Informare i giovani sui rischi della rete: gran finale a Roma per il progetto della Polizia “Una vita da social” in partnership con Kaspersky Lab

La campagna itinerante “Una vita da social”, ideata dalla Polizia in partnership con Kaspersky Lab, si è conclusa il 22 maggio nella Capitale. Il progetto, nato per sensibilizzare e informare i giovani sui potenziali rischi della rete, quest’anno ha raggiunto più di 50 tra le più importanti città italiane, coinvolgendo oltre 220.000 studenti solo in quest’ultima edizione.

Si è da poco conclusa la quinta edizione di “Una vita da social” con ottimi risultati e tante presenze: oltre 220.000 studenti coinvolti nell’ultima edizione e un milione e 300mila in totale nelle precedenti. Il progetto si è svolto tra le scuole e un’aula didattica multimediale allestita in un truck che ha attraversato l’Italia, da Milano a Palermo. Le lezioni, tenute dalla Polizia Postale e dai partner del progetto, hanno mostrato le potenzialità della rete, se usata in maniera consapevole. Tra i temi trattatati il cyberbullismo, la pirateria informatica e la pedopornografia. L’obiettivo è incentivare un’educazione al mondo digitale, fondamentale in particolare per i più piccoli, perché possano conoscerne le “regole” e trarne tutti i possibili benefici

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I dati raccolti da Kaspersky Lab dimostrano, infatti, come il 37% dei bambini tra gli 8 e i 10 anni non riesca ad immaginare cosa significhi vivere senza PC o senza smartphone (33%). Il dato più allarmante è, però, il tempo trascorso in rete: in Italia il 58% dei bambini dagli 8 ai 16 anni è costantemente online e il 9% dei genitori ritiene che il proprio bambino stia diventando dipendente da Internet. Sono, inoltre, in aumento anche i dati relativi al fatto che i più piccoli abbiano piena fiducia dell’utilizzo di Internet come fonte d’informazione (69%). Per quanto la maggior parte dei genitori (75%) cerchi di trascorrere del tempo con i propri figli quando navigano, tutto questo non è sufficiente per tenere i piccoli utenti al sicuro dalle minacce della rete.

Questa campagna è nata proprio dall’esigenza di informare e offrire delle soluzioni preventive alla luce di questi dati, informando e facendo riflettere i più piccoli, i loro genitori e i loro insegnanti sull’uso responsabile e consapevole della rete.

“Non possiamo restare indifferenti al condizionamento che la rete e i social hanno nelle nostre vite e soprattutto in quelle dei nostri figli”, ha commentato Morten Lehn, General Manager Italy di Kaspersky Lab. “Non è giusto limitare o demonizzare l’uso di Intenet, è invece importante pensare ad un programma di educazione e protezione dedicato ai piccoli utenti, affinché possano farne un uso consapevole. La campagna della Polizia “Una vita da Social”, ha rappresentato per noi una risposta concreta, in linea con i nostri principi aziendali; per questo abbiamo deciso di supportarli in questa importante iniziativa formativa”.

I genitori che vogliono garantire un’ulteriore protezione ai propri figli mentre sono connessi possono utilizzare prodotti come Kaspersky Safe Kids, una soluzione in grado di aiutare ad insegnare ai bambini i corretti tempi d’uso dei dispositivi e a guidarli in tutta sicurezza, in modo che possano accedere solo a siti Web, contenuti e app che il genitore ritiene appropriati. Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito web di Kaspersky Lab.

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LEASEPLAN ITALIA PROPONE FREEEDRIVE LA APP PER RIDURRE L’UTILIZZO DEL CELLULARE ALLA GUIDA

L’utilizzo del telefono cellulare alla guida è uno dei motivi più frequenti di sinistri nel mondo. LeasePlan Italia è molto attenta a questa tematica e ha a cuore tutti i suoi conducenti e per questo mette a disposizione uno strumento per incentivare comportamenti virtuosi alla guida.

La Sicurezza Stradale è un tema di grande importanza perché riguarda tutti e senza distinzione di fascia d’età. Purtroppo, ancora oggi, la tematica di sicurezza alla guida viene presa alla leggera dai conducenti, nonostante gli incidenti stradali rappresentino una delle principali cause di sinistri fatali.

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L’utilizzo del telefono cellulare alla guida è uno dei motivi più frequenti di sinistri nel mondo, come ricorda la regola numero 7 del manuale di sicurezza stradale della FIA: ecco perché bisogna guidare prestando attenzione alla strada. È essenziale evitare qualsiasi tipo di distrazione durante la guida, rimanendo sempre concentrati sulla strada.

LeasePlan Italia è molto attenta a questa tematica e ha a cuore tutti i suoi conducenti. Per questo ha deciso di proporre uno strumento per incentivare comportamenti virtuosi alla guida.

FreeeDrive App è una soluzione semplice che si attiva automaticamente e ha lo scopo di avvertire il conducente che utilizza il cellulare quando si trova alla guida di un veicolo; il dispositivo genera un allarme immediatamente dopo il comportamento pericoloso e ha l’obiettivo principale di sensibilizzare i conducenti a evitare distrazioni alla guida e di ridurre il numero degli incidenti stradali.

LeasePlan Italia offre questa App in forma gratuita fino alla fine del mese di giugno 2018.

FreeeDrive App può aiutare a cambiare le abitudini di guida e diventare un alleato per la sicurezza stradale, di chi guida, di chi è trasportato e anche dei pedoni.

Perché IoT e Blockchain sono una buona accoppiata

L’abbinamento di due tecnologie attuali promette fiducia, semplicità e sicurezza

Probabilmente avete sentito parlare di Blockchain come di un “nuovo tipo di Internet” e delle criptovalute, quali i Bitcoin, come del “nuovo oro”. Questi argomenti sono così strettamente collegati che le persone si confondono e credono che Blockchain e Bitcoin siano effettivamente la stessa cosa. Ma la Blockchain è semplicemente una delle tecnologie alla base dei Bitcoin e i Bitcoin sono solo un’applicazione che sfrutta la Blockchain. Blockchain sta ora emergendo come una soluzione importante nell’evoluzione di altre tecnologie, come l’Internet of Things.

Secondo Cisco, l’Internet of Things (IoT) comprenderà presto 30 miliardi di “cose”. Ed è difficile capire come connettere, raccogliere, scambiare e gestire in modo efficiente tutti questi dati mantenendoli al sicuro mentre scorrono su una serie di espansioni delle reti IoT.

Ecco dove arriva la blockchain.

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Le stesse caratteristiche che rendono essenziale la blockchain per le criptovalute sono quelle che la rendono così preziosa per l’IoT. La Blockchain offre agli utenti la certezza che dati sensibili e unici possano girare intorno alle reti globali e rimanere completamente al sicuro e inalterati. La Blockchain agevola la fiducia. E può essere più efficiente grazie all’interconnessione.

È una questione di fiducia

Nella blockchain, i dati sulle transazioni sono divisi in “blocchi” che sono “concatenati” insieme attraverso una firma digitale unica di 64 caratteri, e successivamente questi blocchi vengono separati e inviati attraverso una rete di computer. Quando si fa leva sulla blockchain, i dati delle transazioni non sono condivisi unicamente con le parti partecipanti ma con tutte le parti della rete. Questa rete può essere pubblica e quindi chiunque può parteciparvi, come per i Bitcoin, o può essere sottoposta ad autorizzazione, come per la Food Safety Network. Quando ciascuna transazione viene approvata dalla rete, il blocco di transazioni associato diventa parte della catena esistente, non solo all’interno dei registri dei partecipanti alla transazione, ma in tutti i registri. Il consenso tra i computer della rete garantisce che i registri condivisi siano copie esatte e riduce il rischio di transazioni fraudolente, poiché la manomissione dovrebbe verificarsi in diversi luoghi esattamente nello stesso momento. Pertanto, anche se il registro di una singola entità viene compromesso, la modifica dei dati al suo interno non avrà alcun impatto sull’integrità dell’intera blockchain, in quanto gli altri registri nella rete identificheranno il problema. È in questo scenario che le blockchain sono considerate “immutabili”.

La Blockchain rende possibili le criptovalute offrendo efficienza, sicurezza e verificabilità, tutto senza intermediari. Queste stesse caratteristiche rendono la blockchain preziosa in QUALSIASI caso d’uso in cui è importante registrare transazioni autonome, machine-to-machine – che ci portano all’Internet of Things.

Il valore dell’IoT è nei dati, e le preoccupazioni sulla vulnerabilità di questi dati mentre si muovono attraverso vasti sistemi automatizzati di sensori e macchine sono reali. La Blockchain affronta questo problema rendendo questi dati tracciabili e sicuri attraverso reti più ampie. Aggiunge livelli di efficienza e certezza che possono rendere l’IoT più utile e adeguato, anche per i più reticenti. Ecco alcuni vantaggi specifici di un abbinamento di blockchain-IoT:

·         Fiducia: la Blockchain offre un alto livello di sicurezza e trasparenza. Ciò consente alle aziende di verificare rapidamente le informazioni, stabilire la fiducia, monitorare i progressi e avviare i pagamenti senza affidarsi a un’autorità centralizzata o a un intervento umano costante.

·         Velocità: peer-to-peer, contratti e registri basati su dispositivi accelerano lo scambio e l’elaborazione dei dati.

·         Semplicità: grazie alla Blockchain, le organizzazioni possono scambiare dati, trasferire merci e automatizzare i processi aziendali senza creare costose strutture IT centralizzate.

·         Agilità: la Blockchain consente il rapporto contrattuale tra le entità in tempo reale, senza alcuna terza parte per “certificare” la transazione IoT.

I casi d’uso della blockchain nell’IoT sono diversi e riguardano molti settori. Nel farmaceutico, ad esempio, gli ospedali e le organizzazioni non governative richiedono prove (generalmente fornite tramite sensori di temperatura) che i medicinali spediti non siano stati esposti a condizioni specifiche che potrebbero comprometterne la qualità. La Blockchain supporta un registro a prova di manomissione che mostra le condizioni in cui il medicinale è stato spedito durante il suo intero viaggio.

È in corso anche il lavoro per sposare meglio la blockchain con l’IoT nell’industria. Recentemente, Cisco, Bosch, Bank of New York, Mellon, Gemalto, Foxconn e Blockchain, BitSE, Consensus Systems e Chronicled hanno istituito un consorzio per lavorare su come la blockchain può essere utilizzata per proteggere e migliorare l’IoT.

Blockchain, IoT e interconnessione

Sia la blockchain che l’IoT richiedono l’interconnessione per funzionare come dovrebbero. Una caratteristica chiave dell’interconnessione – lo scambio di dati privati tra le imprese – è che avvicina le controparti il più possibile al confine digitale. Ciò riduce la latenza e aumenta le prestazioni. L’interconnessione ottimizza anche la sicurezza, perché le connessioni dirette sono quelle più sicure possibili.

La massima sicurezza e le alte prestazioni sono entrambi requisiti per le applicazioni blockchain e IoT, e una strategia IT di interconnessione, denominata Interconnection Oriented Architecture™ (IOA™) è un modo per ottenere entrambi.

L’implementazione di un IOA sulla piattaforma di interconnessione globale di Equinix porta le aziende verso il confine digitale, vicino alle persone, al cloud, ai dati e ai luoghi di cui hanno bisogno per accedere.

Per una guida completa su come implementare una strategia IOA e ottenere il massimo dalla blockchain e dall’IoT è possibile consultare il Playbook IOA.

Gestione del Brand – Intervista a Giovanni Cavaliere

Il punto di partenza per ogni attività imprenditoriale, qualunque essa sia, è sempre e solo uno: il brand. Sì, perché il brand è lo strumento di differenziazione dalla concorrenza, è ciò che ti farà entrare nella mente del consumatore e soprattutto rimanerci. 

Il libro [amazon_textlink asin=’8857908046′ text=’Gestione del brand e della reputazione’ template=’ProductAd’ store=’antoniosavare-21′ marketplace=’IT’ link_id=’0f89af08-5f6f-11e8-9d50-9302a4d5acc8′] fornisce utti gli strumenti essenziali (modelli, software, esempi), oltre a numerosi case-study e contributi dei migliori professionisti italiani, per incrementare il  business. 

Oggi avere un brand forte determina il successo o meno di un’azienda. I piani di marketing e le campagne sono inefficaci se la marca non è stata costruita seguendo i modelli e i principi di base che hanno determinato il successo di migliaia di imprese nel mondo.

È quindi importante, prima di iniziare tutte le attività di advertising e di strategia, disegnare il proprio brand e mettere in atto quelle azioni che permettono di monitorare in modo efficace anche la reputazione sul web.

Perché la reputazione è ciò che le persone capiscono e percepiscono, è l’idea che pian piano si fanno di te e della tua azienda. Brand e reputazione sono i due fattori che determineranno il successo del tuo progetto.

Ho intervistato l’autore del libro Giovanni Cavaliere:

Affermi che il punto di partenza di ogni attività dovrebbe essere il brand perchè?
Il vero marketer sa che la percezione ed il posizionamento nella testa del consumatore è una cosa che viene prima di ogni altra attività. Il perché è chiaro e faccio un esempio per capire subito: è inutile creare un ecommerce di prodotti di alta qualità (tra l’altro, valore ormai privo di significato poiché abusato) se, prima, non ho intercettato un target preciso, non ho risposto ad un bisogno specifico e, quindi, non ho costruito un brand che venga percepito in modo positivo e distinguibile rispetto ai competitors. Ogni altra attività (es: pubblicità) servirà a poco se la comunicazione è confusa, è frammentata, si basa su valori non rilevanti per il target e se non vi si riesce a comunicare quelli che sono i valori e le caratterizzazioni del brand. 

Qual è la metodologia che dovrebbe seguire un’azienda?
La metodologia parte sempre dalla risposta ad un bisogno specifico ed espresso di un consumatore. Si identifica quindi una segmentazione ed un target. Infine, una volta che è chiaro il contesto, si passa alla costruzione del brand che è un processo non semplicissimo ma neanche difficilissimo. Per esempio, si studia la proposizione di valore dei competitors, si cerca di differenziarsi da essi e si costruisce una scala di valori (oltre al fatto che si deve creare una visione ed una missione dell’azienda) che guiderà tutte le attività future di branding dell’azienda. 

Come è cambiata la reputation con l’avvento del web? 
Tantissimo. Credo sia uno degli aspetti davvero importanti oggi come oggi, non solo per grandi aziende ma anche per piccole. Basti pensare che oggi come oggi chiunque può infangare un’azienda sul web o può creare una crisi reputazione. Basta davvero poco: un post che diventa virale, una serie di esperienze negative etc. Pensiamo ai ristoranti, agli hotel … nei primi anni di internet e con l’avvento dei social, molte aziende non erano preparate ed hanno subito (con conseguenze disastrose sul fatturato) questo cambio: il potere è passato dalle aziende ai consumatori, che sono diventati i veri attori importanti del business aziendale. 

Le aziende hanno percepito il cambio di paradigma o ancora no?
Le aziende tendenzialmente hanno preso coscienza del problema. Ma bisogna fare una distinzione ovvero, tra medio-grandi aziende e piccole. Le medio-grandi, ultimamente, stanno creando delle figure specifiche della reputazione (reputation manager) e quindi si sono dotate di tutti quei software per ascoltare le discussioni sul web. Quelle piccole, invece, al massimo hanno un consulente che gestisce i canali social. Ovviamente i volumi di discussione sul web sono ben diversi ma un consulente che non conosce i meccanismi della reputazione e della gestione delle crisi può trovarsi in seria difficoltà. Inoltre, anche le piccole aziende è bene che creino documenti, prassi ed abbiano un software anche basic di ascolto del web per poter intervenire tempestivamente e correggere eventuali errori. 

Puoi citarmi qualche case history positiva e negativa?
Una case history positiva è senz’altro quella di Plasmon, come racconto sul mio libro. Ovvero, di un’azienda che ha da sempre utilizzato l’olio di palma nei suoi biscotti ed ha tempestivamente ascoltato il web ed il diffusi di discussioni contro questo tipo di prodotto. Il risultato è stato quello di aver creato un prodotto senza olio di palma che dal target di riferimento veniva percepito in modo davvero negativo (poiché erano biscotti destinati prevalentemente a bambini). Quindi questo è sicuramente un buon caso studio di come il listening del web faccia bene alle aziende che si trovano pronte a rispondere in modo adeguato. 
Case history negativa, invece, ce ne sono davvero tante anche in Italia. Mi viene in mente un post di Radio RTL in cui parlava di licenziamenti dell’azienda di GoldenPoint e poi ha iniziato a cancellare i post degli utenti ed addirittura il post incriminato, creando un effetto boomerang incredibile. Oppure il caso Patrizia Pepe, nel 2011, che ha pubblicato una foto di una modella molto magra ed ha scatenato discussioni sul problema dell’anoressia, compromettendo molto il brand negli anni successivi a livello di immagine e filosofia aziendale. Insomma, quando si comunica online bisogna stare attenti e pensare ad ogni piccola conseguenza. 

Nel tuo libro dai anche molti consigli pratici, tools da utilizzare etc….dacci qualche preview?
C’è ampio spazio di case history e di tool utili per ascoltare la rete. Per esempio, si può utilizzare Google Alert o Talkwalker alert, che sono totalmente gratuiti e ci permettono di ricevere notifiche email quando in rete (escludendo i social) compaiono news che riguardano le keywords che ci riguardano,  oppure software più sofisticati come Mention, Sysomos, Brandwatch e tanti altri che permettono invece di monitorare tutto il web ed i social media, di classificare le discussioni e capire il sentiment delle discussioni.

Ultima cosa, oltre le aziende con il fenomeno degli influencer si è sviluppato molto anche il settore del personal branding……dal tuo punto di vista cosa vedi?

Vedo che si fa troppo abuso sia della parola influencer sia del concetto di personal branding. Sembra che tutti, oggi, possano diventare delle star, invece non è così. Non basta incrementare i followers o applicare uno dei tanti modelli di personal branding per far vedere chi vogliamo essere. Innanzitutto il personal branding che funziona è quello che rispecchia comunque caratteristiche intrinseche della persona. Secondo, influencer è un concetto vuoto nella maggior parte dei casi. L’economia dell’influenza esiste da decenni non certo da oggi, sicuramente il web e qualche scorciatoia ha fatto in modo che molti potessero trarne beneficio, che comunque rimane effimero e nel breve periodo, salvo casi di successo clamoroso come Chiara Ferragni. Si tratta di ragazzi che fanno post e ricevono prodotti e le aziende, nella maggior parte dei casi, non vanno oltre questa attività che serve a ben poco, secondo il mio punto di vista. Diverso è il caso se si costruisce una strategia che riguardi micro-influencer e li si coinvolgano nella creazione di contenuto utili poi per la comunicazione aziendale.

Xiaomi porta in Italia i propri smartphone e dispositivi IoT

  • Il leader mondiale nella tecnologia presenta all’Italia il nuovo straordinario smartphone di punta Mi MIX 2S e il “Camera beast” Redmi Note 5
  • Anche una serie di dispositivi Internet of Things (IoT) e lifestyle fa il proprio debutto nel Bel Paese

Xiaomi, il leader mondiale nella tecnologia, annuncia oggi la disponibilità per il mercato italiano del Mi MIX 2S e del Redmi Note 5, insieme a una vasta gamma di dispositivi IoT.

Tutto questo, a seguito dell’annuncio dell’ingresso ufficiale dell’azienda in questo nuovo mercato dell’Europa occidentale, due giorni dopo essere entrata in Francia.

Disponibile a partire da 499,9€, [amazon_textlink asin=’B07914CZWK’ text=’Mi MIX 2S ‘ template=’ProductLink’ store=’antoniosavare-21′ marketplace=’IT’ link_id=’080b3994-5f6c-11e8-ae90-b37f1a72f18f’]è una bellissima opera d’arte che porta la fotografia dei dispositivi Xiaomi a un nuovo livello. Mi MIX 2S è equipaggiato con il più recente sensore Sony IMX363 per supportare la configurazione a doppia fotocamera, i pixel grandi 1,4μm per foto significativamente migliori in condizioni di bassa luminosità e la tecnologia Dual Pixel per la messa a fuoco automatica super veloce. Mi MIX 2S è inoltre dotato di funzionalità AI-enabled, tra cui quelle della fotocamera e dello sblocco con riconoscimento facciale. Con fino a 6GB di RAM e 128GB di ROM, Mi MIX 2S sfrutta tutto il potenziale di Qualcomm® Snapdragon™ 845 per prestazioni incredibili.

“Siamo entusiasti di portare questo straordinario aggiornamento della nostra serie di punta Mi MIX, in Italia, il più recente mercato dell’Europa occidentale di Xiaomi. Con la doppia fotocamera e le funzioni AI disponibili su Mi MIX 2S, mostriamo la nostra capacità di superare i confini e di essere all’avanguardia nell’innovazione, rendendo la migliore tecnologia accessibile a tutti”, ha dichiarato Donovan Sung, Director of Product and Marketing of Xiaomi Global.

L’azienda annuncia anche la disponibilità di [amazon_textlink asin=’B079VS947C’ text=’Redmi Note 5,’ template=’ProductLink’ store=’antoniosavare-21′ marketplace=’IT’ link_id=’18d79bfa-5f6c-11e8-8f4d-ab092f423995′] al prezzo di lancio di 199,9€. Redmi Note 5 offre una straordinaria qualità delle immagini della fotocamera e prestazioni mai viste prima in questa categoria di prezzo, dimostrando ancora una volta l’impegno dell’azienda nel fornire le migliori tecnologie per smartphone ai prezzi più incredibili.

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Soprannominato “Camera beast”, Redmi Note 5 mette in mostra la piattaforma Qualcomm Snapdragon 636 e offre funzionalità fotografiche da top di gamma. Con una doppia fotocamera dotata di un sensore per pixel grandi 1.4μm, effetti fotocamera basati sull’AI e una luce LED per selfie per la fotocamera frontale, Redmi Note 5 è un concentrato di tecnologie fotografiche che scatta foto meravigliose ovunque, in qualsiasi momento.

“Grazie a Redmi Note 5, stiamo offrendo ai nostri Mi Fan italiani e ai consumatori l’opportunità di utilizzare smartphone dalle prestazioni di punta con una fotocamera eccezionale, a un prezzo imbattibile”, ha aggiunto Donovan.

Mi MIX 2S è disponibile in Italia in due versioni: 6GB + 64GB e 6GB + 128GB, rispettivamente a 499,9€ e 599,9€, nei colori bianco e nero. Redmi Note 5 è disponibile in tre colori: Blu lago, Oro e Nero, in due versioni: 3GB + 32GB a 199,9€ e 4GB + 64GB a 249,9€.

I dispositivi saranno disponibili per la vendita a partire dal 26 maggio presso il Mi Store autorizzato di Milano, e presto anche su altri canali online e offline.

Oltre ai due smartphone, anche i dispositivi IoT e lifestyle dell’ecosistema Xiaomi fanno il loro debutto in Italia, tra questi: Mi Electric Scooter a 349,9 €.

Mi Electric Scooter ha un design premiato ed è incredibilmente facile da maneggiare. Viaggia per 30 km con una singola carica, pesa solo 12,5kg, e viene fornito con una luce frontale a LED e caratteristiche come la frenata rigenerativa. Grazie a un’app, gli utenti possono anche utilizzare il proprio telefono come dashboard.

L’iniziativa di Xiaomi di costruire un ecosistema globale aperto è un’altra componente chiave della strategia hardware dell’azienda. Ha lo scopo di permettere a tutti di godere di una vita migliore attraverso tecnologie innovative, mobilitando molti imprenditori con idee simili, incubando e collaborando con altri “Xiaomis”.

Alla fine di marzo, Xiaomi aveva investito e gestito un ecosistema di oltre 210 aziende, tra le quali più di 90 sono focalizzate sullo sviluppo di hardware smart e prodotti lifestyle. Inoltre, Xiaomi ha costruito la più grande piattaforma IoT del mondo con oltre 100 milioni di dispositivi connessi.

A partire dal 26 maggio, il Mi Store autorizzato offline offrirà le prime 400 unità di Mi Electric Scooter preordinate al prezzo di 299,9€.

Per ulteriori informazioni su Xiaomi, visitare http://blog.mi.com. Per ulteriori informazioni sui prodotti disponibili in Italia, visitare http://www.mi.com/it.

A proposito di Xiaomi

Xiaomi è una società Internet con smartphone e dispositivi smart interconnessi da una piattaforma IoT. Xiaomi è stata fondata nel 2010 dall’imprenditore visionario Lei Jun e da un gruppo di ingegneri e designer affermati, i quali ritenevano che i prodotti e i servizi tecnologici di alta qualità e ben progettati dovessero essere accessibili a tutto il mondo. La missione dell’azienda è quella di costruire incessantemente prodotti sorprendenti a prezzi onesti per permettere a tutti nel mondo di godersi una vita migliore attraverso tecnologie innovative. Con una presenza in oltre 70 mercati in tutto il mondo, Xiaomi è un attore globale che ha raggiunto con successo una presenza nei principali mercati internazionali.

Facebook pubblica per la prima volta i dati di applicazione dei propri Standard della Comunità

Spesso ci viene chiesto come decidiamo quali contenuti sono permessi su Facebook – e quanti sono quelli che violano i nostri Standard. Sono anni, infatti, che abbiamo degli Standard della Comunità che spiegano cosa può trovare spazio su Facebook e cosa no e, tre settimane fa per la prima volta, abbiamo anche pubblicato le linee guida interne che utilizziamo per applicare quegli standard.

Oggi, all’interno del Report sull’applicazione degli Standard della Comunità, comunicheremo in aggiunta i numeri legati all’applicazione di questi Standard, in modo da permettere a tutti di giudicare il nostro operato.

Alex Schultz, il nostro Vice Presidente di Data Analytics, ha spiegato dettagliatamente come misuriamo ciò che succede su Facebook nel blog Hard Question e in questa guida per Comprendere il Report sull’applicazione degli Standard della Comunità. È comunque importante sottolineare che si tratta di un lavoro in continua evoluzione e che la nostra metodologia potrebbe cambiare.

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Questo report include informazioni e dati relativi all’applicazione dei nostri Standard tra ottobre 2017 e marzo 2018 e copre sei aree: violenza esplicita, nudo (adulti), atti sessuali, propaganda terroristica, incitamento all’odio, spam e account falsi. I numeri illustrano:

  • Quanti contenuti che violano i nostri Standard sono stati visti dalle persone;
  • Quanti contenuti abbiamo rimosso;
  • Quanti contenuti abbiamo rilevato in modo proattivo utilizzando la nostra tecnologia, prima che le persone che utilizzano Facebook li segnalassero.

La maggior parte delle azioni che intraprendiamo per rimuovere contenuti contrari ai nostri Standard, riguarda gli account falsi e la grande quantità di spam che generano. Ad esempio:

  • Abbiamo rimosso 837 milioni di contenuti di spam nel primo trimestre del 2018 – quasi il 100% dei quali sono stati trovati e contrassegnati prima che qualcuno li segnalasse;
  • La chiave per combattere lo spam è rimuovere gli account falsi che lo diffondono. Nel primo trimestre 2018 abbiamo disattivato circa 583 milioni di account falsi – la maggior parte dei quali bloccati entro pochi minuti dalla loro creazione. Questo si aggiunge ai milioni di tentativi di creazione di account falsi che ogni giorno sventiamo su Facebook. Complessivamente stimiamo che, durante questo periodo di tempo, fossero ancora falsi circa il 3-4% degli account attivi di Facebook.

In merito alle altre tipologie di contenuti che violano i nostri Standard:

  • Abbiamo rimosso 21 milioni di contenuti di nudo di adulti o pornografici nel primo trimestre del 2018, il 96% dei quali rilevati dalla nostra tecnologia prima di essere segnalati. Stimiamo, comunque, che su ogni 10.000 contenuti visualizzati su Facebook, 7-9 visualizzazioni abbiano riguardato contenuti che violavano i nostri Standard su nudo e pornografia.
  • Per argomenti delicati come la violenza esplicita e l’incitamento all’odio, la nostra tecnologia ancora non riesce a funzionare in maniera del tutto efficace ed è necessario l’intervento dei nostri team di revisione. Abbiamo rimosso o etichettato come potenzialmente pericolosi circa tre milioni e mezzo di contenuti violenti nei primi tre mesi del 2018, l’86% dei quali identificati dalla nostra tecnologia prima che venissero segnalati. Abbiamo, inoltre, rimosso due milioni e mezzo di contenuti che incitavano all’odio, il 38% dei quali sono stati rilevati direttamente dalla nostra tecnologia.

Come sottolineato da Mark durante F8, abbiamo ancora molto lavoro da fare per prevenire gli abusi. In parte è perché l’intelligenza artificiale, pur essendo una tecnologia promettente, è ancora molto lontana dall’essere efficace per molti contenuti che violano i nostri Standard, perché il contesto è ancora molto importante. Ad esempio, l’intelligenza artificiale non è ancora sufficiente per identificare se qualcuno sta incitando all’odio o se sta semplicemente descrivendo qualcosa che ha vissuto per denunciare pubblicamente il problema. Più in generale, come spiegato la settimana scorsa, la tecnologia necessita di un gran numero di dati di supporto per riuscire a riconoscere modelli significativi di comportamento, che noi spesso non abbiamo per lingue meno diffuse o per i casi che non vengono segnalati spesso. Inoltre, in molte aree – anche se si tratta di spam, pornografia o account falsi – ci scontriamo con avversari sofisticati che cambiano continuamente tattica per eludere i nostri controlli, il che significa che dobbiamo continuamente cambiare e adattare i nostri sforzi. Questo è il motivo per cui stiamo investendo in modo consistente in un numero maggiore di persone e in una tecnologia migliore per rendere Facebook più sicuro per tutti.

Ed è anche il motivo per cui pubblichiamo queste informazioni. Riteniamo che una maggior trasparenza permetta di accrescere il senso di responsabilità nel tempo e che la pubblicazione di queste informazioni ci possa spingere a migliorare più rapidamente. Si tratta degli stessi dati che utilizziamo per valutare internamente il lavoro fatto – e adesso ognuno potrà vederli per giudicare i nostri progressi. Non vediamo l’ora di ricevere i vostri feedback.

Facebook celebra tutte le mamme del mondo

In occasione della Festa della Mamma, Facebook lancia alcune nuove divertenti feature per celebrare tutte le mamme che quotidianamente creano e supportano la comunità


Ogni anno su Facebook e Messenger le persone festeggiano con ricordi e messaggi d’affetto le proprie mamme. Nel 2017, le conversazioni dedicate alla Festa della Mamma, in un solo giorno, hanno generato più post di qualsiasi altro argomento trattato su Facebook. Anche su Messenger questa ricorrenza ha rappresentato uno dei momenti più significativi del 2017 (insieme a Capodanno e a San Valentino), in cui le persone sono state più attive sulla piattaforma di messaggistica.

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Dai risultati di un’indagine recentemente pubblicata da Facebook IQ, “Why New Parents Turn to a Virtual Village”, emerge che i genitori utilizzano Facebook come una risorsa importante man mano che la gravidanza procede o i figli crescono. In particolare, utilizzando i Gruppi o le Raccolte Fondi, entrando su Marketplace per vendere o acquistare prodotti, aprendo e gestendo Pagine per far crescere il proprio business. Le mamme, in particolare, hanno un grande impatto sulle proprie comunità di riferimento e collaborano attivamente per supportarsi a vicenda.

In Italia, abbiamo diversi esempi di mamme che contribuiscono alla crescita della comunità o di un proprio business attraverso Facebook:

  • Federica Migliorini: fondatrice di MaMi Club (Mamme MILANO), un gruppo dedicato a tutte le mamme che vivono a Milano o nelle vicinanze, che possono trovare nella piattaforma un luogo in cui condividere esperienze, dubbi e paure con altre mamme, ma anche e soprattutto mutuo soccorso. Federica racconta di essere molto orgogliosa di avere creato una comunità che ha generato connessioni e nuove amicizie, non solo virtuali.
  • Alice Murgia, Scilla Esposito, Laura Bovetti e Giorgia Ercolani: quattro mamme lavoratrici che nel 2016 hanno fondato Mamme al lavoro, una comunità che in poco meno di due anni ha raggiunto 16.500 persone, solo grazie al passaparola. Lo scopo del gruppo è stimolare l’aiuto reciproco tra le donne che, spesso costrette a lasciare il lavoro, devono reinventarsi ogni giorno e possono farlo più facilmente grazie alle offerte e alle richieste che vengono condivise all’interno del gruppo quotidianamente.
  • Francesca Fedeli: presidente e fondatrice di Fightthestroke ha aperto il gruppo Facebook per cercare confronto e conforto per affrontare il percorso di recupero di suo figlio Mario, colpito da un ictus pochi giorni dopo la nascita. Ora, grazie al gruppo, ha potuto raggiungere i genitori che vivono la loro stessa condizione nella piazza da loro più frequentata, Facebook, fornendo supporto alle famiglie di giovani sopravvissuti all’ictus e un servizio di connessione tra le strutture sanitarie sul territorio e le famiglie in tutta Italia e non solo.
  • Chiara Burberi: mamma di due bambini e docente di matematica, ha avviato Redooc, una piattaforma didattica online dedicata alle materie STEM (scienze, tecnologia, ingegneria e matematica). La piattaforma è costruita come un grande gioco online: video lezioni, giochi, storie ed esercizi divisi per livelli e completi di spiegazione. Uno degli obiettivi principali di Chiara, ispirato proprio dall’essere mamma, è far capire a tutti che chiunque può essere portato per lo studio delle materie scientifiche e superare così gli stereotipi culturali e di genere che spesso scoraggiano i più giovani.
  • La forza delle mamme viene dimostrata anche dalla capacità di sinergia con i propri figli, come dimostra la storia di Paola e Chiara, mamma e figlia dotate di talento artistico e grande manualità, che hanno unito i loro percorsi professionali e aperto insieme un negozio di artigianato e bigiotteria a Roma, Heart and Crafts Artigianato, e utilizzano la loro presenza sui social per organizzare eventi di formazione aperti a tutti.

Ma anche in altri paesi le mamme creano e supportano comunità negli ambiti più diversi:

  • Nzinga Jones è la leader del Gruppo di Supporto di allattamento al seno per le mamme di colore, una comunità composta da 45,000 membri (in crescita) dedicata a potenziare, sostenere e informare la nostra comunità di donne di colore riguardo i benefici dell’allattamento al seno.
  • Diana Blinkhorn è madre di 3 bambine e autrice di The Gray Ruby Diaries, un blog dedicato della maternità. Lei racconta il modo in cui cresce le sue 3 bimbe con la speranza di incoraggiare altre mamme nei loro momenti difficili. Diana ha creato una comunità su Facebook composta da più di 10,000 persone e usa Marketplace per vendere articoli per bambini nella sua zona.

In occasione della Festa della Mamma, Facebook e Messenger hanno creato tantissimi modi per festeggiare e ringraziare tutte le mamme del mondo:

  • Fai gli auguri alla tua mamma: il 13 marzo un messaggio di auguri per celebrare la Festa della Mamma sarà visibile in cima al News Feed. Scorrendo verso destra sarà possibile vedere le modalità con cui dimostrare alla mamma o a qualche persona importante della tua vita, quanto sei grato per tutto ciò che fa. Puoi scegliere tra biglietti artistici e photo frame, oppure potrai condividere un messaggio utilizzando la fotocamera o scrivere un post con uno sfondo dedicato.
  • Rimani in contatto con la mamma: Messenger rende facile condividere la gratitudine per tutte le persone vicine o lontane. Dai un’occhiata alle cornici e agli adesivi sulla fotocamera di Messenger. Oppure invita tutta la famiglia a divertirsi in una videochat di gruppo.

Per questa Festa della Mamma, condividete un po’ di gratitudine con le vostre mamme o con le figure materne che vi sono state vicine: non solo sostengono i familiari e amici, ma sono anche radici della nostra comunità.

Vendite smartphone in Europa: Xiaomi è il 4° produttore

Secondo i dati dell’ultimo rapporto Canalys, Xiaomi, leader mondiale nella tecnologia, che è ufficialmente arrivato in Europa solo pochi mesi fa, ha registrato sorprendenti risultati nel Q1 2018. L’azienda cinese sembra infatti essersi messa già alle spalle tutti i vari produttori minori, con 2,4 milioni di smartphone spediti che hanno portato a una quota di mercato del 5,3% e al quarto posto nella top 5.

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Il rapporto Canalys mostra inoltre che la flessione del mercato smartphone sembra essersi estesa anche all’Europa nel primo trimestre del 2018, che ha registrato un calo delle spedizioni pari al 6,3% su base annua – il più grande mai registrato in un solo trimestre. L’Europa occidentale ha subito l’impatto maggiore, con un calo del 13,9% e 30,1 milioni di unità vendute. L’Europa centrale e orientale, pur essendo un mercato più piccolo, è rimasta una regione in crescita, con un aumento del 12,3% e 15,9 milioni di unità vendute, guidata dalla Russia.

Il gradimento dei brand cinesi, tra cui Xiaomi, è stato determinante nel guidare la crescita di specifiche come fotocamere doppie e triple, che sono cresciute di oltre il 150% rispetto all’anno precedente. Anche gli schermi per smartphone hanno continuato ad aumentare in termini di dimensioni, e le spedizioni di smartphone con display superiori a 5,5” hanno registrato una crescita di oltre il 50%. La commoditization di schermi in formato 18:9 ha catalizzato questa crescita.

Maggiori informazioni sul report Canalys sono disponibili qui.

Comportamenti Online che Influenzano l’Industria del Turismo in Europa

comScore Offre Uno Spaccato dei Comportamenti Online che Influenzano l’Industria del Turismo in Europa
La Spesa Media per Individuo Aumenta di Anno in Anno

I minuti spesi su mobile rappresentano da un quinto a un terzo dei minuti spesi per il settore del Turismo, dimostrando quanto il raggiungimento dei mercati di massa sia una sfida per le app

comScore, Inc. pubblica oggi il suo report sul retail online, utilizzando dati del panel multi-piattaforma per cinque nazioni europee (Francia, Germania, Italia, Spagna e Regno Unito) con l’intento di svelare i maggiori trend nell’Industria del Turismo, tracciando le differenze tra i pattern comportamentali.

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Il Regno Unito è in testa con il 94 per cento della popolazione digitale che visita siti di viaggio – la percentuale più alta in Europa. I numeri sono: 67 per cento in Francia, 69 per cento in Italia e 86 per cento in Spagna. Comparate col desktop, meno mobile app hanno raggiunto il mercato di massa, composto da app con più di un milione di visitatori unici: dodici app hanno raggiunto quella soglia, mentre cinquantuno sono i siti ad avercela fatta.

Il Report sull’Industria del Turismo in Europa rivela che il raggiungimento dei mercati di massa sulle app sia una sfida,” afferma  Guido Fambach, senior vice president, EMEA per comScore. “I marketer nel settore del Turismo dovranno lavorare con diversi ruoli a seconda della piattaforma: reperimento di informazioni su mobile, transazioni su desktop.

Tra le tematiche toccate nel report:

  • Nel gennaio dei 2018 la spesa di viaggi media su desktop è tra 350 e 460 euro per individuo, a seconda della nazione.

  • Alcune categorie di siti performano meglio in termini di attrazione degli heavy user del Turismo. Ad esempio, nel Regno Unito e in Germania i siti di info sul meteo sono rispettivamente 2.7 e 2.4 volte più inclini ad attrarre gli heavy user.

Per il download di una copia del report “L’Industria del Turismo in Europa” visitawww.comscore.com/ita/eu-travel-report

FUTURE OFFICE: LA PMI GIPO VINCE LA CALL LANCIATA DA GRUPPO BUFFETTI E DIGITAL MAGICS

La PMI Gipo vince “Future Office”, la Call for Innovation del  Gruppo Buffetti, azienda leader dei prodotti ufficio, attiva anche nell’erogazione di servizi SAAS e di Digital Magics,il più importante incubatore di startup digitali “Made in Italy” attivo su tutto il territorio Italiano.

Gipo ha sviluppato un’app web per gli studi medici, che diventa un vero e proprio gestionale integrato per organizzare in modo efficiente tempi e spazi di lavoro condivisi con i colleghi e il personale amministrativo, facile da usare e consultabile ovunque. Ha inoltre sviluppato il chatbot GAIA: un assistente virtuale dotato di Intelligenza Artificiale per il supporto all’utilizzo delle funzioni di Gipo.

Durante il Buffetti Innovation Day, che si è svolto a Roma nella sede del Gruppo, la giuria di “Future Office” ha scelto fra i 10 finalisti – che operano nei settori Mondo Business, Home Office, Innovazione del Punto Vendita e Applicazioni SAAS –  Gipo come miglior prodotto/servizio innovativo della Call. Gipo ha vinto un grant di 3.000 Euro, supporto logistico e servizi di mentorship per 6 mesi da parte del Gruppo Buffetti.

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I finalisti di “Future Office” – selezionati fra le candidature inviate a http://futureoffice.digitalmagics.com – sonoBadgeBoxEdo AgendaFluidaGipoJointlyProfaliaSportscannerSpotonway,Unipiazza e  WonderStore.

La Call for Innovation del Gruppo Buffetti e di Digital Magics aveva l’obiettivo di trovare le migliori soluzioni tecnologiche in grado di creare nuovi strumenti di supporto all’attività lavorativa, fornire ai consumatori una risposta moderna alle loro esigenze e rinnovare la percezione dell’insegna e l’esperienza nei negozi.

 “Il Gruppo Buffetti è l’esempio perfetto di come un’impresa eccellente della tradizione  – ha dichiarato Layla Pavone, Consigliere e Chief Innovation Marketing and Communication Officer di Digital Magics – abbia saputo innovarsi negli anni. Aver aperto i propri processi, servizi e prodotti alle tecnologie esterne delle startup e PMI digitali, lavorando insieme per questo programma di ‘Open Innovation’, è un’ulteriore dimostrazione di come il futuro per un’azienda passi sempre più dal digitale”.

“Crediamo fortemente nella creatività e nel potenziale innovativo che contraddistingue le startup e molte nostre piccole imprese – dichiara Rinaldo Ocleppo, Presidente di Gruppo Buffetti – Siamo convinti che da questa iniziativa possano nascere collaborazioni strategiche vincenti che consentiranno di valorizzare le nuove tecnologie sfruttando il supporto commerciale e tecnico garantito dai 790 affiliati Buffetti”. 

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