Capri Trendwatching Festival – Videointervista a Massimo Banzi, Arduino

A Capri ho intervistato Massimo Banzi, fondatore di Arduino. A lui ho chiesto se immaginava che qualche anno dopo la sua invenzione sarebbe scoppiata la rivoluzione dei Makers, ripercorso la storia di Arduino dal punto di vista imprenditoriale e parlato di startup

“In Italia si parla molto di startup ma spesso solo nel settore del web. Inoltre bisogna fare attenzione perché nel caso di successo sono destinate a emigrare verso Londra, Berlino o San Francisco. Credo sia necessario cambiare punto di vista e investire invece sui makers creando realtà che siano vicine ai processi produttivi locali, ciò permetterebbe di creare davvero sviluppo”.

 

 

Arduino è un framework open source che permette la prototipazione rapida e l’apprendimento veloce dei principi fondamentali dell’elettronica e della programmazione. È composto da una piattaforma hardware per il physical computing sviluppata presso l’Interaction Design Institute, un istituto di formazione post-dottorale con sede a Ivrea, fondato da Olivetti e Telecom Italia. Il nome della scheda deriva da quello di un bar di Ivrea (che richiama a sua volta il nome di Arduino d’Ivrea, Re d’Italia nel 1002) frequentato da alcuni dei fondatori del progetto.

Questa si basa su un circuito stampato che integra un microcontrollore con pin connessi alle porte I/O, un regolatore di tensione e quando necessario un’interfaccia USB che permette la comunicazione con il computer.

Arduino ha un ambiente di sviluppo integrato (IDE) multipiattaforma per Linux, Apple Macintosh e Windows.

Questo software permette anche ai novizi di scrivere programmi con un linguaggio semplice e intuitivo derivato da C e C++ chiamato Wiring, liberamente scaricabile e modificabile.

Il Capri Trendwatching Festival, è un evento promosso dalla Fondazione Capri e a cura della trendwatcher Elena Marinoni, che si propone di indagare i contorni del futuro prossimo attraverso dati di ricerca, case history, workshop e open lectures.

Oggetto di indagine del CTWF, una mappatura ragionata dei trend emergenti capaci di orientare nel medio termine comportamenti sociali, consumi, lifestyle, evoluzioni del gusto, del costume e dell’estetica.

Articolo Pubblicato su Data Manager il 10/5/2013 – http://www.datamanager.it/news/capri-trendwatching-festival-videointervista-massimo-banzi-arduino-46738.html

Napoli, 25 giugno 2013 “From Vesuvio to Silicon Valley and Back” Il Job Creator Tour di Mind the Bridge fa tappa a Napoli

www.mindthebridge.org
 
          
 
 

 

Napoli, 25 giugno 2013

“From Vesuvio to Silicon Valley and Back”
Il Job Creator Tour di Mind the Bridge fa tappa a  Napoli

Il 25 giugno, al PICO di Napoli, è tempo di innovazione e creatività: un’intera giornata dedicata ai migliori progetti di business campani, grazie a una collaborazione con il progetto “Unite the two Bays- From Vesuvio to Silicon Valley” promosso dall’Associazione Skillpoint e Campania Felix. In palio 3 borse di studio per la Mind the Bridge Startup School a San Francisco.

 

Per registrarsi all’evento http://v2sv.unitethetwobays.com

Per presentare il proprio progetto http://jct.mindthebridge.org/naples

 – per accrediti stampa serenaorizi@gmail.com –

 

San Francisco, 30 maggio – Se si costruiscono i ponti, si possono unire anche le Baie. Con questo spirito la città di Napoli si prepara ad accogliere il prossimo 25 giugno, al PICO-Palazzo dell’Innovazione e della Conoscenza, una delle tappe del Mind the Bridge Job Creator Tour 2013, all’interno dell’iniziativa “Unite the two Bays: dal Vesuvio a Silicon Valley e ritorno” promossa dall’Associazione Skillpoint,Campania Felix e Campania Innovazione.

Una giornata interamente dedicata alla formazione imprenditoriale, volta a far incontrare il meglio della creatività partenopea con i capitali della Silicon Valley. I giovani e le imprese locali avranno la possibilità di presentare le proprie idee di business e di competere per una delle tre borse di studio messe in palio dagli sponsor del progettoper la partecipazione alla Startup School di Mind the Bridge, a San Francisco, nella seconda metà del 2013.

“From Vesuvio to Silicon Valley and Back nasce lo scorso anno con l’intento di creare un canale stabile di scambi culturali ed economici tra la città partenopea e la capitale dell’innovazione tecnologica mondiale – commenta Luciano Serafini, presidente di Skillpoint. “Tutto questo attraverso programmi che non solo favoriscano un rapporto più stretto tra gli ambienti culturali e imprenditoriali delle due città –aggiunge Paolo Pontoniere di Campania Felix – ma promuovano anche progetti volti a stimolare la crescita di un tessuto di startup giovanili nella città campana”.

A tal fine, l’ormai famoso contest di idee promosso dalla californiana Mind the Bridge si inserisce a buon diritto tra le attività in calendario nel territorio campano: offrirà infatti ai partecipanti una concreta opportunità di formazione, confronto e networking con esperti della Silicon Valley e potenziali investitori. 
In più la possibilità, per alcuni di loro, di vivere un’esperienza indimenticabile di tre settimane all’interno della Startup School di Mind the Bridge a San Francisco, dove poter vivere la vita delle startup della Silicon Valley e mettere a punto il proprio progetto grazie a un lavoro di team e al supporto di mentor.

Con grande piacere abbiamo accolto l’invito a portare una delle nostre tappe del nostro Job Creator Tour in Campania, ospiti di un luogo molto significativo per tutti noi che ci occupiamo di innovazione – commenta Alberto Onetti, Chairman di Mind the Bridge – Dopo essere stati a Lecce il 14 giugno, porteremo un po’ di Silicon Valley anche a Napoli spiegando concretamente qual è l’approccio californiano al fare startup. Avremo occasione di vedere e  valutare alcuni progetti locali ai migliori dei quali apriremo le porte della nostra Startup School a San Francisco”.

La tappa di Napoli, così come le altre in calendario, punta infatti a fare da volano all’imprenditorialità e all’innovazione a livello locale portando esempi concreti di casi di successo a studenti, aspiranti imprenditori e startupper. Educare all’imprenditorialità, fare impresa, preparare un business plan, imparare l’arte dell’elevator pitch (la famosa presentazione da fare a un investitore persino nei pochi secondi di un viaggio in ascensore), capire come funziona il mondo del venture capital: tutti argomenti che verranno approfonditi alla presenza di personaggi di spicco dell’imprenditoria italiana e americana e dei primi promotori dell’evento, a partire daMarco Marinucci, fondatore e direttore esecutivo di Mind the Bridge, e Alberto Onetti, professore all’Università dell’Insubria e Presidente Mind the Bridge; per poi passare a Paolo Pontoniere, giornalista del gruppo Espresso e fondatore diCampania Felix – realtà che mira a facilitare la nascita di scambi culturali, economici e tecnologici tra aziende campane e aziende della Silicon Valley, promuovendo eventi e manifestazioni in Italia e in California – fino a Riccardo Luna, giornalista, editore e direttore di Che Futuro!.

Con il nostro fondo stiamo facendo scouting dei migliori progetti dell’area del mediterraneo – segnala Marco Marinucci, direttore esecutivo di Mind the Bridge –C’è tantissimo talento e potenzialità di innovazione che richiede di essere strutturato e messo nelle condizioni di crescere. È quello che facciamo nel nostro programma di accelerazione a San Francisco: fare germogliare grandi imprese che mantengano però i centri di sviluppo e quindi l’occupazione nei posti in cui sono nati“.

All’evento prenderanno parte i rappresentanti di alcuni principali fondi italiani, tra cui Atlante Ventures, Principia, Vertis, Byron Capital, Zernike-Meta Ventures, IAG oltre, ovviamente, a Mind the Seed Fund.

Gli interessati potranno sottoporre i propri progetti fino al 14 giugno, compilando il form disponibile al sito http://jct.mindthebridge.org/naples e registrandosi all’evento http://v2sv.unitethetwobays.com

I risultati degli ammessi alla giornata saranno comunicati da una commissione esaminatrice entro il 21 giugno.

 

 

PROGRAMMA

martedì 25 giugno 2013, ORE 9:00/18:00
PICO – Via Terracina, 230 – Napoli


9:00 — 9:30
Registrazione

 9:30 — 9:45
Apertura lavori

9:45 — 12:15
Startup SchoolMarco Marinucci, MTB Executive Director, e Alberto Onetti, MTB Chairman, tengono lezione su imprenditorialità, business planning, mercato venture capital ed ecosistema Silicon Valley, con l‘obiettivo di fornire le indicazioni base per chi voglia diventare imprenditore.

12:15 — 12:30
Interviene Riccardo Luna, Editore e Direttore di Chefuturo!

12:30 — 2:00
Pranzo & Networking

2:00 — 5:30
Startup Gym Session. Le startup selezionate presentano la loro idea imprenditoriale di fronte a un panel di imprenditori e investitori. I mentor di MTB danno loro feedback e suggerimenti utili a migliorare le presentazioni (i “pitch”) e il modello economico/la business idea.

Panel di investitori:
Massimiliano Cerilli, Principia SGR
Giovanni De Caro, Atlante Ventures Mezzogiorno

Amedeo Giurazza, Vertis SGR
Maurizio Liverani, Byron Capital
Marco Marinucci, Mind the Seed Fund
Francesca Natali, Zernike-Meta Ventures
Alberto Onetti, Mind the Seed Fund 
Giuseppe M. Prisco, IAG

 

Altri investitori in attesa di conferma

5:30 — 6:00
Prize: MTB Startup School. MTB, insieme agli sponsor e agli organizzatori dell’evento, offrono a uno o più startupper la frequenza gratuita a una sessione della MTB Startup School in San Francisco (programma di 3 settimane).

6:00
Chiusura

Organizzatori

 

Mind the Bridge
Mind the Bridge è un acceleratore e un fondo di investimento con sede a San Francisco (California). Mind the Bridge organizza due volte all’anno un programma di accelerazione di 10 settimane e un programma per Startup School della durata di 3 settimane nel suo incubatore MTB Gym a One Market Plaza, sempre a San Francisco.

  • [2007] Fondato come progetto parallelo dell’ex Googler Marco Marinucci, MTB inizialmente si è focalizzata sullo sviluppo dell’ecosistema startup italiano (paese di origine di Marco) attraverso la costruzione di “ponti” ideali con la Silicon Valley.
  • [2008] Marco mette in piedi un eccellente Board of Director con Alberto Onetti, professore universitario italiano con una profonda esperienza e conoscenza dell’ecosistema Silicon Valley, come Presidente.
  • [2008-2012] In 5 anni MTB supporta centinaia di startup, mette in piedi un incubatore a San Francisco e una startup school dalla quale escono oltre 50 imprenditori all’anno. In più organizza decine di eventi a cui partecipano migliaia di persone. I diplomati all’incubatore, selezionati e supportati da un vasto numero di investitori e imprenditori seriali, continuano a fare sempre più passi avanti in termini di acquisizioni (2), premi (Le Web, Web Summit, P&P) e raccolta fondi (circa 1 milione di dollari nel 2012).
  • [2012] Marco lascia Google per occuparsi a tempo pieno di MTB e mette in piedi un fondo di investimento (Mind the Seed).
  • [2013] Dal 2013 Mind the Bridge inizia a operare nelle altre nazioni del Mediterraneo ed Est Europa, divenendo di fatto il ponte ideale per la Silicon Valley dedicato a founder di tutto il mondo.

 

Skillpoint
L’associazione Skillpoint nasce nel 2002 dall’esperienza pluriennale sia nel campo della organizzazione aziendale che dell’I.&C.T. maturata dai soci fondatori, e dall’ obiettivo di diffondere Know-how e cultura d’impresa, promuovendo e sviluppando l’I.&C.T. nel tessuto produttivo.

Per la sua natura professionale, elastica, poliedrica e funzionale la SKILLPOINT è diventata presto un punto di riferimento per le quelle organizzazioni che considerano l’innovazione tecnologica uno strumento per crescere, migliorare e semplificare.

  • Dal 2002 alla 2007 la Skillpoint ha progettato, partecipato, erogato e realizzato progetti di formazione all’ I.&C.T.; inizialmente impegnata nel campo delle certificazioni delle competenze con partner internazionali come: Prosoft Training inc., Certport inc., Prometric inc., successivamente partecipando a progetti di formazione con partner quali: IKEA, Microsoft, Regione Campania, SMILE, Comune di Napoli, Istituto Tilgher ed altri, impegnandosi in progetti di “Formazione Continua per PMI”, nella progettazione di percorsi formativi nell’ambito dello spettacolo introducendo i nuovi software ADOBE, nell’ambito del sistema integrato della mobilità in partnership con IKEA, nella formazione e certificazione dei tutor di diversi “Centri Pubblici di Accesso” nell’ambito del progetto europeo SAX-P.
  • Dal 2007 è impegnata attivamente nella promozione dell’I.&C.T., dell’Innovazione Tecnologica e dello Startup, progettando e realizzando interventi nell’ambito dell’organizzazione aziendale come “B.I.T.C. Training on demand” e “School Cooperative Network” in partnership con Microsoft. 
  • Nel 2008 ha progettato e realizzato la piattaforma web a supporto della lotta all’evasione scolastica “mercurioscuola.it” promossa con il patrocinio della Regione Campania, Regione Piemonte, Regione Veneto e Regione Umbria, ed ancora oggi utilizzata da diversi istituti scolastici sull’intero territorio nazionale.
  • Dal 2010 promuove attraverso il progetto WIMO URBAN la diffusione sul territorio del free Wi-Fi utilizzando innovativi modelli di sviluppo basati sulla sinergia pubblico-privato.
  • Dal 2012 supporta lo startup dell’Associazione “Storie in Movimento”, realizzatrice del documentario “D’Altro Canto” nell’ambito del progetto europeo “Giovani Attivi”.
  • Dal 2012 infine promuove assieme a Campania Felix il progetto “Unite the Two Bays From the Vesuvio to Silicon Valley”.

 

Campania Felix
Campania Felix llc, è una media consulting and managing firm che opera nel campo degli scambi culturali e dell’innovazione scientifica e tecnologica  fondata da due campani che a vario titolo sono legati alla vita culturale ed economica della città di San Francisco da quasi un trentennio.

  • Paolo Pontoniere, giornalista del Gruppo Editoriale L’espresso e Vice-Presidente of Corporate Communications & HIDROX Evangelist, CreAgri, Inc. Co-founder e Managing Director di Campania Felix Llc. Consultant to Moncada Energy USA, SpiGo Green, Teatro di San Carlo.
  • Amelia Carpenito Antonucci, direttrice dell’istituto Italiano di Cultura di San Francisco dal 1996 al 2001 e nuovamente dal 2008 al 2011, vice direttrice dell’Istituto di Cultura di New York dal 2003 al 2008, in carriera di diplomazia culturale presso il Ministero degli Affari Esteri dal 1990. Dal maggio 2011, si occupa di consulenza e comunicazione per alcune associazioni locali (Leonardo da Vinci Society, Fondazione Bassetti, Teatro di San Carlo); è co-fondatrice e Managing Director di Campania Felix llc.

 

Campania Innovazione s.p.a.
Campania Innovazione s.p.a è l’Agenzia regionale per la promozione della Ricerca e dell’Innovazione, a supporto dei processi di trasferimento tecnologico, sul piano nazionale e internazionale.

Campania Innovazione s.p.a. – Agenzia regionale per la promozione della Ricerca e dell’Innovazione promuove e coordina il Sistema Regionale per la Ricerca e l’Innovazione per l’attuazione delle politiche regionali, supportando la competitività del territorio campano.

Campania Innovazione mira ad alimentare processi di sviluppo economico, basati sul trasferimento tecnologico alle PMI, creando sul territorio un ecosistema stabile a sostegno dell’innovazione, della ricerca e della competitività regionale. Offre a imprenditori e ricercatori l’accesso ad una vasta rete di competenze in termini di valorizzazione delle tecnologie presenti in Campania, e servizi di informazione e orientamento, per supportare la creazione, lo sviluppo ed il consolidamento di start-up innovative, spin-off e PMI tradizionali.

 

Partner

BAIA, Business Association Italy America
Sviec
NIAF, The National Italian American Foundation
Vulcanicamente
Wimo
Easy Congress
2AID.net

 

Sponsor Istituzionali

Regione Campania
Comune di Napoli
Provincia di Napoli
Provincia di Avellino
Università degli Studi, suor Orsola Benincasa

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SEMPRE PIU’ RETAILER E PRODUTTORI SI AFFIDANO A PARTNER E-COMMERCE, RIVELA UNO STUDIO INDIPENDENTE

SEMPRE PIU’ RETAILER E PRODUTTORI SI AFFIDANO A PARTNER E-COMMERCE, RIVELA UNO STUDIO INDIPENDENTE

 

Milano, 29 maggio 2013 – hybris, fornitore della piattaforma a supporto del commercio omni-canale a più rapida crescita a livello globale, annuncia oggi i risultati di uno studio commissionato a Forrester Consulting dal titolo “Verso la maturità dei CSP (The Path to Commerce Service Provider Maturity)”, pubblicato a maggio 2013. Obiettivo dell’indagine: comprendere le attuali necessità dei leader dell’e-commerce e definire le linee guida per l’evoluzione dei commerce service provider (CSP).

Lo studio, effettuato attraverso un’indagine quantitativa su 156 professionisti del marketing, dell’IT e dell’e-commerce di aziende europee con almeno 20milioni di dollari di fatturato online (e un’ulteriore indagine quali-quantitativa condotta su senior executive di 21 aziende CSP europee), mostra che il 56% dei decisori e-commerce, di livello senior, collabora attivamente con un commerce service provider; il 12% lo ha fatto in passato e il 21% non se ne è mai servito, ma pensa di farlo nei prossimi quattro anni.

Per Frank Schoutissen, Vice President Channel di hybris, il sempre più frequente ricorso ai CSP può essere attribuito alla crescente complessità del concetto di ‘commerce’ e al bisogno delle aziende di raggiungere il cliente attraverso più canali e touch point. A questo proposito Schoutissen dichiara: “Il volto del commerce cambia rapidamente e i consumatori sono alla ricerca di modalità d’acquisto, online e offline, sempre più flessibili e dinamiche. Di conseguenza, per molte aziende non è semplice adeguare le proprie soluzioni e-commerce a tali aspettative. I CSP rappresentano per tanto un asset importante, un modo per arricchire la propria tecnologia e rispondere meglio alle richieste dei clienti. hybris si impegna a garantire partner d’eccellenza, affinchè i nostri clienti possano contare su CSP capaci di soddisfare le loro esigenze più specifiche”.

Secondo lo studio, circa il 90% dei CSP intervistati ritiene che l’aumento della complessità dei servizi di commerce erogati sia dettato da esigenze di multi-canalità. Per meglio comprendere come stimolare le vendite, le aziende tendono oggi ad adottare una visione d’insieme: l’e-commerce non è più considerato un canale isolato e il mobile commerce ha assunto grande importanza. Il 59% degli intervistati ha infatti affermato di essersi rivolto a un CSP per supportarne la crescita e favorire l’integrazione di questo canale con gli altri.

A ulteriore conferma di quanto espresso dai CSP, lo studio Forrester prosegue poi affermando che “il crescente fatturato proveniente dall’e-commerce sottintende una posta in gioco sempre più alta. Per tanto, i responsabili e-commerce tendono ad affidarsi sempre più a partner che li assistano nella selezione e nell’implementazione delle proprie tecnologie e che li supportino anche dal punto di vista strategico e della customer experience”.

Aggiunge Schoutissen: “Riconoscere il valore dei CSP non basta, è fondamentale scegliere anche i partner giusti. In hybris mettiamo i clienti sempre al primo posto, in modo che essi possano trarre il massimo valore da partner e CSP e sfruttare appieno il loro potenziale per sviluppare modelli di vendita innovativi e complessi come quello omni-canale”.

Infine, Forrester dichiara: “Sulla carta, i commerce service provider hanno opportunità enormi, ma parecchi di loro non hanno ancora un grado di maturità tale da riuscire a rispondere alla domanda del mercato. I CSP devono ritagliarsi una propria nicchia, sia essa in ambito retail, high tech, consumer, healthcare o telco. Vantare un’expertise in un settore specifico è fondamentale: è proprio questo che richiedono i clienti. Essere dei tuttofare privi di specializzazione non è una strategia vincente: i retailer si aspettano competenze specifiche relative all’online, alle operazioni in-store e alla gestione della supply chain, mentre i produttori richiedono supporto per la gestione dei canali, l’integrazione ERP e le field sales”.

Per scaricare una copia dello studio commissionato da hybris, visitate: http://www.hybris.com/en/forrester-study

DA MYSQL A #OBAMA2012: I PROTAGONISTI DELL’INNOVAZIONE IN ARRIVO A TECHCRUNCH ITALY

 

ROMA, MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo, 26 – 27 settembre 2013

  

Roma, 29 maggio 2013. TechCrunch Italy (www.techcrunch-italy.com), il più grande evento italiano dedicato al digitale e alle startup, co-organizzato da Populis e TechCrunch,accoglierà anche quest’anno voci eccezionali da ogni parte del mondo che stanno scrivendo la storia dell’innovazione a 360°: da Amelia Showalter, che è stata Director of Digital Analytics per la campagna di rielezione del Presidente Obama, a Michael Widenius, Co Founder e autore principale di  MySql, vengono oggi resi noti i nomi di alcuni tra i  top speaker che parteciperanno all’incontro di settembre.

Sul palco si alterneranno i creatori di nuove tecnologie e prodotti appena annunciati in anteprima al mercato o non ancora in produzione, come Jeff Hagins, founder di SmartThings, un inedito sistema di controllo remoto e Phil Bosua, Founder di LIFX, la reinterpretazione della classica lampadina; protagonisti di storie di successo nate e cresciute grazie al web, come Vito Lomele, Founder di JobRapido, o Martin Varsavsky, Founder del Global WiFi Network FON, e ancora voci da aziende che hanno vissuto l’evoluzione innescata da internet nel mondo della comunicazione, come Andreas Weile, President di Bild e Giorgio Brenna, Chairman and CEO Italy di Leo Burnett.

Una lista di nomi incredibili, consultabile anche su http://www.techcrunch-italy.com/speaker/ , a cui si aggiungeranno nuovi protagonisti nelle prossime settimane, per discutere insieme di(RE) Design, il tema che guiderà l’edizione di quest’anno: dalla migrazione di internet dalla dimensione “fissa” su PC al suo utilizzo in mobilità, che ha invaso ogni aspetto della nostra vita, per arrivare ad indagare le influenze esercitate sul concetto di Made in Italy e sulle sue manifestazioni, come l’automotive, la moda o il turismo.

Gli ultimi nomi confermati si aggiungono a quelli, già rivelati, di Renaud Visage, co-founder di Eventbrite, una della principali piattaforme di online ticketing al mondo, Damien Patton, founder di Banjo, mobile app geolocalizzata, nuovo fenomeno tra i social media e John Underkoffler, founder di Oblong e ideatore dell’interfaccia del film Minority Report, uno degli scienziati e innovatori più illuminati degli ultimi 20 anni.

Restano pochi giorni per assicurarsi un biglietto in tariffa Early Bird in vendita su Eventbrite ( techcrunchitaly2013.eventbrite.com/ ): gli ingressi saranno venduti fino al 31 maggio al prezzo speciale di 299€, mentre gli stand della Startup Alley Exhibitor saranno disponibili a 799€. Dal 1° giugno verranno poi aperte le vendite per 500 pass per entrambe le giornate a 399€, mentre il costo di un stand sarà di 999€; il costo del biglietto intero in late booking sarà infine di 499€.

TechCrunch Italy nasce dalla collaborazione tra Populis – una delle media technology company a maggiore crescita in Europa (Source: #1 Deloitte Fast 50 Ireland, #7 Deloitte Fast500 EMEA, GP Bullhound Media Momentum 2011), editore di Blogo.it (3° polo d’informazione online in Italia), fondata da due partner italiani, Luca Ascani e Salvatore Esposito, e leader europeo nella produzione di contenuti verticali –  e TechCrunch la “Bibbia” dell’informazione tecnologica online a livello mondiale, forte di una redazione di esperti attenti a scovare nuove start up, recensire i progetti web più innovativi e annunciare in tempo reale tutte le breaking news sul mondo della tecnologia.

Gestire i feedback dei clienti per valorizzare l’ecommerce: le soluzioni Zoorate

 
 
 
 

Come sviluppare una migliore comprensione dei bisogni dei clienti? E come essere sicuri che il proprio business risponda ai loro bisogni? Come infine migliorarne l’engagement?
Ogni giorno negli Stati Uniti si stimano in media 3,4 miliardi di conversazioni su prodotti e marche e per il 70% degli individui a livello mondiale il passaparola rappresenta il fattore di influenza più importante nelle proprie decisioni di acquisto. E in Italia?

 

Va’ dove ti porta il rating

 

L’opinione dei clienti, sempre più importante nello sviluppo di prodotti e servizi nel commercio elettronico anche nel nostro paese, è al centro delle soluzioni enterprise e ready-to-use presentate da Zoorate all’ottava edizione dell’eCommerce Forum, con l’obiettivo di valorizzare i contenuti generati dagli utenti a supporto delle decisioni degli shop online.

 

E con Netcomm-Consorzio del Commercio Elettronico Italiano, la web company specializzata in social commerce presenta il nuovo Sigillo Gold, versione evoluta del Sigillo Netcomm standard, strumento che valorizza anche le opinioni e i commenti raccolti direttamente dai consumatori finali a garanzia di una maggiore sicurezza, trasparenza, chiarezza e affidabilità.

 

Milano, 28 maggio 2013 – Le opinioni dei clienti contano. E contano sempre di più nel commercio elettronico, in cui le comunicazioni informali tra consumatori su prodotti, servizi e marche – che vanno sotto il nome di passaparola, o word-of-mouth(WOM) – rappresentano oggi il più potente strumento di comunicazione di marketing.

Basti pensare che ogni giorno negli Stati Uniti si stimano in media 3,4 miliardi di conversazioni su prodotti e marche (fonte: Keller Fay Group) e che per il 70% degli individui il WOM rappresenta il fattore di influenza più importante nelle proprie decisioni di acquistoe consumo (Rapporto Nielsen 2012).  Si spiega così la crescente attenzione da parte anche delle imprese italiane ai sistemi di analisi, misurazione e gestione del passaparola e, alla luce della diffusione dei mezzi digitali, al passaparola digitale, detto anche electronic WOM (eWOM).

Questi alcuni degli scenari emersi  oggi nel corso del workshop “Si fa presto a dire passaparola: grandi sfide e opportunità”, organizzato da Zoorate, web company specializzata in social commerce, in occasione dell’ottava edizione dell’eCommerce Forum.

“Noi di Zoorate crediamo che oggi ancor di più i consumatori abbiano l’esigenza di condividere le loro esperienze di acquisto e di affidarsi ad altri consumatori come loro per il supporto allo shopping online – spiega Matteo Hertel, CEO di Zoorate – Secondo Global Web Index 2012 il 62% degli utenti mondiali e il 51% degli utenti in Italia commentano un prodotto online dopo averlo acquistato equesto fenomeno per le imprese rappresenta un’importantissima opportunità di cogliere informazioni preziose per valorizzare e ottimizzare il proprio business intorno al consumatore stesso”.

Tuttavia, nonostante il passaparola sia ormai il più importante e decisivo strumento di influenza sulle scelte di acquisto, ancora non viene valorizzato adeguatamente dalle aziende: “I tradizionali canali di comunicazione sono talvolta percepiti come ambigui e poco affidabili – aggiunge Roberto Stefanini, CTO di Zoorate –  i consumatori hanno la necessità di comunicare tra loro per compiere le scelte di acquisto ed è proprio dall’analisi di questi bisogni che nascono le nostre soluzioni per il social commerce e il nostro servizio Feedaty”.

BOLLE REPUTAZIONALI, WOM POSITIVO E NEGATIVO

Una panoramica del fenomeno è stata presentata da Matteo de Angelis, docente di Marketing al dipartimento di Impresa e Management dell’università Luiss Guido Carli e ospite del workshop, il quale ha affrontato sfide e opportunità delle nuove forme di comunicazione sociale su prodotti e marche,  a partire dal concetto di bolle reputazionali:

“Numerose ricerche dimostrano come molti consumatori  siano disposti a modificare le proprie abitudini di consumo sulla base di informazioni reperite tramite i social media – commenta Matteo de Angelis– La loro proliferazione ha ampliato non solo il processo di trasmissione delle informazioni su imprese, marche e prodotti ma, in maniera esponenziale, anche la comunità di consumatori coinvolti. Di conseguenza, la portata dei benefici o dei danni associati allo sviluppo di una reputazione d’impresa positiva o negativa appare sensibilmente incrementata, tanto da poter parlare di vere e proprie bolle reputazionali. È tuttavia paradossale che tutto ciò avvenga quasi sempre in luoghi e contesti che sfuggono al controllo delle imprese”.

Sotto osservazione anche l’analisi del WOM negativo, fenomeno dagli effetti più ampi di quello positivo (in quanto si propaga per un numero maggiore di stadi successivi di trasmissione), ragione per cui risulta fondamentale per l’impresa bloccarlo all’origine così da evitare spirali pericolosissime innescate da consumatori insoddisfatti: “Ecco quindi che diventano preziosi i sistemi di social feedback immediati volti a rilevare, gestire e rimediare prontamente al disservizio, meglio se monitorando costantemente i sentiment dei consumatori mediante l’analisi di blog, post o tweet, e attivando al tempo stesso opportune azioni di valorizzazione del WOM positivo”, conclude De Angelis.

NEL MONDO E IN ITALIA

Intanto, in una ricerca condotta nel 2012 da Battery Ventures sul mercato statunitense, gli utenti internet dichiarano che potrebbero non credere alle recensioni di prodotti e servizi soprattutto se si trovano su un sito di cui non si fidano o sono scritte in un linguaggio scorretto dal punto di vista grammaticale (45%) oppure perché anonime (33%).  Anche il tono svolge un ruolo fondamentale: incappare in recensioni troppo negative (26%) o troppo positive (19%) desta ancora qualche perplessità, così come anche leggere recensioni troppo corte o troppo lunghe (11%). La questione “trust” resta quindi ancora molto calda e lo mostra benel’infografica “The review of reviews” condotta da People Claim.

Intanto, nel nostro paese un nuovo impulso arriva dalle soluzioni enteprise e ready-to-use di Zoorate che mirano a valorizzare e a certificare le opinioni e i contenuti  generati dagli utenti. Tra queste, anche il nuovo Sigillo Gold di Netcomm presentato insieme al Consorzio del Commercio Elettronico Italiano, in occasione dell’eCommerce Foru. Evoluzione del Sigillo Netcomm standard è uno strumento che indica la serietà dei siti dei merchant in termini di sicurezza, trasparenza, chiarezza e affidabilità e che gli utenti potranno trovare sui siti degli shop online che vi aderiranno (cfr. comunicato odierno Netcomm).

 “Insieme  a Netcomm abbiamo definito e sviluppato la piattaforma che sta alla base del Sigillo Gold e dunque il servizio di raccolta, gestione e pubblicazione dei commenti dei consumatori finali, al fine di offrire una componente di informazione user generated a disposizione dei web-shopper. – ha concluso Matteo Hertel, CEO di Zoorate – Il passaparola rappresenta lo strumento più forte di espressione della voce dei consumatori nei confronti di brand e prodotti e un importante canale di affermazione della reputazione di un’impresa. Siamo certi che con il mercato digitale e con l’ecommerce che ne catalizzano la diffusione, acquisirà definitivamente un ruolo di primo piano nel marketing moderno”.

La voce diventa password: Barclays utilizza la biometria vocale di Nuance per identificare i propri clienti

Con la soluzione di biometria vocale di Nuance si potenzia il processo di autenticazione e di sicurezza dei sistemi bancari

 

Milano 28 maggio 2013Nuance Communications, Inc. (NASDAQ: NUAN) annuncia che Barclays Wealth & Investment Management ha scelto la biometria vocale FreeSpeech di Nuance per verificare in modo sicuro e automatico l’identità dei clienti Barclays, grazie alle peculiarità delle loro voci. Per verificare la propria identità, i clienti non dovranno più rispondere alle tipiche domande necessarie per garantire la sicurezza. Grazie alla tecnologia di biometria vocale di Nuance, è sufficiente parlare con un operatore per identificare la voce di un cliente: il processo di autenticazione è rapido, sicuro e trasparente.

 

Per scoprire come avviene il processo di identificazione vocale dei clienti di Barclays, visualizzare il grafico

 

In genere, per accedere ai propri conti bancari, gli utenti contattano la banca seguendo un processo di identificazione lungo e articolato, ritrovandosi a rispondere ad una serie di domande complesse, con una modalità che nel settore viene definita “autenticazione basata sulla conoscenza”.

 

Il tempo investito nella formulazione delle domande e nelle risposte non aiuta gli utenti che molto spesso non ricordando le proprie password e sono costretti, quindi, a rispondere anche domande di sicurezza, tipo “Come si chiama il tuo animale domestico preferito” o “Come si chiamava il tuo migliore amico d’infanzia” rischiando, per giunta, che alla fine del processo venga negato l’accesso per una risposta sbagliata.

 

Per migliorare i servizi di customer care, Barclays, ha scelto di adottare la tecnologia di biometria vocale Nuance che permette di riconoscere l’identità del cliente, dalla voce. Quando un utente contatta telefonicamente Barclays per accedere al proprio conto, può semplicemente interagire per pochi secondi con un operatore del customer service, che grazie alla tecnologia di biometria vocale FreeSpeech  confronta la voce del cliente con l’impronta vocale –  univoca – memorizzata nel sistema, confermando all’operatore in modo automatico ed impercettibile che l’identità è stata verificata.

Qualora la voce del cliente non venisse riconosciuta dal sistema o se la transazione richiesta superasse le soglie di sicurezza, gli operatori Barclays  potranno decidere di passare alla modalità di autenticazione tradizionale.

“Ciò che stiamo sperimentando e verificando è un’evoluzione rapida nell’ambito del customer service; per ricevere assistenza o accedere ad un servizio, gli utenti preferiscono avere interazioni più facili e naturali” commenta Robert Weideman, Executive Vice President e General Manager di Nuance Enterprise Division. “La tecnologia di biometria vocale permette, ad aziende come Barclays, di ridefinire i servizi di customer service grazie ad un processo di autenticazione più intuitivo e trasparente, ottimizzando i tempi di risposta per i clienti e riducendo il carico di lavoro per gli operatori”.

“L’ambito finanziario è uno dei mercati maggiormente rispondenti al nostro target; in particolare la biometria vocale sviluppata e sempre più perfezionata da Nuance, rappresenta l’elemento chiave per istituti finanziari che come Barclays scelgono di affidarsi alla tecnologia vocale per offrire a propri clienti un servizio di assistenza migliore e più snello, garantendo comunque un alto livello di sicurezza” commenta Agostino Bertoldi, VP Southern Europe della divisione Enterprise & Mobility  “la certificazione dei clienti attraverso l’utilizzo della propria voce, rappresenta il valore aggiunto, la caratteristica che fa la differenza, confermandosi la scelta business più innovativa di oggi. Anche in Italia il mercato risponde favorevolmente, risultando particolarmente attento e pronto alla svolta. Alcuni istituti finanziari tra i più noti e affermati in Italia hanno confermato un interesse concreto verso la tecnologia di biometria vocale Nuance, che rimane la prima e unica disponibile sul mercato”.

Sondaggio condotto da Nuance

La tecnologia di biometria vocale di Nuance è riconosciuta leader nel settore, con oltre 30 milioni di impronte vocali distribuite, cioè con una corrispondenza circa dell’80% delle impronte vocali disponibili sul mercato.[1]

I dati relativi all’atteggiamento dei consumatori circa l’autenticazione e la biometria vocale, sono disponibili nella sezione della ricerca “Surveys Show: Consumers Ready to Say Goodbye to PINs, Passwords, and Probing”.

Nel sondaggio condotto da Nuance, l’85% delle persone intervistate ha dichiarato di essere insoddisfatta dei metodi di autenticazione attualmente disponibili. Contemporaneamente, i dati evidenziano che il 90% dei consumatori preferisce la biometria vocale come sistema di autenticazione in alternativa a  password, PIN e alle tipiche domande di sicurezza. Dai dati raccolti risulta che i clienti ritengono particolarmente importante la questione della sicurezza, ed evidenziano come altrettanto rilevante la fase di autenticazione  che con l’utilizzo della biometria vocale rappresenterebbe un’alternativa comoda e rapida rispetto ai processi tradizionali.

Sondaggio – i dati
Il sondaggio ha coinvolto oltre 900 utenti smartphone nel Nord America; ha stabilito che la sicurezza è considerata un aspetto prioritario da parte degli utenti mobile; tuttavia le credenziali di sicurezza, spesso risultano deboli, creando vulnerabilità da non sottovalutare.  

  • La sicurezza è un fattore estremamente importante per l’83% dei consumatori, che ha espresso timori e preoccupazioni sul probabile uso improprio dei dati personali.
  • I dati del sondaggio rivelano che gli utenti mobile, in molti casi, devono riuscire a destreggiarsi dentro una rete fitta e complessa, fatta di username e password:
    il 67% ha dichiarato di avere più di 11 username e password, mentre il 9% ne deve ricordare 50.
  • Poiché  risulta difficile ricordare i dati di accesso, l’80% degli utenti mobile che hanno partecipato al sondaggio ha dichiarato di utilizzare le stesse credenziali di accesso per tutti gli account.
  • Pur utilizzando le stesse credenziali per tutti gli account, il 67% degli intervistati afferma di dover reimpostare le credenziali di accesso da 1 a 5 volte al mese.
  • Di questa percentuale di utenti, il 74% ha dichiarato che il processo di autenticazione delle password ha impedito loro di accedere ai dati personali almeno una volta.
  • Il 90% degli utenti mobile intervistati ha dichiarato di voler utilizzare la biometria vocale, a patto che tale tecnologia sia in grado di garantire una maggiore sicurezza.

Sondaggio condotto da Nuance/Opus Call Center/IVR: Nuance e Opus hanno intervistato oltre 1000 consumatori negli Stati Uniti che avevano utilizzato di recente il proprio telefono per richiedere servizi di customer care, al fine di valutare il loro atteggiamento nei confronti dei sistemi vocali per l’autenticazione e comprendere a fondo quali sono le funzionalità e le caratteristiche che i clienti considerano ideali. I risultati del sondaggio hanno dimostrato che la maggior parte degli intervistati dichiara una certa insoddisfazione rispetto ai metodi di autenticazione attualmente implementati, e la maggior parte di loro ha espresso una preferenza per la biometria vocale come soluzione alternativa.

  • Degli utenti coinvolti nel sondaggio, l’85% si dichiara insoddisfatto degli attuali metodi di autenticazione.

Il 65% dei chiamanti ha dichiarato di non essere riuscito, in molti casi, ad eseguire l’autenticazione.

  • Il 49% degli intervistati ritiene che le tempistiche dei processi di autenticazione siano estremamente lunghe.

A domanda diretta, il 90% dei consumatori ha dichiarato di preferire la biometria vocale rispetto a PIN e password, con il 77% degli intervistati che ritiene che la biometria vocale sia uno strumento più comodo.

Metodologia

Fonti: nel 2012, Nuance ha chiesto a VocalLabs di valutare le percezioni degli utenti di smartphone rispetto alla sicurezza, all’autenticazione basata su PIN/password e all’uso della biometria vocale come metodo di autenticazione alternativo. Il sondaggio ha coinvolto oltre 900 persone. I proprietari di smartphone risiedevano tutti in Nord America. Nel maggio 2012, Opus Research, in collaborazione con Nuance, ha incaricato Coleman-Parkes Associates di condurre un sondaggio su un campione di 1000 persone che avevano utilizzato di recente il proprio telefono per richiedere servizi di customer care, al fine di valutare i loro atteggiamenti nei confronti dei sistemi vocali per l’autenticazione e comprendere a fondo quali sono le funzionalità e le caratteristiche che i clienti considerano ideali.



[1] Opus Research: Research Report: Voice Biometrics Vendor Survey and “IntelliView” 2012, 29 ottobre 2012

Eggers 2.0 lancia il nuovo contest per giovani talenti


In palio un anno nella factory.

Eggers 2.0, la factory creativa guidata da Guido Avigdor e Pietro Dotti lancia anche quest’anno il contest per individuare tra i 10 e i 20 giovani talenti  da inserire nella propria factory.

Ogni ragazzo, tra i 18 e i 28 anni, avrà la possibilità di vincere una borsa di un anno e altri strumenti utili a vivere al meglio l’esperienza nella factory torinese, come la tessera del bike sharing, la carta musei 2014,  una tessera annuale al Progetto StessoPiano e un Mini iPad.

Commenta Pietro Dotti, amministratore delegato e presidente di Eggers 2.0: 
“è motivo d’orgoglio per noi continuare a investire sui giovani talenti, nonostante la crisi. Più di 50 ragazzi sono passati dalla factory in questi anni e più dell’80% di loro ha oggi un lavoro.  Questo per noi è l’obiettivo primario.  Condividere un percorso che permetta loro di comprendere davvero come funziona il mondo del lavoro e il nostro settore e a noi di continuare ad innovare e rimanere freschi sempre e comunque.”

Il tema del contest è “Il gioco” ed ogni candidato potrà partecipare presentando un progetto di comunicazione nella forma che preferisce; ad es. un video, una foto, un’illustrazione, un racconto, un sito, un’app  o inventare un’azione crossmediale. Si può partecipare da soli o in team.

La scadenza è fissata per il 30 Giugno 2013.

Il video di presentazionehttp://youtu.be/NVx8l40rqEc

Maggiori informazioni su www.eggerslab.com

Arduino Yún

Arduino Yún is the first member of a new groundbreaking line of wifi products combining the power Linux with ease of use of Arduino.  

Arduino Yún 云

The revolutionary family of wifi products combining Arduino with Linux is here.

Arduino Yún is the first member of a new groundbreaking line of wifi products combining the power Linux with ease of use of Arduino.

Yún means “cloud” in chinese language as the purpose of this board to make it simple to connect to complex web services directly from Arduino.

The first Arduino Yún is the combination of a classic Arduino Leonardo (based on the Atmega32U4 processor) with a Wifi system-on-a-chip running Linino (a MIPS GNU/Linux based on OpenWRT).
Designed in collaboration with Dog Hunter, a company with extensive experience with Linux, the board adopts the linino distribution which provides signed packages to ensure the authenticity of the software installed on the device.
We embedded the Linux machine directly on the PCB of the Arduino Leonardo and we connected the two so that from Arduino it’s very easy to run commands on the Linux side and use it as an Ethernet and Wifi interface.

Historically, interfacing Arduino with complex web services has been quite a challenge due to the limited memory available. Web services tend to use verbose text based formats like XML that require quite a lot or ram to parse. On the Arduino Yún we have created the Bridge library which delegates all network connections and processing of HTTP transactions to the Linux machine.
To make it even simpler to create complex applications we’ve partnered with the innovative startup Temboo which provides normalized access to 100+ APIs from a single point of contact allowing developers to mix and match data coming from multiple platforms (for example Twitter, Facebook, Foursquare but even FedEx or PayPal).
The board can be programmed with an USB cable in the classic Arduino way or through the Wifi connection without the need to physically access the board. The new Arduino 1.5.x IDE has the ability to detect any Arduino Yún connected to the local network. Clicking on the name of board and inputting a password is all it’s needed to program a board.

Arduino Yún will be available at the end of june; its price will be 69$ + Taxes.


Technical specification

Microcontroller     ATmega32u4
Operating Voltage     5V
Input Voltage (recommended)     5V via microUSB or PoE 802.3af
Input Voltage (limits)     6-20V
Digital I/O Pins     14
PWM Channels     7
Analog Input Channels     6 (plus 6 multiplexed on 6 digital pins)
DC Current per I/O Pin     40 mA
DC Current for 3.3V Pin     50 mA
Flash Memory     32 KB (ATmega32u4) of which 4 KB used by bootloader
SRAM     2.5 KB (ATmega32u4)
EEPROM     1 KB (ATmega32u4)
Clock Speed 16 MHz

Embedded Linux machine
MIPS 24K processor operating at up to 400 MHz
DDR2 32MB Ram and 8 MB SPI Flash
Complete IEEE 802.11bgn 1×1 AP or router
USB 2.0 host/device
poE compatible 802.3af
MicroSD card support


About Arduino
Arduino, the first widespread Open Source Hardware platform, was launched in 2005 to simplify the process of electronic prototyping. It enables everyday people with little or no technical background to build interactive products.
The Arduino ecosystem is a combination of three different elements:
A small electronic board manufactured in Italy that makes it easy and affordable to learn to program a microcontroller, a type of tiny computer found inside millions of everyday objects.
A free software application used to program the board.
A vibrant community, true expression of the enthusiasm powering the project. Every day on thewww.arduino.cc website thousands of people connect with other users, ask for help, engage and contribute to the project.
Find Arduino on the web at http://www.arduino.cc twitter @arduino / @arduinoblog
Find out more about what people build with Arduino at www.arduino.cc/blog

About Dog Hunter
Founded in 2011 by a team of pioneering entrepreneurs from the worlds of engineering and semiconductors.
Dog Hunter goal is to create a perfect simple home automation control system.
Dog Hunter’s founders made a bet on an automation control system platform completely different than current industry practice, a technology most industry experts at the time considered to be impossible to execute. Dog Hunter is headquartered in Boston, Massachusetts, subsidiaries are in EMEA (Zug-Switzerland) and APAC (Taipei-Taiwan) with team members working remotely from all around the world.
http://doghunter.org

Napoli 25 giugno – Dal Vesuvio alla Silicon Valley con Mind the Bridge

Vola con la tua idea in Silicon Valley…

Finalmente Mind the Bridge farà tappa a Napoli grazie all’impegno di Paolo Pontoniere e di Luciano Serafini ed alla  partnership con Campania Innovazione. L’ambizioso progetto Unite the two Bays  nell’ambito del contest “Dal Vesuvio alla Silicon Valley e ritorno“, ospita il prossimo 25 giugno il “MTB Job Creator Tour @ Napoli“. 

Unite the two Bays è un progetto finalizzato a creare un canale stabile di scambi culturali ed economici tra la città partenopea e San Francisco, la capitale dell’innovazione tecnologica planetaria per favorire l’incontro tra i “capital venture” d’oltreoceano e la creatività campana.

Dal Vesuvio alla Silicon Valley e ritorno“, competizione tra idee innovative, offre a tutti i partecipanti occasioni di crescita, opportunità, contatti professionali, incontri con manager di aziende della Silicon Valley e con potenziali investitori internazionali.

I panel pitch delle idee imprenditoriali più innovative sono portati all’attenzione di potenziali investitori internazionali  e del Mind the Bridge Seed Funds, il nuovo fondo d’investimenti dedicato alle startup.
Nel corso della giornata saranno aggiudicate le borse di studio per partecipare il prossimo autunno alla “Startup Business School” di Mind the Bridge a San Francisco.

Il contest si rivolge a:

  • Giovani laureati con spirito imprenditoriale che siano interessati a sviluppare e presentare la propria Business Idea a livello internazionale;
  • Startupper campani che vogliono migliorare le proprie capacità espositive e di presentazione del pitch nei confronti di Venture Capitalist & Business Angel nazionali e internazionali;
  • Professionisti che vogliono creare una propria impresa;
  • Team di aziende campane che vogliono sviluppare un nuovo ramo di azienda/nuovo business;

Le startup campane, selezionate nell’ambito della competizione di idee, presenteranno il proprio progetto durante la Startup GYM Session, quando i Mentor della Mind the Bridge Startup school, insieme ai potenziali investitori, interverranno con domande, suggerimenti e anche critiche al fine di aiutare gli startupper a migliorare. Alla Gym Session saranno ammessi 5 progetti d’impresa.

Possono presentare domanda sia aziende startup già costituite che progetti di azienda non ancora costituiti in forma di impresa.

La selezione delle startup verrà effettuata da Mind the Bridge sulla base dei seguenti criteri:

  • grado di innovatività dell’idea
  • dimensione e potenziale di crescita del mercato di destinazione
  • qualità (composizione, eterogeneità, competenze, esperienze, background, education) del team proponente
  • fattibilità e potenzialità di realizzazione del progetto

Verranno ammesse alla Mind the Bridge Startup Business School, con una borsa di studio di 3 settimane a San Francisco, le startup che effettueranno la migliore presentazione durante la Startup GYM Session di Napoli.

La presentazione delle candidature è possibile sino alle ore 24 del 14 giugno 2013.

Per partecipare consultare la pagina web: http://v2sv.unitethetwobays.com/dal-vesuvio-alla-silicon-valley-e-ritorno/the-contest/

Per info la pagina Facebook: https://www.facebook.com/unitethetwobays

 

9:00 — 9:30

Registration

 

9:30 — 9:45

Opening

 

9:45 — 12:15

Startup School. Marco Marinucci, MTB Executive Director, and Alberto Onetti, MTB Chairman, provide education on entrepreneurship, business planning, venture capital market and Silicon Valley eco-system. They aim at teaching the nuts and bolts of being an entrepreneur.

 

12:15 — 12:30

#cambiamotutto! by Riccardo Luna. Riccardo Luna, Editor and Director of Chefuturo!, presents his book CambiamoTutto!

 

12:30 — 2:00

Lunch & Networking

 

2:00 — 5:30

Startup Gym Session. Selected startups present their entrepreneurial idea in front of a panel of entrepreneurs and investors. The MTB Mentors give feedback and suggestions, useful to improve the startups pitch presentation and the business model/business idea. 
Panel of Investors:

  • Giovanni De Caro, Atlante Ventures Mezzogiorno
  • Amedeo Giurazza, Vertis SGR
  • Maurizio Liverani, Byron Capital
  • Marco Marinucci, Mind the Seed Fund
  • Francesca Natali, Zernike-Meta Ventures
  • Alberto Onetti, Mind the Seed Fund
  • Giuseppe M. Prisco, IAG

 

5:30 — 6:00

Prize: MTB Startup School. MTB, together with the sponsors and organizers of the event, offer to one or more startuppers a free seat to MTB Startup School in San Francisco (3-week program).

 

6:00

Closing

 

 

 

NASCE CESENALAB – IDEE PER CRESCERE

 

L’incubatore d’impresa romagnolo pronto ad accogliere nuove startup e creare nuove opportunità di crescita in ambito digitale

L’innovazione è riconosciuta come primario motore di crescita dell’economia di una Nazione e il digitale è a tutti gli effetti un driver in grado di offrire enormi opportunità di innovazione coinvolgendo e dando nuove possibilità in primis i giovani.

E’ in questa direzione che si sta muovendo CesenaLab, il primo incubatore d’impresa romagnolo in ambito digital web e new media, appena creato da Comune di Cesena, Fondazione Cassa di Risparmio di Cesena e Università di Bologna Campus di Cesena.

CesenaLab aprirà ufficialmente i battenti il 23 maggio con l’inaugurazione della sede – un open space di 350 mq – e l’insediamento delle prime due startup incubate: Trail Me Up, sito per fare visite virtuali guidate all’interno di parchi naturali, vie di montagna, villaggi, e FitStadium, il social network del fitness per rimettersi in forma e migliorare il proprio fisico.

Il taglio del nastro sarà preceduto da un incontro pubblico, che si terrà a partire dalle ore 10.30 nella Biblioteca Malatestiana di Cesena. A presentare CesenaLab saranno Luciano Margara, Coordinatore del Campus Universitario cesenate e responsabile scientifico del progetto, il Sindaco di Cesena  Paolo Lucchi e il Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Cesena Bruno Piraccini. Accanto a loro interverranno Emil Abirascid, giornalista e fondatore di Startupbusiness, Alessio Meloni, executive partner di Gartner, e Anna Maria Di Ruscio, partner e direttore generale di Net Consulting, che si confronteranno sulle prospettive di sviluppo del digitale e delle start up in Italia.

Con CesenaLab, per la prima volta, le istituzioni pubbliche e private collaborano per creare nuove opportunità nell’ambito del Digitale: CesenaLab nasce infatti come incubatore e acceleratore d’impresa incentrato sul mondo digital, web e new media con l’obiettivo di sostenere la capacità imprenditoriale di team brillanti, di incentivarne la crescita e di diffondere nel territorio la passione di fare impresa e la cultura dell’intraprendere.

Nella selezione dei team particolare attenzione verrà data ai progetti ad alto contenuto innovativo, ovvero ad ogni idea o attività imprenditoriale caratterizzata da un approccio creativo e diretta alla realizzazione di prodotti che rappresentino una novità soprattutto nei seguenti ambiti: consumer, e-commerce, education&edutainment, Internet of things, personal health and welness e small business management.

Ai team selezionati sarà offerta la permanenza gratuita all’interno degli spazi dell’incubatore, servizi amministrativi, legali, risorse umane e comunicazione, consulenza scientifico-tecnologica, formazione e networking, oltre ad attività di coaching da parte di Business Angel con comprovata esperienza nel settore.

Il mondo delle imprese sarà rappresentato da Gianluca Giovannetti, Direttore Sistemi Informativi, Organizzazione ed Attuazione Strategia del Gruppo Amadori, nominato su segnalazione delle Associazioni di Categoria“
 
Quando è perchè nasce il tuo coinvolgimento?
 Il mio coinvolgimento (come membro del comitato scientifico di CesenaLab del quale e’ responsabile il Prof. Luciano Margara (coordinatore del campus universitario cesenate)) nasce da due fattori:
 
La necessita’ di ‘tener vicino’ le imprese a questo genere di iniziative
La mia sensibilita’ e ‘vicinanza’ ai temi relativi alle start up e all’innovazione digitale
 
Qual è la scena dell’innovazione in E/R?
In Emilia Romagna siccome esiste una economia reale ‘sana e dinamica’ ci sono ampimspazi di fertilita’ per sviluppare una ‘nuova’ economia digitale.
 
Su quali progetti punterete all’inizio?
Punteremo su progetti di giovani che vorranno investire le loro migliori energie per sviluppare idee negli ambiti digital, web e new media…noi saremo al loro fianco, ogni giorno!

——

GianLuca Giovannetti

46 anni, è Direttore Sistemi Informativi, Organizzazione ed Attuazione Strategia del Gruppo Amadori. In questo ruolo ha l’obiettivo di garantire l’innovazione di processo e tecnologica allineata all’evoluzione del business.

A tal fine ha realizzato progetti di Business Transformation, aventi come oggetto, oltre ai sistemi informativi, in particolare il cambiamento dei processi di business più critici.

Nel suo percorso professionale ha ideato e coordinato iniziative di Business Process Reengineering, di ristrutturazioni e cambiamenti organizzativi in realtà complesse ed internazionali.

In precedenza ha sviluppato una pluriennale esperienza nel settore industriale del largo consumo, ricoprendo fra gli altri, il ruolo di ICT Director in Del Monte Foods south europe, società operante nei paesi del mediterraneo per il settore Food della Del Monte Royal. 

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