Lunedì 22 aprile in diretta streaming dalle ore 11 alle ore 19 dal Tempio di Adriano di Roma
COUNTDOWN PER
“WORL D WIDE ROME – OPEN SCIENCE”
LA SCIENZA VA A RETE UNIFICATA
IN RICORDO DI RITA LEVI MONTALCINI
Nel giorno dell’anniversario della nascita della professoressa Rita Levi Montalcini
tutta la rete celebra la scienza aperta e il mondo della ricerca.
L’evento, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana e con il Patrocinio
del Ministero della Sanità, è promosso da World Wide Rome in collaborazione
con il Brain Forum curato da Riccardo Luna e Viviana Kasam.
Parteciperanno il Premio Nobel Aaron Ciechanover, il Premio Lasker Napoleone Ferrara
Nel corso della giornata #GrazieRita, le testimonianze di esponenti istituzionali,
scienziate, ricercatrici in omaggio alla compianta professoressa già Premio Nobel
Roma, martedì 9 aprile – Un evento dedicato alla memoria di Rita Levi Montalcini e alla scienza. Nell’anniversario della sua nascita tutta la rete ricorderà il compianto Premio Nobel e celebrerà la sua scienza aperta, pubblica e collettiva, quella che sta cambiando il mondo mettendo a disposizione di tutta la comunità scientifica i risultati della ricerca accelerandone i progressi.
“World Wide Rome – Open Science – Io sono la mente” andrà online “a rete unificata” lunedì 22 aprile dalle ore 11 e indagherà sul futuro delle neuroscienze e sul ruolo chiave del fattore di crescita delle cellule nervose, l’NGF scoperto proprio dalla professoressa Montalcini. “Io sono la mente” è una delle frasi simbolo pronunciate dal Premio Nobel.
L’evento – sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana e con il Patrocinio del Ministero della Sanità – fa capo al ciclo di conferenze “WWR – WORLD WIDE ROME” promosso da Asset-Camera, Azienda Speciale della camera di Commercio di Roma e Tecnopolo, al fine di favorire la cultura dell’innovazione attraverso il web. Open Science – dedicato alla memoria del Premio Nobel Rita Levi Montalcini, in collaborazione con il Brain Forum – punta l’attenzione al rapporto tra web e ricerca scientifica, in particolare nel campo delle neuroscienze.
Dal Tempio di Adriano di Roma lunedì 22 aprile interverranno tra gli altri: il Premio Nobel Aaron Ciechanover, il Premio Lasker Napoleone Ferrara, Pietro Calissano e Antonino Cattaneo (Ebri), Moses Chao (American Society of Neuroscience), William Mobley (San Diego University, California), Ahuia Pan (Bioway, Cina), Alessandro Lambiase (Università La Sapienza), Francesca Levi Schaefer (Università Ebraica di Gerusalemme), Ilaria Capua (Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie), Alessandro Delfanti (Università di Milano), Jason Fontana (biotecnologo) e decine di altri ospiti. L’evento sarà condotto da Riccardo Luna. Nel corso della giornata sono previste numerose finestre di dialogo con la rete: insieme a Giampaolo Colletti ascolteremo le testimonianze di esponenti delle istituzioni, scienziate e ricercatrici nel loro personale #GrazieRita. Via Twitter, Facebook e YouTube verranno presentati i messaggi delle ricercatrici e dei ricercatori che operano in Italia e nel mondo. La sessione pomeridiana sarà realizzata in collaborazione con il Brain Forum.
L’evento sarà trasmesso anche in live streaming su sulle web tv italiane e sui media digitali del network Altratv.tv. In diretta anche sui grandi network editoriali. La trasmissione sarà tradotta in LIS, lingua dei segni, per permetterne la visione anche ai non udenti. #OpenScience e #GrazieRita gli hashtag per twittare in diretta. I portali e le web tv che vorranno trasmettere la diretta sul proprio sito potranno richiedere il codice gratuito per embeddare il player della trasmissione a info@altratv.tv.
The new Video Camera Sensor board in conjunction with the 3G module for Waspmote allows to take photos (VGA – 640×480) and record videos (QVGA – 320×240) and send them to the Cloud by using high speed WCDMA and HSPA cellular networks in the same way as Smartphones do. This makes possible sensor nodes send not only discrete sensor information such as temperature or humidity (which can be encoded using just a single number) but also complex streams of information such as photos and videos. This new feature allows developers the creation of new Security, Surveillance and Military applications. Read more.
After creating the inspirational and market research document 50 Sensor Applications for a Smarter World, we have comprised that information in a beautiful infographic comprising Smart Cities and other sensing applications. Just at a glance you can see all the verticals that are changing with the Internet of Things and understand why it is the next technological revolution. Both the document and infographic can be found here.
During this month, Libelium will be speaking and exhibiting at a number of events at San Francisco, Doha, Berlin and London. All of them will be great opportunities to meet Libelium staff and know more about our latest product releases. More information on how to attend to any of these events or schedule a meeting with ushere.
È passato un mese quasi dal mio viaggio in California, ed è giunto il momento di raccontare quello che ho visto.
Sono stato ospite della 10° edizione dell’IT Press Tour, in cui ho rappresentato Data Manager.
In sette giorni insieme con altri colleghi europei provenienti da Francia, Inghilterra, Polonia, Germania, Spagna abbiamo visitato 13 aziende:
aventi sede a San Francisco o nella Silicon Valley.
La prima cosa da dire è che molte di queste aziende sono startup ma a differenza di quello che accade in Italia, operano nel settore Enterprise e non in quello consumer. Come scrive Venturebeat , Enterprise is sexy! 80% of tech startups likely to IPO are B2B.
Il motivo è semplice secondo Fabrizio Capobianco che ho incontrato a Palo Alto: “Qui funziona ad onde, l’onda attuale è che le aziende consumer internet, like Facebook and Zynga, non sono più cool. Da quando le loro quotazioni in borsa sono calate, vertiginosamente, gli investitori hanno spostato i loro capitali su aziende che offrono servizi di tipo enterprise; molto cloud ed infrastrutture. Tra un anno le cose cambieranno di nuovo ”
Secondo me in realtà c’è anche un’altra spiegazione, con il proliferare dei social networks i dati prodotti e condivisi dagli utenti hanno subito una crescita esponenziale, quindi ora il problema è come gestirli.
Le aziende che sapranno farlo in modo economico ed efficace saranno vincenti, quindi il focus inevitabilmente si sposta su temi infrastrutturali e architetturali che va aldilà del semplice trend del Cloud.
Non mi dilungo con altre considerazioni tecniche che ho affrontato nei singoli approfondimenti, quello che invece voglio raccontarvi è quello che ho visto aiutandomi con alcune foto.
Questo viaggio è stato il primo della mia vita in California, pertanto avevo la testa piena di aspettative e luoghi comuni. Iniziamo da San Francisco città bellissima e molto europea.
Passeggiando su Market Street non sembrava di essere in America ma in una delle grandi capitali europee. Città molto ricca, sede di grandi multinazionali ma allo stesso tempo dimora di molti homeless. Fa impressione camminare e vedere da un lato le vetrine di Tiffany e dall’altro persone che dormono a terra.
Ci sono molti italiani che vivono e lavorano qui, ne ho conosciuti molti che lavorano in aziende IT, non solo startup.
Sono proprio loro a sfatare un primo luogo comune, a dispetto di quel che si pensi funziona come da noi “anche qui c’è la cultura del lavoro, nel senso che più stai in ufficio più sei bravo e considerato in azienda” ed il sogno americano dove vince solo il merito? Forse la pensano così perché italiani.
Certo è che si lavora molto e duramente, si è vero come si vede nei film che hanno il tavolo da ping pong in ufficio o che giocano a basket nello spacco di pranzo. Durante l’orario di lavoro però lavorano senza staccare le mani dal pc e, infatti, in un open space ho visto quest’avviso.
Insomma concentrazione e orientamento al risultato durante la giornata di lavoro con netta separazione tra momenti di svago e momenti di lavoro.
Stessa cosa vale per il networking che non è visto come spesso qui da noi solo un momento di cazzeggio, lì è quasi un’attività necessaria da fare però con tempi e modi ben definiti. Per esempio nei 13 meeting che ho fatto, ogni meeting durava due ore e in ognuno era presente il CEO dell’azienda con compiti definiti, mezz’ora di presentazione dell’azienda con esposizione della vision e 10 minuti a fine meeting per interviste con i giornalisti. Insomma il networking lo devo fare ma con obiettivi chiari e tempi ben definiti, nulla è improvvisato.
È vero quindi che si trova massima disponibilità e a volte basta solo un tweet per avere un appuntamento, ma sia chiaro non è per gentilezza è solo perché spesso questo serve all’azienda o al loro manager.
Altra cosa che ho notato e che è simile all’Italia purtroppo, su tredici aziende zero CEO donna e su circa cinquanta manager incontrati (CEO, CIO, Marketing Manager) il 90 % erano uomini. Certo potrei essere stato sfortunato mah il dubbio che funzioni come da noi mi rimane.
Altro mito da sfatare è l’età dei CEO anche delle startup che ho visitato; quasi tutti tra i quaranta e i cinquanta anni e con grandi esperienze alle spalle, infatti, non è un caso che tutti quando si presentavano tra le prime cose che dicevano era la loro storia professionale.
Insomma i Venture capitalist, i soldi li danno (e sono spesso tanti) a chi ha già dimostrato di aver gestito aziende con profitto.
Nota positiva e assolutamente diversa dall’Italia, nessun CEO ha i megauffici presidenziali, spesso ha una scrivania nell’open space o al massimo un piccolo ufficio. Niente etichette sulle porte, niente pomposità inutile.
Inoltre sembrerà strano ma in tutti gli uffici nonostante siamo in piena, era digitale non mancava mai una lavagna su cui appuntare flussi di lavoro, idee, appunti o addirittura casi d’uso.
Altre due cose che ho notato, nelle presentazioni e anche nelle interviste quasi tutte le aziende a parte quelle quotate in borsa non hanno mai detto nulla in merito ai dati finanziari (funding, turnover,etc). Perché? Non saprei. L’altra cosa è l’attenzione riservata alla stampa, tutti hanno un’agenzia di PR che li segue e tutti hanno una mailing list di giornalisti del settore cui inviare aggiornamenti e notizie. Beh direte cosa c’è di strano? Per me molto perché spesso ho visto aziende in cui la comunicazione è svolta dal proprietario che crede di poter fare tutto sminuendo, di fatto, il valore aggiunto di tali attività.
Infine la Silicon Valley, beh devo confessare che dal punto di vista turistico sono rimasto deluso, mi aspettavo una specie di Giardino dell’Eden e invece altro non è che una specie di zona industriale con la differenza però non da poco che nei capannoni invece che operai specializzati ci sono ingegneri provenienti da ogni parte del mondo che stanno progettando oggi quello che vedremo sul mercato nei prossimi anni.
Insomma è la culla della tecnologia e se vuoi lavorare in questo settore, non puoi fare a meno di essere lì dove tutto nasce e dove c’è, tutto quello occorre (università, centri di ricerca, capitalisti, etc.) e, dove tutto quello che a noi sembra futuro, qui è già realtà come le auto elettriche e i silos per la ricarica nei parcheggi aziendali.
Ragazzi però intendiamoci è tutto diverso da qui e non vi nascondo che se dovessi viverci avrei non poche difficoltà; ci sono mega stradoni con mega supermercati dove certo puoi trovare chicche come queste:
MADVERTISE PRESENTA NEL NUOVO MADREPORT TUTTE LE NOVITA’ CHE ATTENDONO IL MOBILE ADVERTISING NEL 2013
Londra / Berlino, aprile –madvertise, una delle piattaforme più importanti in Europa nel mobile advertising, ha annunciato in occasione dell’ultimo Mobile World Congress di Barcellona il lancio del nuovo madreport, che fornisce un’analisi dettagliata degli insight del mercato europeo delle app, a pagamento e gratuite.
La nuova edizione crea nuovi interessanti spunti su cui riflettere:
le previsioni di madvertise e Gartner riguardo i possibili introiti per il mobile advertising nel 2013 e un bilancio degli investimenti fatti nell’anno appena concluso;
i team di madvertise e adeven insieme per analizzare l’apptrace, un’analisi comprensiva di tutte le recensioni in lingua inglese presenti nell’App Store;
un’indagine dettagliata di madvertise e AppZapp riguardo la riduzione di prezzo del 45% delle app presenti nell’App Store;
le statistiche dei formati Rich Media: immagini mobile utilizzabili in diversi settori.
Questa prima edizione del 2013 del madreport mostra dati significativi riguardanti il mondo del mobile advertising, per cui nel 2012 sono stati investiti circa 9,6 miliardi di $ e per cui nel 2013 è prevista una crescita di introiti pari a 11,4 miliardi di $. Questa importante aspettativa di crescita dipenderà principalmente dalla vendita globale di smartphone e tablet nel 2013, che ci si aspetta possa raggiungere l’incredibile cifra di 1,2 miliardi. Questi sono i dati che derivano dalla preziosa collaborazione di madvertise e Gartner, società multinazionale leader mondiale nella consulenza strategica, ricerca e analisi nel campo dell’Information Technology.
La realizzazione del nuovo madreport si è resa possibile grazie anche al contributo di adeven, una delle principali aziende per il mobile analytics e l’ad verification, che propone un’analisi dell’apptrace, ovvero l’insieme di tutte le recensioni in lingua inglese presenti nell’App Store.
Ecco i risultati:
sono 24 milioni le recensioni attualmente presenti nell’App Store;
il 50% delle recensioni totali è positivo, il 22% sottolinea la dipendenza dell’utente dall’app e solo il 5% ne sottolinea il malfunzionamento;
l’applicazione che conta il maggior numero di recensioni (96.897) è Cut the Rope, sviluppata dalla Chillingo Ltd;
le app gratuite contano mediamente 117 recensioni l’una, le app a pagamento ne contano in media 66;
le categorie di app “Simulazione”, “Avventura” e “Azione” contano il maggior numero di recensioni;
le prime 5 app presenti in classifica per il maggior numero di recensioni ricevute appartengono alla categoria Giochi;
le categorie di app “Educazione”, “Salute” e “Fitness” hanno ricevuto una percentuale maggiore di recensioni positive;
l’applicazione che crea maggior dipendenza è Preposition Builder, appartenente alla categoria “Istruzione”.
Sono incluse in questa prima edizione del 2013 del madreport anche le statistiche dei formati Rich Media, suggeriti da madvertise al fine di avere un’idea di quali settori si stanno avvantaggiando di questi formati pubblicitari e con quali risultati, in modo da trarne così spunti per campagne mobile. I formati Rich Media vengono infatti utilizzati principalmente nei settori Telecomunicazioni, Servizi, Automotive e Media, riscontrando un grande interesse e un’ottima conversione da parte degli utenti.
L’ultima edizione del madreport è scaricabile qui.
Per maggiori informazioni riguardo a madvertise, visitate il sito www.madvertise.com.
Il 12 Aprile si terrà a Sorrento la Conferenza Finale di presentazione dei risultati del Progetto Europeo mOSAIC – an Open Source API and Platform for Multiple Clouds.
Il Progetto mOSAIC è finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito della Call 5 del 7° Programma Quadro per l’Information and Communication Technology. Il coordinatore del progetto è il Prof. Beniamino Di Martino della Seconda Università di Napoli. Il progetto coinvolge, oltre alla SUN, altri 8 partners da 7 paesi Europei: l’Institute e-Austria di Timisoara (Romania), AITIA (Ungheria), l’Agenzia Spaziale Europea (Francia), Tecnalia (Spagna), Terradue (Italia), XLAB (Slovenia), le Università di Lubljiana (Slovenia) e Brno (Rep. Ceca). Il totale del finanziamento per il progetto è 3.7 milioni di euro, e le attività si sono svolte dal Settembre 2010 ad Aprile 2013.
Il contesto scientifico e tecnologico del progetto è il Cloud Computing,un paradigma di esecuzione che consente all’utente di spostare in remoto i suoi dati e le sue applicazioni in remoto, utilizzando le risorse di Cloud providers (e.g. Amazon, Google, IBM, Oracle, ect.) che mettono a disposizione il loro hardware (storage, potenza di calcolo e rete), software e servizi.
Obiettivo del progetto mOSAIC è raggiungere la portabilità e l’ interoperabilità nel Cloud. Il progetto ha infatti realizzato una piattaforma open-source che consente alle applicazioni sviluppate per il Cloud di scoprire e negoziare servizi Cloud di multipli Cloud providers secondo le esigenze degli utenti, utilizzando tecnologie Semantiche e ad Agenti.
La piattaforma favorisce la competizione tra diversi fornitori di servizi Cloud, che a loro volta potranno raggiungere una più ampia di clienti, che potranno ottenere un accesso a risorse Cloud eterogenee semplice e trasparente rispetto alla particolare tecnologia. Si evita in questo modo di rimanere legati a soluzioni proprietarie (problema noto come Cloud Vendor Lock-in). In questo scenario la realizzazione del progetto mOSAIC impatterà significativamente sull’attuale oligopolio presente nel mercato, dove pochi provider sono in grado di offrire risorse e servizi Cloud a prezzi molto più elevati di quelli possibili in una condizione di competitività. Tra i vari tested vi sono importanti applicazioni di Earth Observation (realizzate dal partner Agenzia Spaziale Europea).
Durante la Conferenza sarà presentata la piattaforma sviluppata, e pronta per essere utilizzata ed estesa. Il suo Semantic Engine, basandosi sull’ontologia Cloud esprime la richiesta da parte delle applicazioni di risorse e servizi Cloud, in termini di risorse, servizi e Livelli di Servizio. Questi sono gli input del modulo di brokering e negoziazione ad agenti. La Cloud Agency gestisce automaticamente ed autonomamente la contrattazione tra agenti software che rappresentano differenti fornitori di risorse e servizi Cloud. Il Semantic Discovery Service scopre automaticamente e dinamicamente le risorse ed i servizi offerti dai vari Cloud Providers, e li confronta con le richieste delle applicazioni, espresse attraverso la mOSAIC API.
Prendi parte alle conferenze e ai dibattiti che affronteranno questioni centrali rispetto all’evolversi del pensiero e della pratica nella cultura del progetto.
Powered by [im]possible living [im]possible living è una piattaforma online per la mappatura degli spazi abbandonati e la loro riattivazione attraverso progetti collaborativi con i cittadini. Per il Fuorisalone, [im]possible living rianimerà gli spazi inutilizzati della Ex Fornace sul Naviglio – formalmente una biblioteca, ma mai utilizzata – con le energie di chi sta cercando nuove strade per progettare e vivere gli spazi del sapere del domani. Il 14 Marzo 2013 [im]possible living ha lanciato tramite la sua piattaforma [re]vive Call for ideas, chiamando all’appello Maker, Startup, Designer. Dall’11 al 14 Aprile 2013, più di 40 progetti selezionati creeranno all’interno della Ex Fornace uno spazio per l’innovazione nel campo del design e della tecnica, un database fisico e virtuale dell’espressione della creatività in Italia e all’estero. [re]vive è un serbatoio di occasioni.
E’ l’occasione per far rivivere collettivamente uno spazio inutilizzato ma splendido tramite le energie delle persone. E’ l’occasione di poter esporre in uno spazio situato nel cuore del Fuori Salone a prezzi accessibili per chiunque. E’ l’occasione per mostrare usi e pratiche che realmente possono entrare a far parte del programma urbano e sociale della città di Milano. E’ l’occasione per sperimentare una probabile forma della biblioteca contemporanea: uno spazio di relazione dove la produzione creativa, intellettuale, innovativa divenga più centrale dell’accesso alla conoscenza. Ma soprattutto è un’occasione collettiva. [re]vive espone lavori di:
Ciclostile Architettura
Sostilla
3AG ROAaaaR
3AG Bags
Bruko Boards Bologna
Balera
45 Design Memory Game
Flapper – Girls in Progress
Spazio Caffelarte
Fotonomica
Miolab
WASProject
joGa Glass
InScenica
Punto Soave
Eltiburon
COLTIVIAMO[CI]
Fabio Alessandro Fusco
ONarch
abacO
bonoboaffair
Con|temporary Spaces_collective
Collective – designed and hanprinted in Italy
crosssign
DarioDiarena
Smateria
MOBILIdinamici
Unbeldì
asweetlove
coNNection<>coLLection
co-de-it
disguincio
niccolo casas design
dothemutation
synth-e-tech
pastrocchi
lopan
Rob De Matt
DettoFatto
re-watering
i Manufatti
Light(ME)Up
Serena Balbo
Anna Barbieri
ossicine by Monia Antonelli
light in a cage
Vetrolab – chiara valentini
RESHAPE
REL-ART Relazionalità d’arte
CheBelloProject
PanemEtCircenses
gaiagrassi
supercake
D-Still
Nel corso dei quattro giorni di evento avranno luogo conferenze e dibattiti su diversi temi legati al design, alla cultura e alle sperimentazioni. Di seguito il programma degli interventi.
Giovedì 11 Aprile 2013
ore 16:00, tavola rotonda: “Librerie 2.0: le nuove produzioni e il nuovo sapere”
A cura di Sabina Barcucci
Le forme della conoscenza stanno cambiando. Il sapere è sempre più prodotto e organizzato attraverso siti, social network, piattaforme e archivi digitali online. Allo stesso tempo, nuove tecnologie di produzione materiale stanno portando ad una rinascita della cultura del fare, all’intersezione tra artigianato, tecnologia e design; è l’avvento dei makers, dell’autoproduzione, del Do-It-Yourself. Stiamo assistendo, quindi, all’emergere di nuove forme di accesso, fruizione e condivisione della cultura.Quali spazi, nella città, possono divenire i luoghi per leggere ed agire questa trasformazione? Le biblioteche e le librerie perderanno il ruolo centrale che hanno avuto nel passato, o sapranno reinventarsi per affrontare il cambiamento?Ne discuteremo con professionisti e ricercatori nei settori della cultura, delle biblioteche e dell’autoproduzione, per tracciare alcuni percorsi possibili verso la Libreria 2.0.
Marco Muscogiuri (Architetto, Alterstudio Partners)
Franca De Ponti (Bibliotecaria, Paderno Dugnano)
Gianni Biondillo (Scrittore e Architetto)
Massimo Bianchini (INDACO Department Design, Polimi)
La cittadinanza e le associazioni e organizzazioni di Zona 6 e non solo sono invitate a partecipare alla tavola rotonda al termine del quale potrà aver luogo un dibattito con il pubblico su queste tematiche legate a Milano.
ore 19:00, Concerto
Venerdì 12 Aprile 2013
ore 16:00, tavola rotonda: “Architecture’s default” abbiamo ancora bisogno degli architetti?
A cura di Elisa Poli, Giovanni Avosani | Cluster Theory
La figura professionale ed in primo luogo culturale dell’architetto necessita nel momento della ridefinizione del panorama edilizio ed economico italiano un processo di comprensione dei propri confini, ambiti progettuali ed assunzioni di responsabilità.
Rossella Ferorelli (NIBA – Network Italiano blog di Architettura)
ore 16:00, tavola rotonda: “Architecture’s default” exit strategies per il progetto futuro
A cura di Cluster Theory + [im]possible living
Non rimane che riconsiderare i palinsesti disciplinari e con essi i sistemi di produzione delle figure professionali per implementare i processi creativi nel percorso di studio e fare emergere le reali capacità progettuali, se con progetto si intende la capacità organizzativa di arrivare ad un risultato coerente con le aspettative, superando la deriva nozionistica.
Alberto Cottica (Università di Alicante)
Annibale D’Elia (Bollenti Spiriti, Puglia)
Flaviano Zandonai (Euricse, Iris Network)
Rossella Ferorelli (NIBA – Network Italiano blog di Architettura) Riattivatori edifici abbandonati:
Andrea Bartoli (Farm Cultural Park, Sicilia)
Marija Dimitrijevic Miskovic (Civic Initiative, Openly about Public Spaces, Belgrado, Serbia)
Fabrizio Casetti e Maria Livia Brunelli (Spazio Grisù, Ferrara)
ore 19:00, Concerto
Domenica 14 Aprile 2013
ore 14:00, tavola rotonda: “Advancity. Territori computazionali tra design, arte e scienza”
A cura di Sabina Barcucci
Cosa succede al crocevia tra design, arte e scienza? Mai come negli ultimi anni i perimetri tra queste discipline sono stati così sfumati, e la collaborazione nelle pratiche di confine sta divenendo sempre più diffusa e necessaria all’innovazione reciproca. In questi nuovi panorami matematica, chimica, biologia, design, architettura, informatica e pratiche artistiche attingono continuamente gli uni dagli altri, in un processo di scambio continuo basato sulla sperimentazione.
Quali saranno le ricadute della commistione tra design, scienza e informatica? Quali nuove percezioni acquisiremo e che tipi di previsioni possiamo fare circa l’influsso degli algoritmi digitali sulla nostra esperienza di vita quotidiana? Quali saranno le nuove forme di espressione frutto dal lavoro congiunto di artisti e scienziati?
Cercando di rispondere a queste domande, riuniremo attorno ad un tavolo alcune figure chiave nella pratica e nella ricerca di questi anni. Alessio Erioli (Ricercatore, CoDeIt)
Andrea Graziano (Architetto, CoDeIt)
Mirco Daneluzzo (Architetto, Disguincio & co)
Marco Mancuso (Critico, Digicult)
Sheref S. Mansy (Biochimico, Living Machine Scientist )
Cluster Theory è un gruppo di ricerca che indaga le pratiche dell’architettura contemporanea attraverso un approccio critico metodologicamente basato su un team multidisciplinare. Fondato da Elisa Poli e Giovanni Avosani nel 2011 il network si sviluppa tra Milano, Venezia, Ferrara, Bologna e Firenze grazie al contributo di architetti, urbanisti, filosofi, economisti, sociologi, storici e critici d’arte. Orientato alla formulazione e all’analisi teorica ha all’attivo progetti rivolti a diverse macro aree d’interesse: mappatura urbana e city guide, spazio pubblico e new landscape, pratiche di comunicazione virale del progetto, apprendimento e insegnamento, architettura dimenticata.clustertheory.eu
Sabina Barcucci è architetto, designer e ricercatrice. Si occupa di cultura progettuale del design digitale, con un interesse particolare verso le nuove forme organizzative di pianificazione e innovazione urbana, i fenomeni di autoproduzione, e i linguaggi visivi del design computazionale. Ha lavorato a Milano e Berlino, focalizzandosi sulla mobilità, la percezione spaziale in architetture complesse e sulla relazione tra la globalizzazione sociale ed economica e la forma architettonica, in particolare sull’impatto a scala urbana dei fenomeni di produzione collaborativa open-source. Scrive di tecnologia e progettazione per Digicult, con cui ha recentemente curato la sezione di design digitale di un monografico per la rivista francese MCD. Su questi argomenti, collabora con vari studi di architettura in Europa.betameta.net
[im]possible living è una piattaforma web basata sul crowd-sourcing dedicata al riutilizzo degli edifici abbandonati nel mondo. [im]possible living mette a disposizione strumenti e servizi a tutti coloro che su scala locale cercano di sollevare, discutere e, potenzialmente, risolvere in maniera creativa problemi relativi al sottoutilizzo degli edifici.
Dall’inizio del progetto nel gennaio 2011 l’obiettivo dei fondatori è stato quello di dare nuovo valore all’insieme mondiale di proprietà non utilizzate, che conta milioni di esemplari solamente in Europa. Per contrastare il problema la nascita costante di nuove edificazioni, la soluzione è focalizzata su un importante cambio di paradigma culturale: considerare gli edifici abbandonati come risorse di valore e adottare una visione di lungo periodo, in grado di portare enormi benefici a stakeholder e shareholder.
[im]possible living vuole essere un abilitatore e rimuovere gli scogli che possono ostacolare la realizzazione di progetti di riqualificazione durante l’intero ciclo di vita del progetto, dalla mappatura fino alla costruzione: capiamo come.impossibleliving.com
Nell’attuale contesto di crisi è necessario un forte spirito di adattamento, per poter continuare a cogliere le opportunità ancora presenti, anche dal punto di vista aziendale. Siamo nella fase della rivoluzione: è indispensabile prendere coscienza di ciò che sta accadendo per affrontarlo al meglio.
La rivoluzione a cui assistiamo è una Rivoluzione Digitale. Una rivoluzione che parte da Internet, ma che si sta focalizzando sempre più nel mobile, dove il marketing crea nuove esperienze ed opportunità per noi, che siamo i consumatori, ma anche per le imprese stesse.
Per comprenderla, per conoscere le regole e le dinamiche di questa rivoluzione, Social Brain X.0 ha organizzato un evento dedicato al mondo del mobile: MAX – Mobile As X-periences, che si terrà mercoledì 10 aprile 2013 alle 11.20 nell’aula chiesa.
Michele Costabile, docente di Marketing Internazionale della Luiss aprirà i lavori e introdurrà la tavola rotonda moderata da Simonetta Pattuglia, Prof. Aggr. Marketing e Comunicazione, Economia presso l’Università degli studi Roma Tor Vergata.
Nel corso del dibattito, Mariano Tredicini, Internet Media & Digital Communication at Telecom Italia, presenterà le strategie mobile all’interno di Tim Young, mentre Gianluca Dettori, Chairman at Dipixel, illustrerà come all’incontrarsi del mobile con il mondo delle startup cambiano gli investimenti di venture capitalist.
A seguire parleranno Daniele Albanese, CEO di Justbit, starup italiana il cui corebusiness è lo sviluppo di app ; Alex Giordano, co-founder di Ninja Marketing e di Netnografia Digitale, che ci illustrerà il concetto di pubblici produttivi; Gianluca Comin, Executive vice president External Relations at Enel Group, che ci racconterà`la sua esperienza e il punto di vista della sua azienda; Luca Ascani, presidente di Populis, che ci racconterà come è avvenuta l’evoluzione dei media consumption all’interno del mobile.
A concludere i lavori sarà il Prof. Paolo Cellini, docente Internet Economics presso l’Università Luiss .
L’evento, aperto a tutti, sarà raccontato sui canali social di Social Brain X.0 seguendo l’hashtag ufficiale #MAXLUISS.
Per iscriversi è sufficiente compilare il modulo su Account Twitter @socialbrainx0 o sulla pagina Facebook facebook.com/SocialBrainX0.
Chi può partecipare?
L’appuntamento è aperti a tutti. #MAXLUISS è dedicato a chi vuole approfondire i cambiamenti del Mobile. – #MAXLUISS
Dove: Luiss, Viale Romania, 32 , Aula Chiesa Sconsacrata
Quando: mercoledì 10 aprile ore 11.20
Perché: partecipare, conoscersi, interagire, conversare e fare networking
Partecipanti: twitteri e smartphone-dotati, appassionati di mobile, di cultura digitale e social media
Garmin(NASDAQ: GRMN), leader mondiale nella navigazione satellitare, annuncia che Daimler AG ha scelto Garmin come fornitore mondiale di sistemi per la navigazione per i prossimi modelli di auto Mercedes-Benz. Le pluripremiate soluzioni per la navigazione di Garmin saranno completamente integrate nei sistemi di infotainment di tutte le Mercedes-Benz presenti sul mercato per i prossimi quattro anni.
“Essere stati scelti da Daimler come partner mondiali per le soluzioni di navigazione testimonia le crescenti capacità di Garmin e l’eccellente qualità dei prodotti nel mercato automotive OEM” afferma Matt Munn, Garmin Managing Director Automotive OEM. “Siamo onorati della fiducia che Daimler ha riposto in Garmin e non vediamo l’ora di iniziare a collaborare con loro per rendere la navigazione un’esperienza eccezionale per tutti i guidatori del mondo, sempre più esigenti.”
Grazie all’immediata interfaccia di Garmin, avanzate funzionalità di navigazione saranno perfettamente integrate nel sistema di infotainment di Mercedes-Benz per fornire un’esperienza efficiente e intuitiva. Oltre a poter visualizzare la propria posizione e la navigazione sul display principale, gli utenti avranno accesso a importanti informazioni di guida come la prossima svolta lanciando uno sguardo al secondo display, posizionato dietro il volante. Il sistema di infotainment di Mercedes-Benz permette inoltre agli utenti di controllare le funzioni della navigazione attraverso una manopola o attraverso la funzione del comando vocale. Inoltre, i software Garmin per la navigazione di prossima generazione forniranno informazioni fondamentali di localizzazione con la funzione Advanced Driver Assistance (ADAS), utile per assistere il guidatore in situazioni impreviste.
Il gruppo automotive OEM di Garmin utilizza la lunga esperienza nella realizzazione di interfacce e dispositivi nei segmenti automotive, aereonautico e nautico per sviluppare innovativi sistemi in-car telematici, di navigazione e di infotainment. La vasta gamma Garmin di dispositivi elettronici per il settore automotive include i sistemi di infotainment e telematici, software di navigazione, servizi di localizzazione e sistemi integrati con navigatori portatili. Garmin ha delle filiali in America, Europa e Asia che si occupano del mercato automotive OEM.
Al Nuovo Cinema Palazzo arriva la festa dei creativi digitali
Think, make, share: sono le parole d’ordine del Arduino Day 2013 organizzato dall’associazione DiScienza che il 6 aprile animerà dalle 11.00 alle 19.00 gli spazi del Nuovo Cinema Palazzo, a San Lorenzo.
Arduino Day è un evento open che nasce dal basso: è creato dagli utilizzatori di Arduino che si uniscono per condividere il loro lavoro. Nello spazio sono infatti presenti decine di progetti realizzati dai creativi digitali: tutti, proprio tutti, sono invitati a portare i propri prototipi! All’Arduino Day sarà possibile vedere dal vivo come Arduino sia anche un controller per videogame, dei circuiti morbidi realizzati con il didò, una casa controllata con un iPad, dei robot che si sfidano a sumo, fino ai preparativi in vista della Maker Faire di Roma e molto altro ancora da vedere, sperimentare e imparare.
Porta i tuoi progetti e mostra le tue abilità!
Un grande spazio espositivo aperto per mostrare ciò che gli utenti di Arduino sono in grado di fare, dove portare progetti, condividere esperienze e mettere in mostra la creatività. Arduino Day è il posto giusto dove provare e condividere le proprie idee.
Partecipa dal vivo e esprimi la tua creatività
Arduino Day 2013 ha un programma ricco di attività per tutte le età, esperti e non:
· ArduSumo, il laboratorio di robotica didattica di DiScienza basato su Arduino dove sfidare i tuoi amici in una agguerrita competizione di robosumo
· Esplora Processing, impariamo a usare Arduino come controller e far tornare in vita uno storico arcade
· Arduino 101, un laboratorio per costruire oggetti interattivi plug and play grazie a TinkerKit
· Impariamo a saldare, in collaborazione con l’ITIS Faraday il prof. Filippo Rosi ci aiuterà nel realizzare delle saldature a stagno invidiabili
· Costruendo ArduSumo, un workshop per provare il sumo robot grazie al kit di Futura Elettronica
· Circuiti morbidi, un laboratorio per bambini a cura dell’Hacklab di Terni per scoprire i rudimenti dell’elettronica attraverso led, interruttori e didò!
Laboratori e workshop sono tutti di livello base e per partecipare è necessario iscriversi.
E poi ancora…
· Spazio di prototipazione libera, un luogo dove sperimentare e imparare. Porta la tua Arduino, il tuo notebook e i componenti che vuoi usare. Prova a costruire qualcosa con i tuoi amici.
· Maker Faire, 1001 modi per farla insieme a noi! Roma ospiterà in ottobre un grande evento dedicato ai Makers. Conoscerete tutti i dettagli per partecipare come Makers ed essere coinvolti nel “Making of”!
· Palazzo dei Bambini, un laboratorio creativo per i maker più piccoli a cura del Cinema Palazzo. Storie da colorare e invenzioni da costruire per dar vita alle idee più fantasiose
Sarà presente anche uno store ufficiale Arduino e uno spazio per promuovere la Maker Faire Rome che si terrà nella capitale dal 3 al 6 ottobre negli spazi del Campo Boario.
Arduino Day è giornata completamente dedicata alla piattaforma Arduino e ai suoi utilizzatori. La piccola scheda open, e completamente made in Italy, Arduino ha rivoluzionato il mondo del design e dell’elettronica permettendo anche ai non esperti del settore di trasformare le proprie idee in realtà. È per questo che DiScienza, un’associazione per la divulgazione scientifica, ha voluto organizzare per il terzo anno consecutivo un appuntamento romano dedicato alla vasta comunità degli appassionati di Arduino e avvicinare curiosi di tutte le età.
L’azienda è presente al Salone dedicato alle tecnologie per il settore vinicolo e approfondisce, con il contributo di Castello Banfi, il ruolo dell’informatica nel business del vino
Oracle partecipa dal 7 al 10 aprile 2013 a Enolitech (Padiglione F, Stand H7), il Salone dedicato alle tecnologie per il settore vinicolo e oleario nell’ambito di Vinitaly. Obiettivo: mettere in mostra i più avanzati sistemi, tecnologie esoluzioni applicative per la gestione del business vinicolo, che ormai da tempo supportano in tutto il mondo l’attività di importantissimi protagonisti del Made in Italy del vino.
Facendo leva sul proprio modello Oracle On Oracle, l’azienda propone infatti sistemi ingegnerizzati le cui componenti hardware e software sono progettate per lavorare al meglio insieme al fine di garantire alle aziende performance senza eguali, nonché sistemi server all’avanguardia per l’elaborazione dei dati. Oracle mette inoltre a disposizione le più avanzate tecnologie, dal database alle soluzioni di business intelligence, per gestire con la massima efficienza il patrimonio informativo delle aziende, traendone molteplici indicazioni sulle proprie attività, sui clienti e sul mercato, utili a orientare al meglio le scelte di business. L’azienda propone infine sistemi gestionali come Oracle JD Edwards EnterpriseOne che, grazie ad avanzate funzionalità tagliate su misura per le aziende vinicole, consentono di ottimizzare le operazioni di business di queste imprese, dal vigneto fino all’imbottigliamento.
In Italia sono ormai numerose le aziende vinicole che hanno puntato su Oracle per trarre il massimo dall’IT; fra queste, ILLVA Saronno, Gruppo Cevico, Marchesi Antinori e Castello Banfi.
Proprio Castello Banfi sarà al fianco di Oracle nel convegno “Dal campo alla bottiglia: quanto IT c’è in un bicchiere di vino?”, in programma a Vinitaly il 9 aprile alle ore 15.30(Sala Mozart, Palaexpo 1° piano), per approfondire il ruolo che l’informatica può giocare per ottenere un concreto vantaggio competitivo nel business vinicolo.
Enrico Viglierchio, Direttore Generale di Castello Banfi, racconterà come, adottando le soluzioni applicative e le tecnologie di Oracle, l’azienda ha potuto ridurre i costi di gestione, tenere sotto controllo e rendere più efficienti i processi, aumentare la visibilità sul business e migliorare i contatti con i clienti.
Per affrontare al meglio la sua forte crescita in Italia e soprattutto all’estero, Castello Banfi aveva infatti l’esigenza di integrare la gestione di tante unità operative all’interno di un unico sistema ERP, occupandosi dell’intero ciclo del vino e della catena del valore aziendale.
Castello Banfi ha dunque puntato sulla soluzione gestionale Oracle JD Edwards EnterpriseOne 9.0 per riuscire a gestire tramite un’unica piattaforma tutti i processi aziendali, compresi quelli specifici del mondo agricolo e di cantina: dai campi alla trasformazione dell’uva in vino finito, fino alla commercializzazione del prodotto.
In questo modo oggi l’azienda è in grado di prendere più facilmente le proprie decisioni d’investimento sui vigneti e di programmare la produzione dei vini in base alla domanda stimata del mercato. Può inoltre allineare in tempo reale i dati di produzione con la gestione finanziaria, per riscontrare immediatamente le ripercussioni in contabilità delle variazioni nella produzione, e gestire in modo più efficiente tutti i processi finanziari, anticipando la chiusura del bilancio di Gruppo di circa 2 mesi. Facendo leva sul sistema informativo, infine, Castello Banfi esercita un migliore controllo sui costi operativi, compresi quelli relativi ai trasporti, e ottimizza l’impiego delle risorse di produzione e delle cantine.
A Vinitaly 2013 Castello Banfi condividerà dunque questa importante esperienza con tutte le aziende del comparto, mettendo in luce come il Made in Italy del vino possa trovare realmente nell’informatica un valido sostegno al proprio percorso di crescita nel mondo.
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