Building Jarvis

Mark Zuckerberg ha appeno pubblicato un post  in merito agli sviluppi di Jarvis, il prototipo di intelligenza artificiale che sta realizzando personalmente per la gestione della sua casa.

“La mia sfida personale per il 2016 è stata quella di costruire un semplice prototipo di intelligenza artificiale per gestire la mia casa – come Jarvis in Iron Man.

 Il mio obiettivo era quello di imparare di più sullo stato dell’intelligenza artificiale – quali sono gli aspetti di questa disciplina in cui siamo più avanti rispetto a quanto si creda, quali sono quelli in cui abbiamo invece ancora molta strada da fare, e così via. Inoltre, queste sfide mi portano sempre a imparare di più di quanto mi aspettai, e la sfida di quest’anno mi ha permesso di rendermi conto maggiormente di tutta la tecnologia interna che gli ingegneri di Facebook utilizzano, oltre a darmi una visione completa della domotica.

Finora, quest’anno, ho costruito un semplice prototipo di intelligenza artificiale con cui posso parlare al telefono o tramite computer, che è in grado di controllare vari aspetti della mia casa, tra cui le luci, la temperatura, gli elettrodomestici, la musica e i dispositivi di sicurezza, che impara i miei gusti e le mie abitudini, che può imparare nuove parole e concetti, e che può anche divertire Max. Il prototipo utilizza diverse tecniche di intelligenza artificiale, tra cui l’elaborazione del linguaggio naturale, il riconoscimento vocale, il riconoscimento facciale, e apprendimento per rinforzo, [scritto in Python, PHP e Objective C].”

 

 

GAME ON! ORA PUOI GIOCARE SU MESSENGER

A partire da ieri Messenger è diventato più divertente, o più competitivo a seconda di come lo si guarda, grazie alla possibilità di giocare proprio nelle tue conversazioni su Messenger. Così, quando sei alla ricerca di un motivo per metterti in contatto con il tuo migliore amico che vive dall’altra parte del mondo, puoi dare il via a un round di Word with Friends: Frenzy; o riprovare a battere il tuo compagno di stanza a PAC-MAN anche solo per una volta; e, naturalmente, hai sempre il tempo di sfidare tuo fratello a Everwing, Space Invaders, Track & Field 100M, Galaga, e a molti altri Instant Games. In un primo momento, quest’ esperienza di gioco verrà lanciata in 30 paesi e sarà disponibile per le nuove versioni di iOS e dei sistemi operativi Android.

Abbiamo reso molto semplice iniziare a giocare: dopo aver scaricato l’ultima versione dell’app, apri una conversazione con un amico, o con più amici, tocca l’icona del game controller appena al di sotto dello spazio dove digiti il messaggio e scegli un gioco per cominciare subito. Dopo aver completato il primo round, le persone nella conversazione vedranno il tuo punteggio e avranno l’opportunità di sfidarti nuovamente. Le persone possono anche scoprire i giochi cercando nella casella di ricerca di Messenger o sul News Feed di Facebook, dove possono giocare da soli o sfidare gli amici su Messenger. I giochi su Messenger sono i primi ad essere lanciati sulle esperienze di gioco cross-platform dei nuovi Instant Game su Facebook.

Social, divertenti e competitivi, i giochi su Messenger includono classifiche a punteggio, chat e conversazioni di gruppo per poter sfidare, celebrare e congratularsi con gli amici vincitori.

Il miliardo di persone che ogni mese usa Messenger per connettersi, chiacchiera e condivide contenuti in tanti modi. Lo fanno inviando adesivi quando le parole non sono abbastanza, interagiscono con gli Instant Video per condividere sorrisi con la propria mamma dopo una giornata fantastica o per una rapida chiamata vocale agli amici per avvertirli del ritardo. Ora le persone possono connettersi e sfidarsi giocando ai loro giochi preferiti. Crediamo che questo sia solo l’inizio per i giochi su Messenger – siamo alla ricerca di nuovi contenuti da aggiungere e di nuovi modi per giocare.

Comincia a giocare!

BOT Economy – il futuro è arrivato!

Nel mondo dell’innovazione e della tecnologia il tempo scorre più veloce  e le cosa cambiano rapidamente, sembrava ieri che si celebrava l’app economy ed ecco che all’improvviso tutto cambia!

Satya Nadella –  CEO di Microsoft  alla conferenza di sviluppatori Microsoft  BUILD 2016 ha dichiarato:  “I BOTs saranno le APP del futuro”.

Le abitudini degli utenti stanno cambiando:

Insomma è scoccata l’ora dei BOTs!

I BOTs sono, fondamentalmente, assistenti digitali che erogano un servizio simulando l’interazione con un altro essere umano.

I primi BOTs, sotto forma di veri e propri assistenti virtuali, sono stati il servizio SIRI – integrato nel sistema operativo iOS dei vari iPhone ed iPad – e CORTANA – l’assistente virtuale del mondo Windows. Entrambi i servizi, sfruttando algoritmi di intelligenza artificiale, riconoscimento vocale e collegamento ad Internet, riescono a soddisfare quasi ogni richiesta che gli viene posta ( tra i possessori di iPhone c’è quasi una competition nel  provare a mettere in imbarazzo SIRI con domande al limite del consentito).

La prima caratteristica di un BOT è la sua facilità d’uso e la quasi assenza della fase di apprendimento dell’utilizzo perchè, per l’interazione con i propri utenti, si utilizzano forme di comunicazione cui si è naturalmente abituati – come ad esempio la voce – oppure esperienze d’uso comuni come quelle adottate nelle applicazioni di messaggistica quali Telegram oppure Facebook Messenger, tra quelle che negli ultimi tempi hanno accelerato lo sviluppo dei BOTs ed il loro utilizzo.

C’è stato quindi un proliferare di servizi Meteo, Sportivi, di News e molto altro che vivono e si sviluppano all’interno delle stesse applicazioni di messaggistica pre-esistenti. Per sfizio fatevi un giro qui:

In pratica, le applicazioni di messaggistica sono, di fatto, diventate gli ecosistemi all’interno dei quali sviluppare servizi di assistenza digitale per ampliare l’esperienza d’uso delle applicazioni stesse o sviluppare nuovi servizi che possano sfruttare le potenzialità offerte dalle piattaforme di messaggistica.

La seconda caratteristica dei BOTs,  è il loro essere applicazioni residenti in applicazioni pre-esistenti: App-in-Appovvero applicazioni sviluppate all’interno di Sistemi Operativi o Applicazioni di messaggistica per sfruttarne ed ampliarne le funzionalità.

I BOTs  possono essere semplici – ovvero l’esperienza si riduce a fare una domanda, sottoporre una richiesta e ricevere una risposta  pre-configurata – ma possono essere anche molto complessi simulando l’interazione umana infatti sfruttando le tecnologie di ricerca semantica e algoritmi di Intelligenza Artificiale, i BOTs possono esporre un’esperienza, per l’utente, simile all’interazione umana.

La terza caratteristica dei BOTs è la possibilità di interagire in forme simil-umane utilizzando algoritmi, proprietari o aperti, di Intelligenza Artificiale ed analisi semantica.

Facebook, con la piattaforma Wit.ai, mette a disposizione un servizio di API e strumenti per utilizzare ed integrare algoritmi di Intelligenza Artificiale nei propri BOTs ed aumentarne le capacità di interazione con i potenziali utenti.

Il vantaggio per l’utente è chiaro. Si arricchisce la gamma di servizi e funzionalità di applicazioni che già si utilizzano quotidianamente senza dover imparare nuove funzioni o scaricare nuove applicazioni: i BOTs solitamente sono esposti come un semplice link, si clicca e si ha subito tutta una nuova gamma di servizi.

Ma cosa cambia per gli sviluppatori, in particolare per quelli che sviluppano applicazioni mobili ?

La prima e più importante “possibilità” data dall’introduzione dei BOTs è l’applicazione del concetto: scrivo una volta sola il software e funziona ovunque in quanto  i BOTs sono applicazioni di tipo back-end che elaborano le richieste degli utenti ed espongono il risultato dell’elaborazione.

Utilizzando l’esempio delle applicazioni di messaggistica – Telegram, Facebook Messenger etc. – in pratica il BOT attende il messaggio dell’utente, che si è iscritto al servizio e risponde, nella stessa forma di messaggio, con quanto elaborato iniziando l’interazione classica di uno scambio di messaggi tra amici.

Da qui deriva che, definito l’algoritmo che gestisce il servizio, la pubblicazione dello stesso – e quindi dell’applicazione BOT – si risolve nel pubblicarlo all’interno dell’ecosistema dell’applicazione ospite senza dover, di volta in volta, riscrivere tutto o sfruttare qualche framework cross-platform come quando si tenta di scrivere un’applicazione mobile che vada bene per tutte le piattaforme, ovvero che giri su iOS ed Android.

Un risparmio di tempo e di costi notevole che permette allo sviluppatore di dedicare molto più tempo all’applicazione ( alias il BOT ) ed alle sue funzionalità e non allo sviluppo del codice multi-piattaforma. Un ulteriore vantaggio che si declina in un minor tempo di rilascio. Una caratteristica fondamentale soprattutto per gli sviluppatori indipendenti a cui viene consentito un migliore e più efficace utilizzo delle risorse, spesso limitate.

Inoltre, sviluppare all’interno di un’applicazione ospite significa non dover preoccuparsi della parte di esperienza utente legata all’interfaccia. Questo risolve l’annoso problema della frammentazione dei vari dispositivi in termini di dimensioni dello schermo e risoluzioni. Per lo sviluppatore si traduce nella possibilità di pubblicare un’applicazione per un mercato vastisissimo sin dall’inizio ed operare su tutte le piattaforme mobili disponibili.

Se realizzo un’applicazione BOT per Facebook Messenger questa sarà disponibile fin da subito per iOS, Android, Windows Mobile e, soprattutto, per tutti i 900 milioni di utilizzatori del servizio made in Facebook.

I BOTs, offrono la possibilità di un engagement iniziale elevato e multi-piattaforma.

Dal lancio della piattaforma Messenger Platform  avvenuto ad F8 lo scorso aprile (la piattaforma di sviluppo con la quale – utilizzando una serie di API  è possibile sviluppare servizi che risiedano all’interno di Facebook Messenger)  le aziende e gli sviluppatori hanno costruito più di 34.000 bot per entrare in contatto con le persone.

Proprio grazie alla rapida adozione dei bot per Messenger e ai feedback ricevuti, Facebook ha deciso di offrire due nuove risorse per rendere la costruzione e la misurazione dei bot più facile che mai: il supporto Analytics e nuove opportunità con  FbStart. 

  • Facebook Analytics per le app: supporto ai Bot per Messenger. A partire da oggi, Facebook rende disponibile Facebook Analytics per le app anche alle imprese che costruiscono bot per Messenger, diventando una delle prime soluzioni nel settore a fornire insight sui bot.
  • FbStart dà il benvenuto agli sviluppatori di Bot per Messenger. A partire da oggi, gli sviluppatori di Messenger Platform possono fare richiesta per entrare in FbStart, il programma globale di Facebook che aiuta le startup mobile nella costruzione e nella crescita delle loro app. www.fbstart.com

N.B. Questo articolo è stato scritto con la collaborazione fondamentale di Antonio Candela, Sviluppatore software mobile e web che sarà docente del  corso  chatBOTday (organizzato dal team di hackBIz: Antonio Candela, Antonio Russolillo e Antonio Savarese) che si terrà il 3 dicembre a Napoli presso il BIC di Città della Scienza.

FACEBOOK – Streaming video da Facebook alla TV con Chromecast ed Apple TV

Facebook rende possibile trasmettere in streaming sulla propria TV di casa i video caricati su Facebook attraverso dispositivi come la Apple TV o Google Chromecast.

Questo permette agli utenti di godersi i video che per loro contano di più su uno schermo più grande. Al momento è già possibile lo streaming di video da Facebook ad Apple TV (e altri dispositivi abilitati per AirPlay) o Chromecast (e altri dispositivi abilitati Google Cast) da un dispositivo iOS o dal browser web, e presto sarà possibile farlo anche da dispositivi Android a Chromecast.

Come trasmettere un video da Facebook al televisore:

  • Trovare un video che si desidera guardare sul telefono o desktop e premere il simbolo TV in alto a destra
  • Selezionare il dispositivo su cui si desidera trasmettere il video per lo streaming
  • Godersi il video direttamente dal televisore

Mentre si sta guardando un video di Facebook sul proprio televisore, è possibile scorrere il News Feed sul dispositivo da cui si sta facendo streaming, in modo da rimanere aggiornati anche durante la riproduzione del video.

Quandi si effettua lo streaming di un Facebook Live sulla propria TV, è possibile vedere in tempo reale i commenti e le reactions degli altri utenti, e ci si può unire a loro commentando o aggiungendo a propria volta una reazione.

Maggiori informazioni sono disponibili sulla Newsroom di Facebook:

http://newsroom.fb.com/news/2016/10/a-new-way-to-watch-videos-from-facebook-on-your-tv/

Facebook introduce le sezioni Shop e Service nelle Pagine

Facebook oggi presenta due nuove sezioni nelle Pagine, create ad hoc per aiutare le aziende a promuovere le azioni più importanti per loro: una sezione dedicata ai servizi (Services) e una all’acquisto (Shop). Facebook si impegna costantemente per rendere le Pagine uno strumento sempre più utile alle aziende per la loro presenza online.

  • La sezione acquisti (shop) dà alle aziende la possibilità di mettere in evidenza i prodotti in vendita sulla loro Pagina e permette alle persone di scoprirli e consultarli facilmente e fare offerte per acquistare prodotti scambiandosi messaggi con le aziende. È disponibile per tutte le Pagine nel Sud-Est Asiatico e in altri mercati emergenti e ad alto potenziale di crescita.

La sezione servizi è ora disponibile globalmente per le Pagine che offrono servizi professionali (nelle prossime settimane sarà disponibile in tutte le Pagine) e consente alle aziende di servizi – dagli idraulici alle spa – di  mostrare una lista delle loro offerte direttamente sulla loro Pagina. Questo permette alle persone di trovare più facilmente le informazioni che stanno cercando e decidere se collaborare con l’azienda.

 

LA NOVITÀ: La top 10 dei Paesi in cui la sezione Shop è utilizzata: Tailandia, Brasile, Vietnam, Indonesia, Malesia, Messico, Filippine, India, Argentina e Taiwan.

  • A livello globale, più di un miliardo di persone sono connesse su Facebook con almeno un’azienda. In Italia più dell’87% delle persone su Facebook è connessa con una PMI.

Come ha detto Sheryl Sandberg, Direttore Operativo di Facebook, a proposito di Messenger in un’intervista sui ricavi del secondo trimestre del 2016: “In questo momento siamo focalizzati prevalentemente sull’esperienza del consumatore. Stiamo osservando attentamente l’attività organica tra azienda e consumatore”, specificando che 1 miliardo di messaggi di questo tipo vengono inviati ogni mese su Messenger.

FACEBOOK – Arrivano gli SMS su Messenger

A partire da oggi, tutti gli utenti Android potranno utilizzare gli SMS all’interno dell’app Messenger per comunicare con la propria famiglia, con gli amici e con tutti i loro contatti. Questa nuova funzionalità permette di inviare e ricevere SMS direttamente da Messenger, rendendo più semplice per le persone comunicare, senza dover cambiare schermate sul telefono.

 Ecco come funziona:

  1. Aprire Messenger e selezionare Impostazioni
  2. Selezionare SMS dalla lista
  3. Attivare “App SMS di default”

 Tutte le conversazioni via SMS saranno in viola mentre tutte quelle fatte tramite Messenger saranno in blu.

 La funzionalità SMS in Messenger supporta il testo standard, immagini, video e audio, ma anche contenuti come adesivi, emoji e la condivisione della posizione. Per inviare GIF, effettuare chiamate vocali e video sarà invece necessario continuare ad utilizzare Messenger.

Questa funzione è disponibile solo su Android ma, quando si invia un messaggio SMS, il destinatario può riceverlo su qualsiasi piattaforma. Gli SMS in Messenger non inviano, caricano o memorizzano le conversazioni sui server Facebook, tutti i messaggi vengono inviati e ricevuti via SMS. Quando si inviano SMS, vengono applicati i costi del proprio operatore, quando si inviano messaggi tramite Messenger, invece, vengono utilizzati i dati come di consueto.

Gli utenti possono liberamente scegliere di utilizzare la funzione SMS in Messenger, è possibile attivarla o disattivarla in qualsiasi momento a seconda delle proprie preferenze.

Maggiori informazioni sono disponibili sulla pagina Facebook di Messenger e sulla pagina Facebook di David Marcus, VP of Messaging Products Facebook.

Arrivano le foto a 360 gradi su Facebook

Per poterlo fare, è sufficiente realizzare una panoramica con il proprio smartphone o scattare una foto a 360 gradi utilizzando un’app che lo permetta o una macchina fotografica a 360° e poi pubblicarla su Facebook come si farebbe con una normale foto. Facebook convertirà poi questo scatto in una coinvolgente foto a 360 gradi che potrà essere esplorata dalle persone, così come si esplorano i video a 360° su Facebook.

Queste immagini sono facili da identificare nel News Feed: basta cercare l’icona della bussola sul lato destro della foto. Per esplorare una di queste foto da mobile è sufficiente toccarla e trascinarla oppure muovere il telefono, mentre da desktop è possibile cliccare sopra la foto stessa e trascinarla.

Oltre alle foto a 360° di amici e familiari, è possibile scoprire gli incredibili scatti fatti da personaggi pubblici, editori e altre organizzazioni. Le foto a 360 gradi danno la possibilità a tutti gli utenti di salire sul palco davanti a 100.000 fan con Paul McCartney, di accedere al backstage della Corte Suprema attraverso il New York Times, di visitare la Stazione Spaziale Internazionale con la NASA, e molto altro ancora.

Le foto a 360° saranno esplorabili, oltre che dal News Feed, anche attraverso il Samsung Gear VR.

Gli utenti possono vedere le foto a 360° a partire da oggi sia da web che da app Facebook su iOS e Android mentre nei prossimi giorni tutti potranno condividerle.

Maggiori dettagli sono disponibili sul blog ufficiale di Facebook al seguente link: http://newsroom.fb.com/news/

Il mondo non è di Facebook

  artista del MIT‘s Program in Art, Culture & Technology, ha fatto un esperimento molto efficace.

Ha sottratto all’immagine ripresa dalla  NASA della Terra di notte l’immagine delle mappa delle relazioni di Facebook, cosi facendo si ottiene l’immagine in cui in giallo ci sono tutte le città dove Facebook non è presente.

Sono rimasto colpito dal fatto che visto così…il mondo non è di Facebook, anzi la gran parte forse non sa nemmeno cosa sia.

Ancora una volta vedendo una cosa da un altro punto di vista, quello satelittare…le cose cambiano e colui che sembrava un leader incontrastato diventa solo uno dei competitor.

Forse the kids avevano visto questa foto prima di lanciare G+…che dite?

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