Kaspersky Lab commenta le vulnerabilità nei chip Intel

Ido Naor, Senior Security Researcher, GReAT di Kaspersky Lab, in merito alle vulnerabilità nei chip Intel.

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“Sono state scoperte due gravi vulnerabilità nei chip Intel, che potrebbero consentire agli aggressori di sottrarre informazioni sensibili dalle app accedendo alla memoria principale. La prima vulnerabilità, Meltdown può efficacemente rimuovere la barriera tra le applicazioni utente e le parti sensibili del sistema operativo. La seconda vulnerabilità, Spectre, che si trova anche nei chip AMD e ARM, può indurre le applicazioni vulnerabili a perdere il contenuto della memoria.

 Le applicazioni installate su un dispositivo funzionano generalmente in modalità utente, lontano dalle parti più sensibili del sistema operativo.  Se un’applicazione ha bisogno di accedere a un’area sensibile, ad esempio il disco, la rete o l’unità di elaborazione sottostante, deve chiedere l’autorizzazione per utilizzare la “modalità protetta”. Nel caso di Meltdown, un aggressore potrebbe accedere alla modalità protetta e alla memoria principale senza bisogno di autorizzazione, eliminando in modo efficace la barriera e consentendogli di sottrarre potenzialmente i dati dalla memoria delle app in esecuzione, come ad esempio i dati provenienti da gestori di password, browser, e-mail, foto e documenti.

 Poiché si tratta di bug hardware, trovare la patch è complesso. Per Linux, Windows e OS X sono state emesse patch contro Meltdown e si sta lavorando per rafforzare il software contro lo sfruttamento futuro di Spectre. Google ha pubblicato ulteriori informazioni qui. È fondamentale che gli utenti installino immediatamente le patch disponibili. Ci vorrà del tempo perché gli aggressori capiscano come sfruttare le vulnerabilità – fornendo una piccola ma importante “finestra” di protezione”, Ido Naor, Senior Security Researcher, GReAT di Kaspersky Lab.

Amazon.it svela i gusti letterari e musicali degli italiani nel 2017 

Storie della buonanotte per bambine ribelli. 100 vite di donne straordinarie di Francesca Cavallo ha sbancato la classifica dei libri mentre Oh Vita! di Jovanotti è l’album più acquistato:a pochi giorni dalla fine del 2017, Amazon svela le preferenze degli italiani attraverso i libri e i dischi più venduti negli ultimi 12 mesi su Amazon.it.

Un anno di novità letterarie e musicali giunge al termine e Amazon traccia lo scenario dei gusti degli italiani attraverso le classifiche dei libri e degli album più venduti su Amazon.it nel 2017.

Nella classifica dei 10 libri più venduti nel 2017 a farla da padrone sono soprattutto titoli italiani, romanzi d’amore e volumi dedicati al cibo e al benessere, ma anche  grandi classici per adulti e bambini come Il Piccolo Principe. Non mancano i sequel di saghe di successo che hanno tenuto incollati alle pagine migliaia di lettori in tutto il mondo, come nel caso di Origin di Dan Brown. Ecco la classificacompleta:

  1. Storie della buonanotte per bambine ribelli. 100 vite di donne straordinarie. Ediz. a colori – Francesca Cavallo, Elena Favilli
  2. Origin – Dan Brown
  3. L’arte di essere fragili. Come Leopardi può salvarti la vita – Alessandro D’Avenia
  4. Le otto montagne – Paolo Cognetti
  5. E allora baciami – Roberto Emanuelli
  6. Il Piccolo Principe – Antoine de Saint-Exupéry
  7. La dieta della longevità. Dallo scienziato che ha rivoluzionato la ricerca su staminali e invecchiamento, la dieta mima-digiuno per vivere sani fino a 110 anni – Valter Longo
  8. Tredici – Jay Asher
  9. Fatto in casa da Benedetta. Torte, primi sfiziosi, stuzzichini… le ricette più golose del web – Benedetta Rossi
  10. 1984 – George Orwell

Il testo rivelazione di Francesca Cavallo e Elena Favilli, Storie della buonanotte per bambine ribelli, è inoltre il titolo più venduto nella categoria Libri per Bambini, mentre Origin di Dan Brown è il preferito per chi apprezza Gialli e Thriller. Al numero 1 dei libri di Cucina La dieta della longevità, mentre per i testi di Letteratura e Narrativa la medaglia d’oro va a L’arte di essere fragili. Gli Adolescenti e ragazzi nel 2017 hanno acquistato soprattutto Wonder di R.J. Palacio, mentre L’interpretazione dei sogni di Sigmund Freud va per la maggiore per gli appassionati di Società e scienze sociali. Chiudono le prime posizioni Macerie prime di Zerocalcare (categoria Biografie, diari e memorie) e Dragon Ball Super: 1 per la sezione Fumetti e Manga.

Gli italiani apprezzano anche la buona musica, come testimonia la classifica dei 10 dischi più venduti nel 2017 che vede al primo posto il nuovissimo Oh, Vita! di Jovanotti che sbaraglia qualunque concorrenza, nostrana e internazionale:

  1. Oh, Vita! – Jovanotti
  2. Divide – Ed Sheeran
  3. Perdo le parole – Riki
  4. Prisoner 709 – Caparezza
  5. Duets Tutti Cantano Cristina – Cristina D’Avena
  6. Vasco Modena Park (3 CD + 2 DVD) – Vasco Rossi
  7. Vasco Non Stop (4 CD) – Vasco Rossi
  8. Comunisti col rolex- JAx e Fedez
  9. Songs of Experience [Edizione Deluxe] – U2
  10. Masters [4 CD] – Lucio Battisti

 

L’ultima fatica di Jovanotti si aggiudica anche altre due medaglie d’oro: nella classifica musica italiana e musica pop. Se è vero che i gusti degli italiani spaziano su più generi, è altresì vero che le note Made in Italy restano le preferite. A conferma di ciò ci pensano le prime posizioni delle sezioni rap, rock e indie che vedono sul podio rispettivamente Prisoner 709 di Caparezza, Vasco Non Stop (4 CD) di Vasco Rossi e Faccio un casino di Coez. Unico straniero in vetta è John Coltrane e il suo Blue Train, al numero uno nella classifica degli album jazz più venduti.

I Trend del Fintech per il 2018

 

A cura dell’Ufficio Studi di Moneyfarm

 

Il 2018 sarà un anno chiave per quanto  riguarda il Fintech, anche in Italia. A livello globale, ci aspettiamo di vedere un maggior protagonismo da parte dei player tradizionali dell’industria finanziaria e dei colossi del tech. Alcuni dei trend più interessanti sono legati a un impulso positivo di nuove regolamentazioni che entreranno in vigore il prossimo anno (MiFID II, PSD, armonizzazioni della legge di fatturazione elettronica). In termini geografici, l’Asia si definirà ancora di più come il grande hub del Fintech mondiale.

Il 2018 sarà un anno chiave per quanto  riguarda il Fintech. I tempi sembrano maturi e soprattutto il pubblico, sempre più esigente e desideroso di servizi all’avanguardia, sembra pronto per ricevere le novità di questo settore. Anche in Italia, un paese che si è dimostrato da sempre relativamente lento nell’adozione delle nuove tecnologie digitali, il mercato sembra essere maturo. Infatti, secondo una ricerca condotta da Investor Pulse di Blackrock, che evidenzia il forte legame tra tecnologia e finanza[1], gli investitori che si affidano a canali digitali per monitorare i propri investimenti  costituiscono ben il 64% del totale. Più del 50% del campione intervistato conosce le piattaforme di robo-advisory e le considera alternative appetibili di investimento futuro (e il dato diventa ancora più significativo tra i millennials).

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A livello globale, ci aspettiamo di vedere un maggior protagonismo da parte dei player tradizionali dell’industria finanziaria e dei colossi del tech. Il recente annuncio che Amazon si inserirà nel settore dei pagamenti ha attirato molto l’attenzione e crediamo che sia ormai diventato evidente a tutti l’enorme opportunità di business presente nello spazio dei servizi finanziari. Il potenziale cresce esponenzialmente soprattutto per chi può fare leva su una grande disponibilità di dati: proprio il concetto di  controllo dei dati sarà la chiave sia per quanto riguarda le possibili applicazioni commerciali, sia per quanto riguarda l’integrazione con tecnologie di intelligenza artificiale. Crediamo però che, specialmente per quanto riguarda i servizi a più alto valore aggiunto, la partita si giocherà ancora tra le startup e i player tradizionali dell’industria. In questo spazio, nel 2018, ci aspettiamo di veder moltiplicate le sinergie.

 

In generale, è interessante notare come alcuni dei trend più significativi siano legati a un impulso positivo di nuove regolamentazioni che entreranno in vigore il prossimo anno (MiFID II, PSD, armonizzazioni della legge di fatturazione elettronica). Le istituzioni si sono finalmente accorte di quello che sta succedendo nella finanza, e nel prossimo futuro il comparto Fintech comincerà a raccoglierne i frutti.

 

ROBO ADVISORY

 

Per quanto riguarda il settore dei robo-advisors o, per meglio dire, dei gestori digitali del risparmio, il 2018 sarà un anno chiave per questo comparto, in Europa e nel mondo. La visione di Moneyfarm, supportata dalle analisi delle principali società di consulenza globali, è che i robo advisors si ritroveranno a gestire diverse migliaia di miliardi di masse tra il 2018 e il 2025.

 

Senza entrare nel dettaglio delle proiezioni, è evidente che il 2018 sarà un anno cruciale per validare il modello di business e per vedere se il trend di crescita molto chiaro a cui abbiamo assistito negli ultimi anni continuerà sulla stessa strada, o se ci sarà un’accelerazione anche in Europa, simile a quella del mercato statunitense nel 2017. Il 2017 è stato l’anno in cui si sono mobilitati tantissimi investimenti e si è dimostrato il valore di creare le giuste sinergie industriali: nel 2018 ci aspettiamo di vedere una sempre maggiore integrazione.

 

Una grande mano in questo senso potrebbe arrivare dalla MiFID II. La nuova normativa, che entrerà in vigore a gennaio, potrebbe avere un effetto dirompente soprattutto sul mercato italiano, che è ancora caratterizzato dalla prevalenza di modelli di distribuzione tradizionali. L’esperienza della RDR inglese, normativa da cui la MiFID II ha preso spunto, ci mostra come l’aumento dei costi derivato dai maggiori oneri in carico a intermediari e case prodotto andrà, probabilmente, a creare uno spazio per le iniziative più agili e innovative rivolte alla clientela mass. Questo perché i player tradizionali, per giustificare i costi elevati che impongono alla clientela, potrebbero concentrarsi su un segmento affluent/private.

 

Il 2018 è anche l’anno in cui ci aspettiamo che l’intelligenza artificiale, che per adesso è entrata solo marginalmente nel campo della gestione del risparmio, cominci a giocare un ruolo ancora più importante soprattutto grazie all’entrata in vigore della PSD2.

 

OPEN BANKING PSD2

 

Proprio la PSD2 ha un potenziale enorme per le prospettive di business che può aprire. Ci troviamo di fronte a una rivoluzione copernicana, nella quale le banche dovranno finalmente aprire l’accesso delle proprie piattaforme a parti terze e i correntisti diventeranno proprietari dei propri dati e potranno decidere di integrare i servizi finanziari di cui usufruiscono come meglio credono. Ovviamente ci saranno dei cambiamenti più immediati, legati per esempio al sistema dei pagamenti, visto che diventerà molto complesso per le banche porre degli ostacoli all’utilizzo di servizi offerti da parti terze.

 

La PSD2, più che un semplice cambio di legislazione, va vista come l’apertura di una nuova piattaforma per l’innovazione digitale in grado di offrire tantissime opportunità a chi sarà in grado di approfittarne, un po’ come è stato per l’introduzione dei sistemi operativi per dispositivi mobili. Molto difficile prevedere l’impatto che avrà questa nuova regolamentazione e soprattutto i tempi in cui i risparmiatori potranno godere dei vantaggi, che si esplicheranno in termini di servizi migliori e più personalizzati in una serie di ambiti, a partire dai pagamenti, fino alla gestione delle finanze personali, arrivando ai servizi di investimento. Anche da un punto di vista commerciale, il grande afflusso di dati potrebbe dare un’ulteriore spinta alle aziende innovative, che potranno inserire nuovi strumenti nel loro arsenale commerciale, facilitando una crescita ancora più agevole. Si pensi alle possibili partnership che potrebbero scaturire su iniziative promozionali sempre più personalizzate. Va da sé, ma è importante ribadirlo a scanso di equivoci, tutto questo meccanismo sarà basato sul consenso: l’utente finale diventa padrone dei suoi dati, che prima appartenevano alle banche, e ne dispone come preferisce.

 

La chiave sarà dunque saper immaginare servizi che creino reale valore per le persone. Nell’ambito del risparmio, ad esempio, la possibilità di incrociare i dati di tutti i conti di un individuo ci permetterà di ottenere una radiografia completa delle sue abitudini finanziarie. Per una società che si occupa di gestione del risparmio, con un forte accento tecnologico come Moneyfarm, questa possibilità porterà verso l’offerta di un servizio che sia veramente olistico, ovvero che aiuti ad accompagnare il risparmiatore durante l’intero ciclo finanziario, dalla fase dell’accumulazione alla fase dell’investimento. In questo spazio, un grande supporto lo darà l’intelligenza artificiale (ed è per questo che come Moneyfarm abbiamo deciso di accrescere il nostro know-how e la nostra dotazione tecnologica con l’acquisizione del chatbot Ernest).

 

PSD2 aprirà una grande opportunità di innovazione che potrà essere colta dalle nuove aziende e dall’industria tradizionale, perciò ci aspettiamo molti investimenti e molte novità nel 2018. Un settore da tenere particolarmente d’occhio è quello delle banche digitali, caratterizzate da sistemi che possono rapidamente adattarsi alle esigenze degli utenti. L’ingresso nel settore bancario per le startup è sempre stato critico, ma la direttiva apre nuovi scenari.

 

FATTORE ASIA

 

L’Asia si definirà ancora di più come il grande hub del Fintech mondiale. Spesso quando si parla di Fintech si è portati a pensare ai mercati maturi come gli Stati Uniti e l’Europa, ma oggi la frontiera è in Asia.

 

Nell’Asia Pacifica il fintech ha ricevuto nel 2017 investimenti per un totale di $14.8bn secondo PwC contro gli 8.3 del Nord America e i 2.4 del Regno Unito. L’ecosistema è dominato dalla Cina, che vanta i 4 unicorni fintech più grandi del mondo, e dall’India, che si è convertita alle transazioni digitali mediante l’uso di individually unique mobile wallets e mettendo fuori corso alcuni tagli di banconote, dando vita al più grande esperimento di demonetizzazione mai condotto a livello globale.

 

In Asia la crescita del settore Fintech è caratterizzata da una mastodontica sproporzione tra la domanda e l’offerta di servizi. Si pensi che solo il 69% delle persone nell’Asia Pacifica possiede un conto corrente e solo il 52% di coloro che vivono nell’Asia Meridionale.

 

La mancanza ovviamente di un’industria tradizionale ben consolidata e l’emersione di un classe media matura, fa sì che la capacità dirompente delle nuove tecnologie sia ancora più evidente che in Europa e negli Usa. Possiamo dire che in Asia la rivoluzione Fintech sta accompagnando l’inclusione finanziaria di centinaia di milioni, se non miliardi, di persone.  In questo senso, se vogliamo avere un indizio sulla forma che avranno i servizi finanziari di domani è all’Asia che dobbiamo guardare.

 

Mentre in occidente i maggiori fintech hub (Londra, New York e la Silicon Valley) hanno vissuto un’innovazione graduale, il gigante tecnologico cinese ha rivoluzionato molti aspetti dell’industria dei servizi finanziari. L’adozione diffusa del fintech da parte di una popolazione cresciuta con la tecnologia, unita alla consistenza degli investimenti in innovazione, lascia pensare che la Cina continuerà a essere il leader asiatico del fintech.

 

In particolare il settore che sta trainando la crescita, con più di 8 miliardi di investimenti, è quello del credito. Il boom di questo segmento è stato determinato da una grande domanda di prestiti che rimane insoddisfatta dal canale di credito tradizionale, e favorito dalla presenza di grandi piattaforme digitali che hanno diversificato su nuovi segmenti, oltre alla poca attenzione dei regulators sul settore. In questo senso il comparto asiatico rappresenta un esempio di come grandi piattaforme digitali, sia attraverso l’investimento in startup, sia attraverso l’intervento diretto sul mercato, possono entrare nello spazio Fintech generando profitti.

 

PAGAMENTI ELETTRONICI

 

Il settore caldo può essere quello della fatturazione elettronica, sempre per motivi legati a nuove regolamentazioni, che imporranno un’armonizzazione. Nel 2018 l’Unione Europea imporrà a tutti gli stati membri degli standard comuni per quello che riguarda l’e-invoicing. Bruxelles spera così di aumentare il tasso di adozione dal 24% al 95% entro il 2024, ciò comporterebbe risparmi per circa 64.5 miliardi per le imprese. Anche se le stime si rivelassero troppo generose, si tratta di una cifra enorme. La nuova normativa potrebbe funzionare anche da incentivo per la digitalizzazione delle imprese nazionali.

 

 Informazioni su Moneyfarm

Moneyfarm è una società internazionale di gestione del risparmio specializzata negli investimenti a medio-lungo termine. Tramite la sua piattaforma online offre a migliaia di clienti in Italia e nel Regno Unito una consulenza finanziaria accessibile, indipendente e trasparente. Grazie all’utilizzo delle tecnologie digitali Moneyfarm ha sviluppato un modello innovativo che le permette di fornire un servizio di gestione finanziaria di prima qualità, semplice, trasparente e a costi inferiori a quelli offerti dai gestori tradizionali. È regolata dalla Financial Conduct Authority (FCA) e vigilata in Italia da Consob. Ad agosto 2012 è sbarcata sul web con Moneyfarm.com, aprendo la strada alla consulenza indipendente via Internet nel mercato italiano. L’azienda ha come soci principali fondi di investimento Cabot Square Capital e United Ventures, il gruppo Allianz e Vittorio Terzi (Director Emeritus di McKinsey Italia) tramite il suo veicolo d’investimento. La società guidata da Paolo Galvani e Giovanni Daprà può contare su un team di 90 professionisti di qualificato background,  su oltre 150.000 utenti attivi.

 

DIGITAL MAGICS ENTRA NEL CAPITALE SOCIALE DELLA STARTUP TWO HUNDRED

La prima campagna in collaborazione fra la startup FinTech e l’incubatore quotato in Borsa è quella di WeBeers, e-commerce delle birre artigianali, che raggiunge il primo traguardo raccogliendo adesioni per 250.000 Euro

TWO HUNDRED ha chiuso recentemente un round di investimento di 300.000 Euro e da fine 2015 ha raccolto oltre 1,5 milioni di Euro con le sue campagne sulla piattaforma

Digital Magics, business incubator quotato su AIM Italia di Borsa Italiana (simbolo: DM), entra nel capitale sociale della startup innovativa TWO HUNDREDportale di equity crowdfunding, autorizzato da Consob, che permette a chiunque di investire facilmente in aziende private non quotate.

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Oltre ad affiancare i fondatori con i propri servizi di incubazione per la crescita della società, Digital Magics con TWO HUNDRED aggiunge un ulteriore asset strategico per favorire il finanziamento e lo sviluppo delle startup e PMI digitali italiane. La prima collaborazione è la campagna della startup di Digital Magics WeBeers, e-commerce per scoprire le migliori birre artigianali, che ha raccolto adesioni per 250.000 Euro raggiungendo l’obiettivo minimo della raccolta fondi, che proseguirà fino al 31 dicembre:https://200crowd.com/V2/IT/Campaign/details/webeers

Fondata nel 2013 da Matteo Masserdotti (CEO) e Carlo Saccone (CTO) come Tip Ventures, la startup FinTech ha recentemente effettuato un rebranding con il nuovo brand 200 Crowd, e ha chiuso un round di investimento di 300.000 Euro, a cui hanno partecipato importanti business angel, investitori privati e l’incubatore certificato Digital Magics.

Da fine 2015 TWO HUNDRED ha raccolto con le sue campagne oltre 1,5 milioni di Euro – tra cui quelle di BIOGENERA, PMI innovativa che opera nel settore delle biotecnologie farmaceutiche, e di Glassup, startup specializzata nella fabbricazione di smartglasses per la realtà aumentata. Nel 2017 TWO HUNDRED ha registrato il +300% del numero di iscritti al sito e il +350% di investitori attivi.

Il portale di equity crowdfunding www.200crowd.com favorisce l’incontro di investitori professionali, qualificati, retail, business angel e venture capital con aziende non quotate, startup e PMI innovative o piccole medie imprese, garantendo massima trasparenza e velocità grazie a un algoritmo proprietario, qualitativo e quantitativo, che fornisce una valutazione preliminare sulle informazioni del business, manageriali e finanziarie delle società che si candidano per la ricerca di capitali su TWO HUNDRED.

L’obiettivo di TWO HUNDRED è costruire round di investimento strutturati, offrendo agli investitori la possibilità di co-investire nell’innovazione italiana, diversificando il proprio portfolio e favorendo la nascita e la crescita di neoimprese digitali.

L’equity crowdfunding – strumento alternativo per finanziare la crescita di una società tramite la campagna di raccolta fondi online, con una durata e un obiettivo – in Italiaha raggiunto oltre 18 milioni di Euro di capitale di rischio raccolto dall’avvio della legge del 2013, con un tasso di successo del 60% delle campagne e ha registrato unacrescita del 152% nel 2017 rispetto al 2016 (Fonte: Osservatorio Crowdinvesting del Politecnico di Milano, novembre 2017).

Matteo Masserdotti, Fondatore e CEO di TWO HUNDRED, ha dichiarato: “L’equity crowdfunding in Italia sta dando ottimi risultati, ma dobbiamo lavorare insieme per garantire la massima professionalità agli investitori, che hanno oggi meno esperienza nel valutare e seguire queste aziende. Sappiamo che il mercato dell’investimento in capitale di rischio in Italia è solo all’inizio e siamo anche coscienti che questo tipo di investimenti è sempre più alla portata di tutti e l’interesse in forte aumento. Grazie alla partnership strategica con Digital Magics lavoreremo per creare un mercato più professionale e liquido per tutti”. 

Gabriele Ronchini, Fondatore e Amministratore Delegato di Digital Magics, dichiara: “Dopo aver lanciato MAGIC WAND, il primo acceleratore FinTech e InsurTech in Italia con 10 importanti operatori del mercato, continuiamo a investire nel settore della finanza, che è in evoluzione a livello mondiale grazie al digitale. Siamo doppiamente soddisfatti di dare il benvenuto a Matteo, Carlo e il loro team nella nostra squadra e di cominciare questa collaborazione con il raggiungimento per la nostra partecipata WeBeers del primo obiettivo della raccolta fondi. TWO HUNDRED non è solo una nostra partecipata, ma diventa un vero e proprio partner per il nostro portfolio e per l’innovazione in Italia”.

Ford pubblica il Report annuale sui Trend 2018: consumatori e brand dominano il cambiamento

 

  • Ford illustra i risultati del Report annuale sui Trend, sottolineando come i cambiamenti globali della società stiano influenzando i comportamenti e le abitudini dei consumatori: nuovo attivismo, empatia e necessità di esprimere se stessi daranno forma al nuovo anno
  • Il sesto rapporto annuale mostra che mentre due terzi delle persone, a livello globale, affermano di essere sopraffatte dai cambiamenti che avvengono intorno a loro, tre quarti pensano di poter influenzare tale cambiamento in senso positivo; quasi la metà si aspetta che i brand prendano una posizione sulle questioni sociali
  • I consumatori sono focalizzati sul divario crescente tra ricchi e poveri e sul benessere emotivo, e, mentre molti esprimono scetticismo sull’intelligenza artificiale, si sentono più fiduciosi sul futuro dei veicoli a guida autonoma

Le persone si sentono sempre più destabilizzate dagli sconvolgimenti e dai cambiamenti in atto nel mondo, e oltre il 60% di queste afferma di sentirsi sopraffatta da ciò che gli accade intorno. Il Report sui Trend Looking Further with Ford prende in considerazione non solo le tematiche che dividono il mondo, ma anche i meccanismi di difesa che ne stanno emergendo di conseguenza.

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Viviamo chiaramente in tempi molto particolari”, ha spiegato Sheryl Connelly, Ford Global Consumer Trends and Futuring Manager. “Il cambiamento delle priorità globali, gli imprevedibili sconvolgimenti politici e l’attenzione ai temi della disuguaglianza sociale hanno modificato lo status quo e lasciato molti disorientati. Ma oltre il caos e il conflitto, una nuova energia creativa sta stimolando le persone come mai prima d’ora. Grazie all’empatia e alla compassione, che hanno condotto a un maggiore impegno nel sociale, le persone sono sempre più convinte che la loro singola azione possa influenzare un cambiamento, in senso positivo”.  

Mentre le società fanno i conti con le mutate esigenze dell’urbanizzazione, le problematiche dell’ambiente e l’instabilità economica, Ford continua il proprio percorso di trasformazione in mobility company ideando soluzioni per la mobilità che possano migliorare la qualità della vita delle persone. Tra la preoccupazione per la sofferenza nel mondo, il divario sempre più ampio tra ricchi e poveri, e il timore legato agli eventuali effetti collaterali legati all’intelligenza artificiale, Ford rimane fedele alla convinzione che la libertà di movimento favorisca il progresso umano, e, sta continuando, pertanto, a sviluppare tecnologie innovative, all’insegna della sostenibilità, che possano inserirsi virtuosamente nella quotidianità degli individui.  

Ogni anno, Ford si concentra sui trend globali per capire quale sia il percorso evolutivo dei consumatori e come le aziende debbano comportarsi per rispondere a tali esigenze.

I principali risultati emersi dal report annuale, giunto alla sesta edizione, sono:

  • Il 39% delle persone intervistate (adulti) afferma di non aver problemi a condividere le proprie informazioni personali con le aziende, ma il 60% dichiara di sentirsi frustrato dalla quantità di informazioni rese pubbliche
  • Il 76% degli intervistati ha affermato di provare turbamento rispetto alla consapevolezza di quanto delle proprie informazioni personali sia nella disponibilità dei diversi brand
  • Il 52% afferma di temere gli eventuali effetti indesiderati dell’avvento dell’intelligenza artificiale, mentre il 61% dichiara di sentirsi ottimista rispetto all’introduzione dei veicoli a guida autonoma
  • Il 68% delle persone dichiara di sentirsi sopraffatto dalla sofferenza percepibile e diffusa nel mondo e il 51% dichiara di sentirsi in colpa per non essere stato in grado di fare di più per rendere il mondo migliore
  • L’81% degli intervistati si dice preoccupato per il crescente divario tra ricchi e poveri
  • Il 73% delle persone afferma di sentire la necessità di occuparsi maggiormente del proprio benessere emotivo
  • Il 54% degli adulti di tutto il mondo dichiara di sentirsi più stressato rispetto a un anno fa, e, nella fascia d’età tra i 18 e 29 anni, questo dato esprime una crescita che supera il 65%

Con lo sguardo rivolto al nuovo anno e al futuro

Questa edizione del Report annuale sui Trend di Ford mette in evidenza 10 tendenze che modelleranno i comportamenti dei consumatori nel nuovo anno e in futuro: 

1. The Edge of Reason: gli improvvisi sconvolgimenti a livello globale sono evidenti in ogni ambito, dalla politica alla cultura pop, e le persone stanno rispondendo a questi cambiamenti in modo estremizzato. Man mano che cresce la spinta alla frammentazione, la sensazione di essere sopraffatti si intensifica. I consumatori sono alla ricerca di modi innovativi per farvi fronte e adattarvisi. 

2. The Activist Awakening: questa cultura dell’estremizzazione significa anche scuotere i consumatori dal loro status di noncuranza. Le abitudini e le aspettative più convenzionali vengono messe in discussione, mentre si dibatte sulla necessità del cambiamento.  

3. Minding the Gap: Worldwide, i riflettori sono puntati sulla disuguaglianza. Attivisti e imprenditori sono all’opera nella ricerca di nuovi modi per migliorare l’accesso a un’istruzione di qualità, aumentare l’occupazione, colmare le lacune salariali e garantire a tutti standard di vita e infrastrutture di base. 

4. The Compassionate Conscience: grazie alla disponibilità di aggiornamenti continui, siamo, oggi, più che mai consapevoli delle sfide che i consumatori devono affrontare in tutto il mondo. Le persone stanno riflettendo maggiormente sul loro ruolo nella società e sono più concentrate sul loro eventuale coinvolgimento 

5. Mending the Mind: i consumatori e le istituzioni si stanno rendendo conto che non è possibile avere un corpo sano se non si possiede una mente sana. In tal senso, la salute e il benessere stanno divenendo una priorità per individui, governi e aziende.

 6. Retail Therapy: molti consumatori sono alla ricerca di qualcosa di nuovo e diverso, interessati a beni materiali o a esperienze che portino felicità. Poiché i servizi che mirano a far vivere un’experience sono in crescita, i consumatori, ora, possono acquistare l’unica cosa che non è mai stata in vendita: il tempo.

7. Helplessly Exposed: attraverso l’utilizzo dei Big Data, dovrebbe essere possibile interpretare i comportamenti delle persone, e, in teoria, aiutare i consumatori. Ma con l’utilizzo dei Big Data possono essere coinvolti anche i Big Bias, motivo per cui, una volta che le informazioni personali vengono cedute, i consumatori non possono far altro che sperare in un utilizzo responsabile da parte delle aziende.  

8. Technology’s Tipping Point: realtà virtuale, intelligenza artificiale e smart technology – concetti alquanto lontani dalla normalità – vengono ora ricompresi nella vita quotidiana. In tutto il mondo, le persone si stanno chiedendo quale sarà l’effetto di questa commistione per la società. 

9. Singled Out: il matrimonio e la genitorialità sono ancora necessari per ambire a una vita felice? Le coppie, oggi, – grazie alle diverse possibilità di scelta e alla più lunga aspettativa di vita – stanno ripensando alle modalità di impegno e alla realizzazione personale. 

10. Big Plans for Big Cities: entro il 2050 si prevede che circa il 75% della popolazione mondiale vivrà nelle aree urbane. Per massimizzare le potenzialità delle diverse città – e assicurarsi che siano luoghi felici e sani in cui vivere al meglio, è necessario ri-strutturare in modo smart i trasporti, l’occupazione, le unità abitative, le iniziative legate al benessere affinché possano essere ospitate all’interno di un’infrastruttura in grado di accogliere l’espansione numerica della popolazione.  

Costruire un futuro più intelligente

L’87% dei consumatori è convinto della necessità di migliorare le modalità di trasporto cittadino, motivo per il quale l’Ovale Blu sta sviluppando soluzioni per una mobilità più smart, dedicate ai cittadini di tutto il mondo. Poiché le nuove modalità di trasporto all’insegna della sostenibilità, costituite da auto connesse e veicoli a guida autonoma stanno trasformando molto rapidamente la mobilità, Ford è impegnata a garantire che tale cambiamento possa avvenire in modo che i consumatori possano avere fiducia e sentirsi sicuri.

 Nella frenesia della vita odierna, i consumatori hanno meno pazienza per ciò che considerano effimero mentre sono molto esigenti quando si tratta di quello che ritengono fondamentale e importante”, ha aggiunto Connelly. “Questo ethos si riflette nel lavoro che svolgiamo in Ford e nella nostra incessante attenzione allo sviluppo di soluzioni affidabili che possano migliorare la qualità di vita dei consumatori”.

 Per visionare il Report sui Trend Looking Further with Ford, è possibile visitare il sito www.fordtrends.com.

Java per la Campania: la formazione è di qualità per 240 ragazzi grazie ad Oracle

 

                                                                                                                

 240 inoccupati verranno formati sul linguaggio di programmazione più diffuso a livello mondiale

 

 

“Java per la Campania” è il nome del progetto di formazione che la Regione Campania lancia per aumentare l’occupazione dei giovani in un ambito altamente innovativo. Il progetto, concepito in seguito a un’accurata analisi del mercato del lavoro, è finora la più importante iniziativa formativa di Oracle in collaborazione con una Regione per l’incremento dell’occupazione.

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Interamente finanziato dal Fondo Sociale Europeo, l’iniziativa è rivolta a 240 giovani campani (inoccupati) e prevede l’erogazione di 800 giornate di training al termine delle quali gli studenti potranno ottenere la certificazione Oracle Java Programmer.

I corsi verranno tenuti da Oracle attraverso Oracle University che è la divisione di servizi di formazione e di consulenza formativa e si baseranno sulle più innovative tematiche di sviluppo software, su metodologie all’avanguardia come la SOA e sul linguaggio di programmazione principe del mercato: Java.

Le attività formative verranno erogate in tutte le Province della Regione. Sarà inoltre previsto un bonus occupazionale di 5000 euro e la possibilità di poter effettuare un tirocinio retribuito di sei mesi.

“Java per la Campania” rientra nelle misure di politica attiva volte ad aumentare l’occupazione dei giovani in settori che offrono maggiori prospettive di crescita tra cui naturalmente il mondo delle soluzioni tecnologiche.

 Dobbiamo formare giovani su professionalità vere che poi siano richieste dal mercato – ha dichiarato Vincenzo De Luca, Presidente della Regione Campania – C’è una grande opportunità in questo momento: al fine di dare una spinta decisa al processo di digitalizzazione, la Pubblica Amministrazione nazionale e locale ha previsto l’assunzione di 500mila giovani. – ha spiegato il Presidente De Luca. – Questa iniziativa su Java con Oracle è un’occasione unica che si unisce a tutto quanto stiamo facendo per qualificare il capitale umano e consentirci nel breve-medio periodo di creare professionalità adeguate per far fare un salto di qualità alla PA alla gestione di sistemi complessi e avere il controllo assoluto dei dati e delle informazioni.” 

 Java è il linguaggio di programmazione più diffuso al mondo ed è alla base dello sviluppo tecnologico che tocchiamo con mano ogni giorno, basti pensare che è presente all’interno di 15 miliardi di device dagli smartphone ai tablet, dai sensori delle auto alla strumentazione di fabbrica ed è utilizzato da 10 milioni di sviluppatori – ha dichiarato Fabio Spoletini Country Manager di Oracle Italia. – Siamo molto felici e orgogliosi che la Regione abbia fatto una scelta così lungimirante, formare giovani su Java rappresenta certamente una risposta all’esigenza di creare nuove professionalità e colmare il divario di competenze digitali presente sul mercato”.     

 Ulteriori risorse

Link al video della Conferenza stampa

 

Akamai gli 8 trend che guideranno lo sviluppo del web nel 2018

Nel 2018 si celebrerà il trentesimo anniversario dalla connessione di Stoccolma al National Science Foundation Network (NSFNET), che ha significato il collegamento dell’Europa alla neonata infrastruttura internet negli Stati Uniti. Il web, oggi, apparirebbe irriconoscibile ai primi pionieri e ogni anno sono numerose le novità che determinano la sua evoluzione. Akamai ha individuato gli 8 temi principali che guideranno lo sviluppo della rete il prossimo anno:

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 1.       Realtà Virtuale

Nel 2018, la realtà virtuale, la realtà aumentata e la realtà mista avranno un ruolo sempre più importante nel mondo reale, rendendo una connessione a internet di qualità essenziale per le aziende che desiderano migliorare l’esperienza utente.

Alcune organizzazioni stanno già sperimentando l’utilizzo di esperienze di realtà virtuale all’interno di strategie di vendita, consentendo ad esempio di vedere come un nuovo divano si abbinerebbe all’arredamento del soggiorno o provare a guidare il nuovo modello di un’auto senza dover visitare lo showroom. Tuttavia, anche le applicazioni meglio progettate possono non generare l’effetto desiderato a causa di una pessima connessione a Internet. L’ottimizzazione del trasferimento di dati è quindi diventata fondamentale in sempre più ambiti.

 2.       IoT

L’evoluzione dell’Internet of Things sta dando vita a un’armata di bot dormienti che, il prossimo anno, potrebbero venire sfruttati dai cyber criminali con effetti devastanti.

Le password di default dei dispositivi connessi a Internet portano qualsiasi oggetto – dal citofono smart alla lampadina connessa – a poter diventare uno strumento nelle mani dei cyber criminali. La crescente diffusione dei dispositivi IoT li porta a diventare obiettivi sempre più interessanti per i criminali, che nel 2018 li useranno per lanciare attacchi DDoS su una scala sempre più vasta o come backdoor per accedere ai network aziendali e rubare informazioni sensibili.

3.       Esperienze mobile

Oggi, i produttori di dispositivi mobile puntano sempre più sull’esperienza video ma, come può testimoniare chi possiede un TV 4K, la qualità delle immagini dipende in gran parte dalla connessione.

 Gli utenti non sono più disposti a perdonare una scarsa qualità in cambio della mobilità e sta diventando sempre più importante offrire esperienze simili a quelle televisive su smartphone e tablet. Il 5G giocherà sicuramente un ruolo fondamentale in questo campo ma, dato che non sono previsti grandi lanci prima del 2020, gli operatori dovranno trovare altri modi per migliorare la qualità video nel frattempo.

4.       Auto connesse

Le auto connesse evolveranno significativamente nel 2018, rendendo sempre più prossimo l’arrivo dei veicoli autonomi.

I guidatori possono accettare che il navigatore satellitare perda il segnale per uno o due minuti, mentre ovviamente non è ammissibile che un’auto a guida autonoma perda la connessione. Nel 2018, verranno lanciate nuove soluzioni per la connettività mirate a risolvere questo problema, primi fra tutti gli aggiornamenti dei software Over The Air (OTA). I governi europei stanno iniziando a riconoscere questi sviluppi e il prossimo anno i legislatori stabiliranno le regole che definiranno lo status di queste tecnologie.

5.       Streaming video

Il Campionato mondiale di calcio in Russia porterà il settore globale della comunicazione ad affrontare le principali sfide dello streaming Over The Air (OTA).

Le aziende dovranno risolvere i problemi legati alla connettività globale e alla sovranità in materia di dati per poter migliorare il ROI dei propri investimenti legati ai Mondiali 2018. Allo stesso modo, i costi elevati connessi ai diritti di proprietà spingeranno i broadcaster a impegnarsi nella protezione dello streaming a livello globale. Nel 2018 verranno probabilmente sviluppate tecnologie per identificare lo streaming pirata di prodotti protetti da diritti e inserire forzatamente pubblicità per conto dei legittimi proprietari.

6.       HomePod

Il lancio di HomePod, previsto nel 2018, si aggiungerà al fenomeno Echo/GoogleHome, incentivando lo streaming audio in Europa.

 Secondo Gartner, entro il 2020 il 75% delle case possiederà uno smart speaker. Questi prodotti stanno già avendo un impatto significativo sulle tendenze di ascolto della musica: il 90% di chi li possiede usa gli smart speaker per ascoltare la musica e il 39% ha comprato questo nuovo dispositivo per sostituire lo stereo. Di conseguenza, la musica e la radio – in precedenza trasmesse sulle frequenze FM – vengono sempre più ascoltate in streaming.

 Con la costante crescita dello streaming, i proprietari di contenuti e i service provider dovranno dedicare maggiore attenzione alle piattaforme di delivery e ai metodi di distribuzione per garantire agli utenti esperienze positive supportate dalle proprie infrastrutture.

7.       GDPR

L’entrata in vigore del GDPR il 25 maggio implica per le aziende la necessità di agire rapidamente per rispettarne i requisiti. Tuttavia, il regolamento sulla protezione dei dati non sarà l’unica ragione di discussione su dove e come i dati debbano essere archiviati e processati. Il Privacy Shield è stato contestato legalmente dai gruppi per la privacy e, se il caso si dimostrasse ammissibile, potrebbero esserci ulteriori ripercussioni per la gestione dei dati da parte delle aziende. 

Inoltre, i trend europei del nazionalismo e del separatismo stanno rendendo ulteriormente confusa la situazione, creando incertezze sulla portata del regolamento europeo in luoghi come il Regno Unito o la Catalogna.

8.       Brexit

La Brexit e la paura dell’ignoto porteranno le aziende a riconsiderare quale sia il luogo migliore per l’archiviazione dei propri dati: conservarli nel Paese in cui vengono raccolti o dove sono processati? Oppure affidarli al cloud?

Cosa significherà per le aziende che hanno attività nel Regno Unito se, uscendo dall’Unione Europea, il Paese rifiutasse il regolamento sulla protezione e il transito dei dati? Le aziende globali che hanno fissato il proprio headquarter EMEA nel Regno Unito dovranno decidere se trasferirlo all’estero e, in tal caso, dove collocare i server.

 Le possibilità offerte dal cloud e la possibilità di accedere alle applicazioni da remoto sembrano sempre più interessanti ma comportano anche sfide relative alla sicurezza e a un accesso rapido e affidabile. Il 2018 sarà l’anno in cui le aziende decideranno se i dati debbano essere archiviati a livello locale o solamente accessibili localmente.

 “Il 2018 non sarà sicuramente un anno tranquillo, caratterizzato da innovazioni tecnologiche, cambiamenti politici, grandi eventi internazionali e un’evoluzione del modo in cui gli utenti usano Internet. Sarà per certo un anno in cui andranno a delinearsi maggiormente i possibili scenari evolutivi legati al mondo dell’intelligenza artificiale mentre diverrà chiarissima l’importanza del machine learning e dei data base corposi, nonché le opportunità legate all’associazione delle due cose”, ha commentato Alessandro Livrea, Country Manager di Akamai Italia. “L’inarrestabile evoluzione delle intelligenze artificiali e del machine learning porterà con sé esperienze sempre più coinvolgenti e personalizzate per gli utenti, ma anche nuove minacce informatiche e nuove modalità di difesa: solo le aziende che sapranno evolversi e rimanere un passo avanti rispetto ai competitor potranno distinguersi e ottenere dei vantaggi competitivi sostanziali. Akamai offre ai propri clienti la possibilità di beneficiare pienamente di servizi di sicurezza bastati sul deep learning nonché di sfruttare degli algoritmi predittivi in grado di massimizzare il business e la comunicazione su Internet”.

Sensors in Smartphones to Top 10 Billion Unit Shipments in 2020

Today’s smartphones contain a plethora of sensors which provide an amazing array of features and functionalities boosting the overall user experience of the device. Some premium smartphones have already integrated more than 15 different sensors and this number is set to increase due to technological advances in MEMS and other sensor technologies driving newer use cases. 

According to Counterpoint’s Components Tracker research, all sensors combined, more than 6 billion sensors were shipped within smartphones in 2017 and it is estimated to cross the 10 billion mark in 2020.

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As per Pavel Naiya, Senior Analyst at Counterpoint Research, “Sensors such as Accelerometer, Compass, Gyroscope and Ambient Light Sensors (ALS) have become ubiquitous across smartphones even down to a sub-US$50 category. These sensors have been the key components to make a phone smarter carving out meaningful use-cases from navigation, gaming, augmented reality to preserving battery life and much more. 

Similarly, biometrics base sensors in smartphones have seen greater adoption in the last few years. For example, more than a billion smartphones to be shipped in 2018 will sport a fingerprint (see here) sensor and close to 400Mn will feature some form of face unlock biometric sensor solution.”

Mr. Naiya, added, “Health based sensors such as Heart Rate, SpO2 are picking up traction though mostly in premium offerings and mainly driven by Samsung for enhancing its S Health offering. Adoption by other brands will depend upon their companion wearables strategy. However, for some OEMs, rising Bill of Materials (BoM) costs pressure will be a barrier to adopt these special sensors.”

Commenting on proliferation of other sensor categories, Senior Analyst, Jene Park, highlighted, “Iris scanner, 3D sensing, Gyroscope, NFC will be popular sensors this year, powering features from facial biometrics to AR/VR, immersive gaming, digital payments and others. Almost one in two smartphones will integrate an NFC solution or a Gyroscope by 2020.”

Mr. Park, added, “Apple, Samsung and Xiaomi were the top three brands driving Gyroscope shipments with a combined 60% share in 2017. In NFC based smartphone shipments, Samsung, Apple & Huawei alone captured 83% of the market. In summary, a handful of top brands are focused to leverage on-device sensors to drive multiple use-cases and services and differentiate to succeed.”

Sensor Fusion platforms are finally gaining popularity and getting adopted by different OEM players beyond smartphones. As MEMS technology become more advanced, less expensive and miniaturized, the microcontroller driven software platform helps to fuse the multiple sensor data to provide more accurate and contextual output. For example, combining accelerometer, magnetometer, gyroscope to accurately predict position in the physical world.

Commenting on potential for Sensor Fusion solutions, Research Director Neil Shah, said, “Sensor Fusion platform adoption will breathe more life into smartphones and emerging categories such as smartwatches, AR/VR devices, automotive and other IoT enterprise solutions. The sensor fusion capabilities in a device will help OEMs craft newer experiences by detecting context, emotion based on the different physiological variable states from the sensor data. The key suppliers such as InvenSense (TDK), Samsung, Mobileye, ST Micro, Bosch, AMS are driving this trend across different segments from smartphone to wearable to automotive.

Mr. Shah, added, “Sensor Fusion platform is powerful not only for medical applications to detect muscle contraction or sweat or body temperature or heart rate variation but also for non-medical applications from immersive gaming to accurate indoor navigation to preventing car accidents monitoring the driver. The adoption of sensor fusion is what will make devices actually smarter as it’s all about data and drawing out contextual awareness from it.”

 

 

Source: Counterpoint’s Components Tracker

CONFCOMMERCIO PREMIA L’INNOVAZIONE NEL TERZIARIO

Il Premio Nazionale per l’Innovazione nei Servizi 2017, organizzato in collaborazione con la Fondazione COTEC (Fondazione per l’innovazione tecnologica) e giunto alla sua nona edizione, intende valorizzare e sostenere le migliori capacità innovative e creative di aziende al fine di favorire la crescita della cultura dell’innovazione del Paese. Stamattina si è svolta la cerimonia di premiazione in Confcommercio.

Le sei imprese vincitrici, insieme alle quattro menzionate, sono state premiate dal Presidente di Confcommercio-Imprese per l’Italia, Carlo Sangalli, che ha dichiarato: “Dal 2009 ad oggi, siamo orgogliosi delle imprese che anno dopo anno crescono e fanno crescere questo premio. Le idee premiate sono molto diverse tra loro, ma sono espressione del nostro modo di vedere l’innovazione con semplicità e armonia”. 

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I vincitori per l’anno 2017 nelle categorie di premio previste da Confcommercio.

Per il Commercio:

·         Lago Spa per il progetto “Lago Design Network”, una formula di retail che estende la rete commerciale coinvolgendo, anche attraverso l’uso del web, clienti business quali negozi, musei, ristoranti e alberghi che utilizzano complementi di arredo Lago come showroom/dimostratori e business partner, puntando sulla filosofia dell’home feeling.

·         Lanieri Srl per il progetto “Lanieri”, un e-commerce  specializzato sulla moda  maschile, integrato con atelier fisici (anche in formula temporary) in un’ottica multicanale, che permette la configurazione personalizzata di capi sartoriali solo made in Italy consegnando in oltre 50 paesi.

 

Per il Turismo:

·    Viniexport Srl per il progetto “Viniexport”, una piattaforma B2B di commercio online di vini basata sul meccanismo dell’asta competitiva con un portafoglio di 5mila etichette e 200milioni di bottiglie, per promuovere territori e piccole produzioni vitivinicole italiane.

·         StayDo Srls per il progetto “StayDo”, una piattaforma B2B2C per promuovere destinazioni turistiche meno commerciali e allungare il tempo medio di soggiorno che consente ai clienti di scegliere la meta turistica in base alla tipologia di esperienza di visita che decidono di fare.

 

Per l’ICT nei Servizi:

·         Satispay Spa per il progetto “Satispay Business”, App di mobile payment per micro-pagamenti anche online, alternativa al circuito delle carte di credito/debito, che permette ai piccoli operatori commerciali di abbattere notevolmente le commissioni.  

 

Per il Service Design:

·         Edisonweb Srl per il progetto “MVMANT Smart MObility”, APP di servizio di mobilità intelligente in modalità condivisa e disponibile su chiamata già sperimentato a Ragusa e Mestre, che integra i BID DATA del trasporto pubblico e ottimizza l’occupazione a bordo dei veicoli e la dislocazione sui punti di carico.   

 

I vincitori di ciascuna categoria riceveranno una onorificenza che sarà consegnata il 18 dicembre prossimo a Montecitorio dalla Presidente della Camera dei Deputati, on. Laura Boldrini.

 

La giuria del Premio ha, inoltre, riconosciuto la menzione di merito alle seguenti imprese:

·         Hic Mobile Srl per il progetto “AdMove.com”, piattaforma digitale che, attraverso algoritmi di analisi predittiva, consente ai piccoli esercizi commerciali di creare autonomamente campagne di local mobile advertising per ottimizzare attività di marketing personalizzato sul web e sui social. 

·         Fit For Lady International Srl per il progetto “Fitforlady – La palestra woman friendly”, nuovo concept di centro fitness dedicato esclusivamente alle donne in età pre e post parto, donne con bambini piccoli e donne over 50, integrato con servizi e spazi per l’infanzia.  

·         Xoko Srl per il progetto “Hotel Brand”, un sistema di business intelligence per strutture ricettivo-alberghiere che permette di effettuare, attraverso un algoritmo proprietario, la sentimental analysis dei clienti e la brand reputation di una struttura alberghiera, per la corretta definizione delle tariffe rispetto ai propri competitor. 

·         ProntoPro Srl per il progetto “ProntoPro.it”, marketplace che mette in contatto domanda e offerta di lavoro professionale e artigiano su circa 430 categorie di servizi, con risultati molto significativi in termini di clienti e professionisti in rete.

Apple compra Shazam

Dopo le indiscrezioni degli scorsi giorni è arrivata la conferma: Apple ha comprato Shazam, popolare app per il riconoscimento di brani. La cifra si aggira intorno ai 400 milioni di dollari, nonostante l’applicazione fosse valutata un miliardo nell’ultima raccolta fondi. L’acquisto di Shazam, in realtà già integrata in Siri, non servirebbe solamente a rafforzare Apple Music ma guarderebbe a quei «progetti entusiasmanti» citati nel comunicato ufficiale. In particolare, dopo avere aggiunto alcune funzionalità per la ricerca di informazioni su artisti e canzoni, Shazam stava sviluppando anche tecnologie in realtà aumentata legate al mondo del marketing e dei brand, ambito che interessa molto Apple come sottolinea Techcrunch.

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Di seguito l’intervista che feci a Josh Partridge nel 2015.

Josh mi raccontò i nuovi progetti che vedevano Shazam estendere la propria tecnologia oltre che all’udito anche ad altri sensi come la vista con lo sviluppo di un’app che riconoscerà le cose solo fotografandole, infatti l’app sarà presto in grado di individuare a partire da una foto le caratteristiche di una vasta mole di prodotti, da quelli venduti nei supermercati ai vestiti, giocattoli e detergenti tenuti in casa. La funzione sarà resa possibile dalla scansione del codice a barre tramite la fotocamera del cellulare o del tablet.

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