Ford e Deutsche Bahn in partnership con un progetto di bike sharing

Ford of Germany e Deutsche Bahn Connect GmbH, una filiale della Deutsche Bahn AG, hanno annunciato l’ampliamento della loro partnership per lo sviluppo di servizi per il miglioramento della mobilità in Germania, dal car sharing al bike sharing.

 Dal prossimo mese, 3.200 FordPass bike saranno rese disponibili, tramite il sistema di noleggio Call a Bike di Deutsche Bahn, ai ciclisti di Colonia e Düsseldorf. Ford of Germany diventerà, così, il primo costruttore di automobili a essere coinvolto in un progetto relativo al bike sharing in Europa.

“In quanto provider di servizi di mobilità, ci impegneremo per lo sviluppo di soluzioni sostenibili da integrare al sistema di trasporto già esistente in modo da aumentarne l’efficienza, soprattutto nelle aree più centrali della città. Per questo motivo, stiamo lanciando il servizio di FordPass bike sharing con il leader del mercato Call a Bike”, ha commentato Steven Armstrong, Group Vice President e President, Europe Middle East and Africa, Ford Motor Company, annunciando la partnership al New Mobility World, il forum sulla mobilità tenutosi durante il Salone di Francoforte.

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I clienti potranno utilizzare l’app di FordPass, registrarsi su Call a Bike, e trovare la bicicletta disponibile più vicina, pagando il servizio direttamente online. L’applicazione FordPass può già essere utilizzata per accedere al servizio di car sharing di Ford, utile per individuare i parcheggi disponibili o per trovare i prezzi più convenienti dove effettuare rifornimento di carburante.

“L’uso delle biciclette per muoversi all’interno delle città e il trend relativo allo Share Economy, acquisiranno sempre più importanza negli anni a venire. Con questo nuovo servizio, disponibile a Düsseldorf e Colonia, stiamo estendendo i servizi di trasporto pubblico per i nostri clienti, attraverso una modalità estremamente ecologica”, ha dichiarato Sylvia Lier, Chair, Board of Management, Deutsche Bahn Connect. “Siamo entusiasti dell’espansione del servizio Call a Bike in partnership con Ford, che ci permetterà di sviluppare ulteriormente il network di biciclette a disposizione dei nostri clienti in tutta la Germania. Tutti i clienti FordPass Bike potranno utilizzare integralmente i servizi di Call a Bike e viceversa, senza dover ripetere il processo di registrazione iniziale”.

 Ford e Deutsche Bahn Connect collaborano, dal 2013, per garantire un servizio di car sharing, e, nel mese di agosto di quest’anno, Ford ha annunciato che metterà a disposizione 100.000 account Call a Bike gratuiti per un anno per i suoi clienti.

 “Abbiamo lanciato un progetto comune di car sharing quattro anni fa, come parte dell’espansione di Ford a provider di servizi per la mobilità”, ha dichiarato Wolfgang Kopplin, Deputy Chairman, Ford of Germany. “Il nostro progetto di bike sharing rappresenta un ulteriore passo in avanti sulla strada per l’attuazione di questa strategia. Ci permetterà di integrare i servizi di trasporto pubblico, già presenti nelle città, con una modalità completamente green, fornendo un servizio ecologico e a basso costo per un crescente numero di clienti”.

Amazon lancia in Italia Amazon Music Unlimited con più di 50 milioni di brani in streaming

 

 Amazon lancia in Italia Amazon Music Unlimited,
il servizio di streaming con un catalogo di oltre 50 milioni di brani

Amazon Music Unlimited offre ai clienti centinaia di playlist e radio personalizzate, curate personalmente da esperti italiani di musica.


Tutti i clienti potranno iscriversi ad Amazon Music Unlimited al costo di 9,99 al mese, con un’offerta lancio esclusiva riservata ai clienti Amazon Prime.

Amazon ha lanciato oggi in Italia Amazon Music Unlimited, un servizio di musica on-demand che mette nelle mani dei clienti un catalogo di oltre 50 milioni di canzoni, centinaia di playlist e radio personalizzate. Amazon Music Unlimited è un servizio dotato di un catalogo completo di artisti in testa alle classifiche come Fabio Rovazzi, Francesco Gabbani, Fedez, Baby K, Taylor Swift, Ed Sheeran, Katy Perry e Coldplay, insieme ad altri artisti importanti come Vasco Rossi, Tiziano Ferro, Zucchero, Fabrizio de André, Elvis Presley e David Bowie.

I clienti iscritti ad Amazon Music Unlimited possono scegliere esattamente quali canzoni e album ascoltare oppure scoprire nuove canzoni in modo semplice e immediato grazie ai suggerimenti personalizzati di Amazon. I clienti potranno facilmente organizzare una festa, allenarsi o prendersi una pausa e rilassarsi con centinaia di playlist curate appositamente per loro dagli esperti di musica italiani di Amazon Music. Saranno inoltre disponibili radio personalizzate e prive di contenuti pubblicitari basate su diversi generi come pop e rap ma sarà anche possibile godersi la musica a seconda del proprio mood, scegliere quella adatta all’allenamento o al relax, o ancora semplicemente scegliere l’artista preferito o le hit del decennio. I clienti avranno anche la possibilità di scaricare le canzoni, gli album e le playlist dal catalogo di Amazon Music Unlimited sui propri dispositivi per ascoltarli in modalità offline su aerei, treni e in qualsiasi luogo si trovino senza una connessione internet.

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La reazione dei clienti per il lancio di Amazon Music Unlimited negli Stati Uniti, nel Regno Unito e in Germania ci ha entusiasmato e siamo felici di rendere disponibile il servizio ai clienti di Italia, Francia e Spagna”, ha affermato Steve Boom, VP di Amazon Music. “A partire da oggi, Amazon Music Unlimited offrirà ai nostri clienti in Italia playlist e radio curate dai nostri esperti di musica italiani, con i principali artisti del Bel Paese e internazionali; pensiamo che i clienti ameranno questo servizio”.

Più vantaggi per i clienti Amazon Prime
Tutti i clienti in Italia potranno iscriversi ad Amazon Music Unlimited al prezzo di 9,99€ al mese.

Al lancio, i clienti Amazon Prime riceveranno un’offerta temporanea con un credito di 10€ (equivalente a un mese di uso gratuito) iscrivendosi all’abbonamento mensile.
L’abbonamento annuale è disponibile per i clienti Amazon Prime al prezzo di 99€ in un’unica soluzione di pagamento: corrisponde al costo di soli 8,25€ al mese, equivalente ad un risparmio di oltre 20€ l’anno.
I clienti Amazon Prime riceveranno un’offerta temporanea con un credito di 10€ anche iscrivendosi all’abbonamento annuale.

Per le famiglie
I clienti possono iscriversi all’abbonamento Family di Amazon Music Unlimited, che consente l’accesso al servizio a sei componenti della famiglia al costo di 14,99€ al mese. I clienti Amazon Prime avranno inoltre  la possibilità di iscriversi all’abbonamento annuale Family di Amazon Music Unlimited al prezzo di 149€ in un’unica soluzione di pagamento, che corrisponde al costo di soli 12,42€ al mese e con un risparmio di oltre 30€ l’anno. I clienti Amazon Prime riceveranno un’offerta temporanea con un credito di 10€ anche sull’abbonamento Family sia mensile che annuale. Tutti i membri della famiglia possono ascoltare in streaming la musica che desiderano, in qualsiasi momento e in diversi luoghi contemporaneamente. In più, l’account di ciascun membro godrà di consigli personalizzati per più di 50 milioni di canzoni, e di centinaia di playlist e radio disponibili su Amazon Music Unlimited.

App agile e intuitiva
L’app di Amazon Music è stata progettata con un’interfaccia che enfatizza le immagini dell’artista e la grafica degli album e mette al centro la ricerca e la riproduzione della musica. Tra le funzionalità più importanti dell’app, “Home” mostra le selezioni degli esperti di Amazon Music per consentire ai clienti di rimanere aggiornati sulla musica che amano, sulle novità o sulle tendenze, mentre “Consigliato” permette ai clienti di trovare i consigli musicali personalizzati offerti dalla tecnologia alla base dei suggerimenti di Amazon. L’app Amazon Music è disponibile per dispositivi Fire, iOS, Android, Web, PC e Mac.

Per saperne di più è possibile visitare la pagina amazon.it/amazonmusicunlimited

 

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Amazon Music
Amazon Music è la meta per i clienti che desiderano avere la maggiore possibilità di scelta per accedere e ascoltare tutta la loro musica preferita. In aggiunta allo streaming tramite Amazon Music Unlimited, Amazon Music offre un’ampia selezione di CD e Vinili, incluso il servizio AutoRip su più di centomila album, tramite il quale ricevi subito e senza costi aggiuntivi la versione in formato digitale del CD o del Vinile acquistato, nonché decine di milioni di canzoni MP3 da acquistare. Per maggiori informazioni visita Amazon Music  www.amazon.it/amazonmusic.

Amazon
Amazon è guidata da quattro principi: ossessione per il cliente piuttosto che attenzione verso la concorrenza, passione per l’innovazione, impegno per un’eccellenza operativa e visione a lungo termine. Le recensioni dei clienti, lo shopping 1-Click, le raccomandazioni personalizzate, Prime, Logistica di Amazon, AWS, Kindle Direct Publishing, Kindle, i tablet Fire, Fire TV, Amazon Echo e Alexa sono alcuni dei prodotti e dei servizi introdotti da Amazon.

 

 

 

Ford e Domino’s Pizza insieme per sperimentare una consegna alternativa… con i veicoli a guida autonoma

Ford Motor Company e Domino’s Pizza, catena di ristorazione internazionale e leader mondiale nel settore della pizza a domicilio, hanno annunciato una partnership per studiare il ruolo che, i veicoli a guida autonoma, potranno avere nelle attività di consegna a domicilio.

 Nell’ambito della sperimentazione, i ricercatori di entrambe le società indagheranno le reazioni dei clienti nella loro interazione con un veicolo a guida autonoma, all’interno della loro esperienza di consegna. La sperimentazione avrà un ruolo cruciale per le società, entrambe molto interessate a valutare e comprendere le prospettive dei clienti, rispetto a un eventuale futuro che possa prevedere la consegna di prodotti alimentari con l’utilizzo di veicoli guida autonoma.

 Grazie alla nostra esperienza nell’ambito delle consegne a domicilio, osserviamo con grande interesse lo sviluppo di veicoli a guida autonoma, in quanto ci pare evidente che la mobilità stia attraversando una fase di grande ed epocale cambiamento” ha dichiarato Patrick Doyle, President e CEO di Domino’s Pizza. “Siamo orgogliosi di posizionarci come brand leader nell’utilizzo di strumenti tecnologici e innovativi e siamo entusiasti di essere parte attiva nello studio degli effetti della consegna a domicilio, realizzata da un veicolo di guida autonoma. Questo è solo il primo passo, nell’ambito di un percorso di sperimentazione più ampio, che intendiamo intraprendere con Ford”.

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Se da un lato, l’Ovale Blu continua a studiare l’utilizzo di veicoli a guida autonoma, costruendo una nuova area di business, dall’altro sperimentazioni, come quella con Domino’s Pizza, si rivelano fondamentali per garantire che tale innovazione sia applicata in modo da migliorare l’esperienza dei clienti. Il piano di inziare a produrre veicoli a guida autonoma dal 2021, ha, tra gli altri, l’obiettivo di soddisfare sia le esigenze di società partner sia quelle dei loro clienti.

“Nel nostro percorso di valutazione delle opportunità di business legate al mondo della guida autonoma, per facilitare la mobilità di persone e di merci, siamo lieti che Domino’s Pizza partecipi a questa importante parte del processo di sviluppo”, ha affermato Sherif Marakby, Vice President Ford, Autonomous and Electric Vehicles. “In quanto azienda che pone al centro l’esperienza del cliente, Domino’s Pizza condivide la nostra stessa vision sul futuro, che potrà migliorare la qualità della vita delle persone”.

 Nelle prossime settimane, ad Ann Arbor, alcuni clienti di Domino’s Pizza avranno l’opportunità di ricevere il loro ordine direttamente da una Ford Fusion Hybrid Autonomous Research Vehicle, che sarà guidata da un Ford Safety Engineer in collaborazione con gli altri ricercatori. I clienti che accetteranno di partecipare, potranno monitorare il veicolo di consegna tramite GPS utilizzando una versione aggiornata di Domino’s Tracker®, l’App dedicata alla gestione dell’ordinazione. All’avvicinarsi del veicolo, riceveranno un messaggio di testo che conterrà il codice di sblocco del Domino Heatwave Compartment ™ all’interno del veicolo dove troveranno, ad attenderli, la loro pizza.

“Siamo interessati a sapere come reagiranno le persone a questo tipo di consegna”, ha dichiarato Russell Weiner, President di Domino’s Pizza USA. “La maggior parte dei nostri interrogativi riguarda gli ultimi 15 metri dell’esperienza di consegna. Per esempio, come reagiranno i clienti all’idea di dover uscire di casa per recuperare il proprio cibo? Dobbiamo assicurarci che l’interfaccia sia chiara e semplice. Dobbiamo capire se l’esperienza di un cliente potrà essere diversa se l’automobile sarà parcheggiata sul vialetto o accanto al marciapiede. Tutta la nostra sperimentazione sarà focalizzata al raggiungimento del nostro obiettivo: riuscire, un giorno, a rendere le consegne con i veicoli a guida autonoma il più possibile customer-friendly”.

Ford e Domino’s Pizza hanno completato i test preliminari utilizzando il veicolo in modalità self-driving sulle strade di MCity, il modello urbano, a grandezza naturale, sviluppato dall’Università del Michigan, per simulare le condizioni delle strade nelle metropoli contemporanee.

Pronti, freschezza, via! Stammibene apre i battenti a Bari lunedì 11 settembre con il suo format di mercato con cucina progettato dal basso da 100 ambasciatori del gusto

Un orto verticale e una parete di erbe aromatiche, un ‘pratavolo’ dove fare colazione con i gomiti sull’erba fresca nel cuore della città, un bar con l’offerta di colazioni dolci, salate e internazionali. Sono solo alcune delle ispirazioni proposte dai 100 Ambasciatori del Gusto, selezionati in tutta Italia, divenute realtà a StammiBene, il primo mercato con cucina dedicato al benessere alimentare che apre a Bari in via Nicolai 31, lunedì 11 settembre.

Stammibene è la nuova sfida del Gruppo Megamark, tra le realtà leader del Mezzogiorno nella distribuzione moderna – con circa 5.000 collaboratori e oltre 500 punti vendita a insegna Dok, A&O, Famila, Iperfamila, Sole365 e Superò in Puglia, Campania, Molise, Basilicata e Calabria – che continua la diversificazione nella ristorazione dopo l’apertura di ‘Colorito’ a Caserta, dove degustare prodotti di stagione e del territorio oltre che pietanze realizzate con materie prime campane di eccellenza.

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Attraverso il portale dedicato (www.stammi-bene.it), 100 Ambasciatori del Gusto hanno contribuito, con i loro suggerimenti su arredamento, atmosfera, menu, prodotti e servizi, alla co-progettazione del primo spazio di benessere alimentare dedicato a loro. Tra le proposte divenute realtà lo “Stammi Pronto”, una intera parete dedicata a insalate e zuppe fresche da asporto, la parete degli sfusi (“Legumi e Legàmi”) con semi, cerali, spezie e legumi, la “Cucina viSIva” dove assistere ogni giorno alla preparazione di piatti regionali o internazionali, il ristorante “A Stare” dove degustare menu stagionali che valorizzano prodotti biologici e locali (circa il 90% dell’assortimento proviene dalla Puglia) e sorseggiare vini accuratamente selezionati in nome del “buon bere”.

Con una superficie di oltre 450 metri quadri e 70 posti a sedere, Stammibene occupa 40 persone con un’età media di 30 anni coordinati dallo chef Antonio Scalera e da Francesca Mosele e Alessandro MilellaLa progettazione degli spazi, a valle del percorso partecipativo e dei focus group sul territorio condotti da Giusy Scandroglio, è stata curata dall’architetto Nicla Prodon. La cura dell’allestimento e dell’identità è ad opera di Lorenza Dadduzio, direttore creativo di cucinaMancina, che ha coordinato la progettazione partecipata e sviluppato i contenuti didattici e di comunicazione di Stammibene. 

 www.stammi-bene.it
www.facebook.com/stammibenee

https://www.instagram.com/stammi_bene/?hl=it

 

Cloud and ICT as a Service: dati Osservatori Politecnico Milano

 

Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano
www.osservatori.net

Convegno di presentazione dei risultati della Ricerca dell’Osservatorio Cloud & ICT as a Service


Mercoledì 4 Ottobre 2017, ore 9.30 – 13.00
Aula Magna Carassa Dadda, edificio BL.28, via Lambruschini 4b, campus Bovisa – 20156 Milano

 La trasformazione digitale è un fenomeno sempre più pervasivo e, al fine di mantenersi competitive, le aziende devono adeguare i processi ai nuovi trend tecnologici, come Internet of Things, Big Data e Artificial Intelligence. In questo contesto, il Cloud Computing si pone sempre più come fattore abilitante in termini di costo e time-to-market nell’introduzione di nuove tecnologie. Per poterne sfruttare le opportunità, è importante che le aziende adeguino non solo i Sistemi Informativi, ma anche competenze e modalità di lavoro. 


Durante il Convegno, esploreremo le nuove opportunità di trasformazione offerte dal Cloud e il livello di maturità delle aziende italiane in questa direzione, sia dal punto di vista del mercato dell’offerta sia da quello della domanda. In particolare, analizzeremo le peculiarità del modello Platform as a Service e la sua sempre maggiore importanza nella definizione delle strategie Cloud aziendali.

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Il Convegno sarà l’occasione per rispondere alle seguenti domande:

  • In che modo il Cloud, in particolare il modello del Platform as a Service, rappresenta un abilitatore di innovazione tecnologica?
  • Qual è lo stato di diffusione del Public Cloud in Italia e quali i relativi benefici effettivamente percepiti dalle aziende?
  • Quali sono gli impatti del Cloud sulla filiera dell’offerta di soluzioni ICT in termini di evoluzione dei servizi, delle competenze e delle relazioni di canale?
  • Come le aziende stanno evolvendo il proprio Sistema Informativo aziendale verso un modello ibrido? Come si stanno trasformando le competenze della Direzione IT?
  • Quali sono gli impatti del nuovo regolamento europeo sulla protezione dei dati (GDPR) sulle strategie Cloud aziendali?

La partecipazione al Convegno è gratuita. Seguirà a breve l’agenda dettagliata dell’Evento.


Tutti gli abbonati al sito Osservatori.net potranno seguire il Convegno in diretta Web.

L’edizione 2017 dell’Osservatorio Cloud & ICT as a Service è realizzata con il supporto di Alcatel Lucent Enterprise, Almaviva, Blueit, Cisco, Dedagroup, Fastweb, KPNQwest Italia, Vodafone, Wind Tre; Altran, Eteria, TWT.

 

Mashable Milano – C’è chi parla di rivoluzioni. E chi le fa

Talent Garden Calabiana Milano

19/20/21 Ottobre 2017

 

C’è chi parla di rivoluzioni. E chi le fa.


 

Ad oggi:

695 iscritti / 90 relatori / 70 speech / 5 workshops /
70  brand ambassador / 52 aziende sponsor-partner /

23 media-partner / 3 nazioni coinvolte

Google, Microsoft, BNL, Coca-Cola, Cisco, Enel, Nestlè, Tim, Shopify, Cornetto Algida, Deliveroo, Sorgenia, SAS, PINKO, Armando Testa: sono solo alcune delle numerose aziende che porteranno i propri manager più creativi sul palco del Mashable Social Media Day + Digital Innovation Days, la tre giorni più attesa dal mondo digital e dedicata alla rivoluzione digitale e all’innovazione, che si terrà il 19, 20 e 21 ottobre a Milano, presso la prestigiosa location di Talent Garden-Calabiana.

Strategie Digitali, Social Media Marketing e Innovazione si fondono in un unico contenitore per un evento che ad oggi ha registrato oltre 695 iscritti pronti a seguire i 90  relatori in occasione dei 70 speech, 5 workshop, party e business matching che caratterizzeranno l’evento. Tuttavia, come insegnano le tematiche che si andranno ad affrontare, tutto è ancora in evoluzione e i numeri tenderanno ad aumentare anche nelle prossime settimane.

Grazie alla partnership instaurata con il Consolato Americano in Italia, al Mashable Social Media Day + Digital Innovation Days tra i relatori ci sarà Kip Knight, Senior Vice President e responsabile franchise per Stati Uniti, Canada e Australia di “H&R Block Inc” con un passato in aziende del calibro di “Procter & Gamble”, “Pepsico”, “Ebay”; Kip Knight sarà protagonista del talk “The Changing World of Disinformation” in cui affronterà lo scottante tema delle Fake News.

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Da Londra per tenere il suo speech a Milano, arriverà Virginia Salas Kastilio, una delle Snapchat-influencer più celebri e seguite del mondo, numero 1 nella prestigiosa classifica “Inc. Magazine”.  Da San Pietroburgo giungerà Olga Andrienko, Head of Global Marketing di “Semrush”, suite di online marketing tra i più quotati del web.

Numerosi i relatori italiani con background internazionale che saranno presenti a Milano, giunti dal Canada, Los Angeles e Londra dove da anni vivono e lavorano, pronti a condividere con il pubblico della tre giorni strategie di marketing dal taglio global. Tra tutti Vittorio Cerulli di Cornetto Algida che svelerà i segreti che hanno permesso alle campagne del celebre gelato di divenire dei must in oltre 15 paesi del mondo, tanto da essere studiate persino dai principali competitor.

Mentre Marianna Ghirlanda head of creative agencies di Google svelerà i segreti di una strategia di successo impostata grazie a Youtube; Ivan Mazzoleni digital transformation lead di Microsoft interverrà sulla digital transformation e su come cavalcare l’onda della cosiddetta #Platformeconomy; Daniele Chieffi head of social media management e digital Pr di ENI parlerà del social media crisis management; Luigi Maccallini  retail communication manager di BNL Gruppo BNP Paribas nel suo speech dal titolo “Let’s make a conversation” tratterà di come il digitale possa essere una leva importante per stimolare e migliorare la conversazione tra brand e persone; Matteo Sarzana country manager di Deliveroo affronterà il tema dell’hyperlocal marketing; Simone Lo Nostro direttore mercato e Ict di Sorgenia racconterà il dietro le quinte della scelta di Bebe Vio come testimonial di una delle campagne di comunicazione più di successo dell’azienda: grazie all’hashtag #Metticenergia, collegato alla campagna, Sorgenia è infatti riuscita a raccontare se stessa e il concetto di energia in maniera nuova, attivando la community in modo inedito rispetto al mercato di riferimento;  Anna Testa sales specialist digitization innovation di Cisco parlerà di “Digitaliani” il programma di Cisco che ha come obiettivo quello di accelerare l’innovazione in Italia; Mariano Tredicini head of digital communication di Tim analizzerà alcuni case study della Tim data room per permettere alle aziende di adottare un approccio di decision making data-driven; Luca La Mesa top teacher in Ninja Academy e presidente della Procter & Gamble Alumni Italia spiegherà come in uno scenario di social media overload, sia possibile coinvolgere attivamente i fan ottenendo risultati concreti. E poi ancora, dal Canada giungerà Giulia Greco content marketer & chief executive di Shopify racconterà di come le nuove tecnologie digitali abbiamo creato un’ondata di imprenditori non-tradizionali che stanno portando innovazione ma anche disruption nel mondo dell’e-commerce. Sempre sul tema del commercio digitale verterà lo speech di Federico Gonzalez head of sales and marketing di Pixartprinting SpA, azienda partner di parte di Cimpress (Nasdaq: CMPR) leader mondiale nella mass customization con il suo speech dal titolo: “Advanced Marketing Technology Stack: How to cover a full digital path from acquisition to advocacy” dove si parlerà di segmentazione, integrazione tecnologica e marketing automation nell’e-commerce con focus su casi studio targati  Pixartprinting. Altro speech di assoluto livello, quello di Michela Guerra regional marketing communication manager in Sas che riguarderà gli otto assi di una strategia digitale nel B2B; “Ottenere le risposte senza fare domande. Come possono le neuroscienze essere utili al Digital Marketing?” sarà invece il titolo dell’intervento del professor Fabio Babiloni dell’Università La Sapienza di Roma.

Sono felicissima di poter condividere a due mesi dall’evento importanti risultati di crescita rispetto all’edizione precedente – spiega la fondatrice della manifestazione Eleonora Rocca -. Siamo solo alla seconda edizione a pagamento, in quanto le due precedenti prevedevano una partecipazione gratuita, e vedere relatori così importanti, una location prestigiosa e sponsor del calibro di BNL e Coca-Cola, mi sembra un sogno a cui ancora non riesco a credere. L’obiettivo dell’edizione Mashable #SMDAYIT + #DIDAYS  2017 è fare in modo che ogni partecipante porti a casa un insegnamento utile o un’ispirazione che gli permetta di creare qualcosa di nuovo, fuori dagli schemi. Questo credo sia la vera Innovazione. Sono felice di poter contribuire a stimolare il settore “innovation” Italiano: credo nella meritocrazia e penso che in Italia ci siano le potenzialità per diventare uno dei Paesi più all’avanguardia a livello Digital”.

  • La Storia

Mashable è il terzo blog più popolare al mondo con oltre 30 milioni di pagine visitate al mese. Nel 2010 organizza negli Stati Uniti il primo Mashable Social Media Day, evento di approfondimento sull’impatto del digital marketing e dei social media sulla comunicazione. Grazie al coinvolgimento diretto dei principali professionisti del settore, il successo riscosso è tale da spingere gli organizzatori a riproporre l’iniziativa in molte altre sedi in tutto il mondo. Eleonora Rocca, oggi affermata Imprenditrice, Consulente di Digital Marketing, Speaker e Formatrice, “London based” ma milanese nel cuore, con alle spalle una brillante carriera corporate che l’ha vista ricoprire importanti posizioni in ambito Sales & Marketing per aziende del calibro di Microsoft, Roberto Cavalli, Hewlett Packard e Kingston Technology tra Roma, MIlano e Londra, nel 2014 fonda il Mashable Social Media Day Italia.

La manifestazione consiste in più giornate di aggiornamento e formazione, che vedono le tematiche del digital marketing, del social media marketing e dell’innovazione a 360 gradi raccontate attraverso strategie concrete e case study di successo presentate dai migliori professionisti del settore. Negli anni l’interesse suscitato da #SMDAYIT è sempre crescente: oltre 5.500 contatti registrati attraverso il sito e i social network; più di 600 partecipanti in sala e di 4.500 utenti connessi in live streaming. L’hashtag #SMDAYIT è per tre anni consecutivi tra i primi tre posti nei trending topic nazionali di Twitter per arrivare, nell’edizione 2016, a 1.605 immagini condivise e oltre 11.864 tweet.

  • Riferimenti

Huawei annuncia il progetto per la creazione di uno dei cinque più grandi ecosistemi cloud al mondo a Huawei Connect 2017

HUAWEI CONNECT 2017 è in corso allo Shanghai New International Expo Centre. Oltre 20.000 esperti e leader del settore ICT provenienti da oltre 150 Paesi e regioni si sono riuniti per discutere dei futuri sviluppi della tecnologia digitale, condividere nuove oppportunità, guidare il processo di digitalizzazione e intraprendere insieme il percorso per realizzare una nuova crescita. All’evento, Huawei ha condiviso il proprio progetto per la creazione di uno dei futuri cinque maggiori ecosistemi cloud al mondo. 

Il tema dell’evento di quest’anno è “Grow with the Cloud”, focalizzato sull’implementazione pratica della strategia cloud di Huawei, già svelata durante la scorsa edizione. Gli argomenti relativi a questo tema sono business, tecnologia e strategie di ecosistema nell’era del cloud.

Il “DNA Cloud” di Huawei

Guo Ping, Rotating CEO di Huawei, ha inaugurato l’evento con il suo intervento dal titolo Grow with the Cloud: Enabling an Intelligent World.

 “Il cloud è alla base del mondo intelligente” ha dichiarato. “La società sta vivendo un evidente effetto Matthew nello sviluppo della tecnologia digitale. A seguito di questo trend e delle economie di scala negli investimenti, le piattaforme cloud di tutto il mondo cominceranno a convergere, diventando sempre più centralizzate. Nel futuro, prevediamo che saranno cinque i maggiori ecosistemi cloud presenti in tutto il mondo. Huawei lavorerà con i propri partner per costruirne uno, abbiamo la tecnologia e il know-how per farlo.”

Durante il suo intevento, Guo Ping ha presentato a clienti e partner gli investimenti strategici di Huawei all’interno del dominio cloud pubblico, propedeutici alla fornitura di servizi cloud a lungo termine per il settore. L’azienda costruirà una rete cloud globale basata sulle proprie piattaforme per il cloud pubblico e sulle piattaforme cloud realizzate insieme ai partner. Guo Ping ha paragonato la strategia di Huawei alle tre maggiori alleanze che operano nel campo del trasporto aereo SkyTeam, Star Alliance e Oneworld – che trasportano i passeggeri in ogni angolo del mondo. Il Cloud Huawei, ha dichiarato, aprirà le porte del mondo ai suoi utenti.

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Guo Ping ha in seguito delineato il modello di business cloud di Huawei, enfatizzando che l’azienda monetizzerà la tecnologia e i servizi, non i dati. Ha inoltre dichiarato: “Il DNA Cloud di Huawei è costituito da una combinazione unica di tecnologia, sicurezza, servizi e successi condivisi”. 

 Ecco un’analisi del “DNA Cloud” di Huawei:

Innazitutto, Huawei è un’azienda tech. Grazie a 30 anni di esperienza nel campo della Ricerca e Sviluppo, Huawei ha deciso di destinare importanti investimenti alle piattaforme cloud, sviluppando inoltre nuove capacità nei campi dei big data e dell’intelligenza artificiale, per soddisfare le esigenze dei clienti in tema di aggiornamenti e innovazione dei propri servizi.

Il secondo elemento del DNA Cloud di Huawei è la sicurezza. Huawei fornisce soluzioni di sicurezza end-to-end pensate per rispondere efficacemente alle esigenze di sicurezza cloud. Le capacità full-stack di Huawei assicurano un livello di sicurezza che supera di gran lunga quello di ogni sistema IT indipendente.

Il terzo elemento è il servizio. A differenza delle aziende cloud native, Huawei è cresciuta insieme al cloud. L’architettura IT dell’azienda stessa è estremamente complessa, ciò le permette di comprendere le necessità e le sfide proprie delle grandi aziende globali, ed è ben posizionata per aiutare le amministrazioni pubbliche e le grandi imprese nel processo di  digitalizzazione. 

Il successo condiviso è l’elemento finale del DNA Cloud di Huawei. All’evento dello scorso anno, Huawei ha delineato la sua visione volta sostenere lo sviluppo di un ecosistema all’avanguardia. Allo stesso tempo, Guo Ping ha affermato che Huawei intende occuparsi in modo esclusivo solo dell’1% dell’ecosistema. Per il rimanente 99%, Huawei lavorerà a fianco dei propri partner per portare i loro prodotti in 172 Paesi e regioni, realizzando un successo commerciale condiviso.

Guo Ping ha terminato il suo intervento parlando delle soluzioni cloud ibride di Huawei, create specificamente per le esigenze di amministrazioni pubbliche e imprese, presentando una serie di casi di successo globali. Per quanto riguarda l’architettura, Huawei Cloud è fondata sull’esperienza decennale dell’azienda nella realizzazione di dispositivi, reti, cloud e altri domini digitali, ed è pensata per raggiungere la piena sinergia tra dispositivi e piattaforme cloud. Huawei continuerà a fare leva sui punti di forza della sua piattaforma globale per costruire un ecosistema aperto e all’avanguardia che punta al successo condiviso.

Costruire una rete cloud con copertura globale

 Anche Zheng Yelai, Presidente della Cloud Business Unit di Huawei, ha tenuto una presentazione il primo giorno dell’evento, condividendo i progressi della sua squadra sul cloud Huawei. Ha presentato i casi di 12 società automobilistiche (tra cui Volkswagen e Mercedes-Benz), Philips, Commercial and Industrial Bank of China (ICBC) e di diverse piattaforme di servizio della pubblica amministrazione che hanno scelto di utilizzare Huawei Cloud e i servizi cloud dei partner Huawei.

Zheng Yelai ha dichiarato: “Abbiamo una conoscenza approfondita degli scenari aziendali dei nostri clienti, sia che si occupino di ricerca e sviluppo, di marketing o vendite: siamo al corrente delle loro esigenze e di conseguenza siamo dedicati all’innovazione. Abbiamo sviluppato Huawei Cloud per aiutare le imprese a digitalizzarsi in modo affidabile e contribuire così al successo delle aziende che sono propense a intraprendere un processo di innovazione “.

Oggi Huawei ha anche annunciato il lancio dei suoi nuovi servizi cloud di Enterprise Intelligence, che l’azienda fornirà tramite una piattaforma proprietaria. Questa combinazione di Cloud e Enterprise Intelligence di Huawei rende Huawei Cloud più efficiente e contribuirà a portare un maggiore valore nel settore e nuovi progressi tecnologici.

Le soluzioni cloud pubbliche e private di Huawei presentano un’architettura unificata, supportano l’evoluzione digitale dell’azienda e offrono un’esperienza completa. Le aziende possono distribuire efficacemente e liberamente i loro servizi su piattaforme cloud pubbliche o private, che supportano rapidamente la migrazione dei servizi e la loro espansione. Per evitare di essere vincolati ai sitemi di un solo fornitore, Huawei offre soluzioni cloud ibride che consentono l’integrazione con piattaforme cloud pubbliche di terze parti, incluse quelle di Amazon e Microsoft.

Huawei lavora a fianco dei suoi partner per costruire una rete cloud con copertura globale, fornendo soluzioni complete che aiutano le aziende cinesi a diventare globali e le aziende al di fuori della Cina a entrare nel mercato cinese. 

Huawei Cloud è il risultato di innovazioni in campo hardware, software, dati, connessioni e architetturale. A HUAWEI CONNECT 2017, Huawei lancerà soluzioni all’avanguardia in ciascuno di questi ambiti per agevolare l’agenda digitale dei clienti in nove diversi settori, tra cui servizi per la pubblica amministrazione, finanza, telecomunicazioni, energia, trasformazione e  manifatturiero.

Piattaforma ed Ecosistema: focus sull’applicazione pratica

HUAWEI CONNECT 2017 è interamente dedicato alle piattaforme e agli ecosistemi, ed è focalizzato sull’applicazione e l’esperienza pratica. L’evento di quest’anno riunisce i protagonisti del vasto ecosistema ICT globale in una sala espositiva interattiva di 20.000 metri quadrati di superficie, il 30% più grande rispetto allo scorso anno. Oltre 60 sponsor, 10 organizzazioni industriali e 130 partner partecipano alla manifestazione e circa 1.000 partner hanno aderito all’evento di Huawei. I principali partner presenti sono SAP, Accenture, Chinasoft International, HGST, Intel, Microsoft, Centerm e Infosys. Esporranno congiuntamente i loro ultimi progressi e le best practice nel campo dell’ICT, partecipando a una vasta gamma di attività, tra cui presentazioni, stand espositivi, eventi sponsor e sessioni dimostrative.

Tra i presenti, sono oltre 10 le alleanze di settore, tra cui la Cloud Native Computing Foundation (CNCF), la Cloud Security Alliance (CSA), la Beijing Disaster Backup e Recovery Technology e Industry Alliance, l’Edge Computing Consortium (ECC), il GSMA, l’Industrial Internet Consortium, OpenSDS e OpenStack.

Per presentare le ultime innovazioni in campo ICT a partner e sviluppatori, Huawei lancerà anche DevCloud 2.0, la sua nuova suite di sviluppo software cloud. In quanto piattaforma cloud di ricerca e sviluppo realizzata grazie a 30 anni di esperienza nel settore R&S e a concetti e strumenti all’avanguardia, DevCloud 2.0 darà dimostrazione di oltre 3.000 potenzialità ICT di Huawei attraverso API pubbliche e aprirà agli sviluppatori le porte di 20 OpenLab locali in tutto il mondo. L’obiettivo finale è quello di rendere semplice e più efficiente lo sviluppo del software, aiutando i partner sviluppatori a innovare e monetizzare con successo nuovi servizi.

Akamai pubblica il Rapporto sulla Sicurezza Q2 2017

Il report evidenzia la ricomparsa del malware PBot, l’impiego di algoritmi di generazione dei domini e il rapporto tra infrastruttura command and control di MIRAI e obiettivi di attacco. Sono inoltre contenuti dati salienti sulle statistiche relative agli attacchi DDoS e alle applicazioni web

 Per scaricare il Rapporto sullo stato di Internet Q2 2017 / Security: http://akamai.me/2i9vrdz

Per scaricare i singoli grafici e diagrammi con le relative didascalie: http://akamai.me/2w6mI1v

Secondo quanto emerge dal Rapporto sullo stato di Internet Q2 2017 / Security rilasciato da Akamai Technologies, Inc. (NASDAQ: AKAM) sono nuovamente in crescita gli attacchi DDoS (Distributed Denial of Service) e alle applicazioni web. Un importante contributo a questa nuova ondata di attacchi è dato dalla ricomparsa del malware DDoS PBot, utilizzato per lanciare gli attacchi DDoS più imponenti registrati da Akamai nel corso di questo trimestre.

Nel caso del malware PBot, utenti malintenzionati hanno utilizzato codice PHP che risale ad alcuni decenni fa per generare l’attacco DDoS più ampio osservato da Akamai nel secondo trimestre. Gli autori degli attacchi sono riusciti a creare una mini botnet DDoS in grado di lanciare un attacco DDoS da 75 gigabit al secondo (Gbps). È interessante notare che la botnet PBot era composta da un numero relativamente contenuto di nodi, circa 400, in grado tuttavia di generare un notevole livello di traffico di attacco.

Un altro elemento preso dal passato, rilevato dall’analisi svolta dal team Threat Research di Akamai, è l’impiego di algoritmi di generazione di domini (Domain Generation Algorithms) nell’infrastruttura dei malware Command and Control (C2). Utilizzato per la prima volta assieme al worm Conficker nel 2008, il DGA rimane una tecnica di comunicazione frequentemente utilizzata anche per i malware attuali. Il team di ricerca delle minacce di Akamai ha scoperto che le reti infette hanno generato un tasso di ricerche DNS 15 volte superiore rispetto a quelle non infette. Ciò può essere spiegato come conseguenza del fatto che il malware presente nelle reti infette accede a domini generati casualmente. Poiché la maggior parte dei domini generati non era registrata, tentare di accedere a tutti avrebbe generato troppo rumore. Analizzare le differenze di comportamento tra le reti infette rispetto a quelle non infette è un ottimo modo per identificare l’attività del malware.

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Quando lo scorso settembre è stata scoperta la botnet Mirai, Akamai è subito diventata uno dei suoi primi obiettivi. Da allora, la piattaforma dell’azienda ha continuato a essere presa di mira e a respingere efficacemente attacchi provenienti dalla botnet Mirai. I ricercatori di Akamai hanno utilizzato la visibilità sulla botnet Mirai che solo Akamai può vantare per studiare i diversi aspetti della botnet. In particolare nel secondo trimestre tale analisi si è concentrata sull’infrastruttura C2 di Mirai. Le ricerche condotte da Akamai indicano chiaramente che Mirai, come molte altre botnet, sta contribuendo alla massificazione degli attacchi DDoS. Si è osservato che sebbene molti dei nodi C2 della botnet abbiano condotto “attacchi dedicati” contro IP selezionati, sono stati ben più numerosi i nodi che hanno partecipato a quelli che potremmo considerare attacchi di tipo “pay-for-play”. In queste situazioni, i nodi C2 della botnet Mirai hanno attaccato degli indirizzi IP per brevi periodi, divenendo poi inattivi per riemergere in seguito e attaccare obiettivi diversi.

“Gli autori degli attacchi testano continuamente i punti deboli nelle difese delle aziende e investono maggiore energia e risorse sulle vulnerabilità che risultano più diffuse ed efficace”, spiega Martin McKeay, Senior Security Advocate di Akamai. “Eventi come la botnet Mirai, l’exploit utilizzato da WannaCry e Petya, l’aumento continuo degli attacchi SQLi e la ricomparsa del malware PBot testimoniano che gli autori degli attacchi non escogiteranno solo nuovi strumenti e strategie, ma torneranno a riutilizzare anche strumenti già visti in passato che si sono dimostrati particolarmente efficaci”.

Alcuni dati:

Altri dati di rilievo presenti nel rapporto sono:

        Il numero di attacchi DDoS del secondo trimestre è cresciuto del 28% su base trimestrale dopo avere registrato un calo per tre trimestri consecutivi.

        Gli autori degli attacchi DDoS si stanno dimostrando più ostinati che mai, attaccando i propri obiettivi con una media di 32 volte nel corso del trimestre. Una società di gaming è stata attaccata 558 volte, ossia con una media di sei volte al giorno.

        Il maggior numero di indirizzi IP univoci utilizzati in attacchi DDoS frequenti ha avuto origine in Egitto, con una percentuale del 32% sul totale generale. Il trimestre scorso erano gli Stati Uniti a detenere il primato, mentre l’Egitto non rientrava nella top five.

        Questo trimestre sono stati utilizzati meno dispositivi per lanciare attacchi DDoS. Il numero di indirizzi IP coinvolti in attacchi DDoS volumetrici è crollato del 98% passando da 595.000 a 11.000.

        L’incidenza degli attacchi alle applicazioni web è aumentata del 5% su base trimestrale e del 28% su base annuale.

        Gli attacchi SQLi sono stati utilizzati in più della metà (51%) degli attacchi alle applicazioni web questo trimestre, rispetto al 44% del trimestre scorso, generando quasi 185 milioni di avvisi solo nel secondo trimestre.

 

 

Metodologia

Il Rapporto sullo stato di Internet Q2 2017 / Security di Akamai combina i dati sugli attacchi raccolti dall’intera infrastruttura globale di Akamai ed è frutto delle ricerche svolte dai vari team dell’azienda. Il rapporto si avvale dei dati raccolti dalla Akamai Intelligent Platform e fornisce un’analisi dell’attuale panorama delle minacce e della sicurezza sul cloud, nonché informazioni sulle tendenze degli attacchi. Il Rapporto sullo stato di Internet / Security è frutto della collaborazione di vari professionisti della sicurezza di Akamai, tra cui il team SIRT (Security Intelligence Response Team), l’unità Threat Research, i team Information Security e Custom Analytics.

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Informazioni su Akamai

Grazie alla propria piattaforma cloud di delivery più estesa e affidabile al mondo, Akamai supporta i clienti nell’offerta di experience digitali migliori e più sicure da qualsiasi dispositivo, luogo e momento. Con oltre 200.000 server in 130 paesi, la piattaforma Akamai garantisce protezione dalle minacce informatiche e performance di altissimo livello. Il portfolio Akamai di soluzioni per le web e mobile performance, la sicurezza sul cloud, l’accesso remoto alle applicazioni aziendali e la delivery di contenuti video è affiancato da un servizio clienti affidabile e da un monitoraggio 24×7. Per scoprire perché i principali istituti finanziari, i maggiori operatori e-commerce, provider del settore Media & Entertainment ed enti governativi si affidano ad Akamai, visitate il sito https://www.akamai.com/it/it/ o https://blogs.akamai.com/it/ e seguite @AkamaiItalia su Twitter.

 

 

Smartphone in Italia: Android primo sistema operativo (73,5%), tra i brand Huawei (+413% dal 2015) sfida Samsung e Apple, boom dei grandi display e delle fotocamere HD | dati comScore

 

comScore scatta la foto dello scenario del mercato smartphone italiano in occasione di IFA

La sfida di Huawei a Samsung ed Apple.
Tra i sistemi operativi, tre utenti smartphone su quattro scelgono Android

I dati di giugno 2017 mostrano che il Samsung Galaxy S8 è lo smartphone più acquistato negli ultimi 30 giorni, ma Huawei è presente con 5 differenti modelli nella top 10 dei nuovi device.
Sistema operativo, disponibilità di applicazioni, funzionalità multimediali e social i motivi principali che guidano la scelta di acquisto. Minor importanza per i costi.

Nel mercato degli smartphone, Huawei è il brand che registra la maggiore crescita in termini di utenti (+413% in due anni) e lancia la sfida ai leader di mercato Samsung (al 37,5% della smartphone audience italiana) e Apple (18,7%). Tra i fattori critici di successo per i brand, la capacità di dotare gli utenti di dispositivi performanti che permettano di svolgere attività social e multimediali, in crescita costante rispetto all’anno scorso.
Questa la fotografia scattata da Mobilens di comScore, in occasione di IFA, in merito all’acquisto di dispositivi mobili di nuova generazione relativa al mese di giugno 2017.

Smartphone e sistemi operativi in Italia
In Italia, a giugno 2017 il 74,4% dei possessori di telefoni cellulari possiede uno smartphone, dato questo che ha registrato una crescita progressiva se si osserva il medesimo nello stesso mese del 2015 (60%) e dello scorso anno (70%).

Considerando la sola smartphone audience italiana, composta da 34 milioni di utenti, Android mantiene la leadership con il 73,5% (era al 69,7% nello stesso mese del 2016), seguito da Apple/iOS con una quota di mercato pari al 18,7% (nel 2016 al 17,9%).

Il calo di Microsoft al 6,9% (era al 10,5% un anno fa) e la lenta scomparsa di altri sistemi operativi (tra cui BlackBerry), complessivamente intorno all’1%, bene illustrano la posizione di forza dei due leader del mercato, in particolare Android, che può anche beneficiare di una crescente fidelizzazione: degli utenti Android che intendono cambiare dispositivo solo l’11% ha dichiarato di voler passare a piattaforma iOS (erano 13,5% a giugno 2016), a fronte del 19.6% di utenti iOS pronti a fare il percorso inverso (contro il 15,3% di un anno fa).
Dall’altro lato, la stessa Android si prepara ad accogliere gli utenti con dispositivi di vecchia generazione prossimi ad un upgrade, che nel 75% dei casi sceglierebbero proprio il sistema operativo di casa Google.

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Quote di mercato dei brand: Samsung ancora leader, Apple stabile e Huawei in crescita a tripla cifra
Prendendo in considerazione la ripartizione delle quote di mercato dei singoli brand sulla smartphone audience italiana, Samsung detiene ancora il primato con il 37,5% (ma in calo rispetto al 41,9% di giugno 2016), seguito da Apple (18,7%), e Huawei con il 16,3% che raddoppia il numero di utenti dell’anno scorso, e registra un +413% su scala biennale. Seguono Nokia (che perde 3,6 punti percentuali in un anno), LG, Wiko e Asus, che raggiungono complessivamente il 14,5% della quota di mercato.

Smartphone acquistati negli ultimi 30 giorni: Android il sistema operativo più scelto, Samsung e Huawei i brand più acquistati
A giugno 2017 risultano 1,7 milioni gli utenti che dichiarano di aver acquistato un nuovo smartphone negli ultimi 30 giorni. Tra questi il 79% sceglie un dispositivo con sistema operativo Android, mentre il 18,6% sceglie un dispositivo Apple/iOS, con Microsoft ferma al 2,2%.

I brand più acquistati sono ancora Samsung (32,1%), Huawei (20,7%) e Apple (18,6%).

Top ten dei modelli acquistati negli ultimi 30 giorni: Samsung Galaxy S8 il più acquistato, Huawei con 5 modelli tra i primi dieci
Da un lato Samsung dà una prova di forza con il Samsung Galaxy S8, modello più acquistato a giugno 2017 (4,1% sul totale dei nuovi dispositivi), e altri due dispositivi, Galaxy J5 (3,7%) e Galaxy S7 (2,6%) tra i primi quattro modelli.

Dall’altro lato è Huawei a lanciare la sfida, piazzando nella top 10 dei device più acquistati 5 differenti modelli (dal P9 Lite, secondo con il 3,8%, ai fortunati P8 Lite, anche in versione 2017, passando per i più recenti P10 Lite e P10 Plus).
Primo dei due modelli Apple presenti nella top 10 è l’iPhone 5s 16GB, che con il 2,5% si posiziona al quinto posto, davanti al più recente iPhone 7 32GB al 2,1%.
Il dato sugli ultimi 30 giorni conferma quindi la preferenza degli italiani per i brand leader di mercato, e ancora la forte crescita della casa cinese.
Analizzando il costo dei nuovi smartphone, oltre un quinto degli acquirenti ha speso più di 400 €, mentre il per 17% degli utenti il costo del nuovo dispositivo era compreso nella fascia tra i 170 € e i 249 €. A seguire, con il 15,2%, la fascia tra i 125 € e i 169 €.
Tra i criteri decisivi nel processo di acquisto di un nuovo smartphone, il sistema operativo rappresenta il principale driver che guida la scelta (49%), mentre al secondo posto per importanza attribuita (43,8%) si posiziona la disponibilità di App presenti per il modello desiderato (in crescita rispetto al 41,8% dello scorso anno). Le considerazioni legate ai costi rivestono invece un minor peso per gli intervistati, che in percentuale minore rispetto allo scorso anno attribuiscono un alto grado d’importanza a costo specifico del piano dati (36,6% a giugno 2017 vs 43,6% di giugno 2016), prezzo del dispositivo (32,9% vs 36,7%) e costo mensile complessivo del servizio (30,6% vs 34,8%).

Caratteristiche degli smartphone in Italia: schermi da 5” in su, crescita della risoluzione delle fotocamere, in particolare le frontali
Gli smartphone acquistati negli ultimi 30 giorni, hanno dimensioni dello schermo comprese tra i 5’’ e i 5,5’’ per il 43,7% dei casi, e superiori ai 5,5’’ nel 27,9% dei casi.

La tendenza a schermi sempre più grandi viene confermata prendendo in considerazione l’intera smartphone audience italiana, che fa registrare le maggiori crescite in termini di utenti per gli schermi oltre i 5,5” (+69%), e per quelli compresi tra i 5’’ e i 5,5’’ (+57% rispetto a giugno 2016), che rappresentano ormai la gran parte degli smartphone (utilizzati dal 40,1% degli utenti).
In calo del 3% invece il numero di chi possiede un dispositivo con dimensioni dello schermo tra i 4,5” e i 5” (quota al 22,2%).
La risoluzione della fotocamera frontale che risulta più diffusa nella smartphone audience italiana è 5 megapixel (+67% rispetto al 2016), ma quella che registra una maggiore crescita rispetto allo scorso anno va dai 5 megapixel in su (+ 353%). Tra le fotocamere posteriori, le più diffuse risultano avere una risoluzione compresa tra i 10 e i 14 megapixel, in crescita dell’89% rispetto al 2016.
Dispositivi più grandi, più potenti e più performanti si traducono anche in nuove possibilità di utilizzo per i possessori di smartphone, e attività diverse dalla chiamata tradizionale. Tra queste sempre più diffuse la visione di contenuti video o televisivi (19 milioni di utenti, +16% rispetto allo stesso mese dello scorso anno), l’ascolto di musica (15 milioni, +11% rispetto allo scorso anno), la condivisione di foto e video sui social (+13%) e l’acquisto di beni e servizi (+22%), con la maggiore crescita registrata dalle videochiamate (+74%).

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A proposito di comScore
comScore è una società leader specializzata nella misurazione cross-platform a livello globale di audience, brand e comportamenti di consumo. Nel gennaio 2016, comScore ha completato la fusione con Rentrak Corporation per la creazione di un modello di misurazione inedito applicabile ai contesti di consumo odierni, sempre più dinamici e multi-piattaforma. Costruito con un approccio meticoloso fortemente incentrato sull’innovazione, il nostro data footprint combina un patrimonio di dati proprietari sul mondo digitale, la TV e il cinema a informazioni demografiche approfondite per quantificare su scala globale i comportamenti multischermo dei consumatori. Tale approccio aiuta le aziende nel mondo dei media a monetizzare interamente le proprie audience, offrendo ai marketer gli strumenti necessari per raggiungere efficacemente i consumatori. Con oltre 3200 clienti e una presenza globale in oltre 75 Paesi, comScore rappresenta il futuro della misurazione nel campo della pubblicità digitale. Le azioni comScore sono negoziate sul mercato OTC (OTC: SCOR).
Per maggiori informazioni su comScore, visita www.comscore.com/ita.

Amazon e 18app: Sardegna, Basilicata e Abruzzo le regioni in cui sono stati utilizzati più buoni

 

18app, 9 mesi dopo:
come è stato utilizzato su Amazon.it


Il buono da 500€ relativo all’iniziativa 18app è stato utilizzato maggiormente dagli studenti delle regioni Sardegna, Basilicata e Abruzzo; sono stati acquistati soprattutto testi per prepararsi all’università

 

I giovani studiano utilizzando manuali e testi per prepararsi all’università, ma amano anche la narrativa; questo il quadro che emerge dall’analisi di Amazon sugli acquisti effettuati grazie ai 500 euro forniti dall’iniziativa 18app.

I buoni stanziati dal Governo Italiano consentono a quasi 500.000 diciottenni di spendere 500 euro in prodotti culturali. Libri ed eBook Kindle sono gli strumenti di diffusione del sapere che possono essere acquistati su Amazon.it.

Gli studenti che hanno utilizzato il buono su Amazon.it sono stati soprattutto i ragazzi delle regioni Sardegna, Basilicata e Abruzzo, seguiti da quelli provenienti da Puglia, Marche, Veneto, Piemonte, Friuli Venezia Giulia, Campania e Molise.

Libri di narrativa, ma soprattutto manuali e kit di preparazione ai test universitari sono gli articoli preferiti: ai primi posti tra i testi maggiormente acquistati figurano Harry Potter – La serie completa di J.K. Rowling, Alpha Test Ingegneria. Kit di preparazione di S. Bertocchi, V. Balboni, D. Berto, A. Sironi, C. Tabacchi,  Manuale di Meccanica di L. Caligaris e S. Fava e L’arte di essere fragili. Come Leopardi può salvarti la vita di A. D’Avenia. Nella seconda parte della classifica si posizionano altri Alpha Test per Professioni sanitarie di S. Bartocchi, D. Rodino and A. Sironie Medicina, odontoiatria, veterinaria, di C. Tabacchi e M. Bianchini, i volumi di Anatomia umana di G. Anastasi e S. Capitani e il Manuale del geometra di L. Gasparelli. Chiudono la top 10 Harry Potter e la maledizione dell’erede di J.K. Rowlinge il Manuale di elettrotecnica, elettronica e automazione di G. Ortolani e E. Venturi.

Stefano, che ha usufruito del bonus 18app commenta “Ho scelto di spendere il bonus su Amazon.it per la puntualità delle spedizioni e l’ampiezza dell’offerta a disposizione. Ho potuto scegliere tra una vasta gamma di articoli e libri, inoltre il meccanismo di utilizzo del codice è stato molto semplice”.

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I diciottenni italiani nati nel ’98 già registrati su 18app.it, e che hanno richiesto la propria identità digitale o SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale), hanno ancora tempo per utilizzare il buono su Amazon.it fino al 31 dicembre 2017.

Una volta ottenuto l’ID, i diciottenni possono accedere a 18app.it per ottenere i buoni del Governo. Per l’utilizzo del buono su Amazon.it, i ragazzi devono prima creare buoni del valore di 5, 10, 25 o 50 euro sul sito 18app.it, e poi convertirli in codici Amazon del medesimo valore sul sito amazon.bonus18.it. Al momento della conversione, l’intero importo del buono verrà dedotto dal saldo 18app. I codici Amazon potranno essere quindi utilizzati per acquistare i prodotti selezionati su Amazon.it in un’unica sola soluzione o in diverse occasioni. Per maggiori informazioni visitare il sito www.amazon.it/18app.

Inoltre, per agevolare il processo di utilizzo del bonus cultura, Amazon ha realizzato un video tutorial consultabile alla pagina www.amazon.it/18app

 

 

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