Elezioni Sindaco – App per vedere chi è il candidato più social

Un’app realizzata da Qlik ha analizzato i candidati a primo cittadino di 5 città italiane per scoprire chi, alla vigilia delle elezioni amministrative, è più attivo e più apprezzato sui canali social

In occasione delle elezioni amministrative del prossimo 5 giugno che chiameranno alle urne i cittadini di 1.363 comuni italiani, Qlik® (NASDAQ: QLIK), leader nella Visual Analytics, ha creato un’applicazione gratuita e interattiva per scoprire chi è il candidato sindaco più Social del Bel Paese.

Qual è il candidato di cui si parla di più? Qual è la lista elettorale più seguita? Chi Twitta di più? Quali sono gli hashtag più utilizzati in ambito elettorale? Chi ha ricevuto più commenti su Facebook?

L’applicazione di Qlik combina una gamma di dati relativi ad alcuni dei candidati a primo cittadino di cinque città italiane: Milano, Roma, Torino, Napoli e Bologna, consentendo di analizzare la loro presenza sui due principali canali social, Twitter e Facebook.

L’app di Qlik fornisce un’analisi temporale a partire dal 14 maggio, aggiornata su base quotidiana, per capire l’utilizzo dei social e l’andamento del sentiment (informazioni soggettive) con l’avvicinarsi delle elezioni. Tra i cinque capoluoghi di provincia analizzati, Roma sembra essere la città più social, con 6.701 Tweet postati riguardanti i candidati, che stacca di gran lunga Milano, con soli 1.958 Tweet. Basta poi un semplice colpo d’occhio per capire l’andamento del sentiment nelle varie città: Bologna, la meno Social, è anche la città con la media del sentiment più positiva (0,57%), mentre Roma, insieme a Napoli (-0,12%) registra la media più negativa (- 0,13%).

Analizzando il solo capoluogo meneghino, il candidato che vanta la più capillare presenza sui Social nelle ultime settimane è Stefano Parisi, con quasi 700 Tweet, un sentiment mediamente positivo di 0,16%, mentre emergono i sentiment mediamente più negativi di Marco Cappato e Gianluca Corrado. #M5s, #iocorropermilano e #parisi sono gli hashtag più ricorrenti. Per quanto riguarda la Capitale invece, con 1.600 Tweet si aggiudica il primo posto Alfio Marchini, seguito da Virginia Raggi (circa 1.500). Giorgia Meloni si aggiudica il sentiment mediamente più negativo di tutti i candidati presi in considerazione (- 1.08%). Tra gli hashtag più diffusi ci sono #Roma, #Comuni5stelle, #Meloni e #MarchiniSindaco.

L’ultima parte dell’app è dedicata a Facebook: qui è possibile analizzare le pagine fan dei candidati, il livello di attività e il sentiment, anche in base a una selezione di argomenti oggetto di campagne elettorali. In totale, i candidati sindaci hanno ottenuto 926.000 commenti sulle loro pagine fan e oltre 8.000.000 di like. Con la semplice selezione del candidato prescelto, è possibile poi ottenere tutti i dati riferiti a quest’ultimo e molto altro.

Le intuizioni e le connessioni che possono emergere analizzando l’app di Qlik sono davvero infinite. L’app sarà disponibile gratuitamente a partire dalla mattina del 2 giugno al seguente link: bit.ly/QlikElezioni16

Questa applicazione, realizzata con Qlik Sense®, mette in relazione dati estratti da Twitter e Facebook relativi alle elezioni amministrative del prossimo 5 giugno, attraverso il motore di Sentiment Analysis Repustate e l’indice di gradimento Klout. Si tratta esclusivamente di un’analisi automatica dei dati e non di previsioni o suggerimenti di voto. I dati relativi a Twitter e Facebook sono stati estratti mediante meccanismi Qlik e QVSource che interrogano le interfacce di comunicazione dei Social Network.

FbStart svela i vincitori di “Apps of the Year” e presenta le novità del programma

FbStart è il programma di Facebook finalizzato ad aiutare le startup Mobile di tutto il mondo ad avere successo, fornendo strumenti gratuiti, servizi, benefici in quanto partner e tutoraggio. Facebook è lieta di annunciare i vincitori dell’edizione di quest’anno di FbStart Apps of the Year , il concorso che premia le migliori app mobile aderenti al Programma. L’entusiasmo per i premi è stato molto alto quest’anno se si considerano le oltre 1.000 iscrizioni provenienti da 89 Paesi.

Le App sono state giudicate sulla base di quattro principi: crescita e coinvolgimento, esperienza e design, efficienza su scala e utilizzo della piattaforma Facebook. Le categorie dei premi includono Migliore App per Area Geografica, Migliore App Social Good e il Primo Premio assoluto. Di seguito l’elenco e la descrizione delle app vincenti:

  • App dell’anno – Primo Premio Assoluto: VoiceTube
  • Europa, Medio Oriente e Africa: Musixmatch
  • America Latina: Emprego Ligado
  • Nord America: RadPad
  • Social Good: MedShr

Il vincitore del primo premio assoluto VoiceTube riceve $50,000 in contanti e $50,000 in crediti Facebook Ad, mentre gli altri vincitori ricevono $5,000 in contanti e $7,500 in crediti Facebook Ad ciascuno. Le candidature sono state giudicate da un panel di esperti in tecnologia provenienti da Andreessen Horowitz, ChangeCorp, DeskConnect, GitHub, Facebook, e Saavn.

App dell’Anno: VoiceTube (Android, iOS)

Con sede a Taiwan, VoiceTube permette di apprendere l’inglese attraverso i video. Creata dai coniugi Richard Zenn e Carol Lai, l’app mette a disposizione più di 30.000 video con diverse funzioni tra le quali sottotitoli bilingue, un dizionario online, ripetizione delle frasi e registrazione. Secondo Richard, l’idea della piattaforma video è nata perché “la scuola a Taiwan insegna a leggere e scrivere in Inglese, ma non abbastanza ad ascoltarlo e parlarlo.”

App dell’anno – Europa, Medio Oriente e Africa: Musixmatch (Android, iOS)

Con sede a Bologna, Musixmatch è un catalogo crowd-sourced di testi musicali che si sincronizza direttamente con una grande varietà di app ed include testi musicali in diverse lingue.

App dell’anno – America Latina : Emprego Ligado (Android)

Emprego Ligado è una piattaforma mobile-based di reclutamento lavoro finalizzata al mercato dei lavoratori in Brasile. L’app ha agevolato milioni di colloqui per i lavoratori brasiliani, con il 18% dei suoi clienti che ha ricevuto un’offerta di lavoro il giorno successivo essersi iscritti alla app.

App dell’anno – Nord America: RadPad (Android, iOS)

Con sede a Los Angeles, RadPad rende più semplice, più sicura e più “social”  la ricerca di un appartamento in affitto. La app ti permette di affittare o subaffittare una stanza del tuo appartamento, così come di pagare l’affitto tramite la app.

Social Good App dell’anno: MedShr (Android, iOS)

MedShr, con sede a Londra, è una piattaforma globale che permette ai medici di connettersi l’un l’altro e discutere di casi clinici in modo sicuro. Fondata dal Dottor Asif Qasim, un cardiologo londinese, l’app è stata usata persino dai medici in Europa nei campi degli immigrati per i rifugiati Siriani.

Nuovi partner FbStart, strumenti dei soci ed eventi internazionali  

Al terzo anno dalla sua nascita, FbStart conta più di 9.000 membri in 137 paesi nel mondo, di cui il 70% proveniente al di fuori degli Stati Uniti. Quest’anno Facebook amplierà i benefits disponibili per i membri e darà inizio a una serie di eventi FbStart in più di 20 città nel mondo.

Le novità per i soci di FbStart includono:

  • Nuovi partner: Amazon, DocSend e Pitchbook. Ci saranno anche nuovi partner per gli iscritti Social Good come ChangeCorp, M4 Global Partners e Phone2Action. L’elenco completo dei nuovi partner è disponibile su com
  • Monthly office hours: Accesso online a diversi team di Facebook per aiutare le start up a costruire prodotti con gli strumenti degli sviluppatori di Facebook e confrontarsi con i nostri esperti relativamente alle sfide comuni delle start up.
  • Eventi globali: Da adesso sino alla fine dell’anno Facebook visiterà nuovi mercati nel Sud Est Asiatico, nel Medio Oriente ed America Latina che possano ospitare gli eventi FbStart ed organizzerà incontri con le comunità locali di sviluppatori. Se si è già un socio di FbStart, si riceveranno a breve maggiori informazioni sulle date e sulle modalità di partecipazione quando verranno visitate le seguenti città:
    • Giugno:  Bangalore, Gurgaon, Ho Chi Minh City, Hong Kong, Jakarta
    • Luglio: Boston, Chicago, New York, Toronto
    • Agosto: Bogota, Città del Messico
    • Settembre: Los Angeles, San Francisco, Seattle
    • Ottobre: Miami, San Paolo
    • Novembre: Amsterdam, Berlino, Città del Capo, Dubai, Lisbona, Londra, Istanbul, Parigi, Tel Aviv

Per diventare un membro di FbStart, è possibile fare richiesta direttamente su FbStart.com. Chi ne fa già parte, riceverà presto notizie su come sfruttare al meglio queste nuove opportunità.

DIGITAL MAGICS LANCIA YOAGENTS: LA RETE COMMERCIALE SU MISURA PER LE STARTUP E PMI ITALIANE

Nata all’interno dell’incubatore, YoAgents rappresenterà un asset strategico per la crescita delle startup di Digital Magics e ha l’obiettivo di creare la rete commerciale per sostenere l’intero ecosistema dell’innovazione italiana, con una piattaforma dalle ambizioni internazionali

Digital Magics, business incubator quotato sul mercato AIM Italia di Borsa Italiana (simbolo: DM), lancia YoAgents: startup innovativa che ha sviluppato la piattaforma online per creare reti commerciali “on demand” e “aperte” per la vendita di servizi digitali su internet come: prenotazioni, fatturazioni, pagamenti, e-commerce, gestione magazzini, cataloghi da sfogliare, advertising, social media marketing.

YoAgents è pensata per gli agenti e rappresentanti, regolarmente abilitati e iscritti presso le Camere di Commercio, che possono così arricchire il proprio portfolio con i servizi più innovativi per i loro clienti, disponibili sul web e pronti per essere venduti su tutto il territorio. Potranno inoltre ricevere bonus e premi dalle aziende per il loro operato, con una logica di gamification che valorizza i migliori agenti. Si rivolge anche a tutte le startup e alle piccole e medie imprese che oggi spenderebbero per il solo avvio commerciale – fra ricerca, formazione, contrattualistica, briefing, ecc… – diverse decine di migliaia di Euro.

Grazie a YoAgents avranno invece la possibilità di creare la propria struttura di vendite quasi a costo zero, pagando solo in caso di attivazione effettiva di agenti e con provvigioni sul venduto. Con YoAgents Digital Magics aggiunge così un asset strategico per il programma di incubazione e per la crescita delle startup in portfolio: le neoimprese digitali avranno infatti la possibilità di proporre i loro servizi su tutto il territorio nazionale grazie alla rete commerciale di YoAgents. La rete commerciale www.yoagents.com venderà solo servizi di terzi e sarà accessibile a tutte le aziende che avranno un’offerta di qualità e veicolabile secondo precisi criteri, primo fra tutti un modello di commissioni a performance. La guida di YoAgents è affidata al giovane Luca Sguazzini Lampugnani, che vanta un’esperienza in Boston Consulting Group e che ha seguito poi la nascita di diverse startup. Sguazzini Lampugnani ha dichiarato: “La piattaforma YoAgents supporta le aziende per la vendita dei propri servizi digitali seguendo tutto il processo: dalla selezione alla profilazione degli agenti, dalla rendicontazione (reportistica, tracciamento vendite-provvigioni, contrattualistica) alla conclusione della vendita. YoAgents dà la possibilità di avere appuntamenti fissati, materiale di vendita, chat di supporto, modulo d’ordine e sistemi di pagamento, offrendo anche consulenza strategica, di marketing e comunicazione”.

Tutta la parte legale e contrattuale è stata seguita dal team guidato da Federico Strada, Legal Director di DLA Piper – partner di Digital Magics – il maggior Studio legale internazionale in Italia con oltre 180 professionisti, operanti nelle sedi di Milano e Roma. Grazie al monitoraggio dei risultati e alle valutazioni reciproche fra aziende e agenti, YoAgents offre uno strumento importante e trasparente per capire potenzialità dei servizi ed efficacia dell’agente. È possibile pre-registrarsi gratuitamente alla rete di YoAgents su www.yoagents.com

Edmondo Sparano, Chief Digital Officer e Consigliere di Digital Magics, dichiara: “La logica che sta alla base della startup innovativa segue il modello ‘lean’ e iperflessibile: aggregare solo agenti professionisti e gestire tutto il processo, dal brief ai feedback dei clienti. La scommessa è semplice: creare la più grande rete commerciale del mondo senza possedere prodotti né agenti, con una politica retributiva a performance e un modello che potremmo definire ‘open source’: ogni startup, ogni azienda potrà crearsi la propria rete per vendere i propri servizi (dopo un check tecnico, approvazione, ecc…) con tempi e costi che fino ad oggi sembravano impossibili. L’obiettivo è quello di portare i migliori servizi digitali fuori dal ‘walled garden’ autoreferenziale dell’ecosistema startup e dar loro spazio nel mercato vero, sulla strada”.

YoAgents è la startup innovativa che ha sviluppato la piattaforma online per creare reti commerciali “on demand” e “aperte” per la vendita di servizi digitali su internet come: prenotazioni, fatturazioni, pagamenti, e-commerce, gestione magazzini, cataloghi da sfogliare, advertising, social media marketing, ecc… Nata all’interno dell’incubatore Digital Magics, YoAgents è pensata per gli agenti e rappresentanti, regolarmente abilitati e iscritti presso le Camere di Commercio, che possono così arricchire il proprio portfolio con i servizi più innovativi per i loro clienti, disponibili sul web e pronti per essere venduti su tutto il territorio. Potranno inoltre ricevere bonus e premi dalle aziende per il loro operato, con una logica di gamification che valorizza i migliori agenti. Si rivolge anche a tutte le startup, per sostenere l’ecosistema italiano dell’innovazione, e alle piccole e medie imprese, che oggi spenderebbero per il solo avvio commerciale – fra ricerca, formazione, contrattualistica, ecc… – diverse decine di migliaia di Euro. Grazie a YoAgents avranno invece la possibilità di creare la propria struttura di vendite quasi a costo zero, pagando solo in caso di attivazione effettiva di agenti e con provvigioni sul venduto. La piattaforma YoAgents supporta le aziende per la vendita dei propri servizi digitali seguendo tutto il processo: dalla selezione alla profilazione degli agenti, dalla rendicontazione con reportistica, tracciamento vendite-provvigioni, contrattualistica alla conclusione della vendita. YoAgents dà la possibilità di avere appuntamenti fissati, materiale di vendita, chat di supporto, modulo d’ordine e sistemi di pagamento, offrendo anche consulenza strategica, di marketing e comunicazione.

Giovanni Soldini prepara la nuova stagione sportiva con Maserati Multi70

Maserati Multi70 torna in acqua nel bacino della Base di Lorient, in Bretagna, completamente rimesso a nuovo. L’avveniristico trimarano, lungo 21,2 metri e largo 16,8 metri, è pronto per nuove sfide oceaniche che Giovanni Soldini affronterà in equipaggio.

Progettato dallo studio VPLP (Van Peteghem Lauriot-Prévost) e ottimizzato da Team Gitana in collaborazione con Guillaume Verdier, Maserati Multi70 è una barca innovativa e sperimentale che rappresenta la nuova frontiera della vela. La sua caratteristica principale è quella di potersi sollevare sull’acqua appoggiandosi esclusivamente sui foil e sui timoni, riducendo drasticamente la superficie bagnata e aumentando di conseguenza le performance.

Le principali modifiche apportate al multiscafo hanno riguardato sia i timoni, che ora hanno un profilo a T rovesciata con flap regolabili, sia soprattutto i foil, giunti alla terza generazione, che sono stati completamente riprogettati da Verdier e che hanno potenzialità ancora del tutto inesplorate.

“Finalmente Maserati Multi70 è in acqua!”, commenta Giovanni Soldini da Lorient. “È una barca bellissima dopo che ha passato l’ultimo mese a rifarsi il trucco. Ad aprile, prima del cantiere, siamo riusciti a compiere qualche uscita giornaliera in acqua piana insieme al Team Gitana, abbiamo avuto ottime sensazioni e raggiunto velocità supersoniche. Ora è arrivato il momento di navigare in mare aperto con le onde oceaniche. È una fase molto delicata che ci permetterà di studiare le difficoltà del volo sui foil con mare formato, una sfida per noi molto interessante. Non vedo l’ora di affrontarla”.

La sfida è supportata da Maserati, main sponsor che dà il nome alla barca, e da UnipolSai Assicurazioni in qualità di sponsor.

I fornitori ufficiali della sfida sono Ermenegildo Zegna per l’abbigliamento e Boero Bartolomeo S.p.A. che fornisce smalti e vernici per lo scafo.

Facebook – Giovanni Soldini Pagina Ufficiale

Twitter @giovannisoldini

Instagram @giosoldini

Innovazione & digitale in Italia solo frasi fatte!

Qualche giorno fa per l’ennesima volta mi sono imbattuto in un post di un amico   che riprendendo il discorso del Presidente di Confindustria Boccia…..diceva….”La crescita dipende soprattutto dalla capacità delle imprese di investire in innovazione.”

Quante volte abbiamo sentito frasi come queste?

Solo parole e buone intenzioni ma pochi fatti.

Parole, parole, sono solo parole……

 Nell’ultimo Forum PA  l’economista Jeremy Rifkin ci ha messo in guardia:
 
“È il modello di business italiano a non funzionare. L’Italia deve sapere valorizzare le proprie eccellenze virando verso il digitale, e deve fare in fretta, cambiando le proprie priorità: i mezzi per farlo ci sono già tutti.  
Il Governo ha individuato la strada da seguire, ora la percorra.
 
L’economia è come la natura: si basa su relazioni, sistemi. E dunque cambiare le cose si può. La risposta ai cambiamenti climatici, all’ecosistema in difficoltà, alla distribuzione della ricchezza a dir poco squilibrata, a una crisi economica che non ha dato tregua per anni, è la sharing economy, l’economia a costo marginale zero. È un’economia basata sull’internet delle cose, l’unica soluzione che può, in breve tempo, salvare una specie, quella umana, che altrimenti potrebbe non vedere la fine del secolo.”
 
Il visionario economista ha illustrato poi come l’Italia debba al più presto abbracciare questa nuova, terza rivoluzione industriale basata sulla digitalizzazione. “Il vostro paese vanta eccellenze di ogni tipo: perché allora la Germania produce autonomamente il 32% della propria energia, e voi no?”.
La verità è che stiamo perdendo tempo perdendo competitività con gli altri Paesi, infatti non siamo messi bene come si evince dal Global Innovation Index:
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qualcuno dice che però siamo bravi nel trasferimento tecnologico o nell’innovazione applicata, in realtà a vedere queste statistiche sulle domande di brevetto presentate nel 2014 all’EPO (European Patent Office) non sembrerebbe vero nemmeno più questo, visto che non c’è nemmeno un’azienda italiana:

E quindi cosa fare?

La strada è lunga ma le risorse io credo ci siano tutte, però sarebbe bello avere meno frasi fatte e più fatti…….la Politica deve assumersi la responsabilità di guidare il cambiamento indicando la strada da seguire per lo sviluppo. I bisogni sono chiari da anni, ed anche le  cose che bisognerebbe fare.

Sanità digitale, mobilità sostenibile, artigianato digitale, wearable, Internt of things, Big Data, Scuola digitale…etc…La vera sfida è far comprendere alle nostre imprese il potenziale disruptive che tali tecnologie possono avere applicandole ora nelle loro aziende , per conquistare nuovi mercati globali, per innovare processi di produzione, per creare nuovi prodotti come spiega bene Luca De Biase….

E poi sarebbe bello invece che davvero si guardasse alle migliori best practices per imparare da chi davvero è stato in grado di cambiare la sua società grazie ai nuovi paradigmi digitali, come ad esempio l’Estonia.

Un Paese giovane, in perfetto equilibrio tra tradizione e innovazione. Questa è l’Estonia, una nazione ricca di sorprese. Tra i dettagli poco noti, figurano alcune chicche: non tutti sanno che l’Estonia ha il maggior numero di startup pro capite al mondo, o che il 99% del Paese è connesso a Internet, tanto che online si vota, si fa la dichiarazione dei redditi (in cinque minuti) e si può creare una società (in 15 minuti). Anche il 99% delle transazioni bancarie avviene via Internet, mentre il pagamento tramite cellulare e la firma digitale fanno ormai parte della vita quotidiana.( cit. http://magazine.expo2015.org/it/cultura/estonia–il-paese–che-oscilla—tra-tradizione-e-innovazione)

Nel frattempo sogno di vivere in un posto dove diventi normale …..monitorare i territori con i droni per evitare lo scempio della Terra dei Fuochi, dove i medici del Policlinico invece che lavorare su file excel abbiano sistemi interconnessi e condivisi che facilitino la ricerca e l’assistenza medica, dove per gestire i concorsi e  le graduatorie pubbliche non sia più necessario inviare chili e chili di raccomandate AR ma dove magari fatto la prima volta si aggiornino i CV in via digitale, dove esistano sistemi per monitorare il traffico in tempo reale e informare i cittadini, dove sia possibile utilizzare i dati presenti negli archivi (big data) per analisi predittive e tanto altro ancora.

In fondo se si volesse molte di queste cose si potrebbero realizzare subito anche qui, la tecnologia c’è ed anche la competenza per usarla, quindi cosa si aspetta?

Basta parole passiamo ai fatti!

PYNG la nuova App di Telepass che ti fa parcheggiare in città

Ieri ho attivato ed iniziato ad usare questa nuova App che permette di gestire la sosta sulle strisce blu, molto comoda, unica critica sull’usabilità veramente scarsa che al primo utilizzo ti crea non pochi problemi, in particolare a Napoli vi sono delle zone a tariffa forfettaria , l’app la riconosce ma non si riesce a selezionarla in quanto è necessario per farla funzionare inserire comunque la durata della sosta prevista e tr al’latro facendo il complemento ovvero se la tariffa prevede un costo di 2€ per l’intervallo 8 – 16:30 e tu inizi la sosta alle 9 devi inserire una durata di sosta pari a 7:30 ore…..alla fine funge ma tutte queste ose non ci sono scritte e le ho desunte facendo dei tentativi. Scadente anche il servizio clienti sia al Punto blu (non sapevano nulla dell’App, sia al Numero verde….che l’unica cosa che ha saputo dirmi è stata di reinstallare l’APP)

Insomma da un big come Autostrade mi aspettavo un pò in più…cmq èun ottimo passo verso la digitalizzazione.

Di seguito tutte le info sul servizio.

PYNG DI TELEPASS È ARRIVATO IN CITTÀ. ATTIVALO GRATIS ONLINE.

Se sei cliente Telepass attiva subito il servizio dalla tua area riservata Telepass Club, accessibile dal sito web telepass.it, dal sito mobile e dall’app.
Il servizio è presente a:

IL SERVIZIO

Nelle città di Ancona, Cesena, Cesenatico, Ferrara, Gatteo, Milano, Napoli, Roma (incluso l’Aeroporto di Roma Fiumicino), Salerno, Saronno e Torino è arrivato Telepass Pyng, la novità per il pagamento dei servizi dedicati alla mobilità, che ti consente di pagare la sosta sulle strisce blu comodamente con un’app.

Telepass Pyng è un servizio gratuito e dedicato a tutti i clienti Telepass registrati all’area riservata Telepass Club.

I vantaggi di Telepass Pyng

  • Nessun costo aggiuntivo né sull’attivazione del servizio né sull’importo della sosta.
  • Gestisci il servizio con un’app o da mobile all’indirizzo m.pyng.telepass.it.
  • Puoi interrompere o prolungare la sosta quando preferisci.
  • È possibile pagare la sosta per più targhe contemporaneamente, non necessariamente legate al contratto Telepass.
  • Niente carte di credito, ricariche o pagamenti anticipati: l’addebito avviene direttamente sul tuo conto Telepass.
  • Non servono altri dati, oltre a quelli del tuo contratto Telepass.

Il servizio Telepass Pyng sarà progressivamente esteso nelle principali città italiane.

 

Stipendi IT in Italia troppo bassi. What’s the problem?

Più di un anno fa scrissi quest’articolo per Che Futuro  – http://www.chefuturo.it/2014/11/startup-perche-gli-sviluppatori-vanno-allestero/ 

in cui si affrontava il tema spinoso della ricerca di personale da parte delle startup e della contestuale mancanza di occasioni lamentata dagli sviluppatori che in alcuni casi come la storia del mio amico Alessandro lo ha portato ad emigrare a Londra.

Ipotizzavo, anche se qualche amico imprenditore mi contestava, una non corretta valorizzazione economica delle competenze e degli skill in Italia.

Vi invito a vedere queste chart molto interessanti:

Beh è evidente che tra i lavori più pagati negli USA  ci sono almeno 4 figure Tech ( Solution Architect, Software Architect, IT Manager , Software Development Manager) non ho i dati analoghi per l’Italia ma temo che non sia così, anche perchè a dirla tutta molte aziende non hanno nemmeno al loro interno queste figure e non sanno nemmeno che ne hanno bisogno o addirittura nelle startup c’è confusione tra i ruoli e spesso si crede che un  CTO sia un bravo sviluppatore…:)

Quindi il punto è:

I manager delle aziende o delle startup sanno riconoscere i bisogni che hanno e quindi individuare sul mercato le giuste risorse? Sono in grado di capire quali sono gli skills delle proprie risorse interne e sono in grado di valorizzarle correttamente in termini economici?

Ammesso che la risposta sia si ora dovrebbero pagare il giusto per gli skills, cosa che non avviene quasi mai. Accettasi smentite!

Interessante anche la seconda chart che analizza in dettaglio il fenomeno dello skill shortage:

da cui emergerebbe che l’Italia non soffra tanto di questo problema, sarà vero?

Io qualche dubbio lo ho…….

 

FIXO: il primo computer rotondo al mondo (made in Italy)

Un orologio multi-faccia con previsioni del tempo ed appuntamenti a vista, musica in streaming, controllare dal tuo smartphone che nessuno entri in casa, lampadine multicolore che si accendono e spengono dolcemente. Tutto in un computer rotondo che si lascia a casa: FIXO.

FIXO: the Smart Disc is landing home. Debutta così, sul noto portale di crowfunding Indiegogo.com il primo computer rotondo simile a un disco in vinile che si appresta a modificare l’approccio alla tecnologia e che, come tante idee in contrasto con le convenzioni, nasce in provincia, dalla fervida mente dei giovani, brillanti pionieri della start-up Nuvolaria.

FIXO (http://fixo.io/) è un dispositivo elettronico unico nel suo genere, e con la sua forma circolare, non te lo porti dietro. E’ pensato, infatti, per restare a casa e ha una marea di funzioni incorporate, una videocamera, diffusori acustici e accessori “ready-to-use” come il Room Sensor che permette di sorvegliare l’appartamento quando non c’è nessuno e rilevare eventuali movimenti.

Nasce come meteo-orologio, poi il progetto si è evoluto ed arricchito di contenuti pur restando sempre fedele alla sua idea iniziale, quella della circolarità che rompe gli schemi di design nel settore e della nuova esperienza d’uso di un dispositivo touch pensato per un uso fisso.

“FIXO intende riumanizzare l’esperienza digitale. – spiega Minchilli, amministratore e Product Designer di NuvolariaL’istinto di connessione con il mondo esterno diventa, spesso, una frenetica mania che ci tiene costantemente con la testa sullo smartphone. FIXO consente di fruire di informazioni e di servizi web, che usiamo con maggiore frequenza, in modo più naturale, con informazioni a colpo d’occhio come l’ora, il meteo, gli appuntamenti o i risultati sportivi, offre enciclopedia e mappe a portata di mano, musica di qualità, grazie agli ampi diffusori stereo, e una connessione sempre attiva con gli oggetti intelligenti di casa”.

Il progetto è stato lanciato la scorsa settimana e punta al mercato americano anche se sarà assemblato in Italia. Nel video vengono spiegate le funzionalità di FIXO e messo in risalto il design innovativo e le novità tecnologiche. FIXO può essere acquistato tramite pre-ordine ad un prezzo speciale riservato ai primi 200 sostenitori su Indiegogo, uno dei maggiori siti dedicati al crowdfundfing, la pratica di microfinanziamento collettivo che negli Stati Uniti ha decretato il successo di una miriade di start-up e che può rivelarsi la soluzione alla difficoltà di accesso al credito delle nuove iniziative imprenditoriali italiane.

Danti & Co: i gruppi di cyber spionaggio colpiscono le aziende di tutto il mondo

Il Global Research and Analysis Team di Kaspersky Lab ha osservato negli ultimi mesi un’ondata di attacchi di cyber spionaggio condotti da diversi gruppi nella regione Asia-Pacifico (APAC) e in Estremo Oriente accomunati da una caratteristica: per infettare le loro vittime con il malware, i criminali usano un exploit per la vulnerabilità CVE-2015-2545. Questa debolezza del software Microsoft Office è stata risolta alla fine del 2015, ma sembra essere ancora utilizzata da questi gruppi criminali. Era noto che i gruppi Platinum, APT16, EvilPost eSPIVY usassero questo exploit, ma ora si è aggiunto un nuovo gruppo, finora sconosciuto, chiamato Danti.

Un exploit è un tool nocivo ampiamente utilizzato dai gruppi di cyber spionaggio e dai criminali informatici per infettare silenziosamente le macchine prese di mira con i malware. Diversi anni fa, l’uso delle cosiddette vulnerabilità zero-day (che vengono usate in the wild prima che il vendor del software colpito rilasci la patch) era la caratteristica distintiva dei gruppi criminali più sofisticati, ma le cose sono cambiate: oggi, i gruppi di cyber spionaggio sono più portati ad utilizzare exploit di vulnerabilità note, semplicemente perché sono più economici e sembrano comportare un tasso soddisfacente d’infezione.

L’errore CVE-2015-2545 permette ai criminali di eseguire codici arbitrari usando un file immagine EPS appositamente progettato. L’exploit per questa vulnerabilità è molto pericoloso perché usa la tecnica PostScript che riesce a eludere i metodi di protezione Address Space Layout Randomization (ASLR) e Data Execution Prevention (DEP) integrati in Windows. Danti è l’ultimo gruppo a essere stato scoperto a utilizzare questa vulnerabilità.

Danti colpisce principalmente gli enti diplomatici. Potrebbe avere già accesso completo ai network interni nelle organizzazioni del governo indiano. Secondo Kaspersky Security Network, alcuni Trojan Danti sono stati inoltre rilevati in Kazakistan, Kirghizistan, Uzbekistan, Birmania, Nepal e Filippine. La sua attività è stata rilevata per la prima volta all’inizio di febbraio ed è proseguita da marzo al giorno d’oggi.

L’exploit viene distribuito attraverso email di spear-phishing. Per attirare l’attenzione delle potenziali vittime, il gruppo criminale che si cela dietro a Danti ha creato email a nome di numerosi alti ufficiali del governo indiano. Una volta sfruttata la vulnerabilità, la backdoor Danti viene installata, fornendo ai criminali accesso alla macchina infetta in modo da rubare i dati sensibili.

L’origine di Danti è sconosciuta, ma i ricercatori di Kaspersky Lab hanno ragione di sospettare che sia in qualche modo connesso ai gruppi Nettraveler e DragonOK. Si crede che dietro a questi gruppi si celino hacker di lingua cinese.

Inoltre, i ricercatori di Kaspersky Lab hanno scoperto attacchi CVE-2015-2545 di origine sconosciuta condotti contro organizzazioni in Taiwan e Tailandia. A questi attacchi è stato attribuito il nome interno SVCMONDR, come il nome del Trojan scaricato dopo lo sfruttamento della vulnerabilità. Il Trojan è diverso da quello usato dal gruppo Danti, ma condivide alcune caratteristiche con Danti, otlre che con APT16, un noto gruppo di cyber spionaggio si presume essere di origine cinese.

“Ci aspettiamo di vedere ulteriori incidenti con questo exploit e continuiamo a monitorare le nuove ondate di attacchi e le potenziali relazioni con altri attacchi nella regione. Le ondate di attacchi condotti attraverso una singola vulnerabilità suggeriscono due cose: in primo luogo, che i gruppi criminali tendono a non investire molte risorse nello sviluppo di tool sofisticati, come gli exploit zero-day, quando gli exploit 1-day possono funzionare altrettanto bene. In secondo luogo, che il tasso di adozione delle patch nelle aziende e nelle organizzazioni governative prese di mira è molto basso. Abbiamo bisogno che le aziende pongano maggiore attenzione nella gestione delle patch nella loro infrastruttura IT per proteggersi almeno dalle vulnerabilità conosciute”, ha commentato Morten Lehn, General Manager di Kaspersky Lab Italia.

È possibile leggere ulteriori informazioni sugli attacchi mirati che usano CVE-2015-2545 su Securelist.com

Nasce Giffoni Crowdfunding

Crowdfunding, Giffoni e DeRev lanciano la piattaforma di raccolta fondi per progetti creativi, artistici e culturali

Giffoni Experience scommette sul crowdfunding e lancia la piattaforma di raccolta fondi per supportare e finanziare le migliori idee creative e i progetti artistici e culturali.

Realizzata e gestita da Giffoni Innovation Hub in collaborazione con DeRev, il principale operatore italiano del crowdfunding recentemente nominato tra i primi cinque in Europa secondo un rapporto della Commissione Europea, Giffoni Crowdfunding rappresenta l’impegno in prima persona da parte di Giffoni nell’affiancare e accelerare gli artisti emergenti, le startup, gli enti pubblici e le organizzazioni nel mondo delle industrie creative e culturali.

COME FUNZIONA
Dal cinema al design, dalle arti figurative al teatro, dalle startup culturali agli eventi: attraverso la sezione “Proponi un progetto” del sito www.giffonicrowdfunding.com è possibile inviare la propria candidatura sia come persona fisica, che come associazione, fondazione, azienda o ente pubblico.

Il team di Giffoni, in collaborazione con i consulenti di DeRev, valuterà le candidature selezionando i progetti più interessanti e in linea con i valori e la mission, offrirà consulenza nel lancio di ciascuna raccolta fondi e una campagna di visibilità e promozione attraverso ufficio stampa e social media.

Inoltre, le campagne più meritevoli e di successo verranno invitate al Giffoni Film Festival, in programma dal 15 al 24 luglio 2016, dove saranno protagonisti del Crowdfunding Day e potranno presentare il proprio progetto a creativi, giornalisti, produttori, istituzioni e operatori culturali.

I PROGETTI
Per la prima sessione di crowdfunding, i progetti selezionati in partnership con Crowdfest, il primo evento italiano dedicate alla raccolta dal basso, sono Ciaklist, una piattaforma digitale rivolta ai professionisti dell’industria audiovisiva e cinematografica, e BIN Magazine, un trimestrale dedicato al design per la promozione dei talenti italiani nel mondo. Da oggi fino al 31 luglio 2016, i due progetti verranno dunque accelerati e finanziati attraverso la loro campagna di crowdfunding già online sulla piattaforma di Giffoni www.giffonicrowdfunding.com e verranno presentati dal 15 al 24 luglio nel corso della 46esima edizione del Giffoni Film Festival.

Grazie al crowdfunding si invertono i ruoli: il pubblico diventa protagonista e produttore di un’opera artistica o un bene culturale e non solo spettatore” – ha spiegato Roberto Esposito, fondatore e CEO di DeRev – “Dall’altro lato, gli autori non si limitano all’aspetto artistico ma imparano ad essere manager di se stessi, presentando un progetto non solo valido dal punto di vista artistico ma anche credibile e realizzabile agli occhi di un produttore, un ente o un operatore culturale”.

Giffoni Crowdfunding nasce con l’obiettivo di creare una connessione tra i talenti creativi e le organizzazioni che vogliono promuovere un progetto culturale con il mercato delle industrie creative, sia italiano che internazionale – ha dichiarato Luca Tesauro, fondatore e CEO di Giffoni Innovation HubIn questo senso, Giffoni è il soggetto ideale per aiutare tutti quelli che intendono costruire un progetto credibile ed efficace da proporre al pubblico e da finanziare con il supporto di sostenitori e appassionati. Con oltre 45 anni di storia, il brand Giffoni diventa quindi opportunità per un intero Paese: opportunità di dare concretezza alle idee, di valorizzarle e farle crescere”.

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