Prime Day AMAZON – Ecco le offerte!

Il Prime Day inizia martedì 13 ottobre alle 00:01 e durerà 48 ore: due giorni di shopping con oltre un milione di offerte a livello globale per i clienti Amazon Prime. 

Fino al 12 ottobre compreso, i clienti Amazon Prime che spendono 10€ su una selezione di prodotti di piccole e medie imprese, riceveranno un buono promozionale di 10€ da utilizzare durante il Prime Day. Finora milioni di clienti hanno beneficiato della promozione in tutto il mondo in attesa di Prime Day.

È possibile fare acquisti con Alexa su un dispositivo Echo. Basta chiedere, “Alexa, quali sono le mie offerte di Prime Day?”. 

I clienti Amazon Prime troveranno anche offerte anticipate sui dispositivi Amazon a partire da lunedì 12 ottobre, tra cui risparmi su Echo Dot (3° generazione), Echo Show 8, Kindle Paperwhite o molti altri.

Due giorni di grandi risparmi sono alle porte e Amazon si prepara a dare il via al Prime Day alle 00:01 del 13 ottobre in 19 paesi del mondo. I clienti Amazon Prime avranno accesso esclusivo a più di un milione di offerte su tutto ciò che desiderano, inclusi i marchi più popolari e amati, oltre ai regali imperdibili in ogni categoria, dai giocattoli, all’elettronica, dalla moda ai dispositivi Amazon e molto altro ancora. Acquista con Alexa su un dispositivo Echo a partire da domenica 11 ottobre per ottenere l’accesso anticipato a offerte selezionate sui dispositivi. Basta chiedere: “Alexa, quali sono le mie offerte Prime Day?”.  Chiunque può iniziare subito i propri acquisti natalizi e risparmiare durante questo Prime Day iscrivendosi ad Amazon Prime, oppure attivando il periodo di uso gratuito di 30 giorni, alla pagina www.amazon.it/primeday.

 

Supporto alle piccole imprese

I clienti Amazon Prime possono supportare le PMI durante questo Prime Day acquistando le offerte disponibili nello Store dedicato alle PMI. Oltre la metà dei prodotti venduti su Amazon nel mondo provengono dai partner di vendita, la maggior parte dei quali sono piccole e medie imprese. Durante lo scorso Prime Day, i clienti di tutto il mondo hanno acquistato prodotti per oltre 2 miliardi di dollari dalle PMI.

Per rendere più semplice che mai per i clienti supportare le piccole e medie imprese, Amazon ha lanciato nuove selezioni curate per mettere in contatto i clienti con le PMI locali. Fino al 12 ottobre, Amazon offre un buono promozionale di 10€ da utilizzare durante Prime Day ai clienti che spendono 10€ in prodotti venduti da piccole e medie imprese selezionate. Tutti i dettagli sono disponibili su amazon.it/pmi.

“Siamo entusiasti dell’aumento del traffico e delle entrate che Il Caffè Italiano ha registrato questa settimana da quando è stata lanciata la promozione Spendi 10€, ricevi 10€ dedicata alle piccole e medie imprese”, ha affermato Gianmarco Lanese, CEO & fondatore de Il Caffè Italiano. “Stiamo aspettando con impazienza il Prime Day 2020, da cui ci attendiamo risultati ancora migliori.”

 

Anticipazioni sulle offerte di Prime Day

Quando si tratta di offerte incredibili su prodotti fantastici, Prime Day 2020 arriva in grande stile con più offerte disponibili rispetto a qualsiasi altro Prime Day. Inoltre, i clienti Amazon Prime hanno a disposizione le Offerte Lampo: prezzi bassi su marchi e prodotti di alto livello come Fitbit Charge 4, LG TV OLED AI ThinQ OLED65BX6LA, Smart TV 55, Acer Nitro 5 AN515-54-72FF Notebook Gaming con Processore Intel Core i7-9750H, RAM 16 GB, Clementoni- Sapientino Esploramondo, Remington S6606B Piastra Capelli Curl & Straight, Philips S7970/19 Rasoio Elettrico Uomo S7000, Wet&Dry, Testina ContourDetect 8 Direzioni. Queste offerte potrebbero esaurirsi rapidamente.

Un’anteprima sulle offerte di Prime Day:

Dispositivi Amazon

Risparmia fino al 68% sul nostro altoparlante intelligiente più popolare, Echo Dot (3ª generazione), a soli €19,99
Risparmia fino a €65 sui dispositivi Echo Show. Echo Show 5 è disponibile a €44,99 (anzichè €89,99) e Echo Show 8 a €64,99 (anzichè €129,99)
Risparmia €25 su Echo Auto, ora con Auto Mode nell’app Alexa, a soli €34,99
Risparmia €20 su Fire TV Stick 4K Ultra HD con telecomando vocale Alexa di ultima generazione, disponibile a soli €39,99
Risparmia fino a €30 sui tablet Fire. Il Fire HD 8 è disponibile a €69,99 e il Fire 7 a €49,99
Echo Dot (3ª generazione) + LIFX Lampadina Intelligente Bianca disponibili a €24,99
Echo Dot (3ª generazione) + Amazon Smart Plug disponibili a €29,99
Risparmia €30 su Kindle Paperwhite, disponibile a soli €94,99
Amazon Fashion

Fino al 30% sui marchi denim: Wrangler, Lee e molti altri
Fino al 30% sulle scarpe Puma
Fino al 30% su Samsonite, American Tourister e Delsey Luggage
Fino al 30% su Fossil sugli Smartwatches Michael Kors
Marchi Amazon

Fino al 30% su prodotti sportivi e da viaggio di AmazonBasics e altri marchi
Fino al 30% su accessori per la casa e la cucina di AmazonBasics e altri marchi
Fino al 30% su accessori di elettronica e per l’ufficio di AmazonBasics e altri marchi
Fino al 30% su accessori auto e moto di AmazonBasics e altri marchi
Fino al 30% su una selezione di prodotti per bambini della linea Mama Bear.
Amazon Launchpad

Risparmia fino al 30% su una selezione di prodotti presenti nella vetrina Amazon Launchpad, ad esempio:

Nura – Nuraphone Cuffie con cancellazione attiva del rumore  disponibile a €255
Catapult Pettorina con GPS e App per registrare e migliorare le performance a calcio disponibile a €139,99
Broadlink RM4 Pro – Telecomando universale hub remoto WiFi per la casa intelligente disponibile a €32,19
Luminaid Packlite Max 2-in-1 Caricatore del Telefono disponibile a €34,99
Toucan Video Campanello Intelligente Wireless disponibile a €62,99

Casa e Cucina

Scopa elettrica senza filo, Hoover
Friggitrice ad aria calda
Kenwood impastatrice planetaria
iRobot Roomba 692
BTicino termostato connesso da incasso con Wi-Fi Integrato


Sport e Outdoor

Smartwatch Fitbit Versa 2 con controllo vocale e Alexa integrata
Kickscooter Ninebot By Segwey
Polar orologio GPS multisport
Momo Design Venezia, bicicletta elettrica pedalata assistita


Elettronica

Sony DSC-HX90 fotocamera digitale compatta travel
Monitor gaming curvo, Samsung C24RG50, 24 pollici e Full HD
Logitech G332 Cuffie Gaming Cablate, Audio Stereo, Driver da 50 mm


Beauty

Ghd Gold, piastra per capelli professionale con dual-zone ceramic technology
Rasoio elettrico Philips OneBlade QP2630/30
Braun Silk-Expert epilatore a luce pulsata
Maschera in tessuto HydraBomb di Garnier, formula idratante ed energizzante
L’Oréal Paris siero viso revitalift filler
 

Ulteriori offerte da Amazon:

Amazon Music – Per soli 0,99€ per 4 mesi i clienti Amazon Prime che non hanno mai provato Amazon Music Unlimited possono iscriversi al servizio di abbonamento musicale premium con accesso illimitato a oltre 60 milioni di brani senza pubblicità.
Audible – I clienti Amazon Prime che iniziano il periodo di prova di Audible effettuando l’iscrizione su Amazon.it o su un dispositivo Echo e rimangono iscritti più di un mese, ricevono un buono sconto di 10€ da spendere su migliaia di prodotti su Amazon.it.
Kindle Unlimited – I clienti Prime che non sono iscritti a Kindle Unlimited possono iscriversi per 9,99€ per 3 mesi.
Amazon Fashion – Fino al 40% di sconto su una selezione di prodotti dei marchi Amazon Fashion, tra cui Goodthreads, Iris & Lilly, find. e Truth & Fable.
Amazon Warehouse – I clienti Amazon Prime risparmiano un ulteriore 20% su migliaia di prodotti usati e ricondizionati per cucina, casa, ufficio, sport e attività all’aperto, inclusi i principali elettrodomestici, mobili, decorazioni per la casa e molto altro ancora. Visita www.amazon.it/warehouse 
Prime Now – Dall’1 al 25 ottobre su primenow.amazon.it i clienti Prime riceveranno 5€ di sconto ogni 5 prodotti acquistati.
Prime Video – Per tutta la durata di Prime Day, tutti i clienti possono accedere ad una selezione di film in offerta da acquistare a 4,99€ o noleggiare a 1,99€.
 

Tutti modi per fare acquisti in questo Prime Day

Acquisti con Alexa: Alexa rende facile trovare le offerte di Prime Day. Basta chiedere: “Alexa, quali sono le mie offerte Prime Day?”
App Amazon: i clienti Amazon Prime possono effettuare i propri acquisti sempre e ovunque attraverso l’App Amazon e non perdere così nessuna offerta.

Amazon Music e Twitch insieme per offrire la possibilità di realizzare live streaming musicali con ascolto on demand

Amazon Music e Twitch insieme per offrire la possibilità di realizzare live streaming musicali con ascolto on demand

Per la prima volta, artisti di tutto il mondo potranno connettersi dal vivo con oltre 55 milioni di clienti di Amazon Music tramite Twitch, offrendo agli appassionati di musica la migliore esperienza in-app disponibile dal vivo e generando, così, la possibilità di un maggiore coinvolgimento con la propria musica

Oggi, Amazon Music e Twitch collaborano per annunciare il live streaming di Twitch all’interno dell’app Amazon Music, consentendo ai fan di godersi i propri artisti preferiti attraverso modalità completamente nuove e di spostarsi perfettamente da un live streaming alla discografia dell’artista. Da oggi su iOS e Android, gli artisti di tutto il mondo saranno ora in grado di connettersi in diretta con gli oltre 55 milioni di clienti di Amazon Music, iscritti con qualsiasi abbonamento. Ulteriori informazioni su https://artists.amazonmusic.com/live

“La combinazione del live streaming, unita alla riproduzione su richiesta di brani su Amazon Music è rivoluzionaria”, ha affermato Ryan Redington, Director di Amazon Music. “Stiamo fornendo agli artisti sempre più strumenti per proporre ai fan i propri live e questa nuova funzionalità non poteva arrivare in un momento più cruciale per il settore. Più di 1.000 artisti hanno già collegato i propri account Amazon Music a Twitch, e siamo solo al primo giorno. Insieme a Twitch, stiamo consentendo agli artisti di tutti i generi, in qualsiasi momento della propria carriera, di sfruttare l’efficacia sociale del live streaming, per creare maggiore coinvolgimento con la loro musica”.

In un momento in cui gli eventi con la partecipazione del pubblico subiscono limitazioni, gli artisti, per la prima volta, saranno in grado di stabilire una connessione in tempo reale con i loro fan presenti su Amazon Music. Sia le superstar, sia gli artisti emergenti all’esordio possono ora sfruttare Twitch e Amazon Music per esibirsi davanti a un pubblico numeroso quanto quello di uno stadio.

“Twitch ha sempre cercato di collegare dal vivo autori pieni di talento con i fan di tutto il mondo”, ha affermato Tracy Chan, VP, Head of Music di Twitch. “Ecco perché siamo entusiasti di annunciare la prossima fase della nostra partnership in corso con Amazon Music che sblocca un mondo completamente nuovo di esperienze musicali dal vivo e di opportunità di coinvolgimento, collegando i live streaming di Twitch e il catalogo discografico offerto da Amazon Muisc. Soprattutto ora, in un momento in cui i locali tradizionali sono chiusi e i tour sono stati cancellati, i musicisti sono alla ricerca di nuovi modi per continuare a creare, connettersi con i fan e costruire il proprio seguito. Twitch è diventato il luogo in cui co-creare esperienze live condivise ed è ora accessibile in modalità in-app per i più di 55 milioni di clienti di Amazon Music”.

Amazon Music e Twitch si impegnano a sviluppare nuove e migliori modalità per aiutare gli artisti a esibirsi davanti ai propri fan e sono entusiasti di offrire questa funzionalità ai creatori di musica. Twitch è da tempo in prima linea nel connettere autori e fan attraverso esperienze di live streaming e Amazon Music ha lavorato a lungo insieme a Twitch, con artisti ed etichette, per aiutare questi ultimi in diversi modi: utilizzando il live streaming per connettersi più profondamente con i fan, sviluppando anche modi innovativi per includere il live streaming nelle campagne di lancio; sviluppando un palcoscenico virtuale per festival ed eventi dedicati alla raccolta di fondi per beneficenza; creando momenti più intimi con i fan per le domande e risposte degli artisti. Quest’anno, Twitch e Amazon Music hanno anche lavorato con artisti di ogni genere musicale per supportare la raccola fondi per l’emergenza COVID-19, producendo live streaming tra cui Twitch StreamAid, Willie Nelson’s Luck Reunion e l’attività ‘Ma il cielo è sempre più blu’, in collaborazione con gli artisti italiani, a sostegno della Croce Rossa.

I fan avranno a disposizione diversi modi per scoprire i live streaming degli artisti all’interno dell’app Amazon Music – inclusa una notifica da parte degli artisti di cui sono follower nel momento in cui si stanno esibendo live su Twitch – e attraverso la nuova pagina web “Live” di Amazon Music. Il ​collegamento del canale Twitch di un artista con Amazon Music è stato reso più semplice grazie all’app Amazon Music for Artists appena lanciata. Gli artisti possono visitare artists.amazonmusic.com/live per ulteriori informazioni su questa funzionalità, attraverso immagini dettagliate che illustrano passo dopo passo come collegare il proprio canale Twitch e altro ancora.

A partire da questa settimana, i fan possono controllare gli artisti di tutti i generi musicali che stanno utilizzando questo nuovo servizio, trovando modi nuovi e innovativi per entrare in contatto con il pubblico in diretta sul canale Twitch di Amazon Music.

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Amazon Music
Amazon Music rende disponibile l’ascolto della musica offrendo ai clienti Prime la possibilità di sbloccare milioni di brani e migliaia di playlist e radio. Amazon Music offre accesso illimitato a nuove uscite e ai grandi successi su dispositivi mobili iOS e Android, PC, Mac, dispositivi Echo, dispositivi con integrazione Alexa inclusa la Fire TV e altro ancora. Con Amazon Music, i clienti Amazon Prime hanno accesso all’ascolto di 2 milioni di brani senza pubblicità né costi aggiuntivi rispetto al loro abbonamento. Gli amanti della musica possono inoltre usufruire del servizio in abbonamento, Amazon Music Unlimited, che consente l’accesso a 60 milioni di brani e alle ultime novità. E con Amazon Music HD, i clienti hanno accesso all’esperienza di ascolto del più alta qualità possibile, con più di 60 milioni di brani disponibili in Alta Definizione (HD), milioni di canzoni in Ultra HD e un crescente catalogo di Audio 3D. Lasciarsi coinvolgere dalla musica non è mai stato più naturale, semplice e divertente. Per ulteriori informazioni, visitare www.amazonmusic.com o scaricare l’app Amazon Music.

Twitch
Twitch è la community di social video dedicata ai videogiocatori più importante al mondo.  Ogni mese, più di 100 milioni di membri della comunità si riuniscono qui per guardare e discutere di videogame e degli oltre 2 milioni di streamer. La piattaforma video di Twitch è la spina dorsale della distribuzione live e on-demand per l’intero ecosistema dei videogiochi. La piattaforma include sviluppatori di giochi, publisher, media, eventi, contenuti prodotti dagli utenti e l’intera scena degli eSport. Twitch include anche Twitch Creative, una categoria dedicata agli artisti e ai processi creativi. Per ulteriori informazioni su Twitch, visita il sito ufficiale and il blog.

Amazon
Amazon è guidata da quattro principi: ossessione per il cliente piuttosto che attenzione verso la concorrenza, passione per l’innovazione, impegno per un’eccellenza operativa e visione a lungo termine. Le recensioni dei clienti, lo shopping 1-Click, le raccomandazioni personalizzate, Prime, Logistica di Amazon, AWS, Kindle Direct Publishing, Kindle, i tablet Fire, Fire TV, Amazon Echo e Alexa sono alcuni dei prodotti e dei servizi introdotti da Amazon. Per maggiori informazioni, visitate il sito www.aboutamazon.it e seguite l’account Twitter @AmazonNewsItaly

Mercedes-Benz aderisce al Climate Pledge e fornisce più di 1.800 veicoli elettrici alla flotta di Amazon

Mercedes-Benz aderisce al Climate Pledge e fornisce più di 1.800 veicoli elettrici alla flotta di Amazon per le consegne in Europa

Questo ordine rappresenta la più grande commessa di veicoli elettrici per Mercedes-Benz Vans ad oggi

I veicoli elettrici di questa commessa inizieranno a effettuare le consegne ai clienti nel 2020, contribuendo a risparmiare migliaia di tonnellate di CO2

Il Climate Pledge, co-fondato da Amazon e Global Optimism, si impegna a raggiungere le zero emissioni nette di carbonio entro il 2040, dieci anni prima dell’Accordo di Parigi. 

Ulteriori informazioni sono disponibili qui.

Amazon (NASDAQ: AMZN) annuncia che aggiungerà entro l’anno più di 1.800 veicoli elettrici Mercedes-Benz Vans alla sua flotta per le consegne in Europa. Amazon e Mercedes-Benz condividono l’impegno a ridurre le emissioni nel settore dei trasporti; inoltre Mercedes-Benz annuncia l’adesione al Climate Pledge, che impegna i suoi firmatari ad azzerare le emissioni nette di CO2 delle loro attività entro il 2040, un decennio in anticipo rispetto all’obiettivo del 2050 previsto dall’Accordo di Parigi.

“Apprezziamo il coraggio e la leadership dimostrata da Mercedes-Benz attraverso l’adesione al Climate Pledge e l’impegno in iniziative ambiziose per affrontare il cambiamento climatico. Abbiamo bisogno che l’innovazione e le partnership con case automobilistiche come Mercedes-Benz continuino senza sosta per decarbonizzare il settore dei trasporti e fronteggiare la crisi climatica”, dice Jeff Bezos, fondatore e CEO di Amazon. “L’acquisto da parte di Amazon di 1.800 veicoli elettrici per le consegne rappresenta un passaggio del nostro percorso verso la creazione della flotta di trasporto più sostenibile al mondo, e procederemo rapidamente per portare questi furgoni su strada entro l’anno”.

“In Mercedes-Benz ci siamo dati l’ambizioso obiettivo di fare della trasformazione della mobilità una storia di successo. Unirsi al Climate Pledge significa per noi costruire sul nostro obiettivo di perseguire costantemente una mobilità priva di emissioni e una produzione di veicoli sostenibile”, ha affermato Ola Källenius, Presidente del Consiglio di Amministrazione di Daimler AG e Mercedes-Benz AG. “Siamo al fianco di Amazon, di Global Optimism e degli altri firmatari del Climate Pledge, in questo impegno a raggiungere le zero emissioni di carbonio entro il 2040, dieci anni prima dell’Accordo di Parigi. Sono lieto che con questa iniziativa saremo in grado di acquisire ancora più slancio nella nostra offensiva per la sostenibilità”.

In qualità di più recente firmatario del Climate Pledge, Mercedes-Benz sta rafforzando il suo impegno per “Ambition2039”, una roadmap verso le zero emissioni di CO2. L’azienda sta valutando azioni per abbattere le emissioni dalla sua intera catena del valore, dallo sviluppo al network dei fornitori, dalla propria produzione alla elettrificazione dei prodotti oltre alle energie rinnovabili per l’utilizzo dei veicoli elettrici. Con l’obiettivo di avere una flotta di nuove auto neutrale dal punto di vista delle emissioni di CO2 in meno di 20 anni, Mercedes-Benz sta dando un importante contributo al rallentamento del cambiamento climatico. L’azienda sta già ottenendo buoni risultati in questa direzione: entro la fine di quest’anno, il portfolio dei veicoli includerà cinque modelli completamente elettrici e più di 20 modelli con sistemi ibridi plug-in.  I firmatari del Climate Pledge hanno anche l’opportunità di condividere l’accesso alle tecnologie, alle migliori pratiche e innovazioni nel miglioramento della catena di fornitura. Sono inoltre in grado di co-investire in nuove tecnologie e soluzioni emergenti.

Entro quest’anno, i partner del servizio di consegne potranno utilizzare la nuova flotta di veicoli a zero-emissioni per consegnare ai clienti di Amazon in Europa, contribuendo al risparmio di migliaia di tonnellate di CO2. La commessa è una pietra miliare per Mercedes-Benz Vans: si tratta del più grande ordine di veicoli elettrici per il produttore ad oggi e fa di Amazon il partner più importante al mondo nel trasporto sostenibile. La commessa comprende oltre 1.200 eSprinter, il nuovissimo van commerciale elettrico di Mercedes-Benz, un modello più ampio rispetto a eVito, il primo veicolo a emissioni zero della casa produttrice. L’eSprinter include funzionalità di sicurezza all’avanguardia, compreso il freno di stazionamento elettrico, l’assistente alle frenate di emergenza, telecamera posteriore, blind spot assist, e altro. La commessa include, inoltre, 600 eVito, il van elettrico di medie dimensioni del produttore, per offrire ai partner del servizio di consegna che operano in aree geografiche che necessitano di un veicolo di formato più piccolo, un’opzione di consegna a emissioni zero.

“Sono lieto della prosecuzione e intensificazione della nostra collaborazione con Amazon e del lavoro congiunto che stiamo portando avanti per il futuro del trasporto a batteria elettrica”, afferma Marcus Breitschwerdt, Head of Mercedes-Benz Vans. “Attraverso l’eVito e l’eSprinter, abbiamo veicoli elettrici nel nostro portfolio che hanno le caratteristiche ideali in termini di attrezzature e autonomia per le esigenze del settore dei corrieri espressi e per la consegna delle merci nel cosiddetto “ultimo miglio”. Questi veicoli dimostrano che la guida a emissioni zero su base locale, le prestazioni convincenti, il comfort e i bassi costi di esercizio possono essere combinati perfettamente”.

“L’investimento di Amazon è un segno forte e concreto del suo impegno e allineamento alle priorità dell’UE”, ha affermato Fabio Massimo Castaldo, Vicepresidente del Parlamento europeo. “Amazon continua a contribuire al raggiungimento degli obiettivi del Green Deal dell’Unione Europea, a promuovere l’innovazione tecnologica e a generare posti di lavoro resilienti e sostenibili in Europa. Spero che altre società seguiranno l’esempio di Amazon nel prossimo futuro”.

Amazon si sta impegnando inoltre ad alimentare la sua crescente flotta di veicoli elettrici con energia pulita. Nell’ambito del Climate Pledge, Amazon sta infatti investendo nell’energia rinnovabile come tassello fondamentale per ridurre la nostra carbon footprint a livello globale e si è impegnata a operare con il 100% di energia rinnovabile entro il 2025. Nel mondo, Amazon conta 91 progetti di energia rinnovabile che hanno la capacità di generare più di 2.900MW e produrre più di 7.5 milioni di MWh di energia all’anno. Queste iniziative includono 31 progetti di energia rinnovabile eolica e solare su scala industriale e 60 tetti con pannelli solari nei centri di distribuzione e di smistamento in tutto il mondo.

Amazon

Amazon è guidata da quattro principi: ossessione per il cliente piuttosto che attenzione verso la concorrenza, passione per l’innovazione, impegno per un’eccellenza operativa e visione a lungo termine. Le recensioni dei clienti, lo shopping 1-Click, i suggerimenti personalizzati, Prime, Logistica di Amazon, AWS, Kindle Direct Publishing, Kindle, i tablet Fire, Fire TV, Amazon Echo e Alexa sono alcuni dei prodotti e dei servizi introdotti da Amazon. Per maggiori informazioni, visitate il sito www.aboutamazon.it e seguite l’account Twitter @AmazonNewsItaly.

Xiaomi continua a crescere: ecco i risultati finanziari del secondo trimestre e del primo semestre 2020

Dati finanziari H1 2020 di maggior rilievo:

  • Il fatturato totale è stato di circa 103,24 miliardi di RMB, in crescita del 7,9% rispetto all’anno precedente, raggiungendo il massimo consenso del mercato;
  • L’utile lordo è stato di circa 15,26 miliardi di RMB, con un aumento del 22,3% rispetto all’anno precedente;
  • Lutile del periodo è stato di circa 6,65 miliardi di RMB, in crescita del 29,3% rispetto all’anno precedente, raggiungendo il massimo consenso del mercato;
  • L’utile netto rettificato non-IFRS è stato di 5,67 miliardi di RMB, in calo dello 0,7% rispetto all’anno precedente, raggiungendo il massimo consenso del mercato;
  • L’utile per azione è stato di 0,279 RMB;

 Dati finanziari Q2 2020 di maggior rilievo:

  • I ricavi totali sono stati di circa 53,54 miliardi di RMB, in crescita del 3,1% rispetto all’anno precedente e del 7,7% su base trimestrale;
  • L’utile lordo è stato di circa 7,70 miliardi di RMB, con un aumento del 6,1% rispetto all’anno precedente e del 1,9% su base trimestrale;
  • L’utile del periodo è stato di circa 4,49 miliardi di RMB, in crescita del 129,8% rispetto all’anno precedente e del 108% su base trimestrale;
  • L’utile netto rettificato non-IFRS è stato di 3,37 miliardi di RMB, in calo del 7,2% rispetto all’anno precedente ma con un aumento del 46,6% su base trimestrale.
  • L’utile per azione è stato di 0,189 RMB.

 

“Nella prima metà del 2020, nonostante limpatto del COVID-19 e le grandi incertezze globali, lecosistema di business diversificato di Xiaomi ha dimostrato la sua resilienza, poiché sia i ricavi che i profitti rettificati hanno raggiunto il massimo consenso del mercato, mentre le nostre operazionihanno continuato ad espandersi. Siamo entrati per la seconda volta nella classifica Fortune Global 500, classificandoci al 422° posto, salendo di 46 posizioni rispetto allanno precedente. Il 2020 rappresenta il decimo anniversario di Xiaomi, per questo abbiamo aggiornato la nostra strategia  ‘Smartphone X AIoT’, con lAIoT che ruota attorno al nostro core business degli smartphone, consentendoci di guidare il futuro dello smart living. Guardando al prossimo decennio, ci atterremo fermamente ai nostri ‘tre principi guida’: non smetteremo mai di esplorare e innovare, continueremo a offrire prodotti con un forte rapporto qualità-prezzo e cercheremo di realizzare prodotti sempre più cool, in modo da permettere a tutti nel mondo di godere di una vita migliore, dichiara Xiaomi Corporation. 

Per ulteriori informazioni, è possibile consultare il comunicato stampa completo (in inglese) a questo link (e in allegato). Per chi volesse il report completo, è disponibile qui.

 

Xiaomi Corporation

Xiaomi Corporation è stata fondata nell’aprile 2010 e quotata al Main Board della Borsa di Hong Kong (1810.HK) il 9 luglio 2018Xiaomi è una società Internet con smartphone e dispositivi smart interconnessi da una piattaforma Internet of Things (IoT).

 Xiaomi mira costantemente a un’esperienza utente di alta qualità e un’efficienza operativa, con una costante attenzione all’innovazione e alla qualità. L’azienda costruisce instancabilmente prodotti sorprendenti a prezzi onesti per permettere a tutti nel mondo di godersi una vita migliore attraverso tecnologie innovative.

Xiaomi è attualmente il quarto brand di smartphone al mondo e ha creato la più grande piattaforma IoT consumer con 271 milioni di dispositivi intelligenti connessi a essa, esclusi smartphone e laptop. I prodotti Xiaomi sono presenti in oltre 90 mercati in tutto il mondo.

Ad agosto 2020, lazienda è entrata per la seconda volta nella classifica Fortune Global 500, posizionandosi al 422° posto, guadagnando 46 posizioni rispetto allanno precedente. Si è inoltre classificata al 7° posto tra le società Internet presenti nella lista. A maggio 2020, l’azienda rientra nella classifica Forbes Global 2000 posizionandosi al 384° posto.

 Xiaomi è un componente di Hang Seng Index, di Hang Seng China Enterprises Index e di Hang Seng TECH Index.

 Per ulteriori informazioni, visitare il sito https://blog.mi.com/en/.

L’intelligenza artificiale e la medicina: tre casi di successo

 L’analisi di numeri, immagini e parole semplifica la vita dei medici e accelera le diagnosi, ma può velocizzare anche la ricerca scientifica, salvando vite umane. Ecco tre esempi virtuosi che nascono dalla collaborazione tra istituzioni governative, corporate e start-up

A cura di Gianluca Maruzzella, Founder & CEO di Indigo.ai

L’intelligenza artificiale sposa il mondo della salute e della medicina. Un matrimonio accelerato dall’emergenza sanitaria del Covid-19 e che lascia molti interrogativi ancora senza risposta, a cominciare dal delicato tema della privacy e della gestione dei dati sensibili dei pazienti, ma che permette di velocizzare le diagnosi e migliorare il dialogo tra dottore e paziente. Di più: può servire alle persone per assumere un determinato farmaco con maggiore consapevolezza, così come semplificare la vita dei ricercatori scientifici aiutandoli a districarsi tra migliaia di pubblicazioni.

L’intelligenza artificiale si muove in tre grandi insiemi: immagini, numeri e parole. Tre verticali che trovano la loro applicazione anche nel mondo della medicina, con obiettivi e sviluppi differenti.

Un classico esempio di applicazione dell’AI al verticale dei “numeri” in campo medico è il supporto dell’intelligenza artificiale nell’analisi quantitativa dei dati del paziente: il supporto di algoritmi predittivi permette di ridurre al minimo eventuali errori di interpretazione. Infatti, grazie ad una serie di dati e utilizzando degli algoritmi di machine learning, la macchina è in grado di aiutare il medico nell’analizzare un campione e diagnosticare la patologia. Se immaginare un’intelligenza artificiale che sappia interpretare e analizzare i numeri ci è tutto sommato semplice (dalla calcolatrice ai file excel ai primi computer, è un concetto a cui siamo abituati), come può invece una AI venire utilizzata nello studio di immagini e parole della medicina? Vediamo alcuni esempi.

Leggere le immagini: Il caso di InnerEye by Microsoft

Se i risultati degli esami e delle analisi sono i numeri che permettono al medico di capire come sta il paziente, le immagini sono le lastre e le risonanze magnetiche (così come le tac, ecc) – che aiutano il dottore a confermare le sue ipotesi in una sorta di combinato disposto. Ed è proprio partendo dall’analisi delle immagini che Microsoft ha creato InnerEye, un sistema che utilizza una libreria sterminata di foto scannerizzate che può capire se il paziente abbia un tumore. L’intelligenza si basa su un algoritmo che impara dalle lastre visionate dai dottori, immagazzina tutte le informazioni e arriva una diagnosi celere con un abbattimento dei costi per l’identificazione dell’eventuale malattia, ma soprattutto facendo risparmiare tempo prezioso al paziente.

Comprendere le parole: in UK è il robot a fare l’anamnesi in real-time

Applicare l’intelligenza artificiale alle parole in medicina è sicuramente più complesso, ma può aiutare il dottore, ad esempio, nel dialogo con il paziente. Come nel caso di Babylon Help, sicuramente un bell’esempio di partnership tra pubblico – il sistema sanitario del governo inglese – e privato, ovvero l’ex start-up britannica. In questo caso è il sistema di intelligenza artificiale a compilare l’anamnesi del paziente in tempo reale, ascoltando la conversazione a distanza tra medico e paziente. Grazie all’utilizzo della videocamera, Babylon Help è in grado di analizzare le espressioni del paziente per capire se sia preoccupato o meno o – per esempio – per essere certi che abbia compreso una domanda particolare. Il sistema, soprattutto, acquisisce e scrive tutte le informazioni necessarie al dottore per una prima diagnosi. In questo modo si abbattono i costi del sistema sanitario, ma si evitano anche lunghi tempi d’attesa negli ambulatori e si garantisce un servizio senza interruzioni. Ovviamente, cambiano anche le competenze stesse dei dottori, che sono chiamati anche ad acquisire conoscenze informatiche – però a vantaggio di uno snellimento notevole delle “carte” da compilare.

Il supporto alla ricerca: l’AI che aiuta gli scienziati contro il Covid-19

L’AI non corre in supporto solo dei medici o dei pazienti: in questo periodo di pandemia chi si occupa di intelligenza artificiale ha cercato di mettere le sue competenze a sostegno della lotta al Coronavirus. Ci abbiamo provato anche noi, insieme al Centro Medico Santagostino, sviluppando Record, un motore di ricerca a disposizione degli scienziati per aiutarli a districarsi tra le migliaia di articoli specialistici che quotidianamente vengono pubblicati sul tema. Infatti, il Covid-19 è un virus nuovo, il mondo intero lo sta studiando e ogni giorno si fanno grandi e piccole scoperte che avvicinano sempre più alla creazione di un vaccino. Per questo gli studiosi hanno bisogno di restare al passo con le ultime novità, senza però sottrarre tempo prezioso alla ricerca attiva. Record diventa uno strumento prezioso in questo senso. Funziona in due fasi: la prima passa attraverso la selezione dei documenti che con ogni probabilità contengono la risposta alla domanda del ricercatore; successivamente attraverso un modello di “question answering” viene fornita una risposta per ciascuno dei documenti selezionati, insieme ad ulteriori informazioni come il titolo, gli autori, la bibliografia e il giornale di pubblicazione con relativo impatto scientifico, per aiutare gli utenti a valutare la rilevanza del documento e l’attendibilità della risposta. Uno strumento per andare “diritti al punto” d’interesse. Uno strumento che speriamo si riveli utile nella realizzazione di un vaccino al virus.

Insomma, il matrimonio tra medicina e intelligenza artificiale non solo è già realtà, ma sta dimostrando in modo sempre più incisivo di poter funzionare, di poter avere un futuro roseo, di avere le basi solide per rivoluzionare in meglio, lentamente ma stabilmente, uno degli aspetti più importanti della vita umana, ovvero la gestione della salute personale e collettiva.

 

INDIGO.AI

Siamo uno studio di Conversational AI che progetta e costruisce assistenti virtuali, tecnologie di linguaggio ed esperienze conversazionali. Nati a Settembre 2016 tra i banchi del Politecnico di Milano da un’idea di cinque giovani (Gianluca Maruzzella, Enrico Bertino, Marco Falcone, Andrea Tangredi e Denis Peroni – ad oggi quasi tutti under30), abbiamo realizzato assistenti virtuali per alcune delle aziende più innovative al mondo, tra cui banche, assicurazioni, case farmaceutiche, etc. Abbiamo costruito un framework proprietario di Natural Language Processing che, sfruttando l’intelligenza artificiale, è in grado di comprendere le informazioni nel testo o nella voce in maniera completamente automatica: grazie a questo framework aiutiamo le aziende ad automatizzare conversazioni, efficientare processi, alleggerire il customer care ed ingaggiare i clienti in maniera super personalizzata. Il nostro team è formato da 20 persone e operiamo sia in Italia che all’estero. Tra il 2017 e il 2020 siamo stati scelti due volte come rappresentanti della delegazione delle start-up italiane al CES di Las Vegas e abbiamo vinto tre riconoscimenti del premio Gaetano Marzotto – tra i più importanti nel panorama dell’innovazione. 

DeathStalker: Kaspersky analizza le attività del gruppo APT “mercenario” che spia le piccole e medie imprese

I ricercatori di Kaspersky hanno pubblicato una ricerca approfondita su DeathStalker, un gruppo “mercenario” che si occupa di minacce persistenti avanzate (APT) e che, dal 2012, porta avanti efficaci attacchi di cyberspionaggio contro le piccole e medie imprese che operano nel settore finanziario. Secondo le recenti scoperte, il gruppo ha preso di mira aziende in tutto il mondo, dall’Europa fino all’America Latina, un fatto che mette ancora di più in evidenza la necessità di protezione dal punto di vista della sicurezza informatica per le piccole e medie imprese.

Mentre gli autori di cyberminacce finanziate dai diversi stati-nazione, così come gli attacchi sofisticati, sono spesso al centro dell’attenzione, le aziende oggi si trovano a dover fronteggiare una serie di minacce ben più immediate e dirette. Tra queste, gli attacchi ransomware, le fughe di dati, lo spionaggio commerciale, tutti rischi che possono portare con sé anche possibili danni di una certa entità alle operazioni stesse e anche alla reputazione delle organizzazioni. Questi attacchi di solito vengono perpetrati da cybercriminali di medio livello che si occupano di malware e anche da gruppi di hacker che operano dietro il pagamento di un compenso, proprio come DeathStalker, che Kaspersky sta monitorando dal 2018.

DeathStalker è un gruppo cybercriminale unico nel suo genere, che si concentra principalmente sul cyberspionaggio prendendo di mira studi legali e organizzazioni che operano nel settore finanziario. L’autore della minaccia è noto per la sua grande capacità di adattamento e per l’utilizzo di un approccio iterativo e veloce nella progettazione dei software, caratteristiche che lo rendono in grado di mettere in atto campagne efficaci.

Recenti ricerche hanno permesso a Kaspersky di collegare l’attività di DeathStalker a tre famiglie di malware – Powersing, Evilnum e Janicab – un fatto che dimostra l’ampiezza dell’attività svolta dai gruppi almeno fin dal 2012. Mentre Powersing è stato rintracciato da Kaspersky nel 2018, le altre due famiglie sono state individuate da altri fornitori di soluzioni di sicurezza informatica. L’analisi di Kaspersky ha messo in evidenza le somiglianze di codici tra le tre famiglie di malware e nella scelta delle vittime; per questo motivo i ricercatori credono, con un certo livello di affidabilità, che ci sia un collegamento.

Le tattiche, le tecniche e le procedure messe in atto dagli autori della minaccia sono rimaste le stesse nel corso degli anni: si basano su email di spear-phishing realizzate su misura per consegnare archivi contenenti file malevoli. Quando l’utente clicca sullo shortcut, viene eseguito uno script malevolo e si procede così con il download di ulteriori componenti direttamente da Internet. Questo metodo consente agli attaccanti di ottenere il controllo del dispositivo della vittima.

Un esempio è l’uso di Powersing, basato su Power-Shell, il primo malware rilevato tra quelli usati da questo autore di cyberminacce. Una volta che il dispositivo della vittima è stato infettato, il malware è in grado di catturare regolarmente degli screenshot e anche di eseguire degli script di Powershell in modo arbitrario. Alternando diversi metodi di persistenza, a seconda della soluzione di sicurezza rilevata sul dispositivo infetto, il malware è in grado di eludere la detection. Questo dimostra così la capacità degli attaccanti nell’eseguire test di rilevamento prima di ogni campagna e nell’aggiornare poi gli script a seconda degli ultimi risultati ottenuti.

Nelle campagne che utilizzano Powersing, DeathStalker si avvale anche di un noto servizio pubblico per nascondere le prime comunicazioni backdoor nel traffico di rete legittimo, limitando così la capacità dei difensori di ostacolare le operazioni. Usando dei dead-drop resolvers – messaggi pubblicati su servizi web legittimi, quali social media, blog e siti con servizi di messaggistica, e contenenti informazioni per connettersi all’infrastruttura di comando e controllo – l’autore della minaccia è stato in grado di eludere i rilevamenti e portare rapidamente a termine la campagna. Una volta che le vittime venivano infettate, infatti, si rivolgevano proprio a questi dead-drop resolver, ma venivano reindirizzate direttamente da loro, nascondendo così la catena stessa delle comunicazioni.

Un esempio di dead-drop resolver ospitato su un servizio pubblico legittimo.

 

L’attività di DeathStalker è stata rilevata in tutto il mondo, un dato che chiarisce anche la dimensione delle operazioni portate avanti dal gruppo. Attività legate a Powersing sono state individuate in Argentina, Cina, Cipro, Israele, Libano, Svizzera, Taiwan, Turchia, Regno Unito ed Emirati Arabi Uniti. Kaspersky ha localizzato anche vittime di Evilnum a Cipro, in India, Libano, Russia ed Emirati Arabi Uniti. Informazioni dettagliate sugli Indicatori di Compromissione relativi a questo gruppo, compresi gli hash di file e i server C2, sono disponibili online su Kaspersky Threat Intelligence Portal.

“DeathStalker è il primo esempio di un autore di minacce informatiche dal quale le organizzazioni che operano nel settore privato dovrebbero difendersi. Mentre spesso ci concentriamo sulle attività svolte dai gruppi APT, un gruppo come DeathStalker ci ricorda che anche le organizzazioni che tradizionalmente non sono tra le più attente dal punto di vista della cybersecurity, dovrebbero essere consapevoli circa la possibilità di diventare dei bersagli. A giudicare dalla sua continua attività, ci aspettiamo anche che DeathStalker continui a rimanere una minaccia, mettendo in campo strumenti sempre nuovi per colpire le organizzazioni. Questo autore, in un certo senso, è una prova del fatto che anche le piccole e medie imprese devono investire nella formazione sulla sicurezza informatica e nella sensibilizzazione”, ha commentato Ivan Kwiatkowski, senior security researcher del Global Research and Analysis Team (GReAT) di Kaspersky. “Per rimanere protetti da DeathStalker, consigliamo alle organizzazioni di disattivare la possibilità di utilizzare linguaggi di scripting, come powershell.exe e cscript.exe, dove è possibile. Raccomandiamo, inoltre, che la formazione futura in termini di sensibilizzazione su questo tipo di problematiche e le valutazioni dei prodotti per la sicurezza informatica comprendano anche le capacità di rilevamento delle catene di infezione basate su file LNK (shortcut)”.

Per evitare di diventare vittime di un attacco mirato sferrato da autori noti o sconosciuti, i ricercatori di Kaspersky consigliano di:

·         Mettete a disposizione del team SOC l’accesso alle più recenti informazioni di threat intelligence (TI). Kaspersky Threat Intelligence Portal, ad esempio, rappresenta un punto di accesso unico alla threat intelligence dell’azienda, mettendo a disposizione dati sui cyberattacchi e informazioni raccolte da Kaspersky in oltre 20 anni di esperienza.

 

·         Assicuratevi che sia presente la giusta protezione a livello degli endpoint come, ad esempio, la soluzione di sicurezza di Kaspersky Integrated Endpoint Security. Questa soluzione combina la sicurezza degli endpoint con le funzionalità sandbox e EDR, che garantiscono una protezione efficace dalle minacce avanzate e una visibilità immediata sulle attività malevole rilevate a livello degli endpoint aziendali.

 

·         Poiché molti attacchi mirati prendono il via con una campagna di phishing o sfruttando altre tecniche di social engineering, è importante introdurre un percorso di formazione dedicato alla consapevolezza in materia di sicurezza informatica e trasmettere alcune competenze pratiche, ad esempio, attraverso la piattaforma Kaspersky Automated Security Awareness Platform.

 

Lo studio completo su DeathStalker è disponibile online su Securelist.com.

 

Maggiori informazioni sull’attività di questo gruppo APT saranno condivise nel corso del prossimo webinar dal titolo “GReAT Ideas. Powered by SAS: advancing on new fronts – tech, mercenaries and more, che si terrà online il 26 agosto alle ore 16.00. è possibile partecipare gratuitamente registrandosi a questo link: https://kas.pr/v1oj  

Amazon Music for Artists la nuova app per artisti

Amazon Music lancia una nuova app per artisti:
“Amazon Music for Artists”


Un speciale servizio che permetterà ad artisti e addetti ai lavori di monitorare l’andamento del proprio repertorio su Amazon Music

 

Amazon Music lancia oggi, “Amazon Music for Artists”: un’app mobile per aiutare artisti e team a comprendere meglio il loro business all’interno di Amazon Music. Amazon Music for Artists è disponibile sia su iOS che su Android, offrendo prestazioni in streaming e statistiche sulla base dei fan di ogni singolo artista.
Il lancio è abbinato a un sito Web associato (https://artists.amazonmusic.com/) in cui sia gli artisti che i loro team possono ottenere ulteriori informazioni rispetto all’app, nonché aree di opportunità, best practice, risorse aggiuntive e molto altro.

Con Amazon Music for Artists, gli artisti e i loro team hanno accesso a una visione globale delle statistiche relative ai loro singoli e album; possono ottenere maggiori informazioni sull’andamento delle loro canzoni attraverso Alexa su Amazon Music; dettagli sulle riproduzioni di migliaia di playlist e stazioni e  infine, approfondimenti delle abitudini dei propri followers.

Più specificamente, Amazon Music for Artists include:

  • Nuove metriche di successo, incluso il Daily Voice Index, che illustra il modo in cui la musica di un artista viene riprodotto su Amazon Music con Alexa, comprese le informazioni sulle richieste vocali di artista, album, canzone e testo

  • Accesso ai dati di streaming quasi in tempo reale, fornendo agli artisti i dati di streaming più recenti in tutto il loro catalogo
  • Una scheda di approfondimento dei fan, che fornisce una ripartizione degli ascoltatori più fedeli di un artista – Fan e Superfan – in modo da potersi focalizzare sulla crescita di questi segmenti nel tempo
  • Un filtro personalizzato per date, in modo che gli artisti possano scegliere i giorni specifici o il periodo di tempo per monitorare le prestazioni in tempo quasi reale, comprese le ultime 24 ore di un lancio
  • CD Baby è uno dei  partner di lancio di verifica con Amazon Music for Artists, il che significa che qualsiasi artista che viene distribuito tramite CD Baby può ottenere un accesso rapido

Amazon Music for Artists è disponibile a livello globale in inglese per il download tramite l’app store mobile su Android o iOS. Gli artisti e loro team posso scoprire di più a questo link  artists.amazonmusic.com.

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Amazon

Amazon è guidata da quattro principi: ossessione per il cliente piuttosto che attenzione verso la concorrenza, passione per l’innovazione, impegno per un’eccellenza operativa e visione a lungo termine. Le recensioni dei clienti, lo shopping 1-Click, i suggerimenti personalizzati, Prime, Logistica di Amazon, AWS, Kindle Direct Publishing, Kindle, i tablet Fire, Fire TV, Amazon Echo e Alexa sono alcuni dei prodotti e dei servizi introdotti da Amazon.

 

Codemotion con Amazon webinar gratuito per gli insegnanti italiani

Codemotion insieme a Amazon:
webinar gratuito per gli insegnanti di tutti gli Istituti italiani 

Obiettivo: avvicinare gli studenti alle materie STEM
attraverso il Creative Learning e il Coding 

 

Il corso, con già 600 iscritti, rientra nel progetto Solidarietà digitale del Ministro per l’Innovazione tecnologica e la Digitalizzazione che rende disponibili servizi gratuiti a supporto degli insegnanti di tutte le regioni impattate dall’ultimo decreto.

Alla luce degli aggiornamenti contenuti nel DPCM del 9 marzo 2020, che amplia a tutte le regioni italiane le zone soggette a restrizioni per le misure di emergenza sanitaria a contrasto della diffusione del Coronavirus (SARS-CoV-2), Codemotion in collaborazione con Amazon organizza per venerdì 13 marzo 2020 alle ore 11:00, un webinar gratuito principalmente riservato agli insegnanti di tutti gli Istituti scolastici italiani, per avvicinare gli studenti alle materie STEM attraverso il Creative Learning e il Coding applicati alla didattica.

Della durata totale di un’ora e trenta, il corso online che ha già ricevuto più di 600 iscrizioni, rientra nell’iniziativa di solidarietà digitale del Ministro per l’Innovazione tecnologica e la Digitalizzazione e verterà su suggerimenti pratici, attività hands-on e casi d’uso per aumentare l’engagement dei propri studenti in modo creativo e alla portata degli insegnanti di tutte le materie.  

Il Creative Learning attraverso il Coding rappresenta la metodologia di insegnamento che fin dagli esordi, nel 2009, caratterizza Codemotion, la piattaforma che da sempre supporta gli sviluppatori mettendo in relazione tra loro professionisti IT, community tech e aziende.  

Durante l’attività verranno presentati strumenti gratuiti in grado di creare un innovativo “kit per progetti in classe”, grazie all’educatore Massimo Avvisati, Head of EdTech R&D di Codemotion.

“Il nostro metodo educativo si fonda sul Creative Learning, un insieme di tecniche di apprendimento creativo efficace proprio perché basato sulla passione, sulla collaborazione, sui progetti, sull’esplorazione, sulla sperimentazione e soprattutto sul gioco, che si rivela uno dei momenti più intensi e ricchi di esperienze di apprendimento” racconta Massimo Avvisati, Head of EdTech R&D di Codemotion.

Come aderire

Per partecipare è possibile inviare una mail a itfctourleaders@amazon.com con oggetto “Webinar STEM”, indicando le proprie generalità e l’istituto di appartenenza. Il docente riceverà una mail con le istruzioni e le credenziali di accesso. Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito del Governo: https://solidarietadigitale.agid.gov.it/#/
Nel caso in cui non sia possibile partecipare live al webinar, al termine sarà liberamente aperto a chiunque voglia seguirlo, previa registrazione, come sopra.

Come iscriversi 

Attraverso il portale degli eventi di Codemotion:
https://events.codemotion.com/webinars/opportunit-del-creative-coding-applicate-alla-didattica/ 

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Codemotion è la piattaforma che da sempre supporta gli sviluppatori mettendo in relazione tra loro professionisti IT, community tech e aziende. Fondata nel 2013 da Chiara Russo e Mara Marzocchi, oggi è una scale-up con più di 50 dipendenti in 4 Paesi (Italia, Spagna, Olanda e Germania) impegnata nella costruzione di una tech community internazionale che orchestra opportunità di crescita, formazione e sviluppo professionale e veicola contenuti di qualità sulle ultime tendenze tecnologiche per i professionisti del settore, aiutando inoltre le giovani generazioni ad avvicinarsi alla tecnologia attraverso il progetto “Codemotion Kids!”. Codemotion sostiene gli sviluppatori affinchè essi possano crescere, confrontarsi e costruire insieme le tecnologie del futuro.
In una parola, programmare il futuro. Insieme. 

Per ulteriori informazioni: www.codemotion.com

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Amazon Showroom: il salotto virtuale per visualizzare i prodotti di design prima dell’acquisto

Amazon lancia una nuova funzionalità per migliorare l’esperienza d’acquisto di mobili online, Amazon Showroom rende interattiva l’esperienza di acquisto di arredamento online, permettendo ai clienti di visualizzare prodotti per la casa in un salotto virtuale e personalizzabile a seconda del proprio stile, supportando così la decisione di acquisto.

Amazon Showroom offre ai clienti una nuova esperienza dedicata all’acquisto di arredamento online. Amazon Showroom è un salotto virtuale dove i clienti possono personalizzare il colore delle pareti e i rivestimenti dei pavimenti in base alle proprie preferenze, posizionando oggetti decorativi e mobili a seconda del proprio gusto. I clienti possono lasciarsi ispirare, scegliendo tra vari tipi di prodotti: lampade da terra, poltrone e divani, quadri artistici da parete, tappeti e tavolini di diversi stili. È possibile poi condividere il proprio progetto con la propria famiglia e gli amici, oppure salvarlo come bozza per scelte d’acquisto future. Amazon Showroom è disponibile per tutti i clienti su www.amazon.it/showroom.

L’esperienza è facile e intuitiva: basta cliccare su pareti e pavimenti per personalizzarne il colore in base alle proprie preferenze. Cliccando su un articolo nello showroom, i clienti hanno a disposizione tre opzioni: possono visualizzare i dettagli del prodotto, sostituirlo oppure visualizzare un elenco di tutti gli articoli posizionati nella stanza. Gli oggetti visualizzati nella stanza possono essere aggiunti al carrello uno alla volta o in gruppo.

Amazon Showroom va ad integrare le innovative funzionalità di acquisto già esistenti Discover e AR View. Con Amazon Discover, i clienti ricevono suggerimenti di arredamento, che possono personalizzare cliccando su Mi piace o Non mi piace all’interno delle immagine dei prodotti. Con Amazon AR View è possibile invece proiettare e posizionare un’immagine tridimensionale del mobile selezionato all’interno della propria abitazione tramite smartphone.

Beni culturali e Digitale – I musei italiani sono sempre più “social” e attenti agli analytics

 

 Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano

www.osservatori.net

 Osservatorio Innovazione Digitale nei Beni e Attività Culturali

 Il 69% dei musei è presente su almeno un canale social (erano il 57% nel 2018), soprattutto su Facebook (dal 54% all’attuale 67%) e Instagram (sale dal 23% al 26%).
Oltre ad ampliare l’offerta sui propri canali, oggi le istituzioni si stanno aprendo alla collaborazione con gli altri attori del mondo digital: il 76% dei musei è presente su Tripadvisor (+1% rispetto al 2018) ma è ancora poco diffusa la valorizzazione di altri canali come le online travel agency (OTA) o i tour operator online.

 

Oltre 2 turisti su 3 (68%) consultano il web per scegliere i luoghi da visitare in vacanza, ma in Italia le attività culturali si acquistano ancora in loco (73%) e in contanti (66%).

Solo un museo su 2 ha un sito adatto alla navigazione da mobile.

 

Crescono le attività di monitoraggio dei visitatori post visita: l’83% delle istituzioni dichiara di consultare gli analytics e il 77% di leggere le recensioni intervenendo dove opportuno.
Iniziano a diffondersi anche realtà virtuale (16%), realtà aumentata (12%) e videogiochi (10%) come modalità di ingaggio e interazione con il visitatore. 

Il 17% delle istituzioni culturali dichiara di avere un’app e il 62% prevede di inserirla a breve.

Per il 48% dei turisti digitali italiani, i principali strumenti di ispirazione sono recensioni e commenti letti online, a cui si aggiunge un 19% che trae indicazioni da post di altri utenti sui social network, ma in media solo il 4% dell’incasso da biglietteria per i musei italiani proviene dal sito web proprietario e l’1% da altri canali online. Aumenta l’offerta dei supporti digitali messi a disposizione (il 58% delle istituzioni culturali mette a disposizione dei visitatori il wi-fi e il 17% le app) ma in 7 casi su 10 il visitatore non ne è nemmeno a conoscenza.

Queste alcune delle evidenze presentate oggi presso il Campus Bovisa dalla terza edizione dell’Osservatorio Innovazione Digitale nei Beni e Attività Culturali, promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano*.

Le istituzioni culturali si trovano nel mezzo di un processo profondo di cambiamento, stimolato dalla necessità di aprirsi sempre più all’esterno, utilizzando modi e linguaggi nuovi, fortemente influenzati dal digitale. La necessità di trasformazione costituisce una sfida ma anche un’opportunità per avvicinare nuovi pubblici e per valorizzare i beni materiali e immateriali che le istituzioni custodiscono e producono” dichiara Eleonora Lorenzini, direttore dell’Osservatorio Innovazione Digitale nei Beni e Attività Culturali “Per questo la Ricerca ha seguito quest’anno due filoni principali di analisi: da una parte i comportamenti e le esigenze della domanda nelle diverse fasi di quello che viene denominato ‘user journey’, dall’altra i comportamenti e le competenze delle istituzioni culturali nell’era del digitale, rappresentati lungo un immaginario ‘cultural manager journey’. I due comportamenti, del visitatore e dell’istituzione culturale, sono stati analizzati con riferimento al ‘viaggio’ pre, durante e post visita che accompagna entrambi gli attori e che si articola in quattro fasi: ispirazione & ricerca, prenotazione & acquisto, visita, post visita”

Fase 1: Ispirazione & Ricerca

Focalizzandosi sui turisti digitali italiani, emerge che internet è utilizzato ampiamente per avere idee e spunti sui luoghi da visitare (dal 68% dei turisti) e per cercare informazioni per la vacanza (dall’83%). Per il 48% del campione i principali strumenti di ispirazione sono recensioni e commenti letti online, cui si aggiunge il 19% che trae ispirazione da post di altri utenti sui social network. Non meno rilevanti si confermano però anche i consigli di amici, parenti e conoscenti, che sono la prima fonte di ispirazione non digitale (per il 40%) insieme alla nostalgia per un’esperienza passata che si vuole rivivere (25%) e alle conversazioni casuali (20%).

Da un’analisi svolta su un campione rappresentativo di musei italiani, monitorati per il terzo anno consecutivo, emerge che l’85% dei musei ha un sito web, ma solo il 47% ha un sito relativo alla propria istituzione culturale (negli altri casi si tratta di una presenza all’interno di altri siti web). Passi avanti significativi sono necessari anche sul fronte dell’accessibilità: il 41% dei siti è disponibile solo in lingua italiana e il 48% non è compatibile con i dispositivi mobile.
Rimanendo sui canali proprietari, il 69% dei musei è presente su almeno un canale social media (erano il 57% nel 2018), dove Facebook si conferma il canale più diffuso (67%, in forte crescita rispetto al 54% del 2018), seguito da Instagram (26%, era 23% nel 2018), che è in continua crescita.” Dichiara Deborah Agostino, direttore dell’Osservatorio Innovazione Digitale nei Beni e Attività Culturali “Anche le newsletter sono uno strumento molto usato per aggiornamento su attività ed eventi (nel 76% dei musei) con una minoranza (14%) che riesce a personalizzare i messaggi in base alla tipologia di clienti. Per quanto riguarda i canali non proprietari, il 76% dei musei è presente su Tripadvisor (+1% rispetto al 2018). È invece ancora poco diffusa la valorizzazione di altri canali come le online travel agency (OTA) o i tour operator online”

Fase 2: Prenotazione e acquisto

Nell’attività di prenotazione e acquisto di servizi per attività culturali i canali online sono meno utilizzati rispetto a quelli fisici (52% dei turisti digitali ha acquistato o prenotato su internet contro il 65% che lo ha fatto di persona), in controtendenza rispetto a quanto avviene per altri servizi esperienziali più digitali. Le attività culturali sono inoltre acquistate principalmente in loco (73%) e facendo uso di contanti (66%).

Nonostante il 78% dei musei dichiari di avere un sistema di biglietteria (nei musei ad accesso gratuito spesso manca un sistema di biglietteria e di controllo degli accessi), solo il 20% consente l’acquisto online del biglietto stesso. Inoltre, solo l’8% delle istituzioni consente di effettuare l’ingresso senza dover stampare il biglietto su carta. I dati sugli incassi da biglietteria confermano che la maggior parte degli acquisti è ancora in loco e in media solo il 4% dell’incasso da biglietteria proviene dal sito web proprietario e l’1% da altri canali online.

Fase 3: Visita

É ancora difficile interpretare chiaramente quanto gli strumenti digitali di supporto alla visita in loco siano usati e apprezzati dagli utenti. Innanzitutto la presenza di strumenti per l’interazione onsite non è spesso comunicata e valorizzata efficacemente: oltre il 70% degli intervistati non era a conoscenza del supporto digitale presente (che nella maggior parte dei casi non è stato il motivo rilevante di attrazione). I giudizi principali sullo strumento sono risultati: divertente (per il 39% degli intervistati), sorprendente (22%) e rilassante (21%). La componente di intrattenimento sembra quindi connotare questi strumenti più di quella di approfondimento. Osservando il comportamento dei musei rispetto all’adozione di strumenti digitali a supporto della fruizione in loco, i dati mostrano una fotografia che vede il digitale ancora poco presente: il 58% delle istituzioni culturali mette a disposizione dei visitatori il wi-fi e il 36% le audioguide. Queste percentuali salgono quando si focalizza l’analisi sulle sole istituzioni pubbliche: sono presenti il wi-fi nel 69% delle istituzioni e le audioguide nel 40%.

Iniziano a diffondersi anche realtà virtuale (16%), realtà aumentata (12%) e videogiochi (10%) come modalità di ingaggio e interazione con il visitatore. Realtà aumentata e virtuale sono anche le tecnologie che incontrano il maggior interesse da parte dei musei (rispettivamente il 50% e il 47% dichiarano di essere intenzionati a inserirle). Il 17% delle istituzioni culturali ha dichiarato di avere un’app e il 62% prevede di inserirla. Le funzionalità sono molto legate all’informazione più che all’engagement: informazioni generali, sui servizi di supporto alla visita, riguardo ad opere e installazioni.

Fase 4: Post visita

Nella fase post visita i siti di recensione e i social tornano a giocare un ruolo rilevante anche se lo spazio per incentivare il racconto dell’esperienza vissuta è ancora molto ampio (solo il 30% dei turisti digitali lascia una recensione e il 34% condivide la propria esperienza sui social). Un ulteriore strumento per mantenere legati nel post viaggio i visitatori, oltre che per generare introiti aggiuntivi, è quello della vendita di prodotti. Nel 2018 ben il 9% dei turisti ha acquistato tramite eCommerce un prodotto legato alla località che ha visitato: su tutti primeggiano i prodotti alimentari, ma c’è spazio anche per altre categorie: nel 18% dei casi viene infatti acquistato merchandising di attrazioni visitate e nel 12% libri e cataloghi di mostre e musei.

Nel post visita è rilevante che l’istituzione si occupi di monitorare i commenti e le recensioni lasciate dagli utenti, ma anche di sollecitarle e valorizzarle sui propri canali. La consapevolezza di questo tra i musei italiani è già buona: infatti l’83% dichiara di consultare gli analytics offerti dalle pagine social e il 77% leggere le recensioni intervenendo dove opportuno (mentre in entrambi i casi solo l’1% utilizza strumenti di analytics ad hoc).

Quanto all’eCommerce di prodotti sono invece ancora pochi a sfruttare questa leva: l’8% dei musei dispone di un sistema informatizzato a supporto di questa attività e l’1% lo ha in comune con altre istituzioni.

Dietro il journey: il back office è ancora poco digitalizzato
I musei italiani sono ancora poco digitalizzati per le attività di back office. Il 32% non dispone di alcun sistema informatizzato di supporto alle attività amministrative e di back office, come la gestione degli acquisti o del personale. Per quanto riguarda la gestione dei servizi commerciali, il 45% ha un software per la biglietteria, il 30% per la gestione delle attività didattiche, il 21% per i servizi come bookshop e ristorazione e l’11% per la gestione e l’affitto degli spazi. Quanto alle attività di analisi e monitoraggio, il 36% ha un software di customer relationship management (CRM) e gestione dei contatti (gestito autonomamente o in comune con altre istituzioni) e la stessa percentuale ha dei software per la reportistica. L’11% ha un software per il fundraising.

Gli spazi per un efficientamento e una migliore gestione di queste attività sono dunque notevoli” dichiara Michela Arnaboldi, Responsabile Scientifico dell’Osservatorio Innovazione Digitale nei Beni e Attività Culturali “Disporre di strumenti che possano migliorare e automatizzare la gestione dei contatti, ad esempio, dovrebbe divenire prioritario per tutte quelle istituzioni che stanno concentrando i propri obiettivi strategici sull’ampliamento dei pubblici e l’engagement e la fidelizzazione degli utenti già raggiunti”.

Un discorso a parte merita l’attività di catalogazione. Il 68% dei musei dichiara di avere un sistema informatizzato per questa attività, ma il catalogo cartaceo è ancora diffusissimo (il 53% dei musei ha più della metà della collezione schedata così).

L’analisi dello user journey ha evidenziato i gap ancora presenti tra comportamenti ed esigenze dell’utente, sempre più connesso a internet nelle varie fasi, e i servizi messi a disposizione dai musei” conclude Michela Arnaboldi, Responsabile Scientifico dell’Osservatorio Innovazione Digitale nei Beni e Attività Culturali  “Oltre a migliorare e ampliare l’offerta sui propri canali è oggi indispensabile che le istituzioni si aprano alla collaborazione con quegli attori, sia digitali (come agenzie di viaggio e tour operator online, specializzati e non) che tradizionali (strutture ricettive e altri servizi turistici del territorio, network relativi a card turistiche) che possono aiutare l’istituzione culturale a ingaggiare il visitatore e offrirgli un miglior livello di servizio nelle fasi di ispirazione, ricerca e prenotazione. Fare sistema rimane quindi l’imperativo principale per le istituzioni culturali anche nell’era del web. Occorre che l’istituzione culturale si apra non solo al visitatore, ma anche agli attori territoriali, ai fornitori di servizi online e non, alle aziende con cui lavorare per raggiungere insieme target comuni e non scontati in un lavoro più ampio di tessitura delle relazioni, c’è bisogno però che questa venga essere inserita in una strategia precisa dell’organizzazione, che preveda priorità, obiettivi, investimenti e competenze da dedicarvi”.

 

*L’edizione 2018-2019 dell’Osservatorio è realizzata con il supporto di: Compagnia di San Paolo; Dotdotdot; Fabrica Ludens; Fondazione FS Italiane; Fluxedo; LAZIOcrea; Trient Consulting Group; Vidiemme Consulting e con il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e di Associazione Gianluca Spina. 

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