I nuovi AirPods potrebbero avere le fotocamere

Secondo recenti rapporti dell’analista Apple Ming-Chi Kuo e di Mark Gurman di Bloomberg, si vocifera che Apple stia sviluppando nuovi AirPods dotati di fotocamere a infrarossi, con l’obiettivo di migliorare le esperienze audio spaziali e potenzialmente integrare meglio con il visore Vision Pro.

Caratteristiche della fotocamera a infrarossi

Le fotocamere a infrarossi integrate nei nuovi AirPods dovrebbero essere simili alla tecnologia utilizzata nel sistema Face ID degli iPhone. Queste fotocamere serviranno a molteplici scopi, tra cui rilevare i movimenti della testa e i cambiamenti ambientali per regolare dinamicamente l’audio spaziale. Ad esempio, quando un utente che indossa gli AirPods e il visore Vision Pro gira la testa, il suono proveniente da quella direzione può essere enfatizzato, creando un’esperienza audio più immersiva. Inoltre, le fotocamere IR potrebbero consentire un’ampia gamma di controlli gestuali, migliorando potenzialmente l’interazione dell’utente con gli ambienti di realtà aumentata e virtuale di Apple.

Miglioramenti dei controlli gestuali

L’integrazione di fotocamere IR negli AirPods potrebbe rivoluzionare l’interazione dell’utente attraverso i controlli gestuali. Ci si aspetta che queste fotocamere rilevino i cambiamenti delle immagini ambientali, consentendo potenzialmente gesti a mezz’aria che migliorano l’interazione uomo-dispositivo. Questa funzionalità si allinea con gli sforzi continui di Apple per migliorare il riconoscimento dei gesti, come visto nel visore Vision Pro, dove c’è spazio per miglioramenti in quest’area. Incorporando i controlli gestuali negli AirPods, Apple mira a creare un’esperienza utente più intuitiva e fluida in tutto il suo ecosistema di dispositivi.

Tempistica di produzione e fornitore

La produzione di massa di questi innovativi AirPods è prevista a partire dal 2026, con Foxconn che funge da fornitore principale per i componenti della fotocamera IR. Il produttore di elettronica taiwanese si sta preparando a fornire parti per circa 10 milioni di AirPods inizialmente, con un piano di capacità annuale di 18-20 milioni di unità. Questa tempistica si allinea con le voci di un modello Vision Pro più economico previsto anche per il 2026, potenzialmente creando un lancio sinergico di dispositivi di calcolo spaziale complementari.

Impatto sul calcolo spaziale

L’introduzione di AirPods dotati di fotocamere rappresenta un balzo significativo in avanti nell’ecosistema di calcolo spaziale di Apple. Migliorando l’integrazione tra AirPods e il visore Vision Pro, questi dispositivi sono pronti a offrire esperienze audio più immersive e realistiche negli ambienti di realtà virtuale e aumentata. Questo sviluppo si allinea con la strategia più ampia di Apple di rafforzare la sua posizione nel mercato del calcolo spaziale, aprendo potenzialmente nuove vie per applicazioni innovative e interazioni degli utenti. Man mano che la tecnologia matura, potrebbe rivoluzionare il modo in cui gli utenti interagiscono con i contenuti digitali, sfumando i confini tra spazi fisici e virtuali in modi che si estendono oltre le attuali capacità audio e visive.

Sources

Apple permetterà lo sviluppo di emulatori di vecchi videogiochi

Apple ha recentemente aggiornato le sue linee guida per l’App Store, consentendo la distribuzione di emulatori di videogiochi, segnando un importante cambiamento nella sua politica. Questa modifica permette ai sviluppatori di offrire download di giochi all’interno di queste app di emulatori, consentendo agli utenti di esplorare un’ampia collezione di classici giochi per console. La modifica della politica non è il risultato di leggi UE, ma si applica in tutto il mondo, consentendo ai sviluppatori di addebitare acquisti in-app all’interno di questi emulatori.

Storicamente, Apple è stata molto rigida nel non ospitare app che eseguono codice esterno, vietando di fatto console e emulatori di giochi classici dall’iPhone e dall’iPad. Questo era dovuto a una proibizione delle app che potevano eseguire codice esterno, che includeva emulatori di giochi. Tuttavia, la linea guida aggiornata 4.7 specifica ora che “il software che non è incorporato nel binario” può essere eseguito all’interno delle app ospitate nell’App Store, inclusi espressamente “gli emulatori di console di giochi retro” nella lista.

I sviluppatori sono responsabili del rispetto di diverse linee guida e di tutte le leggi applicabili, assicurandosi che qualsiasi software caricato nell’app, inclusi add-on e ROM, sia conforme a diverse linee guida e a tutte le leggi applicabili. Questo include il rispetto delle linee guida sulla privacy, l’implementazione di filtri dei contenuti e il non condividere i dati o le autorizzazioni sulla privacy con altri software senza il consenso esplicito dell’utente. Un indice di software e metadati deve essere reso disponibile nell’app, e le app devono condividere il rating di età del contenuto con il rating di età più elevato disponibile.

L’introduzione di emulatori di giochi nell’App Store ha già visto l’arrivo di app come Emu64 XL e VICE, che soddisfano i fan del Commodore 64. Queste app sono disponibili come download gratuiti senza acquisti in-app, ampliando le opzioni per il gioco su dispositivi Apple.

Questa decisione di Apple di consentire emulatori di console di giochi sull’App Store rappresenta un cambiamento significativo nell’approccio di Apple alla distribuzione delle app. Questo passo apre nuove possibilità per il gioco su dispositivi iOS, consentendo agli utenti di godere di una vasta gamma di classici giochi direttamente sui loro iPhone e iPad.

Apple permetterà lo sviluppo di emulatori di vecchi videogiochi

Apple ha recentemente aggiornato le sue linee guida per l’App Store, consentendo la distribuzione di emulatori di videogiochi, segnando un importante cambiamento nella sua politica. Questa modifica permette ai sviluppatori di offrire download di giochi all’interno di queste app di emulatori, consentendo agli utenti di esplorare un’ampia collezione di classici giochi per console. La modifica della politica non è il risultato di leggi UE, ma si applica in tutto il mondo, consentendo ai sviluppatori di addebitare acquisti in-app all’interno di questi emulatori.

Storicamente, Apple è stata molto rigida nel non ospitare app che eseguono codice esterno, vietando di fatto console e emulatori di giochi classici dall’iPhone e dall’iPad. Questo era dovuto a una proibizione delle app che potevano eseguire codice esterno, che includeva emulatori di giochi. Tuttavia, la linea guida aggiornata 4.7 specifica ora che “il software che non è incorporato nel binario” può essere eseguito all’interno delle app ospitate nell’App Store, inclusi espressamente “gli emulatori di console di giochi retro” nella lista.

I sviluppatori sono responsabili del rispetto di diverse linee guida e di tutte le leggi applicabili, assicurandosi che qualsiasi software caricato nell’app, inclusi add-on e ROM, sia conforme a diverse linee guida e a tutte le leggi applicabili. Questo include il rispetto delle linee guida sulla privacy, l’implementazione di filtri dei contenuti e il non condividere i dati o le autorizzazioni sulla privacy con altri software senza il consenso esplicito dell’utente. Un indice di software e metadati deve essere reso disponibile nell’app, e le app devono condividere il rating di età del contenuto con il rating di età più elevato disponibile.

L’introduzione di emulatori di giochi nell’App Store ha già visto l’arrivo di app come Emu64 XL e VICE, che soddisfano i fan del Commodore 64. Queste app sono disponibili come download gratuiti senza acquisti in-app, ampliando le opzioni per il gioco su dispositivi Apple.

Questa decisione di Apple di consentire emulatori di console di giochi sull’App Store rappresenta un cambiamento significativo nell’approccio di Apple alla distribuzione delle app. Questo passo apre nuove possibilità per il gioco su dispositivi iOS, consentendo agli utenti di godere di una vasta gamma di classici giochi direttamente sui loro iPhone e iPad.

Apple compra Shazam

Dopo le indiscrezioni degli scorsi giorni è arrivata la conferma: Apple ha comprato Shazam, popolare app per il riconoscimento di brani. La cifra si aggira intorno ai 400 milioni di dollari, nonostante l’applicazione fosse valutata un miliardo nell’ultima raccolta fondi. L’acquisto di Shazam, in realtà già integrata in Siri, non servirebbe solamente a rafforzare Apple Music ma guarderebbe a quei «progetti entusiasmanti» citati nel comunicato ufficiale. In particolare, dopo avere aggiunto alcune funzionalità per la ricerca di informazioni su artisti e canzoni, Shazam stava sviluppando anche tecnologie in realtà aumentata legate al mondo del marketing e dei brand, ambito che interessa molto Apple come sottolinea Techcrunch.

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Di seguito l’intervista che feci a Josh Partridge nel 2015.

Josh mi raccontò i nuovi progetti che vedevano Shazam estendere la propria tecnologia oltre che all’udito anche ad altri sensi come la vista con lo sviluppo di un’app che riconoscerà le cose solo fotografandole, infatti l’app sarà presto in grado di individuare a partire da una foto le caratteristiche di una vasta mole di prodotti, da quelli venduti nei supermercati ai vestiti, giocattoli e detergenti tenuti in casa. La funzione sarà resa possibile dalla scansione del codice a barre tramite la fotocamera del cellulare o del tablet.

Apple debuts two-factor authentication to protect against hackers

Apple is to introduce two-factor authentication (2FA) for iCloud and other services to help protect users from hackers trying to access their accounts.

This means even if hackers are able to steal or guess usernames and passwords, they will not be able to access accounts without being in possession of the mobile phone linked to the account.

Hackers will also not be able to use the classic technique of requesting a password resets without being in possession of the mobile phone that provides the second factor of authentication.

Once implemented, the system will allow account changes only with the one-time-password (OTP) or verification code sent to the phone.

Users will also be issued with a backup code in case they lose their mobile phone or they are unable to receive the OTP because of a lack of coverage.

PayPal in the UK introduced the option of 2FA in 2009 in partnership with VeriSign to give users greater protection when making online purchase by using an OTP.

Google introduced a 2FA security feature for Google email accounts in 2011 after it announced two-factor authentication for its Google Apps customers the year before.

The 2FA system will replace the flawed security questions that often rely on information about people that is publicly available, such as where they went to school.

However, the new system will not prevent children from spending large amounts of money on devices where they already have the password, according to the Guardian. This can be prevented only by changing settings on the device.

The weakness in single password security was highlighted last year when hackers accessed several online accounts of journalist Mat Honan, after guessing his Apple email and resetting his password.

Apple said: “Apple takes customer privacy very seriously and two-step verification is an even more robust process to ensure our users’ data remains protected. We are now offering our users the choice to take advantage of this additional layer of security.”

The service will initially be available only in the US, UK, Australia, Ireland and New Zealand.

from http://www.computerweekly.com/news/2240179992/Apple-debuts-two-factor-authentication-to-protect-against-hackers

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