Schneider Electric pubblica un nuovo white paper dedicato al liquid cooling per i data center AI 

Il white paper 133 fornisce una guida completa per la scelta della più idonea dell’architettura di raffreddamento a liquido per i server AI, affrontando le sfide e le esigenze più comuni.  Il documento evidenzia i vantaggi del raffreddamento a liquido, tra cui una maggiore efficienza energetica, migliori prestazioni dei server e un impatto ambientale ridotto.  Il nuovo white paper descrive sei differenti architetture di smaltimento del calore e come stabilire quale sia la più idonea a seconda delle caratteristiche dell’ambiente data center 
 Schneider Electric, leader nella trasformazione digitale della gestione dell’energia e dell’automazione, ha pubblicato il white paper 133 intitolato “Navigating Liquid Cooling Architectures for Data Centers with AI Workloads”. Il documento fornisce un approfondimento sulle tecnologie di raffreddamento a liquido e sulle loro applicazioni nei moderni data center, in particolare quelli che gestiscono carichi di lavoro AI ad alta densità.  La domanda di AI sta crescendo a un ritmo esponenziale. Questo comporta un aumento del calore generato nei data center e a lungo andare la necessità di utilizzare il raffreddamento a liquido per mantenere prestazioni, sostenibilità e affidabilità ottimali. Il nuovo white paper di Schneider Electric nasce per aiutare gli operatori dei data center e i responsabili IT a orientarsi nel complesso tema  del liquid cooling, offrendo risposte chiare a domande cruciali sulla progettazione, l’implementazione e sul funzionamento dei sistemi. Conoscere le architetture di raffreddamento a liquido In questo documento, gli autori Paul Lin, Robert Bunger e Victor Avelar identificano due categorie principali di raffreddamento a liquido per i server AI: il raffreddamento diretto su chip e quello a immersione. Descrivono i componenti e le funzioni di un’unità di distribuzione del liquido di raffreddamento (CDU), essenziale per la gestione di temperatura, flusso, pressione e scambio di calore all’interno del sistema di raffreddamento.  “I carichi di lavoro dell’intelligenza artificiale presentano sfide di raffreddamento uniche che il solo raffreddamento ad aria non è in grado di affrontare”, ha dichiarato Robert Bunger, Innovation Product Owner, CTO Office, Data Center Segment, Schneider Electric. “Il nostro white paper mira a “demistificare” le architetture di raffreddamento a liquido, fornendo agli operatori dei data center le conoscenze necessarie per prendere decisioni informate quando ne pianificano l’implementazione. Il nostro obiettivo è fornire ai professionisti dei data center spunti pratici per ottimizzare i loro sistemi di raffreddamento. Comprendendo i compromessi e i vantaggi di ciascuna architettura, gli operatori possono migliorare le prestazioni e l’efficienza dei loro data center”. Il white paper descrive tre elementi chiave delle architetture di raffreddamento a liquido:  – Recupero di calore all’interno del server: utilizzo di un mezzo liquido (ad es. olio dielettrico, acqua) per assorbire il calore dai componenti IT.  – Tipo di CDU: selezione della CDU appropriata in base ai metodi di scambio termico (liquido-aria, liquido-liquido) e ai fattori di forma (montaggio su rack, montaggio a pavimento).  – Metodo di smaltimento del calore: determinazione del modo in cui trasferire efficacemente il calore all’esterno, sia attraverso i sistemi esistenti della struttura, sia attraverso soluzioni dedicate. Scegliere la giusta architettura Il documento descrive in dettaglio sei architetture di raffreddamento a liquido, che combinano diversi tipi di CDU e metodi di smaltimento del calore, e fornisce indicazioni sulla scelta dell’opzione migliore in base a fattori quali l’infrastruttura esistente, le dimensioni dell’implementazione, la velocità e l’efficienza energetica.  Con la crescente domanda di potenza di elaborazione dell’intelligenza artificiale e il corrispondente aumento dei carichi termici, il raffreddamento a liquido sta diventando un componente critico della progettazione dei data center. Il white paper affronta anche le tendenze del settore, come la necessità di una maggiore efficienza energetica, la conformità alle normative ambientali e la sostenibilità.  “Poiché l’intelligenza artificiale continua a stimolare la necessità di soluzioni di raffreddamento avanzate, il nostro white paper fornisce una risorsa preziosa per orientarsi in questi cambiamenti”, ha aggiunto Bunger. “Siamo impegnati ad aiutare i nostri clienti a raggiungere i loro obiettivi di alte prestazioni, migliorando al contempo la sostenibilità e l’affidabilità”. Fornire al settore progetti di riferimento per centri dati di intelligenza artificiale Questo white paper è particolarmente tempestivo e rilevante alla luce della recente collaborazione di Schneider Electric con NVIDIA per ottimizzare l’infrastruttura dei data center per le applicazioni di intelligenza artificiale.  Frutto di questa partnership è la creazione dei primi reference design per la progettazione di data center AI disponibile per il pubblico, frutto dell’integrazione tra le tecnologie AI avanzate di NVIDIA e l’esperienza di Schneider Electric nell’infrastruttura di data center.  I reference design stabiliscono nuovi standard per l’implementazione e il funzionamento dell’intelligenza artificiale, offrendo agli operatori di data center soluzioni innovative per gestire in modo efficiente i carichi di lavoro AI ad alta densità.  Per ulteriori informazioni e per scaricare il white paper, visita il sito web di Schneider Electric. 

Foto, come conservarle online?

L’archiviazione di foto online è diventata sempre più diffusa, con molte persone che utilizzano servizi di cloud storage o piattaforme di social media per conservare e condividere le proprie immagini. Tuttavia, l’archiviazione di foto online solleva anche questioni legate alla privacy e ai diritti d’autore. Quando si archiviano foto online, è importante considerare i diritti di utilizzo associati alle immagini e rispettare la privacy delle persone ritratte.

In termini di diritti d’autore, è importante notare che scattare una foto e pubblicarla online sono due azioni diverse. Mentre scattare una foto è un’attività libera, la pubblicazione di foto online può essere soggetta a limitazioni legate ai diritti d’autore e alla privacy delle persone ritratte[4]. Ad esempio, l’uso indiscriminato di immagini prese da Internet o dai social media può costituire una violazione dei diritti d’autore[4]. È fondamentale ottenere il consenso delle persone ritratte prima di pubblicare le loro immagini online, specialmente nel caso di minori[2].

Dal punto di vista della privacy, la diffusione di fotografie di persone in luoghi pubblici deve essere valutata con attenzione per evitare di ledere la dignità e il decoro delle persone ritratte[2]. I giornalisti e i fotografi sono chiamati a valutare attentamente quale tipo di inquadratura utilizzare e a evitare di focalizzare l’immagine su singole persone o dettagli personali[2].

In conclusione, l’archiviazione di foto online comporta responsabilità legate ai diritti d’autore e alla privacy. È fondamentale rispettare i diritti di utilizzo delle immagini e ottenere il consenso delle persone ritratte prima di pubblicare le loro foto online. I giornalisti e i fotografi in particolare devono attenersi a standard etici e legali nella diffusione di fotografie per fini informativi[2][4].

Citations:
[1] https://www.unicusano.it/blog/didattica/corsi/come-fare-un-articolo-di-giornale/
[2] https://www.garanteprivacy.it/home/docweb/-/docweb-display/docweb/1007634
[3] https://wearemarketers.net/articolo-di-cronaca/
[4] https://www.dariobanfi.it/immagini-digitali-online-non-posso-fare-cio-che-mi-pare-con-le-foto-su-facebook-o-google-images/
[5] https://www.alamy.it/fotos-immagini/giornalismo-informatico.html

Le principali piattaforme di storage di foto online includono:

  1. Dropbox: Offre un servizio di archiviazione cloud per foto e video, con funzionalità di gestione e condivisione dei file.
  2. Google Foto: Fornisce spazio di archiviazione illimitato per foto e video compressi, oltre a strumenti di organizzazione e modifica delle immagini.
  3. iCloud Libreria foto: Servizio di archiviazione di Apple che consente agli utenti di archiviare e sincronizzare le proprie foto su tutti i dispositivi Apple.
  4. Flickr: Proprietà di Yahoo!, offre un ampio spazio di archiviazione fotografica online e funzionalità di gestione delle immagini.
  5. Amazon Photos: Offre archiviazione illimitata di foto online a piena risoluzione e funzionalità di riconoscimento intelligente delle immagini.
  6. OneDrive: Servizio di archiviazione cloud di Microsoft che consente agli utenti di archiviare, sincronizzare e condividere foto e video.
  7. Everalbum: Servizio dedicato esclusivamente al salvataggio delle foto nel cloud, con funzionalità per il recupero e la gestione delle immagini.
  8. Mega: Sistema di file hosting che offre spazio di archiviazione per foto e video, con un’attenzione particolare alla crittografia e alla sicurezza dei dati.
  9. Il Fotoalbum : Album Fotografici e fotolibri di alta qualità, facili da creare e stampare online. Stampa Album foto e rilegatura Made in Italy.

Queste piattaforme offrono varie funzionalità e livelli di servizio, tra cui spazio di archiviazione, strumenti di organizzazione, condivisione e sicurezza dei dati[1][2][3].

Citations:
[1] https://www.fastweb.it/fastweb-plus/digital-magazine/i-migliori-servizi-per-salvare-l-archivio-di-foto-nel-cloud/
[2] https://www.websiterating.com/it/cloud-storage/best-cloud-storage-photos-videos/
[3] https://www.ticialbum.com/blog/cloud-per-fotografi/
[4] https://www.dariobanfi.it/immagini-digitali-online-non-posso-fare-cio-che-mi-pare-con-le-foto-su-facebook-o-google-images/
[5] https://www.aranzulla.it/miglior-cloud-1012434.html

Amazon lancia il piano Archiviazione Illimitata online in Italia

Il nuovo piano Archiviazione Illimitata fornisce una soluzione di archiviazione via cloud comoda, sicura e affidabile per i tutti i contenuti personali

I clienti hanno così a disposizione uno spazio di memoria illimitato per una tariffa flat pari a 70€ all’anno, meno di 6€ al mese

Iscrivendosi, i clienti beneficiano di tre mesi di utilizzo gratuito del piano di archiviazione illimitata di foto, video, film, musica e altri file

 

Lussemburgo, 31 agosto 2016 – Amazon.it annuncia oggi il lancio del nuovo piano Archiviazione Illimitata che consente ai clienti di salvare facilmente e archiviare in modo sicuro quantità illimitate di foto, video, film, musica e altri file.

Grazie al nuovo abbonamento, i clienti non devono più preoccuparsi dei limiti di spazio di archiviazione per conservare i propri contenuti in tutta sicurezza. Tutti i file archiviati sono sempre disponibili per il download nelle loro dimensioni e risoluzioni originali, in modo che i ricordi siano conservati per la vita.

Il piano Archiviazione Illimitata è disponibile con abbonamento flat pari a 70€ all’anno, con i primi tre mesi di abbonamento gratuiti.

Ulteriori informazioni sono disponibili alla pagina www.amazon.it/clouddrive.

La maggior parte delle persone conserva su diversi dispositivi una vita intera di foto scattate nel corso di compleanni, vacanze e momenti quotidiani. Molte di loro non sanno quanti gigabyte di archiviazione siano necessari e quanto possa costare salvare tutti questi ricordi”, afferma David Nenke, Direttore di Amazon Drive. “Con il nuovo piano Archiviazione Illimitata, i clienti non hanno più assilli. Ora hanno una soluzione affidabile e sicura per conservare una quantità illimitata di foto, video, film, musica e altri file in un solo posto, senza opzioni di archiviazione su più livelli o costi crescenti di cui preoccuparsi”.

Per meno di 6€ al mese, il nuovo piano Archiviazione Illimitata permette ai clienti di effettuare il backup e di conservare un numero illimitato di file, tra i quali le foto nuove e quelle già esistenti, i video, i film, la musica e altri file presenti su Amazon Drive. I clienti possono salvare automaticamente tutte le foto e i video da tutti i loro dispositivi mobili e fare il backup di tutti i contenuti presenti nei loro PC. I contenuti saranno facilmente accessibili a piena risoluzione dalla maggior parte dei dispositivi.

Il nuovo piano Archiviazione Illimitata è disponibile a partire da oggi con tre mesi di utilizzo gratuito per i clienti che si iscrivono.

I clienti Prime, che già usufruiscono dello storage senza limiti per le foto come uno dei benefici dell’abbonamento Prime, possono facilmente aggiungere l’Archiviazione Illimitata al loro account Amazon Drive per poter così conservare anche i loro video e i loro file, oltre alle foto. Tutti coloro che sono già clienti di Amazon Drive possono facilmente cambiare l’abbonamento accedendo al loro account e selezionando il piano Archiviazione Illimitata.

Per maggiori informazioni su Amazon Drive e sul piano Archiviazione Illimitata, visitare la pagina: www.amazon.it/clouddrive

 

Netflix Open Connect

Netflix  riesce ad offrire un’esperienza eccellente per la visione dei propri contenuti in 190 paesi allo stesso tempo.

Tutto questo è possibile grazie a Netflix Open Connect, la Content Delivery Network a distribuzione globale che eroga il 100% del traffico video Netflix, che attualmente supera i 125 milioni di ore di visione al giorno. Questo equivale a picchi di traffico simultanei di decine di terabit al secondo e fa di Netflix Open Connect una delle reti di maggiore volume del mondo.

Al seguente link è disponibile una spiegazione del funzionamento di Open Connect: https://media.netflix.com/it/company-blog/how-netflix-works-with-isps-around-the-globe-to-deliver-a-great-viewing-experience

Netflix collabora con gli Internet Provider di tutto il mondo per offrire un’esperienza di qualità agli spettatori.

Questa mappa della  rete dà un’idea della loro crescita  negli ultimi cinque anni.

Ubicazioni degli ISP Internet Exchange Point (le dimensioni dei cerchi sono proporzionali al volume)

A livello globale, quasi il 90% del traffico è erogato tramite connessioni dirette tra Open Connect e gli ISP utilizzati dagli abbonati per accedere a Internet. La maggior parte di queste connessioni sono localizzate nel punto di interconnessione regionale geograficamente più vicino all’abbonato.

Come funziona Open Connect?

Come hanno spiegato in un recente post nel loro blog, Netflix utilizza il cloud AWS di Amazon per le sue esigenze generiche di cloud computing scalabile. Tutto ciò che deve accadere prima che l’abbonato avvii la riproduzione di un contenuto avviene essenzialmente in AWS, compresa tutta la logica dell’interfaccia dell’applicazione, l’esperienza della scoperta e della selezione dei contenuti, gli algoritmi per i consigli, la transcodifica, eccetera. Utilizzano AWS per queste applicazioni perché le esigenze legate a questo tipo di cloud computing non sono specifiche di Netflix e così possono sfruttare la facilità d’uso e la crescente “commoditizzazione” del mercato cloud.

Tutto ciò che accade dopo che l’abbonato preme il tasto Play è invece specifico di Netflix e la loro crescente esigenza di scalabilità in questo settore ha rappresentato un’opportunità per creare una maggiore efficienza per l’erogazione dei loro contenuti e per Internet in generale.

Per capire meglio come avvenga tutto questo, diamo un’occhiata più da vicino a come è nata Open Connect ed a come funziona:

Netflix Open Connect è stata sviluppata originariamente nel 2011 (e annunciata nel 2012), in risposta alla continua crescita del volume di streaming di Netflix. Dal lancio del servizio di streaming nel 2007, Netflix ha rappresentato una quota significativa e crescente del traffico Internet in tutti i mercati in cui era presente. Anche se le CDN di terze parti facevano un buon lavoro nel distribuire i contenuti di Netflix (in aggiunta a contenuti Internet di ogni genere), presto si sono resi conto che  potevano essere molto più efficienti, grazie alle conoscenze sull’utilizzo di Netflix da parte degli abbonati. Per quanto il numero e le dimensioni dei file che costituiscono la loro libreria di contenuti siano sconcertanti, sono in grado di utilizzare sofisticati modelli di popolarità per assicurarsi che il file giusto sia sul server giusto al momento giusto. Questi algoritmi avanzati si basano in parte sullo stesso approccio e sugli stessi dati su cui si fondano i loro sistemi all’avanguardia per generare consigli per gli abbonati.

Questo preposizionamento dei contenuti gli consente di evitare un utilizzo significativo della capacità strutturale di Internet. Prendiamo ad esempio il continente australiano. Tutti gli accessi a contenuti Internet che non hanno origine in Australia avvengono tramite una serie di cavi sottomarini. Anziché utilizzare questa costosa capacità per il traffico generato da Netflix, copiano ciascun file una volta sola dal loro archivio di transcodifica agli archivi dislocati nel territorio australiano. Ciò avviene durante le ore non di punta, senza competere con altro traffico Internet. Una volta all’interno del continente, ciascun file viene replicato su dozzine di server Open Connect all’interno della rete di ogni ISP.

Oltre a mettere in pratica il concetto basilare del preposizionamento dei contenuti, si sono concentrati anche sulla creazione di una combinazione efficiente di hardware e software per le  Open Connect Appliance. Questa specializzazione e ottimizzazione gli ha consentito di incrementare l’efficienza delle OCA di diversi ordini di grandezza dall’inizio del programma. Siamo passati da un throughput di 8 Gbps da un solo server nel 2012 a oltre 90 Gbps da un solo server nel 2016.

Allo stesso tempo, le Open Connect Appliance sono diventate più piccole e più efficienti a livello energetico. In pratica il server che deve essere alimentato e raffreddato ogni volta che un abbonato Netflix guarda una serie TV o un film occupa uno spazio minore e utilizza meno energia. Tanto che l’erogazione dei contenuti ha un’impronta di carbonio neutrale.

Scality: Flexible Storage Infrastructure

Durante il tour di Data Manager nella Silicon Valley abbiamo visitato una startup che sta facendo parlare molto nel settore dello storage: Scality.

Scality è una società di software finanziata da Venture Capitalist che è in rapida crescita, grazie alle sue soluzioni per risolvere i problemi connessi alla gestione di archiviazione di dati di grandi dimensioni.

Scality ha sviluppato RING Organic Storage per rispondere alla crescita esponenziale della domanda di stoccaggio all’interno di un budget fisso.

Scality ha un prodotto software collaudato e un team di esperti che ha lavorato nello sviluppo e nella progettazione delle infrastrutture e della configurazione di posta elettronica. Basandosi sulle relazioni e le esperienze raccolte nel settore dei service provider, Scality oggi offre soluzioni di organic storage per i servizi cloud in una vasta gamma di settori e contesti.

Scality è stata scorporata da Bizanga all’inizio del 2010 a conclusione dello sviluppo di RING.


Con Jerome Lecat, chief executive officer di Scality, abbiamo ripercorso la storia dell’azienda, con un focus sul mercato italiano (Libero, Tiscali, Aruba) e un approfondimento sul futuro dell’IT.

Pubblicato su Data Manager il 2/01/2013 

Forrester Video: The Next Generation Cloud and Your Network

The Next Generation Cloud and Your Network

Download Free Report Now >>

 

 
 

 

A Free Report by Silverpeak

In This Guide You Will Learn:

  • The Importance of Automation, Flexibility, and Agility when Enterprise Organizations Rely on The Cloud
  • How Automation, Self-Service, and Manageability are Needed to Design The New Cloud Architecture
  • How The Cloud Brings Server, Storage, Networking, and Computing Together
 
    The wide area network, or WAN, is essential to next-generation cloud computing. This video featuring Forrester Research analyst Vanessa Alvarez looks at what is required for next-generation cloud implementations and the critical role the wide area network plays in the success of cloud deployments.


Download Free Report Now >>

Symform – Join the revolution

Durante il tour nella Silicon Valley ho visitato Symform un’azienda che propone di utilizzare il network per risolvere il problema dello storage e del backup.

La similitudine con il Grid Computing è molto forte e forse potrebbe davvero rivoluzionare questo settore.

Symform è un sicuro servizio di backup basato sul cloud. La rete di archiviazione Symform protegge i file, la vostra attività: chiunque decida di contribuire alla rete, avrà a vostra disposizione spazio illimitato sul cloud e servizi di backup gratis. A differenza dei tradizionali centri di stoccaggio dati, la rete Symform cripta, divide, e distribuisce a livello mondiale i dati. Questa tecnologia dirompente fornisce più sicurezza e garantisce un abbattimento dei costi oltre che prestazioni superiori rispetto a qualsiasi alternativa di oggi. I clienti che si collegano alla rete Symform contribuiscono fornendo una percentuale dell’eccesso del loro spazio disco locale e in cambio ricevono un servizio di backup gratuito sul cloud.

Con Praerit Garg, President and Co-Founder of Symform, abbiamo ripercorso la storia dell’azienda, con un focus sula loro rivoluzionaria, rete distribuita di cloud storage.

Videointervista a Tony Gauda – Founder e CEO di Bitcasa

Durante il tour di Data Manager nella Silicon Valley  una delle startup più interessanti che ho visitato è sicuramente stata Bitcasa.

A differenza di altre soluzioni cloud-based di storage che si limitano a copiare i file nel cloud, Bitcasa offre archiviazione infinita sul desktop. Il modello di archiviazione virtuale consente di sincronizzare tutti i dati attraverso i dispositivi e istantaneamente inviare file di grandi dimensioni ad amici e parenti oltre a fornire backup illimitato in un unico pacchetto.

Ne abbiamo parlato con Tony Gauda, co-fondatore e Chief Executive Officer di Bitcasa.

 

Tony Gauda paragona Bitcasa a Spotify, piuttosto che ad altre soluzioni cloud-based di storage e condivisione di file. Fino ad ora, utenti di oltre 120 Paesi hanno conservato già circa 6 petabyte di dati (pari a 6 milioni di gigabyte).

Bitcasa non richiede che i file siano in una cartella sincronizzata sul disco rigido. Tutti i dati “possono” restare nel cloud a differenza di Dropbox, per esempio, che mantiene una copia del file sul computer e nel cloud. Cosi facendo lo storage diventa infinito!

Non saranno necessari più dispositivi di memorizzazione esterni e gli utenti non dovranno mai preoccuparsi di spazio su disco nuovo.

Inoltre le modifiche apportate su un solo dispositivo saranno disponibili su tutti i dispositivi.

Bitcasa è una startup che ha sede a Mountain View ed è sostenuta da società di venture capital – l’azienda recentemente ha ottenuto 8 milioni di dollari.

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