Imprese e Sostenibilità: Verso un Futuro più Verde

Negli ultimi anni, la tutela dell’ambiente e lo sviluppo sostenibile sono diventati temi centrali per le aziende di tutto il mondo. Non si tratta più solo di una questione etica, ma di una necessità impellente per garantire la propria competitività sul lungo termine.

Perché la Sostenibilità è Importante per le Imprese?

Le ragioni che spingono le aziende ad abbracciare la sostenibilità sono molteplici:

  • Pressione da parte dei consumatori: I consumatori, sempre più attenti all’impatto ambientale dei prodotti che acquistano, premiano le aziende che si comportano in modo responsabile. Secondo un’indagine di Cone Communications: [URL non valido rimosso], il 73% dei consumatori è disposto a pagare di più per prodotti sostenibili.
  • Riduzione dei costi: Adottare pratiche sostenibili può aiutare le aziende a ridurre i costi energetici e idrici, oltre a diminuire la produzione di rifiuti.
  • Miglioramento dell’immagine aziendale: Un impegno concreto per la sostenibilità può migliorare l’immagine di un’azienda e la sua reputazione tra i clienti, i dipendenti e gli investitori.
  • Attrazione e fidelizzazione dei talenti: I migliori talenti di oggi sono spesso attratti dalle aziende che si impegnano per un futuro più sostenibile.
  • Conformità alle normative: Le normative che regolano la tutela dell’ambiente e la gestione delle risorse naturali stanno diventando sempre più stringenti. Le aziende che non si adeguano rischiano sanzioni e penalizzazioni.

Casi Virtuosi di Imprese Sostenibili

Sono numerose le aziende che si stanno distinguendo per il loro impegno concreto nella sostenibilità. Ecco alcuni esempi di grandi e piccole aziende:

  • Enel: L’azienda italiana ha annunciato il suo piano per diventare completamente carbon neutral entro il 2040. Enel sta investendo in energie rinnovabili, efficienza energetica e mobilità elettrica.
  • Gucci: Il marchio del lusso italiano ha adottato una serie di misure per ridurre il suo impatto ambientale, tra cui l’utilizzo di materiali riciclati e l’adozione di processi produttivi più sostenibili.
  • Patagonia: L’azienda americana di abbigliamento outdoor è da sempre impegnata nella tutela dell’ambiente. Patagonia utilizza materiali riciclati e cotone biologico, e dona l’1% del suo fatturato a organizzazioni ambientaliste.
  • IKEA: Il colosso svedese dell’arredamento propone una vasta gamma di prodotti realizzati con materiali sostenibili e provenienti da foreste gestite in modo responsabile.
  • Contra Group – Tra gli obiettivi della società c’è la volontà di ampliare i progetti di responsabilità sociale d’impresa operando in modo responsabile e sostenibile, promuovendo pratiche etiche, attraverso azioni concrete a supporto dei territori e delle comunità. Ed è proprio in quest’ottica che il gruppo Contra, in collaborazione con zeroCO2, ha deciso di fare la sua parte puntando su un progetto che vede al centro la riforestazione in Guatemala.
  • Tesilab – Il progetto nasce da 45 anni di stampa digitale sul territorio e da molti anni al servizio di studenti e docenti universitari, da tutta Italia e dall’estero.

L’attenzione delle aziende per l’ambiente e la sostenibilità è in crescita costante. Le imprese che sapranno cogliere questa opportunità saranno quelle che avranno maggiori possibilità di successo nel futuro. La svolta verso un modello di business più sostenibile non solo è un dovere verso le generazioni future, ma rappresenta anche un’importante opportunità di crescita e innovazione per le aziende.

Gran finale del chatBOTday Tour, a maggio le tappe di Torino e Milano

Dopo il grande successo della prima edizione e le tappe già concluse di Napoli e Roma il CHATBOTDAY TOUR, grazie alla partnership con il Talent Garden arriverà a   Torino il 18 Maggio  presso il TAG di Via Allioni per concludersi a Milano il 19 Maggio presso il TAG di Via Merano.

Il chatBOTday, organizzato da hackBiz  è un’esperienza di un giorno per imparare cosa sono i chatbots, quali piattaforme usare per svilupparli e come usare i framework di intelligenza artificiale.

I BOTs sono, assistenti digitali che erogano un servizio simulando l’interazione con un altro essere umano. Se vuoi sapere altro chatta con il nostro BOT…..http://bit.ly/fbmebot

BOT ENTERPRISE

Come si sviluppa un Bot per un’azienda enterprise? Quali variabili considerare? Quali tecnologie utilizzare? Come calcolare il ROI? Sono solo alcune delle domande a cui proverà a rispondere, durante gli eventi, Simone Di Somma – Managing Director di  INNAAS, main sponsor del chatBOTday tour  e società che ha realizzato  Il BOT di SKY.

 “L’obiettivo di INNAAS è quello di diventare l’azienda italiana di riferimento nell’ambito dell’intelligenza artificiale (AI). Crediamo fortemente che i chatbot siano il canale ideale per permettere alle aziende di sperimentare in modo veloce i benefici dell’AI” – “Questo è il motivo che ci ha spinto come azienda nel supportare la splendida iniziativa di evangelizzazione della tematica organizzata da Hackbiz

Developing a bot with Chatfuel  – Come creare un chatbot senza scrivere una linea di codice o quasi…:)

Chatfuel è indicato per tutte le situazioni in cui è necessario distribuire contenuti. È il caso ad esempio di un blog che vuole far conoscere i suoi articoli, di un’azienda che vuole rispondere alle domande dei clienti, di un ristorante che vuole fornire i dettagli sulla disponibilità dei tavoli.


Antonio Savarese
, racconterà come ha realizzato il bot di Food Makers con cui è possibile cercare articoli sul food, ricette e ristoranti secondo la propria posizione.

CASE HISTORY

Durante gli eventi, saranno presentati alcune case history, che dimostrano che il futuro è più vicino di quello che si pensi e che per le aziende di ogni settore è possibile creare valore utilizzando i chatbot.

Milano

Elen il Bot di Enel 

Lorenzo Cagnato , Head of Technology di imille presenterà il lavoro svolto per realizzare il chatbot di Enel.

Enel è la prima utility, ed una della prime aziende nel mondo, a lanciare un chat bot dedicato alla comunicazione corporate su piattaforma Facebook Messenger. Il suo nome è Elen.

La funzione del chat bot è quella di semplificare e digitalizzare la relazione quotidiana con i principali stakeholder (clienti, azionisti, dipendenti, media, ecc). Basta fornire al chat bot poche keyword per avere in cambio i contenuti più rilevanti (notizie) che raccontano l’impegno di Enel nel mondo.

Grazie alla possibilità di attivare notifiche push è possibile restare informati su comunicati stampa, notizie e storie appena queste vengono pubblicate. Elen parla tre lingue (italiano, inglese e spagnolo) ed è in grado di rispondere alle domande legate all’organizzazione, come per esempio ‘Chi è il ceo di Enel?’ e alle sue attività, ‘Cosa fa Enel a Larderello?’, avvicinando l’azienda ai suoi stakeholder.

Torino

How to design a structure of a chatbot conversational – Puria Nafisi – Partner Axant

Creating chatbots is the latest trending topic of 2017. There are many tools to help to easily create them. But is there any tools that helps you to design them? Taking care of the micro-copy, the conversation flow, interaction types, media usage and more… that are the most challenging part of the conversational design. In these speech will go through the key aspects of the design of chatbot’s conversation structures.

StarChat

StarChat è un framework  opensource per lo sviluppo di chatbot prodotto dell’azienda GetJenny per lo sviluppo di chat bot engine. Descrizione del prodotto software e del funzionamento, principali meccanismi di NLP offerti.

 

Insieme impareremo a creare il nostro primo chatbot utilizzando la piattaforma facebook messenger. Un solo giorno per essere on-line e dire Hello, bot!

Ticket disponibili:

Torino  – Milano

 

ENEL LANCIA A TEL AVIV UN HUB PER L’INNOVAZIONE IN ISRAELE

  • Attraverso il suo hub in Israele, Enel selezionerà, ogni anno, fino a 20 start-up locali ad alto potenziale, che potranno beneficiare di un programma di supporto dedicato
  • Enel è la prima azienda italiana a lanciare un polo per l’innovazione di queste dimensioni in Israele
  • In Israele il Gruppo adotterà un approccio di open innovation che promuoverà la collaborazione tra operatori pubblici, società private e fondi
  • Enel intende essere partner industriale delle migliori start-up e fare da ponte tra Israele e il resto del mondo

Enel ha lanciato il suo hub per l’innovazione in Israele a Tel Aviv, alla presenza dell’amministratore delegato del Gruppo Francesco Starace, dell’ambasciatore italiano in Israele Francesco Talò, del managing partner del fondo Genesis Partners Jonathan Saacks, di Saul Singer, co autore del libro Startup Nations  e di Anya Eldan, responsabile Early Stage and Incubator Programs del Ministero dell’Economia Israeliano. L’evento di inaugurazione si è tenuto nella sede di SOSA.

Enel è la prima azienda italiana a creare un polo per l’ innovazione di queste dimensioni in Israele.

Enel ha scelto di collaborare con SOSA & The Junction, una delle community per l’innovazione di maggior successo in Israele, con l’obiettivo di creare uno sportello unico in grado di offrire soluzioni alle start-up israeliane disposte a sviluppare e realizzare prodotti e servizi all’avanguardia con ricadute economiche e sociali.
Enel Innovation Hub si propone di fare scouting ogni anno per individuare fino a 20 start-up israeliane ad alto potenziale offrendo loro un programma di supporto dedicato.

“Ci troviamo in un contesto molto interessante nel settore energetico – ha dichiarato l’Amministratore delegato di Enel, Francesco Starace – Società come Enel, che fanno dell’innovazione tecnologica un pilastro della propria strategia industriale, hanno di fronte grandi opportunità. Il nostro Innovation Hub di Tel Aviv rappresenta una tappa importante in questo nuovo contesto. Adottiamo la filosofia dell’innovazione aperta collaborando con le migliori start-up in tutto il mondo e mettendo a disposizione la nostra expertise tecnologico-ingegneristica per favorire nuovi usi dell’energia, nuovi modi di gestirla e renderla accessibile a sempre più persone. Israele è uno dei paesi più innovativi al mondo che ogni anno vede la nascita di centinaia di start-up. Sono certo che la nostra presenza in questo paese ci permetterà una accelerazione nella innovazione in campo energetico”.

“Siamo orgogliosi dell’eccezionale opportunità di collaborazione che ci è stata offerta da un leader di mercato quale Enel. Nell’ambito del programma, SOSA & The Junction analizzeranno il settore tech israeliano in base alla strategia e ai criteri definiti da Enel, facendo incontrare l’azienda con le tecnologie più promettenti e rivoluzionarie”, ha detto Jonathan Saacks, managing partner del fondo Genesis Partners e co-fondatore di SOSA.

In Israele il Gruppo adotterà il modello operativo che ha testato in altre aree per esempio l’America Latina, un modello che sta già dando risultati e che ha permesso a Enel di identificare 30 startup i cui progetti strategici sono attualmente in esecuzione.

Più nel dettaglio le start-up saranno selezionate da un comitato consultivo composto da rappresentanti senior di Enel che ne valuteranno la conformità strategica agli obiettivi del Gruppo e il potenziale business. Ogni start-up che lavorerà nel perimetro Enel avrà a fianco una figura di collegamento interno che faciliterà l’interazione con le global business lines e le unità di mercato del Gruppo.
Inoltre le start-up selezionate potranno beneficiare di una serie di risorse come: tutoraggi forniti da senior di Enel e SOSA & The Junction, un ambiente ad alta tecnologia e confortevole dove lavorare, banchi di prova per migliorare le loro soluzioni, possibilità di eseguire progetti pilota nei paesi in cui Enel è presente e accesso ai canali di vendita del Gruppo che raggiungono ogni giorno milioni di clienti.

Le start-up che lavoreranno con Enel avranno la possibilità di ricevere ulteriori finanziamenti da parte del ministero dell’Economia israeliano che, secondo un accordo in essere con Enel, fornirà assistenza per un importo pari al sostegno messo a disposizione da Enel.

Il Gruppo vuole essere un player attivo dell’ecosistema israeliano collaborando con le università, i fondi di capitale di rischio, le istituzioni e le altre aziende, al fine di arricchire la rete d’innovazione di Israele e di collegarla agli altri ecosistemi in cui Enel è parte.

Enel
Enel è una multinazionale dell’energia e uno dei principali operatori integrati globali nei settori dell’elettricità e del gas. Il Gruppo opera in più di 30 Paesi su 4 continenti, produce energia attraverso una capacità installata netta di oltre 87 GW e distribuisce elettricità e gas su una rete di circa 1,9 milioni di chilometri. Con oltre 61 milioni di utenze nel mondo, Enel registra la più ampia base di clienti rispetto ai suoi competitors europei ed è la maggiore utility integrata d’Europa in termini di capitalizzazione e tra le principali in termini di capacità installata e reported EBITDA.

SOSA
SOSA è una piattaforma volta a creare valore per gli innovatori a livello globale. Creata da pionieri della comunità israeliana dell’innovazione, SOSA è uno sportello unico per i servizi di innovazione. Raggiunge oltre 2.500 start-up da diversi settori e in diverse fasi di sviluppo, 350 aziende multinazionali e del settore tech e oltre 20 fondi di venture capital locali e globali.
SOSA riunisce imprenditori e aziende globali, investitori e start-up, così come altri professionisti del settore tech, creando forti collegamenti tra partner strategici, start-up e investitori.

The Junction
Fondata nel 2011 da Genesis Partners, The Junction è la piattaforma leader in Israele per start-up in fase iniziale di sviluppo, che ha l’obiettivo di accelerarle e farle crescere sia a livello di prodotto che di azienda.
Le start-up accolte nella piattaforma entrano a far parte di un nuovo ecosistema in cui ricevono servizi di mentorship da Genesis Partners oltre che da un selezionato gruppo di tutor e partner aziendali di alto profilo. Fra i partner, HP SAP, MunichRE e ora, Enel.

Libro da leggerePartire leggeri. Il metodo Lean Startup: innovazione senza sprechi per nuovi business di successo

INTERMONTE, ENEL, CONSILIA E ASCOMFIDI LANCIANO IL BANDO “CALL FOR DISRUPTION IN ENERGY”

Due startup avranno la possibilità di accedere a un programma di sviluppo con accesso agevolato all’equity crowdfunding

Intermonte, Consilia e Ascomfidi ed Enel hanno lanciato la “Call for Disruption in Energy” il bando per la promozione di progetti innovativi nel settore dell’energia e della green economy. L’obiettivo è di selezionare due progetti, presentati da start-up innovative, che verranno accompagnate nella strutturazione di una campagna di equity crowdfunding e in un percorso di accelerazione per supportare il loro business.

Le startup hanno tempo fino al 30 settembre 2016 per presentare al sito http://equitystartup.it/section/competition le domande con la descrizione dei progetti che intendono sviluppare; i due migliori saranno scelti da una giuria composta da esperti indipendenti nominati dai partner dell’iniziativa. Le due aziende vincitrici intraprenderanno un percorso di crescita attraverso un programma di business mentoring da parte di Enel, i servizi di Investor relation e di content providing offerti da Intermonte, attraverso Websim, e advisory legali e gestionali offerti da Consilia. Inoltre, potranno usufruire delle commissioni di collocamento da parte di Intermonte Sim e di Ascomfidi e condizioni molto vantaggiose rispetto a quelle di mercato e senza setup fee e senza minimi garantiti.

La piattaforma di equity crowdfunding rimarrà a disposizione delle aziende anche dopo la call per consentire alle startup di raccogliere il capitale necessario alla loro crescita.

«Grazie ai recenti cambi di normativa e all’aggiornamento del regolamento Consob – commenta Fabrizio Barini head of business development di Intermonte SIM – si sono create le condizioni per un’accelerazione della crescita dell’equity crowdfunding in Italia. Rispetto ai 6 milioni di euro attuali la raccolta potrebbe decuplicare avvicinandoci ai livelli già raggiunti oggi da altri Paesi europei. È quindi il momento giusto per lanciare iniziative che favoriscano diffusione della conoscenza di questo tipo di strumenti di finanziamento – continua Barini – soprattutto verso le imprese nel campo della green economy che in Italia sono tra le poche a non avere risentito della crisi economica»

“Siamo molto soddisfatti di unire le forze con dei partner come Intermonte, Consilia e Ascomfidi per dare un impulso decisivo alla crescita, alla progettazione e sviluppo di idee innovative nell’ambito dell’energia e della green economy – afferma Ernesto Ciorra, responsabile Innovazione e Sostenibilità di Enel. “Con questo accordo riusciamo anche a eliminare una delle principali difficoltà per le startup legate ai costi e alle pratiche notarili per le modifiche statutarie e per le delibere straordinarie di aumento di capitale sociale di cui Enel si farà carico. Siamo sempre alla ricerca di imprenditori impegnati a determinare cambiamenti rilevanti nello sviluppo tecnologico del nostro settore, migliorando anche la qualità della vita delle persone e la nostra società”.

“È la prima volta che parte un’iniziativa che coniuga il crowdfunding e l’energia – ha affermato Alessandro M. Lerro, Presidente dell’Associazione Italiana Equity Crowdfunding – e ritengo che sia una eccellente opportunità, soprattutto per gli investitori retail. Nel settore energetico l’obiettivo potrebbe non essere il classico capital gain, la exit milionaria cui mirano in genere le start-up, ma invece la creazione di un solido business con importanti margini di profitto, in un settore più stabile di tanti altri. Inoltre – aggiunge Lerro – l’Italia ha sempre espresso eccellenze nel settore energetico e quindi l’obiettivo di questa Call è di farle emergere ed accelerarle”.

“Partecipiamo con vivo interesse a questa iniziativa – ha dichiarato Carlo Nebiolo, Presidente di AscomFidi Nord-Ovest – in quanto si sviluppa nell’ambito di due settori che ci stanno particolarmente a cuore e che ci vedono impegnati ormai da alcuni anni. Parlo del sostegno alle start-up e agli investimenti nel settore della produzione di energia da fonti rinnovabili”. Equitystatup è l’unica piattaforma operante sul mercato italiano ad essere gestita da un ente sottoposto alla vigilanza della Banca d’Italia oltre che della Consob ed integra l’attività tipica delle piattaforme di equity crowdfunding con un’ampia offerta di servizi finanziari, legali e amministrativi a supporto dell’attività d’impresa.

ENEL LANCIA UN PROGRAMMA PER START-UP IN ISRAELE

Enel ha annunciato il lancio di un programma di supporto tecnologico per start-up in Israele, un Paese con una tale concentrazione di aziende ‘tech’ innovative da poter vantare una sua versione di Silicon Valley, detta Silicon Wadi. Nell’ambito del programma, Enel lancerà una società di supporto a start-up che farà da ‘incubatore di business’ e sarà operativa a Tel Aviv, da maggio. Ogni anno saranno scelte fino a otto start-up, tra le aziende chiave locali, che potranno beneficiare di un programma di sostegno su misura, in collaborazione con Enel.

Uno degli obiettivi del programma – al di là dello sviluppo di singole start-up – è quello di stabilire una presenza di Enel nell’ecosistema israeliano dell’innovazione, tra i più sviluppati al mondo, facendo leva sulla rete dei fondi di venture capital e sulle università, in collaborazione con l’Ufficio del “Chief Scientist” presso il Ministero dell’Economia di Israele. La società di supporto selezionerà le start-up attraverso gare pubbliche sulla base della più ampia lista delle priorità tecnologiche di Enel. Una volta selezionate, le start-up avranno a disposizione una serie di ingegneri ed esperti tecnologici di Enel, che le aiuteranno nello sviluppo sia del business sia della tecnologia tramite test in strutture aziendali, facendo leva sull’esperienza commerciale e tecnologica del Gruppo. Il programma di sostegno avrà una durata di almeno sei mesi per ogni progetto. ll nuovo programma israeliano è solo la più recente delle iniziative di Enel a sostegno delle start-up, nell’ambito del suo nuovo approccio all’innovazione tecnologica.

Il progetto replica il modello già avviato con il programma di accelerazione “Energy Start“, in America Latina, e con quello ” INCENSe “, promosso dalla Commissione Europea, per sostenere le start-up in Europa e Israele. Il programma israeliano, presentato oggi, segue l’annuncio del gennaio scorso relativo alle 28 start-up europee e israeliane che riceveranno fino a 150.000 euro di finanziamento a seguito del secondo bando di “INCENSe” che, nelle sue due ‘open call’, ha selezionato 42 aziende per ricevere i finanziamenti.

Enel sostiene la crescita delle start-up, migliorando e testando le loro soluzioni, e offrendo loro l’accesso al suo ecosistema, nell’ambito del quale possono trarre beneficio dalle competenze aziendali, dalle strutture del Gruppo e dalla base di 61 milioni di clienti in oltre 30 paesi del mondo. Attualmente, Enel sta assistendo circa 50 start-up.

Enel ha adottato un nuovo approccio all’innovazione tecnologica per supportare il suo posizionamento strategico a lungo termine come azienda sostenibile e concentrata sullo sviluppo del progresso in tutti i campi della generazione, distribuzione e gestione dell’energia. Il Gruppo identifica e coinvolge le start-up che abbiano le potenzialità di precorrere le tendenze e sviluppare nuovi prodotti e servizi. Enel ha costruito un ecosistema di fondi di venture capital, università, acceleratori, altre aziende e istituzioni, in cui le start-up trovano tutto ciò che serve per crescere e diventare storie di successo, con il fine di integrare i loro avanzamenti tecnologici nelle attività commerciali e industriali di Enel.

Guardate la videointervista che feci a maggio 2015 a Ernesto Ciorra, Direttore Funzione Innovazione e Sostenibilità del Gruppo Enel

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