Emergenza e Tecnologia

Una di queste sere, non ricordo in quale trasmissione, ho sentito un'intervista al sindaco di L'Aquila il quale affermava "anche se avessi voluto avvisare la popolazione, non avrei saputo come fare" …..ed inoltre anche nei momenti subito dopo quando era necessario dare comunicazioni di servizio ai cittadini ciò era molto complicato e non tanto perchè fosse crollate quelle che vengono definite le infrastrutture critiche ma semplicemente perchè o non tutti aveavano la televisione o non tutti avevavo la radio etc…

Bene tutto ciò mi ha turbato, siamo nel 21 secolo, nell'era della tecnologia, siamo bersagliati da comunicazioni di tutti i tipi,a volte anche in modo invasivo, ed ora che realmente c'era la necessità di comunicare con migliaia di persone non è stato possibile!!!!

Cosa vuol dire questo che cmq la natura è ancora più forte dell'uomo? O forse semplicemente che l'uomo non riesce ad utilizzare la tecnologia?

Mi piacerebbe sapere cosa pensate e se magari esistono già delle soluzioni tecnologiche/informatiche da utilizzare in situazioni di crisi.

Collaboration 2.0

C’è una differenza rilevante tra l’uso degli strumenti social a livello di singolo utente piuttosto che a livello di impresa. In un impresa il “conoscere” ed il “comunicare” sono strettamente finalizzati e dipendono da obiettivi che non possono essere che l’efficienza, la capacità di competere e di risolvere positivamente compiti che sono per loro stessa natura legati al business. Pertanto strumenti di collaboration come blog,wiki o social network hanno importanza solo se finalizzati al raggiungimento degli obiettivi aziendali.

Di questo abbiamo parlato con Luigi Grimaldi – CEO di Yooplus


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E se la crisi fosse un’opportunità?

Sgombro subito il campo da equivoci, nessun mette in dubbio le difficoltà degli operai che stanno perdendo il loro posto di lavoro. Tuttavia tutti parlano di crisi e si strappano le vesti e se invece fosse un'opportunità?
Per chi come me ha un posto fisso ed un reddito fisso io vedo solo vantaggi, la benzina è diminuita, i mutui sono diminuiti, se vuoi comprare un auto ci sono un mare di offerte, i saldi non ci sono solo a natale ma un pò tutto l'anno. Insomma la crisi forse non ha fatto altro che far scoppiare la bolla speculativa che ci stava rovinando, in pochi mesi il costo del petrolio si è dimezzato ma non vedo arabi che si suicidano…..:)

Inoltre penso che in questa fase di difficoltà economica andranno avanti solo aziende serie, aziende con idee e con progetti davvero innovativi, in tempi difficili come questi la diversità, la capacità di fare diventa un valore, forse oggi chi ha un idea vincente ha più probabilità di farcela….

Voi cosa ne pensate?

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Progetto S.C.O.P.E – Innovazione al Sud

Un’infrastruttura di calcolo a supporto della ricerca avanzata che si propone di entrare nella classifica dei 500 centri di supercalcolo più potenti del mondo 

Il primo dicembre a Napoli si è svolta l’inaugurazione del  Data Center  S.Co.P.E – Sistema Cooperativo Distribuito ad alte Prestazioni per Elaborazioni Scientifiche – dell’Università Federico II di Napoli.  

Il data center, realizzato su una  potente infrastruttura di calcolo fornita da Dell,  opererà nell’ambito della modellistica, del calcolo numerico a elevate prestazioni, della gestione di grandi banche dati, della simulazione e analisi di informazioni in ambito scientifico e applicativo-strategico (scienze del microcosmo e del macrocosmo, scienze della vita, scienze dei materiali, scienze dell'ambiente e scienze sociali).  

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SEDA Group una forte crescita grazie all’evoluzione IT

“Quando si opera in contesti multinazionali occorre trovare innanzitutto il giusto equilibrio fra centralizzazione e decentramento, in termini sia di infrastruttura sia di applicazioni informatiche”           

Nato nel 1964 ad Arzano, in provincia di Napoli, per la produzione d’imballaggi per gelato, il Gruppo SEDA è cresciuto negli anni fino a divenire oggi  leader internazionale nel settore del packaging (ice-cream,  dairy, food e non-food industry, food service), annoverando diverse aziende e impianti manifatturieri dislocati in  Italia e in Europa. A Massimo Pepe – CIO del Gruppo SEDA  abbiamo posto le seguenti domande:

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Il computer sostenibile

Sono anni orami che si parla di riuso in ambito informatico, è possibile o stiamo inseguendo una chimera?L’esperienza dell’Osservatorio Tecnologico per la scuola  diretto da Giovanna Sissa dimostra che se vi è una reale volontà unità alla voglia di fare è possibile raggiungere quest’obiettivo. Fondamentale è stato l’utilizzo di software open source che permette di “far risorgere” vecchi pc obsoleti donandogli da un lato un’altra possibilità di vita e dall’altra dando la possibilità a scuole e quindi a studenti di avere accesso alle nuove tecnologie.

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Green IT – trend, need or simply the future?

Da una ricerca condotta da IDC negli USA, si evidenzia che un terzo dei consumatori già considerano da "importante" a "molto importante" che gli IT Suppliers abbiano un'offerta GREEN. Quasi l'80% degli Executives dicono che il Green IT sta crescendo di importanza rispetto alle loro organizzazioni. Ciò che spinge all'adozione del Green IT sembra essere la variabile economica (ridurre i costi operativi).

è davvero questa la verità o forse all'improvviso i grandi player dell'IT hanno sviluppato una coscienza ambientale?

Forse è più semplice misurare il ROI di un'azienda Green IT? In fondo la riduzione di energia è un dato reale….Voi cosa ne pensate?

A study conducted by IDC in the USA, shows that one third of consumers already consider to be "important" to "very important" that IT Suppliers have a GREEN. Almost 80% of executives say that Green IT is growing in importance compared to their organizations. What drives the adoption of Green IT appears to be the economic variable (operating costs).

Is this really the truth or perhaps suddenly the big IT players have developed an environmental conscience?

Perhaps it is easier to measure the ROI of a Green IT? Basically the reduction of energy is a real …. what do you think?

Il Modello Funambol

 

Per Funambol, l'elemento chiave è stata la localizzazione del quartier generale in Silicon Valley; l'idea originaria, tutta italiana, era ottima e aveva già dimostrato un grande successo nel mondo open source, ma mancava l’accesso ai capitali. 

Disponibile gratuitamente per gran parte dei cellulari in commercio, iPhone incluso, Funambol offre email push e sincronizzazione di calendari e rubrica via rete cellulare. A Fabrizio Capobianco – CEO di Funambol abbiamo posto alcune domande:

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Arma dei Carabinieri – Strada all’innovazione

 

«Se la tecnologia cambia lo scenario, è naturale che l’Arma adotti immediatamente le soluzioni più opportune, infrastrutturali e organizzative, per restare in stretto contatto con la società»

Ha quasi 200 anni, ma non li dimostra. Forte dei valori e dei principi che la governano da sempre, l’Arma dei Carabinieri (www.carabinieri.it) continua a evolvere e a declinare la propria funzione di protezione e sicurezza adeguandola ai tempi e alle esigenze dei cittadini, che sono il suo costante punto di riferimento.

Abbiamo parlato di tecnologia con il Colonnello Vincenzo Galli, capo ufficio Informatica e Tlc dell’Arma, che ci ha illustrato i progetti It realizzati e quelli programmati.


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Il computer sostenibile. Riduzione dei rifiuti elettronici riuso dei pc e open source

 

 

Autori e curatori: Giovanna Sissa
Contributi: Angelo Raffaele Meo, Giulio Occhini
Collana: Quaderni di informatica
Argomenti: Compatibilità ambientale ed ecologicaInformation Technology: gli scenariEcologia, ambiente
Livello: Saggi, scenari. Testi per professional
Dati: pp. 144,     1a edizione  2008  (Cod.1290.43)
Tipologia: Edizione a stampa
Prezzo: € 15,00

 

Codice ISBN 13: 9788846495396

 

Il tema dei rifiuti elettronici, del loro smaltimento, dei possibili danni a salute e ambiente. Il testo spiega come anche in Italia sia diventata operativa la normativa europea sui RAEE (Rifiuti delle Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche), e dimostra come l’open source sia in grado di ritardare la dismissione dei computer. Un libro per ripensare, riusare e ridurre i rifiuti elettronici, puntando alla sostenibilità ambientale nel settore informatico.

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