La guerra dei diritti d’autore – Intervista Doppia – Fimi vs. ThePirateBay

La proprietà intellettuale, da sempre valore strategico nonché leva di crescita aziendale, negli ultimi tempi desta sempre più interessi al punto di scatenare una vera e propria guerra, che non si combatte però sul terreno ma in aule di tribunale con sentenze al posto di cannonate e denunce al posto di fucilate. Anche questa guerra è fatta di battaglie vinte una volta da un fronte e una volta dall’altro.

Quali sono le ragioni, quali sono le posizioni e gli interessi in gioco?

 La storia

Pirate Bay è uno dei più noti siti tracker per Bit Torrent al mondo. Dal 2004 ad oggi la popolarità del sito è andata progressivamente aumentando. I dati statistici disponibili online evidenziano che The Pirate Bay è attualmente uno dei 100 siti web più visti al mondo, con circa 20 milioni di visitatori al mese. La celebrità della "Baia dei Pirati" è testimoniata inoltre dal fatto che i suoi contenuti sono tradotti in 13 lingue, tra cui l'italiano e proprio dall'Italia proveniva oltre il 2% dei contatti, ovvero circa 450.000 visite al mese. L'attività del sito genera profitti per i loro gestori attraverso la presenza di banner ospitati sulle pagine web .

E' illegale secondo la legge italiana la condotta di chi scarica o condivide opere protette. Ma il mero accesso a TPB, ovvero la condivisione di opere di pubblico dominio o disponibili con licenza libera non è affatto illegale, tuttavia Thepiratebay.org, ha osservato la Fimi  (Federazione Industria Musicale Italiana) rimane un sito illegale e gli utenti che lo utilizzano per scaricare brani non autorizzati rischiano di incorrere nelle sanzioni previste dall' art. 174 ter (sanzione amministrativa pari a 154 euro) oppure dagli art 171 a-bis e 174 bis (multa fino a 2065 euro e sanzioni amministrative pari a 103 euro per ogni file illegalmente immesso in rete). 

In Italia il sito thepiratebay.org è stato posto sotto sequestro dalla Procura di Bergamo, a seguito di un'operazione della Guardia di Finanza, nell'agosto del 2008. I quattro creatori e gestori del sito sono stati denunciati per violazione della vigente normativa in materia di diritto d'autore. Nell'ambito dell'operazione,era stato anche ingiunto a tutti gli internet provider italiani,di predisporre il blocco IP e DNS del sito svedese. Il provvedimento della procura, pienamente confermato dal Giudice per le Indagini Preliminari, e' stato parzialmente revocato dal Tribunale del Riesame che, pur confermando in modo netto e deciso l'illiceità della condotta dei gestori di Pirate Bay, ha disposto la revoca del blocco IP e DNS. Tale decisione è stata annullata i primi di febbraio dalla Cassazione ed ora è impossibile collegarsi alla Baia dei Pirati.

Per analizzare pro e contro delle abbiamo intervistato l’Avv.Simona Lavagnini che cura gli interessi della FIMI e gli avvocati difensori di PirateBay Gallus,Micozzi,Campanelli.  

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RINA, più efficienza ed efficacia con l’IT

“Il futuro dell’IT è  in bilico tra enormi opportunità derivanti dalla vertiginosa crescita e potenzialità di nuove tecnologie e gravi rischi provenienti da un quadro di riferimento inadeguato di standard internazionali condivisi e riconosciuti”

RINA SpA è la società holding del Gruppo RINA che opera, attraverso le sue strutture organizzative, nei settori della classificazione navale e della certificazione di sistemi e di prodotti, e nell’offerta di servizi avanzati per l’industria.

La società RINA è stata costituita dal Registro Italiano Navale, fondato a Genova nel 1861, una delle più antiche società di classificazione al mondo, che ne è anche l’azionista di riferimento.

Oggi il Gruppo RINA è presente in tutte le principali nazioni del mondo con una struttura che si articola con proprie sedi esclusive in 38 nazioni con oltre 110 uffici, una forza lavoro di 1400 addetti esclusivi di 34 diverse nazionalità..

Abbiamo intervistato Andrea Favati – CIO del Gruppo Rina per capire con Lui l’importanza dell’IT :

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Italia che innova

 
 

Giorgia Petrini

Italia che innova
10 giovani leader
10 segreti del loro successo

Gli insuccessi di un paese che non innova e perchè.

Famiglie, poteri e interessi contro merito capacità ed eccellenza.
Raccomandati contro meritevoli.
Dieci interviste a dieci giovani imprenditori e manager che svelano il segreto del loro successo.
Come diventare leader senza aiuti e sovvenzioni avendo una buona idea, forza di volontà e determinazione.

 

Formato 15 x 21, pp 288

Collana: "Documenti"

 

Prezzo Euro 16,00

ISBN 978-88-87509-98-4

  

Giorgia Petrini . Nata a Foligno il 11 Gennaio 1975, Giorgia Petrini vive a Roma ed è una imprenditrice, CEO e Partner di GPA Gruppo Progetti Avanzati, la prima PMI in Italia ad aver conseguito la certificazione CMMI level 2. 

E’ responsabile della Commissione Innovazione ed Eccellenza dei Giovani Imprenditori di Confindustria di Roma. A fine Giugno 2009 lancia il progetto “SIDE LEADERS”, patrocinato dal Ministero della Gioventù, del quale questo libro intende essere il motore e l’emblema, per poter creare per la prima volta in Italia un fondo di Venture Capital, dedicato a start up high tech e gestito da giovani leader di confine per un rilancio collettivo dei giovani al “fare impresa in settori strategici” puntando sull’innovazione e 
sui nuovi mercati. A Luglio 2009 è tra i 12 vincitori del PREMIO NAZIONALE TULAR come “Miglior giovane talento emergente Nazionale che ha ottenuto risultati di prestigio in differenti campi di attività”.

 

 

 

 


 

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Sicurezza informatica ecco lo stato dell’arte

“un sistema è insicuro per il solo fatto di essere acceso e la sicurezza informatica non ha mai la pretesa di garantire l'inviolabilità”

I fattori di crescita ed evoluzione dell'ICT, con particolare riguardo allo sviluppo di reti di interconnessione tra i sistemi informativi, e la sua diffusione in uno spettro di applicazioni sempre più vasto impongono una rigorosa attenzione agli aspetti legati alla sicurezza. L’obiettivo da perseguire è la salvaguardia dei sistemi informatici da potenziali rischi e/o violazioni dei dati. I principali aspetti di protezione del dato sono la confidenzialità, l'integrità dei dati e la disponibilità. Negli ultimi tempi si parla molto di sicurezza informatica , ma è solo una moda o davvero le cose stanno cambiando? Con Gigi Tagliapietra – Presidente del CLUSIT abbiamo analizzato lo stato dell’arte.

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Il futuro va verso la Banca Aperta

Lo scorso 3 dicembre l’ABILab ha presentato a Milano  il Sesto Rapporto Osservatorio Intranet Bancario, “Networking in Banca”. L’ABILab ha prodotto questo rapporto negli ultimi sei anni. L’iniziativa era nata come una relazione sullo stato dell’Intranet nelle banche aderenti al Consorzio. Nel tempo, l’iniziativa si è venuta evolvendo conservando il titolo originario. Si è passato da un interessamento sulla Intranet a quello che si può definire un tavolo virtuale di lavoro all’interno delle banche.

Nell’ultimo anno, l’enfasi si è spostata ancora una volta. Nell’ambito di questo ultimo rapporto, si parla di Enterprise 2.0. La ricerca si è concentrata quest’anno sull'analisi di tre nuovi ambiti applicativi riconducibili al fenomeno dell’Enterprise 2.0:

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Engagement Rate, come misurare il ROI di una strategia social

 

“Le aziende nell’era del web 2.0 devono adattarsi a delle regole fatte dai consumatori e ad un linguaggio nuovo.”

Attraverso l’analisi di centinaia di pagine fan di Facebook  FrozenFrogs ha individuato un indice di coinvolgimento in grado di misurare l’efficacia degli investimenti sui Social Network. Il metro di giudizio è l’Engagement Rate (E.R.), che permette di misurare quanto gli utenti interagiscano con il brand e, soprattutto, quali siano i driver di comunicazione e di coinvolgimento più efficaci. Dall’analisi condotta appare una situazione frammentata con risultati che variano tra settori ed aziende. Ne abbiamo parlato con Gianluca Arnesano  – Founder   di Frozenfrogs:

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Polizia di stato – intesa con Vodafone per la sicurezza informatica

 

L'impegno è quello di sviluppare un piano di condivisione delle informazioni per prevenire e contrastare eventuali minacce alle infrastrutture informatiche critiche per le comunicazioni e la sicurezza del Paese e di gestione delle situazioni di crisi. Un protocollo d'intesa è stato firmato oggi a Roma tra il capo della Polizia Antonio Manganelli e l'amministratore delegato di Vodafone Italia Paolo Bertoluzzo "per la protezione dei sistemi informativi che gestisticono l'infrastruttura tecnologica delle comunicazioni".

La convenzione tra Polizia di Stato, attraverso il Centro nazionale anticrimine informatico per la protezione delle infrastrutture critiche (Cnaipic), e Vodafone Italia rafforza la collaborazione e il dialogo tra i due enti; garantisce una sicurezza della rete adeguata alla rapida evoluzione dei sistemi e dei contenuti che vi transitano e alle nuove, potenziali, minacce informatiche.

Proprio a questo scopo verranno anche individuati i servizi telematici critici di Vodafone e i sistemi di trasferimento delle informazioni in modo rapido e sicuro.

Alla firma, avvenuta oggi presso il Dipartimento della pubblica sicurezza, erano presenti anche: il prefetto Oscar Fioriolli, direttore centrale per la polizia stradale, ferroviaria, delle comunicazioni e per i reparti speciali della Polizia di Stato, Domenico Vulpiani consigliere ministeriale con delega alla sicurezza informatica e Antonio Apruzzese, direttore del Servizio polizia postale e delle comunicazioni.

"Sono molto soddisfatto per l'accordo raggiunto tra Polizia di Stato e Vodafone Italia, e per il ruolo sempre più centrale che la polizia postale sta assumendo nella lotta al crimine informatico, e nella tutela delle infrastrutture critiche di tale settore" ha dichiarato il prefetto Antonio Manganelli a margine della firma della convenzione. Ed è proprio il Cnaipic del Servizio polizia postale e delle comunicazioni ad assegnare alla Polizia di Stato un ruolo centrale nella protezione di quelle aziende e enti, pubblici o privati, che gestiscono settori nevralgici per il funzionamento del Paese attraverso sistemi informatici e telematici. 

Fonte: http://www.poliziadistato.it/articolo/17950-Comunicazioni_intesa_con_Vodafone_per_la_sicurezza_informatica

Internet = Democrazia?

"Mai come in questo periodo l'informazione è stata libera e globale. O avrebbe la libertà di esserlo. L'accesso libero all'informazione è fondamentale per la democrazia", così Hillary Clinton, segretario di Stato americano, ha cominciato il suo discorso di ieri.

 

Riflettevo stamattina su queste parole, siamo davvero sicuri che l’equazione internet=democrazia sia corretta?


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Venture Capital, sogno o realtà?

 

E' possibile vendere le idee? Ci sono molti "esperti" che sostengono che "le idee non valgono nulla" e che, quindi,"non si possono vendere" senza prima realizzarle in qualche modo, ebbene, questi guru si sbagliano se cosi fosse non sarebbero nati colossi mondiali come Google o Facebook.

Le buone idee possono diventare business grazie al lavoro dei venture capitalist; il  venture capital è l'apporto di capitale di rischio da parte di un investitore per finanziare l'avvio o la crescita di un'attività in settori ad elevato potenziale di sviluppo. Molte società legate all'information technology sono nate grazie ad operazioni di venture capital come. Durante il ciclo di sviluppo borsistico degli anni 2000 la maggior parte del denaro che inizialmente venne fornito alle cosiddette società dot com derivava proprio da operazioni di venture capital.

Fino ad oggi la diffusione di questo strumento in Italia è stata contenuta, tuttavia è necessario insistere  per dare il via a un modello di finanziamento che sta diventando una esigenza fondamentale per sostenere l'innovazione nel Paese. Qual è la ricetta per il successo del venture capital in Italia? Di questo abbiamo discusso con Gianluca Dettori – Fondatore di dPixel  


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