L’innovazione al servizio della sicurezza: Ford sperimenta l’utilizzo di droni sulle linee di produzione

L’innovazione al servizio della sicurezza: è quello che sta accadendo sulle linee di produzione dell’Engine Plant di Dagenham, in Regno Unito.

I dipendenti Ford coinvolti nel progetto che si occupano della manutenzione degli stabilimenti, stanno utilizzando droni con telecamere integrate per ispezionare, in modo sicuro ed efficiente, le attrezzature complesse o le aree più alte dello stabilimento.

In precedenza, il team era obbligato a svolgere questo importante lavoro di manutenzione utilizzando piattaforme e impalcature automatizzate estensibili, per esaminare le strutture da 40 metri, che supportano i pesanti macchinari dell’impianto. Un’attività che, per essere portata a termine, richiedeva ben 12 ore di massimo impegno e grande concentrazione.

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Ora, invece, il personale incaricato della manutenzione, controlla i medesimi spazi attraverso droni dotati di videocamere GoPro ed è in grado di esaminare accuratamente

ogni area in soli 12 minuti. L’intero impianto di produzione può essere ispezionato in un solo giorno: possono così essere controllate, grazie ai droni, tutte le aree più difficili da raggiungere, al fine di garantirne sempre le condizioni conformi ai rigorosi standard di sicurezza.

Avevamo scherzato sul fatto che un robot potesse sostituirci in alcune attività e, adesso, usiamo i droni”, ha commentato Pat Manning, Machining Manager, Ford Dagenham Engine Plant. “Avevamo bisogno di raggiungere altezze fino a 50 metri per eseguire le verifiche necessarie sul tetto e sulle aree di lavorazione. Ora possiamo coprire l’intero stabilimento in un giorno solo e, soprattutto, possiamo farlo evitando di esporre ad attività pericolose i membri del team”.

Con il tempo risparmiato, il team di Dagenham può effettuare controlli più frequenti, senza l’obbligo di chiudere le strutture per costruire l’impalcatura che una volta era necessaria.

I droni sviluppati da Ford, inoltre, sono stati programmati per ispezionare tubazioni, localizzare perdite d’aria e controllare l’efficienza dei macchinari. L’Ovale Blu sta valutando la possibilità di utilizzare questa tecnologia presso altri stabilimenti.

Ford porta la tecnologia Body Tracking di ispirazione gaming sulle linee di produzione

  • Il progetto pilota, per ora inserito presso lo stabilimento di Ford a Valencia, ha coinvolto 70 dipendenti che hanno indossato la speciale tuta dotata di sensori di Body Tracking in grado di rilevare e analizzare i loro movimenti ottimizzandone la postura e quindi il comfort

La tecnologia di Body Tracking, solitamente utilizzata dalle star dello sport o nell’ambito gaming, fa il suo ingresso sulle linee di produzione dell’impianto dell’Ovale Blu di Valencia, in Spagna.

I dipendenti impegnati presso l’Engine Assembly Plant di Valencia, stanno utilizzando una speciale tuta equipaggiata con un’avanzata tecnologia di Body Tracking. Il progetto pilota, ideato da Ford in collaborazione con l’Instituto Biomecánica di Valencia, ha coinvolto 70 dipendenti appartenenti a 21 postazioni di lavoro.

La tecnologia di Body Tracking, di solito, viene utilizzata per registrare l’attività motoria degli atleti, consentendo agli allenatori o agli sviluppatori di giochi di trasferire il potenziale delle icone dello sport nel mondo reale o sullo schermo di un videogioco.

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L’Ovale Blu ne sta utilizzando il know-how per sperimentare l’introduzione di workstation meno stressanti per una migliore qualità delle attività di produzione.

È stato dimostrato in ambito sportivo che con l’utilizzo della tecnologia di Body Tracking, piccoli aggiustamenti al modo in cui ci si muove possono avere un enorme vantaggio”, ha affermato Javier Gisbert, Production Area Manager, Ford Valencia Engine Assembly Plant. “Per i nostri dipendenti, l’uso di tecnologie simili possono garantire loro condizioni di lavoro molto più confortevoli e meno stress fisico, anche dopo una lunga giornata di attività.”

L’ ispirazione, tratta da una speciale tuta esposta in una fiera, che riproduceva attraverso un robot i movimenti umani, ha portato gli ingegneri Ford a introdurre la stessa tecnologia nello stabilimento di Valencia, dove è iniziata, da questo mese, la produzione dei nuovi motori 2.0 EcoBoost Duratec che equipaggeranno il nuovo Ford Transit Connect.

La speciale tuta è composta da 15 minuscoli sensori collegati a un’unità di rilevamento wireless. Il sistema monitora la motricità del singolo individuo, tenendo traccia dei movimenti della testa, del collo, delle spalle e degli arti. Il movimento viene registrato da quattro telecamere, simili a quelle solitamente associate alle console per videogiochi, che ripropongono una versione animata in 3D dell’utente.

Una volta raccolti i dati, alcuni esperti di ergonomia li utilizzano per aiutare i dipendenti ad allineare correttamente la propria postura. Le misure acquisite dal sistema, come l’altezza o la lunghezza delle braccia di ogni dipendente, vengono utilizzate per progettare le workstation, in modo da adattarle meglio ai singoli utilizzatori.

Ford sta ora valutando l’ulteriore implementazione del progetto, relativo all’utilizzo della tecnologia di Body Tracking, anche presso altre strutture produttive europee. Per Ford, questo progetto si inserisce nell’ambito delle ricerche sull’Industria 4.0, un termine coniato per descrivere la quarta rivoluzione industriale, un nuovo approccio produttivo che abbraccia le tecnologie di automazione, l’impiego dei big data e che si pone, inoltre,  l’obiettivo di migliorare la qualità delle condizioni di lavoro dei dipendenti presso le linee di produzione.

Ford e Postmates sperimentano a Miami l’utilizzo di veicoli a guida autonoma per le consegne on demand

  • Ford Motor Company e Postmates, il brand leader nel settore delle consegne on demand, hanno annunciato una partnership per l’introduzione sulle strade di Miami di un progetto pilota per le consegne a domicilio di beni e di generi alimentari
  • I veicoli utilizzati per la sperimentazione sono dei Ford Transit Connect che sono stati customizzati ad hoc per effettuare in modo efficiente le consegne. Il progetto ha l’intento di studiare le reazioni dei clienti nell’interagire con un veicolo a guida autonoma, all’interno della loro esperienza di consegna

Ordinare la cena direttamente dal proprio smartphone? Quasi demodè… ma vederserla consegnare da un veicolo a guida autonoma forse sarebbe molto più innovativo! È quello che sta accadendo in Florida, a Miami, nell’ambito di una sperimentazione condotta da Ford Motor Company e Postmates, brand leader nel settore delle consegne on demand. La partnership, prevede, infatti, l’introduzione sulle strade di Miami di alcuni Transit Connect, con l’intento di studiare il ruolo dei veicoli a guida autonoma nelle attività di consegna.

Si tratta di una flotta di Transit Connect, progettati per apparire come veicoli a guida autonoma, mentre, in realtà, sono guidati da una persona. Inoltre, sono stati customizzati ad hoc, con un sistema di 3 vani, posizionati sul lato passeggero e posteriormente, ideati sia per proteggere il cibo sia per effettuare in modo efficiente le consegne, servendo più clienti su un unico percorso.

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Dato che Postmates si occupa della consegna di generi merceologici che vanno dal sushi alla ferramenta, i 3 vani sono di dimensioni diverse per consentire di studiare anche la configurazione ottimale del veicolo stesso, oltre che a valutare in che modo le aziende e i consumatori interagiscano con un veicolo a guida autonoma. È il primo veicolo modificato appositamente per testare una varietà di interfacce: il touch screen, i diversi vani e un sistema audio esterno. Il risultato sarà utile per sviluppare il design del veicolo, completamente a guida autonoma, che Ford costruirà entro il 2021.

Il progetto pilota, attualmente in corso a Miami, vede la partecipazione di oltre 70 aziende merceologiche, tra cui locali molto amati come Coyo Taco. I residenti della zona, ordinando i tacos o qualsiasi altro cibo tramite Postmates, hanno la possibilità di scegliere tra le modalità di consegna quella effettuata da un veicolo a guida autonoma. Ovviamente sarà un addetto in carne e ossa a predisporre sul Transit Connect il pasto, una volta pronto per essere consegnato.

L’addetto del ristorante digiterà, poi, il proprio codice di accesso sullo schermo e, contestualmente, uno dei vani si aprirà in modo da poter inserire il cibo all’interno. Ogni vano, inoltre, ha due porta bicchieri in modo da non doversi preoccupare di perdere metà delle bevande ordinate durante il transito. Quando il veicolo arriverà a destinazione, il cliente riceverà una notifica di testo per ritirare la consegna, direttamente sotto casa.

I clienti saranno anche agevolati dalle istruzioni audio che indirizzano l’interazione e le luci che andranno a illuminare il vano designato. L’obiettivo della ricerca, infatti, è soffermarsi sul primo e l’ultimo miglio dell’esperienza di consegna e valutarne le caratteristiche aiutando le realtà locali a espandere il loro spettro di azione e offrire migliori soluzioni ai clienti coinvolti.

È possibile visualizzare il video al seguente link https://youtu.be/9DY0LKOdE3M

L’Ovale Blu lancia FordPass in Italia, l’esperienza di possesso a portata di smartphone

 

  • L’Ovale Blu introduce in Italia FordPass, un’app sviluppata per “rendere più connessa” l’esperienza di possesso dell’auto, facilitarne la gestione e agevolare gli spostamenti

 

  • L’app si inserisce in un più ampio programma a medio e lungo termine e diventerà, nel tempo, un hub di soluzioni di mobilità che accompagneranno Ford nell’affiancare al proprio ruolo di costruttore d’auto, quello di Mobility Company

 

  • La versione di lancio offre ai clienti Ford servizi connessi, che avvicinano l’esperienza di utilizzo dei sistemi di bordo a quella degli smartphone, aggiungendo il traffico in tempo reale alle mappe del navigatore, il controllo dello stato di salute dell’auto, nonché la ricerca delle stazioni di rifornimento più economiche e dei parcheggi vicini alla propria destinazione

 

L’Ovale Blu introduce in Italia FordPass, un’app sviluppata per “rendere più connessa” l’esperienza di possesso dell’auto, facilitarne la gestione e agevolare gli spostamenti. FordPass è già disponibile per il download nelle versioni Android e iOS all’interno dei rispettivi store.

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L’app si inserisce in un più ampio programma a medio e lungo termine e diventerà, nel tempo, un hub di soluzioni di mobilità, che accompagneranno Ford nell’affiancare al proprio ruolo di costruttore d’auto quello di Mobility Company. 

La prima versione lanciata in Italia, offre ai clienti Ford servizi connessi che avvicinano l’esperienza di utilizzo del sistema di infotainment Ford SYNC 3 a quella degli smartphone, stabilendo una continuità tra l’auto e il proprio dispositivo portatile. 

Con FordPass iniziamo un nuovo viaggio che parte dall’auto e che indirizza l’Ovale Blu verso i territori dei servizi di mobilità”, ha dichiarato Fabrizio Faltoni, Presidente e Amministratore Delegato di Ford Italia. “Iniziando da una maggiore integrazione degli smartphone, accompagneremo i nostri clienti verso gli scenari futuri che saranno delineati dai prossimi veicoli connessi. Nel medio e lungo termine ciò trasformerà il modo in cui le persone si muovono ogni giorno, e noi accompagneremo il cambiamento puntando, come è scritto nel nostro DNA, a rendere il futuro accessibile a tutti”. 

Grazie a FordPass, è possibile collegarsi alla propria automobile e attivare servizi connessi, come le informazioni sul traffico in tempo reale, che saranno utilizzati dal navigatore di bordo per calcolare i percorsi ottimizzati in base alle condizioni delle strade, o inviare dallo smartphone all’auto le destinazioni da raggiungere, che saranno impostate automaticamente. Durante la connessione, inoltre, l’auto comunica il “proprio stato di salute” e informa, con una notifica, anche in caso di eventuali campagne di richiamo. L’app consente, infine, di avere sempre a portata di mano informazioni come il chilometraggio, il livello del carburante e le garanzie attive.

Nella sezione “Il mio Ford Partner” è consultabile una mappa con posizione, informazioni e servizi offerti dalla rete Ford. È possibile impostare il proprio Ford Partner preferito per ogni veicolo, avendo sempre a disposizione, ovunque e in ogni momento, i contatti, i riferimenti e le indicazioni per raggiungerlo. Gli interventi di assistenza presso il proprio Ford Partner di riferimento, saranno prenotabili direttamente dallo smartphone, con un’anteprima dei costi della manutenzione.

All’interno dell’app è disponibile sia un collegamento rapido, per entrare in contatto in pochi istanti con l’assistenza stradale, sia un servizio di assistenza dedicato, disponibile tramite live chat, telefono ed e-mail.

FordPass offre, anche, un’utile mappa delle stazioni di rifornimento completa di prezzi sempre aggiornati, permettendo agli utenti di localizzare quella più vicina o più conveniente, scegliendo in base alle proprie esigenze. Una volta effettuata la propria scelta, sarà possibile raggiungere il distributore direttamente tramite il navigatore del SYNC semplicemente sfiorando lo schermo.

Una seconda mappa mostra, invece, i parcheggi disponibili in prossimità della destinazione da raggiungere. Impostando il tempo di sosta, si potranno consultare sia i prezzi sia la disponibilità. Dopo aver parcheggiato, si potrà impostare un timer o aggiungere foto e note alla posizione, e l’app fornirà istruzioni passo-passo per ritornare all’auto.

Per ulteriori informazioni sulle caratteristiche disponibili al lancio e restare aggiornati sulle  funzionalità che saranno costantemente integrate nel tempo, consultare il sito www.fordpass.it

Ford e Strawberry Energy annunciano i Ford Smart Benches, le panchine del futuro per restare sempre connessi

o   La batteria dello smartphone scarica o la mancanza di Giga, potrebbero diventare, almeno per alcune persone a Londra, un problema del passato, grazie ai Ford Smart Benches, sviluppate da Ford in collaborazione con la startup Strawberry Energy

 o   I Ford Smart Benches, forniti di caricabatterie gratuiti a energia solare e di rete Wi-Fi, consentiranno agli utenti, non solo di utilizzare il proprio dispositivo per pianificare viaggi, scegliere arredi, stando comodamente seduti all’aperto, ma anche di monitorare l’inquinamento acustico, il livello di anidride carbonica nell’aria e di umidità e la temperatura

 o   L’accesso alla rete Wi-Fi e la ricarica, sia wireless sia tramite porte USB, sarà gratuito e disponibile, non soltanto per smartphone, ma anche per tablet, fotocamere e computer portatili. Coloro che utilizzeranno le nuove panchine urbane, avranno, inoltre, la possibilità di effettuare donazioni a favore di alcune organizzazioni di beneficenza del Paese 

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La batteria dello smartphone scarica o la mancanza di Giga potrebbero diventare, almeno per alcune persone a Londra, un problema del passato. Ford e la startup Strawberry Energy, stanno sviluppando panchine del futuro fornite di caricabatterie gratuiti a energia solare e di rete Wi-Fi.

La collaborazione prevede, inizialmente, l’installazione di 20 Ford Smart Benches che consentiranno agli utenti, non solo di utilizzare il proprio dispositivo per pianificare viaggi, scegliere arredi, stando comodamente seduti all’aperto, ma anche di monitorare l’inquinamento acustico, il livello di anidride carbonica nell’aria e di umidità e la temperatura. Le informazioni, disponibili gratuitamente per gli utenti dei Ford Smart Benches, potranno essere determinanti anche per le scelte future delle amministrazioni locali in tema di sostenibilità.

 Nella vision di Ford sulle città del futuro, esse divengono la dimensione ideale per la felicità delle persone, un luogo dove possano sentirsi sicure e connesse. Anche per questo motivo stiamo ripensando le strade, affinché possano essere utilizzate per le diverse attività: passeggiare, andare in bicicletta, guidare un’automobile, restare connessi con gli altri utenti e, ovviamente, usufruire dei servizi che supportano il nostro business”, ha commentato Sarah-Jayne Williams, Director of Smart Mobility, Ford of Europe. “Muoversi a piedi è diventato fondamentale, in una città come Londra, tanto quanto guidare un’automobile e utilizzare i trasporti pubblici. I Ford Smart Benches si inseriscono nelle vite sempre più connesse che le persone conducono, completandole”.

L’accesso alla rete Wi-Fi e la ricarica, sia wireless sia tramite porte USB, sarà gratuita e disponibile, non solo per smartphone, ma anche per tablet, fotocamere e computer portatili. Coloro che utilizzeranno le nuove panchine urbane, avranno, inoltre, la possibilità di effettuare donazioni a favore di organizzazioni di beneficenza.

 Molte persone amano vivere la città passeggiando, sia per dedicarsi al fitness, allo shopping, o semplicemente per il piacere di stare all’aperto, ma temono di non poter utilizzare, in quei momenti, alcune app, tra cui mappe, social media e siti di news” ha dichiarato Miloš Milisavljević, fondatore e CEO di Strawberry Energy. “Le nuove panchine Ford Smart Benches, che verranno installate, in questa fase iniziale, a Islington, Lewisham e Southwark, contribuiranno a garantire e aumentare i momenti di vita all’aria aperta, parte fondamentale di come i Londinesi amano godere la loro città nel tempo libero”. 

Il Presidente e CEO di Ford Motor Company Jim Hackett inaugura lo Smart Mobility Innovation Office di Londra

  • Il Presidente e CEO di Ford Motor Company, Jim Hackett, è volato a Londra per inaugurare lo Smart Mobility Innovation Office, lo spazio dedicato a continuare, attivamente, il percorso di ricerca e sviluppo di soluzioni innovative per la mobilità delle grandi realtà urbane europee

  • Situato all’interno del Here East Campus, lo Smart Mobility Innovation Office segna l’inizio di un nuovo approccio imprenditoriale, posizionando l’Ovale Blu tra i leader europei nell’applicazione della cultura del disruption e innovation nelle sue diverse declinazioni commerciali, digital nonchè accademiche

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Il Presidente e CEO di Ford, Jim Hackett, ha inaugurato, oggi, lo Smart Mobility Innovation Office di Londra, che si pone l’obiettivo di puntare allo sviluppo, nel breve termine, di tecnologie di Smart Mobility, adatte a vincere la sfida della mobilità del futuro, concentrandosi sulle peculiarità delle diverse città europee.

Lo Smart Mobility Innovation Office, guidato da Sarah-Jayne Williams, recentemente nominata Director of Smart Mobility di Ford of Europe, vedrà all’opera un team di tecnici altamente qualificati, in grado di relazionarsi agevolmente con le grandi realtà aziendali operanti nelle aree del digital, con i migliori atenei universitari e con i partner che già collaborano con l’Ovale Blu. Ford continuerà a lavorare sui progetti dedicati alla città di Londra, per migliorarne la qualità dell’aria, gestirne la viabilità e migliorare la mobilità dei suoi cittadini. La scelta di posizionare la struttura a Londra consentirà all’Ovale Blu di avvicinarsi ai centri dove sono effettuate sperimentazioni all’avanguardia, incluso il progetto Cleaner Air for London, relativo ai Ford Transit Hybrid Plug-in, che inizierà sempre entro quest’anno.

 Londra non è solo una delle maggiori metropoli d’Europa, ma è anche una delle più all’avanguardia nella sua apertura a nuove idee e nuovi partner, nello sviluppo di veicoli sempre più smart per un mondo più smart”, ha commentato Jim Hackett. “Here East campus è la location perfetta per il centro europeo di Ford dedicato allo smart mobility, grazie alla presenza dell’incredibile team di talenti di Plexal e alla vicinanza di diverse start-up”.

Il campus è anche sede dell’Università di Loughborough, già partner di lunga data di Ford e uno dei centri di ricerca più avanzati del Regno Unito, così come dell’Advanced Propulsion Center (APC), con cui Ford ha collaborato per il progetto di ricerca relativo ai propulsori e, quest’anno, per lo sviluppo del Transit Hybrid Plug-in.

Lo Smart Mobility Innovation Office di Londra si aggiunge ai centri già esistenti di Ford Smart Mobility a Dearborn e Palo Alto e va ad integrare la rete mondiale di centri di ricerca e innovazione Ford, tra cui il RIC ad Aachen, in Germania.

Ford e Virginia Tech all’opera per sviluppare un linguaggio che consenta ai veicoli a guida autonoma di comunicare con gli utenti della strada

Oggi è sufficiente un così detto gioco di sguardi per comprendere le intenzioni di un’automobile nei pressi di un attraversamento pedonale, ma cosa potrebbe accadere in un 
prossimo futuro, quando l’automobile in questione sarà un veicolo a guida autonoma? 

 Per rispondere a questo importante quesito, Ford Motor Company sta collaborando con il Virginia Tech Transportation Institute per condurre una ricerca sulle modalità di interazione, che permetta ai veicoli a guida autonoma di comunicare, attraverso l’uso di segnali luminosi, le loro intenzioni agli altri utenti della strada, come pedoni, conducenti umani e ciclisti. L’obiettivo è quello di creare una modalità di interazione convenzionale che tutti possano facilmente elaborare e comprendere.

 “Comprendere come i veicoli a guida autonoma influenzino il mondo, per come lo conosciamo oggi, è fondamentale per essere sicuri di creare l’esperienza giusta per il domani”, ha commentato John Shutko, Human Factors Technical Specialist di Ford. “Dobbiamo vincere la sfida rappresentata dal non avere un conducente in carne e ossa, riuscendo a creare una modalità di interazione alternativa al cenno del capo o al movimento di una mano, fondamentale per garantire un funzionamento sicuro ed efficiente dei veicoli a guida autonoma all’interno delle nostre comunità”.

I ricercatori, all’inizio, hanno considerato l’idea di utilizzare un display di testo, ma ciò avrebbe richiesto, necessariamente, la medesima conoscenza linguistica da parte di tutti gli attori coinvolti. L’uso di simboli, invece, è stato escluso poiché, storicamente, i simboli ottengono un basso riconoscimento tra i consumatori. Si è, quindi, deciso di optare per la segnaletica luminosa. Ed essendo già standardizzata e universalmente compresa, a esempio, per l’indicazione di direzione e della frenata, si è ritenuto che un’applicazione innovativa di tale segnaletica, potesse essere la modalità più efficace per la creazione di un linguaggio visivo di riferimento, che permetta a tali veicoli di muoversi interagendo con gli altri utenti della strada in modo funzionale. I veicoli a guida autonoma, attraverso la segnaletica luminosa, potranno indicare, in procinto di un incrocio, l’intenzione di arrestarsi o di dare la precedenza.

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A tal proposito, sul parabrezza del Transit Connect utilizzato per condurre i test, è stata posizionata una barra luminosa insieme a sei telecamere ad alta definizione, utili per garantire una vision a 360° delle aree circostanti, al fine di carpire il comportamento dei diversi utenti della strada.

 Per simulare completamente l’esperienza a bordo di un veicolo a guida autonoma, i ricercatori hanno sviluppato una particolare tuta, che permette di nascondere un vero conducente nella posizione di guida. Progettata per sembrare a tutti gli effetti un sedile, la tuta crea, negli utenti della strada, l’illusione di vedere un veicolo completamente autonomo, fattore fondamentale per valutarne realmente le interazioni. Il team ha condotto i test sperimentando tre diversi segnali luminosi, per testare la segnalazione delle intenzioni del veicolo:

  • Arresto: due luci bianche che si spostano da un lato all’altro, indicano che il veicolo sta per arrestarsi completamente
  • Guida autonoma attiva: una luce bianca fissa indica che il veicolo è in movimento
  • Avvio: una luce bianca che lampeggia rapidamente indica che il veicolo riprende la marcia dopo un arresto

Durante il mese di agosto le strade della Virginia settentrionale, conosciute per la notevole densità di traffico, sono state protagoniste della sperimentazione che ha permesso ai ricercatori di raccogliere le reazioni delle persone, a bordo del Transit Connect a guida autonoma simulata. Dei quasi 3.000 km percorsi in ambiente urbano, sono state raccolte oltre 150 ore di registrazione, tra cui incontri con pedoni, ciclisti e altri veicoli. La segnaletica luminosa è stata attivata ​​più di 1.650 volte in varie aree di Arlington, compresi incroci, parcheggi, garage e strade aeroportuali. I ricercatori utilizzeranno tutti i dati ottenuti per comprendere come gli altri utenti della strada cambiano i loro comportamenti in risposta alle segnalazioni inviate loro da un veicolo a guida autonoma.

“Questa sperimentazione sarà utile non solo per gli automobilisti e costruttori d’auto, ma per chiunque cammini, guidi o si ritrovi al fianco di un veicolo a guida autonoma, in futuro”, ha commentato Andy Schaudt, Project Director, Center for Automated Vehicle Systems, del Virginia Tech Transportation Institute. “Siamo orgogliosi di sostenere Ford nello sviluppo di questa ricerca molto importante”.

L’impegno per creare uno standard condiviso

Ford sta già lavorando con diverse organizzazioni del settore per lo sviluppo di uno standard industriale di riferimento, tra cui l’International Organization for Standardization e il SAE International. Una modalità di interazione convenzionale, da applicarsi a tutti i veicoli a guida autonoma, che la maggior parte delle persone possa essere in grado di comprendere, e che contribuirà a garantire un’integrazione sicura dei veicoli a guida autonoma, all’interno dei sistemi di trasporto esistenti. Ford ritiene, inoltre, come primaria, la necessità di un protocollo di comunicazione per i non vedenti o per coloro che presentano problemi alla vista e sta avviando un progetto di ricerca dedicato come parte di una sperimentazione separata.

 “Per la preparazione di un futuro che preveda l’integrazione, nei nostri scenari, della guida autonoma, è necessario lavorare tutti insieme”, ha aggiunto John Shutko. “Ecco perché stiamo sviluppando e promuovendo un linguaggio di riferimento condiviso, che possa essere adottato dall’intero settore automotive e applicato a tutti i veicoli a guida autonoma”. 

Ford e Domino’s Pizza insieme per sperimentare una consegna alternativa… con i veicoli a guida autonoma

Ford Motor Company e Domino’s Pizza, catena di ristorazione internazionale e leader mondiale nel settore della pizza a domicilio, hanno annunciato una partnership per studiare il ruolo che, i veicoli a guida autonoma, potranno avere nelle attività di consegna a domicilio.

 Nell’ambito della sperimentazione, i ricercatori di entrambe le società indagheranno le reazioni dei clienti nella loro interazione con un veicolo a guida autonoma, all’interno della loro esperienza di consegna. La sperimentazione avrà un ruolo cruciale per le società, entrambe molto interessate a valutare e comprendere le prospettive dei clienti, rispetto a un eventuale futuro che possa prevedere la consegna di prodotti alimentari con l’utilizzo di veicoli guida autonoma.

 Grazie alla nostra esperienza nell’ambito delle consegne a domicilio, osserviamo con grande interesse lo sviluppo di veicoli a guida autonoma, in quanto ci pare evidente che la mobilità stia attraversando una fase di grande ed epocale cambiamento” ha dichiarato Patrick Doyle, President e CEO di Domino’s Pizza. “Siamo orgogliosi di posizionarci come brand leader nell’utilizzo di strumenti tecnologici e innovativi e siamo entusiasti di essere parte attiva nello studio degli effetti della consegna a domicilio, realizzata da un veicolo di guida autonoma. Questo è solo il primo passo, nell’ambito di un percorso di sperimentazione più ampio, che intendiamo intraprendere con Ford”.

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Se da un lato, l’Ovale Blu continua a studiare l’utilizzo di veicoli a guida autonoma, costruendo una nuova area di business, dall’altro sperimentazioni, come quella con Domino’s Pizza, si rivelano fondamentali per garantire che tale innovazione sia applicata in modo da migliorare l’esperienza dei clienti. Il piano di inziare a produrre veicoli a guida autonoma dal 2021, ha, tra gli altri, l’obiettivo di soddisfare sia le esigenze di società partner sia quelle dei loro clienti.

“Nel nostro percorso di valutazione delle opportunità di business legate al mondo della guida autonoma, per facilitare la mobilità di persone e di merci, siamo lieti che Domino’s Pizza partecipi a questa importante parte del processo di sviluppo”, ha affermato Sherif Marakby, Vice President Ford, Autonomous and Electric Vehicles. “In quanto azienda che pone al centro l’esperienza del cliente, Domino’s Pizza condivide la nostra stessa vision sul futuro, che potrà migliorare la qualità della vita delle persone”.

 Nelle prossime settimane, ad Ann Arbor, alcuni clienti di Domino’s Pizza avranno l’opportunità di ricevere il loro ordine direttamente da una Ford Fusion Hybrid Autonomous Research Vehicle, che sarà guidata da un Ford Safety Engineer in collaborazione con gli altri ricercatori. I clienti che accetteranno di partecipare, potranno monitorare il veicolo di consegna tramite GPS utilizzando una versione aggiornata di Domino’s Tracker®, l’App dedicata alla gestione dell’ordinazione. All’avvicinarsi del veicolo, riceveranno un messaggio di testo che conterrà il codice di sblocco del Domino Heatwave Compartment ™ all’interno del veicolo dove troveranno, ad attenderli, la loro pizza.

“Siamo interessati a sapere come reagiranno le persone a questo tipo di consegna”, ha dichiarato Russell Weiner, President di Domino’s Pizza USA. “La maggior parte dei nostri interrogativi riguarda gli ultimi 15 metri dell’esperienza di consegna. Per esempio, come reagiranno i clienti all’idea di dover uscire di casa per recuperare il proprio cibo? Dobbiamo assicurarci che l’interfaccia sia chiara e semplice. Dobbiamo capire se l’esperienza di un cliente potrà essere diversa se l’automobile sarà parcheggiata sul vialetto o accanto al marciapiede. Tutta la nostra sperimentazione sarà focalizzata al raggiungimento del nostro obiettivo: riuscire, un giorno, a rendere le consegne con i veicoli a guida autonoma il più possibile customer-friendly”.

Ford e Domino’s Pizza hanno completato i test preliminari utilizzando il veicolo in modalità self-driving sulle strade di MCity, il modello urbano, a grandezza naturale, sviluppato dall’Università del Michigan, per simulare le condizioni delle strade nelle metropoli contemporanee.

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