti i siti di servizi online, a partire magari da un nome utente coincidente con il proprio indirizzo di mail aziendale. Una forma di imprudenza che può compromettere la sfera degli interessi individuali e aprire una breccia nella sicurezza di aziende e organizzazioni di interesse collettivo. 

Salesforce Essentials Milano 2017: l’intelligenza artificiale al servizio delle industry

 

Con la presenza di più di milleseicento professionisti e rappresentanti di varie linee di business di diversi settori

 

Salesforce Essentials Milano 2017:
oltre 1600 specialisti provenienti dalla community di clienti, partner e dipendenti si incontrano al MiCo

  

  • Salesforce Essentials Milano presenta le soluzioni potenziate dall’Intelligenza artificiale, i trend e la visione sull'evoluzione futura della relazione di un'azienda con i propri clienti.
  • Le sessioni saranno accompagnate dalle demo in diretta e non mancheranno le testimonianze di numerosi clienti italiani.
  • Le sessioni saranno divise in tre filoni: Prodotti, Settori e Mercato delle Medie/Piccole imprese.

 

Salesforce.com (NYSE: CRM), la piattaforma CRM numero uno al mondo che consente alle aziende di connettersi con i propri clienti in un modo completamente nuovo, terrà martedì 30 maggio 2017 il suo evento più importante in Italia: Salesforce Essentials Milano 2017.

L’azienda riunisce a MiCo i membri della community di Salesforce: clienti, partner, dipendenti, consulenti ed esperti del settore che stanno condividendo la propria strategia e la visione sulla necessità inderogabile di relazionarsi con i propri clienti in un modo più personalizzato, rilevante, veloce, ma allo stesso tempo semplice per trasformare la gestione del proprio business.

"I partecipanti a Essentials avranno l’occasione di conoscere a 360° il mondo Salesforce: dall’innovazione tecnologica alla cultura aziendale basata sulla corporate social responsibility, oltre al motivo per cui Salesforce è stata nominata recentemente da Forbes L’innovatore del decennioafferma Federico Della Casa, Country Leader di Salesforce Italia. "Attraverso i racconti dei partner è possibile cogliere realmente come la gestione della relazione con i clienti  sia la base del successo sia delle aziende B2B, sia B2C. I contenuti della giornata sottolineano come le soluzioni di cloud aziendale e di mobilità, sostenute dall’innovazione e dalla trasformazione digitale e potenziate dall’intelligenza artificiale nell’era della rivoluzione 4.0, stiano cambiando il modus operandi delle aziende e i loro rapporti con  clienti”

Essentials 2017 si aprirà con l'intervento introduttivo di Andrea Febbraio, Co-Founder di Teads.tv. Seguirà la keynote moderata da Federico Della Casa, Country Leader di Salesforce Italia con Paolo Bergamo, Senior Vice President Product Management di Saleforce presso l'headquarter dell’azienda a San Francisco. Nel corso del keynote, le spokesperson di Brunello Cucinelli SpA e Mosaicoon SpA presenteranno i loro casi di successo.

Nel pomeriggio si terranno sessioni ad hoc nei settori Servizi finanziari, Retail e Fashion, Manifatturiero ed Energy&Utilities con la presentazione di casi di successo raccontati dalle spokesperson di Bonfiglioli, Cerved, CheBanca!, Enel, Gruppo CAP, Money Farm e Octo Telematics.

Oltre a frequentare le sessioni, i partecipanti potranno visitare l’area EXPO e il Partner Theatre con i principali partner di Salesforce per confrontarsi sulle tematiche di innovazione e trasformazione digitale di oggi e di domani. Inoltre, gli sviluppatori potranno aderire alle sessioni interattive nella Developer zone per imparare le basi della piattaforma Salesforce attraverso, Trailhead, l'accademia online di Salesforce che fornisce percorsi gratuiti di apprendimento.

Per ulteriori informazioni e per consultare l'agenda di Salesforce Essentials Milano 2017, è possibile visitare la pagina dedicata all'evento.

 

Biogas: da due startup nasce Jolly Cow, il microimpianto che “mima” l’apparato digerente dei bovini

Jolly Cow è un innovativo micro impianto che utilizza un processo biologico simile a quello dell’apparato digerente di un bovino per la produzione di biogas a partire da reflui zootecnici. È il frutto dell’attività di ricerca e sviluppo svolta in collaborazione tra NRE Research S.r.l. e POOPY3ENERGY S.r.l., due start up innovative insediate rispettivamente in AREA Science Park e nel BIC FVG di Trieste. Si tratta di una tecnologia adatta in particolare ai piccoli allevamenti bovini (minimo 50 capi in lattazione), che richiede un investimento minore rispetto a un impianto tradizionale per la produzione di biogas.

 

L’impianto – il cui primo esemplare è stato installato nell’Azienda Agricola Michele Pecile di Mereto di Tomba (UD) – trasforma reflui zootecnici in un prodotto finale nel quale il carbonio presente, che contiene la maggior parte dell'energia del substrato, viene reso disponibile attraverso un processo di ossidazione. Il processo biologico del micro Impianto Jolly Cow “mima” l’apparato digerente delle mucche, nel quale i villi intestinali rendono disponibile una grandissima superficie di scambio, consentendo di digerire giornalmente una quantità eccezionale di alimenti.

 

Un letto fisso di batteri all’interno dell’impianto offre l’ampia superficie di scambio necessaria. Il completo assorbimento del materiale organico produce una biomassa completamente digestata e igienizzata, grazie a un processo efficiente e stabile. Jolly Cow  rappresenta un nuovo modo di produrre il biogas: grazie all’elevata efficienza è in grado di essere alimentato esclusivamente a reflui zootecnici con tempi di digestione estremamente veloci che permettono di ottenere una resa fino a due volte superiore rispetto ai tradizionali digestori, con costo di costruzione inferiore, maggiore disponibilità di calore, minori autoconsumi elettrici e un minore costo di manutenzione. Il micro impianto produce 20 kW elettrici e 35 kW termici, utilizzando per il suo funzionamento il 5% dell’energia prodotta.

 

Altra caratteristica interessante è che l’intero sistema, costruito in azienda, viene successivamente spedito ed assemblato con pochi interventi di posizionamento e connessione, facilitando le operazioni di installazione che richiedono pochi giorni.

 

Inoltre, grazie al sistema di omogeneizzazione, il liquame digerito attraverso il processo di mineralizzazione, oltre ad eliminare gli odori, si riduce in volume, diventando compost. Per l’allevatore, una minor quantità di residui da smaltire rispetto ad altri processi di degradazione.  Il compost ottenuto è facilmente assimilabile per i terreni e per i vegetali, non risulta nocivo ai germogli. Permette quindi un importante risparmio di prodotti per la concimazione, mantenendo le percentuali dell’azoto nei limiti previsti dalla direttiva UE sui nitrati.  Il processo di digestione anaerobica riduce il numero di agenti patogeni (es. colibatteri salmonella, ecc.) e praticamente annulla le capacità germinative degli erbicidi. Il residuo è sostanzialmente sterile e può efficacemente sostituire il concime minerale salvaguardando quindi le falde acquifere

Alternanza Scuola Lavoro: 100 studenti in classe a fare impresa nel digitale con Oracle Italia

Oracle Italia ha realizzato un progetto di Alternanza Scuola Lavoro, coinvolgendo quattro scuole superiori fra Roma e Milano, per un totale di 100 studenti. Un vero e proprio progetto di Responsabilità Sociale d’Impresa, coordinato dalle Risorse Umane di Oracle, ed estremamente attuale in quanto, oltre a essere allineato alle indicazioni ministeriali, rappresenta una prima risposta all’emergenza formativa rappresentata dalla mancanza di competenze digitali.

 

Non a caso i ragazzi hanno lavorato alla realizzazione di nuove idee di impresa attraverso le nuove tecnologie. Un percorso che si è svolto sull’arco di sei mesi fra novembre 2016 e maggio 2017.

 

Gli studenti sono stati accolti presso le sedi Oracle di Cinisello Balsamo (MI) e di Roma per una serie di incontri di formazione, abbinati ad attività di laboratorio, gestiti interamente da dipendenti dell’azienda che, su base volontaria, hanno attivamente partecipato al progetto con le scuole  mettendo a disposizione le loro competenze, la loro esperienza e affiancandoli come Tutor nelle giornate di incontro e nelle attività di laboratorio.

 

Le classi coinvolte provengono dall’Istituto E. Breda di Sesto San Giovanni (MI), dall’I.T.C.S. Primo Levi di Bollate (MI), da liceo scientifico Primo Levi di ROMA e dal Liceo scientifico Cannizzaro di Roma. Tutte scuole che sono entrate anche a far parte del Programma Oracle Academy, l’iniziativa che mette a disposizione di scuole e università le tecnologie Oracle in particolare Java e Oracle database.  

 

Scoprire le tecnologie che danno forma al futuro e trasformarle in idee innovative

 

Nel corso delle 80 ore di percorso, gli studenti hanno scoperto cosa sono, in concreto, le tecnologie e i trend che stanno guidando la trasformazione digitale – quali Big Data, Internet of Things, Machine Learning, Cloud, Security, Web Marketing – ma hanno anche acquisito competenze IT di base e sperimentato l’uso di linguaggi di programmazione come Java; a tutto questo si sono affiancati momenti di formazione dedicati al tema dell’imprenditoria digitale.  

 

Nella fase finale della formazione, Oracle ha lanciato agli studenti una sfida: un hackaton che li ha visti lavorare in gruppi per sviluppare un’idea innovativa che sfruttasse le opportunità date dalle tecnologie scoperte durante il percorso, in particolare i big data, creando così un progetto di start up.

 

Siamo veramente fieri del valore che questa esperienza ha generato” ha commentato Gabriela Bizzozero, Direttore delle Risorse Umane di Oracle Italia. “Il coinvolgimento, la collaborazione, l’entusiasmo hanno dato vita a dei lavori di livello impensabile. Si è assistito a una grande crescita non solo di competenze ma anche personale da parte di questi ragazzi, che hanno acquisito capacità importanti come avere fiducia nelle proprie capacità, rispettare gli impegni presi nei tempi previsti, sperimentare che essere parte attiva di un team è fondamentale per raggiungere i risultati.  E’ stato difficile scegliere chi premiare: alla fine abbiamo scelto di far prevalere non soltanto la creatività dell’idea, ma anche il modo in cui hanno saputo valorizzare tutto quello che hanno appreso”.

 

I progetti premiati

 

Smart Food – team del Liceo Scientifico Stanislao Cannizzaro di Roma

 

Con Smart Food i ragazzi hanno ideato un’applicazione che propone di usare in modo intenso le opportunità di connettere dati da fonti diverse. Si tratta di una app che, collegata alle Fidelity Card in uso nelle catene della grande distribuzione, analizza gli acquisti fatti al supermercato e suggerire all’utente delle ricette da poter realizzare usandoli, curando anche aspetti salutistici come il conteggio delle calorie e il controllo relativo a eventuali allergie e intolleranze. L’applicazione si presenta anche come un ricettario, con la possibilità di scegliere se visualizzare le ricette in base alle preferenze o alla facilità di esecuzione, e si può prestare ad ulteriori sviluppi collegandola alla “lista della spesa”.

 

Life Belt – il wearable salvavita – Liceo Scientifico Primo Levi, Roma

 

LifeBelt è una vera e propria idea imprenditoriale, che i ragazzi hanno sviluppato immaginandone anche canali di comunicazione e vendita potenziali e realizzando uno spot video. LifeBelt è un “salvavita” per prevenire i rischi di un mancato soccorso in caso di malore, e dare all’utente anche un mezzo per monitorare il proprio stato di salute. In particolare, si propone di rilevare integrando sensori innovativi negli smartphone parametri quali il battito cardiaco, la pressione, la temperatura corporea. In questo modo, è possibile rendersi conto se qualcosa non va e lanciare un allarme, chiedere soccorso. L’idea è nata in particolare pensando ai giovani ma si presta a un utilizzo più vasto.

 

“Just B” e “Public Transport Data”: – team dell’Istituto Levi di Bollate. Con Just B i ragazzi hanno immaginato una app per acquistare online dai negozi della loro cittadina, con servizi come offerte personalizzate, raccolte punti etc. tipici dei programmi di fidelizzazione della grande distribuzione. I prodotti ordinati dai vari negozi sono raccolti e consegnati tutti insieme comodamente a casa. Un’idea nata per sostenere l’economia locale e il consumo di prodotti “a km0”, per la quale i ragazzi hanno anche pensato a un modello di monetizzazione (basato su una percentuale dell’ordine) e a come pubblicizzarla.

 

Con Public Transport Data, invece, un altro team della scuola ha pensato a un servizio per aggregare dati e informazioni sull’utilizzo dei trasporti pubblici locali, non soltanto a favore dell’utenza ma anche condividendo le informazioni con attività commerciali che vogliano usufruirne per creare comunicazioni e promozioni personalizzate e geolocalizzate nei confronti dei passeggeri.

 

Il progetto “Sponsy” presentato dall’Istituto Breda, infine, riguarda l’ambito della pubblicità online. I ragazzi hanno pensato a una piattaforma in cui gli utenti dei social network possano diventare, attraverso attività di condivisione e pubblicazione di contenuti di tipo promozionale, ottenendo in cambio punti utilizzabili per ottenere sconti, opportunità vantaggi dalle aziende aderenti alla piattaforma.

 

Un orientamento verso il futuro e modelli a cui ispirarsi

 

L’ultima tappa del progetto di Alternanza Scuola Lavoro è stata l’attenzione all’orientamento verso le scelte future,  incentrata sul comprendere le proprie vocazioni, come attivarle e anche su come approcciare il mercato del lavoro oggi – senza tralasciare il tema della web reputation, che per i nostri giovani costantemente connessi è particolarmente importante conoscere. Inoltre, la scelta di coinvolgere figure professionali differenti all’interno dell’azienda nel percorso di formazione è stata fatta anche con l’obiettivo di presentare dei modelli di ruolo con cui confrontarsi per conoscere dai diretti interessati i percorsi di vita e professionali che li hanno condotti verso le loro professioni.

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About Oracle

The Oracle Cloud delivers hundreds of SaaS applications and enterprise-class PaaS and IaaS services to customers in more than 195 countries while processing 55 billion transactions a day. For more information about Oracle (NYSE:ORCL), please visit us at http://cloud.oracle.com.

 

StartUp Music Lab – Il progetto dell’Università Federico II, MIBACT e SIAE rivolto ai giovani artisti

Sono aperte le iscrizioni a StartUp Music Lab, il corso di perfezionamento gratuito rivolto ai giovani musicisti italiani promosso dal MIBACT e dalla SIAE nell'ambito del progetto “Sillumina – Copia privata per i giovani, per la cultura – Bando: Residenze artistiche e formazione 2016”, che avrà luogo presso il Dipartimento di Scienze Sociali dell'Università degli studi di Napoli Federico II, in collaborazione con l’Osservatorio Territoriale Giovani (OTG) e il Contamination Lab Napoli.

StartUp Music Lab, che vede il coordinamento scientifico del Prof. Lello Savonardo, intende proporsi come strumento di raccordo tra i giovani artisti, autori, interpreti ed esecutori, le imprese e le istituzioni culturali e creative, fornendo le chiavi interpretative e gli strumenti più efficaci per valorizzare le diverse forme di creatività giovanile al fine di promuovere nuove forme di imprenditoria culturale, anche attraverso l’utilizzo delle tecnologie digitali della comunicazione. Il corso si propone di formare, nei soggetti partecipanti, una cultura d’impresa in campo artistico, di sviluppare, valorizzare e ottimizzare capacità creative ed espressive al fine di misurarsi con il sistema musicale, discografico e produttivo italiano, l’industria creativa e culturale e tutto ciò che è indispensabile per diventare “imprenditore di se stesso”.

Il bando prevede la selezione di 15 artisti, autori, interpreti ed esecutori: 10 posti sono riservati agli autori/artisti/interpreti/esecutori, ovvero giovani provenienti dal mondo delle professioni musicali e/o dell’industria creativa e culturale; 5 posti sono riservati a uditori, con le stesse caratteristiche dei partecipanti, selezionati secondo lo scorrimento della graduatoria.

Il Bando scade il 5 Giugno 2017 ed è disponibile ai seguenti indirizzi: www.giovani.unina.itwww.unina.it/studentiwww.unina.it/ateneo;

Il corso sarà presentato durante alcune iniziative promosse dal Dipartimento di Scienze Sociali:

giovedì 18 Maggio 2017 nell’ambito del ciclo di seminari #BitGeneration 2017, in occasione della presentazione del libro “Pino Daniele. Terra Mia” di Claudio Poggi e Daniele Sanzone, presso il Dipartimento di Scienze Sociali; lunedì 29 Maggio 2017 nell’ambito del Digital Music Forum 2017, presso il Complesso di San Marellino e Festo. Inoltre, venerdì 02 Giugno 2017, il prof. Lello Savonardo interverrà al seminario sull'industria culturale nell'era digitale, nell’ambito del Mates Festival, presso l’Ippodromo di Agnano, illustrando gli obiettivi formativi del corso e le modalità di partecipazione al Bando.

 

StartUp Music Lab sarà oggetto di un servizio televisivo, che andrà in onda Sabato 20 Maggio 2017 alle ore 13:30, su Rai 3, nel programma Mezzogiorno Italia.

 

PagoPA: pagamenti semplici, veloci e sicuri (e minori costi per lo Stato)

I più grandi Comuni italiani – tra cui Roma, Milano, Torino, Palermo e Bari – aderiscono a PagoPA, il sistema della Pubblica Amministrazione per pagare su internet tributi come TARI, multe e tasse scolastiche. Il Team per la Trasformazione Digitale ha lavorato insieme ad AgID, partendo da una versione già esistente di PagoPA.

(…)

Che cos’è PagoPA?

PagoPA è il nodo unico dei pagamenti pubblici italiani per pagare tributi, tasse universitarie e mense scolastiche, multe e TARI e molti altri servizi.

Una piattaforma, ideata da AgID, che permette a ogni cittadino di scegliere come e con chi pagare, sia online che offline. Un sistema che per la Pubblica Amministrazione rappresenta anche una soluzione operativa per gestire i pagamenti in modo centralizzato, offrendo servizi automatici di rendicontazione e riconciliazione verso uno (o più) conti corrente dello Stato, senza errori e con un risparmio di costi di processo enormi.

PagoPA è stato lanciato nel 2013 ma è tuttora poco utilizzato. Come mai? Perché, appunto, è ottimizzato per i processi amministrativi (rendicontazione e riconciliazione) e non per il cittadino e la sua user experience. Né il cittadino né le Pubbliche Amministrazioni ne percepivano i vantaggi.

 

Il post completo di Giuseppe Virgone è su Medium

 

  

Exit per MiSiedo, partecipata di P101: la start-up passa a Restopolitan

P101, H-FARM e i soci industriali 2night e Kisbo hanno sottoscritto un accordo per la cessione delle rispettive quote di partecipazione nella società MiSiedo a Restopolitan, società internazionale attiva nel settore dell’online restaurant booking. Il fondatore Simone Tomaello, come convenuto, resterà nella compagine proprietaria e alla guida del business nel mercato domestico italiano.

 

L’operazione rappresenta per P101 un’exit a meno di tre anni di distanza dall’investimento iniziale nel capitale della start-up.

 

MiSiedo, online platform per la prenotazione di tavoli in ristoranti di fascia medio-alta, è entrata nel portafoglio di P101 nel mese di luglio 2014 al termine del programma di incubazione “targato” H-FARM ed ha raccolto investimenti per complessivi euro 1,8 mln.

 

Restopolitan, società avviata in Francia nel 2006 e sponsorizzata nell’ambito del programma di sviluppo digitale promosso da Microsoft, è oggi una società leader nel settore dell’online reservation per ristoranti, con 300.000 utenti ed oltre 3.500 ristoranti convenzionati in Francia, Spagna e Lussemburgo.

 

L’operazione si inquadra in un più ampio programma di espansione di Restopolitan nei mercati dell’Europa mediterranea, e fornisce a MiSiedo l’opportunità di consolidare con i servizi aggiuntivi dell’offerta Restopolitan la base utenti e il network di ristoranti convenzionati.

 

“Questa operazione rappresenta il segno tangibile del dialogo sempre crescente tra l’Italia e i player internazionali,” afferma Andrea Di Camillo, Managing Partner di P101, “crediamo molto nelle potenzialità dell’Europa e specialmente dell’Italia di diventare nuovi centri nevralgici dell’innovazione digitale.” Anche Giuseppe Donvito, Partner di P101, sottolinea che “l’acquisizione di MiSiedo da parte di Restopolitan si colloca in un trend destinato a proseguire, ovvero il rafforzamento dell’Europa mediterranea come ecosistema delle nuove imprese tecnologiche.”

 

Portare il Gruppo Restopolitan in Italia con MiSiedo è per noi una splendida opportunità. Ci sono tutti gli ingredienti per raggiungere lo stesso successo che abbiamo in Francia e Spagna: una rete di ristoranti di qualità, un database di utenti assidui e un team appassionato che condivide la nostra visione,” commenta Stéphanie Pelaprat, AD di Restopolitan.

 

Informazioni su P101

P101 eÌ un fondo di venture capital specializzato in investimenti in societaÌ digital e technologydriven. Nato nel 2013, con una dotazione corrente di quasi 70 milioni di euro e 26 societaÌ in portafoglio, P101 si distingue per la capacitaÌ di mettere a disposizione degli imprenditori di nuova generazione, oltre a risorse economiche, anche competenze e servizi necessari a dare impulso alla crescita delle aziende. Il fondo, promosso da Andrea Di Camillo – 15 anni di esperienza nel venture capital e tra i fondatori di Banzai e Vitaminic – e partecipato da Azimut, Fondo Italiano di Investimento e European Investment Fund, collabora con i maggiori acceleratori privati, tra cui HFarm, Nana Bianca, Boox e Club Italia Investimenti. Tra le partecipate: ContactLab, Cortilia, Tannico, Musement, MusixMatch e Borsa del Credito. Le societaÌ partecipate da P101 occupano oggi complessivamente oltre 500 risorse e generano un fatturato in costante crescita e giaÌ oggi superiore agli 80M annui. P101 prende il nome dal primo personal computer prodotto da Olivetti, negli anni ’60, esempio di innovazione italiana che ha lasciato il segno nella storia della tecnologia digitale.

Pianificatore di Viaggio Sygic Travel ora disponibile in 14 lingue

La guida di viaggio Sygic Travel è ora

disponibile in 14 lingue, tra cui l’Italiano. Grazie al recente aggiornamento sia i contenuti relativi ai viaggi che l’interfaccia utente (cioè l’intero menù e tutti i pulsanti dell’app) possono essere visualizzati in Polacco, Coreano, Cinese e Turco. Mentre l’applicazione iOS è scaricata soprattutto da utenti statunitensi, francesi e tedeschi, la versione Android è più popolare in Germania, Regno Unito e Stati Uniti. Durante la stagione estiva oltre mezzo milione di persone utilizza l’applicazione ogni mese.

L’interfaccia utente e i contenuti di viaggi sono ora disponibili in 14 lingue: Inglese, Polacco, Coreano, Cinese, Turco, Francese, Spagnolo, Portoghese, Russo, Slovacco, Tedesco, Olandese, Italiano e Ceco. “Una delle ragioni principali che ci hanno spinto a tradurre l’applicazione è stata la continua richiesta da parte degli utenti. Di recente abbiamo rilevato un picco di interesse in tal senso dalla Turchia e dalla Polonia, dove l’applicazione Android è scaricata maggiormente, dopo Stati Uniti, Germania e Regno Unito,” dice Barbora Nevosádová, co-fondatrice e responsabile del settore Business Development della Sygic Travel. “Aggiungere nuove traduzioni fa parte dei preparativi che stiamo portando avanti in vista dell’alta stagione, durante la quale più di mezzo milione di persone utilizza l’applicazione ogni mese,” continua la Nevosádová.

Sia sulle app mobili che da computer la lingua viene impostata automaticamente basandosi sulle impostazioni di default rispettivamente del telefono e del browser. In media nell’azienda lavorano dieci traduttori alla volta; oltre all’interfaccia utente si occupano di tradurre anche le descrizioni turistiche dei monumenti più importanti. A causa del grande numero di attrazioni e altri punti di interesse, una parte significativa delle informazioni viene tradotta utilizzando fonti come Wikipedia o OpenStreetMap.

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