Italiacamp a Lecce, una giornata piena di Energia

 

Sabato scorso sono stato a Lecce per moderare la sessione Innovology di Italiacamp, circa 25 progetti presentati inerenti i temi delle nuove tecnologie.

Mesh, mobilità sostenibile, social commerce, tecnologia a favore dei disabili, Informatici senza frontiere  alcuni dei temi proposti. 

Quello che mi ha colpito è stato l'entusiasmo di questi ragazzi che in alcuni casi hanno fatto anche molti chilometri per essere presenti a Lecce solo per raccontare in 5 minuti la loro idea. 

Non importa se alcuni progetti fossero carenti dal punto di vista progettuale o di sostenibilità economica, quello conta è la forza, il coraggio e la voglia di fare di questi  ragazzi giovani che rappresentano il nostro futuro.

Forse essere ragazzi del Sud con meno possibilità di altri li ha favoriti perchè in fondo sanno che se passa un treno non importa a che velocità vada o verso quale direzione, quello conta è solo salire a bordo per fare un pezzo di strada verso il futuro.

Grazie ragazzi, grazie per il vostro entusiasmo e la vostra passione e mi raccomando cercate di rimanere  così ancora per molto…!

 

Al seguente link  potete scaricare alcune delle presentazioni presentate:

 

  1. Progetto Guryou
  2. Progetto Lift4u
  3. Progetto Datatipica
  4. Progetto  Pensare la voce
  5. Progetto Transdisciplinarietà
  6. Progetto  Lemon
  7. Progetto Cittattivo
  8. Progetto  Mobile High Quality Video Content Distribution
     

Invertiamo la tendenza

..bellissimo video realizzato dai ragazzi di Italiacamp e presentato sabato a Lecce…proprio in questi giorni noto un pessimismo di fondo , c'è tanta voglia di mollare di lasciarsi andare e non reagire…e invece no dobbiamo farcela ragazzi per noi e per quelli che verranno dopo..
 

Pubblica Amministrazione digitale, why not?

 

“Attualmente, che piaccia o no, i cittadini usano la Rete per dialogare (cfr twitter, facebook) e gli stessi strumenti possono essere usati dalla Pubblica Amministrazione per le imprese, l’importante è che si abbandoni la cultura del monologo”

Si parla molto del futuro della PA, soprattutto in chiave 2.0, tuttavia fino ad ora i risultati sono stati davvero pochi, sembra che nessuno sia davvero interessato ad innovare, quali sono le ragioni? Perché ciò che viene fatto negli Usa non è replicabile in Italia?di questo ne abbiamo discusso con Michele Vianello – Direttore Generale di VEGA Parco Scientifico Tecnologico di Venezia . Michele nei suoi quattro anni a Venezia promuove un cambiamento radicale nell’organizzazione della macchina comunale e nell’interazione tra PA e cittadini, con l’adozione delle filosofie gestionali “Web 2.0” e “Amministrare 2.0”. E’ ideatore delle politiche del Comune di Venezia in materia di banda larga e connettività wi-fi: con il progetto “Cittadinanza digitale” ha reso Venezia la prima città d’Italia completamente digitale, con connessione Internet wi-fi gratuita per tutti i residenti nelle piazze, biblioteche e uffici pubblici; con il portale “Venice Connected”, che intermedia decine di migliaia di ordini, ha contribuito ad innovare la gestione dei flussi turistici della città.

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20 Novembre – Progetto ITALIACAMP

Progetto ITALIACAMP
 
Lecce, – Università del Salento
 
Ecotekne – Facoltà di Ingegneria – Corpo Y
 
Sabato 20 novembre 2010
 
 
 PROGRAMMA
Ore 8.30 – Registrazione dei partecipanti e welcome coffee “Quarta Caffè”
Ore 9.30 – Indirizzo di saluto
  • Paolo Perrone (Sindaco Città di Lecce)
  • Antonio Maria Gabellone (Presidente Provincia di Lecce)
  • Domenico La Forgia (Rettore Università del Salento)
  • Pier Luigi Celli (Presidente Associazione ItaliaCamp)
  • Fabrizio Sammarco (Coordinatore gruppo ItaliaCamp)
Speaker's corner – Nichi Vendola (Presidente Regione Puglia)
Ore 10.15 Intervengono:
  • Alessandro Laterza (Presidente Commissione Cultura Confindustria)
  • Alfredo Mantovano (Sottosegretario agli Interni)
  • Gianfranco Viesti (professore Università di Bari)
  • Coordina Direttore Gazzetta del Mezzogiorno Giuseppe De Tomaso
Ore 11.00
Avvio in contemporanea 7 aule di dibattito.
Ore 14.00 – Light Lunch
ore 15.00 Intervengono:
  • Cristina Coppola (Vice Presidente per il Mezzogiorno – Confindustria)
  • Vincenzo Divella (Presidente Divella Spa)
  • Adriana Poli Bortone (Presidente movimento "Io Sud")
  • Coordina Direttore il Mattino Virman Cusenza
ore 16.30 Speaker's corner – Raffele Fitto (Ministro per i rapporti con le Regioni e Coesione Territoriale)

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100 mila contatti per francescaonline.it

100 mila contatti per francescaonline.it

Secondo i dati presentati oggi dalla School of Management del Politecnico di Milano e da Netcomm – Consorzio del Commercio Elettronico Italiano, nel 2010 in Italia i compratori online raggiungono quota 8 milioni (+ un milione rispetto al 2009) e il fatturato dell’eCommerce raggiungerà i 6,5 miliardi di euro (+14% rispetto al 2009).

Milano, 11 novembre – Dal 21 giugno scorso Francesca Sassoli, giornalista del gruppo CNR Media, ha intrapreso l’avventura del vivere di solo eCommerce. Un’inchiesta giornalistica patrocinata da Netcomm, Consorzio del Commercio Elettronico Italiano, per scoprire pro e contro del web, per sensibilizzare i consumatori e affrontare con loro i dubbi sul mondo degli acquisti online.

La vita online di Francesca è raccontata in un blog www.francescaonline.it che da qualche giorno ha raggiunto i 100mila contatti. Dall’analisi sui dati di navigazione si scopre anche che tra le preferenze degli internauti, oltre all’home page che raccoglie video e post di Francesca, il più cliccato è il rendiconto economico che documenta dettagliatamente le spese affrontate dalla giornalista. I navigatori si collegano principalmente dai nodi di Milano, Roma, Torino e Napoli, ma un 5% delle visite proviene dall’estero. Il tempo medio di permanenza sul blog è di 4 minuti.


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Me ne vado dall’Italia perché qui non è possibile investire in tecnologia…

Spero davvero di non sentire mai queste parole pronunciate da nessuno dei nostri imprenditori, spero davvero che ciò che è successo con Marchionne,non succeda nel settore dell”innovazione tecnologica.

 

Speranza vana o semplice illusione, non lo so….mi sforzo di credere che non sia così nonostante una cultura che non riconosce alcun valore all’innovazione, nonostante una classe politica cieca ed inerme che non è in grado di vedere e capire cosa avviene fuori dall’Italia dove davvero si sta sviluppando l’economia della conoscenza.

 

I segnali sono sempre più sconfortanti…per l’Economist l’Italia occupa solo il 22esimo posto della classifica dei paesi più innovativi, gli investimenti in Banda Larga sono bloccati e non si sa se e quando ripartiranno, si fa un gran parlare delDecreto Pisanu e della sua abrogazione ma di fatto oggi c’è solo un accesso al wifi ridotto e poco utilizzato. 

 

E poi mentre in Rete non si fa che un gran parlare ed un gran inseguire le mode del momento come il cloud o come l’infomobility o magari il nuovo Web, io quello che vedo è un Paese fermo al palo dove gli ospedali non sono collegati in rete tra loro, dove la PA ancora non riesce a dialogare con i cittadini, dove  il 12% della popolazione,circa 1.800 Comuni ,  circa 7 milioni di cittadini, è in Digital Divide quindi non ha accesso ai più moderni servizi offerti da Internet (Social Network, e-commerce).

 

Stavolta non volgio cercare i colpevoli di questo stato di cose , ma vorrei da Voi una speranza o magari una ragione per non lasciare l’Italia, un motivo da dare a chi vuole investire in Italia.

 

Aspetto fiducioso

Antonio

Convegno dell’Osservatorio ICT nel NonProfit

Il convegno viene organizzato congiuntamente da Informatici Senza Frontiere e dal Dipartimento di Informatica, Sistemistica e Comunicazione (DISCO) dell’Università degli Studi di Milano Bicocca.

 
Lunedì 22 novembre, 2010

Presso aula Martini, edificio U6, Campus Bicocca
Piazza dell’Ateneo Nuovo, 1 – Milano
 

Parteciperanno personaggi importanti del mondo ICT e del NonProfit, e saranno presentati casi di applicazioni pratiche di strumenti informatici per il Terzo Settore.

Perché l’Osservatorio ICT Nel NonProfit:

I fornitori di soluzioni ICT non hanno focalizzato il NonProfit come un segmento specifico, da seguire con le sue peculiarità. In alcuni casi viene considerato come un sottoinsieme del mercato Consumer o delle PMI (Piccole Medie Imprese) o nei casi migliori come parte della Pubblica Amministrazione.

D’altra parte, le organizzazioni NonProfit del nostro Paese hanno approcciato l’innovazione tecnologica e le opportunità dell’ICT in un’ottica non strategica, cercando soluzioni immediate ai problemi che man mano si sono presentati. Come conseguenza, il NonProfit non può beneficiare (se non in modo marginale) dell’ICT, e spesso deve dedicare risorse preziose per gestire il suo “divario digitale”

Mancano ancora soggetti che possano fare da “ponte” e abilitare il confronto, le scelte, e le implementazioni di soluzioni qualificate.
L’Osservatorio si propone quindi di ridurre la distanza tra l’Informatica e il Terzo Settore attraverso:

  • il monitoraggio delle soluzioni informatiche utilizzate nelle iniziative e nelle imprese NonProfit.
  • la formulazione di proposte per l’innovazione del settore.
  • l’identificazione di best practice sia per gli aspetti tecnologici che per la governance, e lo stimolo alla loro diffusione
  • l’organizzazione di un Convegno annuale per discutere queste tematiche.

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Ca’ tron, la silicon valley italiana

 

“Qui 80 anni fa si è sviluppata un’economia importante, oggi la storia si può ripetere e abbiamo il dovere di provarci se vogliamo assicurare un futuro ai nostri bambini”

Ho inseguito per molto tempo Riccardo Donadon, il fondatore di H-Farm, e devo  riconoscere che ne è valsa la pena sia per la sua estrema competenza in tema di startup ed  innovazione ma soprattutto perché è un sognatore come me, un imprenditore romantico che oltre a inseguire il profitto come è giusto che sia cerca di costruire valore anche per gli altri. Non so se riuscirà a portare a compimento il suo sogno di realizzare a Ca’tron una silicon valley italiana, ma comunque vada è importante  che ci siano persone come lui in grado di provarci, che abbiano una visione chiara dell’innovazione e del da farsi. E se questo sarà solo un sogno spero allora di non svegliarmi mai…

A Riccardo ho fatto le seguenti domande:

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DNA di una startup

Dall’analisi delle semifinaliste della Mind The Bridge Competition 2010 emerge il profilo delle start up italiane di successo. Ecco 10 i punti che caratterizzano le imprese e gli imprenditori innovativi che si sono contese l’accesso alla Silicon Valley (fonte: Mind the Bridge 2010)

Milano, 5 novembre 2010 – Giunta quest’anno alla sua terza edizione, Mind The Bridge è un’iniziativa che nasce dall’intuizione di un gruppo di imprenditori italiani radicati con successo nella Silicon Valley. Obiettivo mettere altri giovani nella condizione di replicare la propria esperienza – nello spirito del “give back” – lanciando un “ponte” tra la creatività italiana e i capitali americani, aprendo nuove opportunità ai talenti del nostro Paese dove abbondano creatività e spirito imprenditoriale ma difettano cultura e pratica del venture capital. 

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