FACEBOOK, IN COLLABORAZIONE CON FONDAZIONE MONDO DIGITALE, LANCIA IL PROGETTO #SHEMEANSBUSINESS PER SUPPORTARE L’IMPRENDITORIA FEMMINILE IN ITALIA

La versione italiana dell’iniziativa globale #SheMeansBusiness si propone di formare, nel corso del 2018, 3.500 donne in Italia sull’utilizzo di Facebook e Instagram per far crescere il proprio business

Facebook lancia oggi in Italia, in collaborazione con Fondazione Mondo Digitale, #SheMeansBusiness, il programma globale che mira a supportare le donne che fanno o vorrebbero fare impresa. 

#SheMeansBusiness si propone di aiutare le donne che fanno impresa a far crescere il proprio business e di ispirare tutte coloro che sognano di avviare un’attività imprenditoriale, fornendo loro gli strumenti, la formazione e gli esempi necessari per realizzare il loro obiettivo. Facebook e Instagram possono, infatti, aiutare concretamente le piccole aziende a crescere, fornendo a tutti i business accesso agli stessi strumenti affinché possano avere successo, indipendentemente dalla dimensione, le competenze, il settore industriale o la collocazione geografica.

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In Italia, il progetto #SheMeansBusiness verrà realizzato in collaborazione con Fondazione Mondo Digitale, l’associazione no-profit che lavora per una società della conoscenza inclusiva coniugando innovazione, istruzione, inclusione e valori fondamentali.

Seguendo il modello train the trainer, Facebook formerà i coach di Fondazione Mondo Digitale, che a loro volta si occuperanno di formare 3.500 donne in tutta Italia nel corso del 2018. Per farlo, avranno a disposizione strumenti e moduli formativi specifici, lezioni online e pratiche su come utilizzare al meglio le piattaforme Facebook e Instagram per migliorare il proprio business, senza dimenticare lezioni di autostima per le donne che parteciperanno.

Con #SheMeansBusiness, Facebook dimostra, attraverso la formazione di donne che fanno o vogliono fare impresa, il proprio impegno ad aiutare la crescita economica del Paese.  Le piccole e medie imprese rappresentano, infatti, la spina dorsale dell’economia italiana e tra queste, una su cinque, il 21,8%, è un’impresa femminile[1] .

Inoltre, nonostante il ruolo delle donne in Italia sia ampiamente riconosciuto come fattore chiave per il progresso, il divario di genere nel mondo del lavoro resta ancora troppo alto rispetto alla media europea: in Italia è del 18,8% vs il 12,7% dell’EU. Da stima Censis, se l’Italia riuscisse a ridurre il divario di genere sul posto di lavoro del 25% entro il 2025 (target ILO), l’aumento delle donne attive (pari a oltre 300.000 nuove occupate) produrrebbe una crescita stimata del PIL italiano di circa il 2%, pari a 33,6 miliardi di euro[2].

Quando le donne hanno la possibilità di migliorarsi, anche l’economia migliora – ha dichiarato Nicola Mendelsohn, VP EMEA di Facebookper questo Facebook celebra le donne che hanno costruito e gestiscono imprese e si impegna a fornire risorse per aiutare coloro che un giorno potrebbero farlo. In Italia, ogni mese, 30 milioni di persone accedono a Facebook e più di 14 milioni visitano Instagram. Questa comunità fiorente offre l’opportunità per le PMI di raggiungere direttamente i propri clienti esistenti e trovarne di nuovi. Con #SheMeansBusiness, vogliamo aiutare le donne imprenditrici in Italia a cogliere questa opportunità spingendole e sostenendole nel raggiungimento dei loro sogni“.

“Secondo i dati elaborati dall’European Institute for Gender Equality l’Italia è uno dei paesi europei che sta facendo di più per colmare il divario di genere nel mondo del lavoro, ma manca ancora un approccio di sistema. Con l’alleanza con Facebook vogliamo rafforzare il ruolo strategico della Fondazione Mondo Digitale che sempre di più fa da collante tra istituzioni, grandi aziende ICT, scuola, università, privato sociale e comunità territoriali, senza abbandonare le ragazze che si trovano al di fuori dei circuiti formativi e lavorativi. Anche a loro vogliamo offrire la chance di diventare imprenditrici digitali” ha dichiarato Mirta Michilli, General Director Fondazione Mondo Digitale.

Oltre ad un programma di training in giro per l’Italia, Facebook metterà a disposizione delle donne che si iscriveranno a #SheMeansBusiness anche un sito, https://shemeansbusiness.fb.com/it  dedicato, dove sarà possibile trovare le storie di successo di donne imprenditrici italiane, consultare i materiali di formazione ed entrare in contatto con altre donne che vogliono avviare un’attività.

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Ecco alcune delle storie di successo che saranno presenti sul sito di #SheMeansBusiness, raccontate dalla viva voce delle fondatrici, che hanno saputo utilizzare strategicamente Facebook e Instagram per crescere:

Chiara Burberi, ideatrice di Redooc, la “palestra della matematica più grande d’Italia”, una piattaforma di didattica digitale dedicata alle materie STEM (scienze, tecnologia, ingegneria e matematica).  Chiara e il team di Redooc hanno fatto del digitale uno strumento per avvicinarsi al mondo dei ragazzi e con la loro presenza su Facebook e Instagram riescono a dialogare con genitori, professori e studenti.

Betta Maggio, fondatrice di U-Earth, la prima azienda biotech al mondo ad occuparsi di purificazione dell’aria in ambito professionale, nei social media ha trovato il fulcro della sua rivoluzione culturale, sensibilizzando l’opinione pubblica e dialogando con le persone attraverso Facebook. Mentre Instagram le ha permesso di invitare le persone a partecipare ai loro eventi e incoraggiarle ad entrare nelle Pure Air Zone.

Infine Enrica Arena e Adriana Santanocito, convinte paladine dell’innovazione costruita sulla sostenibilità e sulla responsabilità sociale, due giovani imprenditrici siciliane fondatrici della start up Orange Fiber, l’unica azienda al mondo in grado di creare tessuti di alta qualità utilizzando i sottoprodotti dell’industria di trasformazione degli agrumi. 

I training di #SheMeansBusiness, realizzati dai trainer di Fondazione Mondo Digitale,  toccheranno tutta la penisola italiana nel corso dell’anno. Le prime diciassette città, tra dicembre 2017 e febbraio 2018, saranno Torino, Brescia, Busto Arsizio, Vicenza, Padova, Parma, Imperia, Arezzo, Pesaro, Chieti, Roma, Napoli, Cosenza, Matera, Termoli, Bari e Catania.

Le donne interessate a partecipare possono già iscriversi alle sessioni di training di Fondazione Mondo Digitale tramite questo link.

2.       Fonte: elaborazione Censis su dati Eurostat e stime ILO –World Employment Social Outlook 2017

Il divario di genere è calcolato sul tasso di attività rapporto tra popolazione attiva e popolazione in età lavorativa

 

Sellf sul palco del Web Summit 2017 a Lisbona

 

  • Sellf è la start-up italiana premiata da Apple come App Più Innovativa e come Migliore Nuova Business App in tutto il mondo. Sellf conta più di 100.000 utenti e sta portando una ventata di aria fresca nel settore dei CRM – Customer Relationship Management – per le reti di vendita, sviluppando un’applicazione definita il RunKeeper o Runtastic del CRM, che aiuta i team di venditori/agenti a raggiungere i propri obiettivi commerciali e li motiva usando la gamification.
  • Sellf parteciperà al Web Summit 2017 di Lisbona come espositrice nell’esclusivo gruppo “START”, ovvero tra le startup selezionate in crescita più rapida nel 2017, inoltre giovedì 8 novembre Diego Pizzocaro, CEO e Founder di Sellf sarà relatore sul palco del Web Summit nella sessione “Growth Summit”.

Sellf (www.sellfapp.com), la start-up che sta portando una ventata di aria fresca nel settore dei CRM per le reti di vendita, premiata da Apple come App Più Innovativa e come Migliore Nuova Business App in tutto il mondo – torna a Lisbona per l’edizione 2017 del Web Summit con due grandi novità.

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La prima è la sua presenza tra le startup selezionate come espositrici nell’esclusivo gruppo “START” ovvero quelle in crescita più rapida nel 2017, la seconda è la partecipazione di Diego Pizzocaro, CEO e Founder di Sellf, come relatore sul palco del Web Summit, con una platea stimata quest’anno di circa 60.000 persone.

Dopo essere stata selezionata tra le startup nel gruppo Beta al Websummit 2016, aperto a tutte le startup che avessero raccolto più di 1M di euro, quest’anno l’azienda partita dal famoso incubatore di startup trevigiano H-Farm ha ottenuto l’accesso nel cosiddetto gruppo “START”, il gruppo delle startup considerate in più rapida crescita a livello mondiale.

Si tratta di un’occasione importante, soprattutto se si pensa che aziende che oggi hanno raggiunto un rilievo su scala mondiale (come Uber o Trello, per fare due nomi) negli anni passati sono state selezionate per far parte di questo gruppo, come sottolinea Diego Pizzocaro, CEO e Founder di Sellf: “Essere ammessi nel track START è per noi motivo di grande orgoglio, sia perché è un’opportunità preziosa di far conoscere ad investitori e potenziali clienti di primissimo livello il nostro progetto e il frutto del nostro lavoro, sia perché si tratta di un riconoscimento importante che valorizza tutto l’impegno che il nostro team ha riversato in questi 4 anni.

Inoltre, giovedì 8 novembre proprio Diego Pizzocaro sarà relatore sul palco del Web Summit per parlare di crescita nella sessione “Growth Summit” assieme ai founder e manager di Plynk, Nello, GetSocial BV e MicroInvest. “Calcare lo stesso palco dove parleranno personaggi come Al Gore, Werner Vogels (CTO di Amazon) o Brian Krzanic di Intel (solo per citarne alcuni) è sicuramente una grande emozione, ma sarà soprattutto l’occasione per raccontare la nostra storia e discutere di quale sia il metodo più efficace per far crescere il proprio progetto in una realtà complessa come quella italiana, pur offrendo il proprio prodotto sulla scena mondiale: la chiave che ci ha portati ad avere un team di 13 persone e 100.000 utenti nel mondo sta nel porre i bisogni dei nostri clienti al centro dello sviluppo del progetto. Spesso si pensa che l’obiettivo delle startup sia trovare nuovi finanziatori, ma in realtà solo fornendo un servizio di qualità e ampliando la nostra utenza possiamo crescere in maniera rapida e solida.”

Il team di Sellf cercherà di raccontare attraverso i canali social questi quattro giorni a Lisbona, in cui farà il possibile per rappresentare al meglio l’Italia assieme a tutte le altre eccellenze del digitale made in Italy.

Come diventare Data Scientist: pratica, intuito e specializzazione

I suggerimenti di Irion per chi vuole svolgere questa professione

 

Negli ultimi mesi si è sentito spesso parlare di Data Scientist; ma chi è, cosa fa e quali competenze deve avere questa figura professionale? E, soprattutto, come si diventa Data Scientist? Alcuni consigli per districarsi in questo stimolante ma insidioso contesto, arrivano da Irion, software house italiana specializzata nell’Enterprise Data Management, partner dell’Università degli Studi di Torino e da sempre attenta a formazione, ricerca e sviluppo.

 

Innanzitutto, per essere in grado leggere, analizzare e gestire i “big data” è necessario avere un solido background in matematica applicata, statistica, informatica o fisica, oltre a specifiche competenze di machine learning e data mining. In un contesto in rapidissima evoluzione come quello delle tecnologie digitali, in base alle quali vengono riprogettati un numero sempre maggiore di processi aziendali, le skill tradizionali non sono però più sufficienti, e l’aggiornamento continuo è fondamentale. I “maghi del dato” sono molto ricercati (e ben remunerati!), proprio perché per intraprendere questa professione, e svolgerla con profitto, è necessario un complesso background di competenze e attitudini.

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Ecco quindi i tre suggerimenti di Alberto Scavino, CEO di Irion:

       Integrare la pratica allo studio teorico: Sembra banale, ma è la realtà. Un robusto background accademico è fondamentale per un Data Scientist, ma è ancora più importante “sporcarsi le mani” e lavorare su dati reali. Molte delle skill necessarie al professionista si possono infatti apprendere solo sul campo. Quindi, è essenziale accumulare esperienze, che siano stage o collaborazioni – già durante gli studi. Solo in questo modo, è possibile comprendere a pieno, e anticipare, i principali trend del settore.

       Sviluppare l’intuito: Un buon Data Scientist non deve solo avere forti competenze tecniche, ma deve anche essere dotato di un ottimo intuito. Non si tratta di gettare dati grezzi in uno strumento in grado di elaborarli, e aspettarsi che ne venga fuori qualcosa di buono: prima di tutto bisogna accertarsi che ciò che si sta facendo abbia un senso. Ad esempio, bisogna essere in grado di capire quali caratteristiche sono importanti e quali implicazioni vi stanno dietro, oltre a comprendere quale modello utilizzare in base a come i dati sono distribuiti.

       Massima specializzazione: In tutti i settori, dal finance, al pharma, alle utilities, solo per fare alcuni esempi, si registra una sempre crescente domanda di professionisti in grado di interpretare con precisione la mole di informazioni che quotidianamente le aziende ricevono: questo per trarre vantaggio competitivo, ma anche per conformarsi alle normative vigenti, in termini di privacy, protezione e sicurezza dei dati: uno su tutti il GDPR. Nelle infinite possibilità di applicazione, per un giovane che si avvia al mestiere, è fondamentale specializzarsi: le imprese ricercano infatti competenze sempre più specifiche.

        

In qualsiasi campo, dalla medicina alla finanza, passando per il marketing, è dunque necessario convergere e interpretare dati e informazioni, trasformandoli in indicazioni utili per il progresso di un’organizzazione. Per questo motivo, tra i profili più ricercati dalle aziende di ogni settore, negli anni a venire continueranno ad esserci proprio loro, gli “scienziati del dato”: professionisti dell’innovazione in grado di leggere, analizzare e gestire enormi quantità di informazioni digitali, permettendone l’utilizzo in infiniti ambiti applicativi, ponendo la massima attenzione su qualità, privacy e sicurezza.

 

Di conseguenza, anche il mondo accademico si sta muovendo per formare risorse con le competenze necessarie al ruolo di Data Scientist: all’Università La Sapienza di Roma, è nato persino un corso di laurea magistrale in Data Science, il primo del genere in Italia, che nei giorni scorsi ha visto la proclamazione dei suoi primi quattro laureati; l’Università di Torino, in collaborazione con il Collegio Carlo Alberto, propone invece il MADAS, Master in Data Science for Complex Economic System che, grazie a interventi curati da professionisti e aziende del settore, tra cui la stessa Irion, permette di coniugare lo studio teorico ad esercitazioni pratiche.

 

Lunedì 6 Novembre a Napoli ITT – INNOVATION TECHNOLOGY TRANSFER

ITT – INNOVATION & TECHNOLOGY TRANSFER: IL TRASFERIMENTO TECNOLOGICO COME VETTORE DI INNOVAZIONE. Riflessioni e strumenti a confronto per ricerca, formazione e finanza. Buone pratiche”.

#itt #technologytransfer #innovationvector

Come può un’invenzione diventare innovazione?

Riflessioni e strumenti a confronto, buone pratiche

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La prima round-table avrà luogo:

Lunedì 6 novembre ore 15.00

presso la sede di Unione Industriali Napoli

Palazzo Partanna (Piazza dei Martiri 58 – Napoli)

In allegato la locandina dell’evento di lunedì 6 nov

Link della round-table sul sito dell’Unione Industriali Napoli

http://bit.ly/2z0lAy8

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NETtoWORK rivoluziona il recruiting online per i giovani e lancia un round di equity crowdfunding su Opstart

 

 

NETtoWORK rivoluziona il recruiting online per i giovani e lancia un round di equity crowdfunding su Opstart

La startup torinese, che ha creato un network per neo-laureati e diplomati già utilizzato da oltre 200 aziende e 1.000 giovani nella sola provincia di Torino, lancia una campagna di equity crowdfunding su Opstart. Il recruiting online è tra i settori più dinamici con oltre 40 exit tra 2016 e 2017.

 

NETtoWORK, startup innovativa fondata a Torino, ha realizzato una piattaforma di networking che unendo tecnologia e servizi, facilita le relazioni tra aziende e giovani che entrano nel mondo del lavoro.

La startup ha lanciato una campagna di equity crowdfunding su Opstart con l’obiettivo di raccogliere 130 mila euro a fronte di un aumento di capitale che consentirà a chiunque di diventarne socio, investendo anche solo €250. La campagna, on-line dallo scorso 30 Ottobre, ha già raggiunto in soli 3 giorni il 45% del target di capitali raccolti.

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NETtoWORK propone un modello rivoluzionario di recruiting, che non si basa su annunci di lavoro, ma consente a giovani neo laureati o diplomati (in Italia sono circa 850.000 ogni anno), i Junior, e alle aziende, sia PMI che grandi imprese, di conoscersi e valutarsi in modo mirato prima di incontrarsi, creando una rete di relazioni nella propria provincia ed in quelle limitrofe. L’accesso per le aziende è completamente gratuito, al contrario di quanto accade in tutti i siti di recruiting. Anche per i Junior l’accesso è gratuito, ma sottoscrivendo un abbonamento “premium”, oltre a profilarsi e a caricare il proprio video CV di 90 secondi, possono interagire illimitatamente online con le Aziende, fino ad incontrarle dal vivo negli “Aperimeeting”.

Manuel Bregolin, CEO di NETtoWORK e con una lunga esperienza nelle Risorse Umane di piccole e grandi aziende, afferma: “I giovani hanno molte difficoltà a trovare i loro primi impieghi. Le possibilità esistono, ma spesso giovani e imprese non riescono ad incontrarsi. I curricula infatti sono l’unico strumento di valutazione che i selezionatori delle imprese hanno a disposizione. Ma i CV dicono ben poco su un giovane con scarsa esperienza lavorativa. Il risultato è l’inefficienza del mercato del lavoro giovanile: i recruiter devono vagliare migliaia di CV indifferenziati, mentre i giovani subiscono la frustrazione di non ricevere risposte. Crediamo che NETtoWORK offra una soluzione innovativa ed efficiente, sia alle aziende sia ai giovani.

E i risultati danno ragione a Bregolin: dal lancio a Maggio 2017, nella sola provincia di Torino, NETtoWORK è già utilizzato da oltre 1.000 Junior e 200 imprese, sia PMI sia grandi aziende, tra cui Alleanza Assicurazioni, Caffarel, Leroy Merlin, Valeo, Norauto.

Uno degli “early user”, Alessandro Olivero, responsabile del personale di CAFFAREL, conferma: “NETtoWORK è uno strumento utile per velocizzare l’approccio con potenziali candidati che, proprio grazie alla piattaforma, possono dimostrare competenze essenziali in Azienda, come public speaking, comunicazione e time management. Mi auguro possa diffondersi non solo fra i nativi digitali ma soprattutto fra le generazioni a loro precedenti proprio per la semplicità d’uso e fruizione”.

Il mercato globale del recruitment on-line vale $4 miliardi ed è tra i più movimentati in termini di acquisizioni: nel mondo, più di 40 startup attive in questo mercato sono state oggetto di acquisizioni tra il 2016 e il 2017. Il segmento dedicato al lavoro giovanile è peraltro tuttora una grande opportunità per le startup in quanto, essendo nella sua fase iniziale, si sta sviluppando con modelli diversi da quelli dei grandi gruppi, più mirati alle esigenze specifiche del segmento.

I fondi raccolti con la campagna di equity crowdfunding, consentiranno a NETtoWORK di accelerare l’espansione in tutte le province italiane, investendo principalmente in attività di marketing e commerciali e nella realizzazione della versione 2.0 della piattaforma, con funzionalità e servizi aggiuntivi che renderanno ancora più stimolante ed efficace l’interazione tra aziende e giovani.

Link alla campagna: https://www.opstart.it/progetto/nettowork-your-connections-your-success/

www.nettowork.it

 

 

 

 

Ansaldo Energia lancia Digital X Factory: Call per startup e PMI dell’industria 4.0

Ansaldo Energia è stata selezionata dal Cluster Fabbrica Intelligente per conto del Ministero dello Sviluppo Economico come uno dei primi quattro “Lighthouse Plant”, completamente basato su tecnologie digitali nell’ambito del programma Impresa 4.0. Per realizzare questo obiettivo, con il supporto della Regione Liguria, Ansaldo Energia, oltre a coinvolgere alcuni dei principali centri di competenza della trasformazione digitale (quali l’Università di Genova e il Politecnico di Milano) e alcuni importanti partner tecnologici, ha deciso di selezionare alcune startup e PMI innovative in grado di apportare valore a tale iniziativa.

Per questo, Ansaldo Energia lancia la Call for Innovation “Digital X Factory”, in collaborazione con Digital Magics EnergyTech, rivolta a tutte le startup e PMI innovative italiane dell’Industria 4.0 in grado di progettare e realizzare soluzioni tecnologiche avanzate e applicabili ai propri processi produttivi.

 Fra tutte le realtà che invieranno la propria candidatura entro il 20 novembre, saranno selezionate le 15 imprese più promettenti che venerdì 1 dicembre, presso lo Stabilimento Ansaldo Energia di Genova Cornigliano, presenteranno le loro proposte progettuali di fronte a una giuria di esperti di Industria 4.0.

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Tra le startup e PMI finaliste saranno selezionate quelle che potranno contribuire alla creazione del Lighthouse Plant di Ansaldo Energia. Le modalità di partecipazione e altre informazioni utili sono disponibili sul sito http://DigitalXFactory.ansaldoenergia.com

Il Gruppo Ansaldo Energia è un protagonista internazionale nel campo della generazione elettrica, un player in grado di fornire all’industria un modello integrato, dagli impianti chiavi in mano, ai componenti (turbine a gas, turbine a vapore, generatori, microturbine), al service a supporto, fino alle attività nel campo dell’energia nucleare.

Digital Magics EnergyTech è il programma di incubazione specializzato per le startup digitali del settore dell’energia lanciato dall’incubatore quotato Digital Magics in partnership con Compendia, società di servizi energetici innovativi.

Innovazione – Startup innovative: fatturato oltre quota 700 milioni – Report Ministero Sviluppo Economico-InfoCamere al 30 settembre 2017

L’aspetto saliente della presente edizione è dato dalla disponibilità dei dati sui bilanci 2016, che consentono di ottenere un’istantanea aggiornata dei fondamentali economici espressi da questa platea. 

Il 30 settembre 2017 risultavano iscritte 7.854 startup innovative, 460 in più rispetto a fine giugno. I dati dei bilanci 2016 attualmente disponibili coprono il 57,7% di questa popolazione: nei restanti casi l’impresa è stata costituita nel 2017, oppure i dati sul bilancio relativo all’esercizio 2016 non sono ancora stati acquisiti.

Ciò premesso, il valore della produzione medio per startup nel 2016 risulta in forte aumento: è ora pari a circa 160 mila euro, 45mila euro in più rispetto alla media rilevata nel trimestre precedente (+39,5%). Va però precisato che quest’ultimo valore si riferiva ai bilanci 2015, e risultava fortemente influenzato dalla progressiva perdita dello status di startup innovativa da parte di un numero consistente di imprese ormai “mature”, fenomeno già analizzato nelle precedenti edizioni di questo rapporto.

Il segnale più significativo del rafforzamento dimensionale delle startup innovative è dato pertanto dal valore aggregato della produzione, che al 30 settembre sfonda il tetto dei 700 milioni di euro (726.121.752 euro): un dato superiore di ben 312 milioni rispetto ai circa 414 milioni di euro (bilanci 2015) assommati dalle startup iscritte a fine giugno (+75,4%). L’aumento della popolazione complessiva delle startup, +6,2% rispetto a giugno, spiega solo in minima parte questa tendenza: è altresì evidente che, nel passaggio dai bilanci 2015 a quelli relativi all’esercizio 2016, si è assistito a un’importante accelerazione del percorso di crescita delle startup già iscritte.

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Peculiarità delle startup innovative è una spiccata tendenza a investire, che si conferma anche con riferimento all’esercizio di bilancio 2016: il rapporto tra immobilizzazioni e attivo patrimoniale risulta infatti pari al 26,83%, ben 8 volte più elevato rispetto a quello ascrivibile alla media delle altre società di capitali italiane.

Queste e altre evidenze sono contenute nell’ ultima edizione del rapporto, relativa al terzo trimestre del 2017 e pubblicata quest’oggi sul sito startup.registroimprese.it

Realizzato dal Ministero dello Sviluppo Economico e da InfoCamere, la società informatica del sistema camerale, in collaborazione con UnionCamere, l’Unione italiana delle camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura, il rapporto presenta un’ampia gamma di informazioni relative alla distribuzione geografica e settoriale delle startup innovative, al valore complessivo e medio della produzione e del capitale sociale, alla redditività e alle presenze giovanili, femminili ed estere nelle compagini sociali.

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Facebook, Messenger e Instagram festeggiano Halloween con nuove funzionalità… da paura!

Halloween è alle porte ed è ora di mettersi alla ricerca di qualche novità “spaventosa” per divertirsi insieme agli amici ed entrare nello spirito della serata più paurosa dell’anno! Non hai bisogno di spostarti chissà dove, perché troverai tutto quello che stai cercando su Facebook, Messenger e Instagram. Halloween è una festività che unisce le persone, che festeggiano in modi diversi: chi condividendo foto, chi partecipando a eventi su Facebook, chi inviando foto agli amici via Messenger, e chi invece parlando del proprio costume sul profilo Facebook.

Oggi annunciamo nuove esperienze a tema Halloween su Facebook e Messenger:

Nuovi effetti per la fotocamera, Live e Messenger: prova a utilizzare le nuove maschere di Halloween, le cornici e gli adesivi.

Mettiti alla prova con un nuovo gioco interattivo: hai sempre sognato di bussare alla porta di un vicino e chiedergli “dolcetto o scherzetto”? Quest’anno, grazie a Facebook e alla fotocamera del tuo smartphone, puoi farlo. Attento solo a scappare in tempo perché la casa dove ti trovi è infestata di spettri!

• Libera la tua creatività con i post a tema Halloween: quando pubblichi sul news feed dei nuovi messaggi, prova i nuovi sfondi a tema.

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E’ Halloween, divertiti su Facebook

Festeggia in maschera: la sera di Halloween potresti trovare sul tuo news feed un messaggio di Facebook che ti augura buon Halloween e ti invita a entrare nello spirito della festa. Accedendo alla fotocamera, troverai più di dodici spaventose maschere e cornici, oltre a un modo più veloce per scattare una foto del tuo look di Halloween.

 

 

 

 

 

 

 

 

Trasmetti il tuo Halloween Live: Facebook Live introduce anche degli effetti di Halloween che possono essere utilizzati nei tuoi video in diretta. Scegli la maschera più spaventosa o racconta una storia usando un effetto. Vai in diretta con un amico e divertiti a coinvolgere le persone nelle tue storie di Halloween.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Scappa da una casa virtuale infestata di spettri: Vuoi divertirti ancora di più? Prova il nostro gioco interattivo di Halloween, fa parte delle novità che troverai nella fotocamera. Dovrai tentare di scappare da una casa infestata di spettri mentre stai consegnando il tuo dolcetto o scherzetto e fuggire saltando le mura. Girando la testa da un lato all’altro, cambierai la direzione in cui salti per arrivare sempre più in alto ed evitarai le trappole della casa. Puoi anche condividere il tuo punteggio più alto con una foto e sfidare i tuoi amici a battere il tuo record.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Vesti a tema anche i tuoi messaggi: per darti ancora più modo di esprimere te stesso in questa speciale festività, aggiungeremo degli sfondi a tema tra quelli colorati per i tuoi post su Facebook. 

 


Dolcetto o scherzetto a casa dei vicini: sono previsti più di 500.000 eventi a tema Halloween in tutto il mondo quest’anno. Per far sì che tu possa trovare quello più vicino a casa tua, ti invieremo delle segnalazioni con tutti gli eventi di Halloween che potrebbero interessarti.

 

Su Messenger, ancora più modi per connetterti con i tuoi amici

Trova la tua maschera con la fotocamera: se all’ultimo minuto ti accorgi di non avere il costume per la serata, niente paura! La fotocamera di Messenger ti offre tante maschere e cornici di Halloween. La fotocamera è sempre a portata di mano, anche se hai già avviato una conversazione o se hai appena aperto l’applicazione.

Spaventa i tuoi amici in Video chat: tutte le maschere e gli effetti della fotocamera sono disponibili anche nella chat Video di Messenger! Basta avviare o aprire una conversazione con un amico o con un gruppo di amici e toccare l’icona del video nell’angolo in alto a destra. Quando ti sarai trasformato in un goblin verde o in un gatto nero, tocca la stella e chatta con i tuoi amici.

 

 

Ma non finisce qui… per Halloween anche Instagram ha tante novità per te

Per festeggiare Halloween, anche Instagram lancia alcuni divertenti tool creativi, tra cui un nuovo formato della fotocamera, Superzoom.

Proprio come Boomerang, anche Superzoom aggiunge un tocco creativo a qualsiasi video, consentendo agli utenti di zoomare su un oggetto con un sottofondo musicale di suspense per rendere il tutto ancora più espressivo. Basta selezionare Superzoom nelle opzioni della fotocamera e tenere premuto per registrare, oppure cliccare una volta per registrare un Superzoom da 3 secondi.

Anche le Storie di Instagram si tingono di paura per Halloween, con dei nuovi filtri facciali spaventosi e un set di adesivi dedicati alla ricorrenza più da brivido dell’anno.

 

 

Buon divertimento con i dolcetti e gli scherzetti di questo Halloween!

 

Vincitori Moleskine Open Innovation Program

Le startup Edo Agenda, agenda cartacea con uno speciale layout delle pagine che connette ogni pagina dell’agenda cartacea a quelle digitali su PC e smartphone, Kollema, app che ti permette di condividere e visualizzare i commenti e le note degli altri utenti sugli e-book, rendendo la lettura social e Intertwine, piattaforma web di storytelling collaborativo che consente agli utenti la creazione e la pubblicazione di opere editoriali multimediali condivise vincono il Moleskine Open Innovation Program e accedono al Moleskine Incubator: percorso di accelerazione di 6 mesi per sviluppare il loro processo di crescita e di integrazione nell’offerta di Moleskine e il relativo “go to market”.

Moleskine Open Innovation Program è la Call for Innovation per le startup e scaleup italiane e internazionali lanciata da Moleskine, brand che sostiene la creatività e il talento, e Digital Magics, business incubator quotato su AIM Italia di Borsa Italiana.

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I finalisti che sono stati i protagonisti del Moleskine Innovation Day presso la nuova sede di Moleskine a Milano – hanno presentato modelli di business innovativi e scalabili in tutto il mondo, con prodotti e servizi in linea con i valori del brand Moleskine – che si fondano su concetti chiave come: Cultura, Immaginazione, Memoria, Viaggio, Identità Personale. I 15 finalisti sono: A.I. Travel Assistant, Cityteller, Edo Agenda, ElseWatcher, Griot, Infi-tex, Intertwine, Kollema, Let.life, MappiNa, myLike, onPony, Quad, Quasar e Wazabit.

 In allegato il Comunicato Stampa

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NASCE MILANO DIGITAL WEEK: APERTA LA CALL FOR PROPOSAL PER PARTECIPARE ALLA PRIMA EDIZIONE IN PROGRAMMA DAL 15 AL 18 MARZO 2018

Una chiamata rivolta alla città per scoprire i tanti volti della Milano digitale che stanno trasformando il nostro modo di vivere. Quattro giorni aperti a tutti i cittadini, aziende, istituzioni, università, startup, centri di ricerca e associazioni, dedicati alla conoscenza e all’innovazione attraverso il digitale.

Una mappa interattiva racconterà il digitale a Milano: com’è e come si trasforma giorno per giorno. 

Proposte e candidature entro il 31 gennaio 2018 su: www.milanodigitalweek.com

Milano cambia, cresce e si trasforma giorno per giorno attraverso il digitale: nasce da qui, e dalla volontà di scoprire e condividere progetti e attori che stanno contribuendo a trasformare il nostro modo di vivere, il lancio della Call for proposal per partecipare alla prima edizione della Milano Digital Week, in programma dal 15 al 18 marzo 2018.

Un’iniziativa promossa attraverso avviso pubblico da Comune di Milano Assessorato alla Trasformazione Digitale e Servizi Civici e realizzata da Cariplo Factory, in collaborazione con IAB – Interactive Advertising Bureau e Hublab.

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Saranno quattro giorni “a porte aperte” dedicati alla produzione e diffusione di conoscenza e innovazione attraverso il digitale. Milano Digital Week vuole essere infatti una chiamata rivolta ad aziende, istituzioni, università, startup, centri di ricerca, associazioni e a tutte le realtà che vorranno raccontarsi e aprire fisicamente le porte ai cittadini, per far conoscere i tanti volti della Milano digitale.

Dall’innovazione sociale alle startup, dall’industria 4.0 alla digital education: attraverso talk, mostre, seminari, eventi, performance, workshop, laboratori, la Call for proposal mira a coinvolgere per la prima volta sotto lo stesso cappello progetti in divenire ed esempi virtuosi di trasformazione digitale in atto nella città nei più diversi settori, da quello scientifico e tecnologico alla cultura, dalla comunicazione alla finanza, dal food al design, fino a tutti i nuovi ambiti di innovazione resi possibile dal digitale.

Le candidature possono essere presentate entro il 31 gennaio 2018 sul sito:

www.milanodigitalweek.com

Accanto ai progetti ideati o curati appositamente per la manifestazione, la chiamata di Milano Digital Week è un’opportunità per tutte le sperimentazioni digitali che hanno già fatto breccia nella realtà quotidiana, ma che spesso rimangono precluse al grande pubblico.

La prima edizione della Milano Digital Week è inoltre l’occasione per creare una mappa interattiva del digitale a Milano, in mostra presso BASE tra il 15 e il 18 marzo, in grado di fornire un quadro d’insieme degli attori attivi sul territorio, che possa visualizzare l’apporto della trasformazione digitale. Uno strumento di lettura e di alfabetizzazione utile sia agli addetti ai lavori sia ai cittadini che fruiscono sempre più di servizi online.

Siamo molto felici di annunciare la prima Digital Week”, afferma Roberta Cocco, assessore a Trasformazione digitale e Servizi civici. “Sarà una speciale rassegna a porte aperte, realizzata grazie alla collaborazione tra pubblico e privato, per mostrare ai cittadini i migliori progetti e le idee più innovative della Milano digitale”.

“La Milano Digital Week vuole svelare il cuore digitale della città ai cittadini, creando occasioni di incontro e conoscenza, momenti di riflessione sulla trasformazione digitale che sta cambiando il nostro modo di vivere, lavorare, muoverci e divertirci”, afferma Carlo Mango, Consigliere Delegato di Cariplo Factory. “Una chiamata rivolta ad aziende, istituzioni, associazioni, università e startup, affinché mostrino le idee e le innovazioni con cui vogliono rendere migliore il futuro della città e delle persone che la abitano”.

Milano Digital Week

15 – 18 marzo 2018

Un’iniziativa promossa dal Comune di MilanoAssessorato alla Trasformazione Digitale

realizzata da Cariplo Factory con IAB – Interactive Advertising Bureau e Hublab.

Proposte e candidature entro il 31 gennaio 2018 sul sito:  www.milanodigitalweek.com

Per informazioni:info@milanodigitalweek.com

In allegato il comunicato stampa e alcune immagini

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