Italiani e aziende: il futuro è nell’IA

Consumatori italiani e aziende: il futuro è nell’Intelligenza artificiale

ServiceNow presenta la sua ultima ricerca: 1 italiano su 3 ritiene che entro il 2030 l’IA gestirà le relazioni tra persone e organizzazioni. L’81% dei consumatori è anche meno fedele a un brand rispetto a 2 anni fa e le aziende devono correre ai ripari. La ricetta per soddisfare i clienti è combinare l’elemento umano con la tecnologia.

Un italiano su tre ritiene che entro il 2030 l’IA potrebbe essere utilizzata per offrire consigli per gli acquisti personalizzati e che il servizio clienti potrebbe essere interamente gestito dall’intelligenza artificiale. Il dato emerge da “ServiceNow Consumer Voice Report 2024: Tackling the brand loyalty crisis”, l’ultima ricerca ServiceNow, leader globale in workflow digitali.

Lo studio, giunto alla seconda edizione, ha approfondito le aspettative in continua evoluzione dei consumatori italiani nel loro rapporto con le aziende e il mondo degli acquisti, da un punto di vista comportamentale e tecnologico, in questo momento economico molto delicato.

Italiani e fedeltà ai brand: è crisi

È proprio la congiuntura economica e il cattivo servizio a determinare una perdita di clienti da parte delle aziende. La ricerca svela infatti che l’81% degli italiani è meno fedele a un brand rispetto a 2 anni fa. La ragione principale è finanziaria, i consumatori preferiscono infatti acquistare l’opzione più economica (43%). A seguire l’aumento della concorrenza (26%), ma anche un’esperienza deludente avuta con l’azienda (13%) e l’influenza dei social media (10%).

Secondo il campione, nei prossimi 12 mesi i brand dovrebbero quindi abbassare i prezzi (52%) migliorare il servizio post-vendita (33%) e curare maggiormente le relazioni di persona (27%), oltre ad aggiornare i siti web e le app per renderli più facili da utilizzare e offrire una gamma più ampia di prodotti e servizi (entrambi 25%).

Italiani e rapporto con le aziende: la sicurezza dei dati personali è importante

Ma cosa desiderano i consumatori italiani nel momento in cui ci si relaziona direttamente con un’azienda? Le persone ritengono che il servizio principale che un’azienda debba assicurare sia un buon livello di sicurezza dei dati personali (95%). A seguire, la capacità del servizio clienti di risolvere facilmente i problemi (94%) e la velocità di risposta (93%). Per gli italiani anche la sostenibilità dell’organizzazione è un elemento importante, che viene premiato in fase di scelta e acquisto (85%).

Italiani e servizio clienti. Qual è il settore migliore?

Concentrandosi sui settori in cui la qualità del servizio clienti è la cosa più importante, gli italiani ritengono che i settori che debbano offrire la migliore assistenza clienti siano quello sanitario (56%), seguito dalle utilities domestiche (36%), dai servizi bancari tradizionali (30%) e dai servizi della PA (30%). All’atto pratico però, il campione riconosce che i settori che offrono il miglior servizio sono il retail (40%), la tecnologia di consumo (39%) e le telecomunicazioni (25%).

Italiani e servizio clienti: il supporto deve essere rapido e in tempo reale

Il servizio clienti ricorre come elemento indispensabile nella relazione con un’azienda. Nel momento in cui ci si interfaccia, il 92% del campione afferma che è importante che le aziende offrano un supporto rapido e in tempo reale e l’87% premia quelle aziende che offrono la possibilità di utilizzare il canale di contatto di loro scelta. L’81% pensa sia utile anche offrire opzioni di servizio clienti self-service, come la possibilità di effettuare resi senza interagire con un essere umano o un bot (81%).

Italiani e tecnologia: l’intelligenza artificiale sarà il futuro

I clienti italiani optano per diversi canali di servizio, in base al motivo contingente e i motori di ricerca intelligenti sono considerati i migliori per le prime informazioni generali (28%). Nel momento in cui si ha bisogno di risolvere un problema specifico, però, il consumatore italiano preferisce ancora una telefonata con un rappresentante umano (44%). Interessante notare come il 21% riconosca e cominci a premiare l’utilizzo di chatbot, riconosciuti come un servizio importante che l’azienda deve offrire, per il 62% del campione.

Gli italiani che non vorrebbero utilizzare l’intelligenza artificiale o l’intelligenza artificiale generativa, almeno per alcuni servizi, spiegano che il motivo principale è il timore che questa sostituisca i posti di lavoro umani (37%). A seguire la mancanza di personalizzazione (28%), il desiderio di scuse o risposte sincere piuttosto che una risposta standard (23%), il non fidarsi della correttezza della risposta e non sapere bene come interfacciarsi con questa tecnologia (entrambe le opzioni 21%).

Guardando al futuro però, un italiano su tre (29%) è consapevole che entro il 2030 l’IA potrebbe essere utilizzata per offrire raccomandazioni di acquisto personalizzate e che il servizio clienti potrebbe essere interamente gestito dall’intelligenza artificiale (22%).

Lo studio mostra che In un’epoca in cui le pressioni competitive sono in aumento e la fedeltà dei clienti continua a diminuire, l’attenzione all’esperienza cliente è la risposta per mantenere il proprio business florido e continuare a essere rilevanti sul mercato. I risultati indicano che i consumatori preferiscono aziende in grado di offrire una varietà di canali, per la risoluzione dei problemi, e che combinano l’elemento umano con la tecnologia, offrendo così esperienze intelligenti. Integrando l’IA nel mondo della customer experience, i brand possono creare una nuova sinergia e meccanismi automatizzati che sorpassano i metodi fin qui utilizzati e concorrono ad aumentare e mantenere la fedeltà all’azienda, attraverso un’esperienza altamente personalizzata che soddisfa le esigenze.

“Quando parlo con i responsabili aziendali, sono tutti concordi nell’affermare che i clienti sono fondamentali per il successo”. Ha affermato Filippo Giannelli, Area VP Israel & Italy e Country Manager ServiceNow Italia. “Il nostro studio mostra che la fedeltà al brand è sempre più difficile da conquistare. Ciononostante, bisogna essere ottimisti riguardo al ruolo che tecnologie come la Gen AI possono avere. I consumatori riconoscono che la tecnologia sta già avendo un impatto positivo sulla loro esperienza, le organizzazioni hanno quindi gli strumenti adatti per continuare a conquistarli”.

Metodologia e campione della ricerca

Lo studio è stato commissionato da ServiceNow e condotto da Opinium a gennaio 2024. Il campione è stato di 15.000 adulti rappresentativi nazionali di Emirati Arabi Uniti, Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Regno Unito, Spagna, Svezia e Svizzera. In Italia il campione è stato di 1.000 individui.

Ulteriori informazioni sono disponibili a questo link

Il report intero è disponibile a questo link

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ServiceNow
ServiceNow (NYSE: NOW) makes the world work better for everyone. La piattaforma cloud-based e le soluzioni ServiceNow abilitano i workflow digitali che aiutano le organizzazioni a trovare modi di lavorare migliori, più veloci e più intelligenti. Grazie alle soluzioni ServiceNow i dipendenti e i clienti sono più connessi e operano con maggiore agilità in un contesto innovativo. Le soluzioni ServiceNow permettono di creare il futuro che si immagina.

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Nuove Opportunità nel Mercato Immobiliare Mondiale

Il mercato immobiliare mondiale si trova in un momento di trasformazione e adattamento, offrendo nuove opportunità e sfide per investitori, acquirenti e professionisti del settore. Le recenti dinamiche economiche e sociali stanno plasmando un panorama immobiliare in continua evoluzione, aprendo spazi per strategie innovative e approcci diversificati.

Crisi come Opportunità

La recente crisi economica ha generato incertezze nel settore immobiliare, ma ha anche evidenziato la possibilità di trasformare le sfide in opportunità. Secondo esperti del settore, ogni 10-15 anni il mercato immobiliare sperimenta una crisi, e durante questi periodi di difficoltà, emergono spazi per investimenti strategici e acquisti vantaggiosi. La comprensione del ciclo economico e la capacità di adattamento diventano fondamentali per capitalizzare su queste fasi di cambiamento.

Tendenze Emergenti

L’accesso al credito e l’evoluzione delle dinamiche degli acquirenti stanno giocando un ruolo determinante nel futuro del mercato immobiliare. L’immobile è sempre più considerato un rifugio sicuro per vivere, lavorare, studiare e proteggere i risparmi, soprattutto in contesti di incertezza come quello attuale. Le grandi città come Milano, Roma e Napoli stanno vedendo una rivalutazione delle unità immobiliari, sia nel centro che nelle zone periferiche più confortevoli.

Innovazione Tecnologica e Intelligenza Artificiale

L’intelligenza artificiale sta rivoluzionando il settore immobiliare, offrendo strumenti avanzati per la ricerca e la valutazione degli immobili. Sistemi personalizzati e intuitivi stanno semplificando l’esperienza degli acquirenti, consentendo una maggiore precisione nella ricerca di opportunità d’investimento. L’AI potrebbe persino aprire la strada a esperienze immobiliari completamente digitali nel Metaverso, unendo realtà virtuale e aumentata per una visione futuristica del settore.

Prospettive Future

Nonostante le sfide attuali legate alla crisi economica e alle incertezze globali, le prospettive a medio-lungo termine per il mercato immobiliare non prevedono grandi contraccolpi come possiamo vedere sul sito Best Luxury Property i prezzi dovrebbero mantenersi stabili, offrendo opportunità per coloro che sanno cogliere le dinamiche del mercato e adattarsi alle nuove tendenze emergenti.

In conclusione, il mercato immobiliare mondiale si presenta come un terreno fertile per investimenti e strategie innovative, dove la capacità di adattamento, l’innovazione tecnologica e la comprensione del ciclo economico giocano un ruolo chiave nel capitalizzare sulle nuove opportunità che si presentano.

LinkedIn, arrivano i giochi

LinkedIn, la piattaforma di networking professionale, sta pianificando di introdurre i giochi nel suo servizio. I giochi saranno basati su puzzle, e l’iniziativa è riportata come un modo per aumentare l’interazione e il coinvolgimento degli utenti sulla piattaforma. Secondo TechCrunch, i giochi potrebbero permettere agli utenti di competere contro amici, colleghi o addirittura altri uffici, con punteggi ordinati per luogo di lavoro e classificati di conseguenza.

I primi tre giochi che verranno rilasciati si chiamano Queens, Inference e Crossclimb. Questi giochi sono progettati per essere popolari tra un vasto pubblico a causa della loro natura basata su puzzle. L’approccio di LinkedIn nell’integrare i giochi nella sua piattaforma è visto come un modo per “sbloccare un po’ di divertimento, approfondire le relazioni e sperabilmente scatenare l’opportunità per conversazioni”, come dichiarato da un rappresentante di LinkedIn.

Nonostante l’annuncio, c’è stata una certa scetticità e preoccupazione riguardo alla direzione che LinkedIn sta prendendo. Alcuni utenti ritengono che la piattaforma dovrebbe concentrarsi sul miglioramento delle sue funzioni principali di networking professionale anziché aggiungere giochi casual, che potrebbero potenzialmente danneggiare l’immagine professionale del marchio.

Non sono ancora stati annunciati specifici date di lancio per l’esperienza di gioco, ma LinkedIn ha confermato che il progetto è in corso e ha incoraggiato gli utenti a rimanere sintonizzati per gli aggiornamenti.

Truffe informatiche: app per il trading di criptovalute sfruttate per agganciare le vittime su siti di incontri

Finti trading pool di criptovalute al servizio delle truffe sha zhu pan

fanno svanire oltre un milione di dollari

Sophos racconta l’esperienza di una vittima che ha perso 22.000 dollari in una settimana

Sophos, leader globale nell’innovazione e nell’erogazione della cybersicurezza as-a-service, ha pubblicato i risultati dello studio condotto su una grossa truffa della categoria cosiddetta “shā zhū pá”n (macellazione del maiale) che si è avvalsa di finti trading pool di criptovalute (pool di liquidità) per sottrarre oltre un milione di dollari.

Il report, intitolato “Latest Evolution of ‘Pig Butchering’ Scam Lures Victim in Fake Mining Scheme”, si sofferma sull’esperienza vissuta da Frank, una delle vittime di questa truffa, e del modo in cui ha perso 22.000 dollari in una settimana dopo essere stato contattato sulla app di incontri MeetMe da “qualcuno” che si faceva passare per “Vivian”.

Dopo che Sophos X-Ops si è occupata della storia di Frank, il team ha scoperto un totale di 14 domini associati alla truffa e decine di siti pressoché identici che, insieme, hanno permesso alla banda di truffatori di appropriarsi di oltre un milione di dollari nell’arco di tre mesi.

La truffa in questione sfrutta le applicazioni per il trading di criptovalute basate sui meccanismi della finanza decentralizzata (DeFi), un settore praticamente privo di regolamentazione. Queste applicazioni creano dei “pool di liquidità” di varie topologie di criptovaluta ai quali gli utenti possono accedere per effettuare scambi di criptovalute. Chi prende parte al pool riceve una percentuale delle fee pagate per ogni transazione conclusa, ottenendo un interessante ritorno sull’investimento. Per far questo bisogna prima firmare online uno smart contract – una sorta di contratto digitale che concede a un altro account (in genere agli operatori del pool) il permesso di accedere ai wallet dei partecipanti in modo da rendere possibili gli scambi. I pool fasulli, che i truffatori usano sempre più spesso per sottrarre i fondi delle loro vittime, funzionano allo stesso modo; tuttavia, a differenza dei pool legittimi, prima o poi i truffatori scompaiono con l’intero bottino della liquidità detenuta all’interno del pool.

“Quando abbiamo scoperto questi finti pool di liquidità si trattava di operazioni alquanto primitive che avevano ancora grandi margini di sviluppo. Oggi invece vediamo i truffatori specializzati in sha zhu pan che adottano questo particolare tipo di frode integrandolo nel loro arsenale di tattiche come le tecniche di aggancio delle potenziali vittime attraverso le app di incontri. Pochissime sono le persone che capiscono il funzionamento del trading legittimo di criptovalute, quindi è facile per questi malintenzionati riuscire ad aggirare le loro vittime. Per questo tipo di truffa esistono persino veri e propri toolkit già pronti che semplificano il lavoro: tant’è che se l’anno scorso Sophos aveva rilevato solamente alcune decine di ‘pool di liquidità’ fasulli, in questo momento ne stiamo osservando più di 500”, ha dichiarato Sean Gallagher, principal threat researcher di Sophos.

Sophos X-Ops si è imbattuta per la prima volta in questa specifica truffa ascoltando il racconto di una vittima di nome Frank. Frank era entrato in contatto sulla app di incontri MeetMe con un malintenzionato che impersonava Vivian, una presunta donna tedesca che affermava di vivere a Washington D.C. per lavoro. Frank ha chattato per settimane con Vivian, che da parte sua era attenta a combinare promesse romantiche con continui tentativi per convincere Frank a investire nelle criptovalute.

Alla fine Frank ha aperto un account su Trust Wallet (una app legittima per convertire dollari in criptovalute) collegandolo al pool di liquidità consigliato da Vivian, un pool fasullo che mascherava il proprio carattere illecito sfruttando come copertura il brand Allnodes, un vero provider che gestisce una piattaforma di finanza decentralizzata. Tra il 31 maggio e il 5 giugno Frank ha investito 22.000 dollari, e tre giorni dopo i truffatori hanno svuotato il suo wallet. Nel tentativo di recuperare i propri soldi, Frank si è rivolto a Vivian, che gli ha suggerito di investire ulteriori somme nel pool allo scopo di tornare in possesso di quanto investito e concretizzare i “vantaggi” dell’operazione. Mentre aspettava che la propria banca autorizzasse un trasferimento di altro denaro a Coinbase, Frank ha iniziato a indagare su quanto stava succedendo imbattendosi quindi in un articolo sul cosiddetto liquidity mining pubblicato da Sophos. A quel punto Frank ha contattato Gallagher per farsi aiutare.

Anche dopo che Gallagher aveva consigliato Frank di bloccare Vivian, quest’ultima è riuscita a trovarlo su Telegram continuando i propri tentativi di spingerlo a “proseguire nell’investimento” fino ad arrivare a inviargli una lunga e commovente lettera scritta molto probabilmente da una AI generativa.

“Quel che rende questo genere di truffa particolarmente insidioso è che non richiede di installare alcun malware sul dispositivo della vittima. Non serve nemmeno una app fasulla, come alcune di quelle nelle quali ci siamo imbattuti in altre truffe CryptoRom. L’intero pool di liquidità fasullo era gestito attraverso una app legittima come Trust Wallet. A un certo punto Frank ha addirittura provato a contattare l’assistenza clienti di Trust Wallet per tornare in possesso del suo denaro, ma in realtà ha parlato con un finto operatore legato alla truffa. Queste app di criptovalute non prevedono regole, legittime o meno, per i pool. Le truffe hanno successo solamente grazie a tecniche di social engineering e all’insistenza dei malintenzionati: Vivian ha continuato a provare a contattare Frank per settimane dopo che lui l’aveva bloccata su WhatsApp”.

“L’unico modo per evitare di cadere in trappola è quello di stare attenti nella consapevolezza dell’esistenza e del meccanismo di funzionamento di queste truffe. Ecco perché Frank ha voluto raccontare la sua esperienza. Gli utenti devono sospettare di ogni sconosciuto che improvvisamente voglia contattarli su una app di incontri o su una piattaforma di social media, in particolare se l’individuo in questione insiste per spostare la conversazione su una piattaforma come WhatsApp e inizia quindi a parlare di investimenti in criptovalute”, ha concluso Gallagher.

Sophos ha condiviso i dati relativi a questo caso con Chainalysis e Coinbase, oltre che con altri professionisti della sicurezza specializzati in criptovalute, i quali stanno continuando a investigare. Chiunque ritenga di essere caduto vittima di liquidity mining o di una truffa sha zhu pan (杀猪盘, letteralmente “piatto per la macellazione dei maiali”), meccanismo che gode del supporto di un collettivo ben organizzato, composto da sviluppatori di pagine web e applicazioni fraudolente, creatori di profili fasulli sui social e persone che sfruttano script di social engineering sui social media e sulle app di incontri per far cadere le vittime nelle loro trappole, è invitato a contattare Sophos oltre che le autorità locali di competenza per ottenere assistenza.

Per maggiori informazioni sulla diffusione delle truffe di liquidity mining è possibile consultare “Latest Evolution of ‘Pig Butchering’ Scam Lures Victim in Fake Mining Scheme” su Sophos.com.

*Il nome è stato cambiato per salvaguardare la privacy della vittima.

Sophos

Sophos, leader mondiale e innovatore di soluzioni avanzate di cybersecurity, tra cui servizi MDR (Managed Detection and Response) e incident response, mette a disposizione delle aziende un’ampia gamma di soluzioni di sicurezza per endpoint, network, email e cloud al fine di supportarle nella lotta ai cyber attacchi. In quanto uno dei principali provider di cybersecurity, Sophos protegge oltre 500.000 realtà e più di 100 milioni di utenti a livello globale da potenziali minacce, ransomware, phishing, malware e altro. I servizi e le soluzioni di Sophos vengono gestiti attraverso la console Sophos Central, basata su cloud, e si incentra su Sophos X-Ops, l’unità di threat intelligence cross-domain dell’azienda. Sophos X-Ops ottimizza l’intero ecosistema adattivo di cybersecurity di Sophos, che include un data lake centralizzato, che si avvale di una ricca serie di API aperti, resi disponibili ai clienti, ai partner, agli sviluppatori e ad altri fornitori di cyber security e information technology. Sophos fornisce cybersecurity as a service alle aziende che necessitano di soluzioni chiavi in mano interamente gestite. I clienti possono scegliere di gestire la propria cybersecurity direttamente con la piattaforma di Sophos per le operazioni di sicurezza o di adottare un approccio ibrido, integrando i propri servizi con quelli di Sophos, come il threat hunting e la remediation. Sophos distribuisce i propri prodotti attraverso partner e fornitori di servizi gestiti (MSP) in tutto il mondo. Sophos ha sede a Oxford, nel Regno Unito. Ulteriori informazioni sono disponibili su www.sophos.it

Il settore della Sanità è in ritardo nell’adozione del multicloud ibrido ma si prevede una crescita esponenziale nel breve termine

Nutanix (NASDAQ: NTNX), leader nell’hybrid multicloud computing, ha presentato i risultati relativi al settore della sanità dello studio Enterprise Cloud Index (ECI), che mostra i progressi compiuti nell’adozione del cloud. Secondo la ricerca, le aziende del settore sanitario sono in ritardo rispetto alla media totale degli altri settori, tuttavia, si prevede una crescita dal 53% al 74% nel corso dei prossimi tre anni, in linea con il trend globale di evoluzione verso infrastrutture IT multicloud, che comprendono un mix di cloud privati e pubblici.

Il multicloud ibrido è inoltre il modello operativo con la maggiore crescita prevista tra tutte le aziende analizzate nell’ECI. La metà della percentuale di intervistati nel settore sanitario (6%), rispetto all’insieme di risposte a livello globale e intersettoriale (12%), ha adottato il modello multicloud ibrido.

Tuttavia, chi opera nel settore sanitario prevede di aumentare le implementazioni multicloud ibride di oltre sette volte (38 punti percentuali), nei prossimi tre anni, raggiungendo una penetrazione del 44%. Inoltre, alcune aziende del settore sanitario prevedono di iniziare a utilizzare più cloud pubblici (multicloud) come unica infrastruttura IT, portando l’utilizzo di questo modello dall’attuale 0% all’8% entro il 2026.

Agli intervistati è stato chiesto quali sono le sfide che stanno affrontando in termini di cloud, come eseguono le applicazioni aziendali e dove pensano di farlo in futuro. Di seguito i risultati chiave dello studio:

  • La sicurezza informatica è il principale stimolo all’investimento nell’infrastruttura IT. La cybersecurity è stata citata dal 13% degli intervistati quale principale driver che guida le loro scelte di acquisto relative all’infrastruttura IT, seguita dalla sovranità dei dati (12%) e dalla flessibilità di esecuzione in cloud e on-premise (9%). I costi sono stati citati solo dal 4% degli intervistati sebbene la maggior parte degli intervistati ponga il controllo dei costi in cima all’elenco delle sfide da affrontare. L’86% degli intervistati del settore sanitario, infatti, ha indicato il controllo dei costi del cloud come una sfida nella gestione delle loro attuali infrastrutture IT e più di un terzo (36%) la indica come una sfida “significativa”.
Principali criteri relativi alla scelta dell’infrastruttura (risposta unica)
Sanità Globale
Cybersecurity 13% 13%
Sovranità dei dati 12% 10%
Flessibilità tra cloud e on-premise 9% 10%
Sostenibilità 9% 7%
Distribuzione dei dati tra edge, datacenter, cloud pubblico 8% 8%
Facilità nello spostare le applicazioni esistenti verso il cloud pubblico 8% 8%
Requisiti delle applicazioni 8% 6%
Servizi dati (p.e. file, blocchi, oggetti) 7% 8%
Protezione e recovery dei dati 7% 10%
Problemi normativi e di conformità 8% 8%
Prestazioni 7% 8%
Costo 4% 5%
  • Gli ambienti misti creano nuove sfide e richiedono un unico luogo per gestire tutti i carichi di lavoro e i dati. Il 96% delle aziende del settore sanitario concorda sul fatto che l’ideale sarebbe disporre di un’unica piattaforma per gestire le diverse infrastrutture pubbliche e private. Ne consegue che la maggior parte delle aziende del settore sanitario intervistate ha indicato il disaster recovery (42%) come principale sfida nella gestione di infrastrutture miste. Seguono la visibilità su dove si trovano i dati (41%), l’analisi e l’orchestrazione dei dati (40%) e i costi di archiviazione dei dati (40%).
  • La mobilità delle applicazioni è al primo posto. Tutte le aziende che operano nel settore sanitario hanno spostato una o più applicazioni in un nuovo ambiente IT negli ultimi 12 mesi. La sicurezza e la sostenibilità (40% entrambe) vengono citate come la ragione più frequente per tale spostamento.

Per il quinto anno consecutivo, Vanson Bourne ha condotto uno studio per conto di Nutanix, intervistando 1.450 decisori IT in tutto il mondo tra dicembre 2022 e gennaio 2023. La ricerca è complementare alla quinta edizione dello studio annuale Nutanix Enterprise Cloud Index e si focalizza sui trend di implementazione e pianificazione del cloud nel settore della sanità, sulla base delle risposte di 250 professionisti IT di tale mercato. Mette in evidenza i piani, le priorità e le sperimentazioni dei cloud provider del settore healthcare e include comparazioni dell’attività multicloud nel settore della sanità con quella di altri mercati e paesi. La base di intervistati si estende a diversi settori, dimensioni aziendali e alle seguenti aree geografiche: Americhe, Europa, Medio Oriente e Africa (EMEA) e la regione Asia-Pacifico Giappone (APJ).

Per maggiori informazioni sul report globale e sui risultati, qui è disponibile la quinta edizione del Nutanix Enteprise Cloud Index in italiano.

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Nutanix

Nutanix è leader globale nel software cloud e offre alle aziende un’unica piattaforma per l’esecuzione di applicazioni e dati su diversi cloud. Grazie a Nutanix, le aziende sono in grado di ridurre la complessità e di semplificare le operations, potendosi così focalizzare sul raggiungimento dei risultati di business. Pioniere nelle infrastrutture convergenti, Nutanix è apprezzata da aziende di tutto il mondo per la gestione, coerente e vantaggiosa in termini di costi, di ambienti multicloud ibridi. Ulteriori informazioni sono disponibili all’indirizzo www.nutanix.it. Seguici su Twitter @Nutanix e @nutanixitaly. Clicca qui e seguici su YouTube.

LE RETI D’IMPRESA MODELLO STRATEGICO PER INTERCETTARE LE OPPORTUNITA’ DEL PNRR

I risultati del 3° Rapporto dell’Osservatorio Nazionale sulle Reti d’impresa: in crescita del 13,3% con imprese di ogni dimensione (anche grandi e startup) perché favoriscono relazioni, performance di mercato e acquisizione di tecnologie e competenze digitali.

 

Le reti si confermano determinanti per fronteggiare la pandemia e accompagnare la ripresa economica, favorendo le performance delle singole imprese che insieme migliorano la trasformazione tecnologica, il rafforzamento delle relazioni, l’acquisizione di nuove competenze. Questa è la fotografia fornita dal 3° Rapporto dell’Osservatorio nazionale sulle reti d’impresa, a cui partecipano InfoCamereRetImpresa e il Dipartimento di Management dell’Università Ca’ Foscari Venezia.

Il fenomeno delle reti ha fatto registrare una crescita costante anche nell’ultimo anno. Nel 2021 i contratti di rete sono infatti aumentati del 13,3% (+885 nuovi contratti rispetto al 2020) e le imprese in rete del 10% (+3.849 rispetto al 2020); si confermano prevalenti le ‘reti contratto’ (85%). In totale, al 31 dicembre 2021 si contano 42.232 imprese in rete per un totale di 7.541 contratti di rete.

Le imprese più coinvolte nei contratti di rete appartengono a tre settori: agroalimentare (22%), commercio (14%) e costruzioni (12%) e hanno sede nel Lazio (24,3%) seguito da Lombardia (10,5%) e Veneto (7,8%).

L’Osservatorio Nazionale sulle Reti d’Impresa, sulla base della Survey condotta tra giugno e luglio 2021 su un campione di 241 reti, evidenzia come le reti più performanti, efficaci, coese e resistenti alla pandemia sono dotate di risorse e competenze complementari – soprattutto intangibili – sono simili come mercato di riferimento e considerano importanti le tecnologie legate ai dati e all’automazione, soprattutto nel Made in Italy. Specifici focus riguardano la digitalizzazione, il ruolo delle startup e delle grandi imprese in rete e la filiera delle scienze della vita.

Con riferimento agli obiettivi, le reti intervistate mostrano una maggiore propensione rispetto al passato per l’aumento del potere contrattuale, la riduzione dei costi di produzione, la formazione e la partecipazione a bandi e appalti. Resistono, seppure con meno forza, i temi dell’innovazione, dell’internalizzazione e del marketing in rete, anche per effetto del proseguire della crisi pandemica.

Infine, dal Rapporto emerge la tendenza delle imprese in rete a confermare nel tempo l’utilizzo di questo modello, che ben si adatta alla struttura industriale italiana e alle sue esigenze, anziché optare per diverse e più tradizionali forme di aggregazione.

È intervenuto all’evento di presentazione del 3° Rapporto dell’Osservatorio Nazionale sulle Reti d’impresa il Sottosegretario al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Tiziana Nisini che ha annunciato: “Le reti d’impresa rappresentano un innovativo modello di organizzazione del lavoro e possono contribuire a rafforzare le competenze e i livelli di specializzazione all’interno delle filiere. È evidente che parlare di rete significa parlare di gruppo, vuol dire unire competenze per creare sinergia, vuol dire proporre soluzioni di elevata qualità e professionalità, anche per favorire il mantenimento dei livelli di occupazione e sostenere politiche attive del lavoro e ricambio generazionale”. Durante il suo intervento il Sottosegretario al Lavoro ha ufficializzato che il decreto sulla codatorialità per i contratti di rete è stato registrato dalla Corte dei Conti e le procedure di attivazione per le aziende che ne faranno richiesta saranno pubblicate sul sito del Ministero del Lavoro nei prossimi giorni.  “Il lavoro è stato portato avanti in collaborazione tra il Ministero del Lavoro, l’INPS, l’INAIL e per le competenze in materia di vigilanza dall’Ispettorato Nazionale del Lavoro”, ha ricorda Tiziana Nisini.

 

“Il contratto di rete potrà assumere un ruolo ancor più decisivo nel nostro sistema produttivo anche grazie all’attuazione della codatorialità, annunciata oggi dal Sottosegretario Nisini – ha commentato Fabrizio Landi, Presidente di RetImpresa. L’Osservatorio 2021 conferma come lo strumento della rete sia utilizzato non solo per affrontare il perdurare della crisi, ma anche per far evolvere alcune componenti strutturali come digitalizzazione e trasformazione tecnologica, relazioni interne ed esterne, organizzazione del lavoro, nuove competenze, valorizzazione e crescita del capitale umano. Inoltre, tra le novità del Rapporto 2021 – ha proseguito – emerge il ruolo delle reti come “incubatore virtuale” che permette alle startup di crescere mettendo a disposizione delle imprese più tradizionali le proprie competenze tecniche, know how, innovazione e creatività. Tutti questi indicatori – ha concluso il Presidente di RetImpresa – ci spingono a continuare a lavorare con le Istituzioni per promuovere e sostenere modelli di partenariato efficienti e qualificati in grado di intercettare le opportunità di sviluppo e, in particolare quelle del PNRR, e di rendere più competitivo il sistema imprenditoriale italiano.”

“L’analisi delle filiere che emerge dall’Osservatorio sulle reti d’impresa – ha detto il Direttore Generale di InfoCamerePaolo Ghezzi – consente di cogliere aspetti di grande interesse per sostenere l’evoluzione del tessuto imprenditoriale del Paese in questa fase di ripresa. Una lettura più consapevole, attenta e puntuale dei dati del Registro delle Imprese sui fenomeni più dinamici della nostra economia, come quello delle reti, è condizione indispensabile anche per sfruttare al meglio le risorse del Pnrr, attuando quel principio di accountability che ci viene chiesto dall’Europa per rendicontare i risultati dei progetti e promuovere il riuso delle best practice”.

Anna Cabigiosu, docente dell’Università Ca’ Foscari Venezia e responsabile scientifica del Rapporto ha affermato: “Nel complesso i dati dell’Osservatorio 2021 rafforzano il ruolo del contratto di rete nel nostro territorio: il contratto di rete è uno strumento unico, agile e snello, che permette ad imprese grandi e piccole di fronteggiare ambienti turbolenti e complessi condividendo risorse complementari e una stessa visione strategica. Reti performanti sono costituite da partner con risorse complementari, soprattutto intangibili, ma simili come mercato di riferimento di cui condividono una buona conoscenza e comprensione. La rete permette ai singoli partner di sviluppare nuove competenze e se queste sono complementari la rete è più efficace, ma la rete permette solo in parte ai singoli di imparare a svolgere internamente e in autonomia alcune attività̀ precedentemente svolte solo in rete. La rete resta dunque il luogo dove condividere e mettere a sistema risorse e competenze, e le imprese che hanno fatto esperienza di rete sono propense a continuare la loro collaborazione usando ancora una volta l’istituto giuridico della rete e non altre forme di aggregazione. Il contratto di rete sembra quindi aver colto le esigenze delle imprese italiane che cercano forme di collaborazione efficaci ma allo stesso tempo leggere e in grado di salvaguardare la loro individualità. L’Osservatorio 2021 enfatizza inoltre il ruolo della rete come veicolo di acquisizione di tecnologie e competenze digitali, rimarca il ruolo della grande impresa anche in rete e il ruolo della rete come “incubatore” delle nostre startup”.

Prime Day AMAZON – Ecco le offerte!

Il Prime Day inizia martedì 13 ottobre alle 00:01 e durerà 48 ore: due giorni di shopping con oltre un milione di offerte a livello globale per i clienti Amazon Prime. 

Fino al 12 ottobre compreso, i clienti Amazon Prime che spendono 10€ su una selezione di prodotti di piccole e medie imprese, riceveranno un buono promozionale di 10€ da utilizzare durante il Prime Day. Finora milioni di clienti hanno beneficiato della promozione in tutto il mondo in attesa di Prime Day.

È possibile fare acquisti con Alexa su un dispositivo Echo. Basta chiedere, “Alexa, quali sono le mie offerte di Prime Day?”. 

I clienti Amazon Prime troveranno anche offerte anticipate sui dispositivi Amazon a partire da lunedì 12 ottobre, tra cui risparmi su Echo Dot (3° generazione), Echo Show 8, Kindle Paperwhite o molti altri.

Due giorni di grandi risparmi sono alle porte e Amazon si prepara a dare il via al Prime Day alle 00:01 del 13 ottobre in 19 paesi del mondo. I clienti Amazon Prime avranno accesso esclusivo a più di un milione di offerte su tutto ciò che desiderano, inclusi i marchi più popolari e amati, oltre ai regali imperdibili in ogni categoria, dai giocattoli, all’elettronica, dalla moda ai dispositivi Amazon e molto altro ancora. Acquista con Alexa su un dispositivo Echo a partire da domenica 11 ottobre per ottenere l’accesso anticipato a offerte selezionate sui dispositivi. Basta chiedere: “Alexa, quali sono le mie offerte Prime Day?”.  Chiunque può iniziare subito i propri acquisti natalizi e risparmiare durante questo Prime Day iscrivendosi ad Amazon Prime, oppure attivando il periodo di uso gratuito di 30 giorni, alla pagina www.amazon.it/primeday.

 

Supporto alle piccole imprese

I clienti Amazon Prime possono supportare le PMI durante questo Prime Day acquistando le offerte disponibili nello Store dedicato alle PMI. Oltre la metà dei prodotti venduti su Amazon nel mondo provengono dai partner di vendita, la maggior parte dei quali sono piccole e medie imprese. Durante lo scorso Prime Day, i clienti di tutto il mondo hanno acquistato prodotti per oltre 2 miliardi di dollari dalle PMI.

Per rendere più semplice che mai per i clienti supportare le piccole e medie imprese, Amazon ha lanciato nuove selezioni curate per mettere in contatto i clienti con le PMI locali. Fino al 12 ottobre, Amazon offre un buono promozionale di 10€ da utilizzare durante Prime Day ai clienti che spendono 10€ in prodotti venduti da piccole e medie imprese selezionate. Tutti i dettagli sono disponibili su amazon.it/pmi.

“Siamo entusiasti dell’aumento del traffico e delle entrate che Il Caffè Italiano ha registrato questa settimana da quando è stata lanciata la promozione Spendi 10€, ricevi 10€ dedicata alle piccole e medie imprese”, ha affermato Gianmarco Lanese, CEO & fondatore de Il Caffè Italiano. “Stiamo aspettando con impazienza il Prime Day 2020, da cui ci attendiamo risultati ancora migliori.”

 

Anticipazioni sulle offerte di Prime Day

Quando si tratta di offerte incredibili su prodotti fantastici, Prime Day 2020 arriva in grande stile con più offerte disponibili rispetto a qualsiasi altro Prime Day. Inoltre, i clienti Amazon Prime hanno a disposizione le Offerte Lampo: prezzi bassi su marchi e prodotti di alto livello come Fitbit Charge 4, LG TV OLED AI ThinQ OLED65BX6LA, Smart TV 55, Acer Nitro 5 AN515-54-72FF Notebook Gaming con Processore Intel Core i7-9750H, RAM 16 GB, Clementoni- Sapientino Esploramondo, Remington S6606B Piastra Capelli Curl & Straight, Philips S7970/19 Rasoio Elettrico Uomo S7000, Wet&Dry, Testina ContourDetect 8 Direzioni. Queste offerte potrebbero esaurirsi rapidamente.

Un’anteprima sulle offerte di Prime Day:

Dispositivi Amazon

Risparmia fino al 68% sul nostro altoparlante intelligiente più popolare, Echo Dot (3ª generazione), a soli €19,99
Risparmia fino a €65 sui dispositivi Echo Show. Echo Show 5 è disponibile a €44,99 (anzichè €89,99) e Echo Show 8 a €64,99 (anzichè €129,99)
Risparmia €25 su Echo Auto, ora con Auto Mode nell’app Alexa, a soli €34,99
Risparmia €20 su Fire TV Stick 4K Ultra HD con telecomando vocale Alexa di ultima generazione, disponibile a soli €39,99
Risparmia fino a €30 sui tablet Fire. Il Fire HD 8 è disponibile a €69,99 e il Fire 7 a €49,99
Echo Dot (3ª generazione) + LIFX Lampadina Intelligente Bianca disponibili a €24,99
Echo Dot (3ª generazione) + Amazon Smart Plug disponibili a €29,99
Risparmia €30 su Kindle Paperwhite, disponibile a soli €94,99
Amazon Fashion

Fino al 30% sui marchi denim: Wrangler, Lee e molti altri
Fino al 30% sulle scarpe Puma
Fino al 30% su Samsonite, American Tourister e Delsey Luggage
Fino al 30% su Fossil sugli Smartwatches Michael Kors
Marchi Amazon

Fino al 30% su prodotti sportivi e da viaggio di AmazonBasics e altri marchi
Fino al 30% su accessori per la casa e la cucina di AmazonBasics e altri marchi
Fino al 30% su accessori di elettronica e per l’ufficio di AmazonBasics e altri marchi
Fino al 30% su accessori auto e moto di AmazonBasics e altri marchi
Fino al 30% su una selezione di prodotti per bambini della linea Mama Bear.
Amazon Launchpad

Risparmia fino al 30% su una selezione di prodotti presenti nella vetrina Amazon Launchpad, ad esempio:

Nura – Nuraphone Cuffie con cancellazione attiva del rumore  disponibile a €255
Catapult Pettorina con GPS e App per registrare e migliorare le performance a calcio disponibile a €139,99
Broadlink RM4 Pro – Telecomando universale hub remoto WiFi per la casa intelligente disponibile a €32,19
Luminaid Packlite Max 2-in-1 Caricatore del Telefono disponibile a €34,99
Toucan Video Campanello Intelligente Wireless disponibile a €62,99

Casa e Cucina

Scopa elettrica senza filo, Hoover
Friggitrice ad aria calda
Kenwood impastatrice planetaria
iRobot Roomba 692
BTicino termostato connesso da incasso con Wi-Fi Integrato


Sport e Outdoor

Smartwatch Fitbit Versa 2 con controllo vocale e Alexa integrata
Kickscooter Ninebot By Segwey
Polar orologio GPS multisport
Momo Design Venezia, bicicletta elettrica pedalata assistita


Elettronica

Sony DSC-HX90 fotocamera digitale compatta travel
Monitor gaming curvo, Samsung C24RG50, 24 pollici e Full HD
Logitech G332 Cuffie Gaming Cablate, Audio Stereo, Driver da 50 mm


Beauty

Ghd Gold, piastra per capelli professionale con dual-zone ceramic technology
Rasoio elettrico Philips OneBlade QP2630/30
Braun Silk-Expert epilatore a luce pulsata
Maschera in tessuto HydraBomb di Garnier, formula idratante ed energizzante
L’Oréal Paris siero viso revitalift filler
 

Ulteriori offerte da Amazon:

Amazon Music – Per soli 0,99€ per 4 mesi i clienti Amazon Prime che non hanno mai provato Amazon Music Unlimited possono iscriversi al servizio di abbonamento musicale premium con accesso illimitato a oltre 60 milioni di brani senza pubblicità.
Audible – I clienti Amazon Prime che iniziano il periodo di prova di Audible effettuando l’iscrizione su Amazon.it o su un dispositivo Echo e rimangono iscritti più di un mese, ricevono un buono sconto di 10€ da spendere su migliaia di prodotti su Amazon.it.
Kindle Unlimited – I clienti Prime che non sono iscritti a Kindle Unlimited possono iscriversi per 9,99€ per 3 mesi.
Amazon Fashion – Fino al 40% di sconto su una selezione di prodotti dei marchi Amazon Fashion, tra cui Goodthreads, Iris & Lilly, find. e Truth & Fable.
Amazon Warehouse – I clienti Amazon Prime risparmiano un ulteriore 20% su migliaia di prodotti usati e ricondizionati per cucina, casa, ufficio, sport e attività all’aperto, inclusi i principali elettrodomestici, mobili, decorazioni per la casa e molto altro ancora. Visita www.amazon.it/warehouse 
Prime Now – Dall’1 al 25 ottobre su primenow.amazon.it i clienti Prime riceveranno 5€ di sconto ogni 5 prodotti acquistati.
Prime Video – Per tutta la durata di Prime Day, tutti i clienti possono accedere ad una selezione di film in offerta da acquistare a 4,99€ o noleggiare a 1,99€.
 

Tutti modi per fare acquisti in questo Prime Day

Acquisti con Alexa: Alexa rende facile trovare le offerte di Prime Day. Basta chiedere: “Alexa, quali sono le mie offerte Prime Day?”
App Amazon: i clienti Amazon Prime possono effettuare i propri acquisti sempre e ovunque attraverso l’App Amazon e non perdere così nessuna offerta.

Mercedes-Benz aderisce al Climate Pledge e fornisce più di 1.800 veicoli elettrici alla flotta di Amazon

Mercedes-Benz aderisce al Climate Pledge e fornisce più di 1.800 veicoli elettrici alla flotta di Amazon per le consegne in Europa

Questo ordine rappresenta la più grande commessa di veicoli elettrici per Mercedes-Benz Vans ad oggi

I veicoli elettrici di questa commessa inizieranno a effettuare le consegne ai clienti nel 2020, contribuendo a risparmiare migliaia di tonnellate di CO2

Il Climate Pledge, co-fondato da Amazon e Global Optimism, si impegna a raggiungere le zero emissioni nette di carbonio entro il 2040, dieci anni prima dell’Accordo di Parigi. 

Ulteriori informazioni sono disponibili qui.

Amazon (NASDAQ: AMZN) annuncia che aggiungerà entro l’anno più di 1.800 veicoli elettrici Mercedes-Benz Vans alla sua flotta per le consegne in Europa. Amazon e Mercedes-Benz condividono l’impegno a ridurre le emissioni nel settore dei trasporti; inoltre Mercedes-Benz annuncia l’adesione al Climate Pledge, che impegna i suoi firmatari ad azzerare le emissioni nette di CO2 delle loro attività entro il 2040, un decennio in anticipo rispetto all’obiettivo del 2050 previsto dall’Accordo di Parigi.

“Apprezziamo il coraggio e la leadership dimostrata da Mercedes-Benz attraverso l’adesione al Climate Pledge e l’impegno in iniziative ambiziose per affrontare il cambiamento climatico. Abbiamo bisogno che l’innovazione e le partnership con case automobilistiche come Mercedes-Benz continuino senza sosta per decarbonizzare il settore dei trasporti e fronteggiare la crisi climatica”, dice Jeff Bezos, fondatore e CEO di Amazon. “L’acquisto da parte di Amazon di 1.800 veicoli elettrici per le consegne rappresenta un passaggio del nostro percorso verso la creazione della flotta di trasporto più sostenibile al mondo, e procederemo rapidamente per portare questi furgoni su strada entro l’anno”.

“In Mercedes-Benz ci siamo dati l’ambizioso obiettivo di fare della trasformazione della mobilità una storia di successo. Unirsi al Climate Pledge significa per noi costruire sul nostro obiettivo di perseguire costantemente una mobilità priva di emissioni e una produzione di veicoli sostenibile”, ha affermato Ola Källenius, Presidente del Consiglio di Amministrazione di Daimler AG e Mercedes-Benz AG. “Siamo al fianco di Amazon, di Global Optimism e degli altri firmatari del Climate Pledge, in questo impegno a raggiungere le zero emissioni di carbonio entro il 2040, dieci anni prima dell’Accordo di Parigi. Sono lieto che con questa iniziativa saremo in grado di acquisire ancora più slancio nella nostra offensiva per la sostenibilità”.

In qualità di più recente firmatario del Climate Pledge, Mercedes-Benz sta rafforzando il suo impegno per “Ambition2039”, una roadmap verso le zero emissioni di CO2. L’azienda sta valutando azioni per abbattere le emissioni dalla sua intera catena del valore, dallo sviluppo al network dei fornitori, dalla propria produzione alla elettrificazione dei prodotti oltre alle energie rinnovabili per l’utilizzo dei veicoli elettrici. Con l’obiettivo di avere una flotta di nuove auto neutrale dal punto di vista delle emissioni di CO2 in meno di 20 anni, Mercedes-Benz sta dando un importante contributo al rallentamento del cambiamento climatico. L’azienda sta già ottenendo buoni risultati in questa direzione: entro la fine di quest’anno, il portfolio dei veicoli includerà cinque modelli completamente elettrici e più di 20 modelli con sistemi ibridi plug-in.  I firmatari del Climate Pledge hanno anche l’opportunità di condividere l’accesso alle tecnologie, alle migliori pratiche e innovazioni nel miglioramento della catena di fornitura. Sono inoltre in grado di co-investire in nuove tecnologie e soluzioni emergenti.

Entro quest’anno, i partner del servizio di consegne potranno utilizzare la nuova flotta di veicoli a zero-emissioni per consegnare ai clienti di Amazon in Europa, contribuendo al risparmio di migliaia di tonnellate di CO2. La commessa è una pietra miliare per Mercedes-Benz Vans: si tratta del più grande ordine di veicoli elettrici per il produttore ad oggi e fa di Amazon il partner più importante al mondo nel trasporto sostenibile. La commessa comprende oltre 1.200 eSprinter, il nuovissimo van commerciale elettrico di Mercedes-Benz, un modello più ampio rispetto a eVito, il primo veicolo a emissioni zero della casa produttrice. L’eSprinter include funzionalità di sicurezza all’avanguardia, compreso il freno di stazionamento elettrico, l’assistente alle frenate di emergenza, telecamera posteriore, blind spot assist, e altro. La commessa include, inoltre, 600 eVito, il van elettrico di medie dimensioni del produttore, per offrire ai partner del servizio di consegna che operano in aree geografiche che necessitano di un veicolo di formato più piccolo, un’opzione di consegna a emissioni zero.

“Sono lieto della prosecuzione e intensificazione della nostra collaborazione con Amazon e del lavoro congiunto che stiamo portando avanti per il futuro del trasporto a batteria elettrica”, afferma Marcus Breitschwerdt, Head of Mercedes-Benz Vans. “Attraverso l’eVito e l’eSprinter, abbiamo veicoli elettrici nel nostro portfolio che hanno le caratteristiche ideali in termini di attrezzature e autonomia per le esigenze del settore dei corrieri espressi e per la consegna delle merci nel cosiddetto “ultimo miglio”. Questi veicoli dimostrano che la guida a emissioni zero su base locale, le prestazioni convincenti, il comfort e i bassi costi di esercizio possono essere combinati perfettamente”.

“L’investimento di Amazon è un segno forte e concreto del suo impegno e allineamento alle priorità dell’UE”, ha affermato Fabio Massimo Castaldo, Vicepresidente del Parlamento europeo. “Amazon continua a contribuire al raggiungimento degli obiettivi del Green Deal dell’Unione Europea, a promuovere l’innovazione tecnologica e a generare posti di lavoro resilienti e sostenibili in Europa. Spero che altre società seguiranno l’esempio di Amazon nel prossimo futuro”.

Amazon si sta impegnando inoltre ad alimentare la sua crescente flotta di veicoli elettrici con energia pulita. Nell’ambito del Climate Pledge, Amazon sta infatti investendo nell’energia rinnovabile come tassello fondamentale per ridurre la nostra carbon footprint a livello globale e si è impegnata a operare con il 100% di energia rinnovabile entro il 2025. Nel mondo, Amazon conta 91 progetti di energia rinnovabile che hanno la capacità di generare più di 2.900MW e produrre più di 7.5 milioni di MWh di energia all’anno. Queste iniziative includono 31 progetti di energia rinnovabile eolica e solare su scala industriale e 60 tetti con pannelli solari nei centri di distribuzione e di smistamento in tutto il mondo.

Amazon

Amazon è guidata da quattro principi: ossessione per il cliente piuttosto che attenzione verso la concorrenza, passione per l’innovazione, impegno per un’eccellenza operativa e visione a lungo termine. Le recensioni dei clienti, lo shopping 1-Click, i suggerimenti personalizzati, Prime, Logistica di Amazon, AWS, Kindle Direct Publishing, Kindle, i tablet Fire, Fire TV, Amazon Echo e Alexa sono alcuni dei prodotti e dei servizi introdotti da Amazon. Per maggiori informazioni, visitate il sito www.aboutamazon.it e seguite l’account Twitter @AmazonNewsItaly.

Xiaomi continua a crescere: ecco i risultati finanziari del secondo trimestre e del primo semestre 2020

Dati finanziari H1 2020 di maggior rilievo:

  • Il fatturato totale è stato di circa 103,24 miliardi di RMB, in crescita del 7,9% rispetto all’anno precedente, raggiungendo il massimo consenso del mercato;
  • L’utile lordo è stato di circa 15,26 miliardi di RMB, con un aumento del 22,3% rispetto all’anno precedente;
  • Lutile del periodo è stato di circa 6,65 miliardi di RMB, in crescita del 29,3% rispetto all’anno precedente, raggiungendo il massimo consenso del mercato;
  • L’utile netto rettificato non-IFRS è stato di 5,67 miliardi di RMB, in calo dello 0,7% rispetto all’anno precedente, raggiungendo il massimo consenso del mercato;
  • L’utile per azione è stato di 0,279 RMB;

 Dati finanziari Q2 2020 di maggior rilievo:

  • I ricavi totali sono stati di circa 53,54 miliardi di RMB, in crescita del 3,1% rispetto all’anno precedente e del 7,7% su base trimestrale;
  • L’utile lordo è stato di circa 7,70 miliardi di RMB, con un aumento del 6,1% rispetto all’anno precedente e del 1,9% su base trimestrale;
  • L’utile del periodo è stato di circa 4,49 miliardi di RMB, in crescita del 129,8% rispetto all’anno precedente e del 108% su base trimestrale;
  • L’utile netto rettificato non-IFRS è stato di 3,37 miliardi di RMB, in calo del 7,2% rispetto all’anno precedente ma con un aumento del 46,6% su base trimestrale.
  • L’utile per azione è stato di 0,189 RMB.

 

“Nella prima metà del 2020, nonostante limpatto del COVID-19 e le grandi incertezze globali, lecosistema di business diversificato di Xiaomi ha dimostrato la sua resilienza, poiché sia i ricavi che i profitti rettificati hanno raggiunto il massimo consenso del mercato, mentre le nostre operazionihanno continuato ad espandersi. Siamo entrati per la seconda volta nella classifica Fortune Global 500, classificandoci al 422° posto, salendo di 46 posizioni rispetto allanno precedente. Il 2020 rappresenta il decimo anniversario di Xiaomi, per questo abbiamo aggiornato la nostra strategia  ‘Smartphone X AIoT’, con lAIoT che ruota attorno al nostro core business degli smartphone, consentendoci di guidare il futuro dello smart living. Guardando al prossimo decennio, ci atterremo fermamente ai nostri ‘tre principi guida’: non smetteremo mai di esplorare e innovare, continueremo a offrire prodotti con un forte rapporto qualità-prezzo e cercheremo di realizzare prodotti sempre più cool, in modo da permettere a tutti nel mondo di godere di una vita migliore, dichiara Xiaomi Corporation. 

Per ulteriori informazioni, è possibile consultare il comunicato stampa completo (in inglese) a questo link (e in allegato). Per chi volesse il report completo, è disponibile qui.

 

Xiaomi Corporation

Xiaomi Corporation è stata fondata nell’aprile 2010 e quotata al Main Board della Borsa di Hong Kong (1810.HK) il 9 luglio 2018Xiaomi è una società Internet con smartphone e dispositivi smart interconnessi da una piattaforma Internet of Things (IoT).

 Xiaomi mira costantemente a un’esperienza utente di alta qualità e un’efficienza operativa, con una costante attenzione all’innovazione e alla qualità. L’azienda costruisce instancabilmente prodotti sorprendenti a prezzi onesti per permettere a tutti nel mondo di godersi una vita migliore attraverso tecnologie innovative.

Xiaomi è attualmente il quarto brand di smartphone al mondo e ha creato la più grande piattaforma IoT consumer con 271 milioni di dispositivi intelligenti connessi a essa, esclusi smartphone e laptop. I prodotti Xiaomi sono presenti in oltre 90 mercati in tutto il mondo.

Ad agosto 2020, lazienda è entrata per la seconda volta nella classifica Fortune Global 500, posizionandosi al 422° posto, guadagnando 46 posizioni rispetto allanno precedente. Si è inoltre classificata al 7° posto tra le società Internet presenti nella lista. A maggio 2020, l’azienda rientra nella classifica Forbes Global 2000 posizionandosi al 384° posto.

 Xiaomi è un componente di Hang Seng Index, di Hang Seng China Enterprises Index e di Hang Seng TECH Index.

 Per ulteriori informazioni, visitare il sito https://blog.mi.com/en/.

DeathStalker: Kaspersky analizza le attività del gruppo APT “mercenario” che spia le piccole e medie imprese

I ricercatori di Kaspersky hanno pubblicato una ricerca approfondita su DeathStalker, un gruppo “mercenario” che si occupa di minacce persistenti avanzate (APT) e che, dal 2012, porta avanti efficaci attacchi di cyberspionaggio contro le piccole e medie imprese che operano nel settore finanziario. Secondo le recenti scoperte, il gruppo ha preso di mira aziende in tutto il mondo, dall’Europa fino all’America Latina, un fatto che mette ancora di più in evidenza la necessità di protezione dal punto di vista della sicurezza informatica per le piccole e medie imprese.

Mentre gli autori di cyberminacce finanziate dai diversi stati-nazione, così come gli attacchi sofisticati, sono spesso al centro dell’attenzione, le aziende oggi si trovano a dover fronteggiare una serie di minacce ben più immediate e dirette. Tra queste, gli attacchi ransomware, le fughe di dati, lo spionaggio commerciale, tutti rischi che possono portare con sé anche possibili danni di una certa entità alle operazioni stesse e anche alla reputazione delle organizzazioni. Questi attacchi di solito vengono perpetrati da cybercriminali di medio livello che si occupano di malware e anche da gruppi di hacker che operano dietro il pagamento di un compenso, proprio come DeathStalker, che Kaspersky sta monitorando dal 2018.

DeathStalker è un gruppo cybercriminale unico nel suo genere, che si concentra principalmente sul cyberspionaggio prendendo di mira studi legali e organizzazioni che operano nel settore finanziario. L’autore della minaccia è noto per la sua grande capacità di adattamento e per l’utilizzo di un approccio iterativo e veloce nella progettazione dei software, caratteristiche che lo rendono in grado di mettere in atto campagne efficaci.

Recenti ricerche hanno permesso a Kaspersky di collegare l’attività di DeathStalker a tre famiglie di malware – Powersing, Evilnum e Janicab – un fatto che dimostra l’ampiezza dell’attività svolta dai gruppi almeno fin dal 2012. Mentre Powersing è stato rintracciato da Kaspersky nel 2018, le altre due famiglie sono state individuate da altri fornitori di soluzioni di sicurezza informatica. L’analisi di Kaspersky ha messo in evidenza le somiglianze di codici tra le tre famiglie di malware e nella scelta delle vittime; per questo motivo i ricercatori credono, con un certo livello di affidabilità, che ci sia un collegamento.

Le tattiche, le tecniche e le procedure messe in atto dagli autori della minaccia sono rimaste le stesse nel corso degli anni: si basano su email di spear-phishing realizzate su misura per consegnare archivi contenenti file malevoli. Quando l’utente clicca sullo shortcut, viene eseguito uno script malevolo e si procede così con il download di ulteriori componenti direttamente da Internet. Questo metodo consente agli attaccanti di ottenere il controllo del dispositivo della vittima.

Un esempio è l’uso di Powersing, basato su Power-Shell, il primo malware rilevato tra quelli usati da questo autore di cyberminacce. Una volta che il dispositivo della vittima è stato infettato, il malware è in grado di catturare regolarmente degli screenshot e anche di eseguire degli script di Powershell in modo arbitrario. Alternando diversi metodi di persistenza, a seconda della soluzione di sicurezza rilevata sul dispositivo infetto, il malware è in grado di eludere la detection. Questo dimostra così la capacità degli attaccanti nell’eseguire test di rilevamento prima di ogni campagna e nell’aggiornare poi gli script a seconda degli ultimi risultati ottenuti.

Nelle campagne che utilizzano Powersing, DeathStalker si avvale anche di un noto servizio pubblico per nascondere le prime comunicazioni backdoor nel traffico di rete legittimo, limitando così la capacità dei difensori di ostacolare le operazioni. Usando dei dead-drop resolvers – messaggi pubblicati su servizi web legittimi, quali social media, blog e siti con servizi di messaggistica, e contenenti informazioni per connettersi all’infrastruttura di comando e controllo – l’autore della minaccia è stato in grado di eludere i rilevamenti e portare rapidamente a termine la campagna. Una volta che le vittime venivano infettate, infatti, si rivolgevano proprio a questi dead-drop resolver, ma venivano reindirizzate direttamente da loro, nascondendo così la catena stessa delle comunicazioni.

Un esempio di dead-drop resolver ospitato su un servizio pubblico legittimo.

 

L’attività di DeathStalker è stata rilevata in tutto il mondo, un dato che chiarisce anche la dimensione delle operazioni portate avanti dal gruppo. Attività legate a Powersing sono state individuate in Argentina, Cina, Cipro, Israele, Libano, Svizzera, Taiwan, Turchia, Regno Unito ed Emirati Arabi Uniti. Kaspersky ha localizzato anche vittime di Evilnum a Cipro, in India, Libano, Russia ed Emirati Arabi Uniti. Informazioni dettagliate sugli Indicatori di Compromissione relativi a questo gruppo, compresi gli hash di file e i server C2, sono disponibili online su Kaspersky Threat Intelligence Portal.

“DeathStalker è il primo esempio di un autore di minacce informatiche dal quale le organizzazioni che operano nel settore privato dovrebbero difendersi. Mentre spesso ci concentriamo sulle attività svolte dai gruppi APT, un gruppo come DeathStalker ci ricorda che anche le organizzazioni che tradizionalmente non sono tra le più attente dal punto di vista della cybersecurity, dovrebbero essere consapevoli circa la possibilità di diventare dei bersagli. A giudicare dalla sua continua attività, ci aspettiamo anche che DeathStalker continui a rimanere una minaccia, mettendo in campo strumenti sempre nuovi per colpire le organizzazioni. Questo autore, in un certo senso, è una prova del fatto che anche le piccole e medie imprese devono investire nella formazione sulla sicurezza informatica e nella sensibilizzazione”, ha commentato Ivan Kwiatkowski, senior security researcher del Global Research and Analysis Team (GReAT) di Kaspersky. “Per rimanere protetti da DeathStalker, consigliamo alle organizzazioni di disattivare la possibilità di utilizzare linguaggi di scripting, come powershell.exe e cscript.exe, dove è possibile. Raccomandiamo, inoltre, che la formazione futura in termini di sensibilizzazione su questo tipo di problematiche e le valutazioni dei prodotti per la sicurezza informatica comprendano anche le capacità di rilevamento delle catene di infezione basate su file LNK (shortcut)”.

Per evitare di diventare vittime di un attacco mirato sferrato da autori noti o sconosciuti, i ricercatori di Kaspersky consigliano di:

·         Mettete a disposizione del team SOC l’accesso alle più recenti informazioni di threat intelligence (TI). Kaspersky Threat Intelligence Portal, ad esempio, rappresenta un punto di accesso unico alla threat intelligence dell’azienda, mettendo a disposizione dati sui cyberattacchi e informazioni raccolte da Kaspersky in oltre 20 anni di esperienza.

 

·         Assicuratevi che sia presente la giusta protezione a livello degli endpoint come, ad esempio, la soluzione di sicurezza di Kaspersky Integrated Endpoint Security. Questa soluzione combina la sicurezza degli endpoint con le funzionalità sandbox e EDR, che garantiscono una protezione efficace dalle minacce avanzate e una visibilità immediata sulle attività malevole rilevate a livello degli endpoint aziendali.

 

·         Poiché molti attacchi mirati prendono il via con una campagna di phishing o sfruttando altre tecniche di social engineering, è importante introdurre un percorso di formazione dedicato alla consapevolezza in materia di sicurezza informatica e trasmettere alcune competenze pratiche, ad esempio, attraverso la piattaforma Kaspersky Automated Security Awareness Platform.

 

Lo studio completo su DeathStalker è disponibile online su Securelist.com.

 

Maggiori informazioni sull’attività di questo gruppo APT saranno condivise nel corso del prossimo webinar dal titolo “GReAT Ideas. Powered by SAS: advancing on new fronts – tech, mercenaries and more, che si terrà online il 26 agosto alle ore 16.00. è possibile partecipare gratuitamente registrandosi a questo link: https://kas.pr/v1oj  

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