Distretto Tecnologico per Beni e Attività Culturali: 23 mln di euro per Patrimonio e Nuove Tecnologie

 

Patrimonio Culturale e Nuove Tecnologie:
nel Lazio arriva il

Distretto Tecnologico per i Beni e le Attività Culturali

23,3 milioni di euro per l’innovazione tecnologica dei beni e attività culturali nella Regione Lazio

165 musei tra statali, civici e provinciali, 17 tra università, istituti centrali e organismi di ricerca, 30.000 imprese legate alla filiera della cultura e del turismo: questi sono i numeri dell’inestimabile patrimonio culturale del Lazio, che dal 21 marzo 2018 sarà al centro dell’innovazione tecnologica grazie al Distretto Tecnologico per i Beni e le Attività Culturali (DTC).

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Pubblicato sul BUR della Regione Lazio, il DTC – Distretto Tecnologico per le nuove tecnologie applicate ai Beni e alle Attività Culturali nasce con l’obiettivo di costruire una rete strutturata di rapporti e di collaborazioni tra la ricerca pubblica e quella privata, collegandole al sistema delle imprese.

Il patrimonio culturale del Lazio rappresenta infatti un settore strategico, da tutelare e sviluppare anche in funzione delle opportunità che offre ma che potrebbe ulteriormente svilupparsi grazie a un nuovo sistema che coinvolga tutte le sue componenti. Il nuovo Avviso pubblico – finalizzato alla valorizzazione e fruizione in modalità innovativa del patrimonio culturale della regione – mette a disposizione una dotazione di 3,2 per la progettazione e 20 milioni di euro per la realizzazione: un totale di 23,2 milioni di euro per interventi tecnologici destinati a rendere fruibili luoghi, percorsi e itinerari reali e virtuali fornendo, al contempo, opportunità di lavoro ai giovani professionisti, possibilità di sviluppo alle imprese del territorio e creazione di nuove destinazioni turistiche.

I titolari dei beni culturali del Lazio (Istituti e Luoghi della Cultura come definiti dagli artt. 101 e ss del Codice dei Beni Culturali), che siano proprietari, gestori o futuri gestori pubblici/privati, potranno presentare proposte di valorizzazione attraverso l’applicazione e lo sviluppo di nuove tecnologie per i Beni e le Attività Culturali.

Domande a partire dalle ore 12 del 21 marzo 2018.

Per info e dettagli: www.lazioinnova.it/news/

Retail: Manhattan Associates svela i nuovi trend tecnologici 2018

Customer engagement evoluto, sistemi di pagamento mobili sempre più flessibili e nuove modalità di utilizzo dell’intelligenza artificiale, sono solo alcuni tra i nuovi trends di quest’anno  

 Manhattan Associates, Inc. (NASDAQ: MANH) svela le cinque tendenze tecnologiche che, nel corso del 2018, influenzeranno maggiormente il settore del retail e le strategie di business ad esso correlate:

 

  1. Maggiore personalizzazione dell’esperienza di acquisto
  2. Sistemi di pagamento mobili più flessibili
  3. Automazione sempre più integrata
  4. Reinvenzione dell’utilizzo delle tecnologie basate su intelligenza artificiale (AI)
  5. Utilizzo più ampio di soluzioni che migliorino il coinvolgimento dei dipendenti

 

“In un settore in rapidissima evoluzione, i retailer sono alla ricerca di nuovi modi per intercettare e soddisfare le aspettative, in continua crescita, dei consumatori”, ha osservato Craig Summers, Uk Managing Director di Manhattan Associates. “L’innovazione procede a ritmo sempre più veloce, e per questo prevediamo che, nel prossimo anno, i retailer arriveranno a raddoppiare gli investimenti per l’infrastruttura tecnologica”.

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  1. Maggiore personalizzazione dell’esperienza di acquisto

I consumatori dell’era digitale chiedono ai retailer esperienze di acquisto sempre più personalizzate. Secondo quanto dichiarato a The Wall Street Journal da Brendan Witcher, Principal Analyst di Forrester Research[1], “quasi il 90% delle aziende afferma di concentrarsi sulla personalizzazione della customer experience, ma solo il 40% dei clienti ritiene che le informazioni ricevute dai retailer siano effettivamente rilevanti per i propri gusti e interessi. Questo è anche comprensibile perché, fino ad ora, lo staff in-store e gli operatori al call center non erano in grado di offrire un’esperienza davvero personalizzata a causa dell’assenza di una visione omni-canale del cliente e del suo comportamento.

In futuro, le innovazioni tecnologiche consentiranno ai retailer di combinare dati non strutturati sulle conversazioni dei clienti con informazioni strutturate relative agli ordini, permettendo al personale di negozi e call center di migliorare il servizio. I retailer hanno a lungo dovuto faticare tra molteplici applicazioni e svariati punti di raccolta dei dati, senza avere una panoramica unica e completa sul cliente. Ora, ci si aspetta che i retailer riescano a sfruttare le nuove tecnologie per migliorare il customer engagement, parallelamente alla gestione degli ordini aziendali, trasformando così i dati raccolti in informazioni utili ai fini di sviluppare una migliore shopping experience omni-canale, in termini di personalizzazione e ottimizzazione, attraverso l’intero percorso del cliente.

2 Sistemi di pagamento mobili più flessibili

La previsione è che i retailer passino dai tradizionali sistemi fissi POS, a sistemi mobili più flessibili, come Apple Pay e altre innovative modalità di pagamento contactless, ormai sempre più utilizzate.

I consumatori desiderano infatti un approccio più fluido anche quando cercano consigli online o interagiscono con il personale in-store: non vogliono più essere limitati alle tradizionali modalità di acquisto. Si prevede quindi che i retailer richiedano sempre più nuovi sistemi POS mobili che consentano il pagamento in tutto il negozio e concentrino in un unico strumento la gestione dell’inventario, la ricerca, i consigli per l’acquisto e i dati dei clienti, potenziando il loro coinvolgimento grazie ad applicazioni rapide e di facile utilizzo.

  1. Automazione sempre più integrata

Negli ultimi anni i retailer hanno apportato significativi miglioramenti al livello di servizio e accelerato i flussi di merci, implementando sistemi avanzati per la gestione del magazzino (Warehouse Management System) e introducendo apparecchiature automatizzate all’interno dei magazzini. Ma il successo a lungo termine sta nel trovare il giusto equilibrio tra uomo e macchina, utilizzando un software centralizzato che sincronizzi sia il capitale umano che quello tecnologico.

Nei prossimi mesi i retailer non si limiteranno quindi ad accostarsi timidamente all’adozione di software per l’automazione del magazzino, ma dovranno condurre il processo dall’inizio alla fine. Dal momento che gli strumenti continueranno a evolversi nel corso degli anni, il software centralizzato che orchestra tutto ciò presente all’interno del magazzino – tecnologie, persone e processi – dovrà migliorarsi in parallelo. Questo è il motivo per cui i retailer stanno puntando su sistemi centralizzati basati su cloud, che possono essere continuamente aggiornati per restare al passo con l’innovazione.

  1. Reinvenzione dell’utilizzo delle tecnologie basate su intelligenza artificiale

Numerosi retailer hanno già iniziato a sperimentare l’utilizzo di intelligenza artificiale e chat-bot, con l’obiettivo di coinvolgere i consumatori e migliorare l’assistenza ai clienti. La previsione è che, nei prossimi mesi, i retailer sfruttino ulteriormente tecnologie di AI futuristiche, realtà virtuale e realtà aumentata, ampliando l’utilizzo pragmatico del machine learning all’interno delle proprie operazioni di logistica back-end. I sistemi per la gestione del magazzino progrediranno ancora di più nel corso del 2018, grazie alle funzionalità di apprendimento automatico: di conseguenza i retailer potranno ottimizzare il rilascio del lavoro a livello di magazzino e i tempi di esecuzione degli ordini dei clienti, massimizzando così la qualità del servizio e l’efficienza operativa.

  1. Utilizzo più ampio di soluzioni che migliorino il coinvolgimento dei dipendenti

I Millennial sono la nuova forza lavoro e moltissimi di loro hanno scelto il retail come settore professionale.  Ne consegue, per i retailer, un’interessante sfida in termini di engagement. Il coinvolgimento dei dipendenti richiede, oggi, un maggior numero di contenuti visivi e grafici, personali e digitali. Nel 2018 i retailer dovranno dunque andare oltre i tradizionali canali di engagement, per facilitare la condivisione di riflessioni e di reazioni, rendendola più creativa e intuitiva.

[1] Kapner, S. (2017, November 27). Retailers’ Emails Are Misfires for Many Holiday Shoppers. The Wall Street Journal.

DAL 15 AL 18 MARZO Al via la prima edizione della MILANO DIGITAL WEEK

Al via la prima edizione della Milano Digital Week:
oltre 400 gli appuntamenti che dal 15 al 18 marzo connetteranno l’intera città attraverso il digitale.

Quattro giorni a porte aperte, per tutti i cittadini, fra dibattiti, mostre, curiosità, seminari, performance, spettacoli, workshop, corsi di formazione e laboratori per scoprire i volti più inaspettati della Milano digitale.

Eventi diffusi in tutta la città, a partire dal quartier generale di BASE e Cariplo Factory.

Info e programma completo su milanodigitalweek.com.

 Un’intera città “connessa” attraverso il digitale, con oltre 400 appuntamenti diffusi e rivolti a tutti i cittadini: è questo lo spirito con cui prende avvio, dal 15 al 18 marzo, la prima edizione della Milano Digital Week. Un’iniziativa promossa dal Comune di Milano in collaborazione con il Team per la Trasformazione Digitale e realizzata da Cariplo Factory, in collaborazione con IAB – Interactive Advertising Bureau e Hublab e grazie ai main partner AutoScout24, BMW Italia, Fastweb, Intesa Sanpaolo, Nexi, Samsung Electronics Italia e TeamSystem.

Saranno quattro giorni a “porte aperte”, dedicati alla produzione e diffusione di conoscenza e innovazione attraverso il digitale, con un approccio inclusivo, trasversale e partecipativo. Professionisti, addetti ai lavori ma soprattutto cittadini, curiosi, appassionati, giovani e bambini avranno la possibilità di scoprire i tanti volti della Milano digitale, riuniti per la prima volta in un unico palinsesto di mostre, dibattiti, seminari, performance, spettacoli, workshop, corsi di formazione e laboratori, a partire dal quartier generale della manifestazione, BASE, e per tutta Milano con progetti speciali ed eventi in città.

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Info, orari, sedi e programma completo su: www.milanodigitalweek.com

“Siamo pronti a partire con questa sfida – dichiara Roberta Cocco, Assessore alla Trasformazione digitale e Servizi civici -. Ci eravamo posti l’obiettivo di offrire alla città 100 eventi ma siamo addirittura riusciti a quadruplicare l’offerta per i cittadini. Ora ci aspettano quattro giorni intensi in cui Amministrazione, partner dell’iniziativa, aziende, centri di ricerca e università mostreranno il cuore digitale di Milano, che batte forte e alimenta il tessuto economico e sociale della città. Il Comune di Milano racconterà i tanti progetti di digitalizzazione che coinvolgono tutti gli assessorati, le attività di educazione digitale e le iniziative realizzate in collaborazione con il Team digitale del Governo per aiutare i cittadini a scoprire le potenzialità dello Spid, il sistema di identità digitale che permette di accedere a molti servizi della Pubblica amministrazione”.

Un grande racconto collettivo, fatto di esperienze e progetti in divenire, esempi virtuosi di trasformazione e nuove opportunità, con un obiettivo ambizioso e concreto: comprendere come l’innovazione sta cambiando il nostro modo di vivere, lavorare, interagire, e come può contribuire sempre di più a migliorare il nostro quotidiano, personale e professionale, la qualità della vita e il futuro stesso della città.

Una città, Milano, oggi più che mai dinamica, vivace, attrattiva, pronta ad abbracciare nuove sfide, capace di accogliere giovani e talenti e di accompagnarli nella loro crescita, alimentata da quella tradizione innovatrice che fin dal primo Novecento l’ha vista conquistare primati, dalla sanità alla chimica, dalla progettazione alla manifattura. Un’attitudine confermata ancora una volta dall’eccezionale risposta seguita alla chiamata diffusa lanciata in occasione della Milano Digital Week a tutti gli attori del digitale – grandi o piccoli – presenti a Milano. Il risultato è un’attivazione senza precedenti di università e centri di produzione del sapere, luoghi di formazione e di ricerca, aziende e associazioni, istituzioni, startup, nuovi attori della manifattura urbana e tante altre realtà che si racconteranno dal 15 al 18 marzo, aprendo le porte e mostrando il proprio know how ad addetti ai lavori, cittadini e studenti.

Dalle arti all’educazione, dalla mobilità al business, alla comunicazione, dalla manifattura alla sanità, fino alla sicurezza: sono tanti e in continua evoluzione gli ambiti che abbracciano in maniera trasversale il digitale e che troveranno spazio nei quattro giorni della Milano Digital Week attraverso i numerosi appuntamenti in programma, per la maggior parte gratuiti. E tanti saranno i luoghi eccezionalmente aperti al pubblico, i laboratori interattivi per bambini e ragazzi, e le curiosità: dal galateo delle social street alla centrale operativa Beccaria della Polizia Locale, dai robot umanoidi alla registrazione digitale delle bici contro il furto, dal dietro le quinte del sistema di voting di X Factor, alle professioni del futuro, fino alle tecniche di personal branding attraverso i social media. E poi, perché no, felicità e nonni digitali.

“Avvicinare le persone al digitale: questo è lo spirito con cui è nata la Milano Digital Week. Gli oltre 400 eventi del palinsesto testimoniano che la città di Milano ha risposto alla sfida. Cariplo Factory è nata per tradurre l’innovazione digitale in progresso sociale ed economico. I quattro giorni della Milano Digital Week sono un segno tangibile di questo progresso, che si misura anche sulla sua capacità di essere inclusivo e partecipativo”, afferma Carlo Mango, Consigliere Delegato di Cariplo Factory.

“IAB è l’associazione che rappresenta il mondo digitale in Italia. Avere dato il la a un evento che coinvolge la città di Milano e i suoi cittadini è una soddisfazione che mi fa piacere condividere con tutte le aziende e le associazioni che hanno fatto crescere la cultura del digitale a Milano e in Italia”, dichiara Carlo Noseda, Presidente IAB.

Nicola Zanardi, CEO di Hublab e curatore della Milano Digital Week 2018 afferma: “E’ un primo tentativo di mappare la Milano che utilizza il digitale per progettare, trasformare, innovare, includere. Con una risposta molto intensa da parte della città e dei suoi attori dove ognuno ha portato il suo pezzo, la sua esperienza, aprirà le sue porte e si connetterà con gli altri. Una bella fotografia della Milano che c’è già e che sarà l’habitat naturale delle trasformazioni. Una vera e propria biodiversità digitale”.

HIGHLIGHTS MILANO DIGITAL WEEK

EVENTO DI APERTURA
Ad aprire la Milano Digital Week nel quartier generale di BASE (via Bergognone 34) sarà, giovedì 15 marzo dalle ore 10 alle 12, l’appuntamento internazionale del Digital Bridge”, a cura dell’Assessorato alla Trasformazione Digitale e Servizi Civici del Comune di Milano, un’importante occasione di confronto tra le città più tecnologiche e innovative, con l’obiettivo di condividere buone pratiche e visioni nel campo della trasformazione digitale, e un momento per tutti per scoprire le eccellenze in Europa e nel mondo.

A questo si aggiungeranno DIVERSI APPUNTAMENTI ORGANIZZATI DAL COMUNE DI MILANO, fra cui:
# lo “SPID TOUR, per invitare tutti i cittadini a scoprire l’ID Digitale, l’identità digitale unica che aiuta a fruire di moltissimi servizi della pubblica amministrazione, realizzato dall’Assessorato alla Trasformazione Digitale e Servizi Civici in collaborazione con Team Digitale.
# le speciali
visite guidate per vedere in azione Eustorgio, il robot di ultima generazione della Cittadella degli Archivi, uno dei più grandi archivi meccanizzati d’Europa, in grado di estrarre in maniera automatica i faldoni presenti nelle corsie d’acciaio che custodiscono i documenti e di organizzarli in modo intelligente.
# E ancora: il tram dell’innovazione, a cura di Women&Tech in collaborazione con ATM; dall’Assessorato alla Partecipazione e Open Data l’incontro “bilancio partecipativo: si vota!”, con la presentazione delle proposte che accedono alla fase del voto raccontate dai promotori, e “Milano aperta. La città in numeri e il bilancio trasparente”; dalle Politiche Sociali e Trasformazione Digitale il Corso specialistico in Digital Transformation per il terzo settore e “il web a portata di nonno” perché anziani e tecnologia sono un binomio vincente; dall’Assessorato casa e lavori pubbliciQuartieri connessi” e “Counter online”, per mostrare l’avanzamento del progetto di riqualificazione degli alloggi popolari; WEMI, il portale dei servizi domiciliari del Comune di Milano (Direzione Politiche Sociali, Sistemi Informativi, Agenda Digitale) e tanti altri appuntamenti ancora.

EVENTI DI CHIUSURA
La prima edizione della Milano Digital Week si concluderà domenica 18 marzo, con due eventi ideati e prodotti ad hoc per la rassegna.
# Ad accompagnare la week verso il suo giorno di chiusura, Milano trasmette Milano. Dalla Torre Branca a
Pirelli HangarBicocca, a cura di elita, in partnership con Radio Raheem. In diretta dalla Torre Branca, la prima parte di 36 ore di web broadcasting del suono della nostra città sulla nostra città. Una trasmissione in live streaming ininterrotta, da mezzogiorno di venerdì 16 fino a mezzanotte di sabato 17 marzo, trasmessa dallo studio di Radio Raheem temporaneamente situato in cima alla Torre nel Parco Sempione. Decine tra deejays, produttori, musicisti, artisti, attivisti del suono e del pensiero che anima Milano rappresenteranno punti immaginari uniti da un tracciato musicale, che inizia alla torre Branca e si concluderà con un evento finale in Pirelli HangarBicocca nello spazio deI Sette Palazzi Celesti” di Anselm Kiefer, grazie all’agenzia M&C Saatchi disegnando così una mappa ideale di ciò che pulsa, vive e suona nella città.

# Alle ore 20 al Teatro dell’Arte Triennale i Deproducers, invitati per l’occasione dalla Milano Digital Week, offriranno gratuitamente il loro spettacolo-concerto “Planetario, con la loro musica per conferenze scientifiche e l’astrofisico Fabio Peri (ingresso libero fino ad esaurimento posti). 

# Inoltre alle ore 18 l’inaugurazione di #lacittachesale, l’opera al neon – progetto site specific realizzato dagli artisti Vedovamazzei per AEM a cura di Rossella Farinotti -, che verrà accesa e sarà installata permanentemente all’esterno della torre della Cittadella degli Archivi del Comune di Milano (via Gregorovius 15). Un grande neon giallo di sette metri, visibile giorno e notte, che rappresenta il nome di Umberto Boccioni – personaggio di cultura e simbolo di quella “città che sale” da cui gli artisti hanno ripreso il titolo – firmato da Tommaso Marinetti e presente in un documento originale racchiuso all’interno degli archivi.

BASE (Via Bergognone 34)
Quartier generale della Milano Digital Week sarà BASE, dove si concentreranno alcuni degli appuntamenti di punta della manifestazione, a partire dal “Digital Bridge”, con una mostra, incontri affidati agli opinion leader di settore e progetti speciali.

# In particolare, dal 16 al 18 marzo (apertura 15 marzo ore 19.30) la mostra fotografica Futuro Presente”, a cura di ArtsFor_, racconterà la trasformazione digitale attraverso venti storie interpretate da fotografi di fama internazionale, con oltre 300 fotografie, proiettate su cinque maxi schermi, per un percorso tra immagini e musica che avvicineranno il pubblico alla scoperta di progetti sorprendenti. Immersiva anche l’esperienza da provare nella prima sala cinema 360° in Italia “Ultrareal world– un progetto di Milano Film Festival e BASE Milano realizzato in collaborazione con Fastweb Digital Academy e grazie ai visori Samsung Gear VR – con una rassegna dedicata ai documentari in Virtual Reality.

Negli spazi dell’ex Ansaldo si alterneranno per tutti e quattro i giorni della week incontri e riflessioni affidati a esperti e opinion leader su temi di stretta attualità fra cui fake news, cyber security, sharing mobility, pagamenti digitali, data driven business, tecnologie per la salute, blockchain, i valori di MEET, il neonato centro internazionale per la Cultura Digitale, e tanto altro ancora.

# Il dibattito suIl grande inganno delle fake news. Il valore dell’informazione, vedrà presenti tra gli altri Luciano Fontana, direttore del Corriere della Sera, Sarah Varetto, direttore di Sky TG24 e Gianmario Verona, Rettore dell’Università Bocconi.

# IAB Italia propone un evento all’insegna della promozione di una cultura digitale che possa dare valore all’economia del nostro Paese: IAB Seminar Digital Power: dive into Data Driven Business, un format innovativo che ospiterà case history e best practice su Data & Programmatic, Marketing Automation, Machine Learning e altre tecnologie innovative che stanno dando una nuova forma al mondo dell’advertising. L’evento, dove ospiti di prestigio condivideranno la propria visione sul futuro del mercato dell’advertising, ha l’obiettivo di mostrare come l’utilizzo dei dati possa massimizzare l’efficacia delle azioni di comunicazione e potenziare così il business.

Un evento pubblico, a cura di Intesa Sanpaolo, indagherà in particolare la cultura e i principi legati al paradigma della Circular Economy, in forte connessione con l’utilizzo delle tecnologie digitali e della social innovation. E lancerà una call for talents&ideas, al fine di tracciare le iniziative “circolari” di maggior successo a livello nazionale. Inoltre nella filiale di Piazza Cordusio, il 15 marzo Intesa Sanpaolo ospiterà un workshop dedicato all’Artificial Intelligence “AI, scienza (e non fantascienza) a servizio del business”, che riporterà al concreto il tema dell’AI, affrontando gli effetti reali della tecnologia, nel business e in particolare a supporto delle attività di automazione dei processi e dell’assistenza ai clienti. Intesa Sanpaolo porterà la propria testimonianza sui nuovi modelli intelligenti di interazione con i clienti.

# Grazie ai workshop gratuiti proposti da Fastweb Digital Academy, la scuola per le nuove professioni digitali creata da Fastweb insieme a Fondazione Cariplo, sarà possibile scoprire le tecnologie di realtà virtuale e aumentata, le tecniche della stampa 3D, i sistemi più innovativi di e-commerce management e il personal branding attraverso i social media. Cittadini e appassionati di tecnologia avranno inoltre la possibilità di visitare il Data Center Fastweb di ultima generazione situato a Milano e tra i più avanzati al mondo per efficienza, sicurezza, rispetto ambientale.

# “Cashless Milano Hack”, l’hackathon di due giornate non stop organizzato da Nexi in collaborazione con Cariplo Factory e Codemotion con l’obiettivo di trovare soluzioni innovative per sostenere lo sviluppo di un modello di città smart grazie ai pagamenti digitali senza l’utilizzo di denaro contante.

# Sky Italia partecipa alla week con diversi appuntamenti. A BASE, cinque panel che sveleranno al pubblico i segreti delle tecnologie digitali utilizzate nei film d’arte firmati Sky, ma anche la Computer Vision e il 4K HDR. A questo si aggiungeranno due giornate, rivolte alle scuole e aperte al pubblico, all’interno del Software Centre di Sky, dove si potrà partecipare a sessioni di serious gaming, a workshop di coding, realizzazione di una webapp, ma anche scoprire cosa si nasconde dietro le quinte del sistema di voting di X Factor.

# Wired Italia, chiamato dalla Milano Digital Week a realizzare un dizionario 4.0 con 30 parole chiave di questa trasformazione, organizzerà in partnership con l’ospedale HUMANITAS, “Wired Health, un evento in cui sarà raccontata – con ospiti internazionali e italiani – la rivoluzione che medicina e salute stanno vivendo attraverso le tecnologie digitali. 

# Sempre in BASE, grazie al Digital Park – un’area dedicata ad attività ludico-didattiche a tema tecnologico realizzata da Cariplo Factory, Fondazione Tronchetti Provera e Codemotion Kids! – anche bambini, ragazzi e famiglie potranno scoprire il lato divertente e creativo della tecnologia tra robot, kit make, linguaggi di programmazione a blocchetti e coding.

PROGETTI SPECIALI ED EVENTI IN CITTA’
Tantissimi gli appuntamenti diffusi per l’intera città negli ambiti più diversi: dall’agenda digitale all’internet of things, dalla smart manufacturing alla self driving car, dai digital payments all’alfabetizzazione digitale fino alle applicazioni digital in differenti campi culturali e molto altro. 

Università e accademie
Alla Milano Digital Week saranno presenti la maggior parte delle università e i centri di formazione del territorio tra cui IED – Istituto Europeo di Design, IULM – Libera università di lingue e comunicazione, NABA – Nuova accademia di belle arti, Politecnico di Milano, Scuola Politecnica di Design, Università degli Studi di Milano – Bicocca, Università Cattolica del Sacro Cuore, che apriranno le loro porte a studenti, giovani creativi, docenti, professionisti e non solo attraverso un programma di workshop, open lesson, conferenze, ma anche installazioni interattive, entertainment, game, arte digitale, sound, in un dialogo a distanza con la presentazione di PMI Observer da parte dell’Osservatorio delle piccole e medie imprese di Senaf Tecniche Nuove.

Digital arts
Molti gli eventi dedicati all’incontro tra arti e mondo digital, dalla musica alla fotografia, dal design all’arte, all’architettura. Di spicco i Digital Design Days, l’evento internazionale dedicato al design digitale, all’innovazione aperta, alle tecnologie d’avanguardia, alla creatività, che alla sua terza edizione anticipa i tempi, proprio per rientrare all’interno della Milano Digital Week, con tre giorni di conferenze, workshop, installazioni e feste in compagnia delle migliori menti digitali al mondo. Alla Triennale di Milano sarà presente STARTS, l’ambiziosa iniziativa della Commissione Europea per promuovere l’innovazione digitale attraverso l’inclusione di artisti, scienziati e creativi nei progetti di innovazione finanziati dal programma Horizon 2020.

Non poteva mancare il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci, con i suoi 20 anni di attività digitale, che propone un percorso per scoprire l’anima digital del più grande museo tecnico-scientifico in Italia tra serious game, esperienze multimediali multiplayer e collaborative, percorsi di VR, ricostruzioni 3D, storie sonore. E ancora, in collaborazione con Sony Interactive Entertainment Italia, il museo porta i visitatori su Marte grazie a PlayStation®VR, nei panni dell’astronauta Mark Watney, protagonista del film Sopravvissuto – The Martian. Per AIAP associazione italiana design della comunicazione visiva, alcuni dei protagonisti italiani del digital typefaces design dialogheranno sullo stato dell’arte di una disciplina in continua evoluzione. Mentre con “Park Mapp”, applicazione che mappa l’architettura della città sviluppata dallo studio Park Associati, si potranno esplorare le architetture moderne e contemporanee di Milano. Porteranno invece alla scoperta della street art i tour di MAUA, il nuovo museo di arte urbana aumentata.

A cura di BEPART e Leftloft, il Contest Creativo Milano Digital Week 2018 in Augmented Reality è invece un bando che esplora nuovi linguaggi multimediali, tecnologie emergenti e alternative fruitive che sempre di più entreranno nella vita quotidiana delle persone. Inquadrando con l’APP Milano Digital Week le installazioni presenti in BASE, Piazza della Scala, Piazza Fontana, Darsena, sarà possibile vedere i contenuti realizzati dagli artisti digitali selezionati.

E, alla Fabrica del Vapore, Storie digitali, per la prima volta a Milano un festival dedicato alle storie digitali di successo. Persone, società, esperienze, aziende, culture, mestieri raccontate dai loro protagonisti.

Servizi per il cittadino
Confindustria digitale con la collaborazione del Team per la Trasformazione Digitale e delle Associazioni territoriali di Confindustria, organizza il roadshow “Sistema Paese 4.0” al fine di supportare la diffusione delle grandi piattaforme digitali previste dal Piano Triennale e facilitare attorno ad esse una maggiore collaborazione tra PA e mercato. Durante l’evento verranno creati momenti di confronto e dibattito attorno alle principali componenti previste dal Piano Triennale con l’obiettivo di diffondere la conoscenza sui benefici che esse possono portare e stimolare lo sviluppo di nuove progettualità trasversali. Tante anche le occasioni per scoprire e imparare a utilizzare gli strumenti digitali a disposizione dei cittadini.

Alfabetizzazione digitale
Tanti gli incontri intergenerazionali come “ABCDigital”, il programma di alfabetizzazione e diffusione della cultura digitale in cui i giovani insegnano agli over 60, l’incontro dedicato ai “Nonni digitali. Istruzioni per l’uso”, il “Prontuario per genitori di nativi digitali, l’incontro dedicato alle famiglie per fornire un valido strumento per supportare il dialogo tra genitori e figli sulla conoscenza e fruizione del mondo digitale. E poi i millennials e il confronto tra generazioni.
Fra i progetti speciali, l’appuntamento a cura dell’Associazione Parole O_Stili e Università degli Studi di Milano – BicoccaSi è ciò che si comunica: costruire al meglio la propria digital identity”, un momento formativo per i giovani che puntano sull’acquisizione delle competenze digitali necessarie per entrare nel mondo del lavoro. Un percorso di creazione di un’identità digitale utile per presentarsi nel migliore dei modi ma, soprattutto, per utilizzare le” giuste” parole e gli stili “giusti”.
La domanda “Digitali e felici?” è invece al centro dell’incontro a cura dell’Associazione Manuia. Policies for Happiness, per riflettere su come
la rivoluzione tecnologica e digitale che stiamo vivendo influisce sul benessere e la felicità individuale e collettiva.

Business e aziende
# Samsung Electronics Italia propone, all’interno del Samsung District, un calendario di incontri dedicati a temi di assoluta rilevanza sociale come le fake news, la digitalizzazione dei processi formativi, l’utilizzo della tecnologia nel rapporto tra genitori e figli, i fenomeni di bullismo e cyberbullismo, fino alle nuove professioni social nate a ridosso della rivoluzione digitale. E poi, tutte le novità degli smartphone e dei dispositivi di ultima generazione connessi alla casa e non solo.
# “TalkS – Digital Is Running”, un vero e proprio think-tank che riunirà attorno a un tavolo importanti aziende del mercato ICT, le istituzioni e gli opinion leader del mondo dell’innovazione con l’obiettivo di dare vita a un dialogo aperto e collaborativo sul tema della trasformazione digitale in Italia e sulle principali linee-guida che contraddistingueranno questo processo vitale per le aziende e il Sistema Paese nei prossimi anni. Il 14 marzo, inoltre, si terrà la TeamSystem HackNight, hackathon grazie al quale i giovani talenti italiani potranno mettersi alla prova ideando una nuova soluzione per la contabilità che faciliti, in modo digitale, la vita delle PMI.
# BMW Italia esporrà presso BASE la Nuova BMW i8 Roadster, una vettura che rappresenta l’icona di una nuova era. Grazie alle innovative soluzioni BMW ConnectedDrive, la BMW i8 Roadster è infatti perfettamente collegata in rete, per una forma di mobilità intelligente e sostenibile. Inoltre DriveNow, il car sharing di BMW MINI, sarà provider di mobilità per tutta la durata della Digital Week, auto della flotta sempre a disposizione a BASE per spostarsi agilmente tra gli eventi della rassegna.

MILANO DIGITAL WEEK

15 – 18 marzo 2018

Oltre 400 eventi in tutta la città 

Info, orari, sedi e programma completo su: www.milanodigitalweek.com

info@milanodigitalweek.com

#MilanoDigitalWeek

Top Doctors raddoppia il fatturato e prevede di triplicarlo nel 2018

La piattaforma che mette in contatto gli utenti con oltre 60.000 tra i migliori medici specialisti a livello globale, consolida la propria posizione anche in Italia

Top Doctors® (www.topdoctors.it), la piattaforma online che seleziona e mette a disposizione degli utenti un panel formato dai migliori medici specialisti, centri e cliniche privati di livello internazionale, ha chiuso il 2017 con un fatturato superiore ai 7 milioni di dollari. L’azienda, nata nel 2013 in Spagna che conta a oggi 160 dipendenti e arrivata in Italia due anni fa, ha raddoppiato il fatturato per il quarto anno consecutivo con l’obiettivo di triplicarlo entro il 2018, così da raggiungere quota 20 milioni di dollari.

La piattaforma, unica nel suo genere, nasce da un modello di successo già introdotto negli Stati Uniti da oltre 25 anni con lo scopo di soddisfare le esigenze del medico e del paziente.  Da un lato, infatti, Top Doctors® permette alle persone di individuare e contattare i migliori specialisti o centri medici – sia tramite prenotazione online sia attraverso contatto telefonico; dall’altro, invece, offre ai medici l’opportunità di essere inseriti in un panel medico di prestigio accrescendo la propria reputazione online, nonché di fornire ai propri pazienti, da remoto e in maniera agile, informazioni utili per una prima valutazione clinica.

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La formula è risultata sicuramente vincente, dal momento che sono già 20 milioni gli utenti che hanno visitato la piattaforma, e ben oltre 1 milione le visite prenotate tramite Top Doctors.

Grazie ai tre round di finanziamento, che hanno consentito all’azienda di raccogliere 4,1 milioni di euro e a seguito dell’apertura di 5 nuovi mercati dal 2014 al 2016 (altre sono previste per l’anno corrente), nell’ultimo anno Top Doctors si è concentrata sul potenziamento tecnologico. Con l’intenzione di affermarsi in misura sempre maggiore come la piattaforma digitale di riferimento per l’accesso ai migliori specialisti, l’azienda, nelle prossime settimane, metterà a disposizione servizi di telemedicina che, grazie a funzionalità quali chat e videochiamate, contribuirà ulteriormente a rendere più innovativa e diretta la comunicazione tra medico e paziente.

Perché il modello di business di Top Doctors® è unico nel suo genere? Top Doctors non è un elenco di professionisti in cui poter essere inclusi solo facendone richiesta. Ciò che ha permesso al brand di consolidarsi come leader nell’individuazione di dottori e centri medici di prim’ordine è il più rigoroso ed eccellente processo di selezione al mondo, portato avanti in collaborazione con Adecco Medical & Science. Si tratta di un sistema talmente selettivo che solo il 10% dei dottori valutati supera l’auditing di qualità entrando nel prestigioso panel, attualmente composto da oltre 60.000 brillanti specialisti nel settore della sanità privata a livello globale.

Top Doctors rappresenta una vera rivoluzione nel settore medico, perché è riuscita a semplificare la ricerca dello specialista più adatto alle necessità del paziente, eliminando alcune barriere e fornendo una preselezione di professionisti d’eccellenza”, ha dichiarato il Prof. Marco Massobrio, ortopedico e membro di Top Doctors dal 2016. “Ed è così che anche i medici meno abituati agli strumenti di ultima generazione hanno la possibilità di sfruttare la tecnologia per aumentare la propria visibilità e rafforzare la propria immagine professionale. Ma non solo. Con Top Doctors noi medici possiamo avvalerci di un canale online semplice ed efficace che ci consente di mostrare in modo immediato le nostre informazioni e qualifiche professionali, e di entrare in contatto e comunicare con i pazienti”.

 “È stato un anno molto importante per la nostra azienda, e siamo contenti di aver, ancora una volta, raggiunto gli obiettivi prefissati. La nostra intenzione è quella di diventare uno strumento volto a centralizzare e ottimizzare le comunicazioni medico-paziente, incorporando progressivamente maggiori servizi sia per i medici che per i pazienti e ponendoci come pionieri di un tema importante e sempre più attuale come quello della telemedicina”, ha dichiarato Alberto Porciani CEO di Top Doctors.

Beautic, il Social Marketplace per Beauty Influencer, vince IMPRESSIONlab!

Si chiama Beautic, la startup selezionata per accedere al programma di accelerazione di 3 mesi di IMPRESSIONlab (www.impressionlab.it), la nuova piattaforma dedicata alle startup digitali che promuovono innovazione nel settore della comunicazione e dell’advertising.

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I tre partner del progetto Cariplo Factory, Digital Magics e IAB Italia hanno selezionato Beautic (https://thebeautic.com), il social marketplace in cui gli utenti possono diventare influencer condividendo il loro look make-up. 

Non solo un marketplace, ma una grande community dove le aziende possono trovare il loro Ambassador di bellezza, mentre gli utenti seguire i make-up artist preferiti, scoprire e acquistare nuovi prodotti, regali e tendenze.

Beautic, in qualità di unica startup selezionata da IMPRESSIONlab, vince:

  • un percorso di accelerazione della durata di 3 mesi in Digital Magics, il business incubator di progetti digitali leader in Italia, con 62 startup operative e 6 sedi distribuite da Nord a Sud, che ne sosterrà lo sviluppo e la crescita
  • la possibilità di presentare il progetto durante la festa dei 20 anni di IAB Italia, l’Associazione dedicata all’advertising interattivo che, con i suoi oltre 180 associati, potrà a sua volta supportare la crescita del business di Beautic.

L’obiettivo dell’iniziativa IMPRESSIONlab, che ogni anno selezionerà le migliori startup nell’ambito dell’advertising e del marketing digitale, è offrire un percorso privilegiato e di primissimo livello, per preparare le startup a presentare il proprio progetto davanti ad un importante network di investitori ovvero i più importanti protagonisti del Venture Capital.

AL VIA FUTURE OFFICE: CALL FOR INNOVATION DEL GRUPPO BUFFETTI E DIGITAL MAGICS

Entro il 9 aprile le startup e PMI italiane, che stanno sviluppando prodotti e servizi innovativi su Mondo Business, Home Office, Innovazione del Punto Vendita e Applicazioni SAAS, potranno inviare la propria idea suhttp://futureoffice.digitalmagics.com

Tra i 10 finalisti selezionati sarà scelto il progetto migliore che vincerà un grant di 3.000 Euro, supporto logistico e mentorship. Il Gruppo si riserva inoltre la possibilità di stringere collaborazioni di ‘Open Innovation’ anche con le altre startup e PMI che pur partecipando al Buffetti Innovation Day (Roma – 3 maggio) non si sono classificate al primo posto

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Gruppo Buffetti, azienda leader dei prodotti ufficio, attiva anche nell’erogazione di servizi SAAS e Digital Magics, il più importante incubatore di startup digitali “Made in Italy” attivo su tutto il territorio Italiano, lanciano “Future Office”Call for Innovation per le startup e PMI italiane.

L’obiettivo della Call di Buffetti e Digital Magics è trovare le migliori soluzioni tecnologiche per 4 aree –  Mondo Business, Home Office, Innovazione del Punto Vendita e Applicazioni SAAS – in grado di creare nuovi strumenti di supporto all’attività lavorativa, fornire ai consumatori una risposta moderna alle loro esigenze e rinnovare la percezione dell’insegna e l’esperienza nei negozi.

Fra tutte le startup e PMI che invieranno la propria candidatura entro il 9 aprile su http://futureoffice.digitalmagics.com, saranno selezionate le 10 migliori proposte che parteciperanno Giovedì 3 maggio al Buffetti Innovation Day a Roma, presentando i loro progetti davanti alla giuria composta da Buffetti e Digital Magics.

La migliore startup o PMI verrà premiata con un grant di 3.000 Euro, supporto logistico e mentorship. Buffetti si riserva inoltre la possibilità di stringere delle partnership commerciali in ottica di Open Innovation con le altre startup finaliste.

La Call “Future Office” è rivolta a tutte le startup e PMI che sviluppano prodotti e servizi innovativi per professionisti, piccole imprese e clienti, utilizzando tecnologie come:

  • Sicurezza
  • Internet delle Cose (IoT)
  • Wearable device (dispositivi indossabili)
  • Data analysis
  • Blockchain (database distribuito per la gestione di transazioni condivisibili tra più nodi/blocchi di una rete)
  • Intelligenza Artificiale
  • Telecontrollo
  • Realtà Virtuale
  • High tech device

“Crediamo fortemente nella creatività e nel potenziale innovativo che contraddistingue le startup e molte nostre piccole imprese – dichiaraRinaldo Ocleppo, Presidente di Gruppo Buffetti – Siamo convinti che da questa iniziativa possano nascere collaborazioni strategiche vincenti che consentiranno di valorizzare le nuove tecnologie sfruttando il supporto commerciale e tecnico garantito dai 790 affiliati Buffetti”.

“La Call ‘Future Office’ che abbiamo strutturato per Buffetti  – ha dichiarato Layla Pavone, Consigliere e Chief Innovation Marketing and Communication Officer di Digital Magics – creerà duplice valore sia per il Gruppo, leader dei prodotti ufficio, che potrà innovare con le tecnologie esterne processi, prodotti e servizi, sia per l’accelerazione e la crescita delle startup e PMI finaliste. Le proposte più interessanti potranno infatti essere testate e commercializzate attraverso la rete dei punti vendita Buffetti, presenti nel territorio italiano, nonché attraverso i canali online del Gruppo Dylog, di cui fa parte Buffetti”.

FACEBOOK INAUGURA A ROMA L’ELECTION LOUNGE E ANNUNCIA NUOVI PRODOTTI LEGATI ALLE ELEZIONI PER IL 4 MARZO

FACEBOOK INAUGURA A ROMA L’ELECTION LOUNGE
E ANNUNCIA, PER IL 4 MARZO, NUOVI PRODOTTI
LEGATI ALLE ELEZIONI

L’impegno di Facebook a supporto di una comunità informata e civicamente impegnata continuerà fino al giorno del voto, domenica 4 marzo.

È stata, infatti, inaugurata oggi a Roma la Facebook Election Lounge, uno spazio interamente dedicato alle elezioni. Situata in Piazza San Lorenzo in Lucina, la Lounge consentirà di conoscere e provare gli strumenti a supporto della partecipazione civica lanciati in queste settimane, seguire in tempo reale le conversazioni su Facebook relative alle elezioni e creare contenuti divertenti e virali nell’originale photo-boot di Instagram allestito per l’occasione. La Facebook Election Lounge sarà aperta al pubblico venerdì 2 e sabato 3 marzo, dalle 10.30 alle 19.30.

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All’interno della Lounge sarà inoltre possibile scoprire i nuovi prodotti che Facebook lancerà il giorno delle Elezioni per sostenere la partecipazione civica:

  • Giornata del Voto, che comparirà in cima al News Feed delle persone il 4 marzo per ricordare di andare a votare. Lo strumento consentirà anche di accedere ad informazioni su come votare e di condividere di aver votato.
  • Risultati delle Elezioni, uno strumento che, dopo la chiusura dei seggi, renderà possibile, grazie alla partnership con Ansa, seguire i risultati degli scrutini su Facebook man mano che verranno aggiornati.

Queste iniziative si aggiungono a quanto già realizzato per facilitare la partecipazione civica delle persone in Italia e la loro corretta informazione nel corso della campagna elettorale:

  • “Punti di vista”: uno strumento disponibile nel News Feed che ha permesso agli elettori di confrontare le posizioni dei principali partiti politici su temi chiave per il Paese. Le informazioni incluse in Punti di vista sono state fornite dagli stessi partiti politici, attraverso la compilazione della sezione Temi presente all’interno delle loro Pagine Facebook. Le categorie della sezione Temi sono state definite insieme al CENSIS, il principale centro di ricerche socio-demografiche italiano, e all’International Center on Democracy and Democratization della LUISS.
  • “Candidati”: uno strumento che comparirà nel News Feed di tutti gli italiani e consentirà di avere accesso a informazioni sul nuovo sistema elettorale, sui programmi dei diversi partiti, sugli eventi previsti in campagna elettorale, sui candidati della propria circoscrizione, con cui sarà possibile entrare in contatto diretto, e sulle rispettive posizioni su alcuni temi principali.
  • Facebook Live con Ansa: una serie di interviste, in diretta sulla pagine Facebook di Ansa, ai leader dei principali partiti e movimenti politici realizzate da giornalisti Ansa, che hanno consentito alle persone di interagire, porre domande e commentare in diretta.

ELEZIONI 4MARZO: COME E COSA COMUNICANO I POLITICI SUI SOCIAL

Reputation Manager ha analizzato post e tweet dei principali politici durante la campagna elettorale per identificare la loro “personalità social”

 

·         Silvio Berlusconi, “Il poliedrico”, preferisce Twitter e parla di tutto, Italia e tasse in testa

·         Luigi Di Maio, “L’antagonista”, è l’unico che punta metà della comunicazione sull’attacco agli avversari

·         Matteo Renzi, “Il concreto”, parla alla platea social (la più ampia) di risultati e di avversari

·         Matteo Salvini, “Il bulimico”, comunica ad altissima intensità e frequenza, dal programma politico alla vita privata

·         Pietro Grasso, “L’istituzionale”, parla di programma politico e ha un alto tasso di engagement

·         Giorgia Meloni, “La pasionaria, dà ampio spazio ad antagonismo e ai valori di partito

 


Idee programmatiche (39%) e antagonismo (35%): sono queste le modalità di comunicazione social più utilizzate dai politici in campagna elettorale; non si parla mai di leadership, poco di valori legati al partito/coalizione (9%).

 

Sono questi alcuni dei dati principali che emergono dall’analisi condotta da Reputation Manager, principale istituto italiano nell'analisi e misurazione della reputazione online di brand e figure di rilievo pubblico, che ha analizzato la comunicazione (Twitter e Facebook, nel mese di gennaio) dei principali politici in vista delle elezioni del 4 marzo, al fine di capire come e cosa comunicano i canditati e indentificare la loro “personalità social”. Le modalità comunicative dei leader sono identificate in 6 macrocategorie: idee programmatiche, antagonismo, valori, slogan, risultati e sfera personale. Ogni esponente politico è stato identificato secondo il suo carattere comunicativo saliente.

 

Silvio Berlusconi, “Il poliedrico” – Il leader di Forza Italia sui social parla soprattutto di programma politico (il 44,4%): il cavallo di battaglia è la riduzione delle «tasse», seconda parola da lui più utilizzata dopo «Italia». Nel 28,9% di post e tweet Berlusconi attacca gli avversari, bersagli preferiti Di Maio e Renzi: l’uno giudicato incompetente, l’altro una promessa mancata. I suoi valori di riferimento sono veicolati dal 7% dei suoi messaggi: ottimismo, autodeterminazione e famiglia. La sua comunicazione social punta principalmente su Twitter (318 tweet), ma i suoi fan però sono molto più attivi su Facebook dove a fronte dei suoi 54 post, si sono registrate in totale 443.588 interazioni tra post, commenti e like, un numero 7 volte superiore alle interazioni su Twitter.

 

Luigi Di Maio, “L’antagonista” – Il suo programma elettorale sui social si sviluppa principalmente sull’antagonismo (50%) rispetto alle altre forze politiche in campo. I suoi contenuti sono quindi costruiti «contro»: il PDL e i professionisti della politica; i privilegi della casta; i dinosauri della politica come Berlusconi, tutte le idee programmatiche degli oppositori Berlusconi e Renzi. Per quanto riguarda invece le idee programmatiche riferite al suo movimento, Di Maio parla di scuola, Italia, qualità della vita, e dell’abolizione di leggi ritenute inutili. Tutto gira intorno al concetto di «cittadini», assente nel linguaggio degli avversari. Spesso fa ricorso a slogan (13,33%), ad esempio «Partecipa, scegli, cambia», «Nessuno deve rimanere indietro!», #Rally invece è l‘hashtag utilizzato nel 17% dei contenuti per promuovere la campagna elettorale itinerante per il Paese.

 

 

Matteo Renzi, “Il concreto” – Parla attraverso i suoi social a una platea di oltre 4,5 milioni di seguaci (la più ampia tra quelli monitorati), il 75% dei suoi contenuti si concentrano su Twitter. Fa spesso riferimento a idee programmatiche (30,43%), in particolare parla di tasse, di vaccini, lavoro e ricerca. Tra i politici analizzati è quello che dedica più spazio ai risultati, forte dell’esperienza di governo del PD appena conclusa. Tra le parole che utilizza di più c’è appunto «fatto». Anche lui come altri leader punta sull’antagonismo (28,26%), i suoi bersagli preferiti sono Di Maio e il M5S e Silvio Berlusconi. Il 15% dei suoi messaggi si basa sui valori legati alla propria coalizione, in questo caso le parole d’ordine sono concretezza, cultura e Italia.

Renzi è anche il leader che dà maggiore visibilità sui social alla sua sfera personale. Gli aggiornamenti sulla sua vita privata occupano quasi il 9% dei contenuti: il post sul suo compleanno è certamente quello che ha avuto maggior successo di pubblico, guadagnando oltre 72mila like tra Facebook e Twitter.

 

Matteo Salvini, “Il bulimico” – Ha un approccio “sistematico” alla comunicazione social: scrive con la stessa intensità su Twitter e Facebook, qui in particolare gli utenti sono molto attivi infatti a gennaio la sua Fan Page ha registrato ben 1.869.578 interazioni.  I social sono per lui senz’altro un mezzo per affermare la propria leadership e comunicare in modo autoreferenziale (indicativo il fatto che la parola da lui più usata sia proprio #Salvini). Parla soprattutto del suo programma politico (42%). Una fetta considerevole dei suoi messaggi è impregnata di antagonismo: il nemico numero uno è Renzi. Il 7% dei messaggi è fatto di slogan (uno su tutti l’hashtag #4marzovotolega), mentre il 6% è dedicato alla sua vita privata: spesso condivide momenti con la sua famiglia, in particolare con la figlia Mirta.

 

Giorgia Meloni, “La pasionaria” – Sui social dà un colpo al cerchio e uno alla botte: il 38% delle volte attacca (principalmente chiunque faccia iniziative o proposte a favore degli immigrati); il 36% parla del suo programma, cavalcando il suo slogan di battaglia «Prima gli Italiani». Il livello di audience su Facebook e Twitter è simile, ma il suo mezzo di comunicazione preferito è la sua Fan Page, dove a gennaio ha postato 152 messaggi a fronte di 21 tweet. Considerevole il discorso sui valori (11,3%), in cui mette costantemente al centro l’italianità e la sua difesa, non solo attraverso le sue proposte politiche, ma anche attraverso il commento dell’attualità e di ricorrenze storiche.

 

Pietro Grasso, “L’istituzionale” – È certamente il politico che ha la comunicazione più istituzionale, basata sulle idee programmatiche (56,25%), sui valori (28,13%) e sugli slogan (12,50%), con un tono pacato, che dà grande risalto alla forza costruttiva e non distruttiva della politica e al ruolo delle Istituzioni. È lui stesso a definirsi infatti «Uomo delle istituzioni». Parla di legalità ed è l’unico che usa la parola «giovani», focalizzando il discorso sulle loro problematiche e su possibili soluzioni, sul valore dell’istruzione, del lavoro, della squadra e della responsabilità. Tra tutti è quello che ha il più alto tasso di engagement con la propria audience, che si concentra maggiormente su Twitter (599.190), il mezzo preferito dal leader anche per comunicare. L’antagonismo verso gli avversari politici gioca un ruolo marginale nella sua comunicazione social (3,13%). Quando lo fa, non colpisce un avversario specifico, ma il diverso modo di fare campagna elettorale delle altre forze politiche.

Indagine Kaspersky Lab: un italiano su due infettato da virus durante la visione di contenuti pornografici

     ·         Quasi la metà degli adulti italiani (49%) è stata infettata da un virus informatico dopo aver visualizzato contenuti per adulti online

·         In media, i nostri connazionali guardano contenuti per adulti cinque volte alla settimana e uno su cinque (21%) usa il proprio dispositivo di lavoro per accedere ai contenuti pornografici

·         Tre italiani su dieci (28%) hanno incolpato parenti o amici dell’infezione contratta dal proprio computer

·         Quattro italiani su dieci (39%) credono di rimanere al sicuro dai virus semplicemente usando la modalità di navigazione in incognito per guardare contenuti per adulti

·         Un nuovo video svela le dieci “malattie sessualmente trasmissibili (MST) digitali” più comuni e i loro sintomi

 Secondo una nuova indagine condotta da Kaspersky Lab, quasi la metà degli adulti italiani (49%) ha contratto un virus sul proprio notebook, PC o dispositivo mobile dopo aver guardato contenuti per adulti online. I risultati della ricerca rivelano quanto gli utenti siano a rischio di contrarre una “malattia sessualmente trasmissibile (MST) digitale” non proteggendo adeguatamente i propri device.

L’indagine condotta da Kaspersky Lab, che ha coinvolto 1.000 adulti italiani, ha inoltre svelato che la vergogna di essere stato infettato ha spinto tre utenti su dieci (28%) a incolpare parenti o amici dell’infezione contratta dopo aver visitato siti per adulti.

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In media, gli intervistati hanno dichiarato di guardare contenuti pornografici sul proprio computer o qualsiasi altro dispositivo in media cinque volte alla settimana e più della metà (55%) ha ammesso di guardare contenuti per adulti almeno una volta al giorno, trascorrendo ogni volta in media 23 minuti su questi siti. Di conseguenza, gli italiani trascorrono più di 4 giorni all’anno visitando siti con contenuti a luci rosse. Quasi un quinto degli intervistati (17%) ha ammesso di guardare siti per adulti durante l’orario lavorativo usando il PC, il tablet o lo smartphone dell’ufficio.

Quasi una persona su dieci (8%) ha dichiarato di navigare in modo non sicuro, non avendo installato alcuna soluzione di sicurezza internet sui propri dispositivi. La stessa percentuale crede erroneamente di essere al sicuro navigando su siti per adulti via tablet o smartphone, pensando che questi device non possano essere infettati.

Una recente indagine globale di Kaspersky Lab ha rivelato che i malware mobile spesso si nascondono dietro ai contenuti per adulti per attirare gli utenti: i ricercatori hanno scoperto 23 famiglie di malware per Android che sfruttano contenuti pornografici per nascondere le proprie reali funzionalità.

“Nel 2017 abbiamo identificato almeno 27 varianti di malware per PC specificatamente pensati per cercare le credenziali dei siti a pagamento di contenuti per adulti. Questo genere di siti è interessante per i cyber criminali perché hanno un elevato numero di utenti che possono essere presi di mira e che saranno meno disposti a riferire l’infezione per non dover spiegare come l’hanno contratta”, ha commentato Morten Lehn, General Manager Italy di Kaspersky Lab. “Con 323.000 bug malware progettati per il furto d’identità, la corruzione dei file e il ricatto scoperti da Kaspersky Lab ogni giorno, è sempre più importante che gli utenti adottino comportamenti sicuri online e prendano le giuste precauzioni”.

Il 39% degli italiani pensa di essere al sicuro usando la modalità di navigazione in incognito, mentre un intervistato su quattro (40%) crede di proteggere il proprio computer dai virus cancellando la cronologia del browser.

Inoltre, il 26% ha ammesso di aver mentito su un’infezione da virus informatico perché temeva di averlo preso navigando su un sito per adulti, mentre il 18% è stato colto in flagrante da un amico, un familiare o il partner.

Di seguito i dettagli sulle dieci MST digitali che possono colpire i dispositivi degli utenti mentre guardano contenuti per adulti:

1.      Trojan: potrebbero mascherarsi da programmi innocui ma contengono un payload nocivo.

2.      Drive-by download: un metodo comune di diffusione dei malware. I cyber criminali cercano siti non sicuri e impiantano uno script dannoso nel codice delle pagine: sfruttano ogni applicazione vulnerabile sui computer, infettando automaticamente gli utenti quando visitano il sito.

3.      Click-jacking: gli utenti vengono indotti a cliccare su un oggetto di una pagina web convinti di cliccare su un altro. Il click-jacking può essere usato per installare malware, ottenere l’accesso agli account o per attivare la webcam di una vittima.

4.      Bot di Tinder: programmi automatici progettati per fingersi persone reali su un sito di appuntamenti e indurre gli utenti a cliccare sui loro profili e svelare informazioni confidenziali.

5.      Cat-Phishing: i criminali informatici si mettono in mostra sui siti di appuntamento o nelle chat room, invitando gli utenti a cliccare su link per accedere a chat erotiche live o immagini per adulti.

6.      Ransomware: i cyber criminali usano dei “blocker” per impedire alle vittime di accedere al proprio dispositivo, spesso informandole che il blocco è dovuto a “contenuti pornografici illegali” scoperti sul device, affinché chi ha visualizzato contenuti pornografici online sia reticente a riferire l’accaduto alle forze dell’ordine.

7.      Worm: un programma che si replica ma non scrive il proprio codice in altri file. Dopo essersi installato sul dispositivo della vittima cerca un modo per diffondersi su altri device.

8.      Pornware: potrebbe trattarsi di un programma legittimo ma potrebbe contenere un adware installato da un altro programma nocivo, progettato per inviare contenuti inappropriati al dispositivo della vittima.

9.      Spyware: software che consente a un criminale di ottenere di nascosto informazioni sulle attività online della vittima e trasmetterle all’esterno del dispositivo.

10. Falsi anti-virus: programmi che fingono di essere anti-virus sfruttando la paura degli utenti di aver installato software nocivi guardando contenuti pornografici.

Secondo una recente indagine di Kaspersky Lab, il 25,4% degli utenti mobile (almeno 1,2 milioni di persone) hanno subito un attacco malware almeno una volta nel 2017 e 199 milioni di URL sono stati identificati come nocivi. Nel 2017 sono stati registrati 1 miliardo di attacchi online.

È possibile scaricare il report globale sulle minacce informatiche per gli utenti di contenuti pornografici online qui: https://www.kaspersky.com/blog/porn-themed-threats-report/20891/

Kaspersky Lab svela le vulnerabilità scoperte in uno smart home hub

In occasione del Mobile World Congress i ricercatori di Kaspersky Lab hanno annunciato la scoperta di alcune vulnerabilità in uno smart hub utilizzato per gestire tutti i dispositivi e i sensori connessi installati in casa. L’analisi rivela come per un cyber criminale sia possibile accedere da remoto al server del prodotto e scaricare un archivio contenente i dati personali di utenti casuali, necessari per accedere ai loro account, per poi ottenere il controllo dei loro sistemi domestici.

La popolarità dei dispositivi connessi continua ad aumentare, insieme alla richiesta degli smart home hub poiché rendono molto più semplice la gestione della casa, unendo tutte le impostazioni dei dispositivi in ​​un’unica piattaforma e consentendo agli utenti di configurarle e controllarle tramite interfacce web o applicazioni mobile. Inoltre, alcune di queste soluzioni servono anche come sistema di sicurezza. Allo stesso tempo, essere degli “unificatori” rende questi dispositivi un obiettivo attraente per i criminali informatici che potrebbero utilizzarli come punto d’accesso per gli attacchi remoti. All’inizio dell’anno scorso, Kaspersky Lab ha scoperto un dispositivo per la smart home che offriva una vasta superficie di attacco agli intrusi, basata su algoritmi di generazione di password deboli e porte aperte. Durante la nuova indagine, i ricercatori hanno scoperto che una progettazione non sicura e diverse vulnerabilità nell’architettura del dispositivo smart potevano fornire ai criminali l’accesso alla casa degli utenti.

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In primis, i ricercatori hanno scoperto che l’hub invia i dati dell’utente quando comunica con un server, incluse le credenziali necessarie ad accedere all’interfaccia web dello smart hub l’ID utente e la password – oltre ad altre informazioni personali come il numero di telefono dell’utente utilizzato per gli alert. Gli autori di attacchi remoti possono scaricare l’archivio con queste informazioni inviando una richiesta legittima al server che include il numero di serie del dispositivo. L’analisi, inoltre, mostra che il numero di serie può facilmente essere scoperto dai criminali grazie ai metodi semplicistici della sua generazione.

Secondo gli esperti, i numeri seriali possono essere scoperti con metodi di forza-bruta usando la logic analysis e poi confermati attraverso una richiesta al server: se un dispositivo con quel numero seriale è registrato in un sistema cloud, i criminali riceveranno informazioni affermative. Di conseguenza, potranno accedere all’account web dell’utente e gestire le impostazioni dei sensori e dei controller collegati all’hub.

Tutte le informazioni sulle vulnerabilità rilevate sono state segnalate al fornitore e successivamente corrette.

“Sebbene i dispositivi IoT siano stati il focus dei ricercatori della cyber sicurezza negli ultimi anni, si stanno dimostrando ancora insicuri. Abbiamo scelto in modo casuale uno smart home hub e il fatto che l’abbiamo trovato vulnerabile non è un’eccezione ma un’ulteriore conferma dei continui problemi di sicurezza nel mondo IoT. Sembra che, letteralmente, ogni dispositivo IoT − anche il più semplice − contenga almeno un problema di sicurezza. Ad esempio, abbiamo recentemente analizzato una lampadina intelligente. Potreste chiedervi cosa potrebbe andare storto con una lampadina che permette di cambiare solo il colore della luce e alcuni altri parametri di illuminazione tramite lo smartphone. Bene, abbiamo scoperto che tutte le credenziali delle reti wi-fi, cioè i nomi e le password, a cui la lampadina si era precedentemente collegata venivano archiviate nella sua memoria senza crittografia. In altre parole, la situazione attuale nella sfera della sicurezza IoT è che anche la vostra lampadina potrebbe mettervi in pericolo”, ha affermato Vladimir Dashchenko, Head of Vulnerabilities Research Group dell’ICS CERT di Kaspersky Lab.

“È molto importante per i produttori garantire un’adeguata protezione ai propri utenti e prestare molta attenzione ai requisiti di sicurezza durante lo sviluppo e il rilascio dei prodotti, perché anche piccoli dettagli di un design non sicuro possono portare a conseguenze pericolose” ha concluso Dashchenko.

Per rimanere al sicuro, Kaspersky Lab consiglia agli utenti di fare quanto segue:

• Usare sempre una password complessa e non dimenticare di cambiarla regolarmente;

• Aumentare la propria consapevolezza dei pericoli per la sicurezza controllando le ultime informazioni, di solito disponibili online, sulle vulnerabilità scoperte e corrette dei dispositivi smart.

Per garantire la sicurezza della casa “intelligente” e dell’Internet of Things, Kaspersky Lab offre la propria applicazione gratuita per la piattaforma Android, Kaspersky IoT Scanner. La soluzione esegue una scansione della rete wi-fi domestica, informando l’utente dei dispositivi ad essa collegati e del loro livello di sicurezza.

Per limitare i rischi di sicurezza informatica, Kaspersky Lab consiglia a produttori e sviluppatori di condurre sempre test di sicurezza prima che i prodotti vengano rilasciati e di seguire gli standard di sicurezza informatica dell’IoT. Recentemente Kaspersky Lab ha contribuito alla Raccomandazione ITU-T Y.4806 (International Telecommunication Union – Settore delle telecomunicazioni), creata per aiutare a mantenere un’adeguata protezione dei sistemi IoT, comprese le città smart, i dispositivi medicali indossabili e stand-alone e molti altri.

Ulteriori informazioni su questa ricerca sono disponibili su Securelist.com.

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