L’ITALIANA SMARTBEACON NELLA TOP TEN MONDIALE DEI PROXIMITY SOLUTION PROVIDER

Si chiama Smart Beacon, è italianissima, torinese per la precisione, ed è una delle 10 più importanti aziende di Proximity Marketing al mondo secondo la classifica stilata pochi giorni fa da Proximity Directory, la più grande associazione di sviluppatori di piattaforme iBeacon. (Prox Report Q4/2016)

Un prestigioso riconoscimento per Smart Beacon che è partita nel 2013 come startup da un’idea di Giovanni Quaranta e che oggi segue progetti di Proximity Marketing in tutto il mondo, dall’America all’Inghilterra, dalla Francia alla Cina.

Il marketing di prossimità è effettivamente una delle nuove frontiere dell’advertising perché, partendo da smartphone e tablet, consente di creare relazioni con il consumatore, una comunicazione veloce, interessante e personalizzata. Con il marketing di prossimità si può targettizzare l’utenza, guidare l’acquisto, influenzare una scelta.

 “La rivoluzione digitale sta cambiando le abitudini dei consumatori che hanno aspettative sempre più alte. La tecnologia iBeacon – racconta Giovanni Quaranta, CEO di Smart Beacon – funziona per modelli indoor e outdoor e consente infinite applicazioni. Oggi, per esempio, il mondo si sta muovendo verso la conversione delle città in smart cities e la tecnologia di prossimità è fondamentale per realizzare questi progetti.

Uno dei lavori più stimolanti che stiamo facendo è per l’appunto legato ad un progetto di Social Housing e Smart Cities in Brasile, in collaborazione con la società di engineering Planet Idea. Croatà Laguna Ecopark  nascerà l’anno prossimo a 55 chilometri da Fortaleza, a Sao Goncalo do Amarante. È un nuovo modello di città, un progetto decisamente stimolante. Grazie agli Smart Beacon, la città sarà in grado di interagire con i cittadini, si potranno creare connessioni e, perché no, business. Big Data, Comunicazione multi-canale, connettività…sono questi i temi del futuro.

Nel 2015 abbiamo mappato la Reggia di Venaria e abbiamo ampliato l’esperienza museale e trasformato la fruizione artistica del museo. La nostra App, “La Venaria”, permette ai visitatori in possesso di uno smartphone di seguire percorsi tematici, di visualizzare il punto in cui ci si trovano, di scaricare contenuti speciali, approfondimenti e perfino coupon sconto. Ne deriva un’esperienza di visita guidata interattiva, la possibilità di ricevere notifiche di prossimità, informazioni testuali, semplicemente entrando nel raggio d’azione di un Beacon.

Ma i Beacon sono destinati a rivoluzionare nel prossimo futuro il mondo del retail. In questi anni stiamo lavorando con Almax, leader internazionale nell’ideazione e produzione di manichini uomo, donna e bambino, oggettistica e display. Abbiamo realizzato un manichino intelligente, Smart Mannequin, e creato una piattaforma di marketing di prossimità capace di far interagire tramite smartphone il manichino con il cliente e rivoluzionare la sua esperienza di acquisto”.

TAKE MY THINGS – SOCIAL TRANSPORT A PORTATA DI SMARTPHONE

Un problema comune: avere la necessità di trasportare qualcosa. Una soluzione geniale: utilizzare la Rete per trovare qualcuno disposto a farlo. Arriva il social transport Take My Things e grazie alla App da oggi gli oggetti viaggiano più velocemente.

A chi non è mai capitato di lasciare a casa un documento importante, di dimenticare le chiavi, di non poter recapitare un pacco quando ce ne sarebbe stato bisogno? Da ora a tutto questo pensa Take My Things… Anzi, ci pensa la Rete. L’idea, tanto semplice quanto innovativa, che sta alla base della start up è quella di mettere in contatto, attraverso la App, la domanda e l’offerta, chi deve trasportare un pacco e chi è disposto a farlo; e trovare una soluzione nel più breve tempo possibile.

Ogni giorno miliardi di persone si spostano, con differenti mezzi di trasporto, e spesso hanno a disposizione dello spazio per trasportare piccoli oggetti. Più utile di un post su Facebook, più efficace di un gruppo Whattsapp, più veloce di un giro di chiamate fra gli amici… Il modello è semplice, la app intuitiva, il risultato un successo sicuro.

 Take My Things è una start up, pensata prima e realizzata poi da due amici, Guido Balbis e Francesco Demichelis, dopo che Francesco aveva dimenticato a Saluzzo le chiavi della casa al mare e, non trovando una soluzione, era tornato indietro 150 km per riprenderle!

Take My Things è nata nel febbraio 2015 ed è stata lanciata ufficialmente a gennaio 2016; in pochi mesi ha già fatto viaggiare oltre 1.000 pacchi. E’ nata a Saluzzo e i primi test sono avvenuti nel cuneese. La vera partenza a Torino e Milano e oggi, ogni giorno, la piattaforma cresce a due cifre, perché in tutta Italia, tutti i giorni, si iscrivono nuovi utenti.

Take my Thing è un social transport, in perfetto stile sharing economy. Secondo un recente studio condotto da PriceWaterhouse Coopers il giro d’affari della sharing economy in Europa potrebbe valere, in termini di volumi di transito, 570 miliardi di euro entro il 2025.

Scaricare la App è gratuito, iscriversi semplice e facile. Basta inserire l’oggetto, l’indirizzo di presa e di consegna, la data e l’ora massima per la consegna, la cifra che si è disposti a pagare. Fatto questo Thake My Things incrocia i dati inseriti creando una rete in grado di soddisfare le esigenze di trasporto 24 ore su 24. Negli anni della sharing economy e del peer-to-peer, dove tutti sono continuamente connessi, perché non utilizzare smartphone e tablet per risolvere in maniera semplice e diretta un problema? Il modello di business è quello di tante startup che hanno fatto fortuna, Bla Bla car per esempio…solo che questa volta a viaggiare sono le cose.

Ci sono Mara e Fabio che hanno vinto una scommessa, hanno indovinato quanto sarebbe pesata Alice alla nascita, e hanno ricevuto dai neo-genitori 3,5 kg di Nutella. C’è Francesca, che aveva dimenticato il passaporto a casa e se lo è fatto recapitare all’ultimo minuto. Ci sono Chiara, che abita a Milano ed è lontana da casa, e Giacomo, che fa il pendolare e ogni mese le porta un pacco della mamma. E poi ci sono i negozi, che devono consegnare gli acquisti ai clienti ma non hanno il fattorino, gli uffici, che non hanno nessuno che possa portare quella busta…

 

Guardandola da un altro punto di vista Take My Things è un’opportunità di business. Semplice e remunerativo. Perfetto per chi sta ancora studiando e vuole arrotondare con un piccolo lavoretto ma ancor di più per tutti quelli che non hanno un lavoro fisso e possono provare a guadagnare qualcosa… La transazione è lineare, l’accordo avviene in fase di match. L’offerta è chiara ed è il trasportatore a decidere se accettarla.

Ancora un dettaglio. Take my Things è green, perché consente di ottimizzare gli spostamenti e di fare del peer-to-peer un’opportunità ecofriendly.

Si dice che siano le idee comuni a rendere geniali le soluzioni.

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