Queste e altre evidenze sono contenute nell’ultima edizione del rapporto, relativa al quarto trimestre del 2018 realizzato dal Ministero dello Sviluppo Economico e da InfoCamere, la società informatica del sistema camerale, in collaborazione con Unioncamere.
Le startup innovative rappresentano circa il 3% di tutte le società di recente costituzione, a testimonianza di un ruolo sempre più significativo nel panorama imprenditoriale italiano. In alcune aree del Paese la loro incidenza raggiunge picchi del 5% a livello regionale (Valle d’Aosta e Trentino-Alto Adige) e del 6% a livello provinciale (Trieste, Trento e Ascoli Piceno).
[amazon_link asins=’8857908402,882037935X,8820381044,8817056855′ template=’ProductCarousel’ store=’antoniosavare-21′ marketplace=’IT’ link_id=’4d53d86f-aaff-42db-b5e5-7e0ea175221d’]
Milano continua a rappresentare il principale polo per le imprese innovative italiane: nel capoluogo lombardo sono localizzate ben 1.687 startup (17% del totale nazionale), più che in qualsiasi altra regione italiana. Anche Roma, al secondo posto, vanta una popolazione in continua crescita, sempre più vicina a quota mille (969, il 10% nazionale).
Nonostante la normativa sulle startup sia aperta a tutti i settori economici, si osserva una notevole concentrazione nei comparti con una chiara vocazione tecnologica. Il 34% delle startup innovative presenta il codice Ateco “produzione di software“, e il 13% “ricerca e sviluppo”. Nei due segmenti citati le startup rappresentano rispettivamente uno e due terzi della popolazione complessiva delle imprese neo-costituite. Ben rappresentato è anche il settore manifatturiero, in cui si colloca il 19% delle startup (5% del totale delle nuove società di capitali).
Con riferimento alla forza lavoro impiegata dalle startup, la somma di soci e addetti registrati al 30 settembre 2018 (valore più recente a disposizione) è pari a 53.704, per un incremento di 1.200 unità in tre mesi e di ben 11.500 su base annuale (+27,1%).
Le compagini sociali sono tendenzialmente più ampie rispetto a quelle delle altre imprese: ogni startup ha in media 4,3 soci, contro i 2,1 delle altre aziende. Le startup presentano inoltre una più elevata partecipazione giovanile: circa la metà delle startup presenta un under-35 tra i titolari di quote o cariche societarie (manca il riferimento alla media di tutte le imprese)..
I bilanci 2017, disponibili per il 60,3% delle startup iscritte a fine 2018 (molte infatti sono state costituite nell’ultimo anno), esprimono un fatturato complessivo di circa 910 milioni di euro. Considerando i nuovi ingressi, è lecito supporre che il valore della produzione complessivo abbia abbondantemente superato 1 miliardo di euro nel 2018.
Per ulteriori approfondimenti su questi e altri aspetti del fenomeno delle startup innovative si rimanda alla nuova edizione del rapporto di monitoraggio dedicato, con dati aggiornati al 4° trimestre 2018, realizzato congiuntamente da MISE (DG per la Politica Industriale) e InfoCamere, con la collaborazione di Unioncamere.
[gview file=”https://www.antoniosavarese.it/wp-content/uploads/2019/02/cruscotto_2018_4.pdf”]
Commenti recenti