Facebook ha rilasciato Spectrum 1.0.0, la libreria open source che permette agli sviluppatori di comprimere e ottimizzare le immagini per il caricamento nelle applicazioni, preservando al contempo la massima qualità originale possibile.
Negli ultimi anni, le fotocamere dei telefoni cellulari, anche quelli più economici, sono migliorate significativamente, sia in termini di qualità delle foto che di funzionalità: abbiamo visto aumentare il numero di megapixel, sono arrivati sul mercato i telefoni con doppia (o anche tripla) fotocamera e ci sono stati importanti miglioramenti nella tecnologia HDR e nelle foto scattate in condizioni di scarsa luminosità.
L’aumento della qualità, però, ha fatto sì che i file delle immagini fossero sempre più pesanti e, di conseguenza, che il caricamento di questi file su Internet risultasse poco pratico a causa di connessioni inaffidabili (in particolare negli ambienti urbani densamente popolati o nei mercati emergenti), della preoccupazione dell’utente in merito all’utilizzo e al costo dei dati, o semplicemente dei tempi di caricamento troppo lenti.
Per rendere il processo di upload più efficiente, abbiamo sviluppato Spectrum, una libreria di elaborazione delle immagini per Android e iOS. Con Spectrum, abbiamo migliorato l’affidabilità e la qualità dell’upload di immagini in scala nelle nostre applicazioni e oggi siamo lieti di presentare Spectrum 1.0.0 alla community per scoprire come migliorerà le esperienze fotografiche nelle proprie applicazioni.
Oggi rendiamo Facebook Watch disponibile ovunque, offrendo alle persone in tutto il mondo un nuovo modo per scoprire video straordinari e interagire con amici, creator e altri fan.
Abbiamo lanciato Watch negli Stati Uniti un anno fa per offrire alle persone un posto su Facebook in cui trovare i loro programmi e creator di video più amati e per avviare conversazioni in merito con amici, altri fan e persino i creator stessi. Nell’ultimo anno, abbiamo reso l’esperienza più social, ad esempio consentendo di vedere con più facilità i video che gli amici hanno condiviso o a cui hanno messo “Mi piace”, creando programmi incentrati sulla partecipazione del pubblico e aprendo Watch ai video delle Pagine.
Questi aggiornamenti hanno aiutato le persone a scoprire e interagire in modo maggiore con i video che amano, da Red Table Talk con Jada Pinkett Smith, al programma dietro le quinte del magnate del settore della cosmesi Huda Kattan, Huda Boss, fino alle partite in diretta della MLB.
Ora chiunque potrà usare Watch in tutto il mondo. Ecco cosa sarà possibile trovare sulla piattaforma:
Un luogo per scoprire nuovi video: trova gli ultimi video, dall’intrattenimento allo sport, passando per le notizie e molto altro, il tutto nel tuo feed personalizzato di Watch.
Un modo per restare al passo con i creator e gli editori che ami:nella parte superiore del feed di Watch vedrai la tua lista dei video, una raccolta dei video recenti delle Pagine che segui. Puoi personalizzare questa sezione seguendo più Pagine o rimuovendone dalla lista di Pagine seguite all’interno di Watch.
Un luogo in cui raccogliere i video salvati: se vedi un video che ti interessa nella sezione Notizie ma non hai il tempo per guardarlo subito, puoi salvarlo per guardarlo in un secondo momento su Watch.
Video a cui puoi partecipare:siamo creando nuove esperienze video incentrate sulle persone, dando loro la possibilità di definire la direzione dei contenuti. Nel corso del tempo potrai trovare nuove esperienze video nel tuo feed di Watch, come i video party, le prime visioni e i video incentrati sulla partecipazione del pubblico, come il nuovo gioco a premi Confetti. E renderemo più facile la ricerca dei video in diretta per consentirti di discutere dei momenti importanti proprio mentre stanno accadendo.
L’espansione di Watch a livello globale comporta anche nuove opportunità per i creator e gli editori in tutto in mondo. Stiamo ampliando il nostro programma di ad break in modo che un numero maggiore di partner possa guadagnare dai propri video e stiamo offrendo nuovi dati statistici, strumenti e best practice per le Pagine in Creator Studio. Maggiori informazioni sono disponibili sul blog Facebook Media.
Per accedere a Watch su iOS e Android, basta cerca l’icona di Watch nella barra dei collegamenti rapidi o il segnalibro “Altro” su Android, iOS o sul web. E’ possibile trovare Watch anche su Apple TV, Samsung Smart TV, Amazon Fire TV, Android TV, Xbox One e Oculus TV.
Siamo entusiasti di presentare Watch a tutto il mondo e ti invitiamo a partecipare a questa rivoluzione nella nostra nuova destinazione per i video.
Le competenze digitali come opportunità per le imprese al centro della terza edizione del Forum dell’Economia Digitale realizzato da Facebook e Giovani Imprenditori Confindustria
· Il 70% delle piccole e medie imprese su Facebook prediligono, in fase di assunzione, le competenze digitali rispetto alla scuola frequentata dal candidato
· Negli ultimi due anni accademici il numero degli iscritti a corsi di studio di ambito digitale è aumentato del 6,8%, contro il 2,8% dell’intera area scientifica
· Dal 2011 al 2016 i professionisti ad alta specializzazione sono cresciuti del 52%, tuttavia da qui a cinque anni le imprese apriranno 280.000 posizioni in ambito IT che ad ora rischiano di rimanere scoperte
· Nonostante il gap da colmare con l’estero in ambito di digitalizzazione, si avvertono lenti segnali di ripresa in Italia, dove negli ultimi cinque anni le imprese digitali sono cresciute del 18%
· Per il fatturato del mercato digitale italiano è atteso nei prossimi due anni un incremento pari a 3,8 miliardi di euro, con un conseguente giro d’affari complessivo del mercato digitale pari a 71,4 miliardi di euro
Sono questi i risultati più rilevanti emersi dalla terza edizione di FED, il Forum dell’Economia Digitale ideato da Facebook e Giovani Imprenditori Confindustria per creare un’opportunità di confronto sullo stato dell’arte e le prospettive future dell’economia digitale.
Nel corso della giornata, che ha visto la partecipazione di più di 5.000 persone al MiCo di Milano, oltre 30 speaker, tra manager, imprenditori, giornalisti, accademici e esperti del settore hanno portato il proprio punto di vista nell’interpretazione della sfida digitale: attraverso workshop, tavole rotonde, talk, interviste e demo live sono stati affrontati molteplici argomenti, dall’industria 4.0. all’Intelligenza Artificiale, dalla green economy alla brand reputation in rete.
Focus di questa edizione, dal titolo “The Future of Tomorrow”, è stato l’importanza delle competenze digitali, oggi più che mai necessarie per cogliere l’enorme potenziale dell’economia su Internet e permettere al Paese di essere competitivo a livello internazionale: non a caso, il 70% delle piccole e medie imprese su Facebook prediligono, in fase di assunzione, le competenze digitali rispetto alla scuola frequentata dal candidato, mentre sono 280.000 le posizioni specializzate richieste dalle imprese che da qui a cinque anni non troveranno una copertura. Secondo i dati Censis, l’Italia è in una fase di lento recupero del ritardo rispetto all’estero, come dimostrato dall’aumento del 52% negli ultimi cinque anni di figure ad elevata qualificazione, che hanno così raggiunto quota 234.000 (sulle 755.000 unità impiegate nel settore ICT). In generale, l’Italia continua a presentare un livello decisamente basso in campo di competenze digitali, nonostante la penetrazione dei dispositivi mobili abbia raggiunto percentuali altissime (l’83% degli italiani possiede un telefonino). Segnali incoraggianti arrivano anche dal mondo universitario, che negli ultimi due anni accademici ha registrato un aumento del 6,8% del numero di iscritti a corsi dell’area digitale, contro il 2,8% dell’intera area scientifica.
L’edizione 2018 di FED ha confermato ancora una volta come l’investimento sul digitale rappresenti in questo momento storico un asset strategico per la crescita imprese italiane, che oggi possono partecipare all’economia globale raggiungendo clienti in tutti i paesi del mondo. Anche in questo caso i dati Censis mettono in luce come, nonostante i gap da colmare in termini di digitalizzazione, le imprese digitali italiane si stanno lentamente muovendo per stare al passo con l’Europa, passando da 95.400 a 113.000 negli ultimi cinque anni (+18%). In particolare un vero e proprio boom è stato registrato per le imprese di e-commerce, letteralmente raddoppiate nell’arco di sei anni passando da poco meno di 9.000 a oltre 17.400 (+95,4%). La prospettiva per il mercato digitale italiano è quella di una progressiva crescita nei prossimi due anni, con un incremento di fatturato pari a 3,8 miliardi di euro, portando il giro d’affari complessivo a 71,4 miliardi di euro.
“In un Paese in cui le PMI rappresentano circa il 90% delle imprese, è diventata ormai una priorità mettere a conoscenza gli imprenditori di quelle che sono le migliori opportunità per migliorare il proprio business e di cogliere le opportunità della sfida digitale. Una sfida che, come Facebook, ci vede investiti di una grande responsabilità e in cui vogliamo giocare un ruolo da protagonisti” commenta Luca Colombo, Country Director Facebook Italy “È necessario uno sforzo congiunto di tutti – imprese, istituzioni e mondo della scuola – per investire nelle competenze digitali, indispensabili, oggi più che mai, per la crescita dell’intera società. I numeri impongono una forte accelerazione per formare figure specializzate e colmare il divario con gli altri Paesi”.
“Gli imprenditori hanno colto da tempo la sfida del digitale: partita con il piano industria 4.0, che ha riattivato gli investimenti e ammodernato il nostro sistema industriale e i processi produttivi. Adesso è necessario sostenere questa strada lavorando sulle competenze digitali che sono il nuovo alfabeto dell’evoluzione e devono interessare tutti i settori di impresa” commenta Alessio Rossi, Presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria “Il digitale è una enorme opportunità per le aziende, anche quelle della old economy. Infatti, ci impegniamo da sempre per promuovere la cultura del digitale e dell’innovazione in tutto il paese, non solo verso gli imprenditori ma anche nelle istituzioni scolastiche per sensibilizzarle alla messa a punto di ITS e corsi universitari adeguati ai bisogni delle imprese”.
Spesso ci viene chiesto come decidiamo quali contenuti sono permessi su Facebook – e quanti sono quelli che violano i nostri Standard. Sono anni, infatti, che abbiamo degli Standard della Comunità che spiegano cosa può trovare spazio su Facebook e cosa no e, tre settimane fa per la prima volta, abbiamo anche pubblicato le linee guida interne che utilizziamo per applicare quegli standard.
Oggi, all’interno del Report sull’applicazione degli Standard della Comunità, comunicheremo in aggiunta i numeri legati all’applicazione di questi Standard, in modo da permettere a tutti di giudicare il nostro operato.
Alex Schultz, il nostro Vice Presidente di Data Analytics, ha spiegato dettagliatamente come misuriamo ciò che succede su Facebook nel blog Hard Question e in questa guida per Comprendere il Report sull’applicazione degli Standard della Comunità. È comunque importante sottolineare che si tratta di un lavoro in continua evoluzione e che la nostra metodologia potrebbe cambiare.
Questo report include informazioni e dati relativi all’applicazione dei nostri Standard tra ottobre 2017 e marzo 2018 e copre sei aree: violenza esplicita, nudo (adulti), atti sessuali, propaganda terroristica, incitamento all’odio, spam e account falsi. I numeri illustrano:
Quanti contenuti che violano i nostri Standard sono stati visti dalle persone;
Quanti contenuti abbiamo rimosso;
Quanti contenuti abbiamo rilevato in modo proattivo utilizzando la nostra tecnologia, prima che le persone che utilizzano Facebook li segnalassero.
La maggior parte delle azioni che intraprendiamo per rimuovere contenuti contrari ai nostri Standard, riguarda gli account falsi e la grande quantità di spam che generano. Ad esempio:
Abbiamo rimosso 837 milioni di contenuti di spam nel primo trimestre del 2018 – quasi il 100% dei quali sono stati trovati e contrassegnati prima che qualcuno li segnalasse;
La chiave per combattere lo spam è rimuovere gli account falsi che lo diffondono. Nel primo trimestre 2018 abbiamo disattivato circa 583 milioni di account falsi – la maggior parte dei quali bloccati entro pochi minuti dalla loro creazione. Questo si aggiunge ai milioni di tentativi di creazione di account falsi che ogni giorno sventiamo su Facebook. Complessivamente stimiamo che, durante questo periodo di tempo, fossero ancora falsi circa il 3-4% degli account attivi di Facebook.
In merito alle altre tipologie di contenuti che violano i nostri Standard:
Abbiamo rimosso 21 milioni di contenuti di nudo di adulti o pornografici nel primo trimestre del 2018, il 96% dei quali rilevati dalla nostra tecnologia prima di essere segnalati. Stimiamo, comunque, che su ogni 10.000 contenuti visualizzati su Facebook, 7-9 visualizzazioni abbiano riguardato contenuti che violavano i nostri Standard su nudo e pornografia.
Per argomenti delicati come la violenza esplicita e l’incitamento all’odio, la nostra tecnologia ancora non riesce a funzionare in maniera del tutto efficace ed è necessario l’intervento dei nostri team di revisione. Abbiamo rimosso o etichettato come potenzialmente pericolosi circa tre milioni e mezzo di contenuti violenti nei primi tre mesi del 2018, l’86% dei quali identificati dalla nostra tecnologia prima che venissero segnalati. Abbiamo, inoltre, rimosso due milioni e mezzo di contenuti che incitavano all’odio, il 38% dei quali sono stati rilevati direttamente dalla nostra tecnologia.
Come sottolineato da Mark durante F8, abbiamo ancora molto lavoro da fare per prevenire gli abusi. In parte è perché l’intelligenza artificiale, pur essendo una tecnologia promettente, è ancora molto lontana dall’essere efficace per molti contenuti che violano i nostri Standard, perché il contesto è ancora molto importante. Ad esempio, l’intelligenza artificiale non è ancora sufficiente per identificare se qualcuno sta incitando all’odio o se sta semplicemente descrivendo qualcosa che ha vissuto per denunciare pubblicamente il problema. Più in generale, come spiegato la settimana scorsa, la tecnologia necessita di un gran numero di dati di supporto per riuscire a riconoscere modelli significativi di comportamento, che noi spesso non abbiamo per lingue meno diffuse o per i casi che non vengono segnalati spesso. Inoltre, in molte aree – anche se si tratta di spam, pornografia o account falsi – ci scontriamo con avversari sofisticati che cambiano continuamente tattica per eludere i nostri controlli, il che significa che dobbiamo continuamente cambiare e adattare i nostri sforzi. Questo è il motivo per cui stiamo investendo in modo consistente in un numero maggiore di persone e in una tecnologia migliore per rendere Facebook più sicuro per tutti.
Ed è anche il motivo per cui pubblichiamo queste informazioni. Riteniamo che una maggior trasparenza permetta di accrescere il senso di responsabilità nel tempo e che la pubblicazione di queste informazioni ci possa spingere a migliorare più rapidamente. Si tratta degli stessi dati che utilizziamo per valutare internamente il lavoro fatto – e adesso ognuno potrà vederli per giudicare i nostri progressi. Non vediamo l’ora di ricevere i vostri feedback.
Facebook ha annunciato importanti cambiamenti, ecco di seguito il loro Comunicato Stampa.
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La privacy è una priorità per Facebook e lavoriamo ogni giorno per aiutare le persone a comprendere meglio i nostri strumenti.
Sappiamo che dobbiamo rendere le nostre impostazioni sulla privacy più facili da capire, trovare e utilizzare. Come ha sottolineato Mark Zuckerberg la scorsa settimana, faremo tutto il possibile per proteggere le tue informazioni e limitare gli usi impropri della piattaforma.
Nelle prossime settimane introdurremo quindi diverse misure per offrirti un controllo più semplice sulle tue impostazioni della privacy. La maggior parte di questi aggiornamenti sono previsti da tempo e gli eventi degli ultimi giorni non fanno che sottolinearne l’importanza.
Ecco i primi esempi:
Un unico menù per trovare e gestire tutte le impostazioni della privacy.
Una sezione dedicata alla privacy, alla sicurezza e alle preferenze pubblicitarie denominata “Menù di scelta rapida sulla privacy”.
Semplici strumenti per trovare, scaricare ed eliminare i tuoi dati Facebook in una sezione chiamata “Accesso alle tue informazioni”.
Un unico menù per trovare e gestire tutte le impostazioni della privacy
Abbiamo ridisegnato su mobile tutte le impostazioni della privacy in un unico menù. In questo modo, invece di avere le impostazioni distribuite su quasi 20 schermate diverse, sono ora a portata di mano, in un unico luogo.
Una sezione dedicata alla privacy, alla sicurezza e alle preferenze pubblicitarie: “Menù di scelta rapida sulla privacy” Le persone hanno chiesto che le informazioni sulla loro privacy, la sicurezza e le preferenze pubblicitarie siano più facilmente accessibili. Con il nuovo menù di scelta rapida sulla privacy, disponibile in un’unica interfaccia mobile, è ora più facile e veloce gestire tutte le impostazioni.
Da questo menù di scelta rapida puoi:
Assicurarti della sicurezza del tuo account: puoi migliorare la protezione del tuo account con diverse opzioni, come l’autenticazione a due fattori. Se attivi questa funzione, verrai avvisato se qualcuno tenta di accedere al tuo account da un dispositivo o browser che non usi abitualmente. Ti verrà inoltre chiesto di confermare se sei stato tu a provare ad accedere.
Controllare le tue informazioni personali: puoi controllare tutti i contenuti che hai condiviso, ma anche cancellarli se lo desideri, inclusi i post condivisi e quelli ai quali hai aggiunto delle reazioni, ma anche richieste di amicizia che hai inviato e altre ricerche che hai fatto tramite Facebook.
Controllare gli annunci pubblicitari che ognuno vede: gestire le informazioni che Facebook utilizza per mostrare le pubblicità; le preferenze legate alla pubblicità spiegano esattamente come funzionano le pubblicità e le varie opzioni disponibili per l’utente.
Scegliere chi può vedere i tuoi post e le tue informazioni del profilo: sei tu che decidi cosa condividere su Facebook. In questa sezione puoi scegliere chi può visualizzare i tuoi post e le informazioni del profilo.
Strumenti per trovare, scaricare e cancellare i tuoi dati Facebook: “Accedi alle tue informazioni” Alcune persone vogliono eliminare elementi che hanno condiviso in passato, mentre altri sono semplicemente curiosi di sapere quali informazioni Facebook ha a disposizione.
Per questo motivo oggi annunciamo il lancio dello strumento “Accedi alle tue informazioni”, un modo sicuro per accedere e gestire qualunque informazione, come post, reazioni, commenti e ricerche precedenti. È qui che puoi eliminare tutto ciò che non desideri più vedere nella tua timeline o nel profilo.
Inoltre, stiamo rendendo più semplice scaricare i propri dati condivisi con Facebook. È possibile scaricarne una copia sicura e anche spostarla in un altro servizio. Questo include foto caricate, contatti aggiunti all’account, post sul diario e altro ancora.
A partire dai prossimi giorni le persone su Facebook potranno confrontare la posizioni dei partiti su diverse tematiche e, grazie alla collaborazione con ANSA, seguire in diretta Facebook le interviste ai leader dei principali partiti e movimenti politici
In tutto il mondo Facebook viene utilizzato per interagire con amici e familiari sui temi a cui teniamo e la politica è uno di questi. Ogni giorno le persone utilizzano Facebook, infatti, per dialogare con i loro rappresentanti politici e per far sentire la propria voce su questioni che stanno loro a cuore. E questo avviene ancora di più durante le elezioni. Come parte del costante impegno a supporto di una comunità informata e civicamente coinvolta, quindi, Facebook vuole aiutare le persone, durante le elezioni, con strumenti che consentano loro di essere facilmente informati su quando e dove votare, su chi sono i partiti coinvolti e le loro rispettive posizioni su temi importanti.
Nei prossimi giorni, quindi, gli italiani presenti su Facebook potranno vedere “Punti di vista”, uno strumento che comparirà nel News Feed e che aiuterà gli elettori a confrontare le pozioni dei principali partiti politici su questioni chiave legate alle elezioni e a vedere una serie di punti di vista diversi.
Le informazioni incluse in Punti di vista sono state fornite dagli stessi partiti politici, che hanno compilato nei giorni passati la sezione Temi presente sulle loro Pagine Facebook. Le categorie della sezione Temi sono state definite insieme a CENSIS, il principale centro di ricerche socio-demografiche italiano, e all’International Center on Democracy and Democratization della LUISS.
Come funziona:
·Punti di Vista comparirà nel News Feed di tutti gli italiani su Facebook, invitandoli a confrontare le posizioni dei principali partiti politici su diversi temi. L’ordine dei partiti è casuale e i contenuti provengono dai partiti politici stessi. Provengono infatti dalla sezione Temi presente sulla loro pagina Facebook, in cui i partiti possono inserire le loro posizioni su diversi argomenti.
·Punti di vista mostrerà le posizioni dei 10 partiti e movimenti politici che superano l’1% delle intenzioni di voto secondo i principali sondaggi politici elettorali. La sezione Temi è disponibile per tutti i partiti e candidati.
·Punti di Vista verrà mostrato, una volta ogni tre giorni, nel News Feed delle persone che utilizzano Facebook in Italia e che hanno impostato i loro dispositivi sulla lingua italiana
Oltre a Punti di Vista, a conferma del costante impegno di Facebook ad aiutare le persone ad avere accesso, sulla piattaforma, a informazioni attendibili, viene annunciata oggi anche la realizzazione, in partnership con ANSA, di una serie di interviste, via Facebook Live, con i leader dei principali partiti e movimenti politici. Le interviste in diretta, che si terranno a partire della prossima settimana nella sede di Facebook a Milano e che offriranno alle persone la possibilità di interagire, fare domande e commentare via Facebook, verranno moderate da giornalisti di ANSA e saranno visibili sia sulla pagina Facebook sia sul sito internet dell’agenzia di stampa, dove verrà reso disponibile anche il calendario degli appuntamenti.
Nelle prossime settimane, Facebook lancerà anche un’altra funzionalità, “Candidati”, che aiuterà le persone ad entrare in contatto con i candidati e i partiti della loro circoscrizione. Con questo strumento, gli elettori potranno conoscere i candidati e le coalizioni della loro circoscrizione ed avere informazioni dettagliate, ad esempio, sui temi rilevanti per ciascun candidato, sugli eventi previsti in campagna elettorale e istruzioni su come votare con il nuovo sistema elettorale.
Inoltre, il giorno delle elezioni, il 4 marzo, le persone vedranno comparire, in cima al loro News Feed, uno strumento che fornirà loro informazioni ufficiali su come e dove votare, oltre a dare la possibilità di far sapere ai propri amici su Facebook di aver votato. E la notte delle elezioni, dopo la chiusura dei seggi, i risultati degli scrutini saranno visibili su Facebook man mano che verranno aggiornati.
Giovanni Orsina, vicedirettore dell’International Center on Democracy and Democratization della Luiss:
La democrazia è in difficoltà ovunque. I social media non sono certo l’unica causa di questa crisi, che ha radici molteplici e profonde; però hanno contribuito anch’essi ad accelerare un processo di trasformazione storica sempre più arduo da governare. Gli strumenti che Facebook attiva in questa campagna elettorale possono aiutare a riportare un po’ d’ordine, mettendo in comunicazione elettori e candidati in una maniera più strutturata e garantita. Come sempre è accaduto con l’emergere di nuovi media, anche questi ci vorranno anni prima che impariamo a usarli bene. Le elezioni del 2018 potrebbero rappresentare, in Italia, l’inizio di questo processo di apprendimento.
Giorgio De Rita, Segretario Generale del Censis:
L’uso dei media digitali è entrato tra le abitudini della vita quotidiana della maggior parte della popolazione italiana. La facilità di accesso alle informazioni e la rapidità di connessione con gruppi nei quali si condividono idee sono diventati valori condivisi dagli adulti come dagli adolescenti e contribuiscono in misura determinante alla crescita del benessere individuale e collettivo. L’evoluzione nel consumo dei media e delle piattaforme digitali porta però con sé nuove domande di tutela a cui tutto il sistema sociale deve delle risposte. In questa direzione si muovono le nuove iniziative di Facebook per mettere a disposizione del nostro Paese strumenti innovativi di informazione pubblica e di costruzione consapevole del consenso. Iniziative alle quali il Censis guarda con interesse e per le quali ringrazia Facebook per aver chiesto la nostra valutazione ascoltando con attenzione il nostro punto di vista su come sta cambiando la società italiana.
La versione italiana dell’iniziativa globale #SheMeansBusiness si propone di formare, nel corso del 2018, 3.500 donne in Italia sull’utilizzo di Facebook e Instagram per far crescere il proprio business
Facebook lancia oggi in Italia, in collaborazione con Fondazione Mondo Digitale, #SheMeansBusiness, il programma globale che mira a supportare le donne che fanno o vorrebbero fare impresa.
#SheMeansBusiness si propone di aiutare le donne che fanno impresa a far crescere il proprio business e di ispirare tutte coloro che sognano di avviare un’attività imprenditoriale, fornendo loro gli strumenti, la formazione e gli esempi necessari per realizzare il loro obiettivo. Facebook e Instagram possono, infatti, aiutare concretamente le piccole aziende a crescere, fornendo a tutti i business accesso agli stessi strumenti affinché possano avere successo, indipendentemente dalla dimensione, le competenze, il settore industriale o la collocazione geografica.
In Italia, il progetto #SheMeansBusiness verrà realizzato in collaborazione con Fondazione Mondo Digitale, l’associazione no-profit che lavora per una società della conoscenza inclusiva coniugando innovazione, istruzione, inclusione e valori fondamentali.
Seguendo il modello train the trainer, Facebook formerà i coach di Fondazione Mondo Digitale, che a loro volta si occuperanno di formare 3.500 donne in tutta Italia nel corso del 2018. Per farlo, avranno a disposizione strumenti e moduli formativi specifici, lezioni online e pratiche su come utilizzare al meglio le piattaforme Facebook e Instagram per migliorare il proprio business, senza dimenticare lezioni di autostima per le donne che parteciperanno.
Con #SheMeansBusiness, Facebook dimostra, attraverso la formazione di donne che fanno o vogliono fare impresa, il proprio impegno ad aiutare la crescita economica del Paese. Le piccole e medie imprese rappresentano, infatti, la spina dorsale dell’economia italiana e tra queste, una su cinque, il 21,8%, è un’impresa femminile[1].
Inoltre, nonostante il ruolo delle donne in Italia sia ampiamente riconosciuto come fattore chiave per il progresso, il divario di genere nel mondo del lavoro resta ancora troppo alto rispetto alla media europea: in Italia è del 18,8% vs il 12,7% dell’EU. Da stima Censis, se l’Italia riuscisse a ridurre il divario di genere sul posto di lavoro del 25% entro il 2025 (target ILO), l’aumento delle donne attive (pari a oltre 300.000 nuove occupate) produrrebbe una crescita stimata del PIL italiano di circa il 2%, pari a 33,6 miliardi di euro[2].
“Quando le donne hanno la possibilità di migliorarsi, anche l’economia migliora – ha dichiarato Nicola Mendelsohn, VP EMEA di Facebook – per questo Facebook celebra le donne che hanno costruito e gestiscono imprese e si impegna a fornire risorse per aiutare coloro che un giorno potrebbero farlo. In Italia, ogni mese, 30 milioni di persone accedono a Facebook e più di 14 milioni visitano Instagram. Questa comunità fiorente offre l’opportunità per le PMI di raggiungere direttamente i propri clienti esistenti e trovarne di nuovi. Con #SheMeansBusiness, vogliamo aiutare le donne imprenditrici in Italia a cogliere questa opportunità spingendole e sostenendole nel raggiungimento dei loro sogni“.
“Secondo i dati elaborati dall’European Institute for Gender Equality l’Italia è uno dei paesi europei che sta facendo di più per colmare il divario di genere nel mondo del lavoro, ma manca ancora un approccio di sistema. Con l’alleanza con Facebook vogliamo rafforzare il ruolo strategico della Fondazione Mondo Digitale che sempre di più fa da collante tra istituzioni, grandi aziende ICT, scuola, università, privato sociale e comunità territoriali, senza abbandonare le ragazze che si trovano al di fuori dei circuiti formativi e lavorativi. Anche a loro vogliamo offrire la chance di diventare imprenditrici digitali” ha dichiarato Mirta Michilli, General Director Fondazione Mondo Digitale.
Oltre ad un programma di training in giro per l’Italia, Facebook metterà a disposizione delle donne che si iscriveranno a #SheMeansBusiness anche un sito, https://shemeansbusiness.fb.com/it dedicato, dove sarà possibile trovare le storie di successo di donne imprenditrici italiane, consultare i materiali di formazione ed entrare in contatto con altre donne che vogliono avviare un’attività.
Ecco alcune delle storie di successo che saranno presenti sul sito di #SheMeansBusiness, raccontate dalla viva voce delle fondatrici, che hanno saputo utilizzare strategicamente Facebook e Instagram per crescere:
Chiara Burberi, ideatrice diRedooc, la “palestra della matematica più grande d’Italia”, una piattaforma di didattica digitale dedicata alle materie STEM (scienze, tecnologia, ingegneria e matematica). Chiara e il team di Redooc hanno fatto del digitale uno strumento per avvicinarsi al mondo dei ragazzi e con la loro presenza su Facebook e Instagram riescono a dialogare con genitori, professori e studenti.
Betta Maggio, fondatrice di U-Earth, la prima azienda biotech al mondo ad occuparsi di purificazione dell’aria in ambito professionale, nei social media ha trovato il fulcro della sua rivoluzione culturale, sensibilizzando l’opinione pubblica e dialogando con le persone attraverso Facebook. Mentre Instagram le ha permesso di invitare le persone a partecipare ai loro eventi e incoraggiarle ad entrare nelle Pure Air Zone.
Infine Enrica Arena e Adriana Santanocito, convinte paladine dell’innovazione costruita sulla sostenibilità e sulla responsabilità sociale, due giovani imprenditrici siciliane fondatrici della start up Orange Fiber, l’unica azienda al mondo in grado di creare tessuti di alta qualità utilizzando i sottoprodotti dell’industria di trasformazione degli agrumi.
I training di #SheMeansBusiness, realizzati dai trainer di Fondazione Mondo Digitale, toccheranno tutta la penisola italiana nel corso dell’anno. Le prime diciassette città, tra dicembre 2017 e febbraio 2018, saranno Torino, Brescia, Busto Arsizio, Vicenza, Padova, Parma, Imperia, Arezzo, Pesaro, Chieti, Roma, Napoli, Cosenza, Matera, Termoli, Bari e Catania.
Le donne interessate a partecipare possono già iscriversi alle sessioni di training di Fondazione Mondo Digitale tramite questo link.
WORKPLACE BY FACEBOOK ARRIVA IN ITALIA: GRANAROLO È TRA LE PRIME GRANDI AZIENDE ITALIANE
AD ADOTTARE LA PIATTAFORMA E RENDERE TUTTI I DIPENDENTI DIGITALI
L’intelligenza diventa veramente collettiva: chiunque in azienda può fare sentire la sua voce e creare valore.
Granarolo S.p.A., il maggiore operatore agroindustriale del Paese a capitale Italiano, introduce Workplace by Facebook, la piattaforma di comunicazione studiata per il mondo del lavoro e già utilizzata, nel mondo, da oltre 14.000 aziende.
Workplace by Facebook è uno strumento facile da adottare perché offre molte funzionalità simili a Facebook – News Feed, Gruppi e Chat – ma di taglio “enterprise”, che consentono, anche al personale non dotato di utenza aziendale, di accedere in tempo reale a tutte le informazioni condivise (notizie aziendali, procedure, ma anche video live streaming). Ciò permette di creare una vera e propria community aziendale, con un maggior senso di appartenenza e in grado di seguire progetti, anche trasversali, in modo più efficiente e produttivo rispetto, ad esempio, all’utilizzo di strumenti di comunicazioni tradizionali. L’accesso è possibile, in massima sicurezza, sia da pc sia in mobilità, grazie ad un’app dedicata.
“Abbiamo introdotto Workplace by Facebook a maggio per comunicare in maniera più efficace con le nostre risorse in Italia dove è concentrata la nostra produzione (17 sono gli stabilimenti) e nel resto del mondo dove abbiamo molti distributori, società controllate che a tutti gli effetti sono parte del nostro Gruppo. Il nuovo strumento, profondamente innovativo, promuove un’efficace collaborazione e un forte senso di appartenenza aziendale, sia delle risorse in produzione, sia delle risorse che operano all’estero, rendendo la comunicazione interna digitale, semplice, pervasiva e bidirezionale”, ha commentato il Presidente Gianpiero Calzolari.
“Attraverso Workplace, Granarolo ha voluto garantire un accesso ‘democratico’ alle risorse rendendo digitale e social l’intera forza lavoro dell’azienda. – ha evidenziato Massimo Cappato CEO Revevol Italia – Cruciale è stato il forte commitment da parte del Board di Granarolo che ha creduto in quest’evoluzione e ha voluto realizzarla partendo da una logica di consenso interno, coinvolgendo ben 200 Champion Granarolo nella fase di awareness: un percorso veloce ma strutturato per garantire il rapido successo del progetto”.
“Grazie al supporto di un partner come Revevol, Granarolo ha introdotto la piattaforma in meno di tre settimane e in pochi giorni dalla partenza ha visto un tasso adozione superiore al 50%, con l’obiettivo di estendere l’utilizzo della piattaforma a tutti i 2.800 dipendenti del Gruppo. Workplace by Facebook consente di sviluppare una comunicazione interna a due vie, dando a tutti i dipendenti la possibilità di fare sentire la propria voce e creando connessioni reali tra le persone, non organigrammi. Si tratta di uno strumento innovativo particolarmente indicato a realtà con un’estesa distribuzione territoriale nazionale e internazionale, che rivoluzionerà il modo di collaborare permettendo di lavorare in modo ancora più efficiente” ha aggiunto Luca Colombo, Country Manager di Facebook Italia.
Gruppo Granarolo
Il Gruppo Granarolo, uno dei principali player dell’agroalimentare italiano, comprende due realtà diverse e sinergiche: una cooperativa di produttori di latte – Granlatte – che opera nel settore agricolo e raccoglie la materia prima – e una società per azioni – Granarolo S.p.A. – che trasforma e commercializza il prodotto finito e conta 16 siti produttivi dislocati sul territorio nazionale, 2 siti produttivi in Francia, 3 in Brasile e 1 in Nuova Zelanda.
Il Gruppo Granarolo rappresenta la più importante filiera italiana del latte direttamente partecipata da produttori associati in forma cooperativa. Riunisce infatti circa 1.000 allevatori produttori di latte, un’organizzazione di raccolta della materia prima alla stalla con 70 mezzi, 1.200 automezzi per la distribuzione, che movimentano 850 mila tonnellate/anno e servono quotidianamente circa 50 mila punti vendita presso i quali 16 milioni di famiglie italiane acquistano prodotti Granarolo.
La missione del Gruppo all’estero è di esportare la tradizione di prodotti Made in Italy, anche uscendo dal perimetro dairy. Il Gruppo ha infatti diversificato il proprio portafoglio negli ultimi anni.
Nei propri laboratori il Gruppo effettua quotidianamente analisi sull’intera filiera produttiva, dalla materia prima al prodotto finito, per garantire al consumatore prodotti di qualità e con elevati standard di sicurezza.
Il Gruppo inoltre si avvale di controlli qualità esterni svolti da enti di certificazione internazionale qualificati e garantiti dall’International Food Standard (IFS), dal British Retail Consortium (BRC) e dall’EU Organic Food Certification (CCPB). Dal 2002, il processo produttivo è certificato dal sistema di gestione qualità ISO 9001.
Il Gruppo Granarolo conta ca. 2.800 dipendenti al 31/12/2016. Il 77,48% del Gruppo è controllato da Granlatte, il 19,78% da Intesa Sanpaolo, il restante 2,74% da Cooperlat.
Nel 2016 il Gruppo ha realizzato un fatturato pari a ca. 1,2 miliardi di Euro.
Revevol
Revevol è una multinazionale francese pioniera nell’integrazione di soluzioni “public cloud”. Nata nel 2007, l’azienda ha già accompagnato in tutto il mondo oltre 900.000 utenti di centinaia di organizzazioni nel percorso d’adozione delle nuove tecnologie collaborative. Importante il numero di progetti globali realizzati grazie a una metodologia collaudata e a un’unica rete mondiale di formatori certificati.
In occasione del lancio di Workplace, avvenuto nel 2016, Revevol è stata scelta da Facebook quale primo Workplace Service Partner in Italia, per supportare l’adozione e l’integrazione di Workplace all’interno delle aziende. http://revevol.eu/
Ieri durante il primo Facebook Communities Summit che a Chicago ha visto la partecipazione di centinaia di amministratori di Gruppi e Facebook ha annunciato nuove funzionalità per supportare le loro comunità su Facebook.
Mark ha aperto l’incontro soffermandosi sul ruolo che hanno i Gruppi nella comunità di Facebook e ringraziando gli amministratori che li guidano. Mark ha anche annunciato una nuova mission per Facebook, che guiderà il nostro lavoro nel prossimo decennio: Dare alle persone il potere di creare comunità e rendere il mondo più unito.
Una parte importante nella realizzazione della nostra nuova mission è dare supporto agli amministratori dei Gruppi, che sono veri leader delle comunità su Facebook. Stiamo quindi aggiungendo diverse nuove funzionalità per aiutarli a crescere e gestire i propri gruppi:
·Insight per i Gruppi: gli amministratori dei Gruppi ci hanno spesso fatto notare che una migliore comprensione di ciò che sta succedendo nei loro gruppi potrebbe aiutarli a prendere decisioni su come sostenere meglio i loro membri. Ora, con gli insight per i Gruppi, potranno accedere a metriche in tempo reale relative a crescita, engagement e iscrizioni – come ad esempio il numero di post e i momenti in cui i membri sono più coinvolti.
·Filtro per le richieste di iscrizione: gli amministratori ci hanno inoltre segnalato che l’ammissione di nuovi membri al gruppo è una delle cose che richiede loro più tempo. Abbiamo quindi progettato una nuova funzionalità che consente loro di ordinare e filtrare le richieste di iscrizione in base a categorie generiche, come il sesso e la posizione geografica, e quindi accettare o rifiutare tutto in una volta.
·Rimozione di membri: per aiutare a mantenere le proprie comunità sicure dai cosiddetti “bad actors”, gli amministratori del Gruppo possono ora rimuovere, con un solo passaggio, una persona e il contenuto che questa ha creato all’interno del gruppo, inclusi i post, i commenti e altre persone che ha aggiunto al gruppo.
·Post programmati: gli amministratori dei Gruppi ed i moderatori possono creare e pianificare comodamente i post in un determinato giorno e ora.
·Collegamento tra i Gruppi: stiamo iniziando a testare per collegare i Gruppi, che permette agli amministratori di un Gruppo di suggerire ai propri membri gruppi simili o correlati al proprio. Questo è solo uno dei modi con cui vogliamo aiutare ad avvicinare comunità e sotto-comunità.
Più di 1 miliardo di persone in tutto il mondo utilizza i Gruppi e più di 100 milioni di persone sono membri di “gruppi significativi”. Questi sono gruppi che diventano rapidamente la parte più importante dell’esperienza degli utenti su Facebook. Oggi abbiamo un obiettivo: aiutare 1 miliardo di persone a partecipare a comunità rilevanti come queste.
A Chicago, abbiamo celebrato gruppi costruiti intorno a quartieri, passioni condivise e esperienze di vita. Ad esempio, alcuni dei gruppi e degli amministratori che hanno partecipato includono:
·Terri Hendricks ha fondato Lady Bikers of California, per far sì che le donne che guidano motociclette possano entrare in contatto tra loro, incontrarsi nella vita reale attraverso gite di gruppo e offrirsi reciprocamente supporto sia su argomenti relativi alla moto sia su questioni personali. Terri afferma che quando ha iniziato ad andare in moto era raro vedere altre donne condividere la stessa passione e invece ora nel gruppo non c’è “niente che queste donne non farebbero l’una per l’altra”.
·Matthew Mendoza, un ex tossicodipendente, ha aperto il Gruppo di Supporto Affected by Addiction. Il gruppo è uno spazio sicuro per le persone che si stanno disintossicando da droga e alcol, così come per i loro amici e familiari, per offrire e avere supporto, oltre che condividere esperienze.
·Kenneth Goodwin, ministro della Bethel Church di Decatur, GA, e amministratore di un Gruppo, utilizza il gruppo Bethel Original Free Will Baptist Church su Facebook per pubblicare annunci relativi alla comunità locale su tutto ciò che accade a Bethel. Gli amministratori condividono spesso informazioni su eventi, ora e luogo di incontri dei sacerdoti e trasmettono live i sermoni cosicché le persone che non possono partecipare alla messa possano seguire direttamente dalle loro abitazioni.
Siamo ispirati a queste storie e dalle centinaia di altre storie che abbiamo sentito dalle persone che hanno partecipato all’evento di oggi. Abbiamo in programma altri eventi per riunire gli amministratori dei Gruppi al di fuori degli Stati Uniti e non vediamo l’ora di condividere più dettagli a breve.
Sono passati solo otto anni da quando nel febbraio 2009 abbiamo iniziato a scrivere le prime righe di codice di quella che un giorno sarebbe diventata l’applicazione di WhatsApp. L’idea originale su cui si basava il progetto era quella di creare un’applicazione che ti permettesse di far sapere ai tuoi amici e ai tuoi contatti quello che stavi facendo. Tutto ciò, mesi prima che aggiungessimo le funzionalità di messaggistica. La prima versione della nostra applicazione era così:
Anche in seguito, quando abbiamo aggiunto la messaggistica nell’estate 2009, abbiamo mantenuto questa semplice funzione di uno stato “di solo testo”. Anno dopo anno, quando Brian ed io passavamo in rassegna i progetti su cui lavorare, ci siamo sempre detti che avremmo dovuto migliorare e sviluppare ulteriormente la funzione originale dello stato “di solo testo”.
Siamo entusiasti di annunciare che, in concomitanza con l’ottavo compleanno di WhatsApp il 24 febbraio, abbiamo reinventato la funzione dello stato. Da oggi infatti, inizieremo a distribuire un aggiornamento dello stato che ti permetterà di condividere immagini e video con i tuoi amici e contatti su WhatsApp in modo semplice e sicuro. Naturalmente, anche i tuoi aggiornamenti allo stato saranno protetti dalla crittografia end-to-end.
Proprio come otto anni fa, quando abbiamo iniziato WhatsApp, questa versione nuova e migliorata dello stato ti permetterà di tenere aggiornati i tuoi amici su WhatsApp in modo facile e divertente. Tutti noi di WhatsApp ci auguriamo che ti piaccia!
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