Le creazioni in carta di W_Lamp debuttano a Torino per il Salone Internazionale del Libro

  

Il percorso di una imprenditrice italiana, madre e maker digitale, dall’advertising alla paper engineering, passando per gli Stati Uniti

Metti una Maker al Salone

Le creazioni in carta di W_Lamp debuttano a Torino per il Salone Internazionale del Libro con le nuove collezioni ispirate a Snoopy e Diabolik e le lampade kids in realtà aumentata.

 

– Scopri W_Lamp al booth n J141 – Padiglione 2 –

 

Torino, 6 maggio – C’è chi sostiene che la carta sia morta. C’è chi invece ne ha fatto un mestiere, innovandone utilizzo e declinazioni. Come Silvia Bosio, imprenditrice torinese classe ’75, founder di W_Lamp, azienda di maker digitali specializzati in soluzioni paper engineering per l’illuminazione e l’intrattenimento. Un mestiere non semplice, unito al fatto di essere donna e madre, che nonostante tutto non le ha proibito di volare negli Stati Uniti e, nel giro di poco più di un anno, fondare una Inc. a Brooklyn, stabilirvi qui una esposizione permanente, partecipare alle più importanti fiere americane di design e continuare la sua attività avanti e indietro dal suo paese.

Proprio in Italia questa settimana la sua azienda prenderà parte per la prima volta al Salone Internazionale del Libro di Torino (booth n J141 – Padiglione 2) in programma dall’8 al 12 maggio. W_Lamp presenterà in anteprima le nuove collezioni dilampade in carta per bambini ispirate ai personaggi di Snoopy e Diabolik (realizzate in collaborazione con la società Mycrom), oltre ad alcune collezioni standard come Shadow e Sentences con intagli laser che si illuminano creando un magico gioco di ombre.

 

 

     

Ma la novità saranno soprattutto le Lampade Kids in realtà aumentata che, grazie ad App mobile capaci di gestire tag non solo bidimensionali ma anche complessi, oltrepassano l’esperienza fisica e invitano a comunicare messaggi molto più articolati, dall’animazione di un paesaggio in 3D al racconto di una storia, fino all’illuminazione dei prodotti a seconda delle modalità di interazione con l’uomo. Un risultato frutto di anni di sperimentazione dell’azienda in ambito paper engineering e cartotecnica unita all’esperienza ingegneristica di NTSLabDieciCento, azienda torinese specializzata in soluzioni informatiche innovative e applicazioni creative che ne ha sviluppato la parte tecnologica.

“Partecipare al Salone per me quest’anno è motivo di grande soddisfazione: non solo perché si tratta della mia città natale ma anche perché è un evento di grande appeal internazionale che dimostra come ancora oggi la carta, in tutte le sue forme e usi, non sia morta – commenta Silvia Bosio – Anzi, proprio grazie alle tecnologie di cui disponiamo, qualsiasi prodotto editoriale oggi può diventare multimediale e persino un oggetto di illuminazione può, per esempio, raccontare una fiaba ai nostri bambini”. 

E chi più di Silvia Bosio, imprenditrice e madre di una bimba di soli 4 anni, può saperlo? Una laurea in Lettere moderne con una tesi sugli effetti speciali negli spot pubblicitari, poi un master in comunicazione multimediale al Politecnico di Torino e una collaborazione con Adverbox come producer per la pubblicità. Nel 2006, quindi, insieme a Paolo Bonaccorsi, la nascita a Torino di Bcrome, agenzia di produzioni pubblicitarie orientata all’innovazione in ambito paper engineering e cartotecnica, da cui nel 2013 prenderà vita W_Lamp. Da qui i primi progetti legati al “wine” (da cui prende il nome W_Lamp) e l’avventura negli Stati Uniti:

“In realtà è stato il mercato americano a scegliere noi, non il contrario – continuaSilvia Bosio –  Lì c’è sicuramente una sensibilità maggiore verso certi tipi di prodotti mentre in Italia all’inizio non è stato semplice: le proposte di collaborazione venivano vagliate spesso in tempi troppo lunghi, arrivando al dunque quando il momento utile per fare le cose magari era già passato”.

E così, in poco più di un anno, W_Lamp è presente in 4 continenti con 6 distributori e 60 clienti solo sul suolo USA. Ha esposto in alcune delle fiere internazionali di design più importanti, come la NYNOW di New York, è stata scelta tra i maker dell’Italian Innovation Day di Mountain View ed è presente su marketplace come Lovethesign.com, Lovli.it e Monoco.jp.

Da qualche mese ha rilanciato la propria presenza in Italia, partecipando all’ultimoFuorisalone di Milano con MakeTank e Supercraft e al Bologna Licensing Trade Fair con EQSG e oggi conferma questa volontà con la propria partecipazione al Salone del Libro e, contemporaneamente, a Next, evento dedicato all’innovazione in programma per l’8 maggio a Lecce. Proprio in questa occasione Silvia racconterà la propria esperienza didonna maker digitale alle prese con famiglia, figli, passione, creatività e tanta voglia di farcela, unitamente a una buona dose di follia:

“La nostra sfida consiste nell’integrare sempre più tecnologia in tutti i nostri prodotti– conclude Silvia Bosio – Stiamo lavorando a lampade capacitive, lampade tweet sensitive e nuovi prodotti in realtà aumentata. E presto presenteremo un nuovo concetto di libro per bambini che abbiamo chiamato ‘Living Theatre’Ma questa è un’altra storia!”.

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W_Lamp
W_Lamp è un brand spin-off di Bcrome, agenzia di produzione pubblicitaria e design che fin dal 2006 coniuga creativamente media e tecnologie per efficaci campagne adv. Nasce agli inizi del 2013 dalle menti creative dei fondatori, contemporaneamente a BcromeUSA Inc. con base a Brooklyn, NY. La W-Lamp è la lampada economica, ecologica e dall’anima creativa, ideale per dar luce alle tue idee.

www.w-lamp.com 
https://www.facebook.com/wlampdesign

Contatti
Ufficio Stampa W_Lamp

Serena Orizi
serenaorizi@gmail.com
skype, instagram, twitter: soloori
Ph: (+39) 320 4205558(+39) 320 4205558 Indoona | Viber | WhatsAppp

AppsBuilder – annunciato nuovo round da 1 milione di euro

 

Con questo nuovo funding garantito da United Ventures, arriva a 2,5 milioni di euro la raccolta totale della società.

Le risorse verranno utilizzate per accelerare ulteriormente la crescita sui mercati esteri e lo sviluppo di nuovi prodotti

 

Milano, 18 Aprile 2014 – AppsBuilder (www.apps-builder.com), l’innovativa piattaforma per la pubblicazione e distribuzione di app mobile, annuncia un nuovo round di 1 milione di euro da parte di United Ventures, primo fondo di investimento in Italia nel settore delle tecnologie digitali. L’investimento di United Ventures porta così a 2,5 milioni di euro il finanziamento totale ricevuto dalla società a partire dalla sua fondazione nel 2011.

Obiettivo primario di questa nuova iniezione di capitale è l’accelerazione ulteriore della crescita sui mercati esteri più competitivi. L’azienda si concentrerà, inoltre, sull’acquisizione di nuovi talenti nell’ottica di un piano strategico che mira a rendere il prodotto altamente competitivo e a raggiungere gli obiettivi di business determinati da uno dei settori di maggior traino sui mercati globali.

Con un aumento di fatturato del 40% negli ultimi sei mesi e circa 1 milione di utenti in oltre 70 paesi del mondo, AppsBuilder continua il suo percorso di crescita e si attesta come alleato strategico per PMI e grandi aziende che mirano a costruire una solida presenza sul mercato mobile e raggiungere nuovi clienti grazie alle app.

Oltre a consolidare il posizionamento del brand sui mercati internazionali, il finanziamento consentirà ad AppsBuilder di potenziare il settore della ricerca e sviluppo, con l’obiettivo di ampliare il proprio portfolio di servizi e prodotti mobile entro il 2015.

La crescita di AppsBuilder sui mercati internazionali è dovuta anche all’approccio olistico ai servizi mobile offerti, che includono il couponing mobile e le carte fedeltà per aumentare la fidelizzazione dei clienti; le notifiche push e i pop-up promozionali per comunicare in modo più efficace con i propri utenti; le offerte geolocalizzate per raggiungere i clienti in base alla posizione geografica e questionari interni all’app per raccogliere il feedback degli utenti e generare nuovi contatti commerciali.

“United Ventures è entusiasta di investire in una società così innovativa guidata da un team ambizioso e altamente qualificato. Siamo estremamente fiduciosi nelle capacità di crescita di AppsBuilder e ci aspettiamo risultati straordinari per il 2014 e per il futuro”, ha dichiarato Massimiliano Magrini, Co-founder e Managing Partner di United Ventures.

“AppsBuilder risponde all’esigenza sempre crescente da parte di PMI e grandi aziende di costruire e promuovere una solida presenza mobile. Con i nostri servizi siamo in grado di assistere le aziende in modo efficiente e a costi competitivi in ogni fase del processo. Grazie al finanziamento e alla guida di United Ventures miriamo ora ad operare sui mercati globali”, ha commentato Daniele Pelleri, Co-founder e CEO di AppsBuilder.

 Informazioni su AppsBuilder

AppsBuilder è una piattaforma di pubblicazione e distribuzione mobile che consente a PMI e grandi aziende di costruire una solida presenza mobile, raggiungere nuovi consumatori e aumentare la fidelizzazione dei clienti attraverso le app. Fondata nel 2011 da Luigi Giglio e Daniele Pelleri, la missione di AppsBuilder è quella di consentire a chiunque di creare una presenza mobile all’avanguardia pur non disponendo di alcuna conoscenza di programmazione. L’azienda ha attualmente circa 1 milione di clienti in oltre 70 paesi del mondo ed è in grado di offrire i propri servizi in inglese, spagnolo, tedesco, portoghese, francese e italiano. www.apps-builder.comÈ possibile testare gratuitamente la piattaforma AppsBuilder al link: http://apps.apps-builder.com/wizard/step1

Informazioni su United Ventures

United Ventures è un Fondo di Venture Capital fondato nel 2013 da Massimiliano Magrini e Paolo Gesess con l’obiettivo di sostenere iniziative imprenditoriali innovative nel settore delle tecnologie digitali. Ha un approccio multistage in grado di sostenere le proprie partecipate in tutto il ciclo di sviluppo, da seed a growth che abbiano l’ambizione di operare sui mercati globali. Le società partecipate sono: 20Lines, AppsBuilder, Cloud4Wi, Halldis, LOVEThESIGN e MoneyFarm.

NAStartUp Meeting – Venerdi 7 marzo 2014

Venerdi 7 marzo 2014

Ore  18:00

NAStartUp Meeting

Napoli, via Ferrigni 12 (vicoletto Belledonne)

 

Napoli, 1 Marzo 2014 –  NAStartUp  è un evento periodico che nasce dall’idea di Antonio Prigiobbo, Innovation Designer creatore della Community Vulcanicamente e da Antonio Savarese, giornalista specializzato in innovazione tecnologica, dedicato a tutti gli amanti dell’innovazione napoletani per conoscersi, discutere e presentare le proprie startup con un  pitch davanti a una platea selezionata.

L’evento si sviluppa in modo partecipativo e open grazie al contributo di tutta la community che ha scelto data, locale e format.  Grazie a Massimo Morgante, CEO di Volumeet, il primo meeting si terrà presso il Flashback LightBar

NA StartUp è l’Evento Napoletano per Sviluppare Networking per l’Ecosistema delle StartUp:

Chi Vuole Avviare una StartUp

Chi Deve Far Crescere la Sua StartUp

Chi è Interessato a nuove forme d’investimento

Chi si è stancato del suo lavoro e vuole Crearne uno Nuovo

Chi Vuole Semplicemente Capire il Fenomeno e questa Economia

O Chi è semplicemente Curioso

 

Durante l’incontro ci saranno 4 Pitch da 5 minuti, con StartUp Navigatori (imprese/team già strutturati) e StartUp Esploratori (in fase di costituzione).

Le startup che presenteranno riceveranno il riconoscimento NAStartUp Selected e quindi saranno promosse ufficialmente dalla community. L’idea che riceverà il maggior gradimento riceverà un premio …ancora segreto.

 

Agenda:

18.00-18.15 Registrazione partecipanti

18.15-18.30 Presentazione Evento

18.30-18.40 Pitch Esploratori

18.40-18.50 Pitch Navigatori

18.50-19.10 Q&A

19.10-19.20 Cerco & Offro / Borsa Lavoro

19.20-19.30 Calendario Eventi / Bandi

19.30-nostop FreeTime Networking

 

NA StartUp del 7 Marzo è Sostenuto in Autoproduzione con la bella partecipazione come sponsor tecnico di BeGraphic.it

 

Registrati per saltare la registrazione nel locale! – http://nastartup.eventbrite.it

 

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For Press

Richiedi la Cartellina Stampa con Tutti i Comunicati e Gadget Evento

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NA StartUp è l’Evento Napoletano per Sviluppare Networking per l’ecosistema Napoletano delle StartUp

Website: http://www.nastartup.it

Twitter: @nastartup

Facebook Page: https://www.facebook.com/nastartup/info

Facebook Group: https://www.facebook.com/groups/nastartup/

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Coordinamento/Progetto

Antonio Prigiobbo

m 3356625535 / t @killermedia / email antonio.prigiobbo@gmail.com

Ufficio stampa e PR

Antonio Savarese

m +39 333 6364148 / email antoniosavarese@gmail.com Skype – antonio.savarese

26 Febbraio a Roma – Open Source for Real!

Il primo evento volto alla divulgazione di tecnologia open source di altissimo livello, con radici profonde nel mercato dell’offerta IT nazionale e supportata da comunità internazionali.

Il modello open source, adottato ormai da tutti i principali vendor hardware e software, consente di usufruire di tecnologie sempre allo stato dell’arte grazie a community estremamente dinamiche e motivate, con le quali SUSE ha un dialogo continuo da oltre 20 anni.

La rivoluzione post industriale nell’IT e’ nata grazie all’affermarsi di un modello di business e tecnologico open source e conseguentemente alla creazione di un ecosistema che sceglie per incrementare il valore delle risorse, lo scambio di conoscenze, competenze e valori.

Essere dentro l’ecosistema significa poter coniugare ed equilibrare due scenari tradizionalmente in contrapposizione: la cooperazione e la competizione.

SUSE e’ parte attiva e protagonista dell’ecosistema promuovendo la comunita’ e le partnership. Inoltre, SUSE si inserisce nel processo di costruzione della relazione tra gli sviluppatori depositari del valore di innovazione tecnologica e le operations alla ricerca di stabilita all’interno della propria organizzazione ed i clienti finali.

Approfitta oggi di soluzioni open source solide e robuste pronte per l’uso, vieni a conoscerle con noi: Open Source for Real!

In collaborazione con  http://sosopensource.com/

AGENDA

Primo Incontro internazionale dedicato alla scoperta dell’ecosistema open source di SUSE e dei tre universi: database, enterprise middleware ed applicazioni CMDB, rispettivamente presentati insieme ai loro più interessanti case study dalle tre aziende: EnterpriseDB, WSO2 e Tecnoteca.

Ora Argomento Relatore
09.00 Registrazione  
09.30 – 09.45 Saluto di benvenuto ed introduzione Gianni Sambiasi
09.45 – 10.15 WSO2, Building an ecosystem: delivering APIs and applications in the Cloud Isabelle Mauny
10.15 – 10.45 EnterpriseDB, The alternative database in the core of your business Juan Zamora
10.45 – 11.00 coffee break  
11.00 – 11.30 CMDBuild, Uno strumento OS per l’IT management. Modellazione dei dati, gestione dei processi e soluzioni di interoperabilita’ Fabio Bottega
11.30 – 12.00 SUSE & DevOps, Gli strumenti per sviluppare in modo più rapido ed efficiente i servizi applicativi Alessandro Renna
12.00 – 12.30 Conclusioni e Sessione aperta  
12.30 – 14.00 Light Lunch  
 

AKAMAI PUBBLICA IL RAPPORTO SULLO STATO DI INTERNET

 

 Italia e Turchia: le uniche nazioni europee con tasso di adozione broadband inferiore al 50%
DDoS: salgono gli attacchi rivolti all’Europa, scendono quelli diretti agli USA
  
Indirizzi IPv6 in crescita, specialmente in Europa
 
 
MILANO, 28 gennaio 2014 – Akamai Technologies, Inc. (NASDAQ: AKAM), azienda leader nell’offerta di servizi cloud per l’erogazione sicura e ottimizzata di contenuti online e applicazioni business, ha pubblicato il Rapporto sullo Stato di Internet relativo al terzo trimestre 2013Basato sulle informazioni raccolte dalla Akamai Intelligent Platform il rapporto offre un’analisi approfondita di dati quali, tra gli altri, velocità di connessione, penetrazione di Internet e origine degli attacchi informatici. 
 
Il Rapporto include inoltre un osservatorio sugli attacchi DDoS indirizzati a siti e-commerce e, infine, un esame dell’utilizzo di browser mobile per tipologia di connessione al network, effettuato tramite Akamai IO.
 
Qui di seguito, i principali rilevamenti europei e italiani.
 
 
Velocità di connessione: importanti incrementi anno su anno osservati in Europa
 
Nel terzo trimestre 2013, continua a crescere la velocità media di connessione globale in Europa che, con un incremento del 10% rispetto al trimestre precedente, si attesta intorno ai 3.6 Mbps. In particolare, sono i Paesi Bassi ad aver registrato la crescita maggiore del trimestre (pari al 23%), con una velocità di connessione media di 12.5 Mbps.
 
Il picco medio della velocità di connessione ha invece visto un leggero declino nel trimestre in esame, scendendo del 5.2% a 17.9 Mbps. Tuttavia, considerando le variazioni anno su anno, il picco medio europeo è aumentato di oltre il 20%. Qualche esempio: i Paesi Bassi (con un picco in aumento del +29% raggiungono i 39.6 Mbps), la Repubblica Ceca (+28%, 34.8 Mbps), Regno Unito (+27%, 35.7 Mbps), Svezia (+23%, 33.1 Mbps), Austria (+23%, 30.4 Mbps), Romania (+22%,45.4 Mbps), Norvegia (+22%, 28.2 Mbps) e Irlanda (+20%, 31.8 Mbps).
 
In Italia, la velocità media di connessione nel terzo trimestre 2013 si conferma intorno ai 4.9 Mbps, più veloce del 24% rispetto allo stesso periodo lo scorso anno. Il picco medio di velocità di connessione raggiunto nel nostro Paese è pari a 18.2 Mbps, inferiore del 4.9% rispetto allo scorso anno e del 22% rispetto al trimestre precedente. L’Italia è l’unico Paese europeo ad aver registrato un picco di velocità di connessione al di sotto dei 20 Mbps.
 
Connettività high broadband: l’Europa registra un aumento anno su anno superiore al 100%
 
Positivo trend di crescita in tutta Europa anche per quanto riguarda l’high broadband (superiore ai 10 Mbps). Tra i Paesi Europei ad aver registrato il maggiore incremento rispetto al trimestre precedente vi sono i Paesi Bassi (+45%), seguiti da Danimarca (+38%), Belgio (+36%), Repubblica Ceca (+31%), Svizzera (+6.7%) e Lettonia (3.7%).
 
Svariati Paesi hanno poi osservato incrementi a tre cifre: Turchia (+215%), Francia (+188%), Regno Unito (+151%), Repubblica Ceca (+136%), Irlanda (+126%), Belgio (+117%), Paesi Bassi (+106%), Portogallo e Germania (entrambi +104%).
 
Nell’ultimo Rapporto sullo Stato di Internet abbiamo osservato un continuo aumento della velocità media di connessione, così come del tasso di adozione di broadband e high broadband. Crediamo che questi trend siano indicativi di un generale miglioramento della qualità e delle performance della connettività al web a livello globale”, spiega l’autore del Rapporto sullo Stato di Internet, David Belson di Akamai.
 
Rispetto allo scorso trimestre, in Italia, l’adozione di high broadband è aumentata dello 0.5%: ad oggi il 3.7% degli italiani utilizza connessioni al di sopra dei 10 Mbps, una crescita del 40% rispetto allo stesso periodo lo scorso anno.
 
Sebbene l’adozione della banda larga sia aumentata del 93% rispetto al 2012, essa è però diminuita del 6.4% rispetto al trimestre precedente, stabilizzandosi al 49%. Italia e Turchia sono le uniche nazioni europee a registrare un tasso di adozione broadband inferiore al 50%.
 
 
Traffico legato agli attacchi informatici: la minaccia cinese
 
Attraverso i rilevamenti di un set distribuito di agenti attivi su internet, Akamai è in grado di monitorare il traffico legato agli attacchi informatici e individuare sia i Paesi origine del maggior numero di attacchi sia le porte loro obiettivo.
 
Nel terzo trimestre 2013, con il 35% degli attacchi generati, la Cina è tornata ad essere la principale fonte di minaccia al mondo, scalzando l’Indonesia che scende in seconda posizione con il 20% degli attacchi. Permangono in terza posizione gli Stati Uniti con l’11% degli attacchi.
 
Rispetto al precedente, nel trimestre in esame, è aumentato di oltre 3 punti percentuale il numero di attacchi provenienti dall’Europa che, in totale, ha generato il 13.5% degli attacchi osservati, 0.7% dei quali originati in Italia.
 
La Porta 445 (Microsoft-DS) torna ad essere la più colpita del trimestre, bersaglio del 23% degli attacchi. La Porta 80 (WWW HTTP) e la Porta 443 (SSL [HTTPS]) scendono in seconda e terza posizione, colpite rispettivamente dal 14% e 13% degli attacchi.
 

Focus DDoS: i clienti europei registrano un aumento del 22% rispetto al trimestre precedente
 
Di recente, il Rapporto sullo Stato di Internet ha introdotto un focus sugli attacchi DDoS così come riscontrati dai clienti Akamai. Per la prima volta da fine 2012, nel terzo trimestre 2013, i clienti Akamai hanno registrato una diminuzione degli attacchi DDoS: 281 rispetto ai 318 del trimestre precedente (-11%). Tuttavia, complessivamente, Akamai ha osservato più attacchi nei primi tre trimestri del 2013 che in tutto il 2012: 807 contro 768. Il settore enterprise continua ad essere il più bersagliato con 127 attacchi riportati nel terzo trimestre 2013, segue il settore Retail/Travel (80), l’area Media e Entertainment (42), il settore pubblico (18) e hi-tech (14).
 
Per quanto riguarda la distribuzione geografica, rispetto allo scorso trimestre, gli attacchi indirizzati ai clienti europei sono aumentati del 22%, mentre sono diminuiti del 18% quelli diretti a clienti con sede in USA. Akamai ha inoltre esaminato la probabilità che le aziende target possano essere vittime di attacchi ripetuti: infatti, dei 281 attacchi osservati nel trimestre, solo 169 sono stati rivolti a un unico target. Tra i clienti colpiti, 27 sono stati attaccati due volte, 5 tre volte e 7 più di tre volte. Un’analisi dei dati più approfondita ha rivelato che un’azienda è vittima di attacchi DDoS ha il 25% di possibilità di venire attaccata nuovamente nei tre mesi successivi.
Penetrazione globale di Internet
 
Oltre 760 milioni di indirizzi IPv4 unici in 239 Paesi si sono connessi alla Akamai Intelligent Platform nel terzo trimestre 2013, l’1.1% in più del trimestre precedente e l’11% in più rispetto allo stesso periodo lo scorso anno. Poichè, in molti casi, un singolo indirizzo IP rappresenta più individui, Akamai stima che il numero totale di utenti web unici connessi alla sua piattaforma durante il trimestre in questione sia ben superiore al miliardo. 

A livello globale, il numero di indirizzi IPv4 unici connessi ad Akamai è salito di 123 milioni rispetto al 2012. L’Italia permane in nona posizione nella top ten globale nonostante una diminuzione del 5% rispetto allo scorso trimestre, assestandosi a poco più di 19 milioni di indirizzi connessi.
 
Tasso di adozione di IPv6: il maggior incremento si registra in Europa
 
Per la prima volta, il Rapporto sullo Stato di Internet include dati relativi all’adozione di indirizzi IPv6: nella top ten globale figurano ben sette nazioni europee mentre in Asia solo una, il Giappone. Nel corso del terzo trimestre 2013, i livelli di traffico IPv6 sulla Akamai Intelligent Platform sono cresciuti da 176.000 hit al secondo a più di 277.000. Il traffico IPv6 mostra inoltre una certa ciclicità, in quanto i volumi tendono a diminuire ogni sabato, a indicare un maggior livello di adozione di indirizzi IPv6 da parte delle aziende che non a livello di singoli utenti.
 
Connettività mobile
 
Il terzo trimestre 2013 ha registrato una velocità media di connessione mobile tra i 9.5 Mbps e gli 0.6 Mbps, con picchi tra i 49.8 Mbps e i 2.4 Mbps. Diciotto operatori hanno registrato velocità di connessione da banda larga (superiori, cioè, a 4 Mbps). I dati raccolti da Ericsson indicano che il volume del traffico di dati mobile è cresciuto del 10% rispetto al trimestre precedente e dell’80% rispetto a un anno fa.
 
In base ai dati raccolti da Akamai IO, durante il terzo trimestre 2013, circa il 38% delle richieste globali su reti cellulari connesse alla Akamai Intelligent Platform sono state originate da dispositivi che utilizzano l’Android Webkit, seguiti da Safari Mobile (24%). Se invece analizziamo tutti i network (non solo quelli cellulari), da Safari Mobile sono giunte circa il 47% delle richieste e da Android Webkit circa il 33%.
 
In Europa, il provider che ha offerto la velocità di connessione maggiore si trova in Russia, con 9.1 Mbps, seguito da un operatore ucraino (8.7 Mbps) e uno austriaco (7.1 Mbps).
 
In Italia esiste un divario di circa 1.6 Mbps tra il provider che offre la velocità di connessione mobile media maggiore (4.5 Mbps) e quello che offre la velocità media minore (2.9 Mbps). Le velocità di connessione massime offerte dagli operatori italiani vanno dai 25.6 Mbps ai 19.0 Mbps. 
 
 
Il rapporto sullo stato di Internet di Akamai
Il rapporto trimestrale di Akamai sullo stato di Internet, basato sulle informazioni raccolte dalla Akamai Intelligent Platform, approfondisce aspetti importanti di Internet, come la velocità di connessione per area geografica, i Paesi origine di attacchi informatici e la connettività mobile, analizzando inoltre le principali tendenze nel corso del tempo. Per ulteriori informazioni e per accedere ai Rapporti precedenti:
 
Per scaricare le tabelle presenti nel rapporto sullo stato di Internet del terzo trimestre 2013:
 
Da oggi, lo Stato di Internet diventa anche un’app interattiva per iPhone e iPad: scaricala dall’Apple App Store!
 
 
Informazioni su Akamai
Akamai® è l’azienda leader nell’offerta di servizi cloud per l’erogazione ottimizzata e sicura di contenuti online e applicazioni business. Nucleo centrale dell’offerta dell’azienda è la Akamai IntelligentPlatform™, che assicura, oltre ad ottime performance, affidabilità, sicurezza, visibilità ed expertise senza pari.  Akamai rimuove le complessità del web, migliorando l’esperienza dei sempre più numerosi utenti connessi da dispostivi mobili, garantendo loro disponibilità ininterrotta e consentendo alle aziende di sfruttare i vantaggi del cloud in modo sicuro. Per scoprire come Akamai accelera l’innovazione in un mondo iperconnesso, visita : www.akamai.com o blogs.akamai.com e seguici sui social media:

Global Game Jam: hacker e designer di tutto il mondo si sfidano a Roma nella creazione di videogame

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La sfida: realizzare videogiochi in 48 ore. Il più grande evento mondiale dedicato agli sviluppatori indie ritorna in Italia

Videogiochi: usarli con la propria console non basta più, è arrivato il momento di crearli. La Global Game Jam è l’evento che raduna tutti gli esperti mondiali della creazione di videogame per unire le loro capacità e dare luce a giochi mai visti prima in tempi da record. Organizzata da Codemotion e Indie Vault, la Global Game Jam di Roma si terrà dal 24 al 26 gennaio presso il Dipartimento di Ingegneria dell’Università Roma Tre.

I team hanno 48 ore per realizzare un videogioco

Più di 150 persone si ritroveranno nelle aule dell’Ateneo per 48 ore, allo scadere delle quali dovranno aver realizzato un videogioco completo. Ma per partecipare non basta saper programmare software. I team sono infatti formati da artisti, game designer, musicisti, scrittori e semplici appassionati che vogliano mettersi alla prova.

L’evento è mondiale. Le sessioni si svolgeranno parallelamente in tutto il mondo

La prima GGJ si svolge nel 2008 ispirata da iniziative simili in tutto il mondo. Da allora ogni anno migliaia di sviluppatori si danno appuntamento per quest’iniziativa. L’evento non è solo una sfida. Alla GGJ esperti e appassionati hanno l’occasione di incontrarsi, conoscersi, confrontarsi e far nascere nuove idee anche in collegamento con il resto del globo dando vita ai videogiochi più innovativi del panorama mondiale. Proprio per questo Codemotion ha promosso e realizzato il “chapter” di Roma della GGJ, diventando il punto di riferimento della community di creatori di indie game in Italia.

I numeri sono in continua crescita. Dai 30 partecipanti del 2012, si passa ai 110 dello scorso anno, e quest’anno la crescita non da’ segni di rallentamento. La scena indie dei videogiochi gravita intorno a questo evento a cui partecipano i migliori sviluppatori dal nord al sud dello stivale. Dei 19 giochi prodotti lo scorso anno, uno è arrivato sul mercato Flash e molti hanno partecipato a competizioni internazionali.

Quest’anno inoltre ci sarà una grande novità: anche Coderdojo, il laboratorio che insegna ai bambini a programmare, sarà presente all’evento con le sue attività.

La Global Game Jam è un evento unico nel suo genere per partecipazione e qualità dei prodotti, che conferma la tendenza italiana ad essere un paese di punta nel settore dell’innovazione e della tecnologia. Grazie a realtà come Codemotion il panorama della programmazione diventa finalmente accessibile non solo agli esperti del settore ma anche a chi voglia sperimentarsi e avvicinarsi a questi mondi.

Per partecipare basta seguire le semplici istruzioni a questo link: http://ggj2014.codemotion.it/signup.htm

World Economic Forum 2014 – Mind the Bridge chiamata a guidare la Startup Europe Partnership (SEP)

 
 
 
           
 
 

Annunciata oggi a Davos dalla Vice Presidente della Commissione Europea Neelie Kroes la prima piattaforma paneuropea per supportare la crescita di aziende europee su scala globale

Mind the Bridge coordinerà la piattaforma insieme alla britannica Nesta

Partner del progetto Telefónica, Orange, BBVA con il supporto istituzionale di European Investment Fund/European Investment Bank Group, Cambridge University, IE Business School e HIIG Berlin

(DAVOS, Svizzera – 23 Gennaio 2014) – La fondazione italo-americana Mind the Bridge, con il supporto della fondazione inglese Nesta, è stata scelta dalla Commissione Europea per guidare la Startup Europe Partnership (SEP), la prima piattaforma paneuropea dedicata ad aiutare concretamente le startup del vecchio continente a crescere e a competere a livello globale. Il programma è stato lanciato ufficialmente stamattina al World Economic Forum a Davos da Neelie Kroes, Vice Presidente della Commissione Europea e responsabile per la Digital Agenda, e verrà illustrato nei dettagli in occasione di un evento ad hoc a Bruxelles il prossimo mese di marzo.

“La Startup Europe Partnership – ha commentato a Davos Alberto Onetti, Chairman della fondazione Mind the Bridge – è un programma centrale tra le azioni della Commissione Europea e si propone un unico obiettivo, quanto mai criticosostenere la crescita di startup europee e la creazione di imprese europee nel campo delle nuove tecnologie che siano capaci di competere a livello globale. Il tutto superando le separazioni tra paesi, enorme ostacolo alla competitività europea. L’obiettivo finale è perciò quello di convogliare lo tsunami di startup che sta nascendo anche nel vecchio continente in una piattaforma realmente europea che sostenga l’affermazione di campioni globali. Se mi passate la metafora, passare dai campionati nazionali alla Champions League. Le startup hanno difatti bisogno di sfondare il “soffitto di vetro” che le separa dalla crescita sia dimensionale che internazionale. Perciò serve un cambio di mentalità. Il fatto che la Commissione Europea oggi lanci un programma dedicato come il SEP ha una fortissima valenza politica. A questo devono però seguire i fatti. Il programma SEP mira concretamente a costruire un ponte tra l’ecosistema delle startup, da una parte, e le grandi corporate e gli investitori, dall’altra. È quello che siamo stati chiamati a fare”.

Obiettivo condiviso, oltre che da Mind the Bridge e Nesta, anche da tutti i soci fondatori del progetto, grandi aziende (da Telefonica a Orange), istituzioni finanziarie (BBVA), fondi di investimento (European Investment Fund, parte dell’European Investment Bank Group) e le più importanti e attive università europee (Cambridge University, IE Business School e Alexander von Humboldt Institute for Internet and Society).

L’iniziativa – la prima a livello europeo concepita con l’obiettivo di far “scalare” le startup – fa parte delle 6 azioni per l’imprenditorialità definite dall’“Entrepreneurship 2020 Action Plan” (European Commission, Gennaio 2012): è stata sviluppata in partnership con aziende leader e istituti di formazione e concepita per realizzare alcune delle raccomandazioni chiave incluse nello Startup Manifesto.

“L’Europa ha bisogno di startup e di grandi aziende internazionali per diventare nuovamente un polo di crescita globale – ha commentato la Vice Presidente della Commissione Europea Neelie Kroes – I politici non creano posti di lavoro, gli imprenditori sì. Noi sosterremo questo tipo di mentalità e ci proponiamo di spingere le startup europee oltre la loro “comfort-zone”. Dopo di che ci toglieremo di mezzo. Infatti la cosa migliore che talvolta un leader politico può fare è proprio togliersi di mezzo”.

Il programma SEP si baserà principalmente su 3 linee di azione che ruoteranno intorno a un unico format, scalabile e rodato nel nostro paese grazie proprio alle attività condotte negli ultimi anni dalla fondazione Mind the Bridge: il Job Creator Tour (JCT).

 

  • Matching: una serie di eventi internazionali che si terranno nelle principali città europee, seguendo lo stesso format. Ciascun evento rappresenterà una sorta di marketplace all’interno del quale le migliori startup europee incontreranno le principali aziende interessate a specifiche tecnologie. L’obiettivo è quello di fare in modo che le grandi aziende acquistino i prodotti e veicolino i servizi delle startup (procurement), facciano investimenti in startup (seed investment) e potenzialmente anche acquisizioni (acquisizioni/acqui-hiring).
  • Mapping: una mappatura delle startup e degli hub europei più promettenti e la celebrazione delle storie di successo di startup o spin-off che sono stati capaci di crescere. L’obiettivo è quello di fornire visibilità a startup emergenti e promuovere dei modelli di riferimento.
  • Sharing: un archivio di best practice in uso presso le migliori aziende europee e non (prendendo come riferimento, per esempio, la Silicon Valley) in termini di corporate venture e programmi di imprenditorialità aziendale. L’obiettivo è ridurre il divario culturale e favorire la “startup cross-fertilization”.

“Siamo orgogliosi di essere stati chiamati a guidare questo importante progetto per la Commissione Europea – ha commentato Marco Marinucci, founder e direttore esecutivo di Mind the Bridge – fin dalla nostra nascita abbiamo sempre messo al centro dei nostri programmi la contaminazione dei saperi e delle conoscenze, lo scambio di talenti tra ecosistemi, il dialogo diretto tra progetti di business e investitori, la capacità innata delle startup tecnologiche di dare slancio all’innovazione delle aziende di stampo più tradizionale. Lo abbiamo fatto con il Job Creator Tour e il Venture Camp in Italia, con la nostra Startup School a San Francisco e, da quest’anno, con il programma Executive per manager e la Angel School per investitori, sempre in Silicon Valley. Oggi per noi è arrivato il momento di fare un ulteriore passo in avanti e aiutare a disegnare lastrategia di sviluppo delle aziende europee verso una posizione di leadership internazionale”.

Mind the Bridge e Nesta, a capo del Secretariat, saranno supportati da unoSteering Committee composto dai soci fondatori – Telefonica, Orange, Banco Bilbao Vizcaya Argentaria (BBVA) – e da soci istituzionali- Cambridge University, IE Business School, Alexander von Humboldt Institute for Internet and Society e European Investment Fund, parte dell’European Investment Bank Group.

Il programma SEP si atterrà inoltre rigorosamente alla guida e ai suggerimenti del CEO Council, composto dai CEO delle aziende top europee e dalla stessa Commissione Europea.

A livello istituzionale, SEP godrà del patrocinio della Commissione Europea in generale e delle sinergie con l’European Digital Forum in particolare. Quest’ultimo programma, anch’esso presentato oggi a Davos, è finalizzato a definire nel dettaglio le 22 azioni dello Startup Manifesto e a condurre a una loro rapida esecuzione.

Tabu Lumen, milioni di luci colorate controllabili da dispositivi Apple e Android

Vicenza, gennaio 2014 – Attiva,  distributore di riferimento per l’Italia di prodotti Apple e accessori, presenta Lumen di Tabu, la prima lampada a LED in grado di interfacciarsi in modo semplice e intuitivo ai dispositivi iOS e Android via Bluetooth 4.0, senza la necessità di kit esterni o complicate configurazioni.

Dal design simile a quello di una tradizionale lampadina, Lumen si differenza in quanto può essere controllata da smartphone e tablet grazie alla connessione Bluetooth 4.0 e all’applicazione gratuita progettata appositamente per questo gadget. L’app, per dispositivi iOS e Android, consente di regolare l’intensità e il colore della luce scegliendolo da una tavolozza di 16 milioni di colori. Inoltre, dall’applicazione si possono impostare svariate modalità di illuminazione.

In base alle proprie necessità del momento si può infatti impostare la modalità party che trasforma il salotto in una discoteca con luci stroboscopiche che cambiano colore per adattarsi al ritmo della musica dance oppure la modalità relax per simulare la luce notturna della luna e conciliare il sonno e migliorare il riposo. Con la modalità atmosfera si possono creare invece le condizioni perfette per un appuntamento romantico o una serata tranquilla sul divano. Svegliarsi in maniera soft è possibile grazie alla modalità sveglia che illumina la stanza in modo lento e graduale, raggiungendo la massima luminosità all’orario impostato. L’app inoltre presenta un player musicale integrato che permette a lumen di variare colore a seconda dell’intensità e del ritmo della musica. Ma nessuna scusa per non rispondere alle telefonate: in caso di chiamata entrante l’app ferma la musica e permette di rispondere al telefono.

Lumen di Tabu è un prodotto completamente Plug&Play di immediata installazione: è dotato di avvitamento tradizionale per inserirsi in qualsiasi contesto domestico o professionale. Basta semplicemente inserirla in un portalampada e senza l’utilizzo dell’app, Lumen fornisce luce calda e bianca con il normale tasto dell’interruttore. Lumen di Tabu offre una luminosità paragonabile a quella di una lampadina da 40W e assicura un funzionamento per circa 30. 000 ore. Inoltre Lumen di tabu è dotata di un sensore di prossimità che permette di rilevare automaticamente se l’utente è nei pressi della lampada in modo da connettere la lampadina allo smartphone.

L’applicazione consente di gestire contemporaneamente diverse lampade ed è compatibile con iPhone 4s, 5/5s/5c e Galaxy S3/S4.  Luben è disponibile ad un prezzo di vendita di 64.90 €.

 

 Informazioni su Attiva

Attiva SpA, con sede a Vicenza, opera dal 1990 come distributore di prodotti informatici sia hardware che software. Ai propri clienti, presenti sull’intero territorio nazionale, Attiva offre competenza e conoscenza di mercato derivanti dalla specificità dell’azienda, da sempre focalizzata sui prodotti Apple. Nell’ambito della rete vendita Apple in Italia, Attiva è il punto di riferimento storico per la distribuzione agli Apple Premium Resellers, ai rivenditori Autorizzati Apple e alle catene retail nel settore dell’elettronica di consumo.

La flessibilità nella risposta alle esigenze di un mercato in continuo cambiamento ed il consolidamento delle relazioni con produttori di riferimento nel mondo informatico, tra i quali Microsoft, Wacom, Beats, Pioneer, Monster, Kensington, JBL e molti altri hanno conferito ad Attiva un ruolo primario nel comparto delle soluzioni per l’utenza iPhone, iPad, iPod e Mac. Nell’ambito dei servizi al rivenditore e alle catene retail, offre supporto logistico e organizzazione di attività commerciali mirate, grazie al personale diretto presente sul territorio.

Per scoprire il punto vendita più vicino: www.attiva.com/Trova-Rivenditori.

Una scuola leccese diventa incubatore ed acceleratore di startup

Quando mi è arrivato questo comunicato stampa, l’ho letto con molta curiosità ed interesse, sono davvero lieto di dare visibilità a questa bella iniziativa. finalmente l’innovazione arriva nelle scuole da protagonista, speriamo che altre scuole seguano la strada!

Una decina i progetti già avviati o in fase di avvio: un olio “speciale”, accessibilità del web, hosting, dieta med-italiana, e un …comune virtuale  

«Ora siamo alla ricerca di “giovani geni” nelle scuole medie»

 

Lecce – Può una scuola superiore statale fungere da incubatore e acceleratore di startup per i suoi giovani studenti? Evidentemente sì, succede a Lecce. Succede al’Istituto tecnico “Galilei-Costa dove già da qualche anno i docenti non si accontentano solo di stimolare la voglia di auto impresa ma arrivano addirittura ad affiancare personalmente la creatività degli studenti, supportando concretamente le loro idee e aiutandoli a tradurle in microimprese. Innovazione e cambiamento sembrano essere le parole d’ordine. Ad oggi sono già una decina i progetti avviati o in fase di avviamento, si va da un modo assolutamente nuovo di commercializzare un prodotto “vecchio” come l’olio extravergine d’oliva, all’implementazione di tecniche per migliorare l’accessibilità del web, dal noleggio di spazio on line alla promozione di una particolare dieta mediterranea, passando addirittura per la creazione di un …comune virtuale.

 

Ecco qui alcuni esempi di idee già implementate e di altre in via di realizzazione.

La più “vecchia” risale al 2007 (quando in Italia forse non si parlava neanche di “startup”), denominata “SKS – Student Kard System” e consistente in un sistema di vantaggi e scontistica per studenti, con l’innovazione che i possessori della card erano parte di una community, capace di aggiornarsi in tempo reale e dinamicamente.

La più “sociale” è ora in fase di realizzazione da parte di un gruppo di ragazzi di quarto anno, ha già vinto a Verona il concorso “A scuola di impresa” e consiste nella costituzione di un team formato da informatici e alcuni non vedenti con l’obiettivo dimigliorare l’accessibilità di siti web della pubblica amministrazione.

La più “appetitosa” è nata nel 2011, è stata registrata col nome originale di “Dieta Med-Italiana” e opera nella promozione della buona e sana alimentazione mediterranea italiana e dei prodotti tipici del territorio. La più “innovativa” è di un gruppo di cinque studenti di quinto, prende il nome di “Nectàrea” e consiste in un modo assolutamente innovativo di promuovere e commercializzare un prodotto antico come l’olio extravergine d’oliva, Nectàrea infatti non viene presentato come un mero condimento ma come un prodotto dalle proprietà salutistiche e cosmetiche senza confronti, tanto da poter essere venduto in farmacia ed erboristeria.

La più “internettiana” è di uno studente di terzo anno il quale ha dato alla sua creazione il nome di “Island of Host” e con cui da circa un anno interagisce con i propri giovani e giovanissimi clienti fornendo loro un originale e assistito servizio di web hosting.

La più “curiosa” ed “estrosa” è in fase di sviluppo e, una volta implementata, diverrà un vero e proprio Comune virtuale avente, però, dei cittadini reali; si chiama “Salèntide” e avrà per cittadini il popolo di salentini che per studio o per lavoro vivono lontano dalla propria terra, anche questa è un’idea da premio, infatti ha vinto il concorso del CNR ‘InvFactor – Anche tu genio’.

«A nostro avviso non c’è modo migliore di fare scuola – affermano i docenti del settore economico dell’istituto – riteniamo infatti che Il modo più diretto ed efficace di insegnare a fare impresa sia ..fare impresa. E’ la tecnica conosciuta col nome di “learning by doing”, ossia imparare facendo, e qui da noi il verbo “fare” è uno dei più utilizzati. Anche per noi docenti non c’è nulla di più stimolante del cogliere un’idea di impresa innovativa di uno o più studenti e insieme a loro cercare in ogni modo di veicolarla verso la realizzazione concreta. Se sarà poi un successo, tanto meglio, se invece risulterà un fallimento, è bene imparare che, in fondo, non è mai solo un fallimento, ma è un’esperienza, importante, a volte necessaria. Ora siamo alla ricerca di “geni” giovanissimi, ossia di ragazze e ragazzi delle scuole medie che sentono un primo, pur piccolo, impulso verso la creatività e l’innovazione in modo da poter dare loro il supporto più opportuno. Diciamo che questo è il nostro piccolo modo di contribuire alla rinascita, siamo fermamente convinti che i giovani possano davvero fare la differenza per questa nostra Italia, con la loro creatività, il loro entusiasmo e la loro voglia di fare.»  

 

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Riferimenti della scuola:

Istituto “Galilei – Costa”

Dirigenza: 0832.397005

Resp. Progetto: 368.7869686

www.galileicosta.it – leis04200r@istruzione.it  

Rysto: rilascio della nuova piattaforma 2.0

Il social network verticale per ristorazione e hotel “cambia pelle” integrando nuove funzioni di social rating e profiling utenti.

[Napoli, giovedì 16 gennaio 2014] – E’ stato fissato per questa mattina alle 12.00 il rilascio della versione 2.0 di RYSTO, il social network che da un anno fa parlare di sé per la sua formula innovativa capace di intercettare e connettere domanda ed offerta di lavoro nel campo della ristorazione. Dopo aver incassato dal venture capital Principia SGR il primo round da 1mln di dollari a luglio, il team della startup IT ha ultimato la versione 2.0 della piattaforma che preannuncia avere funzionalità di interazione tutte nuove. Oltre ad un evidente cambio di “vestito” – che ancor più richiama per look and feel il linguaggio tipico della ristorazione -, il “nuovo” Rysto vanterà adesso un sistema di feedback rivoluzionario. Quest’ultimo permetterà agli utenti iscritti di ricevere ed inviare giudizi sull’operato di loro stessi in merito al servizio fruito.

«Perseguiamo l’intento di fornire una soluzione gestionale ottimizzata per coloro che operano nel settore Horeca, implementando costantemente il livello del servizio con nuove funzionalità ed applicazioni che il mercato richiede – afferma Jacopo Chirici, amministratore della società -.Dopo l’investimento ricevuto da Principia abbiamo subito allargato il team, e oggi possiamo vantare un organico da far invidia alle startup della Silicon Valley, il tutto coadiuvato dalla conoscenza del settore e dall’inventiva che ha sempre contraddistinto noi italiani», prosegue Massimo Fabrizio, a capo dello sviluppo tecnologico.

Dopo il premio “Sua eccellenza Italia 2013” da Gambero Rosso e l’augurio di Matteo Renzi sul palco di “Leopolda 2013” (evento in cui i “Rysto boys” sono stati coinvolti per offrire un messaggio di buon auspicio ai giovani), la società – che entro marzo punta ad arrivare a dodici giovani campani nel suo organico -, ha lavorato duramente per realizzare un sistema capace di fornire quella che potrebbe essere la chiave di volta nel processo di recruiting in questo settore.

A metà tra un LinkedIN verticale nell’Horeca ed un sistema di social rating, Rysto aggrega professionisti e non del food and beverage con l’intento di snellire e meritocratizzare uno dei processi fino ad adesso più dispersivi del settore: la ricerca del lavoro da un lato, e la profilazione, selezione e gestione del personale dall’altra.

Rysto Srl è una realtà italiana al 100%, che va in controtendenza a ciò che il sistema imprenditoriale italiano stà proponendo. La società ha sede nella capitale partenopea e ha un ritmo di assunzioni costante nel team.

Per maggiori informazioni sulla piattaforma, per candidarsi a posizioni lavorative o per assumere personale con un click, collegarsi al sito www.rysto.com o contattare il 081-7581034

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