SEMPRE PIU’ RETAILER E PRODUTTORI SI AFFIDANO A PARTNER E-COMMERCE, RIVELA UNO STUDIO INDIPENDENTE
Milano, 29 maggio 2013– hybris, fornitore della piattaforma a supporto del commercio omni-canale a più rapida crescita a livello globale, annuncia oggi i risultati di uno studio commissionato a Forrester Consulting dal titolo “Verso la maturità dei CSP (The Path to Commerce Service Provider Maturity)”, pubblicato a maggio 2013. Obiettivo dell’indagine: comprendere le attuali necessità dei leader dell’e-commerce e definire le linee guida per l’evoluzione dei commerce service provider (CSP).
Lo studio, effettuato attraverso un’indagine quantitativa su 156 professionisti del marketing, dell’IT e dell’e-commerce di aziende europee con almeno 20milioni di dollari di fatturato online (e un’ulteriore indagine quali-quantitativa condotta su senior executive di 21 aziende CSP europee), mostra che il 56% dei decisori e-commerce, di livello senior, collabora attivamente con un commerce service provider; il 12% lo ha fatto in passato e il 21% non se ne è mai servito, ma pensa di farlo nei prossimi quattro anni.
Per Frank Schoutissen, Vice President Channel di hybris, il sempre più frequente ricorso ai CSP può essere attribuito alla crescente complessità del concetto di ‘commerce’ e al bisogno delle aziende di raggiungere il cliente attraverso più canali e touch point. A questo proposito Schoutissen dichiara: “Il volto del commerce cambia rapidamente e i consumatori sono alla ricerca di modalità d’acquisto, online e offline, sempre più flessibili e dinamiche. Di conseguenza, per molte aziende non è semplice adeguare le proprie soluzioni e-commerce a tali aspettative. I CSP rappresentano per tanto un asset importante, un modo per arricchire la propria tecnologia e rispondere meglio alle richieste dei clienti. hybris si impegna a garantire partner d’eccellenza, affinchè i nostri clienti possano contare su CSP capaci di soddisfare le loro esigenze più specifiche”.
Secondo lo studio, circa il 90% dei CSP intervistati ritiene che l’aumento della complessità dei servizi di commerce erogati sia dettato da esigenze di multi-canalità. Per meglio comprendere come stimolare le vendite, le aziende tendono oggi ad adottare una visione d’insieme: l’e-commerce non è più considerato un canale isolato e il mobile commerce ha assunto grande importanza. Il 59% degli intervistati ha infatti affermato di essersi rivolto a un CSP per supportarne la crescita e favorire l’integrazione di questo canale con gli altri.
A ulteriore conferma di quanto espresso dai CSP, lo studio Forrester prosegue poi affermando che “il crescente fatturato proveniente dall’e-commerce sottintende una posta in gioco sempre più alta. Per tanto, i responsabili e-commerce tendono ad affidarsi sempre più a partner che li assistano nella selezione e nell’implementazione delle proprie tecnologie e che li supportino anche dal punto di vista strategico e della customer experience”.
Aggiunge Schoutissen: “Riconoscere il valore dei CSP non basta, è fondamentale scegliere anche i partner giusti. In hybris mettiamo i clienti sempre al primo posto, in modo che essi possano trarre il massimo valore da partner e CSP e sfruttare appieno il loro potenziale per sviluppare modelli di vendita innovativi e complessi come quello omni-canale”.
Infine, Forrester dichiara: “Sulla carta, i commerce service provider hanno opportunità enormi, ma parecchi di loro non hanno ancora un grado di maturità tale da riuscire a rispondere alla domanda del mercato. I CSP devono ritagliarsi una propria nicchia, sia essa in ambito retail, high tech, consumer, healthcare o telco. Vantare un’expertise in un settore specifico è fondamentale: è proprio questo che richiedono i clienti. Essere dei tuttofare privi di specializzazione non è una strategia vincente: i retailer si aspettano competenze specifiche relative all’online, alle operazioni in-store e alla gestione della supply chain, mentre i produttori richiedono supporto per la gestione dei canali, l’integrazione ERP e le field sales”.
ROMA, MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo, 26 – 27 settembre 2013
Roma, 29 maggio 2013.TechCrunch Italy (www.techcrunch-italy.com), il più grande evento italiano dedicato al digitale e alle startup, co-organizzato da Populis e TechCrunch,accoglierà anche quest’anno voci eccezionali da ogni parte del mondo che stanno scrivendo la storia dell’innovazione a 360°: da Amelia Showalter, che è stata Director of Digital Analytics per la campagna di rielezione del Presidente Obama, a Michael Widenius, Co Founder e autore principale di MySql, vengono oggi resi noti i nomi di alcuni tra i top speaker che parteciperanno all’incontro di settembre.
Sul palco si alterneranno i creatori di nuove tecnologie e prodotti appena annunciati in anteprima al mercato o non ancora in produzione, come Jeff Hagins, founder di SmartThings, un inedito sistema di controllo remoto e Phil Bosua, Founder di LIFX, la reinterpretazione della classica lampadina; protagonisti di storie di successo nate e cresciute grazie al web, come Vito Lomele, Founder di JobRapido, o Martin Varsavsky, Founder del Global WiFi Network FON, e ancora voci da aziende che hanno vissuto l’evoluzione innescata da internet nel mondo della comunicazione, come Andreas Weile, President di Bild e Giorgio Brenna, Chairman and CEO Italy di Leo Burnett.
Una lista di nomi incredibili, consultabile anche su http://www.techcrunch-italy.com/speaker/ , a cui si aggiungeranno nuovi protagonisti nelle prossime settimane, per discutere insieme di(RE) Design, il tema che guiderà l’edizione di quest’anno: dalla migrazione di internet dalla dimensione “fissa” su PC al suo utilizzo in mobilità, che ha invaso ogni aspetto della nostra vita, per arrivare ad indagare le influenze esercitate sul concetto di Made in Italy e sulle sue manifestazioni, come l’automotive, la moda o il turismo.
Gli ultimi nomi confermati si aggiungono a quelli, già rivelati, di Renaud Visage, co-founder di Eventbrite, una della principali piattaforme di online ticketing al mondo, Damien Patton, founder di Banjo, mobile app geolocalizzata, nuovo fenomeno tra i social media e John Underkoffler, founder di Oblong e ideatore dell’interfaccia del film Minority Report, uno degli scienziati e innovatori più illuminati degli ultimi 20 anni.
Restano pochi giorni per assicurarsi un biglietto in tariffa Early Bird in vendita su Eventbrite ( techcrunchitaly2013.eventbrite.com/ ): gli ingressi saranno venduti fino al 31 maggio al prezzo speciale di 299€, mentre gli stand della Startup Alley Exhibitor saranno disponibili a 799€. Dal 1° giugno verranno poi aperte le vendite per 500 pass per entrambe le giornate a 399€, mentre il costo di un stand sarà di 999€; il costo del biglietto intero in late booking sarà infine di 499€.
TechCrunch Italy nasce dalla collaborazione tra Populis – una delle media technology company a maggiore crescita in Europa (Source: #1 Deloitte Fast 50 Ireland, #7 Deloitte Fast500 EMEA, GP Bullhound Media Momentum 2011), editore di Blogo.it (3° polo d’informazione online in Italia), fondata da due partner italiani, Luca Ascani e Salvatore Esposito, e leader europeo nella produzione di contenuti verticali – e TechCrunch la “Bibbia” dell’informazione tecnologica online a livello mondiale, forte di una redazione di esperti attenti a scovare nuove start up, recensire i progetti web più innovativi e annunciare in tempo reale tutte le breaking news sul mondo della tecnologia.
Come sviluppare una migliore comprensione dei bisogni dei clienti? E come essere sicuri che il proprio business risponda ai loro bisogni? Come infine migliorarne l’engagement?
Ogni giorno negli Stati Uniti si stimano in media 3,4 miliardi di conversazioni su prodotti e marche e per il 70% degli individui a livello mondiale il passaparola rappresenta il fattore di influenza più importante nelle proprie decisioni di acquisto. E in Italia?
Va’ dove ti porta il rating
L’opinione dei clienti, sempre più importante nello sviluppo di prodotti e servizi nel commercio elettronico anche nel nostro paese, è al centro delle soluzioni enterprise e ready-to-use presentate da Zoorate all’ottava edizione dell’eCommerce Forum, con l’obiettivo di valorizzare i contenuti generati dagli utenti a supporto delle decisioni degli shop online.
E con Netcomm-Consorzio del Commercio Elettronico Italiano, la web company specializzata in social commerce presenta il nuovo Sigillo Gold, versione evoluta del Sigillo Netcomm standard, strumento che valorizza anche le opinioni e i commenti raccolti direttamente dai consumatori finali a garanzia di una maggiore sicurezza, trasparenza, chiarezza e affidabilità.
Milano, 28 maggio 2013 – Le opinioni dei clienti contano. E contano sempre di più nel commercio elettronico, in cui le comunicazioni informali tra consumatori su prodotti, servizi e marche – che vanno sotto il nome di passaparola, o word-of-mouth(WOM) – rappresentano oggi il più potente strumento di comunicazione di marketing.
Basti pensare che ogni giorno negli Stati Uniti si stimano in media 3,4 miliardi di conversazioni su prodotti e marche (fonte: Keller Fay Group) e che per il 70% degli individui il WOM rappresenta il fattore di influenza più importante nelle proprie decisioni di acquistoe consumo(Rapporto Nielsen 2012). Si spiega così la crescente attenzione da parte anche delle imprese italiane ai sistemi di analisi, misurazione e gestione del passaparola e, alla luce della diffusione dei mezzi digitali, al passaparola digitale, detto anche electronic WOM (eWOM).
Questi alcuni degli scenari emersi oggi nel corso del workshop “Si fa presto a dire passaparola: grandi sfide e opportunità”, organizzato da Zoorate, web company specializzata in social commerce, in occasione dell’ottava edizione dell’eCommerce Forum.
“Noi di Zoorate crediamo che oggi ancor di più i consumatori abbiano l’esigenza di condividere le loro esperienze di acquisto e di affidarsi ad altri consumatori come loro per il supporto allo shopping online – spiega Matteo Hertel, CEO di Zoorate – Secondo Global Web Index 2012 il 62% degli utenti mondiali e il 51% degli utenti in Italia commentano un prodotto online dopo averlo acquistato equesto fenomeno per le imprese rappresenta un’importantissima opportunità di cogliere informazioni preziose per valorizzare e ottimizzare il proprio business intorno al consumatore stesso”.
Tuttavia, nonostante il passaparola sia ormai il più importante e decisivo strumento di influenza sulle scelte di acquisto, ancora non viene valorizzato adeguatamente dalle aziende: “I tradizionali canali di comunicazione sono talvolta percepiti come ambigui e poco affidabili – aggiunge Roberto Stefanini, CTO di Zoorate – i consumatori hanno la necessità di comunicare tra loro per compiere le scelte di acquisto ed è proprio dall’analisi di questi bisogni che nascono le nostre soluzioni per il social commerce e il nostro servizio Feedaty”.
BOLLE REPUTAZIONALI, WOM POSITIVO E NEGATIVO
Una panoramica del fenomeno è stata presentata da Matteo de Angelis, docente di Marketing al dipartimento di Impresa e Management dell’università Luiss Guido Carli e ospite del workshop, il quale ha affrontato sfide e opportunità delle nuove forme di comunicazione sociale su prodotti e marche, a partire dal concetto di bolle reputazionali:
“Numerose ricerche dimostrano come molti consumatori siano disposti a modificare le proprie abitudini di consumo sulla base di informazioni reperite tramite i social media – commenta Matteo de Angelis– La loro proliferazione ha ampliato non solo il processo di trasmissione delle informazioni su imprese, marche e prodotti ma, in maniera esponenziale, anche la comunità di consumatori coinvolti. Di conseguenza, la portata dei benefici o dei danni associati allo sviluppo di una reputazione d’impresa positiva o negativa appare sensibilmente incrementata, tanto da poter parlare di vere e proprie bolle reputazionali. È tuttavia paradossale che tutto ciò avvenga quasi sempre in luoghi e contesti che sfuggono al controllo delle imprese”.
Sotto osservazione anche l’analisi del WOM negativo, fenomeno dagli effetti più ampi di quello positivo (in quanto si propaga per un numero maggiore di stadi successivi di trasmissione), ragione per cui risulta fondamentale per l’impresa bloccarlo all’origine così da evitare spirali pericolosissime innescate da consumatori insoddisfatti: “Ecco quindi che diventano preziosi i sistemi di social feedback immediati volti a rilevare, gestire e rimediare prontamente al disservizio, meglio se monitorando costantemente i sentiment dei consumatori mediante l’analisi di blog, post o tweet, e attivando al tempo stesso opportune azioni di valorizzazione del WOM positivo”, conclude De Angelis.
NEL MONDO E IN ITALIA
Intanto, in una ricerca condotta nel 2012 da Battery Ventures sul mercato statunitense, gli utenti internet dichiarano che potrebbero non credere alle recensioni di prodotti e servizi soprattutto se si trovano su un sito di cui non si fidano o sono scritte in un linguaggio scorretto dal punto di vista grammaticale (45%) oppure perché anonime (33%). Anche il tono svolge un ruolo fondamentale: incappare in recensioni troppo negative (26%) o troppo positive (19%) desta ancora qualche perplessità, così come anche leggere recensioni troppo corte o troppo lunghe (11%). La questione “trust” resta quindi ancora molto calda e lo mostra benel’infografica “The review of reviews” condotta da People Claim.
Intanto, nel nostro paese un nuovo impulso arriva dalle soluzioni enteprise e ready-to-use di Zoorate che mirano a valorizzare e a certificare le opinioni e i contenuti generati dagli utenti. Tra queste, anche il nuovo Sigillo Gold di Netcomm presentato insieme al Consorzio del Commercio Elettronico Italiano, in occasione dell’eCommerce Foru. Evoluzione del Sigillo Netcomm standard è uno strumento che indica la serietà dei siti dei merchant in termini di sicurezza, trasparenza, chiarezza e affidabilità e che gli utenti potranno trovare sui siti degli shop online che vi aderiranno (cfr. comunicato odierno Netcomm).
“Insieme a Netcomm abbiamo definito e sviluppato la piattaforma che sta alla base del Sigillo Gold e dunque il servizio di raccolta, gestione e pubblicazione dei commenti dei consumatori finali, al fine di offrire una componente di informazione user generated a disposizione dei web-shopper. – ha concluso Matteo Hertel, CEO di Zoorate – Il passaparola rappresenta lo strumento più forte di espressione della voce dei consumatori nei confronti di brand e prodotti e un importante canale di affermazione della reputazione di un’impresa. Siamo certi che con il mercato digitale e con l’ecommerce che ne catalizzano la diffusione, acquisirà definitivamente un ruolo di primo piano nel marketing moderno”.
Con la soluzione di biometria vocale di Nuance si potenzia il processo di autenticazione e di sicurezza dei sistemi bancari
Milano 28 maggio 2013 – Nuance Communications, Inc. (NASDAQ: NUAN) annuncia che Barclays Wealth & Investment Management ha scelto la biometria vocale FreeSpeech di Nuance per verificare in modo sicuro e automatico l’identità dei clienti Barclays, grazie alle peculiarità delle loro voci. Per verificare la propria identità, i clienti non dovranno più rispondere alle tipiche domande necessarie per garantire la sicurezza. Grazie alla tecnologia di biometria vocale di Nuance, è sufficiente parlare con un operatore per identificare la voce di un cliente: il processo di autenticazione è rapido, sicuro e trasparente.
Per scoprire come avviene il processo di identificazione vocale dei clienti di Barclays, visualizzare il grafico
In genere, per accedere ai propri conti bancari, gli utenti contattano la banca seguendo un processo di identificazione lungo e articolato, ritrovandosi a rispondere ad una serie di domande complesse, con una modalità che nel settore viene definita “autenticazione basata sulla conoscenza”.
Il tempo investito nella formulazione delle domande e nelle risposte non aiuta gli utenti che molto spesso non ricordando le proprie password e sono costretti, quindi, a rispondere anche domande di sicurezza, tipo “Come si chiama il tuo animale domestico preferito” o “Come si chiamava il tuo migliore amico d’infanzia” rischiando, per giunta, che alla fine del processo venga negato l’accesso per una risposta sbagliata.
Per migliorare i servizi di customer care, Barclays, ha scelto di adottare la tecnologia di biometria vocale Nuance che permette di riconoscere l’identità del cliente, dalla voce. Quando un utente contatta telefonicamente Barclays per accedere al proprio conto, può semplicemente interagire per pochi secondi con un operatore del customer service, che grazie alla tecnologia di biometria vocale FreeSpeech confronta la voce del cliente con l’impronta vocale – univoca – memorizzata nel sistema, confermando all’operatore in modo automatico ed impercettibile che l’identità è stata verificata.
Qualora la voce del cliente non venisse riconosciuta dal sistema o se la transazione richiesta superasse le soglie di sicurezza, gli operatori Barclays potranno decidere di passare alla modalità di autenticazione tradizionale.
“Ciò che stiamo sperimentando e verificando è un’evoluzione rapida nell’ambito del customer service; per ricevere assistenza o accedere ad un servizio, gli utenti preferiscono avere interazioni più facili e naturali” commenta Robert Weideman, Executive Vice President e General Manager di Nuance Enterprise Division. “La tecnologia di biometria vocale permette, ad aziende come Barclays, di ridefinire i servizi di customer service grazie ad un processo di autenticazione più intuitivo e trasparente, ottimizzando i tempi di risposta per i clienti e riducendo il carico di lavoro per gli operatori”.
“L’ambito finanziario è uno dei mercati maggiormente rispondenti al nostro target; in particolare la biometria vocale sviluppata e sempre più perfezionata da Nuance, rappresenta l’elemento chiave per istituti finanziari che come Barclays scelgono di affidarsi alla tecnologia vocale per offrire a propri clienti un servizio di assistenza migliore e più snello, garantendo comunque un alto livello di sicurezza” commenta Agostino Bertoldi, VP Southern Europe della divisione Enterprise & Mobility “la certificazione dei clienti attraverso l’utilizzo della propria voce, rappresenta il valore aggiunto, la caratteristica che fa la differenza, confermandosi la scelta business più innovativa di oggi. Anche in Italia il mercato risponde favorevolmente, risultando particolarmente attento e pronto alla svolta. Alcuni istituti finanziari tra i più noti e affermati in Italia hanno confermato un interesse concreto verso la tecnologia di biometria vocale Nuance, che rimane la prima e unica disponibile sul mercato”.
Sondaggio condotto da Nuance
La tecnologia di biometria vocale di Nuance è riconosciuta leader nel settore, con oltre 30 milionidi impronte vocali distribuite, cioè con una corrispondenza circa dell’80% delle impronte vocali disponibili sul mercato.[1]
Nel sondaggio condotto da Nuance, l’85% delle persone intervistate ha dichiarato di essere insoddisfatta dei metodi di autenticazione attualmente disponibili. Contemporaneamente, i dati evidenziano che il 90% dei consumatori preferisce la biometria vocale come sistema di autenticazione in alternativa a password, PIN e alle tipiche domande di sicurezza. Dai dati raccolti risulta che i clienti ritengono particolarmente importante la questione della sicurezza, ed evidenziano come altrettanto rilevante la fase di autenticazione che con l’utilizzo della biometria vocale rappresenterebbe un’alternativa comoda e rapida rispetto ai processi tradizionali.
Sondaggio – i dati Il sondaggio ha coinvolto oltre 900 utenti smartphone nel Nord America; ha stabilito che la sicurezza è considerata un aspetto prioritario da parte degli utenti mobile; tuttavia le credenziali di sicurezza, spesso risultano deboli, creando vulnerabilità da non sottovalutare.
La sicurezza è un fattore estremamente importante per l’83% dei consumatori, che ha espresso timori e preoccupazioni sul probabile uso improprio dei dati personali.
I dati del sondaggio rivelano che gli utenti mobile, in molti casi, devono riuscire a destreggiarsi dentro una rete fitta e complessa, fatta di username e password: il 67% ha dichiarato di avere più di 11 username e password, mentre il 9% ne deve ricordare 50.
Poiché risulta difficile ricordare i dati di accesso, l’80% degli utenti mobile che hanno partecipato al sondaggio ha dichiarato di utilizzare le stesse credenziali di accesso per tutti gli account.
Pur utilizzando le stesse credenziali per tutti gli account, il 67% degli intervistati afferma di dover reimpostare le credenziali di accesso da 1 a 5 volte al mese.
Di questa percentuale di utenti, il 74% ha dichiarato che il processo di autenticazione delle password ha impedito loro di accedere ai dati personali almeno una volta.
Il 90% degli utenti mobile intervistati ha dichiarato di voler utilizzare la biometria vocale, a patto che tale tecnologia sia in grado di garantire una maggiore sicurezza.
Sondaggio condotto da Nuance/Opus Call Center/IVR: Nuance e Opus hanno intervistato oltre 1000 consumatori negli Stati Uniti che avevano utilizzato di recente il proprio telefono per richiedere servizi di customer care, al fine di valutare il loro atteggiamento nei confronti dei sistemi vocali per l’autenticazione e comprendere a fondo quali sono le funzionalità e le caratteristiche che i clienti considerano ideali. I risultati del sondaggio hanno dimostrato che la maggior parte degli intervistati dichiara una certa insoddisfazione rispetto ai metodi di autenticazione attualmente implementati, e la maggior parte di loro ha espresso una preferenza per la biometria vocale come soluzione alternativa.
Degli utenti coinvolti nel sondaggio, l’85% si dichiara insoddisfatto degli attuali metodi di autenticazione.
Il 65% dei chiamanti ha dichiarato di non essere riuscito, in molti casi, ad eseguire l’autenticazione.
Il 49% degli intervistati ritiene che le tempistiche dei processi di autenticazione siano estremamente lunghe.
A domanda diretta, il 90% dei consumatori ha dichiarato di preferire la biometria vocale rispetto a PIN e password, con il 77% degli intervistati che ritiene che la biometria vocale sia uno strumento più comodo.
Metodologia
Fonti: nel 2012, Nuance ha chiesto a VocalLabs di valutare le percezioni degli utenti di smartphone rispetto alla sicurezza, all’autenticazione basata su PIN/password e all’uso della biometria vocale come metodo di autenticazione alternativo. Il sondaggio ha coinvolto oltre 900 persone. I proprietari di smartphone risiedevano tutti in Nord America. Nel maggio 2012, Opus Research, in collaborazione con Nuance, ha incaricato Coleman-Parkes Associates di condurre un sondaggio su un campione di 1000 persone che avevano utilizzato di recente il proprio telefono per richiedere servizi di customer care, al fine di valutare i loro atteggiamenti nei confronti dei sistemi vocali per l’autenticazione e comprendere a fondo quali sono le funzionalità e le caratteristiche che i clienti considerano ideali.
[1] Opus Research: Research Report: Voice Biometrics Vendor Survey and “IntelliView” 2012, 29 ottobre 2012
Eggers 2.0, la factory creativa guidata da Guido Avigdor e Pietro Dotti lancia anche quest’anno il contest per individuare tra i 10 e i 20 giovani talenti da inserire nella propria factory.
Ogni ragazzo, tra i 18 e i 28 anni, avrà la possibilità di vincere una borsa di un anno e altri strumenti utili a vivere al meglio l’esperienza nella factory torinese, come la tessera del bike sharing, la carta musei 2014, una tessera annuale al Progetto StessoPiano e un Mini iPad.
Commenta Pietro Dotti, amministratore delegato e presidente di Eggers 2.0: “è motivo d’orgoglio per noi continuare a investire sui giovani talenti, nonostante la crisi. Più di 50 ragazzi sono passati dalla factory in questi anni e più dell’80% di loro ha oggi un lavoro. Questo per noi è l’obiettivo primario. Condividere un percorso che permetta loro di comprendere davvero come funziona il mondo del lavoro e il nostro settore e a noi di continuare ad innovare e rimanere freschi sempre e comunque.”
Il tema del contest è “Il gioco” ed ogni candidato potrà partecipare presentando un progetto di comunicazione nella forma che preferisce; ad es. un video, una foto, un’illustrazione, un racconto, un sito, un’app o inventare un’azione crossmediale. Si può partecipare da soli o in team.
Arduino Yún is the first member of a new groundbreaking line of wifi products combining the power Linux with ease of use of Arduino.
Arduino Yún 云
The revolutionary family of wifi products combining Arduino with Linux is here.
Arduino Yún is the first member of a new groundbreaking line of wifi products combining the power Linux with ease of use of Arduino.
Yún means “cloud” in chinese language as the purpose of this board to make it simple to connect to complex web services directly from Arduino.
The first Arduino Yún is the combination of a classic Arduino Leonardo (based on the Atmega32U4 processor) with a Wifi system-on-a-chip running Linino (a MIPS GNU/Linux based on OpenWRT). Designed in collaboration with Dog Hunter, a company with extensive experience with Linux, the board adopts the linino distribution which provides signed packages to ensure the authenticity of the software installed on the device. We embedded the Linux machine directly on the PCB of the Arduino Leonardo and we connected the two so that from Arduino it’s very easy to run commands on the Linux side and use it as an Ethernet and Wifi interface.
Historically, interfacing Arduino with complex web services has been quite a challenge due to the limited memory available. Web services tend to use verbose text based formats like XML that require quite a lot or ram to parse. On the Arduino Yún we have created the Bridge library which delegates all network connections and processing of HTTP transactions to the Linux machine. To make it even simpler to create complex applications we’ve partnered with the innovative startup Temboo which provides normalized access to 100+ APIs from a single point of contact allowing developers to mix and match data coming from multiple platforms (for example Twitter, Facebook, Foursquare but even FedEx or PayPal). The board can be programmed with an USB cable in the classic Arduino way or through the Wifi connection without the need to physically access the board. The new Arduino 1.5.x IDE has the ability to detect any Arduino Yún connected to the local network. Clicking on the name of board and inputting a password is all it’s needed to program a board.
Arduino Yún will be available at the end of june; its price will be 69$ + Taxes.
Technical specification
Microcontroller ATmega32u4 Operating Voltage 5V Input Voltage (recommended) 5V via microUSB or PoE 802.3af Input Voltage (limits) 6-20V Digital I/O Pins 14 PWM Channels 7 Analog Input Channels 6 (plus 6 multiplexed on 6 digital pins) DC Current per I/O Pin 40 mA DC Current for 3.3V Pin 50 mA Flash Memory 32 KB (ATmega32u4) of which 4 KB used by bootloader SRAM 2.5 KB (ATmega32u4) EEPROM 1 KB (ATmega32u4) Clock Speed 16 MHz
Embedded Linux machine MIPS 24K processor operating at up to 400 MHz DDR2 32MB Ram and 8 MB SPI Flash Complete IEEE 802.11bgn 1×1 AP or router USB 2.0 host/device poE compatible 802.3af MicroSD card support
About Arduino Arduino, the first widespread Open Source Hardware platform, was launched in 2005 to simplify the process of electronic prototyping. It enables everyday people with little or no technical background to build interactive products. The Arduino ecosystem is a combination of three different elements: A small electronic board manufactured in Italy that makes it easy and affordable to learn to program a microcontroller, a type of tiny computer found inside millions of everyday objects. A free software application used to program the board. A vibrant community, true expression of the enthusiasm powering the project. Every day on thewww.arduino.cc website thousands of people connect with other users, ask for help, engage and contribute to the project. Find Arduino on the web at http://www.arduino.cc twitter @arduino / @arduinoblog Find out more about what people build with Arduino at www.arduino.cc/blog
About Dog Hunter Founded in 2011 by a team of pioneering entrepreneurs from the worlds of engineering and semiconductors. Dog Hunter goal is to create a perfect simple home automation control system. Dog Hunter’s founders made a bet on an automation control system platform completely different than current industry practice, a technology most industry experts at the time considered to be impossible to execute. Dog Hunter is headquartered in Boston, Massachusetts, subsidiaries are in EMEA (Zug-Switzerland) and APAC (Taipei-Taiwan) with team members working remotely from all around the world. http://doghunter.org
Finalmente Mind the Bridge farà tappa a Napoli grazie all’impegno di Paolo Pontoniere e di Luciano Serafini ed alla partnership con Campania Innovazione. L’ambizioso progetto Unite the two Bays nell’ambito del contest “Dal Vesuvio alla Silicon Valley e ritorno“, ospita il prossimo 25 giugno il “MTB Job Creator Tour @ Napoli“.
Unite the two Bays è un progetto finalizzato a creare un canale stabile di scambi culturali ed economici tra la città partenopea e San Francisco, la capitale dell’innovazione tecnologica planetaria per favorire l’incontro tra i “capital venture” d’oltreoceano e la creatività campana.
“Dal Vesuvio alla Silicon Valley e ritorno“, competizione tra idee innovative, offre a tutti i partecipanti occasioni di crescita, opportunità, contatti professionali, incontri con manager di aziende della Silicon Valley e con potenziali investitori internazionali.
I panel pitch delle idee imprenditoriali più innovative sono portati all’attenzione di potenziali investitori internazionali e del Mind the Bridge Seed Funds, il nuovo fondo d’investimenti dedicato alle startup. Nel corso della giornata saranno aggiudicate le borse di studio per partecipare il prossimo autunno alla “Startup Business School” di Mind the Bridge a San Francisco.
Il contest si rivolge a:
Giovani laureati con spirito imprenditoriale che siano interessati a sviluppare e presentare la propria Business Idea a livello internazionale;
Startupper campani che vogliono migliorare le proprie capacità espositive e di presentazione del pitch nei confronti di Venture Capitalist & Business Angel nazionali e internazionali;
Professionisti che vogliono creare una propria impresa;
Team di aziende campane che vogliono sviluppare un nuovo ramo di azienda/nuovo business;
Le startup campane, selezionate nell’ambito della competizione di idee, presenteranno il proprio progetto durante la Startup GYM Session, quando i Mentor della Mind the Bridge Startup school, insieme ai potenziali investitori, interverranno con domande, suggerimenti e anche critiche al fine di aiutare gli startupper a migliorare. Alla Gym Session saranno ammessi 5 progetti d’impresa.
Possono presentare domanda sia aziende startup già costituite che progetti di azienda non ancora costituiti in forma di impresa.
La selezione delle startup verrà effettuata da Mind the Bridge sulla base dei seguenti criteri:
grado di innovatività dell’idea
dimensione e potenziale di crescita del mercato di destinazione
qualità (composizione, eterogeneità, competenze, esperienze, background, education) del team proponente
fattibilità e potenzialità di realizzazione del progetto
Verranno ammesse alla Mind the Bridge Startup Business School, con una borsa di studio di 3 settimane a San Francisco, le startup che effettueranno la migliore presentazione durante la Startup GYM Session di Napoli.
La presentazione delle candidature è possibile sino alle ore 24 del 14 giugno 2013.
Startup School. Marco Marinucci, MTB Executive Director, and Alberto Onetti, MTB Chairman, provide education on entrepreneurship, business planning, venture capital market and Silicon Valley eco-system. They aim at teaching the nuts and bolts of being an entrepreneur.
12:15 — 12:30
#cambiamotutto! by Riccardo Luna. Riccardo Luna, Editor and Director of Chefuturo!, presents his book CambiamoTutto!
12:30 — 2:00
Lunch & Networking
2:00 — 5:30
Startup Gym Session. Selected startups present their entrepreneurial idea in front of a panel of entrepreneurs and investors. The MTB Mentors give feedback and suggestions, useful to improve the startups pitch presentation and the business model/business idea. Panel of Investors:
Giovanni De Caro, Atlante Ventures Mezzogiorno
Amedeo Giurazza, Vertis SGR
Maurizio Liverani, Byron Capital
Marco Marinucci, Mind the Seed Fund
Francesca Natali, Zernike-Meta Ventures
Alberto Onetti, Mind the Seed Fund
Giuseppe M. Prisco, IAG
5:30 — 6:00
Prize: MTB Startup School. MTB, together with the sponsors and organizers of the event, offer to one or more startuppers a free seat to MTB Startup School in San Francisco (3-week program).
L’incubatore d’impresa romagnolo pronto ad accogliere nuove startup e creare nuove opportunità di crescita in ambito digitale
L’innovazione è riconosciuta come primario motore di crescita dell’economia di una Nazione e il digitale è a tutti gli effetti un driver in grado di offrire enormi opportunità di innovazione coinvolgendo e dando nuove possibilità in primis i giovani.
E’ in questa direzione che si sta muovendo CesenaLab, il primo incubatore d’impresa romagnolo in ambito digital web e new media, appena creato da Comune di Cesena, Fondazione Cassa di Risparmio di Cesena e Università di Bologna Campus di Cesena.
CesenaLab aprirà ufficialmente i battenti il 23 maggio con l’inaugurazione della sede – un open space di 350 mq – e l’insediamento delle prime due startup incubate: Trail Me Up, sito per fare visite virtuali guidate all’interno di parchi naturali, vie di montagna, villaggi, e FitStadium, il social network del fitness per rimettersi in forma e migliorare il proprio fisico.
Il taglio del nastro sarà preceduto da un incontro pubblico, che si terrà a partire dalle ore 10.30 nella Biblioteca Malatestiana di Cesena. A presentare CesenaLab saranno Luciano Margara, Coordinatore del Campus Universitario cesenate e responsabile scientifico del progetto, il Sindaco di Cesena Paolo Lucchi e il Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Cesena Bruno Piraccini. Accanto a loro interverranno Emil Abirascid, giornalista e fondatore di Startupbusiness, Alessio Meloni, executive partner di Gartner, e Anna Maria Di Ruscio, partner e direttore generale di Net Consulting, che si confronteranno sulle prospettive di sviluppo del digitale e delle start up in Italia.
Con CesenaLab, per la prima volta, le istituzioni pubbliche e private collaborano per creare nuove opportunità nell’ambito del Digitale: CesenaLab nasce infatti come incubatore e acceleratore d’impresa incentrato sul mondo digital, web e new media con l’obiettivo di sostenere la capacità imprenditoriale di team brillanti, di incentivarne la crescita e di diffondere nel territorio la passione di fare impresa e la cultura dell’intraprendere.
Nella selezione dei team particolare attenzione verrà data ai progetti ad alto contenuto innovativo, ovvero ad ogni idea o attività imprenditoriale caratterizzata da un approccio creativo e diretta alla realizzazione di prodotti che rappresentino una novità soprattutto nei seguenti ambiti: consumer, e-commerce, education&edutainment, Internet of things, personal health and welness e small business management.
Ai team selezionati sarà offerta la permanenza gratuita all’interno degli spazi dell’incubatore, servizi amministrativi, legali, risorse umane e comunicazione, consulenza scientifico-tecnologica, formazione e networking, oltre ad attività di coaching da parte di Business Angel con comprovata esperienza nel settore.
Il mondo delle imprese sarà rappresentato da Gianluca Giovannetti, Direttore Sistemi Informativi, Organizzazione ed Attuazione Strategia del Gruppo Amadori, nominato su segnalazione delle Associazioni di Categoria“
Quando è perchè nasce il tuo coinvolgimento?Il mio coinvolgimento (come membro del comitato scientifico di CesenaLab del quale e’ responsabile il Prof. Luciano Margara (coordinatore del campus universitario cesenate)) nasce da due fattori:
La necessita’ di ‘tener vicino’ le imprese a questo genere di iniziative
La mia sensibilita’ e ‘vicinanza’ ai temi relativi alle start up e all’innovazione digitale
Qual è la scena dell’innovazione in E/R?
In Emilia Romagna siccome esiste una economia reale ‘sana e dinamica’ ci sono ampimspazi di fertilita’ per sviluppare una ‘nuova’ economia digitale.
Su quali progetti punterete all’inizio?
Punteremo su progetti di giovani che vorranno investire le loro migliori energie per sviluppare idee negli ambiti digital, web e new media…noi saremo al loro fianco, ogni giorno!
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GianLuca Giovannetti
46 anni, è Direttore Sistemi Informativi, Organizzazione ed Attuazione Strategia del Gruppo Amadori. In questo ruolo ha l’obiettivo di garantire l’innovazione di processo e tecnologica allineata all’evoluzione del business.
A tal fine ha realizzato progetti di Business Transformation, aventi come oggetto, oltre ai sistemi informativi, in particolare il cambiamento dei processi di business più critici.
Nel suo percorso professionale ha ideato e coordinato iniziative di Business Process Reengineering, di ristrutturazioni e cambiamenti organizzativi in realtà complesse ed internazionali.
In precedenza ha sviluppato una pluriennale esperienza nel settore industriale del largo consumo, ricoprendo fra gli altri, il ruolo di ICT Director in Del Monte Foods south europe, società operante nei paesi del mediterraneo per il settore Food della Del Monte Royal.
gli Osservatori della School of Management del Politecnico di Milano sono lieti di comunicare il Global Entrepreneur Program, un’iniziativa proposta da IBM in collaborazione con PoliHub, l’incubatore del Politecnico di Milano.
Il Global Entrepreneur Program ha l’obiettivo di incentivare e premiare le startup e gli imprenditori innovativi in Italia. Le quattro startup selezionate avranno l’opportunità di partecipare all’evento IBM Smart Camp (che si terrà il 3 luglio 2013 presso l’IBM Client Center di Milano) e a sessioni di mentorship con i membri del comitato, costituito da imprenditori, venture capitalist, accademici e executive di IBM.
La vincitrice dell’edizione italiana, parteciperà alla finale europea, e le vincitrici di questa al gran finale mondiale.
Tutte le aziende iscritte al Global Entrepreneur Program avranno accesso ai servizi messi a disposizione da IBM (software IBM onsite o sul cloud gratuito) e fruiranno del relativo supporto tecnico.
Successivamente essi avranno anche la possibilità di:
partecipare al Programma di empowerment imprenditoriale del MIP – Politecnico di Milano (Startup Program);
ottenere visibilità tramite le iniziative di comunicazione dell’iniziativa.
Possono partecipare al Global Entrepreneur Program tutte le azienda fondate da al massimo 5 anni che abbiano in corso un progetto di sviluppo software di un prodotto o di un servizio (ad esempio in ambito Mobile, Social, Commerce, Cloud, Business Analytics, Internet of Things, ecc.).
Per poter partecipare al Global Entrepreneur Program occorre registrarsi all’IBM PartnerWorld e al GEP entro il 10 giugno 2013.
La partecipazione al programma è completamente gratuita.
Di seguito i link per accedere:
1) Prima registrati all’IBM PartnerWorld cliccando qui
2) Poi iscriviti al Global Entrepreneur Program cliccando qui
e come purtroppo succede sempre più spesso negli ultimi giorni la Siria è vittima di un blackout sulla Rete che di fatto la isola dal resto del Mondo.
Il grafico realizzato da Arbor Networks, leader nelle soluzioni per il controllo della sicurezza delle reti mondiali, mostra come in Siria sia stato completamente azzerato il traffico internet, a partire dalle ore 8 (UTC). Si tratta del secondo episodio in una settimana, come può vedere anche dal precedente post riportato da Arbor .
I dati sono stati forniti dagli oltre 250 operatori di rete sparsi per il mondo che aderiscono al programma di Arbor denominatoATLAS, un’iniziativa collaborativa che coinvolge gli Internet Service Provider per condividere informazioni anonime e in tempo reale relative a routing, traffico e sicurezza.
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