Le forze che stanno alla base di questi cambiamenti sono le stesse che hanno prodotto le rivoluzioni IT precedenti: creatività, comunicazione e commercio. Le persone desiderano distinguersi per la propria creatività, innovare, costruire, produrre nuove cose e sviluppare nuove idee. Inoltre, le persone vogliono comunicare e condividere le proprie idee, sia in ambito locale che globale.
Questo desiderio di condivisione e il valore che può derivare dalla collaborazione abbattono le barriere organizzative, riducono le distanze tra consumatori, fornitori e aziende e rendono le organizzazioni più trasparenti. Infine, le aziende desiderano espandersi e creare nuovi prodotti, servizi, mercati e profitti.Il mezzo grazie al quale questa rivoluzione si attua è, la tecnologia.
La riduzione dei costi della larghezza di banda, la maggiore potenza di elaborazione in termini di capacità e di dispositivi disponibili e l'aumento della produttività e della facilità d'uso degli strumenti hanno condotto a un'importante diffusione delle applicazioni basate sul Web, il cosiddetto spazio del "Web 2.0".
La rivoluzione è appena cominciata e non è ancora dato sapere chi la guiderà e come si ramificherà, ma le opportunità sono già disponibili e chi saprà riconoscerle per primo ne trarrà i vantaggi maggiori.
Il ruolo dei CIO
I CIO considerano la riduzione dei costi e la capacità di innovazione aziendale i loro due strumenti più importanti per agire sull'impresa. L'efficace ottimizzazione dell'infrastruttura IT non è mai stata così importante come ai giorni nostri, caratterizzati dalla rapida evoluzione aziendale, dalla concorrenza agguerrita e da un'economia sempre più fondata sui servizi.
Riuscire a ottimizzare l'infrastruttura IT, incluso il sistema di gestione, occupandosi al tempo stesso del controllo dei costi e della necessità di incrementare la funzionalità aziendale, può costituire la vera formula del successo di un'azienda.
L’azienda vincente in passato era quella “grande”, oggi è quella “veloce”, domani sarà sempre più quella “interconnessa”, ossia intimamente legata con clienti, fornitori, partner, dipendenti e in generale con tutti gli stakeholder aziendali ovunque si trovino”.
(Alessandro Bufacchi – CIO ENEL)
Le organizzazioni ICT hanno da tempo compreso che la dinamicità dei mercati e le sempre più elevate esigenze di qualità espresse dai Clienti, richiedono un ripensamento della missione “dell’azienda IT” secondo un approccio orientato ai Servizi e alla progettazione, implementazione e monitoraggio della qualità delle risorse e dei processi abilitanti.
La valutazione da parte dei clienti, e la loro conseguente soddisfazione, deriva in sostanza dalla adeguatezza dei servizi erogati rispetto ai requisiti di economicità, tempestività ed efficacia richiesti.Questo nuovo modello richiederà di cambiare ad un ritmo sempre più veloce, le aziende stanno di nuovo perseguendo la crescita ponendo la riduzione dei costi solo come secondo obiettivo. Le pressioni della concorrenza sono ulteriormente aumentate, a causa dei progressi tecnologici, della globalizzazione e del conseguente abbattimento dei confini tradizionali a livello mondiale. L’unico cambiamento possibile è l’introduzione di un elemento differenziante fondamentale: la redditività. Oggi, è la crescita dei profitti il primo degli obiettivi.
Nell’IBM Global CEO Study 2006, 765 CEO di tutti i maggiori settori hanno affermato che, per far crescere gli utili, l'imperativo è innovare.
Poiché è sempre più difficile determinare come e in quali settori l’innovazione possa aver luogo, le aziende sanno che la vera forza propulsiva è rappresentata dalla flessibilità.
Gli stimoli non provengono solo dall’interno dell’organizzazione, ma anche attraverso nuove risorse, quali wiki e blog, e da nuove forme di collaborazione, con partner, clienti e persino concorrenti. I CEO affermano che gran parte delle idee innovative viene da loro, piuttosto che dai collaboratori interni. In tutti i casi analizzati, queste nuove idee nascono dalla collaborazione ma, per poterle sfruttare, la flessibilità è un requisito-chiave.La flessibilità è fondamentale per innovare attraverso la collaborazione; tra tutte le aree prese in esame, flessibilità e collaborazione hanno mostrato la più evidente correlazione con la performance finanziaria, indipendentemente dal parametro economico (crescita degli utili, aumento del margine operativo o redditività a medio termine).
Oltre all'innovazione di prodotti e servizi, inoltre, molti CEO considerano come vantaggio competitivo fondamentale l’innovazione dei processi di business. Un CEO ha affermato:“Prodotti e servizi possono essere copiati. Ciò che fa la differenza sono il processo e il modello aziendale”. Un altro ha osservato che l’introduzione di nuovi prodotti nel suo settore garantisce un solo mese di esclusiva sul mercato prima che essi siano duplicati dalla concorrenza.Tutto questo dimostra che i CIO devono concentrarsi sull'allineamento tra business e IT, specialmente per quanto riguarda gli obiettivi comuni, e sui processi che consentono all'azienda di differenziarsi.
La rivoluzione nel mercato IT
Da anni il personale IT delle aziende affronta grandi sforzi per creare rapidamente nuove applicazioni flessibili a costi contenuti e contemporaneamente provvedere al supporto, alla manutenzione e all'integrazione con un numero crescente di applicazioni e piattaforme sempre più complesse.
Come possibili soluzioni per il supporto alle aziende in ambienti tanto articolati, il personale IT ha valutato la standardizzazione, la governance, l'adozione di nuovi strumenti e tecnologie, l'outsourcing e l'off-shoring. In generale, tuttavia, non è stato possibile offrire il livello di flessibilità richiesto dalle aziende al costo che queste erano disposte a sostenere.
Negli ultimi cinque anni si è manifestato un grande interesse per lo sviluppo di applicazioni orientate ai servizi al fine di assicurare i livelli di reattività e flessibilità richiesti dalle organizzazioni. La flessibilità è un elemento determinante nella strategia di crescita. In un contesto in cui concorrenti, difficoltà, regolamenti normativi, fusioni, richieste da parte dei clienti aumentano in continuazione, i modelli di business devono cambiare rapidamente e in modo mirato.
La SOA (Service-Oriented Architecture). è un approccio di business all'architettura IT che promuove l’integrazione del business come un insieme di attività o servizi collegati e ripetibili. Grazie alla SOA, le aziende possono contare su sistemi IT che si adattano in modo veloce, semplice ed economicamente vantaggioso, supportando i rapidi cambiamenti delle esigenze. La SOA aiuta ad aumentare la flessibilità dei processi di business, a rafforzare l’infrastruttura IT che ne sta alla base e a riutilizzare gli investimenti IT esistenti creando collegamenti tra applicazioni e fonti di informazioni diverse.È utile precisare che l'aspetto più importante di un approccio orientato ai servizi è la possibilità di collegare rapidamente servizi offerti da fonti diverse e realizzati in momenti diversi (concetto diverso da quello del riutilizzo). Questo implica il ricorso a una tecnologia standard come quella dei Web service.
Mentre le aziende si concentravano su un approccio orientato ai servizi rigoroso e basato su standard, il Web consumer si affidava alle tecnologie già esistenti per offrire capacità di lettura e scrittura dal browser al Web. Il Web 2.0, una rete Internet di lettura e scrittura che consente agli utenti di creare, salvare, utilizzare e interagire con applicazioni e contenuti avanzati (testo, documenti, dati, audio, immagini, video, giochi) in modo semplice e veloce, è diventato molto importante per tutti i tipi di utenti in ambito consumer.I sistemi Web 2.0 vengono anche sviluppati intorno al concetto di servizi a livello "business" (come una cartina o una foto) e di collegamento a regime di controllo libero, mediante un approccio basato sul passaggio di messaggi (HTTP PUT e GET), che pertanto può essere definito come "orientato ai servizi".
Dal punto di vista dell'architettura, gli approcci SOA e Web 2.0 sono comunque molto simili, essendo entrambi basati su servizi di passaggio di messaggi asincroni, con collegamento a regime di controllo libero.
Le opportunità
Le rivoluzioni portano con sé nuove opportunità di business, nuovi mercati e nuovi modelli di commercio. Quest'ultima rivoluzione non fa eccezione, come si evince dal gran numero di dinamiche startup che si stanno già affermando nel Web 2.0.
Come nelle rivoluzioni precedenti, anche in questo caso molte delle tecnologie e tecniche di business maturate in ambito consumer verranno acquisite in ambito aziendale e apriranno nuovi mercati e nuove opportunità.Il personale IT potrà trarre vantaggio dalle opportunità derivanti dall'outsourcing e dalla disponibilità di nuovi software e strumenti per migliorare la produttività e la collaborazione interne, ma la vera opportunità riguarderà le attività di business dell'azienda.
Gli impieghi più interessanti e potenzialmente più proficui delle tecniche del Web 2.0 in ambito aziendale riguardano l'interazione con i clienti e alcune aree interne specifiche. Queste aree specifiche includono ad esempio lo sviluppo dei prodotti, in cui il coinvolgimento dei clienti nelle fasi di progettazione e sviluppo tramite blog, wiki e forum di discussione rappresenta un campo estremamente fertile per l'innovazione e lo sviluppo.
I maggiori benefici si riassumono nei seguenti punti: il primo è il tema del riutilizzo, poi la possibilità di ridurre la complessità del sistema informativo a livello di applicazioni e di avere un numero minore di servizi applicativi, che poi vengono riutilizzati all'interno di diverse applicazioni.
Quindi, oltre a una diminuzione, nell'area IT, dei costi legati allo sviluppo e alla manutenzione, a livello business c'è, invece, l'attesa di ottenere una maggiore flessibilità e agilità operativa.
Ciò metterà a disposizione delle aziende di qualsiasi dimensione un ampio ventaglio di nuovi canali di interazione con clienti e consumatori, aprendo così nuovi mercati e nuove opportunità di business e di profitto.
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