COSA? Technologybiz – Prove tecniche di Vesuvio Valley QUANDO? 7 luglio 2016 DOVE? Palazzo Caracciolo, Napoli
La settima edizione di Technologybiz ha per tema: “Prove tecniche di Vesuvio Valley”. L’avvio di Campania 2020 con la RIS3 Campania e l’Agenda Digitale Campania 2020 è una grande opportunità offerta al territorio per sviluppare innovazione e competitività, ma per cogliere pienamente i vantaggi offerti da queste strategie manca una sufficiente capacità di fare sistema.
Technologybiz, su indicazione della Regione Campania, offre la possibilità di accedere gratuitamente – previa selezione a seguito di manifestazione di interesse – ad uno specifico pacchetto servizi durante la settima edizione di Technologybiz, il sette luglio 2016 a Napoli.
Nella compilazione della manifestazione di interesse, i soggetti richiedenti dovranno compilare uno o più moduli di loro interesse:
SPAZIO NETWORKING. Postazione condivisa in area networking. Lo spazio è configurato con isole di salotti e tavolini condivisi tra i partecipanti;
WORKSHOP/SIDE EVENT. Sala da 50 posti attrezzata per workshop da 30 a 60 minuti;
La partecipazionesarà gratuita per quanti risponderanno, entro il 24 giugno, all’ Avviso Pubblico.
Compila i seguenti MODULI per manifestare il tuo interesse a partecipare a TBIZ 2016:
Technologybiz è al Sud la più importante iniziativa che realmente unisce tecnologia, innovazione e business. È un luogo aperto soprattutto ad un pubblico di qualità fatto di aziende, innovatori, start-up, istituzioni di rilievo, università e enti di ricerca.
Ogni anno oltre 3.000 persone partecipano al Technologybiz: parliamo di uomini di business, giornalisti, blogger influenti e importanti stakeholder.
Partecipando al Technologybiz potrai incontrare le persone giuste per il tuo business, intervenire come keynote speaker, organizzare speech e meeting B2B.
Nata all’interno dell’incubatore, YoAgents rappresenterà un asset strategico per la crescita delle startup di Digital Magics e ha l’obiettivo di creare la rete commerciale per sostenere l’intero ecosistema dell’innovazione italiana, con una piattaforma dalle ambizioni internazionali
Digital Magics, business incubator quotato sul mercato AIM Italia di Borsa Italiana (simbolo: DM), lancia YoAgents: startup innovativa che ha sviluppato la piattaforma online per creare reti commerciali “on demand” e “aperte” per la vendita di servizi digitali su internet come: prenotazioni, fatturazioni, pagamenti, e-commerce, gestione magazzini, cataloghi da sfogliare, advertising, social media marketing.
YoAgents è pensata per gli agenti e rappresentanti, regolarmente abilitati e iscritti presso le Camere di Commercio, che possono così arricchire il proprio portfolio con i servizi più innovativi per i loro clienti, disponibili sul web e pronti per essere venduti su tutto il territorio. Potranno inoltre ricevere bonus e premi dalle aziende per il loro operato, con una logica di gamification che valorizza i migliori agenti. Si rivolge anche a tutte le startup e alle piccole e medie imprese che oggi spenderebbero per il solo avvio commerciale – fra ricerca, formazione, contrattualistica, briefing, ecc… – diverse decine di migliaia di Euro.
Grazie a YoAgents avranno invece la possibilità di creare la propria struttura di vendite quasi a costo zero, pagando solo in caso di attivazione effettiva di agenti e con provvigioni sul venduto. Con YoAgents Digital Magics aggiunge così un asset strategico per il programma di incubazione e per la crescita delle startup in portfolio: le neoimprese digitali avranno infatti la possibilità di proporre i loro servizi su tutto il territorio nazionale grazie alla rete commerciale di YoAgents. La rete commerciale www.yoagents.com venderà solo servizi di terzi e sarà accessibile a tutte le aziende che avranno un’offerta di qualità e veicolabile secondo precisi criteri, primo fra tutti un modello di commissioni a performance. La guida di YoAgents è affidata al giovane Luca Sguazzini Lampugnani, che vanta un’esperienza in Boston Consulting Group e che ha seguito poi la nascita di diverse startup. Sguazzini Lampugnani ha dichiarato: “La piattaforma YoAgents supporta le aziende per la vendita dei propri servizi digitali seguendo tutto il processo: dalla selezione alla profilazione degli agenti, dalla rendicontazione (reportistica, tracciamento vendite-provvigioni, contrattualistica) alla conclusione della vendita. YoAgents dà la possibilità di avere appuntamenti fissati, materiale di vendita, chat di supporto, modulo d’ordine e sistemi di pagamento, offrendo anche consulenza strategica, di marketing e comunicazione”.
Tutta la parte legale e contrattuale è stata seguita dal team guidato da Federico Strada, Legal Director di DLA Piper – partner di Digital Magics – il maggior Studio legale internazionale in Italia con oltre 180 professionisti, operanti nelle sedi di Milano e Roma. Grazie al monitoraggio dei risultati e alle valutazioni reciproche fra aziende e agenti, YoAgents offre uno strumento importante e trasparente per capire potenzialità dei servizi ed efficacia dell’agente. È possibile pre-registrarsi gratuitamente alla rete di YoAgents su www.yoagents.com
Edmondo Sparano, Chief Digital Officer e Consigliere di Digital Magics, dichiara: “La logica che sta alla base della startup innovativa segue il modello ‘lean’ e iperflessibile: aggregare solo agenti professionisti e gestire tutto il processo, dal brief ai feedback dei clienti. La scommessa è semplice: creare la più grande rete commerciale del mondo senza possedere prodotti né agenti, con una politica retributiva a performance e un modello che potremmo definire ‘open source’: ogni startup, ogni azienda potrà crearsi la propria rete per vendere i propri servizi (dopo un check tecnico, approvazione, ecc…) con tempi e costi che fino ad oggi sembravano impossibili. L’obiettivo è quello di portare i migliori servizi digitali fuori dal ‘walled garden’ autoreferenziale dell’ecosistema startup e dar loro spazio nel mercato vero, sulla strada”.
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YoAgents è la startup innovativa che ha sviluppato la piattaforma online per creare reti commerciali “on demand” e “aperte” per la vendita di servizi digitali su internet come: prenotazioni, fatturazioni, pagamenti, e-commerce, gestione magazzini, cataloghi da sfogliare, advertising, social media marketing, ecc… Nata all’interno dell’incubatore Digital Magics, YoAgents è pensata per gli agenti e rappresentanti, regolarmente abilitati e iscritti presso le Camere di Commercio, che possono così arricchire il proprio portfolio con i servizi più innovativi per i loro clienti, disponibili sul web e pronti per essere venduti su tutto il territorio. Potranno inoltre ricevere bonus e premi dalle aziende per il loro operato, con una logica di gamification che valorizza i migliori agenti. Si rivolge anche a tutte le startup, per sostenere l’ecosistema italiano dell’innovazione, e alle piccole e medie imprese, che oggi spenderebbero per il solo avvio commerciale – fra ricerca, formazione, contrattualistica, ecc… – diverse decine di migliaia di Euro. Grazie a YoAgents avranno invece la possibilità di creare la propria struttura di vendite quasi a costo zero, pagando solo in caso di attivazione effettiva di agenti e con provvigioni sul venduto. La piattaforma YoAgents supporta le aziende per la vendita dei propri servizi digitali seguendo tutto il processo: dalla selezione alla profilazione degli agenti, dalla rendicontazione con reportistica, tracciamento vendite-provvigioni, contrattualistica alla conclusione della vendita. YoAgents dà la possibilità di avere appuntamenti fissati, materiale di vendita, chat di supporto, modulo d’ordine e sistemi di pagamento, offrendo anche consulenza strategica, di marketing e comunicazione.
Davide (28 anni) e Riccardo (27) sono due startupper. Il termine oggi va molto di moda ma ben si addice a questi due giovanissimi imprenditori che, conosciutisi anni fa sui banchi del liceo, hanno unito la passione per il web e le loro competenze (Davide è laureato in Economia, Riccardo in Ingegneria gestionale) per lanciare Adamo, piattaforma gestionale in cloud dedicata a professionisti e microimprese.
La prima idea di Adamo è nata nel 2014 da un’esigenza concreta, quella di sviluppare, per il negozio di arredamento famiglia di Riccardo, un software performante e più economico di quelli allora in commercio, che consentisse di gestirne la parte amministrativa e il magazzino in maniera semplice ed efficiente. Dallo sviluppo di questa idea, che è stata l’argomento della tesi di Riccardo al Politecnico, nel Gennaio 2015 è nata Adamo, startup attualmente incubata all’I3P del Politecnico di Torino che, solo nei primi mesi di attività, ha già raggiunto e registrato 2000 aziende in tutta Italia.
Negli ultimi dodici mesi l’interesse delle aziende italiane per il cloud si è fatto decisamente più concreto e Adamo rappresenta un’opportunità innovativa per le micro-imprese e i liberi professionisti che, con pochi click, possono registrare e gestire la propria fatturazione e contabilità in modo semplice, da qualsiasi dispositivo (tablet, smartphone, pc) e su qualsiasi piattaforma tecnologica.
Parole d’ordine: semplicità e risparmio. Molto più semplice di Excel (che ancora molti usano) perché calcoli e funzioni sono preimpostati, infinitamente più economico di un qualsiasi altro sistema gestionale aziendale (il costo annuale va da 70 a 168 euro), Adamo dà ai suoi utenti la possibilità di provare gratis il servizio per 15 gg e, solo dopo, di decidere se acquistare il pacchetto annuale.
Grazie questo innovativo sistema, in concreto, microimprese e liberi professionisti potranno gestire l’aspetto amministrativo della propria attività con servizi che vanno dalla registrazione degli acquisti all’emissione delle fatture. Con svariate funzionalità aggiuntive, tra le altre l’invio e il tracciamento dei documenti via mail, documenti di trasporto, scadenziario e appuntamenti, registro degli acquisti e gestione F24. E’ possibile gestire le commissioni e monitorare tutto il processo di vendita: dal preventivo alla fattura. Il sistema è un valido alleato per gli imprenditori che vogliano organizzare con successo il lavoro di squadra: nessuno dei collaboratori dovrà scaricare nulla, tutto è in cloud e aggiornato in tempo reale con possibilità di rendere accessibile selettivamente i documenti in base a ruoli e cariche. Anche la comunicazione è trasparente ed immediata grazie alla funzione di messaggistica interna.
La piattaforma è predisposta al dialogo online con il commercialista che può connettersi direttamente all’account del cliente e ottenere in tempo reale la lista degli acquisti e delle fatture emesse e gestirne la contabilità.
Adamo si rivela particolarmente utile inoltre per chi abbia l’esigenza di gestire un magazzino, poiché offre un sistema semplice ed economico che permette di coordinare inventario, prodotti, ordini e fatture con un click.
A volte le notizie che arrivano dalla Rete sono davvero belle.
Sono davvero contento che Fabrizio Capobianco ed il suo team,abbiano raggiunto un altro importante traguardo
“Oggi abbiamo annunciato che TOK.tv ha chiuso un round di investimento da Venture Capital (il primo istituzionale, quello che in gergo si chiama Series A) da 5 milioni di dollari. “
e non posso far altro da buon ciclista che augurarti di scalare presto la montagna che hai davanti ora!
Come sempre illuminanti le sue parole e le sue analisi, di seguito un estratto dal post originale:
“I soldi dei Venture Capital non sono il fine, sono il mezzo.
A TOK.tv vogliamo cambiare il mondo. Nel nostro piccolo, vogliamo che fra dieci anni nessuno guardi mai la TV da solo. Che le persone passino le ore di rilasso con gli amici vicini e lontani a chiacchierare della loro vita, invece di spistolare su un cellulare a guardare i gattini.
Nel mezzo, pensiamo di poterci fare dei miliardi di dollari, perche’ chi guarda la pubblicita’ in TV nell’intervallo delle partite potra’ anche cliccarci sopra (se gli interessa). E chi fa pubblicita’ in TV sogna un mondo in cui la componente emotiva del video si sposi con quella transazionale di Internet.
Possiamo farcela senza Venture Capital? No. Questo mondo si muove troppo in fretta.
Abbiamo fatto gia’ un miracolo a convincere Juventus, Barcellona, Real Madrid e TIM a darci retta, perche’ il prodotto ha dei numeri fenomenali (e qui ci facciamo i complimenti da soli, o meglio ce li hanno fatti quelli che ci hanno dato i cinque milioni). Ma lo scopo e’ prendere tutto il calcio, e poi tutti gli sport e poi tutta la TV. Non sono cose che si possono fare in 10 anni, perche’ Whatsapp non sta fermo, Facebook si muove, Twitter deve lottare, Microsoft non dorme. E poi ci sono le altre startup…
Lo scopo qui e’ fare una azienda grande come Facebook, ma fatta da italiani. E cambiare il mondo. Da italiani.
Se va male? Beh, almeno ci abbiamo provato. Mi e’ andata bene con Funambol, ma stavolta voglio fare anche di piu’. Di sicuro ho imparato tante cose e qualche vaccata in meno la sto facendo. Pero’ poi dipende da un sacco di fattori, la maggior parte dei quali fuori dal mio controllo.
I soldi dei Venture Capital servono per correre piu’ degli altri. E’ puro doping, ma la salita si inclina di bestia e di sicuro non si fa meno fatica. Se ne fa di piu’. Di romantico c’e’ poco.
Scusate, ma adesso torno a pedalare che il gruppo si e’ alzato sui pedali, e devo tirare la salita.”
D’altronde non è una novità per chi lo conosce, testa bassa e lavoro, il successo di TOK arriva da lontano, lo intervistai per Data Manager nel dicembre del 2012 a a Palo Alto (California) quando il progetto era partito da poco .ed ecco cosa mi diceva:
“L’ho scritto e detto tante volte: sono contentissimo che in tanti vogliano fare startup in Italia. E’ un bellissimo segnale per il Belpaese ed è la strada che ci tirerà fuori dalla palude. Ho però la sensazione che qualcuno abbia una idea troppo romantica di cosa vuol dire fare startup. C’e’ poco di romantico, bisogna farsi un mazzo tanto. Sudore, fatica, sacrificio, notti insonni, quelle cose lì. Per anni, non per qualche giorno”.
Con il nuovo Planned Drives di Waze si potranno pianificare viaggi e appuntamenti senza stress, evitando il traffico e arrivando sempre in orario
Waze, la social navigation app gratuita che conta 50 milioni di user in tutto il mondo, lancia oggi la nuova versione 4.3 per iOS e presenta una grande novità per pianificare anche spostamenti futuri, risparmiando tempo e “stress da partenza”: Waze Planned Drives.
Quando si programma un viaggio o un appuntamento importante, l’ansia è un elemento che spesso rende il tutto più difficile con domande come “Arriverò in tempo?”, “Quanto tempo impiegherò per arrivare a destinazione?”.
Da oggi Waze viene in soccorso e introduce la nuova funzione Planned Drives per iOS grazie alla quale sarà possibile impostare una destinazione da raggiungere nella giornata o nei sette giorni successivi, eliminando possibili ritardi o stress.
Inoltre, inserendo la data e l’ora d’arrivo desiderata con la funzione Calendar Alerts, attraverso un promemoria, Waze segnalerà il momento giusto per partire, considerando le condizioni del traffico in real time.
La nuova funzione Planned Drives rende Waze ancora più smart, illustrando i picchi del traffico distribuiti in fasce orarie, così da programmare senza stress l’ora ideale per partire.
Tutte le funzioni di Waze sono studiate per essere integrate fra loro e poter offrire una driving experience completa, in grado di far risparmiare tempo e stress prima e durante il viaggio.
Di seguito alcuni suggerimenti per utilizzare Waze nel miglior modo possibile:
– Assicurarsi che Waze sia sincronizzato con il Calendar e/o Facebook affinché gli appuntamenti e gli eventi di Facebook diventino automaticamente Planned Drives
– Abilitare la possibilità di ricevere promemoria nelle impostazioni dello smartphone. L’orario di partenza suggerito e il tempo stimato di arrivo potrebbero cambiare poco prima del momento previsto per la partenza a seconda delle condizioni del traffico
– Una volta in macchina, inviare il proprio ETA (Estimated Time of Arrival) ad amici e familiari, avvisandoli che si sta arrivando e in quanto tempo
– Se, una volta partiti, si ha necessità di un caffè o di fare benzina, Waze permette di inserire la tappa desiderata all’interno del percorso
About Waze
Waze è il pioniere della navigazione social, che influenza la tecnologia mobile e un’appassionata comunità globale a ridefinire le aspettative sulle mappe di oggi. Waze ospita il più grande network di automobilisti che collaborano insieme quotidianamente per evitare il traffico e risparmiare tempo e denaro. L’app consiglia le vie più veloci da percorrere basandosi su dati di guida che arrivano in tempo reale da oltre 50 milioni di utenti. Dalle indicazioni sul traffico agli alert sui prezzi del carburante alle offerte dei propri brand preferiti., Waze è uno dei compagni per la guida più completi sul mercato. Per scaricare gratuitamente l’app di Waze per iOS e Android, visita http://www.waze.com
Enel ha annunciato il lancio di un programma di supporto tecnologico per start-up in Israele, un Paese con una tale concentrazione di aziende ‘tech’ innovative da poter vantare una sua versione di Silicon Valley, detta Silicon Wadi. Nell’ambito del programma, Enel lancerà una società di supporto a start-up che farà da ‘incubatore di business’ e sarà operativa a Tel Aviv, da maggio. Ogni anno saranno scelte fino a otto start-up, tra le aziende chiave locali, che potranno beneficiare di un programma di sostegno su misura, in collaborazione con Enel.
Uno degli obiettivi del programma – al di là dello sviluppo di singole start-up – è quello di stabilire una presenza di Enel nell’ecosistema israeliano dell’innovazione, tra i più sviluppati al mondo, facendo leva sulla rete dei fondi di venture capital e sulle università, in collaborazione con l’Ufficio del “Chief Scientist” presso il Ministero dell’Economia di Israele. La società di supporto selezionerà le start-up attraverso gare pubbliche sulla base della più ampia lista delle priorità tecnologiche di Enel. Una volta selezionate, le start-up avranno a disposizione una serie di ingegneri ed esperti tecnologici di Enel, che le aiuteranno nello sviluppo sia del business sia della tecnologia tramite test in strutture aziendali, facendo leva sull’esperienza commerciale e tecnologica del Gruppo. Il programma di sostegno avrà una durata di almeno sei mesi per ogni progetto. ll nuovo programma israeliano è solo la più recente delle iniziative di Enel a sostegno delle start-up, nell’ambito del suo nuovo approccio all’innovazione tecnologica.
Il progetto replica il modello già avviato con il programma di accelerazione “Energy Start“, in America Latina, e con quello ” INCENSe “, promosso dalla Commissione Europea, per sostenere le start-up in Europa e Israele. Il programma israeliano, presentato oggi, segue l’annuncio del gennaio scorso relativo alle 28 start-up europee e israeliane che riceveranno fino a 150.000 euro di finanziamento a seguito del secondo bando di “INCENSe” che, nelle sue due ‘open call’, ha selezionato 42 aziende per ricevere i finanziamenti.
Enel sostiene la crescita delle start-up, migliorando e testando le loro soluzioni, e offrendo loro l’accesso al suo ecosistema, nell’ambito del quale possono trarre beneficio dalle competenze aziendali, dalle strutture del Gruppo e dalla base di 61 milioni di clienti in oltre 30 paesi del mondo. Attualmente, Enel sta assistendo circa 50 start-up.
Enel ha adottato un nuovo approccio all’innovazione tecnologica per supportare il suo posizionamento strategico a lungo termine come azienda sostenibile e concentrata sullo sviluppo del progresso in tutti i campi della generazione, distribuzione e gestione dell’energia. Il Gruppo identifica e coinvolge le start-up che abbiano le potenzialità di precorrere le tendenze e sviluppare nuovi prodotti e servizi. Enel ha costruito un ecosistema di fondi di venture capital, università, acceleratori, altre aziende e istituzioni, in cui le start-up trovano tutto ciò che serve per crescere e diventare storie di successo, con il fine di integrare i loro avanzamenti tecnologici nelle attività commerciali e industriali di Enel.
Guardate la videointervista che feci a maggio 2015 a Ernesto Ciorra, Direttore Funzione Innovazione e Sostenibilità del Gruppo Enel
Pronto per i Mondiali 2014 con le sue app TOK World Cup, TOK.tv è la social tv company fondata a Palo Alto da Fabrizio Capobianco, già fondatore di Funambol
Italian Angels for Growth (IAG), la principale associazione italiana di business angel, annuncia la partecipazione dei propri soci all’investimento realizzato da venture capitalist e business angel statunitensi nella startup TOK.tv chiuso nei giorni scorsi per la cifra di 820 mila dollari.
I soci IAG intervengono nell’investimento con la cifra di 165 mila dollari.
TOK.tv è la Social TV Company che permette ai tifosi di riscoprire l’esperienza di guardare lo sport insieme in tv grazie ad applicazioni mobile che permettono di creare virtual living room ed ospitare fino ad un massimo di 4 persone, mentre si guardano le partite dei Mondiali in TV o di altri eventi sportivi. L’esperienza è arricchita con informazioni e statistiche in tempo reale sulla partita e news durante tutta la settimana.
Fondata da Fabrizio Capobianco, serial entrepreneur e Presidente di Funambol, una delle poche startup italiane cha hanno ottenuto grande successo negli US, TOK.tv è nata nel 2012 negli States raccogliendo immediatamente un grande consenso in ambito second screen e sport con TOK Baseball (tra le 10 app più scaricate su iOS nella categoria Sport) e con TOK Football nel 2013. Ad agosto 2013, TOK.tv è sbarcato in Italia con Juventus Live, tra le app sportive più scaricate per iOS e Android.
Marco Fabio Nannini, Managing Director IAG e champion dell’investimento dichiara: “Siamo entusiasti di investire in questo promettente mercato dei second screen attraverso un’app focalizzata nello sport. Riteniamo che ci siano grandi potenzialità e che i mondiali di calcio possano essere la vetrina di lancio non solo per le TOK World Cup app, ma per il modello di business nel suo complesso”.
Fabrizio Capobianco aggiunge: “Volevamo trovare un modo per ricreare l’esperienza del divano di casa e restituire ai tifosi l’emozione di guardare le partite con gli amici, anche se sono lontani. E’ un’idea vincente sul mercato del second screen, come dimostrato dal mezzo milione di utenti che fino a oggi hanno usato le nostre applicazioni, in particolare Juventus Live. I mondiali sono una grande occasione per estendere questa esperienza ai tifosi di diverse nazioni”.
Ho intervistato Fabrizio all’inizio della sua avventura con TOK quando ero in Silicon Valley:
E’ possibile scaricare le app dei campioni del mondo su: http://www.tok.tv/world-cup-teams/
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IAG – Italian Angels for Growth
Italian Angels for Growth (IAG) è il maggiore angel group in Italia. Nato nel 2007 dalla volontà di nove angeli fondatori, IAG conta oggi 118 soci e rappresenta una delle più solide realtà dell’angel investing europeo. L’associazione ha sviluppato attraverso i propri soci e il coinvolgimento di altri operatori, investimenti in capitale di rischio per circa 22.5 milioni di euro suddivisi in 40 round d’investimento.
I soci IAG hanno contribuito alla nascita e alla crescita di 28 imprese innovative, eccellenze della ricerca, dello sviluppo tecnologico, dello spirito imprenditoriale italiani, tra cui Spreaker, Stereomood, ProxToMe, Biogenera, S5Tech, Eugea, Win, SediciDodici, Agroils, Ohikia, Margherita Fingerguard, Angiodroid, Musement, Cellply, Lovli, GiPStech.
Bari, 11 Giugno – Ancora appuntamento con l’innovazione al sud Italia. Dopo Napoli, il 20 giugno ilMind the BridgeJob Creator Tour farà tappa per il secondo anno consecutivo in Puglia, questa volta a Bari, ospite di The Hub, spazio di coworking per innovatori sociali. Una giornata intera alla ricerca dei migliori progetti imprenditoriali pugliesi, grazie alla partnership con Exprivia e al supporto di Confindustria Bari e BAT, Camera di Commercio di BarieUniCredit.
Le migliori business idea avranno la possibilità di vincere la partecipazione gratuita a una delle sessioni della MtB Startup School a San Francisco: un’esperienza ditre settimane durante la quale vivere la vita delle startup della Silicon Valley e mettere a punto il proprio progetto grazie a un lavoro di team e al supporto di mentor.
L’appuntamento – rivolto a studenti, ricercatori, aspiranti imprenditori, startupper e a tutti coloro che sono interessati a fare impresa e a comprendere i segreti della Silicon Valley – è totalmente gratuito e prenderà avvio con il momento formativo “Entrepreneurship 360”: Marco Marinucci e Alberto Onetti, rispettivamente founder/CEO e Chairman di Mind the Bridge Foundation, forniranno gli strumenti per comprendere il mondo delle startup da parte di imprenditori, aziende e investitori e illustreranno gli ultimi trend della Silicon Valley.
L’incontro proseguirà con la Gym Session, durante la quale verranno presentate e valutate le migliori proposte progettuali inviate dai partecipanti davanti una giuria di esperti cordinata da Mind the Bridge. La giornata si concluderà infine con una Matching Session, nel corso della quale alcune imprese del territorio incontreranno startup pre-selezionate.
09:45AM — 10:30AM – Apertura lavori & saluti di benvenuto Speakers – Domenico Favuzzi, Chairman and CEO di Exprivia – Michele Vinci, Presidente Confindustria Bari e BAT
– Alessandro Ambrosi: Presidente Camera di Commercio Bari
– Franco Felici: Deputy Regional Manager Sud Unicredit
10:30AM — 01:00PM – Entrepreneurship 360 Speakers – Alberto Onetti, Chairman Mind the Bridge Foundation – Marco Marinucci, Founder e CEO Mind the Bridge Foundation
01:00PM — 3:30PM – Pranzo & Networking
03:30PM — 05:00PM – Sessione di GYM, MTB Alcune startup selezionate presenteranno le loro idee imprenditoriali di fronte a un panel di imprenditori e investitori. I Mentor di Mind the Bridge daranno feedback e suggerimenti utili a migliorare la presentazione delle startup (pitch) e il business model dei loro progetti.
05:00PM — 06:00PM – Matching Session e meeting 1:1 Incontri 1:1 tra startup selezionate e imprese locali
06:00PM — 07:00PM – Networking e Chiusura lavori
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Mind the Bridge Foundation La fondazione Mind the Bridge è un’organizzazione non profit, con sede in Italia e Stati Uniti, fondata e guidata da Marco Marinucci. Il chairman è Alberto Onetti. L’obiettivo della fondazione è quello promuovere un ecosistema imprenditoriale sostenibile, stimolare le idee più innovative e rinvigorire la nuova venture economy, offrendo formazione imprenditoriale a 360 gradi. Mind the Bridge fornisce a startup, investitori e manager un’esposizione diretta al più esperto ecosistema imprenditoriale del mondo, la Silicon Valley. L’obiettivo finale di Mind the Bridge è quello di contribuire a creare in Europa una nuova generazione di imprenditori e storie di successo. Dal 2014 è stata chiamata dalla Commissione Europea a guidare la Startup Europe Partnership. http://mindthebridge.org # # #
Percorso esemplare per la startup altamente tecnologica, nata da una stretta collaborazione con l’Università della Calabria, che sfrutta il geomagnetismo per la localizzazione in spazi chiusi
Milano, 29 maggio 2014 – Italian Angels for Growth (IAG), la principale associazione italiana di business angel, annuncia l’investimento realizzato da un gruppo di propri soci nella startup ad alto contenuto tecnologico GiPStech, ammontante a 200 mila euro.
GiPStech, ovvero Geo Indoor Positioning Systems and Technologies, sviluppa una tecnologia che consente un posizionamento molto preciso all’interno di spazi chiusi (indoor), ricavando una funzionalità del tutto simile al GPS lì dove il segnale satellitare non arriva.
Una tecnologia innovativa che sfrutta i sensori oggi presenti sui comuni smartphone assieme ad un fenomeno naturale, il geomagnetismo, che ha da sempre guidato le migrazioni degli uccelli, l’orientamento dei navigatori e che viene oggi utilizzato dai sistemi di navigazione per esterni. Una innovazione radicale che abiliterà nuovi servizi agli utenti e alle aziende: conoscendo con precisione come si muove un utente od un oggetto si potranno erogare servizi ed analizzare utilmente i dati raccolti nei più svariati settori, dal commercio alle fiere, dagli aeroporti agli ospedali, dai musei all’industria.
La startup non è passata inosservata, conquistando a settembre 2013 l’edizione italiana di Techcrunch, è stata finalista alla Start Cup Calabria e al Premio Gaetano Marzotto, ha vinto un grant Working Capital.
L’investimento sarà indirizzato a completare lo sviluppo della piattaforma tecnologica e testarne l’efficacia attraverso partnership con gli early adopters nei diversi settori di interesse.
“Siamo molto orgogliosi di aver raccolto l’interesse di investitori esperti come i soci IAG” dice Gaetano D’Aquila, CEO di GiPStech, “e siamo sicuri che ci saranno di stimolo e di aiuto nel prossimo futuro che si preannuncia di duro ma entusiasmante lavoro”
“Abbiamo percepito immediatamente le fenomenali potenzialità della tecnologia GiPStech, successivamente approfondendo la conoscenza della squadra abbiamo apprezzato la coesione e la complementarietà dei ruoli e delle esperienze. Un mix che pensiamo possa avere un grande futuro” afferma Massimo Vanzi, co-champion del consorzio d’investimento dei soci IAG che ha investito in GiPStech.
Tra i fondatori della innovativa società anche Matteo Faggin, noto nell’ecosistema delle startup per essere uno dei fondatori e coordinatori di SeedLab, programma di accelerazione per startup.
Mercato
I principali attori dell’industria tecnologica mondiale (Google, Nokia, Blackberry, Microsoft, ecc) stanno mostrando grande attenzione per il settore dei sistemi di localizzazione indoor che prometteranno di generare (secondo una stima di Markets&Markets) revenue per 2,6 miliardi di dollari già nel 2018. La stessa Apple ha acquisito lo scorso anno WiFiSlam, una startup molto early stage attiva nel settore, per circa 20 milioni di dollari.
Rispetto allo scenario dei competitor, la grande innovazione di GiPStech è che non si basa solamente su tecnologie wifi o beacons, bensì integra (grazie ai propri algoritmi) ogni segnale esistente con le anomalie del campo geomagnetico, offrendo dei risultati incredibilmente precisi senza richiedere ulteriori investimenti in infrastruttura hardware.
La tecnologia è indirizzata al mercato B2B degli sviluppatori, dei system integrator, dei produttori di dispositivi mobili.
Tecnologia
GiPStech ha sviluppato algoritmi proprietari che sfruttano le anomalie che caratterizzano in ogni spazio chiuso il campo magnetico terrestre, a causa della presenza di materiali ferromagnetici (tubature, cemento armato, ecc.), per costruire una mappa dell’ambiente su cui andare poi a posizionare qualsiasi utente od oggetto in movimento all’interno dello spazio che sia dotato di hardware di base ormai presente nei comuni smartphone.
La tecnologia software è il core business di GiPStech, installabile tipicamente in uno smartphone, l’oggetto che oggigiorno ogni persona porta con se ovunque vada.
Diversi i mercati verticali in cui la tecnologia GiPStech può trovare applicazione, arricchire l’esperienza dell’utente e abilitare nuovi modi di interazione e offerta di servizi, dagli eventi ai centri commerciali, dall’aeroporto a un museo, dal supermercato al grande business center.
Profilo GiPStech e founder
Gaetano D’Aquila, CEO, è il leader del progetto e la persona che ha connesso gli altri membri del team.
Laurea in Ingegneria Informatica nel 2002 e successivamente assegnista di ricerca al CNR. Lavora poi nell’industria prima come consulente security in ambito TELCO e Banking all’interno di Value Team SpA (ora NTT Data SpA) e successivamente come Project Leader in altra azienda dove ha coordinato le attività di R&S e strategiche nei settori automotive e car insurance. Ha pubblicato diversi lavori su riviste scientifiche e tutt’ora continua a collaborare con l’Università ed il CNR.
Giuseppe Cutrì, CTO, fornisce contributi vitali sullo sviluppo del “core” della tecnologia e su tutti gli aspetti di sviluppo applicativo
Laurea in Ingegneria Informatica nel 2005 e PhD in matematica nel 2008. Ha svolto attività di ricerca nel campo dei sistemi embedded, dell’intelligenza artificiale e della robotica evolutiva. Notevoli competenze tecniche e di sviluppo di applicativi complessi acquisite durante le sue esperienze lavorative prestate nell’industria in Italia e all’Estero
Giuseppe Fedele, R&D, contribuisce sulle tematiche di identificazione, predizione e filtraggio dell’algoritmo di localizzazione
Laurea in Ingegneria Informatica nel 1999 e PhD in Ingegneria dei Sistemi ed Informatica presso l’Università della Calabria. Dal 2006 è ricercatore nel settore scientifico disciplinare ING-INF/04 presso l’Università della Calabria dipartimento di Ingegneria Informatica, Modellistica, Elettronica e Sistemistica (DIMES). I suoi attuali interessi di ricerca includono la teoria dell’approssimazione, sistemi di potenza, elaborazione dei segnali, controllo attivo del rumore e delle vibrazioni.
Matteo Faggin, CFO & Business Development, attivo nella finanza per startup, porta al team competenze business e network settoriale.
Laurea in Ingegneria Meccanica nel 2003, MBA all’University of Maryland nel 2010, ha lavorato a lungo in imprese multinazionali in Italia, USA, Spagna e Belgio specializzandosi nella gestione di grandi progetti. Dal 2011 collabora con TTadvisor di Fondamenta SGR nell’ambito delle attività Venture Capital ed in particolare per la creazione di SeedLab, primario percorso di accelerazione di impresa.
IAG – Italian Angels for Growth
Italian Angels for Growth (IAG) è il maggiore angel group in Italia. Nato nel 2007 dalla volontà di nove angeli fondatori, IAG conta oggi 118 soci e rappresenta una delle più solide realtà dell’angel investing europeo. L’associazione ha sviluppato attraverso i propri soci e il coinvolgimento di altri operatori, investimenti in capitale di rischio per circa 22.5 milioni di euro suddivisi in 39 round d’investimento.
I soci IAG hanno contribuito alla nascita e alla crescita di 27 imprese innovative, eccellenze della ricerca, dello sviluppo tecnologico, dello spirito imprenditoriale italiani, tra cui Spreaker, Stereomood, ProxToMe, Biogenera, S5Tech, Eugea, Win, SediciDodici, Agroils, Ohikia, Margherita Fingerguard, Angiodroid, Musement, Cellply, Lovli.
Ancora un caso nella “Salento Valley”. E’ stato uno dei protagonisti del Next di Lecce
Antonio Scarnera: imprenditore a 16 anni con una startup informatica in piena crescita
Lo studente leccese ha implementato sul web “Island of Host”e ha trovato nella sua scuola l’ “acceleratore” di cui aveva bisogno
«Ho inventato un modo per vendere servizi web, domini e server dedicati a prezzi accessibili. Non dico mai la mia età, perderei di credibilità»
Lecce – Si chiama Antonio Scarnera, ha 16 anni e già da alcuni mesi è un vero e proprio imprenditore del settore ICT (Information and Communication Technology – Tecnologie dell’informazione e della comunicazione), ha implementato una sua start up, il servizio “Island of Host”, con cui, grazie ad una raffinata tecnica di parcellizzazione, riesce a fornire ai suoi clienti domini, server dedicati e altri servizi web a prezzi assolutamente accessibili. E’ uno studente dell’indirizzo informatico dell’Istituto “Galilei – Costa” di Lecce e nella sua scuola non ha trovato soltanto i piani formativi a lui più congeniali, ma ha anche trovato quello che in gergo viene chiamato un “incubatore” o “acceleratore” di start up, ossia una struttura che incentiva la creazione di piccole nuove imprese e si adopera affinché possano realizzarsi al meglio e al più presto. Ricordiamo che già l’anno scorso un altro studente della stessa scuola, il 18enne non vedente Vincenzo Rubano, ha attivato un progetto informatico tutto suo denominato “Ti tengo d’occhio”, un servizio di controllo e denuncia di programmi e siti web poco o per nulla accessibili per le persone cieche e ipovedenti.
Per quanto concerne “Island of Host”, anche se Antonio Scarnera e la sua giovane impresa sono “sul mercato” da pochi mesi, il ragazzo salentino è stato già notato da chi ha l’occhio lungo per le giovani promesse, come Alessandro Delli Noci, Salvatore Modeo ed il giornalista Riccardo Luna. Quest’ultimo, ritenendo questo caso assolutamente emblematico, ha invitato Antonio lo scorso 8 maggio a salire sul prestigioso palco del “Next” di Lecce per raccontare al pubblico la sua storia di start up, in maniera tale da diffonderne l’esperienza in tutta Italia e da stimolare altri giovani a prendere esempio e a fare altrettanto.
«Island of Host è un sito con cui offro servizi web ad imprese e ad altri startupper a prezzi inferiori a quelli di mercato. – racconta Antonio – E’ nato da un problema che ho avuto io la scorsa estate quando cercavo degli spazi web e server dedicati per un mio progetto ma erano tutti prezzi proibitivi per me che ero un semplice studente delle superiori. Così mi è venuto in mente di creare un qualcosa che in realtà in Italia non c’era ancora. Il primo ostacolo è derivato dalla mia età, troppo poca per avere un’azienda a proprio nome, ed è in questo che ho trovato supporto a scuola. Oggi ho questa mia impresa e ogni mese faccio bilanci e previsioni e non nascondo che l’azienda è sempre in continua crescita. Fornisco assistenza 24h a clienti molto più grandi di me e la gestisco direttamente io. Ai clienti non dico mai la mia età perché siamo in Italia e perderei di credibilità. Pensi che qualcuno voglia affidare i propri affari ad un sedicenne?»
Cosa aggiungere? Nulla se non un grosso in bocca al lupo ad Antonio e a tanti altri giovani che nella “Salento Valley” e nel resto d’Italia vogliano cimentarsi in nuove e innovative attività di business.
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