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Storytelling, Innovation, Technology
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Patrimonio Culturale e Nuove Tecnologie:
nel Lazio arriva il
Distretto Tecnologico per i Beni e le Attività Culturali
23,3 milioni di euro per l’innovazione tecnologica dei beni e attività culturali nella Regione Lazio
165 musei tra statali, civici e provinciali, 17 tra università, istituti centrali e organismi di ricerca, 30.000 imprese legate alla filiera della cultura e del turismo: questi sono i numeri dell’inestimabile patrimonio culturale del Lazio, che dal 21 marzo 2018 sarà al centro dell’innovazione tecnologica grazie al Distretto Tecnologico per i Beni e le Attività Culturali (DTC).
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Pubblicato sul BUR della Regione Lazio, il DTC – Distretto Tecnologico per le nuove tecnologie applicate ai Beni e alle Attività Culturali nasce con l’obiettivo di costruire una rete strutturata di rapporti e di collaborazioni tra la ricerca pubblica e quella privata, collegandole al sistema delle imprese.
Il patrimonio culturale del Lazio rappresenta infatti un settore strategico, da tutelare e sviluppare anche in funzione delle opportunità che offre ma che potrebbe ulteriormente svilupparsi grazie a un nuovo sistema che coinvolga tutte le sue componenti. Il nuovo Avviso pubblico – finalizzato alla valorizzazione e fruizione in modalità innovativa del patrimonio culturale della regione – mette a disposizione una dotazione di 3,2 per la progettazione e 20 milioni di euro per la realizzazione: un totale di 23,2 milioni di euro per interventi tecnologici destinati a rendere fruibili luoghi, percorsi e itinerari reali e virtuali fornendo, al contempo, opportunità di lavoro ai giovani professionisti, possibilità di sviluppo alle imprese del territorio e creazione di nuove destinazioni turistiche.
I titolari dei beni culturali del Lazio (Istituti e Luoghi della Cultura come definiti dagli artt. 101 e ss del Codice dei Beni Culturali), che siano proprietari, gestori o futuri gestori pubblici/privati, potranno presentare proposte di valorizzazione attraverso l’applicazione e lo sviluppo di nuove tecnologie per i Beni e le Attività Culturali.
Domande a partire dalle ore 12 del 21 marzo 2018.
Per info e dettagli: www.lazioinnova.it/news/
Il turismo 2.0 con GAIAsmart è emozionante come una caccia al tesoro
Nell’epoca degli smartphone, dei tablet, delle free wi-fii zone e dei nativi digitali, anche il modo di fare turismo si trasforma… e diventa una caccia al tesoro interattiva, una gara avvincente, una narrazione, un gioco da fare insieme agli amici o in famiglia…
E’ arrivata GAIAsmart (dove GAIA sta per Giochi e Attività Interattive all’Aperto), l’applicazione gratuita per smartphone che trasforma ogni viaggio in un gioco.
Per turisti (e turisti per caso), per famiglie con bambini, per chi ha voglia di imparare ed esplorare giocando. Per chiunque ami viaggiare e voglia scoprire (o riscoprire) una località camminando all’aria aperta, trasformando la visita turistica in un’esperienza coinvolgente ed emozionante alla ricerca di luoghi misteriosi, angoli sconosciuti e scorci inediti delle più belle città.
Nata dalla giovane startup ProMuoviti e dalla fervida fantasia di Caterina Pavan, storyteller, Ivan Manca, sviluppatore e Paolo Carli, architetto, GAIAsmart è un’applicazione e allo stesso tempo un catalogo online di itinerari turistici fuori dalle solite rotte.
Tappe da raggiungere, enigmi da risolvere, quiz divertenti ed approfondimenti interessanti. GAIAsmart vuol dire anche turismo sostenibile (ci si muove a piedi, in bici o con i mezzi pubblici) con doppio vantaggio: per il pianeta e per le persone, che vengono spronate e fare movimento all’aria aperta.
14 i percorsi tematici (per ora ma il numero è destinato ad aumentare) – 3 a Milano, 6 a Torino, 1 a Venezia, 1 a Olbia, 2 a Pinerolo (To) e 1 a Torre Pellice (To) – che vi trasporteranno in un mondo magico e vi permetteranno di scoprire mete sconosciute oppure di guardare luoghi familiari con occhi completamente nuovi, cambiando prospettiva. Se avete in programma un viaggio in queste città scaricate GAIAsmart sul vostro device.
Utilizzare GAIAsmart è semplicissimo: è sufficiente scaricare gratuitamente l’App, scegliere il percorso che preferite tra quelli disponibili nella zona in cui vi trovate, individuati tramite geolocalizzazione, e iniziare l’avventura.
Con GAIAsmart sapete da dove partite ma non dove i vostri passi vi porteranno. Sul vostro percorso incontrerete personaggi storici e di fantasia, guarderete la città da prospettive originali e ad ogni bivio potrete scegliere quale direzione seguire a seconda dei vostri interessi e curiosità.
Potrete godervi la passeggiata senza preoccuparvi di fissare il telefono, sarà GAIAsmart a richiamare la vostra attenzione in prossimità della tappa successiva.
I bimbi (e non solo!) potranno scoprire gli animali che “popolano” gli stemmi del Castello Sforzesco a Milano, quelli coinvolti nella storia e nelle opere del grande Leonardo Da Vinci, andare a spasso sui Navigli oppure sui sentieri del Parco del Valentino a Torino, tra natura e architettura.
Sempre a Torino, nel centro storico, verrete sedotti dal fascino misterioso dei luoghi legati alla magia nera e dalla golosità di quelli del cioccolato, potrete scoprire i segreti del quartiere di San Salvario, fare un salto nella storia antica del Quadrilatero Romano oppure seguire le tracce di Gulliver in zona Crocetta.
Mentre Venezia saprà sorprendervi con i suoi luoghi sacri in un suggestivo percorso alla scoperta delle religioni.
GLI ITINERARI
Milano
Torino
Venezia
Olbia
Pinerolo (To)
Torre Pellice (To)
Il dataset con 2.529 punti di interesse culturale del Distretto tecnologico per i Beni e le Attività culturali del Lazio (DTC) è online su dati.gov.it e futouring.com
(Roma, 15 marzo 2013). La Finanziaria della Regione Lazio per lo sviluppo, Filas, pubblica il suo primo dataset open. Da oggi sui portali dati.gov.it e futouring.com è online il dataset open sui punti di interesse culturale del Distretto Tecnologico per i Beni e le Attività culturali (DTC), il sistema integrato – gestito da Filas – che valorizza il patrimonio del Lazio attraverso le tecnologie digitali. Sono 2.529 i punti di interesse (POI) messi a disposizione, pubblicati in quattro diversi formati – RDF, N3, Turtle, XML – liberamente accessibili e pronti per il download. E’ inoltre in procinto il rilascio in formato JSON. L’intero dataset del DTC è rilasciato con licenza Creative Commons (CC-BY-SA): è possibile quindi riprodurre, modificare e usare i dati open anche per fini commerciali.
Dall’Ara Pacis al borgo medievale di Sperlonga, dall’Abbazia di Casamari agli scavi di Ostia Antica, fino al castello Angioino-Aragonese di Gaeta, i POI del DTC contengono tutte le informazioni relative a monumenti, opere, siti archeologici e siti d’interesse culturale presenti nel Lazio, sia in italiano che in inglese. I POI – tutti geo-referenziati e catalogati in base al thesaurus del portale italiano della cultura www.culturaitalia.it – sono descritti con un breve testo ed associati ai 3.346 contenuti multimediali (immagini, video, virtual tour e virtual book) presenti su www.futouring.com. Sono inoltre rappresentati in base al modello di dati proposto dal World Wide Web Consortium-W3C, la community internazionale che conta 500 organizzazioni e ha l’obiettivo di portare il web alla sua massima potenzialità definendo anche protocolli comuni per garantire l’interoperabilità su internet.
Filas si inserisce così nel percorso intrapreso dalla Regione Lazio con la Legge Regionale N° 7 del 18 giugno 2012 sugli Open Data che intende adottare nel Lazio un modello di open government basato sul libero accesso ai dati pubblici e su una forte interazione con cittadini e imprese. Dati aperti – quindi disponibili, integrabili e interscambiabili – che possono essere riutilizzati, pubblicati e manipolati liberamente da tutti. Uno strumento che può fungere da acceleratore economico per il territorio: basti pensare che nella sola Ue il volume d’affari sul riutilizzo dell’informazione pubblica stimato dalla Commissione Europea si aggira sui 140 mld di euro l’anno. Anche per questo Filas sostiene la cultura degli open data attraverso 2 bandi regionali dedicati e azioni di promozione in occasione di iniziative come quella dell’International Open Data Day di febbraio scorso.
Il dataset open sui punti di interesse culturale del DTC è scaricabile ai seguenti link:
http://www.dati.gov.it/
http://www.futouring.com/web/
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