Open Source un business model basato sul “servizio”

La Commissione Open Source, presieduta dal prof. Raffaele Meo, ha tra i principali obiettivi lo studio delle modalità di acquisizione di soluzioni Open Source (OS) per i propri sistemi informativi, lo studio di un marketplace per tali soluzioni, nonché capire come incentivare, sostenere ed integrare con la Pubblica Amministrazione il lavoro svolto dalle community su progetti OS particolarmente fecondi. L’obiettivo è quello di realizzare un punto di partenza per un futuro aggiornamento delle linee guida e delle disposizioni di legge relative all'uso dell'OS nella Pubblica Amministrazione (PA). Al  Prof.Meo abbiamo posto alcune domande:

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Il futuro dell’Open Source

«l'Open Source sta arrivando all'interno delle vostre reti, che vi piaccia o meno. È ormai diventato assolutamente impossibile per chiunque evitare questa tematica».Questa frase, detta da un ricercatore in un convegno, sintetizza lo scenario futuro in cui il mondo del software sarà pervaso da codice aperto e libero, tuttavia è bene sottolineare che ci sono software open source maturi e promettenti, mentre altri non sono affatto o non sono ancora all'altezza.

All'Open Source si può applicare una sorta di prospettiva darwiniana, evoluzionistica: nella storia dello sviluppo di un applicativo, possono sopravvivere soltanto le porzioni di codice, le applicazioni e le soluzioni più innovative e più solide, mentre le scelte meno produttive e le strategie di programmazione meno felici vengono surclassate.

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Open Office la crescita continua…

Nel 2008, OpenOffice.org sembra aver imboccato un'autostrada in discesa, senza limiti di velocità, in effetti i download di OpenOffice.org 2.4 sembrano confermare la tendenza alla crescita dei sistemi operativi alternativi, visto che i download della versione per Linux sono quadruplicati fino a raggiungere una percentuale del 5,5% (all'interno della quale non ci sono, ovviamente, gli utenti – la maggioranza – che effettuano gli aggiornamenti in modo automatico con i repository della loro distribuzione.

L’Associazione PLIO, Progetto Linguistico Italiano OOo, raggruppa la comunità italiana dei volontari che sviluppano, supportano e promuovono la principale suite libera e open source per la produttività negli uffici: OpenOffice.org.  

Abbiamo discusso di  Open Source con  Italo Vignoli  Resp. comunicazione dell'Associazione PLIO

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Il successo di Mozilla? Semplice, scelta ed innovazione

Il cammino di Mozilla  appare più inarrestabile che mai, tra numero di download complessivi e incrementi prestazionali che andranno a interessare la prossima main release del browser Firefox.
Il trend di crescita non accenna a rallentare. Superata la soglia dei 500 milioni di applicativi Firefox scaricati dai server. L'impressionante cifra include tutti i download finora forniti da Mozilla sin dalla distribuzione, nel lontano 2004, di Firefox 1.0. cosa succederà ora che sarà disponibile Firefox 3, attualmente in fase di finalizzazione e disponibile da alcuni giorni in versione beta 5.

Di questo abbiamo parlato con  Giuliano MasseroniPresidente di Mozilla Italia.

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Open Source, cosa succede al di là dell’Oceano?

 Negli ultimi mesi a seguito degli annunci di Microsoft c’è stato molto fermento nel mondo open source, cosa sta succedendo realmente? Quali saranno le ripercussioni sulle comunità di sviluppatori? Abbiamo discusso di ciò con Roberto Galoppini, un esperto di Open Source commerciale che tiene molto spesso seminari specifici sull'argomento in molte università italiane.

IT al ritmo di JAZZ……

La IBM Rational Software Development Conference americana è arrivata in Italia il 23 Ottobre presso l’autodromo di Vallelunga, è stata un opportunità per aggiornarsi sulle tecnologie emergenti e tendenze strategiche, condividere idee ed esperienze con la community degli sviluppatori e i clienti.

È stato  inoltre presentato l'innovativo progetto open source Jazz, creato dai laboratori di ricerca IBM per lo sviluppo collaborativo del software a Federico Botti – Business Leader, RATIONAL software @ IBM Software Group e Dave Troepano – componente del gruppo di CTO per IBM Rational Software  abbiamo posto alcune domande:

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Effetto Domino

Lo sviluppo, la sicurezza e la qualità della vita nei paesi industrializzati dipendono sempre più dal funzionamento, continuo e coordinato, di un insieme di infrastrutture che, per la loro importanza, sono definite Infrastrutture Critiche.

Con tale termine si intende un sistema, una risorsa, un processo, la cui distruzione, interruzione o anche parziale e momentanea indisponibilità ha l’effetto di indebolire in maniera significativa l'efficienza e il funzionamento normale di un Paese.

Lo sviluppo tecnologico, finanziario e sociale dei paesi industrializzati dipende, e dipenderà sempre più, dalla disponibilità e dal corretto funzionamento di infrastrutture tecnologiche quali: rete di trasmissione e distribuzione dell’energia (elettrica, del gas ecc.), reti di telecomunicazione, reti di calcolatori, reti di trasporto (automobilistico, ferroviario, aereo ecc.), sistema sanitario, circuiti bancari e finanziari, sistemi idrici ecc..

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Retribuzioni IT – andamento lento

Uno dei parametri principali in base ai quali si può calcolare il valore attribuito a una determinata risorsa è quanto si è disposti a pagare per averla e quanto si investe nella sua formazione; quanto spendono le aziende del settore ICT per il proprio personale? Quali sono le figure professionali più pagate?

L'analisi condotta da IDC Italia  per Assintel  dà alcune risposte a queste domande e mette in luce le politiche retributive all’interno delle aziende del settore IT.È  emerso  un quadro molto controverso, buona la retribuzione dei manager, meglio se non tecnici, stipendi invece bassi per il data entry.  

L'Indagine ha raccolto i dati di un campione di 162 aziende appartenenti al settore ICT, che hanno fornito il proprio contributo attraverso la compilazione di un questionario online. La composizione del campione oggetto dell'indagine è in linea con le caratteristiche del tessuto economico italiano e soprattutto con la distribuzione delle imprese del comparto ICT dal punto di vista dimensionale, a forte connotazione PMI. 

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